venerdì
22 Agosto 2025

Test sierologici rapidi per gli studenti: gratis anche per i nonni non conviventi

Occorre prenotarsi: in caso di positività serve il tampone per accertare se si è contagiosi

Test Sierologici OptSi allarga la platea di persone che potranno accedere gratis ai test sierologici rapidi nelle farmacie dell’Emilia-Romagna nell’ambito della grande campagna di screening epidemiologico voluta dalla Regione per studenti e familiari. Anche i nonni non conviventi, vale a dire i nonni che, nell’ambito dell’organizzazione famigliare, mettono il proprio tempo a disposizione in maniera continuativa per collaborare all’accudimento dei nipoti pur non convivendo con loro, hanno diritto ad effettuare i controlli che permettono di determinare la presenza di anticorpi per il Covid-19. Il test infatti serve a stabilire se si ha avuto la malattia: in caso di positività è necessario fare un tampone per capire se si è al momento malati.

L’assessorato alle Politiche per la salute ha chiesto alle associazioni di categoria delle farmacie convenzionate di rivedere l’accordo sullo svolgimento dei test, siglato a inizio mese e che ha permesso la partenza della campagna il 19 ottobre, per includere anche le nonne e i nonni tra i beneficiari: da una parte perché è conclamato che in numerose famiglie i nonni trascorrano molto tempo con i loro nipoti che ancora frequentano la scuola, permettendo in maniera decisiva ai genitori di conciliare al meglio i ritmi vita-lavoro, dall’altra perché gli anziani sono indubbiamente la fascia di popolazione più a rischio e più fragile nei confronti del Coronavirus.

Possono partecipare alla campagna di screening ed effettuare quindi il test sierologico rapido, gratuito e volontario tutti i bambini e ragazzi da 0 ai 18 anni e i maggiorenni che frequentano la scuola secondaria superiore, con i loro genitori, fratelli e sorelle, i nonni anche se non conviventi e gli altri familiari conviventi. La Regione ha poi voluto includere anche un’altra fascia importante della popolazione in un territorio storicamente attrattivo dal punto di vista accademico per la presenza di molti e affermati Atenei: l’indagine epidemiologica si rivolge infatti anche gli universitari che hanno il medico di medicina generale in Emilia-Romagna.

Per effettuare il test è sufficiente prendere appuntamento con il farmacista, consultando l’elenco degli aderenti sul sito che viene costantemente aggiornato: sono già oltre 800 le farmacie aderenti da Piacenza a Rimini, e il numero è destinato a salire anche perché è possibile effettuare il test fino a giugno 2021. Il farmacista registrerà sul Portale regionale delle Farmacie i dati della persona che si sottopone al test; in caso di positività, il cittadino sarà contattato dai Servizi di santità pubblica dell’Azienda sanitaria di assistenza per eseguire il tampone nasofaringeo.

Laura Pausini: «Mi sono chiesta se interessasse a qualcuno che io cantassi ancora»

La cantante romagnola, in crisi per il lockdown, torna con un inedito, tema al nuovo film di Sophia Loren

1cd57050a2a13d3b92dfa117ed8717f2«Con il lockdown mi sono sentita persa. Invece di tirar fuori le mie inquietudini, mi sono chiesta se interessasse a qualcuno che io cantassi ancora». A livello creativo, la pandemia ha messo a dura prova Laura Pausini. «In estate sono stata tre mesi in Romagna, continuavo a rimandare il momento in cui iniziare ad ascoltare le oltre 500 canzoni arrivate per il prossimo disco».

A sbloccare la situazione è arrivato “Io sì (seen)”, il brano – in uscita domani (23 ottobre) – che fa da tema al film “The Life Ahead/La Vita Davanti A Sé”, che segna il ritorno davanti alla macchina da presa di Sophia Loren diretta dal figlio Edoardo Ponti, in sala il 3, 4 e 5 novembre e su Netfix dal 13 novembre.

«Quando mi è stata proposta questa canzone, ho capito perché finora avevo detto no ad altri progetti cinematografici: aspettavo di emozionarmi così, con un film che racconta di due persone, di incontri che possono cambiare la vita e possono salvarla».

