domenica
17 Agosto 2025

Scuole, il caso della Don Minzoni: «Mascherine sempre, anche seduti ai banchi»

L’annuncio tra le proteste dei genitori. Mentre l’assessore regionale invita a tenerle sempre solo in caso di contagi

Mascherina BanchiL’assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna, Raffaele Donini, cercando di fare chiarezza sulle nuove regole, ha raccomandato a scuole e università di far indossare agli alunni con più di 10 anni la mascherina anche al banco, per 15 giorni, nell’eventualità che emerga una positività o un focolaio negli istituti.

In mancanza di casi, invece, è ormai stato stabilito che gli alunni, una volta seduti al banco, potranno togliersi la mascherina, essendo stati distanziati i banchi in tutte le scuole per poter rispettare la distanza di un metro da bocca a bocca. Mascherina che sono invece obbligati a rimettere ogni volta che si alzano dal banco.

Ma ogni istituto può prevedere regole diverse. E così registriamo il caso della scuola media Don Minzoni di Ravenna, dove alcuni genitori lamentano la decisione presa dall’Istituto, seguendo le indicazioni fornite dal medico di rifermento della scuola: i ragazzi, anche delle classi prime, saranno costretti a restare tutte le cinque ore delle lezioni (ore che possono arrivare a otto in caso di rientri pomeridiani) sempre con la mascherina.

«Non possiamo garantire l’effettivo rispetto della distanza – hanno detto i professori nel corso delle riunioni preparatorie – e quindi i ragazzi dovranno indossare la mascherina sempre, anche durante le lezioni, quando saranno seduti ai propri banchi». Nell’arco della mattinata di fatto la potranno togliere solo per mangiare la merenda durante la ricreazione e durante le ore di educazione fisica che si svolgeranno prevalentemente all’aperto, con l’obbligo di mantenere una distanza di due metri dai compagni.

Il maestro Olmi positivo al Covid. Avrebbe dovuto dirigere il concerto per i medici

Asintomatico, sta bene ed è in isolamento domiciliare. All’Alighieri lo sostituirà Parmeggiani

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Il maestro Paolo Olmi, direttore d’orchestra ravennate di fama internazionale, è risultato positivo al Covid-19. E per questo, ovviamente, non potrà essere oggi (11 settembre) al teatro Alighieri di Ravenna per dirigere i concerti dedicati al personale sanitario impegnato in questi mesi sul fronte coronavirus.

Olmi dichiara ai quotidiani di stare comunque bene e di essere asintomatico, in isolamento domiciliare.

Sul podio lo sostituirà Mauro Parmeggiani (che ha già diretto le prove), mentre nessun rischio per i ragazzi dell’orchestra, che non hanno avuto contatti con il maestro nelle ultime settimane. Olmi ha infatti eseguito un tampone “preventivo”, senza sintomi, il 31 agosto, risultato positivo.

Ravenna, l’Adriatica chiusa in entrambe le direzioni a causa di un incidente

 

[L’AGGIORNAMENTO A QUESTO LINK]

Anas comunica (alle 8.48 di questa mattina, 11 settembre) che è provvisoriamente chiusa al traffico, in entrambe le direzioni, la strada statale 16 “Adriatica”, in corrispondenza del km 155, a Ravenna, a causa di un incidente. Le cause dell’impatto, che ha coinvolto tre veicoli, sono ancora in corso di accertamento.

Il traffico è deviato sulla viabilità locale.

Sul posto sono presenti gli operatori del 118, le Forze dell’Ordine e le squadre Anas impegnate nella gestione della viabilità.

Disegnano fiori sopra le “svastiche”: antifascisti condannati per imbrattamento

La lista Ravenna in Comune: «Nel resto del mondo è motivo d’orgoglio…»

RAVENNA 19/09/2018. Coperti I Simboli Nazi Fascisti Sui Muri Della Scuola Di Via Santi Baldini
Gli attivisti antifascisti mentre coprono simboli nazisti nel settembre del 2018 sul muro di una scuola di Ravenna

Sta destando scalpore la notizia della condanna di tre attivisti della rete antifascista di Ravenna, accusati di imbrattamento dopo che, nel 2018, avevano coperto con dei fiori simboli nazisti su un muro di scuola.

