domenica
24 Agosto 2025

Covid: in provincia 168 nuovi casi, 6 morti, un ricovero in più in terapia intensiva

Il totale arriva supera 4.500 da inizio pandemia. Il conteggio dei decessi della Regione somma le vittime degli ultimi giorni

Coronavirus TestLa curva dei contagi da coronavirus in provincia di Ravenna continua a salire: nelle 24 ore antecedenti al mezzogiorno di oggi, 11 novembre, sono stati diagnosticati 168 nuovi casi (102 con sintomi, 14 ricoverati) e il totale dall’inizio dell’epidemia arriva a 4.523. Dalla Regione inoltre comunicano anche sei decessi: hanno età comprese fra 77 e 93. Va precisato che non sono morti tutti ieri: si tratta di morti degli ultimi giorni per cui erano in corso accertamenti sulla positività al Covid. Dal 28 ottobre il conto dei decessi in provincia è 30 (123 da inizio anno). Per completare il quadro va citato i numeri di posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti positivi: 13.

Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus in Emilia-Romagna si sono registrati 78.283 casi di positività, 2.428 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.670 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi dell’11,7 percento. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,2 anni.

Su 1.292 asintomatici, 351 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 87 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 6 con gli screening sierologici, 15 tramite i test pre-ricovero. Per 833 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province dell’Emilia-Romagna vede Modena con 599 nuovi casi e Bologna con 527; a seguire Reggio Emilia (275), Ravenna (168), Ferrara (162), Rimini (153), Parma(135), Piacenza (117). Poi Imola (208), Cesena (44) e Forlì (40).

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 43.891 (2.111 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 41.597 (+2.052 rispetto a ieri), quasi il 95% del totale dei casi attivi.

Si registrano 31 nuovi decessi. Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, in Emilia-Romagna i decessi sono complessivamente 4.876.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 222 (+7 rispetto a ieri), 2.072 quelli in altri reparti Covid (+52).  Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 12 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 17 a Parma (-1), 20 a Reggio Emilia (+2 rispetto a ieri), 45 a Modena (+4), 65 a Bologna (invariato), 6  a Imola (invariato), 15 a Ferrara (+2), 13 a Ravenna (+1), 6 a Forlì (invariato), 5 a Cesena (invariato) e 18 a Rimini (-2).

Le persone complessivamente guarite salgono a 29.516 (+286 rispetto a ieri).

Un 19enne ubriaco sul lungomare senza mascherina, se la prende anche con i vigili

Multato e denunciato un giovane dalla polizia locale

Poliza Locale Coronavirus Controlli 2 – 8 Novembre 2020
I controlli della polizia locale a Cervia

Un 19enne cesenate è stato denunciato dalla polizia locale per i reati di oltraggio a pubblico ufficiale e ubriachezza.

Il giovane è stato sorpreso senza mascherina nel tardo pomeriggio di domenica 8 novembre sul lungomare Deledda, a Cervia. Ma all’invito di alcuni agenti a indossarla, il ragazzo si è rifiutato e dopo aver gettato la mascherina in un vicino cassonetto, ha inveito contro i vigili.

Inoltre all’invito a esibire i documenti, ha continuato a offendere e minacciare gli operatori di polizia, che hanno constatato anche uno stato di alterazione dovuto ad ubriachezza.

Il ragazzo avrebbe inveito anche contro gli amici, che invece indossavano tutti correttamente la mascherina e che hanno cercato inutilmente di riportarlo alla calma.

Gli agenti hanno sanzionato il giovane per il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai sensi del D.L. 19/2020 per la somma di 400 euro e ubriachezza molesta inoltre verrà deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale.

Il sindaco sulle minacce delle BR: «Non sono intimorito. E non alimentiamo l’odio»

De Pascale: «Piena fiducia nelle forze dell’ordine. Forza, il vaccino è all’orizzonte, non molliamo adesso»

Nuove Brigate Rosse«Una settimana fa mi è arrivata una brutta lettera che contestava, con minacce, le misure di contrasto alla diffusione del Covid-19 firmata “Brigate Rosse”». È lo stesso sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, a rompere il silenzio nella serata di ieri, 10 novembre, per confermare di aver ricevuto la lettera di cui si parla in questi giorni.

