sabato
23 Agosto 2025

Il festival “Visioni Fantastiche” diventa ibrido, tra virtuale e presenza

La rassegna formativa per le scuole si adatta all’emergenza in corso per un’esperienza più sicura e coinvolgente

Bruno Bozzetto 2
Il disegnatore e animatore Bruno Bozzetto con uno dei suoi personaggi

“Visioni Fantastiche”, il festival per la formazione scolastica della città di Ravenna, si farà nonostante la nuova emergenza sanitaria. E annuncia che si adatterà alle disposizioni sanitarie del nuovo Dpcm, in una nuova versione Ibrida dal 9 al 15 novembre a Ravenna e nella sala virtuale. Gli spettatori potranno accedere sia alla sala virtuale che a quella fisica del Palazzo del Cinema e dei Congressi, per assicurare a tutti un’esperienza unica, in un ambiente sicuro.

«Stiamo navigando a vista, ma con la barra sempre puntata in direzione di un’edizione di Visioni Fantastiche memorabile e in sicurezza, – afferma il direttore artistico Franco Calandrini –. Così ci apprestiamo a mettere in atto la sua opzione più impegnativa, che abbiamo sperato di scongiurare fino all’ultimo ma che certo non ci trova impreparati. L’opzione ibrida è quella che richiede gli sforzi maggiori perché equivale preparare due festival in contemporanea, ma l’abbiamo preventivata a luglio e adesso siamo pronti. In quale percentuale il festival sarà in presenza e in sala virtuale ancora non possiamo dirlo, ma la cosa che possiamo dire con certezza è che la seconda edizione di “Visioni Fantastiche“ si farà, magari estendendola perfino su scala nazionale, dato che la sala virtuale lo permette, ma sempre fortemente radicata sul nostro territorio, perché “Visioni Fantastiche” nasce con questo intento: portare il cinema e la formazione coinvolgendo le nostre scuole, i nostri insegnanti i nostri giovani “visionari” nel modo più capillare possibile».

Focolai Covid nelle case di riposo per anziani: altri quattro decessi in provincia

Si tratta di due ospiti della Boari di Alfonsine e di due della Pallavicini Baronio di Ravenna

Covid Casa Riposo AlfonsineIl picco di contagi Covid registrato negli ultimi giorni in provincia di Ravenna è stato causato in particolare da alcuni focolai scoppiati nelle case di riposo.

Come ricorda il Carlino in edicola oggi – 3 novembre – sono cinque le strutture che hanno dovuto affrontare l’emergenza in provincia dalla metà di ottobre.

E negli ultimi giorni si sono registrati purtroppo altri 4 decessi di ospiti delle case di riposo, non ancora registrati nei consueti bollettini giornalieri della Regione.

Due sono quelli ufficializzati dal sindaco Riccardo Graziani domenica sera sulla propria pagina Facebook: si tratta di due anziane ospiti della Cra Boari di Alfonsine.

E in questi giorni – scrive sempre il Carlino in attesa della conferma del bollettino regionale –sono morta anche altre due ospiti della Cra Pallavicini Baronio di Ravenna.

Al Nightmare Film Fest i visionari cortometraggi di Koji Yamamura

Le proposte della quarta giornata della rassegna cinematografica ravennate in streaming su Mymovies

Yamamura
Inquadratura da un corto di Koji Yamamura

Prosegue, in crescendo, martedì 3 novembre la programmazione del Nightmare Film Fest, con una nuova giornata ricca di ospiti ed eventi.
È Ottobre Giapponese, a partire dalle ore 16, ad aprire la giornata. La sezione, in collaborazione con Ascig (l’associazione scambi culturali Italia-Giappone), propone film e proiezioni per fare conoscere i maestri del cinema giapponese al pubblico italiano. Marco Del Bene, presidente e fondatore dell’associazione presenterà le opere del regista candidato all’Oscar Koji Yamamura,  alias “il maestro della forma”. Autore visionario e animatore già in giovanissima età, Yamamura ha raggiunto la notorietà internazionale con Atama Yama –Il Monte Testa– , candidato all’Oscar nel 2003 e premiato ad Annecy nello stesso anno.  Del Maestro verrà proiettata una selezione unica di cortometraggi: Atama-yama, The old crocodile, Satie’s Parade e Dreams into drawing.

