martedì
19 Agosto 2025

Scrive una lettera alla Pausini: i carabinieri la consegnano al padre della cantante

Giulia, da Rubiera, vuole realizzare il suo sogno

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Giulia durante la consegna della lettera ai carabinieri

Giulia ha un sogno: incontrare Laura Pausini, o anche solo poterla sentire al telefono. Ha 31 anni, vive a Rubiera e ha una passione infinita per la nota cantante romagnola.

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I carabinieri di Solarolo con il padre di Laura Pausini

Per aiutarla a realizzare il suo sogno gli amici della Podistica Taneto hanno consegnato al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Gattatico una lettera indirizzata a Laura Pausini.

La lettera è giunta al Comandante della Stazione di Solarolo, il paese in provincia di Ravenna dove l’artista vive, ed è stata recapitata al padre di Laura Pausini, Fabrizio. Ora si potrà realizzare il sogno di Giulia?

Il senso di comunità della Ravenna ai tempi del lockdown negli scatti di Corelli

Fino al 20 settembre a Palazzo Rasponi (e in un libro fotografico)

De Pascale CorelliIl sindaco De Pascale con la mascherina, seduto – da solo – nei banchi del Consiglio comunale; davanti a lui, sul pavimento campeggia lo stemma di Ravenna: si tratta di una delle fotografie in bianco e nero scattate da Giampiero Corelli fra marzo e aprile scorso in pieno lock-down ed esposte oggi in Palazzo Rasponi. Fra le tante, soprattutto questa colpisce per la sua portata simbolica, emotiva, sociale. In quel momento drammatico, instabile, faticoso che tutti hanno vissuto all’interno delle proprie case, l’immagine rimanda un sentire comune e raccoglie su di sé una solitudine ampliata perché ripresa nel luogo simbolico per eccellenza della comunità. Nonostante la sensazione di fragilità e l’attonimento che hanno avvolto tutti di fronte alla pandemia – con la conseguente esposizione al pensiero della morte, mai vissuta in una dimensione così ampia e diffusa – l’idea che rimanda la foto è che le istituzioni rimangono, il senso civico e la solidarietà resistono. Nonostante tutto.

In effetti, è la solidarietà e il senso di comunità che costituiscono il filo rosso dell’esposizione che – come nota Michele Smargiassi nella presentazione in mostra – ha il pregio di evitare la militarizzazione delle immagini a cui siamo stati tutti esposti grazie ai media. Immagini dolorose quelle televisive e su internet – inutile citarle, sono indelebili – e che non falsavano la realtà dei fatti, piuttosto puntavano un riflettore su una parte dell’emergenza.

Con lo sguardo di un umanista contemporaneo, Corelli ha colto un altro aspetto della realtà di quei giorni: non solo le strade deserte di Ravenna – riprese anche in un suggestivo video in bianco e nero – e i quartieri da cui affacciavano persone come prigionieri (in molti casi, ci vogliono due secondi in più per capire che non si tratta di una casa circondariale ma di un convento, di una casa di periferia, un edificio pubblico) ma i sacchetti di alimentari messi a disposizione per chi ne aveva bisogno, l’invito a resistere sulle cancellate italianizzando il dialetto romagnolo, il gesto di umanizzare una divisa di un’infermiera del reparto infettivi disegnando un cuore e il proprio nome.

La mostra raccoglie quindi immagini quantitative del vuoto sociale della città ma sottolinea soprattutto la permanenza di un’umanità disposta all’altro: è questa solidarietà che si ricongiunge alle parole di Dante, la “soave medicina” citata nel titolo dell’esposizione. Sopportazione, pazienza, com-passione sono le virtù ricordate da Marco Martinelli nella rilettura del poeta; alla testimonianza del regista si aggiungono in mostra le testimonianze di Ermanna Montanari, Dedi Baroncelli, Michele De Pascale, Nevio Spadoni e del direttore medico del presidio ospedaliero Paolo Tarlazzi. Gli scritti – registri personali che variano dal ricordo al diario, dalla poesia alla riflessione – si presentano come contrappunto alle immagini di medici e infermieri, ritratti con e senza mascherina, spersonalizzati dall’equipaggiamento ma poi restituiti alla comunità nella veste di “persone” quando rivelano il proprio volto individuale.