La decisione è del Gup del Tribunale di Ravenna che, come riportato dal Resto del Carlino, li ha condannati a pene comprese tra venti giorni e un mese.

Ai tre, che si erano opposti ad altrettanti decreti penali, venivano contestati a vario titolo due episodi del 2018, tra cui appunto l’imbrattamento di un muro con bombolette: un’iniziativa annunciata pubblicamente e “registrata” poi con tanto di fotografie. L’avvocato Giovanni Fresa aveva chiesto l’assoluzione se non altro con la formula del fatto tenue, citando sentenza di Cassazione per episodio analogo avvenuto a Milano.

Diversi gli attestati di solidarietà ai tre condannati, tra cui un post sui social di Ravenna in Comune, lista di sinistra presente in consiglio comunale a Ravenna. «Quello che per i giudici ravennati è imbrattamento – si legge – nel resto del mondo è motivo di arte, orgoglio, riscatto e lotta contro i razzismi, neofascismi e neonazismi». Con tanto di foto di scritte fasciste coperte da disegni a Berlino, Castelnuovo, Bussolengo, Lucca…

Al via la lettura “perpetua” della Divina Commedia. Ecco come partecipare

Tutti i giorni di fronte alla Tomba di Dante, a partire dal 13 settembre

In occasione delle celebrazioni per il settecentenario della morte di Dante Alighieri, di cui la città di Ravenna custodisce le spoglie mortali, verrà realizzato il progetto lanciato dal sindaco Michele de Pascale, “L’ora che volge il disìo – Lettura perpetua della Divina Commedia”.

L’iniziativa prevede che tutti i giorni, per sempre, a partire dal 13 settembre, venga letto un canto della Commedia di fronte alla Tomba di Dante; tale lettura verrà trasmessa in streaming sul web, sul sito www.vivadante.it.
L’iniziativa è aperta a tutti e per partecipare è è necessario compilare questo modulo, inviarlo a a leggidante@ravennantica.org e attendere di essere ricontattati.

La lettura avverrà tutti i giorni (escluso 25 dicembre), alle ore 18 da aprile a ottobre e alle 17 da novembre a marzo di fronte alla Tomba di Dante.

Ad ogni partecipante sarà assegnato un canto in modo tale che ogni 100 giorni sarà completata, in una ideale staffetta, la Divina Commedia.

Saranno accettate le candidature da parte di tutti e consentita la partecipazione di minorenni, purchè disponibili ad essere ripresi per lo streaming sul web e previa compilazione della liberatoria da parte dei tutori legali.

Verrà utilizzata l’edizione della Commedia del Petrocchi, liberamente consultabile sul sito https://www.danteonline.it/italiano

Dal 14 settembre al 31 dicembre 2020 sarà possibile partecipare gratuitamente alla visita guidata ai luoghi simbolo della presenza di Dante a Ravenna (Chiostri, Tomba e Quadrarco di Braccioforte), con inizio un’ora prima della lettura (sono disponibili 20 posti giornalieri, prenotazioni dalle 10 alle 16 allo 0544 215676).

Covid, altri 9 casi in provincia di Ravenna. In regione 4 nuovi ricoveri

 

Sono 9 (di cui 7 asintomatici) i casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in provincia di Ravenna. I pazienti sono tutti in isolamento domiciliare. Dei 9 nuovi contagi, quattro casi sono emersi come contatti di casi già noti in ambito famigliare (2) e amicale (2); 1 caso è sporadico per sintomi; 3 per tamponi eseguiti come da protocollo in vista di ricoveri programmati, 1 per tampone eseguito a seguito di test sierologico fatto volontariamente e risultato positivo.

Il bollettino regionale (aggiornato alle 12 di oggi, 10 settembre). Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 33.073 casi di positività, 110 in più rispetto a ieri, di cui 65 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei 110 nuovi casi, 64 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 43 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti.

Sono 33 i nuovi contagi collegati a rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso-faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. Il numero di casi di rientro da altre regioni è 8.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42 anni.

Su 65 nuovi asintomatici, 33 sono stati individuati attraverso gli screening e i test introdotti dalla Regione, 5 tramite i test pre-ricovero, 26 grazie all’attività di contact tracing mentre in 1 caso l’indagine epidemiologica è ancora in corso.

