martedì
12 Agosto 2025

Il direttore degli Uffizi di Firenze in visita a Ravenna alla tomba di Dante

Eike Schmidt è stato accolto dal sindaco De Pascale, dall’assessora alla cultura Signorino e da un gruppo di dirigenti comunali che presiedono alle celebrazioni dantesche

Schmidt DelegazioneOggi, 18 luglio, di prima mattina, il direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, Eike Schmidt, ha visitato a Ravenna la tomba di Dante, o meglio, il cantiere in corso dei restauri del sacello del Poeta, promosso e finanziato dall’amministrazione comunale in occasione delle imminenti celebrazioni del settecentenario dantesco del 2021. Il massimo dirigente di uno dei più importanti musei d’arte del mondo, peraltro nella città natale dell’Alighieri, è stato accolta dal sindaco De Pascale, dall’assessora alla cultura Signorino e dai alcuni dirigenti delle politiche culturali del Comune, fra cui Maurizio Tarantino, direttore della Biblioteca Classense e del Mar, e Francesca Masi, coordinatrice del comitato “Viva Dante” che sta lavorando alla programmazione degli eventi per l’anniversario dantesco.

Visita di cortesia, dopo l’annuncio della grande mostra su Dante e l’arte del suo tempo, che l’istituzione fiorentina degli Uffizi ha ideato e organizzato in stretta collaborazione con i Musei di San Domencio di Forlì, e che ha escluso Ravenna da questa prestigiosa vetrina culturale internazionale (con strascico di polemiche locali)?

Oppure un incontro strategico per ridefinire e mettere a punto rapporti e inizitiave fra Ravenna e Firenze in occasione delle celebrazioni del 2021?

In un comunicato ufficiale del Comune inviato alla stampa stamane si legge: «Non poteva che partire dalla tomba di Dante, con la visita del cantiere, la giornata ravennate del direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, Eike Schmidt, oggi in città per approfondire ulteriormente i termini della collaborazione in occasione delle celebrazioni dei settecento anni dalla morte del Sommo Poeta, che ricorreranno nel 2021. Il proficuo dialogo ha coinvolto, insieme al sindaco Michele de Pascale e all’assessora alla Cultura Elsa Signorino, il direttore dei Musei Civici d’Arte Antica di Bologna Massimo Medica, curatore di una delle mostre dantesche organizzate dal Museo d’arte della città (Mar), in programma per la  primavera 2021».

Le foto sono di Massimo Argnani

Anche in Emilia-Romagna via libera al calcetto e agli sport di contatto

Per gli eventi organizzati si rimanda ai protocolli della federazione, per i non tesserati si fa riferimento alla responsabilità personale

CalcettoDa sabato 18 luglio via libera anche in Emilia-Romagna alla pratica degli sport, anche di contatto, se le Federazioni sportive nazionali, le Discipline sportive associate e gli Enti di promozione sportiva abbiano provveduto a emanare protocolli di prevenzione o riduzione del rischio di diffusione del Covid-19 durante l’attività.

E quanto prevede la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

Per gli eventi organizzati, l’ordinanza prevede dunque il rispetto dei contenuti dei rispettivi protocolli e raccomanda alla società sportiva di testare i suoi tesserati con test sierologico entro 72 ore dall’evento, comunicando le eventuali positività al Dipartimento di sanità pubblica competente territorialmente per l’esecuzione del tampone e invitando lo sportivo a mantenere l’isolamento fino al risultato del tampone. Vengono inoltre raccomandate verifiche sierologiche periodiche.

Le società sportive sono tenute a mettere a conoscenza gli iscritti dei contenuti dei protocolli emanati dalle Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed Enti di promozione sportiva.

Per quanto riguarda le pratiche sportive al di fuori di eventi organizzati, svolte da non iscritti a società sportive, l’ordinanza impone a tutti i praticanti di esercitare la propria responsabilità personale, a tutela della propria salute, invitando anche i non tesserati ad attenersi alle disposizioni dei protocolli delle Federazioni, reperibili sui rispettivi siti e sul sito del Coni.

Gli impianti sportivi che ospitano sport di contatto sono inoltre tenuti ad affiggere una idonea cartellonistica, e saranno effettuati controlli per l’accertamento di violazioni.

