venerdì
15 Agosto 2025

Ancora 5 contagi registrati nel ravennate. Nessuna vittima in tutta la regione

Complessivamente in Emilia-Romagna i nuovi casi positivi al Covid-19 rilevati sono 46. 18 le persone guarite

Diagnosi Covid 19Sono cinque i nuovi casi di positività al Covid-19 riscontrati oggi in più rispetto a ieri in provincia di Ravenna: due uomini e tre donne, tutti asintomatici e in isolamento domiciliare. Il totale nel ravennate, da inizio epidemia, ammonta a 1098 malati.
Nessun decesso invece è stato registrato in tutto l’ambito regionale.
Sempre in Emilia-Romagna, complessivamente i contagi in più risultano 46, di cui 30 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali.
La gran parte dei nuovi contagi sono riconducibili a focolai o a casi già noti e a persone rientrate dall’estero.
I tamponi effettuati da ieri in tiutta la regione sono 4.459. A questi si aggiungono anche 1.576 test sierologici. I guariti salgono a 23.566 (+18): l’81,2% dei contagiati da inizio crisi.
I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.198 (28 in più di ieri).
Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.101 (+28), il 91,9% di quelle malate. Restano 9 i pazienti in terapia intensiva e 88 quelli ricoverati negli altri reparti Covid.
Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.566 (+18 rispetto a ieri): 211 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.355 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.567 a Piacenza (invariato), 3.731 a Parma (+2), 5.023 a Reggio Emilia (+8, di cui tre sintomatici), 4.028 a Modena (+12, di cui due sintomatici), 5.115 a Bologna (+17, di cui 11 sintomatici); 405 a Imola (invariato), 1.055 a Ferrara (+1); 1.098 a Ravenna (+5), 966 a Forlì (+1), 820 a Cesena (invariato) e 2.227 a Rimini (invariato).

Differenziata: Ravenna migliora ma resta la provincia peggiore della regione

Nel 2019 la percentuale ravennate è cresciuta del 3,5 rispetto all’anno precedente e arriva al 59,3: le altre otto province sono sopra al 65 con il picco di Reggio a 80,6

PlasticaMigliora la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti prodotti nel 2019 nel Ravennate ma la provincia resta ancora quella con i numeri peggiori tra le nove della regione: 59,3 percento (in crescita del 3,5 rispetto al 2018) mentre tutte le altre sono sopra al 65 con le vette di Reggio Emilia (80,6), Parma (78,5) e Ferrara (77,5). La media in Emilia-Romagna è al 71 percento, un salto in avanti di 3 punti rispetto all’anno precedente (qui il riepilogo con il dettaglio di tutti i comuni).

È la fotografia fornita dalla Regione che conta 132 Comuni – il 40 percento del totale – già oltre gli obiettivi fissati al 2020 dal Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr), diversificati in base alle aree territoriali di appartenenza.

Rilevante il risultato di 101 Comuni (il 31 percento del totale) che hanno toccato o sono andati oltre quota 80 percento di differenziata; 23 (7 percento) hanno addirittura raggiunto o oltrepassato il 90 percento.

Scende sotto ai 3 milioni di tonnellate la produzione totale dei rifiuti urbani, che fa registrare una diminuzione di quasi l’1 percento rispetto al 2018. Calo record del 10 percento anche per l’indifferenziato residuo.

Per quanto riguarda le diverse tipologie di rifiuto conferite in modo separato, si segnala nel 2019 un miglioramento generalizzato: la percentuale maggiore di differenziata riguarda il verde (21,6%), la carta (18,2%) e l’umido (16%). Seguono vetro (8,7%), legno (8,3%) e plastica (8%); rifiuti da costruzione e demolizioni (4,5%) e ingombranti (4,4%); i cosiddetti “altri rifiuti” come acidi, batterie, farmaci, oli, vernici, (3,6%); rifiuti derivanti dallo spazzamento delle strade (2,9%); metalli (1,6%); Raee (1,3%) e compostaggio domestico (1,1%).