«Ho fatto immediatamente una segnalazione alle autorità competenti, che ringrazio di cuore per la professionalità e la correttezza del loro operato – continua De Pascale –. La medesima lettera è arrivata anche ad altri miei colleghi Sindaci a cui va la mia più assoluta solidarietà. Voglio ringraziare e rassicurare i tanti che mi hanno espresso parole di affetto e vicinanza. Non sono né preoccupato né intimorito, ho piena fiducia nelle Forze dell’Ordine e di Polizia e sento la piena solidarietà della nostra comunità».

De Pascale termina poi con un appello: «Non alimentiamo in nessun modo l’odio e la violenza, comprendiamo la preoccupazione e a volte la disperazione per la salute e per il lavoro e impegniamoci tutti a limitare in ogni modo il contagio e a fare quanto possiamo per aiutare chi è in difficoltà economica. Forza, il vaccino è all’orizzonte, non molliamo adesso».

Calcio, Ravenna in quarantena: i giocatori sono negativi, contro il Gubbio si gioca

Misura precauzionale decisa dall’Ausl per dieci giorni dopo una positività nel gruppo squadra. I nuovi tamponi non hanno individuato ulteriori casi di contagio quindi la formazione può scendere in campo al Benelli alle 17.30

 D4S6953Il gruppo squadra del Ravenna Fc – composto da una quarantina di persone tra giocatori, tecnici, accompagnatori e dirigenti – è in isolamento in quarantena in una struttura fiduciaria approvata dall’Ausl Romagna e ci resterà per dieci giorni a partire da oggi, 10 novembre. La decisione è stata presa a scopo precauzionale dopo una positività emersa nei tamponi effettuati il 5 novembre, nell’ambito dei consueti screening. La decisione rientra nella normativa del protocollo Figc.

La partita prevista per domani alle 17.30 in casa contro il Gubbio, decimo turno di serie C, si giocherà regolarmente. Il gruppo lascerà il ritiro per disputare la gara e poi rientrerà nella struttura. Questo perché sono già arrivati gli esiti dei tamponi e dei test sierologici svolti nella giornata di ieri da tutto il gruppo squadra, che sono risultati negativi.

Contro Gubbio il Ravenna proverà quindi ad allungare la striscia positiva al Benelli dove ha vinto le ultime tre gare. I giallorossi vorranno sicuramente scacciare il malcontento derivante dalla sconfitta maturata nel recupero contro il Matelica, dopo avere dimostrato il carattere di recuperare due reti.

Minacce dalle “nuove Brigate Rosse” anche al sindaco di Ravenna

In una lettera si chiede di eliminare le misure restrittive anti Covid, facendo riferimento anche a possibili attentati

Dante De Pascale DiscorsoAnche il sindaco di Ravenna Michele de Pascale ha ricevuto (alcuni giorni fa in municipio) una lettera di minacce firmata “Le nuove Brigate Rosse”. Una lettera analoga a quella di cui si era già parlato sulla stampa anche nazionale, ricevuta dal sindaco di Ferrara Alan Fabbri e che nel frattempo è arrivata anche al primo cittadino di Rimini.

Le sedicenti “nuove” Brigate Rosse si scagliano contro le restrizioni anti Covid adottate dal Governo, minacciando di attentati e chiedendo ai politici di riaprire le attività economiche al momento limitate o sospese oltre che di cancellare l’obbligo di mascherina e distanziamento.

La notizia è trapelata ma non è stato il sindaco a renderla nota, tenendo anche conto che si tratta di una lettera (su cui sta indagando la Digos) inviata a più esponenti politici e a sindaci che non possono certo rispondere delle decisioni del Governo.

Tra i primi a esprimere solidarietà al sindaco De Pascale è stato Alberto Ancarani, capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia. «Non vi è colore che tenga – scrive in una nota inviata alla stampa – quando sono in gioco i valori della democrazia e poiché proprio chi scrive non ha mai avuto timore nel rappresentare quando è apparso opportuno il rischio che detti valori venissero calpestati, appare ancora più importante che debba innalzarsi in questo caso anche dall’opposizione un netto muro di solidarietà e di vicinanza di fronte a simili gesti».