Ubriaco in auto deve fare breve viaggio in Lombardia ma si ritrova a Casal Borsetti

L’uomo con tasso alcolemico 2.2 g/l fermato sulla Romea e denunciato dalla Polstrada di Ravenna

Polizia Stradale
Immagine di repertorio

Ubriaco fradicio al volante di un auto è stato beccato nella mattinata del 16 luglio dalla Polizia Stradale sulla statale Romea, assieme a due compagne ad alto tasso alcolico, e i resti di una scorta di bottiglie di vino. Sembra che dovessero fare un viaggio pochi chilometri fra la provincia di Milano e quella di Novara e invece si sono trovati… dalle parti di Casal Borsetti. Un fuori itinerario che a quel punto è costato caro al guidatore, denunciato e sanzionato dalla Polstrada per guida in stato di ebbrezza.

La vicenda, ai limiti del demenziale è rivelata in un rapporto stampa della Questura di Ravenna in cui si legge: «Durante un controllo ad un autoarticolato, sulla SS 309 Romea, verso le ore 9 del 16 luglio, una pattuglia della Polizia Stradale di Ravenna si è accorta che un’autovettura Suzuki Swift di colore grigio, proveniente da nord, procedeva zigzagando; gli agenti della Stradale hanno così deciso di procedere al controllo del conducente, fermando l’auto in prossimità del locale “Antica Romea”.
A bordo dell’autovettura vi erano un uomo e due donne, di nazionalità italiana, in evidente stato di ebbrezza. Il condecente del mezzo, R.G. nato a Magenta, classe 1962, sceso dall’autovettura, emanava un forte odore d’alcool, camminava con equilibrio precario e parlava in maniera sconnessa, è stato invitato a sottoporsi ad accertamenti mediante etilometro. L’uomo, sottoposto alla prova etilometrica, è risultato avere un tasso alcolemico pari a 2,24 grammi per litro.

Bottiglie Vino AutoA bordo del veicolo i poliziotti della Polstrada hanno rinvenuto diverse bottiglie di vino vuote, e nel porta oggetti tra i sedili una bottiglia di vino che verosimilmente l’uomo stava ancora consumando.
R.G. è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ravenna per il reato di guida in stato di ebbrezza ai sensi dell’art.186 del Codice della Strada, con contestuale ritiro della patente di guida e sequestro amministrativo del veicolo.
Nel corso della verbalizzazione gli agenti sono riuscisti ad accertare che il terzetto Era partito alle 2 di notte da Turbigo (Milano) con direzione Oleggio (Novara); doveva essere un breve spostamento o della durata di una decina di minuti, ma si è trasformato in un viaggio di oltre 350 km che ha fatto arrivare i tre cittadini lombardi fino a Casal Borsetti».

Salgono a 9 i nuovi casi positivi in provincia di Ravenna. Sono 54 in Regione

In Emilia-Romagna riscontrate anche due vittime. Molti dei contagi sono asintomatici

Test Covid 19In provincia di Ravenna oggi sono state segnalate 9 nuove positività. Si tratta di 4 uomini e 5 donne, tutti in isolamento domiciliare, 8 dei quali asintomatici e 1 con leggeri sintomi. Si tratta prevalentemente di persone che hanno avuto contatti stretti con casi già accertati (4 di essi appartenenti ad un unico nucleo famigliare), persone rientrate dall’estero e già in isolamento domiciliare e casi emersi da screening. Uno è residente fuori provincia.
Oggi non si registrano decessi e vi sono invece 2 guarigioni complete.

Salgono i contagi rispetto ai giorni scorsi anche in Emilia-Romagna dove si sono registrati  54 contagi in più rispetto a ieri, di cui 30 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. La gran parte dei nuovi contagi sono riconducibili a focolai o a casi già noti e a persone rientrate dall’estero. I tamponi effettuati complessivamente in regione da ieri sono 5.554, per un totale di 568.779. A questi si aggiungono anche 1.536 test sierologici.
I guariti salgono a 23.586 (+ 20): l’81% dei contagiati da inizio crisi.
I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.228 (30 in più di ieri).
D’altra parte sono da segnale due nuove vittime: 1 a Modena e 1 a Bologna, entrambe donne.
Ecco i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi:  4.569  a Piacenza (+2), 3.732  a Parma (+ 2), 5.029 a Reggio Emilia (+6 , di cui 6 sintomatici),  4.032 a Modena (+ 4, di cui 3 sintomatici),  5.132  a Bologna (+17, di cui 10 sintomatici); 405 a Imola (invariato), 1.064 a Ferrara (+10 di cui 2 sintomatici); 1.107 a Ravenna (+9, di cui 1 sintomatico  ), 968 a Forlì (+ 2), 821 a Cesena (+1, sintomatico) e 2.228 a Rimini (+1, sintomatico).