Il brano è stato anche proposto per le nomination alla migliore canzone originale agli Oscar 2021. «Ma non ci voglio neanche pensare», dice Laura.

“Io sì” è la prima collaborazione di Laura Pausini con Diane Warren, (11 nomination agli Oscar, 1 Grammy Award, 1 Emmy Award, 1 Golden Globe) ed è il primo inedito per Laura Pausini dopo la vittoria dell’ultimo Latin Grammy del novembre del 2018 per l’album “Fatti Sentire”. Il testo italiano è stato scritto dalla stessa Laura con Niccolò Agliardi. Cinque le versioni (oltre che in italiano, il brano è stato registrato in spagnolo, portoghese, francese e inglese) che confluiscono in un Ep in uscita domani. Solo quella italiana accompagnerà il film. (Ansa.it)

Spaccia dai domiciliari: la polizia lo arresta, il giudice lo rimette ai domiciliari

Gli agenti hanno fermato un cliente che era uscito dall’abitazione con 3 grammi di eroina

Senza TitoloEra ai domiciliari ma questo non gli impediva di ricevere a casa i clienti per portare avanti un’attività di spaccio di droga. La polizia ha arrestato un 51enne tunisino, disoccupato con precedenti specifici. L’arresto è arrivato ieri, 21 ottobre, in una abitazione a Gorie di Bagnacavallo. All’udienza che si è svolta nella mattinata odierna, il tribunale ha convalidato l’arresto, ha concesso i termini a difesa e ha disposto la liberazione poiché già agli arresti domiciliari per altra causa.

L’operazione della polizia era partita da alcune segnalazioni effettuate da privati cittadini, su un sospetto andirivieni di persone in quella abitazione. Dagli accertamenti effettuati dagli investigatori della squadra mobile di Ravenna è emerso che nella residenza si trovava agli arresti domiciliari il 51enne. Nel primo pomeriggio di ieri 21 ottobre, nel corso di un mirato servizio, gli investigatori hanno proceduto all’identificazione di un giovane che era uscito dalla casa con un involucro contenente circa tre grammi di eroina. La dimora è stata perquisita e gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato una bilancina elettronica di precisione, un telefono cellulare e 1.140 euro.

Si restaura lo stemma della prima Repubblica italiana all’ingresso della Rocca

Risale al XIX secolo, spesa di settemila euro, lavori da concludere entro fine anno, il ponteggio non bloccherà l’accesso al municipio

Lo Stemma Della Repubblica ItalianaLo stemma della prima Repubblica Italiana sopra al portone di ingresso della Rocca di Lugo, pittura murale risalente al XIX secolo, sarà restaurato. L’investimento di oltre settemila euro è stato possibile grazie anche al contributo di Lions Club e Rotary Club di Lugo. I lavori, effettuati da Edil Arte Venturi di Bologna, inizieranno nei prossimi giorni e finiranno entro la fine dell’anno e permetteranno di riportare questo stemma storico al suo antico splendore.

Gli interventi prevedono il consolidamento in profondità della pellicola pittorica e un trattamento protettivo finale con un idrorepellente, permeabile al vapore acqueo e trasparente. Inizialmente verranno effettuati alcuni prelievi delle pellicole pittoriche per analisi chimico-fisiche, successivamente prenderà il via il restauro. Quest’ultimo prevede il prefissaggio della superficie pittorica con resina acrilica e veline di carta giapponese e la successiva rimozione delle stesse. La superficie dipinta verrà poi pulita con soluzione di acqua satura applicata a rullo e consolidata; verranno inoltre stuccate crepe e fessurazioni e si procederà con la reintegrazione pittorica con colori a calce. Nel corso degli interventi verrà installato un ponteggio che permetterà sempre il passaggio pedonale per l’accesso alla corte interna della Rocca.

«La Rocca Estense di Lugo conserva diverse opere e ricordi storici che vanno assolutamente valorizzati – spiegano l’assessora al Patrimonio Veronica Valmori e l’assessora alla Cultura Anna Giulia Gallegati –. I lavori di restauro allo stemma della Repubblica Italiana, che si trova proprio all’ingresso della Rocca, permetteranno di recuperare totalmente quest’opera importante per la città e la sua storia. Un rilevante intervento che è stato possibile grazie a un bellissimo lavoro di squadra a cui hanno partecipato, con un prezioso contributo, anche Lions Club e Rotary Club, grazie ai rispettivi presidenti, Antonio Baracca e Francesco Dapporto, che si sono immediatamente resi disponibili a contribuire a questo progetto di valorizzazione di un pezzo di storia della nostra città».