Si esce dalla mostra – raccolta in una monografia pubblicata da Danilo Montanari Editore – e dalle sale che ospitano l’esposizione di #siamotuttiitaliani progettata da Cristina Rocca e Giampiero Corelli, con molti stimoli a riflettere su quali siano i valori fondamentali del vivere civile. Sempre in accordo con José Saramago, premio Nobel e scrittore di Cecità (Ensaio sobre a Cegueira), senso di comunità e solidarietà sono gli unici ad opporre resistenza alle macerie.

Fino al 20 settembre a Palazzo Rasponi (piazza Kennedy), Ravenna; orari: 17-21

Covid, altri 15 contagiati in provincia di Ravenna. Un nuovo ricovero

 

Quindici i nuovi casi di coronavirus a Ravenna, di cui 14 in isolamento domiciliare e uno ricoverato (6 sintomatici). Nel dettaglio, 5 sono contatti di casi già noti, tutti in ambito familiare; 2 sono casi sporadici, emersi in seguito alla manifestazione di sintomi. Altri 5 casi sono legati al rientro dall’estero (4 dalla Macedonia, uno dal Marocco); due casi sono stati individuati in seguito a test eseguiti spontaneamente. Infine, un caso è emerso dopo un tampone pre-ricovero ospedaliero.

Il bollettino regionale aggiornato alle 12 di oggi, 18 settembre. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna sono stati registrati 34.093 casi di positività, 121 in più rispetto a ieri, di cui 71 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei 121 nuovi casi, 56 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 70 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti.

Sono 29 i nuovi contagi collegati a rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso-faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. Il numero di casi di rientro da altre regioni è 8.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,7 anni.

Purtroppo, si è verificato un decesso: un uomo di 70 anni, in provincia di Rimini, con patologie pregresse.

I tamponi effettuati sono 9.674, per un totale di 1.068.778 A questi si aggiungono anche 2.647 test sierologici.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 4.369 (92 in più di quelli registrati ieri).

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 4.166 (88 in più rispetto a ieri), il 95% dei casi attivi. I pazienti in terapia intensiva sono 21 (come ieri), mentre i ricoverati negli altri reparti Covid 182 (+4).

Le persone complessivamente guarite hanno raggiunto quota 25.252 (+28 rispetto a ieri): 7 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 25.245 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.933 a Piacenza (+12, di cui 4 sintomatici), 4.156 a Parma (+14, di cui 5 sintomatici), 5.658 a Reggio Emilia (+20, di cui 12 sintomatici), 4.760 a Modena (+17, di cui 5  sintomatici), 6.051 a Bologna (+18, di cui 11 sintomatici), 544 a Imola (nessun nuovo caso rispetto a ieri), Ferrara 1.371 (+11, di cui 2 sintomatici), a Ravenna 1.709  (+15, di cui 6 sintomatici), 1.289 a Forlì (+6, di cui 4 sintomatico), 1.081 a Cesena (+2, di cui 1 sintomatico ) e 2.541 a Rimini (+6, nessun sintomatico)

Ravenna, il Comune dopo le polemiche: attività sportive nelle palestre da lunedì

Le società dovranno presentare domanda entro il 24 settembre

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Circa trecento studenti hanno giocato a sitting volley nella palestra Mattioli

Il Comune di Ravenna, dopo la protesta dei giorni scorsi di Csi e Pigna, comunica di aver approvato il Piano di utilizzo delle palestre scolastiche per la stagione sportiva 2020/2021.

Le società interessate a fare richiesta degli spazi a oggi disponibili potranno presentare domanda entro il 24 settembre, scaricando la modulistica disponibile ai seguenti link: http://bit.ly/concessione-palestre e http://bit.ly/concessione-corte-centrale-sale-minori-pala-costa

In caso di sovrapposizioni delle richieste verranno applicati i criteri di prevalenza regolamentari.

Per dare maggiore omogeneità alle principali regole di prevenzione Covid-19 è stato predisposto un protocollo unico, anche per venire incontro alle richieste dei dirigenti scolastici, che dovrà essere sottoscritto dalle società sportive.

«L’attività – spiegano dal Comune – partirà con le sole palestre per le quali è stato concluso l’iter di definizione degli spazi necessari al relativo plesso scolastico, mentre per le restanti palestre si procederà con un successivo atto, una volta portato a termine tale iter».