Fulminea rapina alla Cassa di Risparmio di Classe. Sottratti 50mila euro

I malviventi hanno fatto perdere subito le loro tracce, nonostate il tempestivo intervento di Polizia e Carabinieri

Rapina A Classe PoliziottoIntorno alle 13 di oggi, 17 luglio, due uomini sono entrati col volto coperto da mascherine nella filiale della Cassa di Risparmio di Ravenna a Classe, sfuggendo alla verifica dei metal detector nonostante avessero un cutter con cui hanno minacciato i dipendenti presenti agli sportelli della banca.
Così si sono fatti consegnare l’incasso disponibile che, ad una prima verifica, si aggira intorno ai 50mila euro. Poi i due rapinatori sono usciti col il bottino, e si sono dileguati  con un’auto a disposizione appena fuori dell’istituto di credito.

Sul posto, dopo l’allarme, sono arrivate le squadre volanti della Polizia di Stato e la mobile della Questura di Ravenna che hanno raccolto le prime testimonianze e i filmati delle telecamere di sorveglianza, inoltre è intervenuta anche la polizia scinetifica per i rilievi di legge. Presenti per competenza territoriale anche i Carabinieri della stazione di Cervia-Milano Marittima. Ma dei malviventi e dei soldi per ora nessuna traccia.

Foto di Massimo Argnani

Dall’università di Ravenna i primi 21 supermanager della gestione delle coste

Il 20 luglio la laurea degli studenti del master Wacoma

Il 20 luglio dal campus universitario di Ravenna usciranno i primi 21 laureati dell’unico master internazionale Erasmus Mundus in Europa per la formazione di specialisti nella gestione degli ambienti marini, costieri e delle aree lagunari (Wacoma, Water and Coastal Management). I laureandi provengono da 16 Paesi diversi, tra Africa, Oceania, Stati Uniti, Asia, Europa, Sudamerica. La rigida selezione all’ingresso premia oltre al massimo dei voti ottenuti nelle varie università internazionali, l’ottima conoscenza della lingua inglese, forti motivazioni e la piena disponibilità alla mobilità e a trascorrere i due anni oltre che all’Università di Bologna anche alle Università dell’Algarve e di Cadice, atenei partner dell’Alma Mater.

Il marchio Erasmus Mundus è rilasciato dalla Commissione Europea con la sua severa selezione che garantisce che i programmi siano di qualità eccellente, innovativi e su temi di interesse globale. «I programmi Erasmus Mundus non hanno eguali nel consentire agli studenti di studiare e vivere insieme ad altri studenti di vari Paesi – dice Elena Fabbri, coordinatrice del master, docente di Fisiologia e attualmente anche presidente del campus di Ravenna –. Mentre ai docenti e allo staff consente di viaggiare, incontrare le diverse istituzioni e costruire una rete di rapporti internazionali».

Attualmente sono state accolte due coorti di studenti e la terza è in arrivo a settembre 2020. Gli iscritti sono in totale 63, costituiti da 33 ragazze e 30 ragazzi, provenienti da 33 Paesi, che usufruiscono di borse di studio della Commissione Europea. I primi sei mesi di studio si svolgono infatti in Italia, a Ravenna. Seguono due settimane all’Università dell’Algarve e 5 mesi e mezzo all’Università di Cadice, mentre il secondo anno gli studenti possono scegliere in autonomia il Paese dove completare gli studi con la tesi di laurea. Ogni anno al dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Alma Mater arrivano da tutto il mondo ben oltre duecento domande.