Tra i vari interventi anche naturalmente quello del segretario provinciale del Pd di Ravenna, Alessandro Barattoni. «La comunità democratica si stringe al fianco di Michele de Pascale e degli altri primi cittadini raggiunti in queste ore da lettere minatorie e gli esprime solidarietà e vicinanza – si legge nella nota –. È davvero intollerabile che si creda di poter intimidire i sindaci in questo terribile momento. Gli autori  minacciamo attacchi e contestano le norme restrittive per contrastare la pandemia. Il nemico da combattere è il virus non le amministrazioni. Dobbiamo essere tutti uniti di fronte alla crisi che stiamo vivendo e che cerchiamo di fronteggiare in ogni modo come cittadini e con le istituzioni. La difficile situazione sociale ed economica non può degenerare in atti vili e vergognosi come questo che, in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, rischiano di convogliare in modo deleterio la sofferenza e le difficoltà delle persone».

Covid, 182 casi a Ravenna. In regione percentuale di tamponi positivi scende al 10

 

Sono 182 i nuovi casi registrati nel bollettino Covid di oggi, 10 novembre, in provincia di Ravenna. Si tratta di 78 maschi e 105 femmine; 78 asintomatici e 105 con sintomi; 173 in isolamento domiciliare e 9  ricoverati.

Il bollettino regionale del 10 novembre. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 75.855 casi di positività, 2.430 in più rispetto a ieri (1.251 asintomatici), su un totale di 22.539 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Questo dato comprende i 100 casi riferiti a ieri e relativi a Ferrara, non contabilizzati a causa di un problema al sistema informatico (come riportato nel bollettino di ieri).

La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 10,8%, in netto calo rispetto a ieri (16,2%).

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,6 anni.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 41.780 (2.157 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 39.545 (+2.065 rispetto a ieri), quasi il 95% del totale dei casi attivi.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 215 (+11 rispetto a ieri), 2.020 quelli in altri reparti Covid (+81).   Sul territorio, le  persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 11 a Piacenza (-2 rispetto a ieri), 18 a Parma (-2), 18 a Reggio Emilia (+1 rispetto a ieri), 41 a Modena (+4), 65 a Bologna (+2), 6  a Imola (+1), 13 a Ferrara (invariato), 12 a Ravenna (invariato), 6 a Forlì (+3), 5 a Cesena (+1) e 20 a Rimini (+3).

Purtroppo, si registrano 21 nuovi decessi: 9 in provincia di Modena, e precisamente una donna di 87 anni e 8 uomini (63, 78, 79, 80, 82, 89 e due 87enni). Cinque i decessi tra Parma città e provincia(una donna di 80 anni e quattro uomini, di cui due 74enni e gli altri di 87 e 90 anni); 3 in provincia di Piacenza (una donna di 92 anni e due uomini, rispettivamente di 78 e 90 anni);2 in quella di Ferrara (una donna e un uomo, rispettivamente di 95 e 82 anni), uno a Bologna nell’imolese (una donna di 93 anni) e uno in provincia di Forlì-Cesena (Cesenatico, una donna di 89 anni). Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, in Emilia-Romagna i decessi sono complessivamente 4.845.

Le persone complessivamente guarite salgono a 29.230 (+252 rispetto a ieri).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella i cui è stata fatta la diagnosi: 8.648 a Piacenza (+153 rispetto a ieri, di cui 49 sintomatici), 7.205 a Parma (+148, di cui 95 sintomatici), 11.552 a Reggio Emilia (+282, di cui 239 sintomatici), 12.563 a Modena (+638, di cui 285 sintomatici), 14.973 a Bologna (+284, di cui 102 sintomatici), 1.505 casi a Imola (+115, di cui 73 sintomatici), 3.608 a Ferrara (+229, di cui 21 sintomatici), 4.355 a Ravenna (+182, di cui 105 sintomatici), 3.047 a Forlì (+87, di cui 61 sintomatici), 2.355 a Cesena (+100, di cui 67 sintomatici) e 6.044 a Rimini (+212, di cui 82 sintomatici).