Successivamente nella sezione Contemporanea, a partire dalle 18.30, sarà invece possibile apprezzare le opere di Donato Sansone, regista pulp e visionario, considerato il Maestro del surreale. Una imperdibile proiezione dei suoi corti più celebri e terrificanti. Il film sarà preceduto da un’intervista al regista condotta dalla programmer Mariangela Sansone

Federico Fellini 1Infine alle 21, è la volta di Celebrazioni la sezione creata per rendere onore ai grandi nomi degli autori che hanno contribuito alla rinascita artistica del paese. Dopo Dante Alighieri è il turno di Federico Fellini. In occasione del centenario della sua nascita sarà proiettato Fellini Fine Mai dell’autore e regista Eugenio Cappuccio, dell’autore, regista e sceneggiatore vincitore del “Ciak D’Oro” che ha incontrato Fellini nei suoi ultimi anni di set. Cappuccio celebra il Maestro riminese con un documentario inedito che ne svela curiosità e retroscena inediti.

Ogni film è disponibile per 48h dopo l’orario di programmazione, a parte Dante’s Hell, Inferno Dantesco Animato e David Lynch e il Perturbante, che saranno disponibili per tutti i giorni del Festival.

Per info e acquisto dei biglietti per le visioni:

 https://www.mymovies.it/ondemand/ravenna-nightmare/accrediti/

Covid, 139 nuovi contagi a Ravenna. Restano 6 i ricoverati in terapia intensiva

 

Sono 139 i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in un giorno in provincia di Ravenna, tra i dati provinciali più alti della regione, ma che risentono probabilmente anche del ritardo nell’analisi dei tamponi di ieri. Si tratta di 57 asintomatici e 82 con sintomi; 134 in isolamento domiciliare e 5 ricoverati.

Nel dettaglio: 71 da contact tracing; 58 per sintomi; 2 per test ricovero; 1 per rientri estero (Bielorussia); 7 per categorie professionali.

Restano sei le persone ricoverate in provincia di Ravenna.

Il bollettino regionale, aggiornato alle 12 del 2 novembre.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 59.249 casi di positività, 1.652 in più rispetto a ieri, su un totale di 10.299 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 16%.

Dei nuovi contagiati, sono 789 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,2 anni.

I tamponi effettuati sono stati 10.299, per un totale di 1.612.029. A questi si aggiungono anche 3.093 test sierologici.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 26.492 (1.575 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 24.972 (+1.454 rispetto a ieri), il 94% dei casi attivi.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 138 (+6 rispetto a ieri), 1.382 quelli in altri reparti Covid (+115).

Sul territorio regionale, le 138 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 9 a Piacenza (+2 rispetto a ieri), 12 a Parma (+1), 8 a Reggio Emilia (invariato rispetto a ieri), 28 a Modena (+2), 45 a Bologna (+1), 4 a Imola (+1), 8 a Ferrara (invariato), 6 a Ravenna (invariato), 5 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 9 a Rimini (-1 rispetto a ieri).

Si registrano 17 nuovi decessi: 9 in provincia di Modena (2 donne di 85 anni, 3 donne di 88, 90 e 94 anni e 4 uomini di 72, 82, 84 e 87 anni), 3 in provincia di Reggio Emilia (2 uomini di 80 e 93 anni e una donna di 69 anni), 2 in provincia di Parma (2 uomini di 83 e 94 anni), 1 in provincia di Piacenza (1 uomo di 87 anni), 1 in provincia di Ferrara (un uomo di 91 anni) e 1 in provincia di Rimini (un uomo di 78 anni). Non si registrano decessi nelle province di Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena. Dall’inizio dell’epidemia i morti complessivi in Emilia-Romagna sono 4.664.

Le persone complessivamente guarite salgono a 28.093 (+60 rispetto a ieri).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 7.322 a Piacenza (+106 rispetto a ieri, di cui 26 sintomatici), 5.997 a Parma (+90, di cui 65 sintomatici), 9.232 a Reggio Emilia (+260, di cui 161 sintomatici), 8.721 a Modena (+344 di cui 194 sintomatici), 11.670 a Bologna (+371, di cui 134 sintomatici), 1.116 casi a Imola (+23, di cui 18 sintomatici), 2.759 a Ferrara (+89, di cui 34 sintomatici); 3.226 a Ravenna (+139, di cui 82 sintomatici), 2.499 a Forlì (+60, di cui 47 sintomatici), 1.890 a Cesena (+48, di cui 41 sintomatici) e 4.817 a Rimini (+122, di cui 61 sintomatici).

Al Pala De André di Ravenna «uno dei “drive through” più grandi d’Italia»

Ci si potrà sottoporre al tampone restando in auto, al mattino solo su appuntamento. Resta attivo anche il Cmp

Drive Through 1È operativa da oggi, lunedì 2 novembre, al Pala De Andrè, con ingresso in via Trieste, una nuova postazione di drive through a servizio del distretto Ausl di Ravenna. Nell’area dedicata sono presenti due postazioni (due team composti da infermieri) per poter effettuare il maggior numero di tamponi possibili (capacità oltre 800 tamponi al giorno).