Pandemia in provincia: 52 nuovi contagi, due persone in meno in terapia intensiva

La variazione quotidiana supera cinquanta per la seconda volta in meno di una settimana, è la quarta volta in otto mesi. In regione registrati sei decessi

Gente CoronavirusPer la seconda volta in una settimana la provincia di Ravenna registra un aumento di nuovi casi da coronavirus superiore a cinquanta: alle 12 di oggi, 22 ottobre, il totale delle diagnosi dall’inizio della pandemia a fine febbraio è arrivato a 2.197, un incremento di 51 rispetto a 24 ore prima. Solamente quattro giorni fa, lunedì 19 ottobre, l’aumento era stato di 53. Numeri che assomigliano in valore assoluto a quelli visti tra marzo e aprile, nel pieno della pandemia. I dati di questo periodo sono però da contestualizzare in uno scenario in cui si fanno molti più tamponi e vengono individuate persone asintomatiche che nei mesi scorsi non si andavano a cercare. Nello specifico, oggi, le persone senza sintomi sono 30 su 52: dei 22 con sintomi solo uno è stato ricoverato mentre gli altri sono in isolamento domiciliare. Va anche segnalato che i ricoverati in terapia intensiva a Ravenna sono scesi da 4 a 2.

Questo il percorso che ha portato all’individuazione: 30 per contact tracing di cui la maggior parte di origine famigliare; 3 per categorie professionali; 1 per screening prericovero; 13 per sintomi; 3 per rientri dall’estero (1 Marocco e 2 Germania); 2 per test volontario.

Per inquadrare la situazione territoriale va detto che le guarigioni complete sono più di 1.600 mentre i decessi sono 92.

I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel Ravennate, aggiornati alla mattinata di oggi, sono dunque 2.197. Questi i comuni con più casi: 865 Ravenna, 374 Faenza, 171 Lugo, 161 Cervia, 88 Alfonsine, 84 Russi. È ben precisare che si tratta di casi diagnosticati e non di casi attualmente attivi.

In Emilia-Romagna dall’inizio dell’epidemia si sono registrati 43.477 casi di positività, 889 in più rispetto a ieri, su un totale ancora molto alto di 16.179 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Dei nuovi positivi, sono 486 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,2 anni.

La provincia con più contagi è quella di Bologna (235), a seguire Reggio Emilia (114), Rimini (86), Modena (84), Parma (76), Piacenza (75), Ferrara (57), Ravenna (52), l’area di Cesena (43), il territorio di Forlì (36) e quello di Imola (31).

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 11.663 (863 in più di quelli registrati ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 10.941 (+823 rispetto a ieri), il 93,8% dei casi attivi.

Si registrano 6 nuovi decessi: 3 a Bologna (3 uomini di 93, 81 e 66 anni), 2 a Parma (entrambi uomini di 95 e 85 anni) e 1 Piacenza (1 donna di 93 anni). Non crescono i pazienti in terapia intensiva, che rimangono 86,mentre sono 636 (+40 da ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid.

Sul territorio, le 86 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 7 a Piacenza (+1 rispetto ieri), 8 a Parma (invariatorispetto a ieri), 3 a Reggio Emilia (invariato rispetto a ieri), 8 a Modena (-2 rispetto a ieri ), 39 a Bologna (1 in più di ieri), 2 a Imola (invariato rispetto a ieri), 5 a Ferrara (+2 rispetto a ieri), 2 a Ravenna (-2 rispetto a ieri), 4 a Forlì (+1 rispetto a ieri), 2 a Cesena (numero invariato rispetto a ieri) e 6 a Rimini (-1 rispetto ieri).

