Nasce il Museo Rossini: 5 sale multimediali nella casa del nonno del compositore

Il compositore de Il barbiere di Siviglia visse in paese duecento anni fa e iniziò la sua attività da operista. L’edificio di via Rocca racconta la sua vita: musiche diffuse aprendo spartiti, cassetti in dispensa per scoprire la sua passione per la cucina

La casa di Lugo al 14 di via Giacomo Rocca che fu della famiglia di Gioachino Rossini, celebre compositore operista che visse in paese tra il 1802 e il 1804, diventa un percorso museale. Il taglio del nastro è in programma sabato 24 ottobre alle 16. La Casa museo sarà aperta venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.

Il museo potrà contare su allestimento multimediale: melodie che partono all’apertura degli spartiti sui leggii, pareti illuminate da partiture, cupole di cristallo da sollevare per ascoltare le composizioni, parole che escono dai cassetti della dispensa in cucina. In tutto cinque sale.

Rossini, nato a Pesaro nel 1792, visse a Lugo da adolescente quando cominciò a comporre musica. Pur non avendo mai abitato l’edificio a due piani di via Rocca, appartenuto al nonno, Rossini lo ha sempre avuto particolarmente caro. Qui, nel 1992 sono stati celebrati i duecento anni dalla nascita, e la Casa, con il fondamentale contributo del Lions Club di Lugo, è divenuta sede di eventi culturali ed esposizioni d’arte. Nel 2018, durante l’anno rossiniano a 150 anni dalla scomparsa, ha preso corpo l’idea di trasformarla in museo dedicato al compositore.

Il filo conduttore che accomuna gli spazi museali è, ovviamente, la musica. Lungo un breve tratto di corridoio, il racconto biografico accompagna alla Stanza del prodigio, inaugurata già nel dicembre 2018. Qui si offre il primo gioiello della casa: l’ascolto delle Sei sonate a quattro, composte durante gli studi a Lugo. Non appena il visitatore apre uno dei quattro spartiti, appoggiati su altrettanti leggii al centro della sala, prende avvio la linea melodica corrispondente.

Il percorso continua al primo piano, con la Stanza della mappa: una distesa di cupole in cristallo, disposte lungo un sinuoso tavolo, disegna la grande mappa delle “geografie” di vita e lavoro del Maestro.

Di fronte, si entra nella Stanza della risonanza: una folata di parole sussurra ciò che scrittori, filosofi, musicisti e scienziati di tutto il mondo hanno detto di Rossini. Parole che trovano naturale riscontro nella piccola libreria sospesa, offerta alla consultazione.

Ridiscesi al piano terra, si entra nell’ultimo spazio, la Stanza della dispensa. La ben nota passione di Rossini per la cucina: aprendo i cassetti della dispensa, ne scaturisce, in tutt’uno con la musica di Rossini, l’interpretazione visiva che ne dà Massimo Pulini, primo artista coinvolto nell’ambizioso progetto di tradurre in immagini le prelibatezze del Maestro.

Da Sinistra Claudio Ballestracci, Giovanni Barberini, Anna Giulia Gallegati E Claudio Leombroni

Da Sinistra Claudio Ballestracci (curatore dell’allestimento), Giovanni Barberini (responsabile del Servizio Cultura del Comune di Lugo), Anna Giulia Gallegati (assessora alla Cultura del Comune di Lugo) e Claudio Leombroni (dirigente Ibc Emilia-Romagna)

Il progetto è stato cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito dei piani museali 2017-2018. L’inaugurazione si svolgerà nel rispetto delle disposizioni contro il Covid-19. Gli ingressi nei locali della casa-museo saranno contingentati per assicurare la distanza interpersonale di almeno un metro. È obbligatorio indossare la mascherina.

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