L’attività potrà partire da lunedì 21 settembre solo per le palestre delle scuole non interessate da seggio elettorale, mentre per le scuole interessate dal seggio l’attività sportiva potrà partire dal giorno successivo, martedì 22.

L’Antimafia sequestra beni per 50 milioni di euro al “re del vino” di Russi

Melandri era stato recentemente condannato a 9 anni e mezzo di reclusione per associazione per delinquere e riciclaggio

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Vincenzo Secondo Melandri in una foto di qualche anno fa

La Dia di Bologna, in collaborazione con i colleghi di Firenze e di Brescia, ha sequestrato beni mobili ed immobili, per un valore di oltre 50 milioni di euro, a Vincenzo Secondo Melandri, classe ‘69 di Russi, recentemente condannato a 9 anni e mezzo di reclusione per associazione per delinquere, riciclaggio e autoriciclaggio nell’ambito della inchiesta “Malavigna”.

Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Bologna, presieduto da Francesco Caruso, su proposta del Procuratore della Repubblica di Ravenna, Alessandro Mancini, coadiuvato da Lucrezia Ciriello, ha interessato 74 immobili, tra fabbricati e terreni situati in Emilia Romagna e Lombardia, numerose partecipazioni societarie e compendi aziendali, 9 autoveicoli (tra cui 5 d’epoca), nonché 20 rapporti bancari, di cui uno presso un istituto bancario di San Marino.

Melandri, noto come “il re del vino”, nel 2012 era stato già coinvolto nell’operazione “Baccus”, coordinata dalla Dda di Bari, riguardante la criminalità organizzata cerignolana, all’esito della quale la locale Corte di Appello lo aveva condannato a 4 anni di reclusione, per reati associativi finalizzati alla truffa aggravata e ai reati fiscali.

Nel 2017 era stato, invece, arrestato dalla Dia di Bologna nell’ambito della citata operazione “Malavigna”, coordinata dalla Procura di Ravenna, che aveva consentito di disarticolare un gruppo criminale specializzato nel riciclaggio di ingenti capitali di provenienza illecita e nelle frodi fiscali, perpetrate mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. L’attività aveva consentito di arrestare oltre a Melandri, ritenuto a capo del sodalizio, anche i cerignolani Gerardo Terlizzi, fratello del più noto Giuseppe, reggente dell’ex-clan Piarrulli-Ferraro, e i fratelli Pietro e Giuseppe Errico, anch’essi pregiudicati vicini al citato clan (operante nella provincia di Foggia).

Il Tribunale di Bologna, nel condividere le risultanze degli accertamenti patrimoniali e finanziari svolti dalla Dia, ha evidenziato la sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni nella sua disponibilità.

A Bagnacavallo tra neon e ceramica, per riflettere sui mesi più bui della pandemia

Dal 20 settembre al 16 novembre le opere di Fabrizio Dusi. Una sua scritta anche sul palazzo del municipio

Municipio Con Insegna DusiÈ stata presentata al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo la mostra “Insieme al mondo, piangere, ridere, vivere”, opere del visual artist Fabrizio Dusi in esposizione dal 20 settembre al 15 novembre.

All’indomani dell’emergenza sanitaria, l’artista milanese Fabrizio Dusi ha scelto Bagnacavallo per presentare il suo nuovo progetto artistico maturato nei mesi più bui della pandemia, un progetto che riflette, e invita a riflettere, sui temi che più hanno scosso le nostre coscienze negli scorsi mesi: distanze e solidarietà, barriere e contatti mancati, solitudine e sostegno reciproco.

Gatti Galizzi
I curatori della mostra

«La mostra che stiamo aprendo è un progetto in sintonia col nostro tempo, e questo credo sia un aspetto fondamentale – ha spiegato il direttore del museo, e curatore Diego Galizzi – in primo luogo perché l’arte è innanzitutto espressione e interpretazione dell’oggi, e Fabrizio Dusi ce ne offre una riflessione insieme fresca e profonda, e poi perché documentare in qualche modo questa fase storica credo sia anche un dovere di questo museo, che non ignora le difficoltà e le costrizioni di questi giorni, ma allo stesso tempo si fa carico di proporre una lettura in prospettiva di questa emergenza, che non è solo sanitaria, suggerendo per mezzo dell’arte percorsi per il suo superamento.»