I tamponi effettuati ieri sono 9.161, per un totale di 999.874. A questi si aggiungono anche 3.017 test sierologici.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 3.611 (57 in più di quelli registrati ieri).

Si registra purtroppo un decesso: un uomo di 89 anni della provincia di Reggio Emilia.

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 3.451 (53 in più rispetto a ieri), il 95% dei casi attivi. I pazienti in terapia intensiva sono 17 (+1), mentre i ricoverati negli altri reparti Covid 143 (3 in più rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite sono 24.994 (+52 rispetto a ieri): 12 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 24.982 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.874 a Piacenza (+5, nessun sintomatico), 4.060 a Parma (+14, di cui 3 sintomatici), 5.520 a Reggio Emilia (+20, di cui 5 sintomatici), 4.600 a Modena (+23, di cui 9 sintomatici), 5.879 a Bologna (+21, di cui 18 sintomatici), 527 a Imola (+1, nessun sintomatico), 1.299 a Ferrara (+8, di cui 3 sintomatici), 1.579 a Ravenna (+9, di cui 2 sintomatici), 1.234 a Forlì (+4, di cui 2 sintomatici), 1.028 a Cesena (+2, entrambi sintomatici) e 2.473 a Rimini (+3, di cui 1 sintomatico).

Chiarimento della Regione sulle assenze: senza sintomi Covid niente certificato

Ecco cosa succede se un alunno rimane a casa per più giorni con febbre o altre indisposizioni

17Dopo l’emergenza Coronavirus, cosa succede dal 14 settembre in poi se un alunno rimane a casa per più giorni con febbre, malessere o altre indisposizioni? Lo chiariscono la Regione, con l’assessorato alle Politiche per la Salute, e l’Ufficio scolastico regionale (Usr) attraverso le “Indicazioni operative per la riapertura delle scuole e per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole dell’Emilia-Romagna”. Documento che è stato inviato ai dirigenti scolastici, coordinatori didattici, responsabili della sanità pubblica, pediatri e medici di medicina generale di tutto il territorio regionale.

Nello specifico, in caso di sintomi che abbiano causato l’allontanamento dalla scuola di un alunno o l’assenza per più giorni, in base alla valutazione del pediatra di libera scelta o del medico di medicina generale, potranno verificarsi due situazioni.

Se si sospetta un caso di Covid-19, il pediatra di libera scelta (o medico di medicina generale) valuta se richiedere, con le modalità in uso nella propria Azienda, l’esecuzione del tampone diagnostico. In caso di esito positivo, il Dipartimento di sanità pubblica avviserà il referente scolastico Covid-19 e l’alunno rimarrà a casa fino alla scomparsa dei sintomi e all’esito negativo di due tamponi, eseguiti ad almeno 24 ore di distanza, seguendo le indicazioni del Dipartimento in merito alla riammissione in comunità.

L’alunno rientrerà poi a scuola con attestato del Dipartimento di sanità pubblica di avvenuta guarigione. In caso di negatività, invece, il pediatra di libera scelta (o medico di medicina generale), una volta terminati i sintomi, produrrà un certificato di rientro in cui deve essere riportato il risultato negativo del tampone.

Coerentemente con il Piano Scuola 2020-2021 del ministero dell’Istruzione, nelle Indicazioni operative “si rimanda alla responsabilità individuale rispetto allo stato di salute proprio o dei minori affidati alla responsabilità genitoriale”.

Nel caso, invece, di sintomatologia non riconducibile al Covid-19, il pediatra di libera scelta (o medico di medicina generale) gestirà la situazione come normalmente avviene, indicando alla famiglia le misure di cura e concordando, in base all’evoluzione del quadro clinico, i tempi per il rientro in comunità. Come previsto dalla legge regionale 16 luglio 2015, n.9 – art. 36 (“Semplificazione delle certificazioni sanitarie in materia di tutela della salute in ambito scolastico”) – non è richiesta certificazione medica per la riammissione alla frequenza scolastica, né autocertificazione della famiglia.