In arrivo nuove ordinanze per evitare gli assembramenti nei weekend

Lo anticipa il presidente della Regione Bonaccini

F7d9d8de 4a12 4c82 8b76 57b4fc3b5bbdÈ in programma questa sera, 10 novembre, una videoconferenza tra vertici della Regione, sindaci dei comuni capoluogo e presidenti di Provincia dell’Emilia-Romagna.

«Stiamo valutando di assumere nuove misure per evitare gli assembramenti che si continuano a vedere nelle città e non solo – anticipa il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini –, basti pensare all’ultimo fine settimana. Per questo, ho sentito anche i presidenti Zaia e Fedriga, le cui Regioni sono in fascia gialla come l’Emilia-Romagna, e il ministro Speranza, per arrivare a ordinanze regionali il più possibile concordate, forse già domani (11 novembre, ndr). L’obiettivo di tutti è quello di fermare il contagio e invertire la curva pandemica».

Il piano dell’Ausl passa al “livello rosso”. A rischio le prestazioni extra Covid

Il direttore dell’Azienda romagnola: «Al momento limitazioni accettabili, ma ora serve l’impegno della popolazione»

Infermiere Covid«Anche in Romagna, sebbene con un trend meno spiccato rispetto alla media nazionale, l’andamento dell’infezione da Covid 19 sta contemplando, nelle ultime settimane, un aumento di incidenza tra la popolazione che, nonostante il 50 per cento circa dei pazienti sia asintomatico o con sintomi lievi, si ripercuote comunque sulle strutture ospedaliere». Lo ribadisce in una nota la dirigenza dell’Ausl Romagna.

«Una situazione rispetto alla quale il Piano dinamico a suo tempo predisposto per la gestione ospedaliera prevede il passaggio al terzo livello, detto anche livello rosso, ma sempre con la consueta gradualità di provvedimenti, mirata a contemperare una adeguata gestione dei casi Covid con l’erogazione di tutte le prestazioni possibili. Allo stato attuale – continua la nota dell’Azienda sanitaria –, infatti, non è prevista sospensione per le attività già programmate, né per gli screening. I direttori delle varie strutture valuteranno eventuali contrazioni delle prestazioni da erogare, sia interventi chirurgici sia specialistica ambulatoriale, nelle fasce di minor priorità e vagliando la situazione specialità per specialità. Questo consentirà di dedicare maggiori spazi e personale alla gestione dei pazienti Covid».

Al fine di limitare ulteriormente la contrazione di prestazioni, «l’Azienda – si legge nella nota – è già in contatto con la sanità privata per chiedere ulteriori integrazioni di prestazioni da parte loro».

Per quanto riguarda specificamente i posti letto, il passaggio al terzo livello è conseguente all’occupazione di oltre l’80 per cento dei posti di area internistico-pneumologica, e prevede l’attivazione, graduale, di 529 letti dedicati al covid di cui 75 di terapia intensiva (in tutta la Romagna).

«Come emerge dal quadro delineato – commenta il direttore sanitario aziendale Mattia Altini – la rete ospedaliera è in grado di fronteggiare un eventuale ulteriore aumento di pazienti che necessitano del ricovero ospedaliero, con accettabili limitazioni sul resto dell’attività sanitaria. Dobbiamo però fare di tutto per cercare di evitare che lo scenario evolva ulteriormente, poiché se ciò dovesse avvenire, saremmo costretti a maggiori limitazioni delle attività sanitarie non legate a Covid, con la riproposizione di conseguenze negative, sulla salute generale, che già stiamo iniziando a verificare a seguito delle restrizioni che si dovettero adottare in occasione della ‘prima ondata’ dei mesi scorsi. È perciò di estrema importanza, a questo punto, un impegno forte da parte della popolazione per limitare ogni comportamento a rischio, e seguire con estremo scrupolo le indicazioni normative e di sicurezza».

Centri commerciali, Mondo Convenienza apre all’Esp, con 45 nuove assunzioni

«Le chiusure domenicali non ci hanno fermato». Dal 12 novembre

mondo convenienzaMondo Convenienza apre un nuovo punto vendita a Ravenna, il  12 novembre al centro commerciale Esp. Si tratta di 1.052 metri quadri espositivi con 56 stand suddivisi tra camere, soggiorni, camerette, divani bagni e cucine.