«Colpisce la capacità di Fabrizio Dusi nel piegare una tecnica tradizionale come quella della ceramica (che plasma magistralmente con soluzioni di grande raffinatezza) – ha aggiunto l’altra curatrice, Chiara Gatti – verso un linguaggio contemporaneo, aggiornando stili e temi. Attraverso la fragilità della terra e, insieme, le preziosità degli smalti d’oro – legati anche a una lezione radicata nei luoghi che oggi lo ospitano – narra storie di rapporti umani, vicinanza, dialogo, contatto. L’immaginario pop sposa un mestiere antico. Mentre le luci al neon dipanano altre storie, fluo, elettriche, in un cortocircuito virtuoso di sensazioni visive».

Bla Bla BlaArtista, pittore e ceramista, che spazia da anni fra vari linguaggi, dalla scultura alle installazioni al neon, Dusi (classe 1974) porta a Bagnacavallo un nucleo importante di lavori recenti e appositamente realizzati per l’occasione, oltre ad alcune installazioni site specific tra le quali spicca la monumentale scritta al neon che già da qualche giorno illumina la facciata del Palazzo Comunale di Bagnacavallo e che dà anche il titolo all’intero evento espositivo: Insieme al mondo piangere, ridere, vivere. Il messaggio, tratto da una poesia di Rosita Vicari (curiosamente attribuita da molti a Pablo Neruda), è un invito forte e luminoso ad affrontare questo nostro tempo resistendo alla tentazione della diffidenza reciproca, del pensiero di visivo. È un invito a prendersi cura, vicendevolmente, oltre le barriere, le chiusure e le distanze.

Oltre all’installazione pubblica che resterà poi patrimonio della città, il percorso al Museo Civico delle Cappuccine parte dal suo celebre ciclo di «Bla Bla Bla» in ceramica smaltata, personaggi dai profili pop circondati da bollicine di parole vacue, allegoria di una comunicazione difficile, di un vociare senza senso nel mondo caotico delle relazioni odierne. Altri neon (fra cui una grande sagoma luminosa dell’Italia) realizzati ad hoc per la mostra, dedicati in questo caso alle geografie toccate dal virus e allontanate fra loro da una politica di frontiere chiuse, si alterneranno a una sequenza di dipinti su coperte isotermiche (allusione al tema degli esuli e dei migranti), con le regioni italiane unite da una sorte globale, pur nel dramma dell’isolamento.

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Nelle diverse sale del museo si incontreranno poi un omaggio alla figura di San Michele Arcangelo con un dipinto di grandi dimensioni sempre su coperte isotermiche, e una parete intera, rivestita dello stesso materiale, dipinta in loco con l’iconografia di Adamo ed Eva sotto l’Albero della Vita. Entrambi sono accostati a parole modellate in ceramica, ricollegate al tema della mostra: “crying” nel caso del peccato originale e del dolore che ne è derivato, quale segno di condivisione anche nella presa di coscienza di un fallimento universale; “take care” abbinato idealmente alla figura del San Michele, difensore della fede, che protegge e si “prende cura” degli uomini in vista di un destino di redenzione. Queste immagini trovano un corrispettivo in alcuni esemplari di ceramiche inedite, grandi vasi dipinti con i medesimi soggetti degli arazzi.

Il Museo Civico delle Cappuccine è in via Vittorio Veneto 1/a.
Orari: martedì e mercoledì 15-18; giovedì 10-12 e 15-18; venerdì, sabato e domenica 10-12 e 15-19.
Ingresso gratuito.
Accessi contingentati; necessario l’uso della mascherina.
Informazioni: 0545 280911-3, centroculturale@comune.bagnacavallo.ra.it

Arte, alla Classense un grande lavoro pittorico per l’Equinozio d’autunno

La rassegna “Ascoltare Bellezza” prosegue con Nicola Verlato

20 09 18 Nicola Verlato Photo00Sarà l’artista Nicola Verlato ad aprire a Ravenna l’equinozio d’autunno nell’ambito della rassegna “Ascoltare Bellezza” con un’opera dedicata a Dante Alighieri in occasione delle celebrazioni in suo onore a 700 anni dalla morte.