In Egitto è vietato e a Cervia per protesta volerà un aquilone per Zaky

Con un disegno dell’illustratore ravennate Gianluca Costantini

AquiloneCrescono le adesioni all’iniziativa di Amnesty International Italia, Festival dei Diritti Umani e Articolo21 di un aquilone per Patrick Zaky, che volerà sabato 12 al festival degli aquiloni di Cervia, per chiedere simbolicamente la scarcerazione dello studente egiziano dell’Università di Bologna arrestato sette mesi fa in Egitto e da allora in carcere.

Il Comune di Bologna e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana si aggiungono ai patrocini concessi all’iniziativa, cui hanno dato la propria adesione anche la casa editrice People, Libera – Emilia-Romagna, il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, Pressenza Italia e il Festival del giornalismo civile Imbavagliati.

E oggi Amnesty svela l’immagine che sarà sull’aquilone costruito dal’Associazione Cervia Volante. Creato dall’artista Gianluca Costantini, il disegno mostra il volto dell’attivista avvolto da filo spinato.

«Sono passati sette mesi da quando Patrick Zaky è stato imprigionato in Egitto – ricorda Amnesty – Pochissime le visite permesse, censurate le lettere spedite e ricevute dallo studente egiziano. È accusato di incitamento alla protesta e terrorismo, ma in realtà paga il prezzo del suo attivismo per i diritti umani».

L’aquilone per Zaky fa parte dell’intensa mobilitazione in Italia – dove Patrick studiava – per la sua liberazione. «Nasce dopo aver appreso la notizia del divieto deciso dal governo egiziano di far volare gli aquiloni – spiega Amnesty – l’ennesima libertà negata in uno stato dove dal 2017 è tornato in vigore lo stato di emergenza e in cui arresti, condanne, sparizioni forzate e torture sono prassi comuni».

Prima del volo dell’aquilone si svolgerà un incontro sulla situazione dei diritti umani in Egitto, alle 10.30 al bagno Sabrina. Tra gli interventi un videomessaggio di Bahey El Din Hassan, fondatore del Cairo Institute for Human Rights Studies, da poco condannato a 15 anni da un tribunale egiziano. (Ansa.it)

In luglio a Ravenna il 15 percento dei turisti in meno. Pernottamenti a quota -33

Nel comune capoluogo soffre la città d’arte con il 40 percento in meno degli arrivi rispetto al 2019

Turisti CovidI dati Istat di luglio confermano le impressioni generali: i turisti, rispetto alle pessimistiche previsioni del lockdown, sono arrivati (anche) nelle strutture della provincia di Ravenna, che sono però costrette a chiudere uno dei mesi più importanti dell’anno con circa un terzo di pernottamenti in meno rispetto allo stesso periodo del 2019.

Ma andiamo con ordine. Come anticipato, a primeggiare in termini percentuali è il comune di Cervia, che in luglio ha registrato solo l’8 percento in meno dei turisti (con quelli italiani che sono risultati essere gli stessi, numericamente parlando, rispetto a un anno fa e gli stranieri invece in calo del 60 percento). I pernottamenti invece sono risultati essere in calo del 31,5 percento.

Il comune di Ravenna invece chiude il suo primo luglio targato Covid con il 22,8 percento in meno dei turisti e il 34,3 percento in meno dei pernottamenti, con la città d’arte più in crisi rispetto al mare (i turisti in centro sono risultati essere il 40 percento in meno, sui lidi invece solo il 16,3 percento in meno, anche se a fronte di un -33,9 dei pernottamenti). Come da trend nazionale, con il mare che ha soppiantato le città nelle scelte post lockdown dei turisti italiani.

Complessivamente la provincia di Ravenna chiude luglio con il 15,3 percento in meno dei turisti rispetto al 2019 (oltre 230mila, con gli stranieri in calo del 64 percento) e il 32,8 pecento in meno dei pernottamenti (oltre quota 1 milione).

Ravenna celebra il 699° annuale di Dante. Tutti gli eventi, con foto di Alex Majoli

Domenica 13 dal mattino alla sera, con anche la tradizionale cerimonia dell’olio

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Cerimonia dell’olia alla Tomba di Dante, foto di repertorio

Domenica 13 settembre Ravenna farà memoria, in un’azione corale e celebrativa, della morte di Dante Alighieri, avvenuta nella notte fra il 13 e il 14 settembre 1321, in occasione del 699° annuale dantesco, a cura di Comune di Ravenna, Istituzione Biblioteca Classense e Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali.