«Le chiusure dei centri commerciali durante il week-end non ci hanno fermato – si legge in una nota inviata alla stampa dal gruppo Mc –. Abbiamo concentrato maggior impegno ed energie nel realizzare uno spazio in linea con le tradizioni locali: i nostri architetti e i nostri visual infatti, hanno selezionato rivestimenti e decorazioni tipiche dell’architettura ravennate e tutto il percorso è stato dotato di tutti i sistemi sanitari e di sicurezza necessari per rendere l’esperienza di visita sicura e piacevole».

Mondo Convenienza arriva così a 44 punti vendita e 33 hub logistici in 35 anni di attività. Quello di Ravenna è il secondo store aperto dopo il lockdown. 45 nuove assunzioni che si aggiungono ai 3.500 lavoratori del gruppo in tutta Italia.

Covid, ancora morti alla casa di riposo Boari: il totale sale a 12

La struttura ospita circa 60 anziani: 44 risultano contagiati. Dati forniti dal sindaco Graziani

1902910 Anziana TruffataIl Covid continua a fare vittime alla casa di riposo Boari di Alfonsine: su circa sessanta ospiti si contano 12 morti e 44 contagi. Il dato è aggiornato alla serata di ieri, 9 novembre, e viene dal sindaco della località a cui abbiamo chiesto un sintetico riassunto della situazione nella struttura. Riccardo Graziani ogni giorno puntualmente dalla sua pagina Facebook aggiorna la situazione nel comune. I quotidiani locali in edicola oggi parlano di 11 morti in totale.

I primi decessi alla Boari sono arrivati a fine ottobre. Quello di Alfonsine è il bollettino più drammatico per le case di riposo nella nostra provincia. In totale in otto mesi di pandemia le vittime con Covid nel Ravennate sono state 117: una trentina erano ospiti di strutture assistenziali per anziani.

Covid, chiusa scuola media a Ravenna. Didattica a distanza (e tampone) per tutti

Si tratta della Guido Novello. La decisione dell’Ausl in seguito alla positività di una prof che faceva lezione in quasi tutte le classi

Rientro Scuola Guido NovelloOrmai quasi tutte le scuole del Ravennate hanno dovuto affrontare casi di positività al coronavirus, affrontati senza seguire al momento una linea comune, ma valutando caso per caso.

In seguito ad alcune positività tra gli studenti e soprattutto al contagio di una professoressa che faceva lezioni in quasi tutte le classi, l’Ausl ha imposto alla “Guido Novello” la Didattica a distanza per tutti.

La scuola media del centro di Ravenna ha quindi chiuso i battenti per tutti gli alunni, che non sono però in quarantena, ma saranno sottoposti a tampone.

La notizia è riportata dal Carlino Ravenna e il Corriere Romagna in edicola oggi, 10 novembre.

Covid, l’Emilia-Romagna resta gialla: «Ma dobbiamo rispettare tutti le regole»

L’appello del Presidente Bonaccini: «Stiamo cercando di fare tutto il possibile, ma serve responsabilità»

20bae6a2 59bc 4255 8d97 1d9501294149L’Emilia-Romagna resta in “zona gialla”. La conferma ufficiale arriva anche dal Presidente Stefano Bonaccini, che sui social ne approfitta per lanciare un nuovo appello.

«Mi rivolgo a tutti i cittadini della nostra regione: noi stiamo cercando di fare tutto il possibile, stressando al massimo la risposta sanitaria; il nostro personale sanitario sta facendo ogni sforzo possibile per assicurare a tutti una risposta, in condizioni sempre più difficili, con i pronto soccorso e i posti letto sempre più affollati. Per uscirne però abbiamo bisogno dello sforzo e della responsabilità di tutti».

«Mi arrivano foto di luoghi in cui le persone non rispettano il distanziamento e altre in cui non si utilizzano correttamente le mascherine – termina Bonaccini –. Mi rivolgo a tutti: rispettiamo le regole, se non vogliamo altri ricoveri, altri lutti, altre restrizioni. Dipende da ciascuno di noi».

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