Imprese: per la ripresa c’è mezzo milione a fondo perduto dalla Camera di commercio

Dal 21 settembre aprono le domande per tre bandi dedicati a turismo, formazione e competenze strategiche, innovazione tecnologica

Foto Guberti Fronte CCIAA
Il presidente della Camera di Commercio di Ravenna, Giorgio Guberti

La Camera di commercio di Ravenna ha approvato tre nuovi bandi per la concessione di mezzo milione di euro come contributi a fondo perduto alle imprese per la ripartenza in sicurezza e garantire la continuità aziendale in risposta all’emergenza sanitaria ed economica dovuta all’epidemia da Covid-19. Tre gli ambiti di intervento: turismo, formazione e competenze strategiche, innovazione tecnologica.

Si tratta di un nuovo intervento della Camera di commercio che, dal periodo di lockdown alla ripartenza, ha già investito oltre due milioni di euro per venire incontro, in particolare, al grave deficit di liquidità delle imprese.

Tra le spese ammissibili dei nuovi tre bandi, quelle per l’igienizzazione e la sanificazione degli ambienti, l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e per la misurazione della temperatura corporea, studi, consulenze e servizi per ripensare l’organizzazione degli spazi di lavoro al fine di ridurre la prossimità fisica dei dipendenti e per chi viene a contatto con i luoghi di svolgimento dell’attività d’impresa, connessione internet e attrezzature necessarie alla connettività dei dipendenti in smart working, formazione del personale, ed altre ancora.

Sarà possibile presentare domanda di contributo con procedura telematica e firma digitale, già completa della documentazione di spesa, a partire dal 21 settembre prossimo. Le risorse saranno erogate già entro la fine dell’anno.

Pescava nelle acque davanti al poligono militare a Foce Reno: subacqueo sanzionato

L’esercito ha interrotto gli addestramenti e la capitaneria di porto ha individuato il pescatore irregolare

Rischia una sanzione tra mille e tremila euro il subacqueo trovato ieri, 15 luglio, dalla capitaneria di porto a pescare nelle acquee antistanti il poligono di tiro dell’esercito nei pressi della foce del fiume Reno. La guardia costiera è intervenuta con una motovedetta perché il direttore delle esercitazioni militari aveva dovuto sospendere gli addestramenti a causa della presenza sotto costa. Il fucile da pesca è stato sequestrato e dopo l’allontanamento del pescatore le esercitazioni sono riprese. La guardia costiera ricorda che mensilmente è emanata un’apposita ordinanza che rende note le attività giornaliere del poligono a fuoco e detta le relative prescrizioni da rispettare a mare.

Infermiera 54enne muore durante un’escursione in montagna

In vacanza con il compagno sulle Dolomiti in Veneto, la mattina del 14 luglio è partita in solitaria per un giro sul Monte Coppolo. Un selfie inviato all’uomo dalla cima e poi si sono perse le sue tracce

96490074 10221087967500949 7014767323445723136 OUna donna di 54 anni di Ravenna, infermiera dell’Ausl, è morta in Veneto durante un’escursione sul Monte Coppolo, nelle Dolomiti bellunesi. Il corpo di Maria Cristina Zanellato è stato ritrovato all’alba del 15 luglio, cento metri più in basso rispetto al sentiero che stava percorrendo, ma era da quasi 24 ore che non rispondeva al telefono. La donna aveva lavorato al 118 fino a poco tempo fa e ora era all’ospedale Santa Maria delle Croci.

Secondo quanto riporta la stampa online locale, la 54enne era in vacanza con il compagno e la mattina del 14 luglio è partita in solitaria per un giro sul Coppolo. Verso le 12.30 aveva inviato una foto al compagno dalla cima poi si sono perse le sue tracce. Fino a tarda sera il cellulare ha squillato a vuoto e poi, quando probabilmente si è scaricato, non è stato più raggiungibile. Attorno alle 21 sono partite le ricerche.

Una squadra di soccorritori sopra un salto verticale ha trovato un bastoncino che è stato appurato appartenesse all’escursionista. L’elicottero è decollato appena fatta luce ieri mattina è ha individuato il corpo senza vita.