Martedì 22 settembre, con inaugurazione alle 18, nella sala del Mosaico, in via Baccarini 3, Nicola Verlato presenterà al pubblico “Equinozio d’autunno”, un  grande lavoro pittorico, un dittico ispirato alla Commedia e pensato proprio per il luogo che lo ospiterà.

Nel dittico si stagliano due figure rappresentate sul grande campo nero che come Paolo e Francesca cadono nel buio tra le anime dei lussuriosi incontrate da Dante nel  V Canto.

L’opera sarà visitabile per sessanta giorni fino al 21 novembre, giorno di avvicendamento dell’autunno con la stagione invernale.

Orari di visita: da martedì a sabato, dalle 9 alle 18; chiuso ogni domenica,  lunedì e 1° novembre. L’ingresso è libero.

Per informazioni@classense.ra.it  tel. 0544.482116; IAT Ravenna 0544.35404.

Nicola Verlato nasce a Verona nel 1965. Ha iniziato a dipingere in età molto precoce presso lo studio del frate pittore  Fra Terenzio nel convento di Lonigo ( VI). Ha studiato architettura presso l’Università IUAV di Venezia e nel 2004 si è trasferito da Milano a New York dove ha anche insegnato composizione e pittura alla New York Academy of Art; si trasferisce poi per altri sette anni a Los Angeles . Ha esposto i suoi dipinti, disegni e sculture negli Stati Uniti e in molti importanti contesti internazionali. È stato presente alla Biennale d’arte di Venezia 2009 ed alle XII e XV Quadriennali di Roma. Nicola Verlato crea le sue opere attraverso un processo creativo articolato, che connette tecniche classiche e tecnologia d’avanguardia. Oggi l’artista vive e lavora a Roma.

La rassegna Ascoltare Bellezza. Come in un momento di raccoglimento, ogni giorno dell’inizio della stagione nasce con un omaggio alla natura attraverso l’arte. Per questo, ad ogni solstizio o equinozio, dal 2018, nella sala del Mosaico della biblioteca Classense, viene presentato  un  intervento creato da  significativi artisti contemporanei,  in dialogo con il   grande e prezioso elemento musivo pavimentale  risalente al V-VI secolo d.c.
Finora si sono avvicendati gli artisti Nicola Samorì,  Nanni Balestrini, Giovanni Frangi, Daniela Alfarano, Luca Pignatelli, Daniele Galliano, Giovanni Manfredini ed Arnold Mario Dall’O.
Quattro momenti ogni anno, quattro stagioni della  natura  ed un pensiero preciso di come l’arte possa parlare alla vita di ognuno di noi.
La rassegna è promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune – Istituzione biblioteca Classense – Museo d’Arte della città (MAR) ed è  curata da Paolo Trioschi.

 

Anche le telecamere della Rai al mercato coperto per la Divina Commedia di 97 metri

Su uno speciale del Tg2 l’artista Enrico Mazzone, al lavoro a Ravenna

Enrico Mazzone Tg2Al mercato coperto prosegue l’impresa di Enrico Mazzone, l’artista torinese che sta completando l’opera di 97 metri dedicata alla Divina Commedia.

A occuparsi del “caso” anche le telecamere della Rai.

A questo link è possibile rivedere il servizio su Mazzone a Ravenna, andato in onda all’interno dello speciale del Tg2 “Tutto il bello che c’è”.

Covid, l’Ausl si prepara per l’aumento dei ricoveri: pronti 83 posti a Ravenna

Approvato il “piano organizzativo dinamico”: previsti tre step. E il secondo è alle porte…

Infermiere CovidAl fine di garantire la risposta più adeguata possibile alle persone che contraggono l’infezione da Covid 19, anche in relazione all’avvicinarsi dell’autunno-inverno e all’influenza stagionale, il Collegio di Direzione dell’Ausl Romagna, su proposta della Direzione Generale, ha approvato un piano predisposto da un gruppo di professionisti (clinici, di sanità pubblica e di direzione medica).