L’orario previsto per l’attività programmata dalle ore 9 alle 13, in tale fascia oraria saranno gestiti gli accessi per appuntamento. Nel pomeriggio, dalle 14 alle 18, si potrà accedere invece senza appuntamento, ma sempre con la richiesta effettuata dal proprio medico di famiglia. Non è previsto accesso diretto senza prescrizione.

Questa nuova postazione va ad integrare quella attiva presso il Cmp, che non verrà dismessa, ma sarà utilizzata esclusivamente su appuntamento, per i test rapidi dei pazienti in età pediatrica.

La realizzazione della nuova postazione di drive through, è stata possibile grazie alla collaborazione tra Ausl, Comune di Ravenna e Croce Rossa che fornirà ausilio logistico.

I percorsi delle auto sono stati studiati insieme al comando di Polizia locale del Comune di Ravenna al fine di ottimizzare l’impatto sulla viabilità, grazie anche all’ampia disponibilità degli spazi per le auto che l’area consente.

«Si tratta di uno dei drive through più grandi d’Italia – commenta il sindaco Michele de Pascale – con la possibilità di fare oltre 800  tamponi al giorno. Non si esclude, anche in un futuro prossimo, un’ulteriore implementazione di questa postazione anche per altri test di screening o test rapidi in generale. La realizzazione di questa nuova postazione è il frutto di un’importante collaborazione tra istituzioni, ed è la dimostrazione che più che mai in questa difficile circostanza è fondamentale lavorare uniti per offrire risposte concrete. In questo momento il tracciamento dei positivi a Covid-19 è di primaria rilevanza per rallentare l’avanzamento del contagio e in questo senso dobbiamo mettere in campo ogni sforzo. Un ringraziamento particolare all’Ausl e agli Uffici comunali che hanno lavorato assiduamente per concretizzare il più in fretta possibile questo progetto di assoluta importanza per la nostra comunità».

In tre sorpresi a occupare abusivamente una casa, con una bici considerata rubata

In un immobile di via Dismano. Sequestrata anche una roulotte in pialassa Piomboni

Controlli Polizia Locale RavennaAgenti della polizia locale hanno sorpreso tre persone in un immobile (privato) di via Dismano, a Ravenna. Si tratta di tre stranieri, due in regola con le norme di soggiorno e uno invece indagato per violazione della normativa in materia, oltre che per ricettazione, in quanto trovato in possesso di una bicicletta di cui non è stato in grado di dimostrare la provenienza.

Ulteriori controlli sono stati effettuati nell’Hotel Mocadoro, in via Baiona, e all’ex Ostello Dante senza accertare la presenza di persone all’interno.

Nell’ambito dell’operazione è stato invece sequestrata una roulotte in pialassa Piomboni utilizzata da un 42enne, già denunciato per aver occupato abusivamente una porzione di terreno di proprietà comunale.

Sfondata la porta e svuotata la cassa del bar della Rocca Brancaleone

Colpo notturno. I titolari: «Se il ladro sapesse la fatica che ci è costata prenderci cura di questo posto…»

Rocca BrancaleoneIl Brancaleone è stato preso di mira da un ladro nella notte tra domenica e lunedì.

Una persona – ripresa dalle telecamere di videosorveglianza – ha sfondato la porta e svuotato la cassa, prima di scappare.

I titolari del locale della Rocca di Ravenna, riqualificato di recente, hanno espresso la loro rabbia sui social.

«È faticoso sfogliare le riprese delle telecamere e vedere la persona che sfonda quella porta e viola quel parco, incurante della fatica che è costato prendersi cura della Rocca Brancaleone negli ultimi 20 mesi. Non c’è pensiero di vendetta verso una persona che non conosciamo e di cui non conosciamo la superficialità o la disperazione ma la rabbia abbonda».

Nuovo Dpcm, Italia divisa in tre aree. Ovunque centri commerciali chiusi nel weekend

I primi annunci del premier Conte. Stop anche a musei e mostre

Premier Conte«La strategia va modulata in base alle differenti criticità individuate nei territori». Sono le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che interviene alla Camera prima del varo del nuovo Dpcm.

«Il prossimo decreto individuerà 3 aree corrispondenti ad altrettanti scenari di rischio, per ciascuno dei quali sono previste misure via via più restrittive».