Addio Pd, Insieme per Cambiare corre da sola: il candidato sindaco è Paolo Cavina

Dopo due tornate da alleati, ora la lista vuole proporre una coalizione «civica, moderata e riformista». Nel 2019 la frattura con Malpezzi dopo la revoca delle deleghe a Piroddi

Cavina Per Stampa 3Nelle ultime due tornate elettorali (2010 e 2015) era in coalizione con il Pd ma alle prossime Amministrative in programma il 20 settembre a Faenza la lista civica Insieme per Cambiare (Ixc) si presentarà da sola con Paolo Cavina, attualmente consigliere comunale, come candidato sindaco. Nessuna ricucitura quindi dopo la spaccatura arrivata lo scorso novembre quando il sindaco Giovanni Malpezzi (espressione proprio di Insieme per Cambiare alla vittoria di dieci anni fa) tolse le deleghe all’assessore Domizio Piroddi in quota Ixc.

Il comunicato che annuncia la mossa parla di «candidatura indipendente, certi che non sarà una avventura solitaria». Ixc assicura che la costruzione di «una coalizione civica, moderata e riformista che si riconosca nei valori del servizio e dell’ascolto è già a buon punto». Questi i nodi cruciali dell’attività politica della lista che Cavina dovrà incarnare: lavoro, rilancio economico, sostegno alle famiglie e al mondo sociale, promozione del palio su scala nazionale di concerto con i rioni.

Covid: cinque nuovi casi in provincia di Ravenna, due sintomatici

Sono 18 i contagi registrati in tutta la regione. Nessun decesso

Tamponi CoronavirusDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.989 casi di positività, 18 in più rispetto a ieri, di cui 9 persone asintomatiche individuate nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Sono i dati aggiornati alle 12 di oggi, 15 luglio.

Sono dunque 9 i nuovi casi sintomatici, nelle province di Reggio Emilia (1), Bologna (1), Imola (1), Ferrara (3), Ravenna (2) e Rimini (1). La maggior parte dei nuovi contagi sono riconducibili a focolai o a casi già noti.

I tamponi effettuati da ieri sono 3.985, per un totale di 558.766. A questi si aggiungono anche 1.520 test sierologici.

I guariti salgono a 23.548 (+37): l’81,2% dei contagiati da inizio crisi.

I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.170 (19 in meno di ieri).

Non si registrano decessi in tutto il territorio regionale.

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.073, 14 in meno rispetto a ieri, il 91,7 percento di quelle malate. Restano 9 i pazienti in terapia intensiva, mentre quelli ricoverati negli altri reparti Covid scendono a 88 (-5 rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.548 (+37 rispetto a ieri): 217 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.331 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.567 a Piacenza (invariato), 3.729 a Parma (+1), 5.015 a Reggio Emilia (+1), 4.016 a Modena (+1), 5.098 a Bologna (+1); 405 a Imola (+1), 1.054 a Ferrara (+5); 1.093 a Ravenna (+5), 965 a Forlì (invariato), 820 a Cesena (invariato) e 2.227 a Rimini (+3).

Turismo slow, Emilia-Romagna e Toscana insieme per promuovere “Le Vie di Dante”

Coinvolti 36 Comuni. L’assessore di Ravenna: «Così parliamo a un pubblico internazionale»

50115569651 864df27bb9 C“Le Vie di Dante tra Romagna e Toscana” è il nuovo prodotto turistico interregionale per il quale oggi due Regioni (Emilia-Romagna e Toscana) e 36 Comuni hanno firmato a Firenze il protocollo d’intesa che ne avvia la realizzazione. Per il Comune di Ravenna c’era l’assessore al Turismo Giacomo Costantini.

«Si concretizza un percorso lungo e appassionato – afferma Tommaso Triberti, sindaco di Marradi e delegato al turismo per la Città Metropolitana di Firenze – che ha coinvolto due regioni e 36 comuni, dove il contributo e l’impegno di Ravenna sono stati determinanti. Il Cammino attraversa un territorio ricchissimo che molto può offrire dal punto di visita turistico e culturale».