I 21 studenti Wacoma in procinto di laurearsi erano stati ricevuti dal rettore dell’Università di Bologna appena arrivati, il 6 settembre 2018. I ragazzi provengono anche da Paesi dove le situazioni economiche e le guerre hanno creato non poche difficoltà, dalla Siria all’Etiopia, dal Bangladesh alla Nigeria o al Myanmar. Tra coloro che hanno scelto di restare all’Università di Bologna per la tesi c’è Gunaalan Kuddithamby, Sri Lanka, che ha appena vinto un dottorato in Danimarca: «Il problema delle microplastiche nell’ambiente marino è emerso in tutta la sua grandezza, a maggior ragione perché la conoscenza delle sue conseguenze è ancora scarsa – dice Kuddithamby -. Anche in Sri Lanka l’inquinamento delle acque dovute alle plastiche è un grande problema. Voglio comprendere qual è il loro impatto e tornare nel mio Paese, dopo gli studi in Europa, con le conoscenze giuste per trovare soluzioni». Poi c’è chi, come il brasiliano Luis Germano Biolchi, oceanografo laureato all’Università Federale di Rio Grande, sogna la carriera accademica, ma intanto è arrivato primo in una selezione di dottorato, ma preferisce collaborare con Arpae, l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna, l’ente presso il quale ha svolto la tesi di laurea su un innovativo sistema di allertamento costiero applicato alle coste dell’Emilia Romagna per la previsione dei fenomeni di mareggiata. «Dopo che il mio governo ha cominciato a tagliare i fondi per la scienza, dice Luis, dovevo cercare opportunità all’estero per specializzarmi e poi tornare in Brasile con nuove idee ed energie per affrontare i problemi scientifici, economici e sociali del mio Paese. WaCoMa era la migliore occasione che mi poteva capitare».

Dal Sanremo con Morgan all’arena estiva di Classis: Bugo in concerto il 24 luglio

La fuga dal palco dell’Ariston ha riempito le cronache dei giorni del Festival, ora l’artista a Ravenna con l’organizzazione di Bronson Produzioni

Foto1 BUGOAll’ultimo Sanremo in coppia con Morgan è diventato ispirazione per una quantità industriale di meme sui social dopo la fuga dal palco nella serata finale e ora Bugo, nome d’arte di Cristian Bugatti, sarà in concerto a Ravenna il 24 luglio alle 21 all’arena estiva al museo Classis per una serata organizzata da Bronson Produzioni in collaborazione con Fondazione Ravennantica (biglietti 20 euro).

Bugo nasce a Rho il 2 agosto 1973 ma cresce a Cerano. Inizia a suonare la chitarra durante la leva militare: è lì che capisce che la musica è la sua strada. L’attività come solista inizia nella seconda metà degli anni ‘90 e, dopo il trasferimento a Milano, nel 2000 pubblica il primo album ufficiale: da allora, Bugo ha pubblicato 9 album, passando dal circuito indipendente fino a major come Universal e Carosello. Nel 2002 viene eletto Artista dell’anno al MEI di Faenza, è protagonista degli Mtv Days e dell’Italia Wave nel 2009, nel 2012 il The Guardian lo inserisce tra i più grandi artisti in Italia e nel 2015 Rolling Stone tra le 100 facce della musica definendolo “l’inafferrabile rivoluzionario della canzone italiana”. Nel 2016 è tra i protagonisti del Concertone del Primo Maggio a Roma e dello Sziget Festival a Budapest.

Non solo cantautore, Bugo tra il 2009 e il 2014 si dedica alle arti visive, realizzando varie mostre per diverse istituzioni italiane e internazionali. Nel 2011 inoltre è attore e autore della colonna sonora del film “Missione di pace”, applauditissimo al Festival del cinema di Venezia. Ha vissuto alcuni anni a New Delhi e a Madrid.

Per informazioni: www.classealchiarodiluna.it oppure 328 4815973

Cento monopattini elettrici a noleggio: costo 15 cent/minuto, velocità 20 km orari

Accordo tra il Comune e la società Bit Mobility. Per l’utilizzo serve una app sul telefonino con carta di credito

Bit Mobility Srl 2A Cervia arriva una flotta di cento monopattini elettrici a noleggio. Il Comune ha concluso un accordo con la società Bit Mobility che fornisce i mezzi e, sulla base dei percorsi più trafficati dai cittadini nei giorni feriali, sono stati individuati venti punti del territorio dove posizionare gli stalli di servizio.

Per l’utilizzo bisogna scaricare una app sul telefonino, registrarsi con una mail e una password e inserire una carta di credito e/o carta prepagata. La mappa presente all’interno dell’app consente di trovare il monopattino più vicino: inquadrando il codice Qr si attiva il mezzo. Alla fine dell’utilizzo va lasciato dove non intralcia ma è consigliato parcheggiare all’interno delle rastrelliere per le biciclette o negli spazi dedicati ai ciclomotori.