Moria di vongole, la Regione propone 400mila euro di aiuti per i pescatori

L’Emilia-Romagna chiede l’inserimento della nuova norma che stanzia indennizzi a sostegno delle imprese di pesca nella prossima legge di bilancio

Vongole2L’assenza di ossigeno nei fondali marini, nei tratti dell’Adriatico tra Cesenatico e Ravenna, Rimini e Porto Garibaldi, è la principale causa della moria delle vongole, un fenomeno straordinario che tra il 20 settembre e il 2 ottobre scorsi, ha bloccato la pesca e l’allevamento del comparto, con gravi ricadute economiche e sociali per centinaia di lavoratori.

Dopo la lettera dell’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Alessio Mammi alla ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova per chiedere l’attivazione del fondo di solidarietà nazionale, la Regione si attiva direttamente a favore dei pescatori proponendo una nuova norma, nella prossima legge di bilancio.

Si tratta di un intervento straordinario che stanzia 400mila euro di aiuti a favore delle imprese emiliano-romagnole dedite alla pesca delle vongole (Chamelea gallina) nel comparto di Ravenna e Riminie alle imprese acquicole per l’allevamento delle vongole veraci (Tapes spp) operanti nelle aree dei canali di Comacchio. L’entità, i criteri e le modalità di erogazione degli indennizzi, saranno definiti in seguito all’approvazione della legge, che conterrà la norma.

«Sono molto soddisfatto, perché questa norma che intendiamo proporre rappresenta un passo importante e concreto per sostenere i nostri pescatori- commenta Mammi-. Non possiamo permetterci di aspettare: diverse decine di lavoratori a causa di questo fenomeno non stanno più lavorando, oltre al fatto che l’allevamento e la pesca delle vongole sono settori strategici per l’economia regionale. Ora aspettiamo risposte dal ministero, se arriveranno anche le risorse nazionali potremo uscire insieme da questa grave situazione. C’è bisogno inoltre di continuare a investire nella ricerca scientifica per studiare le cause del fenomeno e trovare insieme a tecnici ed esperti soluzioni che ci aiutino a gestire le criticità generate dall’anossia».

Ravenna “Viso-in-aria”, le video interviste: Consuelo Battiston/Menoventi

La parola alle compagnie ravennati protagoniste della stagione al Rasi. Una iniziativa editoriale di Ravenna Teatro, Les Bompart produzioni e R&D/Reclam

Menoventi MajakowskijUna vera e propria chiamata a tutte le realtà che fanno teatro nel territorio ravennate è quella che Ravenna Teatro ha rivolto per questo difficile avvio della stagione teatrale dopo la chiusura dovuta alla pandemia. E mentre ancora non è del tutto chiaro cosa ci aspetterà su questo fronte nei mesi a venire, sappiamo per certo che il Rasi sta accogliendo una serie di spettacoli che vedranno appunto in scena, per la prima volta in un unico cartellone dal suggestivo titolo “Viso-in-aria” – citazione di un omonimo libro edito da Longo nel 2003 a firma di Marco Martinelli e Luigi De Angelis, poi divenuto anche progetto di ambito teatrale – tutte le realtà di questa terra fertile che è ed è stata Ravenna.
Abbiamo quindi colto l’occasione straordinaria per tentare di conoscere e far conoscere ognuno dei protagonisti in brevi interviste video con un’iniziativa editoriale condivisa da Ravenna Teatro, Les Bombart produzioni e R&D-Reclam.

Qui è il turno di Consuelo Battiston, attrice e fondatrice, assieme a Gianni Farina della compagnia Menoventi, in scena per la rassegna “Ravenna Viso-in-aria con la seconda parte di una trilogia dedicata a Vladimir Majkowskij intitolata Buona permanenza al mondo (i dettagli in fondo all’articolo).