«Con questo protocollo, che coinvolge le due Regioni con Firenze e Ravenna come capofila – dichiara l’assessore al Turismo del Comune di Ravenna Giacomo Costantini – raggiungiamo un primo passo concreto che unisce tutte le istituzioni firmatarie nell’obiettivo di realizzare una proposta turistica in grado di parlare ad un pubblico internazionale. Dante Alighieri è l’ambasciatore di un territorio ricco di arte, cultura, borghi, natura, artigianato ed enogastronomia dove grazie al filo conduttore del cammino vogliamo costruire un’offerta turistica slow contrassegnata dalle tappe che segnarono il passaggio del Sommo Poeta. Il protocollo è un’iniziativa innovativa che mette le basi per la infrastrutturazione del percorso e la progettazione del prodotto turistico».

I firmatari del protocollo si impegnano a collaborare per costituire un sistema turistico di prodotto interregionale dedicato agli itinerari culturali e naturali ispirati alla figura, alle opere, ai viaggi di Dante Alighieri, tra Ravenna, Firenze e Arezzo, lungo le valli appenniniche del Bidente, del Lamone, del Montone, del Rabbi, del Tramazzo, della Sieve, lungo le vallate del Mugello e del Casentino, lungo il Valdarno superiore, sui rilievi dell’Appennino Tosco-Romagnolo e del Pratomagno solcati da tali valli, lungo la ferrovia Faentina.

Con la firma del protocollo prende il via un programma organico di collaborazione tra gli enti sottoscrittori che passerà attraverso il coinvolgimento di organizzazioni associative ed imprenditoriali private, enti, singoli cittadini del territorio per costituire una rete integrata e organizzata di soggetti-partner capaci di collaborare tra loro per realizzare un sistema turistico integrato che promuova la più ampia partecipazione della cittadinanza.

Questo protocollo si inserisce nell’interesse del Mibact a realizzare un’offerta turistica dedicata agli itinerari danteschi nell’ambito del settecentesimo anniversario della morte di Dante nel 2021 e nel Piano strategico nazionale di sviluppo del turismo 2017-2022 che prevede il sostegno alla creazione di nuove destinazioni e nuovi prodotti di valenza strategica basati sulla fruizione integrata delle risorse, sulla cooperazione territoriale e sulla qualità dell’informazione.

I Comuni che hanno firmato il protocollo sono: Brisighella – Castrocaro Terme e Terra del Sole – Dovadola – Faenza – Forlì – Premilcuore – Portico San Benedetto – Ravenna – Tredozio – Bagno a Ripoli – Fiesole – Firenze – Reggello – Rignano sull’Arno – Vaglia – Borgo San Lorenzo – Dicomano – Marradi – Palazzuolo sul Senio – Pontassieve – San Godenzo – Scarperia e San Piero a Sieve – Bibbiena – Castel Focognano – Castel San Niccolò – Chitignano – Chiusi della Verna – Montemignaio – Ortignano Raggiolo – Poppi – Pratovecchio Stia – Subbiano – Talla – Arezzo – Capolona.

Ravenna, via libera ai lavori in via Bonifica: sarà più larga e con pista ciclabile

Il Comune prevede di partire a inizio 2021. Investimento da 3,3 milioni

Via BonificaIl consiglio comunale di Ravenna ha approvato la deliberazione “Controdeduzione dell’osservazione pervenuta e approvazione della variante specifica al vigente Poc del comune di Ravenna, preordinata all’apposizione del vincolo espropriativo, relativa alla realizzazione dell’opera: intervento di ristrutturazione e riqualificazione di via Bonifica nel tratto di collegamento fra Lido Adriano e Porto Fuori”. L’approvazione è avvenuta all’unanimità.

Con questo atto si dà il via all’iter per redigere il bando per l’allargamento da circa 5 a 7,50 metri della sede stradale di via Bonifica, lunga circa 4 chilometri, con la contestuale realizzazione di un percorso pedonale e ciclabile su corsia riservata, largo 2 metri e mezzo, e protetto da un cordolo di 50 centimetri. L’intervento ha un costo complessivo di 3 milioni e 300mila euro.