Tutta la giornata sarà documentata da Alex Majoli, fotografo ravennate, dal 2001 membro effettivo dell’agenzia internazionale fotografica Magnum Photos e dal 2011 al 2014 presidente, che ne realizzerà un video. E l’evento sarà visibile in streaming, a partire dalle 10.30, sul sito ravennafestival.live.

Il programma prevede alle 9.30 la messa nella basilica di San Francesco, dove si tennero i funerali di Dante, officiata dal cardinale José Tolentino Calaça de Mendonça, bibliotecario della Biblioteca Apostolica Vaticana. Il rito sarà accompagnato dai brani della Cappella Musicale di San Francesco diretta da Giuliano Amadei.

Alle 10.30, in piazza San Francesco, si terrà un’Azione Corale diretta dai fondatori e direttori artistici del Teatro delle Albe Marco Martinelli e Ermanna Montanari sul Canto II dell’Inferno, con la partecipazione dell’attrice e drammaturga Chiara Lagani e dei cittadini del Cantiere Dante. Il progetto è firmato da Martinelli e Montanari su commissione di Ravenna Festival con il sostegno del Comune di Ravenna e della Regione Emilia Romagna. Sono previsti interventi musicali del coro polifonico Ludus Vocalis, diretto dal maestro Stefano Sintoni, del musicista Simone Marzocchi e del coro di voci bianche Ludus Vocalis, diretto dalla maestra Elisabetta Agostini.

L’Azione Corale in piazza San Francesco, della durata di circa 20 minuti e il cui inizio è previsto a partire dalle 10.30, prevederà che tutto il pubblico si posizioni su appositi contrassegni che assicureranno le distanze previste dalla normativa anticovid, che devono essere mantenute per tutta la permanenza in piazza. Esauriti i posti contrassegnati, non sarà più possibile accedere alla piazza. Sarà obbligatorio indossare la mascherina (preferibilmente chirurgica) per tutto il tempo della permanenza in piazza. Solamente i cittadini facenti parte del coro dell’Azione Corale, e solo ed esclusivamente nel momento della stessa, sono stati autorizzati a togliere la mascherina per esigenze sceniche in quanto distanziati di almeno due metri.

Seguirà l’offerta dell’olio per la lampada votiva alla tomba di Dante, da parte del Comune di Firenze, alla presenza di una delegazione di città ‘dantesche’. Il pubblico non potrà assistere all’offerta dell’olio, in quanto gli spazi ristretti non consentono il rispetto del distanziamento, ma potrà nel frattempo dirigersi al teatro Alighieri (aperto dalle 10.45) attraverso via Corrado Ricci e via Mariani per la prolusione all’annuale di Dante (la biglietteria del teatro emetterà regolari biglietti omaggio per l’assegnazione dei posti che verranno distribuiti dalle maschere all’ingresso).

Alle 11.45 al teatro Alighieri si terrà quindi la lettura di Ermanna Montanari del Canto I del Purgatorio a cui seguiranno i saluti istituzionali dei Comuni di Ravenna e Firenze e la prolusione dal titolo “Umbriferi Prefazi” del presidente del Comitato dantesco nazionale Carlo Ossola. Al termine della prolusione Paolo Grossi, in rappresentanza del ministero degli Affari esteri, e Marco Martinelli annunceranno il progetto “Dante nei cinque continenti” e l’audiolibro sulla Divina Commedia.

Alle 18 davanti alla tomba di Dante è poi in programma la lettura inaugurale del progetto “L’ora che volge il disio”, lettura perpetua della Divina Commedia che nei decenni che porteranno verso l’ottavo centenario raccoglierà nel Museo Dantesco le immagini di grandi protagonisti dell’arte e della società, alternate a quelle di cittadini e cittadine, turisti e turiste, intenti a cimentarsi con l’opera del Sommo Poeta. Le letture sono previste tutti i giorni (ore 18 aprile – ottobre, ore 17 novembre – marzo, escluso il 25 dicembre). Il pubblico sarà ammesso, nel rispetto del distanziamento sociale e dell’utilizzo della mascherina.