La tariffa standard prevede un euro per lo sblocco, 15 centesimi al minuto durante il viaggio e 5 centesimi durante la messa in pausa. Sono disponibili abbonamenti. Tre formule disponibili: da 4 euro al giorno a 25 euro al mese. Alla prima registrazione 15 minuti di utilizzo saranno gratuiti inserendo il codice promo Cerviabit.

A Cervia è a disposizione il modello di monopattino elettrico S1: ruote in materiale composito (non si forano e non si rompono); freno a tamburo; led posteriore rosso per freno e visibilità posteriore; led frontale ad alta visibilità; campanello per avviso acustico; limitazione 20 km/h.

«La mobilità sostenibile e la città elettrica – hanno dichiarato il sindaco di Cervia Massimo Medri e l’assessore Enrico Mazzolani – è un progetto che ha l’ambizione di approdare a una città a bassissime emissioni inquinanti. Cervia è una città sensibile alla tutela del territorio e attenta ad uno sviluppo sostenibile, per il buon vivere e la qualità della vita».

Bit Mobility è l’azienda nata nel 2019 a Bussolengo, in provincia di Verona, attiva nel settore della sharing mobility. «Grazie all’esperienza fatta in altre città di mare come La Spezia, Cattolica e Misano Adriatico – afferma Martina Crivellente, socia fondatrice di BIT Mobility – abbiamo creato un gruppo di esperti che supporta l’amministrazione locale per lo sviluppo e l’attuazione di piani di mobilità in grado di rispondere alle nuove esigenze».

Fatture gonfiate per sponsorizzazioni calcistiche: 60 denunciati per frode fiscale

Sequestrati 200mila euro. Indagine su tre associazioni sportive dilettantistiche: restituivano in nero una parte dell’importo incassato facendo figurare rimborsi spese a giocatori e accompagnatori

19736 Foto 3La società di calcio concordava la cifra per la sponsorizzazione dell’azienda ma fatturava un importo maggiore, per far avere deduzioni di costi superiori a quelli reali e una detrazione indebita dell’Iva, e poi restituiva una parte dei soldi incassati facendoli figurare come rimborsi spese destinati ai giocatori o agli accompagnatori delle squadre che in realtà non riscuotevano nulla. Sarebbe questo il sistema che secondo la guardia di finanza avevano messo in piedi tre associazioni sportive dilettantistiche nel comune di Ravenna.

Le indagini hanno consentito di quantificare in oltre un milione e mezzo di euro l’importo delle fatture gonfiate emesse complessivamente dalle associazioni sportive: 60 persone, tra cui i responsabili delle società dilettantistiche nonché i titolari delle imprese sponsor, sono state denunciate per frode fiscale e il giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo dei beni delle associazioni sportive per un ammontare di oltre 200mila euro.

Dagli elementi raccolti dalle Fiamme Gialle, è risultato che il sistema andava avanti da diverso tempo con una organizzazione ben strutturata e metodica che includeva imprese di varie dimensioni tra gli sponsor, in alcuni casi anche solo per piccoli importi ma sempre maggiorati rispetto al reale accordo per l’affissione di striscioni pubblicitari nei campi di gioco e sulle divise dei giocatori.

«Falle nell’argine del canale Nuovo Carrarino, troppa acqua a Punte Alberete»

La segnalazione del consigliere comunale Ancisi (Lpr) per l’oasi a nord di Ravenna che vive il problema opposto rispetto alla valle della Canna

Oasi Punte Alberete
Punte Alberete

«Troppa acqua a Punte Alberete, così si danneggia la foresta allagata nella palude dolce a nord di Ravenna». È la segnalazione di Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lpr e presidente delle commissione consiliare Ambiente, che rivolge un’interrogazione al sindaco su come si intenda affrontare l’emergenza. La situazione di Punte Alberete è emersa nei giorni scorsi contestualmente al dibattito su Valle della Canna, ambiente gemello separato dal corso del Lamone, dove invece il problema è il livello troppo basso dell’acqua.

Per domenica 19 luglio “Goletta Verde 2020” ha organizzato un’escursione guidata a Punte Alberete. E allora per Ancisi «giova stimolare la conoscenza pubblica e l’attenzione dell’amministrazione comunale sulle condizioni attuali di questa eccezionale attrazione ambientale del nostro territorio».

La causa ecologica del fenomeno del livello elevato a Punte Alberete – spiega il decano dell’opposizione – sta nell’eccessiva formazione di vegetali tipica delle paludi, «la cui degradazione alla fine del ciclo, essendo inferiore alla sua produzione, fa sì che si accumulino quantità smisurate di biomasse che trasformano le zone umide in una fitta boscaglia».