Secondo gli ultimi dati disponibili, l’Emilia-Romagna rientrerebbe nel cosiddetto scenario 4, quello del cosiddetto lockdown, anche se tra le regioni a “rischio moderato”, con un indice Rt pari a 1,6.

Tra le anticipazioni delle misure che saranno in vigore su tutto il territorio nazionale, finora, la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali «a eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri commerciali» e lo stop a musei e mostra.

Covid, Ravenna tra le province con indice di trasmissione oltre la soglia lockdown

Sul quotidiano La Repubblica la mappa del rischio in Italia incrociando due documenti ufficiali

Covid AlfonsineC’è anche Ravenna tra le 29 province italiane (107 in totale) dove l’indice di replicazione del virus Sars-Cov-2, il numero chiamato in gergo Rt, è significativamente maggiore di 1,5 che equivale al livello a cui si rischia il lockdown. Il dato è riportato nell’edizione di oggi, 2 novembre, de La Repubblica che fa una mappa del rischio in Italia.

Il quotidiano diretto da Maurizio Molinari sintetizza due documenti ufficiali sui tavoli del Governo e del Comitato tecnico scientifico. Il primo è il testo che disegna 4 scenari di rischio in base ai quali i tecnici suggeriscono le misure da prendere. «L’ultimo scenario, il più grave, – si legge nell’articolo firmato da Michele Bocci – si ha appunto quando Rt è stabilmente sopra 1,5 e un’altra serie di parametri, come il testing, la gravità dei casi, la pressione sui servizi assistenziali, non vanno bene. In questo caso, la misura è una sola: lockdown». Questo dato va incrociato con il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss): l’ultimo risale al 30 ottobre e si riferisce alla settimana tra il 19 e il 25 e nei giorni successivi la situazione non è migliorata.

Vale la pena fare chiarezza su cosa sia Rt e in cosa sia diverso da R0 (da leggere “erre con ti” e “erre con zero”). Riportiamo la spiegazione dal sito dell’Iss. Il numero di riproduzione di una malattia infettiva (R0) è il numero medio di infezioni trasmesse da ogni individuo infetto ad inizio epidemia, in una fase in cui normalmente non sono effettuati specifici interventi (farmacologici e no) per il controllo del fenomeno infettivo. R0 rappresenta quindi il potenziale di trasmissione, o trasmissibilità, di una malattia infettiva non controllata. Tale valore R0 è funzione della probabilità di trasmissione per singolo contatto tra una persona infetta ed una suscettibile, del numero dei contatti della persona infetta e della durata dell’infettività. La definizione del numero di riproduzione netto (Rt) è equivalente a quella di R0, con la differenza che Rt viene calcolato nel corso del tempo. Rt permette ad esempio di monitorare l’efficacia degli interventi nel corso di un’epidemia. R0 e Rt possono essere calcolati su base statistica a partire da una curva di incidenza di casi giornalieri (il numero di nuovi casi, giorno per giorno). Per calcolare R0 o Rt non è necessario conoscere il numero totale di nuove infezioni giornaliere.

Nel pieno del lockdown primaverile, il ravennate Andrea Casadio – medico, giornalista ed ex ricercatore alla Columbia University – provò a spiegare questi concetti (Rt, R0, immunità di gregge…) indossando un camice bianco per girare alcuni video-tutorial pubblicati su Facebook. Ne trovate uno qui sotto dove si parla di Rt e R0.

Il vigile urbano indagato dovrà pagare le tasse sui 500mila euro dalle estorsioni

Accertamenti fiscali della guardia di finanza: la legge prevede la tassazione dei proventi illeciti se non già sottoposti a sequestro o confisca penale

DSC 1308In quattro anni un agente della polizia locale di Faenza avrebbe accumulato quasi mezzo milione di euro con estorsioni e truffe ai danni di commercianti, imprenditori e anziani – soldi poi spesi in beni di lusso e al gioco – e ora su quei proventi dovrà pagare le tasse.

La guardia di finanza infatti ha analizzato i flussi finanziari registrati nei conti correnti bancari dell’indagato – arrestato a settembre 2019 e poi rinviato a giudizio – e dei suoi familiari e acquisito informazioni da decine di persone a vario titolo coinvolte nelle vicende: i verbali sono stati trasmessi all’Agenzia delle Entrate per l’emissione dei relativi atti di accertamento finalizzati alla riscossione delle imposte.

L’ispezione del nucleo di polizia economico-finanziaria di Ravenna, diretto dalla procura della Repubblica, ha avviato gli accertamenti di natura fiscale, in applicazione delle disposizioni di legge che prevedono la tassazione dei proventi illeciti qualora non già sottoposti a sequestro o confisca penale.