Si tratta del Piano organizzativo dinamico per la gestione dei posti letto ospedalieri e contempla tre step organizzativi successivi finalizzati ad ampliare il numero di posti letto in grado di ospitare pazienti covid e a minimizzare per quanto possibile, il rischio di interruzione delle attività routinarie negli ospedali e gli spostamenti evitabili di pazienti. A questo proposito il piano prevede, ed è in atto, un monitoraggio costante e continuo dell’occupazione dei posti letto, per valutare il momento in cui passare da un livello a quello successivo.

Allo stadio attuale la situazione si colloca all’interno del primo livello, il più basso, ma se proseguirà l’attuale trend dei contagi e dei ricoveri – scrivono dall’Ausl – «si sarà molto presto nella condizione di passare al livello immediatamente superiore». Si sta infatti verificando nelle ultime settimane un aumento, sebbene contenuto, delle positività all’infezione e conseguentemente è aumentato anche il numero di persone ricoverate. Più precisamente la scorsa settimana, a fronte di circa 15.000 tamponi eseguiti si sono registrati circa 300 nuovi casi e attualmente sono ricoverate 54 persone di cui 9 necessitano della terapia intensiva.

Il secondo livello si caratterizza per l’individuazione di ulteriori posti letto nelle aree internistiche e per l’attivazione di posti in aree sub-intensive ed intensive, da dedicare a pazienti covid, a seconda dell’intensità di cura necessaria. Il numero complessivo di posti letto dedicati in questo livello è di 311 suddivisi in 83 per l’ambito territoriale di Ravenna, 61 per Forlì, 47 per Cesena e 120 per Rimini, che tra l’altro ospita il polo intensivistico inaugurato in giugno, che servirà non solo l’intera Romagna, ma, in caso di necessità, ospiterà anche pazienti di altri territori. Va infatti rimarcato che le strutture sono utilizzate tutte per dislocare i pazienti romagnoli a seconda delle esigenze epidemiologiche.

Il Piano prevede ulteriori variazioni logistiche ed organizzative qualora i ricoveri dovessero ulteriormente innalzarsi e si arrivasse al terzo livello, e naturalmente si affianca a misure organizzative da intraprendersi anche a livello di Medicina territoriale, finalizzate a contenere il più possibile la “pressione” nei confronti della rete ospedaliera. Le varie realtà territoriali si stanno inoltre organizzando con piani per rispondere ai bisogni della popolazione non autosufficiente che risulti covid positiva, sia attraverso spazi nelle Case Residenza per Anziani, sia attraverso la ricerca e l’individuazione di luoghi dedicati in attuazione di quanto le disposizioni regionali definiscono.

Una mostra (e non solo) sugli Hikikomori, giovani ravennati che si isolano dal mondo

Il nuovo progetto del fotoreporter Corelli sul tema dantesco dell’esilio. Collaborazioni anche con la scuola

Dante Esule Hikikomori Ph Giampiero Corelli 2Dal viaggio nei territori danteschi della Romagna compiuto lo scorso anno, al viaggio all’interno delle case, delle stanze, nei mondi chiusi degli Hikikomori. Dal fuori al dentro, per fare affiorare volti e voci, far dialogare ancora una volta l’alta parola di Dante con il contemporaneo e con il sociale.

Dopo L’atlante umano romagnolo dell’edizione 2019, la nuova tappa del progetto Dante esule del fotoreporter Giampiero Corelli affronta un nuovo territorio in cui la parola esilio ha il suono dell’oggi: quella degli adolescenti che si isolano dal mondo, dai coetanei, che si sottraggono al percorso scolastico per rifugiarsi tra le pareti delle loro stanze, unico rapporto con l’esterno lo schermo di un Pc, il dialogo a distanza con adolescenti come loro, i cosiddetti Hikikomori.

Il fenomeno è ormai noto da tempo: Hikikomori è parola giapponese che significa “stare in disparte, isolarsi”. È diffuso e con numeri importanti anche in Italia, dove è attiva da anni l’Associazione Hikikomori Italia, con diramazioni regionali, tra cui Hikikomori Emilia-Romagna che ha reso possibile il percorso di Dante Esule 2020 – Hikikomori.

Dante Esule Hikikomori Ph Giampiero CorelliRealizzato da Giampiero Corelli con il contributo di Marinella Freschi, l’artista Luigi Berardi e Domenico De Martino, il progetto si articolerà in due momenti.