L’adeguamento funzionale era da tempo in programma per rendere la strada più sicura e adeguata al traffico che, in particolare nel periodo estivo, diventa più intenso. La deliberazione votata in queste ore riguarda un’osservazione, poi accolta, presentata da uno dei proprietari dei terreni adiacenti la strada in merito ad una difformità catastale che avrebbe prodotto un diverso conteggio delle particelle. È stato accertato che “la mappa catastale risultava leggermente traslata rispetto agli effettivi diritti di proprietà – si legge nella nota del Comune –. Il successivo aggiornamento degli elaborati tecnici e le modifiche delle superfici oggetto di esproprio di alcune aree interessate dall’intervento e la loro corretta rappresentazione grafica non ha determinano variazioni al Quadro tecnico economico”.

Quindi, con il voto unanime che conferma il precedente sul progetto preliminare, si procederà alla redazione del bando «e si prevede l’avvio dei lavori ad inizio 2021», scrive il Comune.

Ravenna, via libera a monopattini e segway: il Comune invita i privati a noleggiarli

Sperimentazione fino al 31 ottobre 2021: l’Amministrazione promuoverà il servizio

Monopattino ElettricoIl Comune di Ravenna comunica in una nota inviata alla stampa di voler avviare la sperimentazione sulla circolazione in città di veicoli destinati alla micromobilità elettrica, monopattini e segway. E per farlo si affiderà alla libera imprenditoria, consentendo a chi ne farà richiesta l’opportunità di attivare servizi di sharing free floating effettuati con tali mezzi.

Ai veicoli verrà imposta una regolamentazione della velocità nelle aree pedonali.

I soggetti interessati potranno presentare apposita Segnalazione certificata di inizio attività per il noleggio di veicoli senza conducente allo Sportello per le Attività produttive e predisporre un servizio di recupero e ricollocazione dei mezzi nelle aree che verranno individuate e definite dal Comune nonché dotarsi di un regolamento per l’uso, da condividere con gli uffici prima dell’avvio del servizio.

Non è prevista l’erogazione di contributi economici, ma per favorire il buon esito dell’iniziativa sono stati considerati interventi di comunicazione e promozione del servizio.

La circolazione di monopattini e segway è normativamente equiparata a quella delle biciclette e consentita negli stessi luoghi.

I monopattini da introdurre in circolazione non potranno superare le 350 unità; è questo infatti il numero ritenuto congruo in relazione ai criteri di sicurezza della circolazione, di decoro urbano, di rispetto delle normative e anche in considerazione degli ulteriori veicoli del servizio di bike sharing che saranno presto in condivisione.

In occasione di particolari eventi l’amministrazione si riserva di autorizzare temporanei aumenti della flotta di monopattini e segway.

La sperimentazione terminerà il 31 ottobre 2021.

 

“La circolazione di monopattini e segway – affermano l’assessore alla Mobilità Roberto  Fagnani e al Turismo Giacomo Costantini – darà ulteriore impulso a Ravenna quale città a misura d’uomo; attraverso la mobilità leggera, in declinazione con tutte le altre azioni legate alla riqualificazione in chiave sostenibile del  trasporto pubblico locale su gomma e ferro, si continua a valorizzare la città all’insegna della rigenerazione urbana, del contrasto al consumo di suolo, del risanamento ambientale, della realizzazione di infrastrutture verdi a favore di residenti e turisti; tale esperienza potrà essere successivamente replicata nei lidi e nel parco marittimo dove andrà ad integrare il servizio di bike sharing”.

 

A breve saranno inoltre introdotte nella circolazione urbana, nell’ ottica di potenziamento dello  sharing mobility, 240 biciclette a pedalata muscolare e 50 a pedalata assistita con un servizio finanziato dal Comune.