Al totale di 485mila euro si arriva così: 90mila euro da un commerciante per le minacce di ritorsioni, 260mila con una serie di raggiri per truffare due anziane signore ed un imprenditore faentino, 135mila da un altro commerciante vessato.

Ecco i vincitori del Premio nazionale arte applicata tra Ravenna e Faenzia

I riconoscimenti agli studenti del concorso organizzato da DisOrdine e dedicato alla professoressa Manara

Bahranisirjani Accademia Ravenna
L’opera di Sahar Bahranisirjani vincitrice del concorso di arte applicata

Sono stati premiati lo scorso fine settimana negli spazi espositivi della Chiesa di Santa Maria dell’Angelo a Faenza i vincitori del concorso artistico diretto a tutte le Scuole d’Arte d’Italia dedicato alla professoressa Pieranna Manara e organizzato dall’associaziazione culturale DisOrdine. Nonostante la criticità del momento è stato portato a termine questa prima edizione del concorso che ha visto coinvolti da mesi molti studenti e studentesse di tutte le Scuole d’Arte d’Italia, con il patrocinio dei Comuni di Ravenna e Faenza.

L’intento del marito della professoressa Manara, Giovanni Flavio Cassani, promotore dell’iniziativa, e degli organizzatori è quello di continuare a coinvolgere le nuove generazioni in memoria della docente, prematuramente scomparsa nel 2018, che si è distinta nel tempo come esperta di tecnologia ceramica all’ex-Istituto d’Arte di Faenza e attivissima al Liceo Artistico di Ravenna per la miriade di concorsi partecipati e spesso vinti dai suoi allievi.

La giuria, composta da Giuliano Babini, Giovanni Gardini, Marcello Landi, Marco Tadolini e Alberto Mingotti testimonial dell’evento, ex-insegnanti delle Scuole d’Arte di Ravenna e Faenza, all’unanimità, tra le 80 opere partecipanti al concorso, ha deciso i seguenti riconoscimentii:
1° Premio di 500 euro all’opera di Sahar Bahranisirjani dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, dal titolo COVID_19.
2° Premio di 300 euro all’opera di Matteo Medri del Liceo Artistico Nervi-Severini di Ravenna, dal titolo Incendio in Australia.
3° PremioLinda Fiorentini di 200 euro all’opera di del Liceo Torricelli-Ballardini di Faenza, dal titolo Notre Dame allo Specchio.

Vengono menzionati con un riconoscimento di 100 euro per la qualità esecutiva, l’originalità delle proposte e la suggestività dei risultati le seguenti opere.
Menzione all’opera di Matteo Catto dell’Accademia di Belle Arti di Genova, dal titolo Le meraviglie dell’essere umano.
Menzione all’opera di Giovanni Degani del Liceo Artistico Nervi – Severini di Ravenna, dal titolo La Dame qui pleure.

Uno degli obiettivi più significativi dell’iniziativa è anche quello di attirare l’attenzione sull’importanza delle scuole d’arte e del loro patrimonio di laboratori per la trasmissione di competenze che il nostro Paese non può permettersi di trascurare.

L’appello di Cristina Muti: «Se non volete vederci in piazza, lasciateci liberi»

La fondatrice del Ravenna Festival scrive al Qn: «La vera pandemia è la creatività spenta»

Cristina Muti«Se non volete vederci tutti in piazza, sfiniti, arrabbiati, confusi… Vi preghiamo in ginocchio, ve lo chiediamo con l’ultimo filo di pazienza rimasta. Lasciateci liberi! Liberi di ricostruire il nostro Paese come sempre siamo riusciti a fare! Voi, da soli, senza di noi, non sapreste, non sapete, non potete farlo».

Termina così l’appello di Cristina Mazzavillani Muti, fondatrice e presidente onoraria di Ravenna Festival, pubblicato a pagina 2 del Qn – Resto del Carlino di oggi, 2 novembre.

La signora Muti se la prende in particolare con i “Signori delle normative”, accusati di non aver allestito più posti letto negli ospedali, riorganizzato adeguatamente il trasporto pubblico e di mancanze nell’ambito della “vigilanza”, denunciando la scelta di privare i cittadini di «teatro, musica, cinema, scuola e sport».

La «vera pandemia», secondo Mazzavillani, è «la dignità cancellata, la comunità disgiunta, l’intelletto sterilizzato, lo spirito abbattuto, la creatività spenta».

«E vi sorprendente – si legge ancora nell’appello della fondatrice del Festival – che i cittadini comincino a scendere in piazza e a portestare? Siamo arrabbiati, tutti e davvero».

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