Il primo, a Ravenna, con l’inaugurazione, domenica 20 settembre (ore 17) all’interno della Basilica di S. Giovanni Evangelista, della mostra di fotografie realizzate da Corelli – scatti in cui per la prima volta alcuni hikikomori accettano di mostrarsi e raccontarsi – e dell’installazione site-specific dell’artista Luigi Berardi. L’allestimento sarà visitabile tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, fino a domenica 4 ottobre. All’inaugurazione di domenica, che si svolgerà alla presenza dell’Arcivescovo della Diocesi di Ravenna – Cervia Monsignor Lorenzo Ghizzoni, interverrà anche la psicologa e psicoterapeuta Simona Tolve.

Dal 17 ottobre al 15 novembre mostra ed installazione saranno invece allestite a Bagnacavallo, all’Antico Convento di S. Francesco (inaugurazione sabato 17 ottobre ore 17).

Dante Esule Hikikomori AllestimentoParte integrante di Dante esule 2020 è il progetto, coordinato da Marinella Freschi, che ha visto coinvolti gli alunni della classe seconda ASU del Liceo Ricci Curbastro di Lugo che sotto la guida degli insegnanti coordinati dal dirigente scolastico Giancarlo Frassineti, lavorando intorno ad alcune terzine dantesche, si sono confrontati con l’esperienza degli Hikikomori raccontata loro anche attraverso la testimonianza diretta di alcune mamme dell’Associazione Hikikomori del Ravennate. I ragazzi e le ragazze del liceo lughese hanno lavorato al progetto anche nel periodo del lockdown, circostanza che li ha portati a mettere a confronto la propria esperienza di ritiro forzato con il ritiro dei ragazzi Hikikomori. Ne è scaturito un lavoro video che potrà essere visto nell’installazione all’interno dell’Autobus Start Romagna che dal 20 settembre al 4 ottobre resterà in sosta in viale Farini a Ravenna e dal 19 al 25 ottobre in viale degli Orsini a Bagnacavallo.

 

Ora si può diventare (potenziali) donatori di midollo osseo direttamente a casa

Nuovo progetto di Admo: kit per la raccolta dei campioni salivari a domicilio

Matchitnow Set Copertina FbL’Emilia Romagna si mobilita, dal 19 al 26 Settembre, con l’obiettivo di trovare un donatore compatibile per tutti i pazienti in attesa di trapianto di midollo osseo.

Admo, insieme al Centro Nazionale Trapianti, Centro Nazionale Sangue e Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR) promuove la settimana nazionale “Match it now” dedicata all’informazione sul tema della donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche.

In occasione di questa settimana, Admo lancerà un nuovo progetto (che partirà inizialmente come progetto pilota in 4 regioni italiane Piemonte – Liguria – Emilia Romagna – Friuli Venezia Giulia)  “Match at home”: verranno inviati a domicilio dei kit per la raccolta dei campioni salivari necessari alla cosiddetta “tipizzazione”, ovvero l’individuazione dei dati genetici dei potenziali donatori che serve a ricercare la compatibilità con i pazienti in attesa di un trapianto di cellule staminali emopoietiche.

Si potrà diventare potenziali donatori di midollo osseo direttamente a casa propria.

Giornata dell’Alzheimer: una camminata in centro per “dare voce a chi dimentica”

Una passeggiata di 6 km per tutti con partenza da piazza Baracca

In occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer, l’associazione Alzheimer Lugo propone per domenica 20 settembre la “Camminata Alzheimer. Un passo dopo l’altro diamo voce a chi dimentica”. Il ritrovo per la partenza è alle 9.30 in piazza Baracca. La camminata prevede 6 km di tragitto ed è adatta a tutti. Il percorso passerà dal parco del Loto, su un tratto del canale dei mulini, dal parco Golfera con ritorno in piazza Baracca alle 12 passando da via Garibaldi. La partecipazione è gratuita, chi lo desidera può fare un’offerta per la ricerca. Per ulteriori informazioni visitare il sito https://alzheimerlugo.com/.

La Camminata Alzheimer è organizzata da Associazione Alzheimer Lugo, con il patrocinio del Comune di Lugo, dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e dell’Ausl, con la collaborazione del gruppo “Gli Spartani”.

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