Buona permanenza al mondo
di Gianni Farina
 con Consuelo Battiston, Tamara Balducci, Leonardo Bianconi, Federica Garavaglia e Mauro Milone

Venerdì 23 ottobre – Ore 21
Teatro Rasi – Ravenna

Buona permanenza al mondo è la sardonica e coinvolgente conclusione del biglietto di commiato che Majakovskij dedica “a tutti”. BPM – oltre a esserne l’acronimo – ne è la misura, la pulsazione, è il battito di un uomo ridotto a una “appendice cardiaca”, è la cadenza di un poeta che “è tutto cuore, romba dappertutto”. BPM è un collage polifonico, una mise en éspace che restituisce lo stato della ricerca di Menoventi sulla figura di Majakovskij, un percorso triennale che si concluderà nel 2021 con il debutto de Il defunto odiava i pettegolezzi, tratto dall’omonimo romanzo di Serena Vitale.
Lo spettacolo è una coproduzione E production/Menoventi, Ravenna Festival

La Regione: «Entro il 2021 via al primo cantiere da 13 milioni per la tangenziale»

Le risorse fanno parte di 90 milioni già stanziati da Anas per rifare i 7 km dell’Adriatica nel tratto 309 Dir-E45 e i 9 km della Classicana tra via Trieste e Ss 16

CavalcaviaespPartirà entro il 2021 a Ravenna il primo stralcio di lavori del valore di 13,6 milioni di euro del progetto da 70 milioni complessivi per la riqualificazione con allargamento della statale 16 Adriatica per i 7 km che costituiscono la tangenziale a ovest della città, nel tratto compreso fra gli innesti con la 309 Dir e con la E45. Per il primo stralcio si sta concludendo la progettazione definitiva per poi arrivare a un accordo quadro. L’annuncio è stato dato oggi, 22 ottobre, dall’Anas e divulgato dalla Regione Emilia-Romagna.

I 70 milioni sono già stanziati dall’ente pubblico che gestisce le strade di competenza statale, così come i 20 milioni che andranno a riqualificare la Classicana per i 9 km dall’incrocio con l’Adriatica nei pressi di Classe fino allo svincolo con via Trieste tra Ravenna e Marina. Per questo secondo intervento al momento non sono state fornite tempistiche.

L’intervento sulla statale 67 Ravegnana da Classe al porto riguarda il tratto che inizia in corrispondenza dello svincolo di innesto con la statale 16 e termina in corrispondenza dello svincolo di Marina di Ravenna, per uno sviluppo complessivo di circa 9 km. L’adeguamento, per un ammontare di 20 milioni, è stato previsto nel Contratto di programma di Anas 2016-2020 con finanziamento dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020.
Anas ha effettuato i rilievi topografici, le indagini geologiche e strutturali e sviluppato il progetto di fattibilità tecnico ed economica. Si sono già tenuti gli incontri con enti locali, Soprintendenza (per la verifica dell’interesse archeologico) e ministero dell’Ambiente (per la procedura di valutazione preliminare ambientale).
L’intervento dovrà essere coordinato con il Piano urbanistico attuativo del Comune di Ravenna, nel cui ambito è prevista la modifica per la creazione di una nuova area di svincolo.

Occorrerà poi reperire il finanziamento pari a circa 30 milioni per l’adeguamento del viadotto sui Fiumi riuniti nei pressi di Porto Fuori a completamento del tratto di competenza Anas.
L’Autorità Portuale sta parallelamente portando avanti la progettazione dell’adeguamento dell’ultimo tratto di circa 2 km di propria competenza in corrispondenza dell’accesso all’area portuale.

«Un intervento atteso da tempo», commenta l’assessore regionale alla Mobilità, il cervese Andrea Corsini, al termine dell’incontro oggi a Ravenna con il sindaco e presidente della Provincia, Michele de Pascale, e il responsabile Anas per l’Emilia-Romagna, Aldo Castellari, per fare il punto sulla situazione della viabilità nel territorio ravennate. «La Regione ritiene prioritaria la riqualificazione della tangenziale di Ravenna, l’adeguamento della statale 67 Ravegnana da Classe al Porto, l’adeguamento della statale 309 diramazione, da portare a due corsie per senso di marcia, e infine la realizzazione di un nuovo collegamento fra la statale 67 e la rotonda degli Scaricatori (zona Bassette) in by pass del Canale Candiano».