Puntaalberete 1
Punte Alberete

Per una gestione corretta serve «la rimozione delle piante in sovrannumero rispetto alla capacità degradativa del sistema palustre». Ancisi riassume così le operazioni: ogni estate si devono essiccare vaste porzioni delle bassure allagate, sfalciarne la vegetazione valliva ed asportarla dal fondo e farlo nel minor tempo possibile, onde non manomettere troppo pesantemente l’ambiente e disturbare eccessivamente la fauna, anch’essa molto ricca e peculiare. I fondali vallivi, perché li reggano senza farli affondare, devono essere sottoposti ad un adeguato periodo di essiccamento, seguito da una veloce raccolta delle biomasse seccate, imballandole ad uso di mangime per gli allevamenti zootecnici.

Ma c’è un altro aspetto che preoccupa Ancisi: «Il problema attuale di Punte Alberete consiste nel livello idrico eccessivo, fin dai mesi invernali, tale da non permettere più di essiccarne i fondali, allagati ormai da troppo lungo tempo, impedendo quindi di effettuare gli sfalci. La causa specifica di tale anomala situazione va attribuita alla presenza di falle nell’argine del canale Nuovo Carrarino interno all’oasi,  che ai loro tempi venivano rilevate dalla presenza assidua, pressoché quotidiana, dei volontari dell’associazione Arca. Segnalate subito, Romagna Acque provvedeva immediatamente al sollecito ripristino della tenuta arginale, per impedire, doverosamente, la fuoriuscita dalla rete acquedottistica della preziosa acqua potabile, scongiurando al contempo il danno ambientale dovuto all’impossibilità o almeno al ritardo delle operazioni gestionali estive. Oggi peraltro il Nuovo Carrarino mostra un livello troppo elevato di acqua (+127 centimetri), la cui maggiore pressione idrostatica incentiva di fatto delle rotture nell’argine».

Tasse municipali: proposte di agevolazioni della giunta per cittadini e imprese

Le misure degli sgravi per Imu, Tosap e imposta di soggiorno saranno discusse prossimamente in consiglio comunale

Tasse MunicipaliLa giunta del Comune di Ravenna proporrà al prossimo consiglio comunale una serie di delibere – la cui presentazione è stata anticipata recentemente nel corso della commissione consiliare 5 “Bilancio, partecipate, personale, patrimonio” – riguardanti agevolazioni per cittadini e imprese colpite dalla crisi economica e finanziaria determinata dall’emergenza Covid-19. Gli sgravi riguardano le imposizioni fiscali locali Imu, Tosap e Imposta di soggiorno. Tali misure, indirizzate ad agevolare i contribuenti, non determineranno criticità nella situazione di liquidità del Comune, poiché l’attuale dotazione di cassa è ampiamente sufficiente per fronteggiare le necessità di pagamento previste.

Ecco nel dettaglio i provvedimenti proposti.

Imu. Per quanto concerne il versamento dell’Imu, si conferma la decisione dei mesi scorsi di posticiparlo al 16 ottobre 2020 in ragione del fatto che, causa il lockdown, i cittadini/contribuenti si sono trovati nella sostanziale ed oggettiva impossibilità di provvedervi entro la scadenza di legge del 16 giugno, soprattutto a causa dell’evidente impossibilità di reperire conteggi e modelli precompilati di versamento presso Caf e studi professionali. Non saranno pertanto applicati sanzioni e interessi per i versamenti effettuati entro e non oltre il prossimo 16 ottobre.
Per quanto concerne le aliquote Imu 2020 sono determinate in assoluta coerenza e continuità con quelle già applicate per le annualità dal 2014 al 2019.