Infine alle 21 nella basilica di San Francesco si svolgerà la celebrazione del Dantis poetae transitus, rievocazione del passaggio dalla terra al cielo che i francescani dedicano a Dante, così come accade per San Francesco. Sarà una riflessione, a partire dal II canto del Purgatorio, del cardinale Josè Tolentino Calaça de Mendonça, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, con interventi musicali della Cappella musicale di San Francesco. Franco Costantini leggerà il II canto del Paradiso e il Trattatello. Nell’occasione verrà inaugurato il videomapping “Con Dante in Paradiso”. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Mancano banchi e insegnanti: non tutti gli studenti torneranno a scuola lunedì

A causa dei ritardi del governo per la dotazione dei tavolini monoposto e nelle graduatorie

13La scuola non inizierà per tutti il 14 settembre in presenza. C’è chi riprenderà esattamente da dove era finita, con la didattica a distanza, da casa. Come una quarantina di ragazzi del liceo scientifico di Ravenna, che torneranno a scuola con qualche giorno di ritardo. E lo stesso potrebbe succedere in diversi altri istituti della provincia. La causa è legata ai ritardi del Governo nella dotazione dei banchi monoposto con le rotelle e nella pubblicazione delle graduatorie del personale. In poche parole: mancano banchi e insegnanti.

La situazione era stata denunciata, a una settimana dalla ripresa delle lezioni, anche dalla Flc Cgil di Ravenna. «In provincia – commentava la segretaria Marcella D’Angelo l’8 settembre – i posti ancora da coprire sono circa 200 per il personale Ata e circa 500 per il personale docente di ogni ordine e grado e del sostegno. Questo per quanto riguarda gli organici di diritto e di fatto».

D’Angelo sottolineava come finalmente fossero però arrivate alle scuole le risorse aggiuntive per l’emergenza pandemia. «Agli istituti della nostra provincia sono stati assegnati circa 6 milioni di euro che i dirigenti scolastici potranno trasformare in contratti a tempo determinato per docenti e personale Ata, attingendo dalle graduatorie di istituto. Questi contratti avranno come scadenza il termine delle lezioni, ma emergono forti incongruenze. Innanzitutto, da una prima ricognizione, sembra che i dirigenti abbiano ricevuto risorse inferiori rispetto alla richieste. C’è poi da aggiungere il fatto che laddove si registrassero focolai o chiusure dovute alla pandemia, a questi lavoratori sarebbe rescisso il contratto con effetto immediato e senza alcun indennizzo (come previsto nella circolare sulle supplenze appena pubblicata dal ministero dell’istruzione, ndr)».

Tornano gli incontri del Post, il 26 settembre all’Ex Salesiani di Faenza

Tra gli ospiti Mauro Berruto e, in streaming, l’astronauta Samantha Cristoforetti

Il Post Faenza Talk
Uno scatto dall’edizione dell’anno scorso del Post Talk

Torna a Faenza “il Post Talk”, l’appuntamento organizzato dal giornale online Il Post, alla sua seconda edizione.

L’iniziativa proporrà nuovi ospiti e incontri su diverse tematiche nazionali e internazionali e torna nel complesso di Faventia Sales (via San Giovanni Bosco 1) sabato 26 settembre, coinvolgendo le diverse aule e la corte interna degli Ex Salesiani.

A causa della recente emergenza sanitaria, la formula dell’evento di quest’anno è stata parzialmente rivista. Per rispettare le disposizioni in vigore contro il diffondersi del Covid-19, è stato infatti introdotto l’obbligo di prenotazione, mentre ogni incontro avrà ingressi contingentati per consentire il giusto distanziamento dei partecipanti.

Alcuni ospiti saranno in streaming come la virologa Ilaria Capua e l’astronauta Samantha Cristoforetti; saranno invece a Faenza Mauro Berruto, ex allenatore della nazionale italiana di pallavolo e anche ex Amministratore Delegato della Scuola Holden di Torino, Lia Quartapelle parlamentare coautrice con Giuliano Pisapia del libro “la politica raccontata ai ragazzi”, lo scrittore Paolo Nori, Francesco Costa, autore del libro “Questa è l’America”, ed Emanuele Menietti del Post.

Tutti gli appuntamenti si svolgono al Complesso ex Salesiani e sono a ingresso gratuito. Per ulteriori informazioni contattare il numero 0546 061945.

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