Deco Industrie dona 300 panettoni al Villaggio del Fanciullo

Il ricavato delle vendite servirà per sostenere il reinserimento sociale e lavorativo degli ospiti delle comunità terapeutiche ed educative

27447e67 D4aa 4375 B099 8ab6ffbc4458La Deco Industrie di Bagnacavallo ha donato trecento panettoni e pandori di sua produzione alla Fondazione Villaggio del Fanciullo di Ravenna che beneficerà dell’incasso delle vendite per la campagna “Anche per noi è famiglia” nelle sedi del Villaggio del Fanciullo e al Conad Galilei di via Newton. La consegna dei prodotti è avvenuta oggi, 22 ottobre, allo stabilimento produttivo Cofar Pineta di San Michele.

«Con questi panettoni e pandori, che siamo grati a Deco industrie di averci donato, chiunque potrà dare il proprio contributo ai progetti di reinserimento sociale e lavorativo degli ospiti delle nostre comunità terapeutiche ed educative», ha detto Giuseppe Paolo Belletti, presidente Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo.

Deco Industrie – nata nel 1951 nel settore della detergenza per poi ampliarsi nel 1995 al settore alimentare – nei cinque stabilimenti dislocati in Emilia-Romagna a Bagnacavallo (RA), San Michele (RA), Forlì (FC), Bondeno (FE) e Imola (BO) progetta, realizza e confeziona detergenti per la cura della casa e della persona e prodotti da forno, dolci e salati.

Nasce il Museo Rossini: 5 sale multimediali nella casa del nonno del compositore

Il compositore de Il barbiere di Siviglia visse in paese duecento anni fa e iniziò la sua attività da operista. L’edificio di via Rocca racconta la sua vita: musiche diffuse aprendo spartiti, cassetti in dispensa per scoprire la sua passione per la cucina

La casa di Lugo al 14 di via Giacomo Rocca che fu della famiglia di Gioachino Rossini, celebre compositore operista che visse in paese tra il 1802 e il 1804, diventa un percorso museale. Il taglio del nastro è in programma sabato 24 ottobre alle 16. La Casa museo sarà aperta venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.

Il museo potrà contare su allestimento multimediale: melodie che partono all’apertura degli spartiti sui leggii, pareti illuminate da partiture, cupole di cristallo da sollevare per ascoltare le composizioni, parole che escono dai cassetti della dispensa in cucina. In tutto cinque sale.

Rossini, nato a Pesaro nel 1792, visse a Lugo da adolescente quando cominciò a comporre musica. Pur non avendo mai abitato l’edificio a due piani di via Rocca, appartenuto al nonno, Rossini lo ha sempre avuto particolarmente caro. Qui, nel 1992 sono stati celebrati i duecento anni dalla nascita, e la Casa, con il fondamentale contributo del Lions Club di Lugo, è divenuta sede di eventi culturali ed esposizioni d’arte. Nel 2018, durante l’anno rossiniano a 150 anni dalla scomparsa, ha preso corpo l’idea di trasformarla in museo dedicato al compositore.

Il filo conduttore che accomuna gli spazi museali è, ovviamente, la musica. Lungo un breve tratto di corridoio, il racconto biografico accompagna alla Stanza del prodigio, inaugurata già nel dicembre 2018. Qui si offre il primo gioiello della casa: l’ascolto delle Sei sonate a quattro, composte durante gli studi a Lugo. Non appena il visitatore apre uno dei quattro spartiti, appoggiati su altrettanti leggii al centro della sala, prende avvio la linea melodica corrispondente.

Il percorso continua al primo piano, con la Stanza della mappa: una distesa di cupole in cristallo, disposte lungo un sinuoso tavolo, disegna la grande mappa delle “geografie” di vita e lavoro del Maestro.

Di fronte, si entra nella Stanza della risonanza: una folata di parole sussurra ciò che scrittori, filosofi, musicisti e scienziati di tutto il mondo hanno detto di Rossini. Parole che trovano naturale riscontro nella piccola libreria sospesa, offerta alla consultazione.

Ridiscesi al piano terra, si entra nell’ultimo spazio, la Stanza della dispensa. La ben nota passione di Rossini per la cucina: aprendo i cassetti della dispensa, ne scaturisce, in tutt’uno con la musica di Rossini, l’interpretazione visiva che ne dà Massimo Pulini, primo artista coinvolto nell’ambizioso progetto di tradurre in immagini le prelibatezze del Maestro.