Tosap. Lo stato di emergenza e la conseguente disposizione della chiusura forzata di molte attività economiche o la decisione di molte aziende di sospendere le attività per cautelare la salute dei propri addetti ha comportato una generalizzata contrazione del fatturato. Inoltre, con la ripresa ordinaria delle attività è ipotizzabile un significativo calo delle entrate rispetto all’anno precedente, ciò a causa della necessità di garantire il distanziamento sociale e le misure minime di sicurezza, oltre ad una conseguente minore propensione ai consumi da parte dei cittadini. Per promuovere la ripresa la giunta ha valutato azioni di sollievo finanziario a beneficio della comunità locale. Tra questi, per salvaguardare il tessuto economico, l’estensione dell’agevolazione riguardante la Tosap, prevista per i pubblici esercizi, ad altre fattispecie imponibili non previste dal Decreto legge 19 maggio 2020 (cosiddetto decreto Rilancio) quali spazi o chioschi per lo svolgimento di attività artigianali e commerciali ed eventuali relative aree esterne per il consumo sul posto, nonché aree oggetto di concessione e destinate al commercio ambulante ricorrente e/o fisso. L’agevolazione consiste nella riduzione del 50% della tassa dovuta per l’anno 2020 del cui corrispettivo, circa 230mila euro, se ne farà carico il Comune.
Sono escluse dal pagamento della Tosap, le cui tariffe sono invariate dal 2007, gli eventuali ampliamenti delle occupazioni in via temporanea fino al 31 ottobre 2020, sia da parte di attività di pubblico esercizio che di attività artigianali e commerciali, essendo finalizzate ad assicurare misure minime di sicurezza e distanziamento.
La giunta nel marzo scorso aveva già deliberato di differire il termine ordinario di pagamento per l’anno 2020 dell’imposta comunale sulla pubblicità e della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche al 30 novembre 2020.

Imposta di soggiorno. La proposta della giunta nella specifica delibera che riguarda l’Imposta di soggiorno prevede di sospendere, per l’anno 2020, i termini ordinari di riversamento (15 aprile, 15 luglio e 15 ottobre) definiti all’art. 6 del vigente “Regolamento comunale per l’applicazione dell’imposta di soggiorno” uniformando il termine di riversamento in unica rata in scadenza il 30 novembre 2020, in relazione a quanto riscosso per imposta di soggiorno nel periodo da gennaio a settembre 2020. Restano invariate le scadenze per la presentazione delle dichiarazioni trimestrali da parte dei gestori delle strutture ricettive dove indicare gli importi della tassa di soggiorno riscossa dagli ospiti.

Regolamenti. A queste proposte di delibere se ne aggiunge un’altra riguardante le modifiche al regolamento generale delle entrate tributarie comunali, per adeguarlo alle nuove disposizioni normative indicate nella legge n. 160 del 27 dicembre 2019 nella quale il legislatore ha definito un nuovo schema di rateizzazione per numero di rate e di importi, lasciando decidere alle amministrazioni il numero massimo di rate concedibili per scaglioni di importi. La giunta nella delibera propone al Consiglio comunale criteri più vantaggiosi per i contribuenti e di concedere agli aventi diritto il numero massimo di rate potenzialmente concedibili, quindi 72 rispetto alle 48 fino ad ora previste.

Ancora 5 contagi registrati nel ravennate. Nessuna vittima in tutta la regione

Complessivamente in Emilia-Romagna i nuovi casi positivi al Covid-19 rilevati sono 46. 18 le persone guarite

Diagnosi Covid 19Sono cinque i nuovi casi di positività al Covid-19 riscontrati oggi in più rispetto a ieri in provincia di Ravenna: due uomini e tre donne, tutti asintomatici e in isolamento domiciliare. Il totale nel ravennate, da inizio epidemia, ammonta a 1098 malati.
Nessun decesso invece è stato registrato in tutto l’ambito regionale.
Sempre in Emilia-Romagna, complessivamente i contagi in più risultano 46, di cui 30 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.
La gran parte dei nuovi contagi sono riconducibili a focolai o a casi già noti e a persone rientrate dall’estero.
I tamponi effettuati da ieri in tiutta la regione sono 4.459. A questi si aggiungono anche 1.576 test sierologici. I guariti salgono a 23.566 (+18): l’81,2% dei contagiati da inizio crisi.
I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.198 (28 in più di ieri).
Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.101 (+28), il 91,9% di quelle malate. Restano 9 i pazienti in terapia intensiva e 88 quelli ricoverati negli altri reparti Covid.
Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.566 (+18 rispetto a ieri): 211 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.355 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.567 a Piacenza (invariato), 3.731 a Parma (+2), 5.023 a Reggio Emilia (+8, di cui tre sintomatici), 4.028 a Modena (+12, di cui due sintomatici), 5.115 a Bologna (+17, di cui 11 sintomatici); 405 a Imola (invariato), 1.055 a Ferrara (+1); 1.098 a Ravenna (+5), 966 a Forlì (+1), 820 a Cesena (invariato) e 2.227 a Rimini (invariato).

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