Da Sinistra Claudio Ballestracci, Giovanni Barberini, Anna Giulia Gallegati E Claudio Leombroni
Da Sinistra Claudio Ballestracci (curatore dell’allestimento), Giovanni Barberini (responsabile del Servizio Cultura del Comune di Lugo), Anna Giulia Gallegati (assessora alla Cultura del Comune di Lugo) e Claudio Leombroni (dirigente Ibc Emilia-Romagna)

Il progetto è stato cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito dei piani museali 2017-2018. L’inaugurazione si svolgerà nel rispetto delle disposizioni contro il Covid-19. Gli ingressi nei locali della casa-museo saranno contingentati per assicurare la distanza interpersonale di almeno un metro. È obbligatorio indossare la mascherina.

Cgil: «La gestione dell’Asp è insufficiente e inadeguata, serve riorganizzazione»

Il sindacato chiede un incontro con i sindaci dei tre Comuni soci dell’azienda per i servizi alla persona: personale somministrato è di più dei dipendenti ma le norme chiedono altro

Anziana Deambulatore«La gestione attuale dell’Asp di Ravenna, Russi e Cervia è insufficiente e inadeguata». La critica verso l’azienda per i servizi alla persona, quello che una volta era il Consorzio per i servizi sociali, arriva dalla Cgil. La sigla di categoria del sindacato pensa che in un contesto molto difficile, anche per la pandemia in atto, per le istituzioni si apra un’occasione «per rilanciare e investire su una struttura che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la gestione di alcuni servizi pubblici». Da mesi è attesa e si rincorrono indiscrezioni su una riorganizzazione: oltre all’avvicendamento del direttore di Asp, sono in arrivo altri cambiamenti.

Fp-Cgil fa sapere di aver già evidenziato nelle sedi opportune l’insufficienza e l’inadeguatezza dell’attuale gestione: «I cambiamenti devono essere correttamente governati e offrono l’occasione per rivedere e ripensare un nuovo modello di Asp, molto diverso dall’attuale». Il sindacato ha chiesto un incontro ai sindaci dei tre Comuni componenti dell’assemblea dei soci.

In un periodo di transizione per la Cgil si rischia una rincorsa frettolosa per sostituire il personale dimissionario, generando ulteriore disorganizzazione sul personale e conseguentemente sulla qualità dei servizi erogati alla cittadinanza più fragile. Da anni ormai il personale somministrato in Asp è preponderante rispetto al personale dipendente, «nonostante le norme regionali per l’accreditamento dicano tutt’altro;  da un anno è esaurita la graduatoria del personale assistenziale, figura fondamentale per le strutture per anziani, che ad oggi è ancora inquadrato in B1 giuridico anziché nel corretto B3, nonostante in estate sia stata sottoscritta una dichiarazione di intenti congiunta che resta lettera morta. Siamo, infatti, ancora in attesa di approvazione del bilancio preventivo 2020. A fatica, inoltre, si sta percorrendo la strada del concorso pubblico per infermieri, con l’obiettivo di mettere finalmente mano ad assunzioni e selezione del personale».

Una lezione del procuratore capo chiude il master in Diritto penale dell’impresa

“La riforma dei reati tributari” è il titolo dell’intervento di Alessandro Mancini il 23 ottobre in via Oberdan ma si potrà anche seguire via streaming

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Il procuratore capo Alessandro Mancini e il sostituto Marilù Gattelli

Una lezione sulla riforma dei reati tributari – tenuta dal procuratore capo di Ravenna, Alessandro Mancini – chiuderà la sesta edizione del master universitario in Diritto penale dell’impresa e dell’economia dell’Università di Bologna a Ravenna, diretto dalla professoressa. Désirée Fondaroli. L’intervento del magistrato è in programma venerdì 23 ottobre alle 15.30, nell’aula magna del dipartimento di Scienze Giuridiche in via Oberdan 1. La partecipazione da remoto sarà possibile tramite Google Meet a questo link.

A seguire un breve ricordo dedicato al professore Filippo Sgubbi. Interverranno il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, l’avvocato Ermanno Cicognani, il presidente di Sapir Riccardo Sabadini, il presidente di Tcr Giannantonio Mingozzi e la professoressa Greta Tellarini.

 

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