Ravenna, al via una rassegna di burattini il giovedì sera ai Giardini Speyer

Si tratta degli spettacoli a cura di Massimiliano Venturi solitamente ospitati al Valtorto

BurattiniSette serate per bambini e famiglie animeranno l’estate di CittAttiva tra luglio e agosto ai Giardini Speyer, di fronte alla stazione ferroviaria di Ravenna

Si tratta di spettacoli di burattini e momenti ludici, ad accesso gratuito, realizzati grazie alla collaborazione con Burattini alla Riscossa (che quest’anno abbandona la tradizionale arena del Valtorto, chiusa per ristrutturazione) e con l’associazione Lucertola Ludens.

Si comincia giovedi 16 alle 21.15 con lo spettacolo di burattini “Pulcinella libera tutti”, dell’artista  mantovano Giorgio Gabrielli.

Seguiranno, sempre alle 21.15: il 23 luglio “Nonna e Volpe” del cervese Vladimiro Strinati; il 30 luglio “Arlecchino e la casa stregata” di Paolo Papparotto; il 7 agosto “Puppet Horror Show” di El bechin; il 21 agosto “Pinocchio. Storia di un burattino” di Massimiliano Venturi.

Burattini alla riscossa è organizzato da Teatro dell’Aglio e dall’assessorato alla Cultura del Comune con il contributo della Regione Emilia Romagna.

Saranno poi due i pomeriggi di gioco per bambine e bambini realizzati dall’associazione Lucertola Ludens, fissati per martedì 21 e 28 luglio, alle 18; gli animatori coinvolgeranno in questo caso i bambini in vari giochi.

Per informazioni: CittAttiva Ravenna – 349.6481710.

Al via i test sierologici gratuiti ai donatori di sangue dell’Emilia-Romagna

I dati raccolti permetteranno di capire meglio la diffusione del virus

SangueTest sierologici gratuiti ai donatori di sangue dell’Emilia-Romagna e una nuova indagine epidemiologica per la ricerca degli anticorpi per infezione da Covid 19, che riguarda potenzialmente 130mila donatori.

A dare ieri (14 luglio) il via ufficiale all’iniziativa della Regione l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, dalla Casa dei donatori di sangue dell’Ospedale Maggiore di Bologna, dove si è recato per portare un saluto augurale e di ringraziamento a tutti gli operatori coinvolti nella nuova indagine, che vede l’adesione del Centro Regionale Sangue, delle Aziende Usl, di Avis e Fidas.

I dati raccolti permetteranno di capire se la diffusione del virus tra i donatori di sangue delle diverse province è in linea con la situazione del territorio di appartenenza, e quindi di comprendere meglio come e dove il virus sia circolato, fermo restando il fatto che tutte le donazioni, anche nel periodo di emergenza, sono state effettuate in condizioni di massima sicurezza sia per chi il sangue lo ha donato, sia per chi lo ha ricevuto.

«Una proposta che ho avanzato qualche settimana fa – ha sottolineato l’assessore Donini- e che sta ottenendo un’adesione pressoché totale dei donatori di sangue, che dimostrano ancora una volta generosità e grande senso di responsabilità, allargando con il loro consenso la nostra azione preventiva per il contrasto alla diffusione del contagio. Questa nuova indagine epidemiologica, aggiunta a quelle già in corso per altre categorie, contribuirà ad individuare e circoscrivere potenziali focolai. Sono fiero dei nostri donatori- ha aggiunto Donini- la cui generosità supera ogni confine e non conosce ostacoli. Anche nel periodo di emergenza le donazioni sono proseguite, in sicurezza e senza rischi, e come sempre la nostra regione non solo è autosufficiente, ma anche in grado di donare ad altre».

Sangue: i dati 2019 e 2020 in Emilia-Romagna
Sostanzialmente stabile, nel 2019, il numero totale di donatori in Emilia-Romagna, che hanno un’età media tra i 40 e i 45 anni: 138.241 contro i 139.250 del 2018. E sono state 197.157 le unità di sangue trasfuse, a fronte di 214.103 unità raccolte; l’ormai consolidato numero di unità utilizzate per la trasfusione (197.194 nel 2018) è frutto di un impiego sempre più appropriato di questa risorsa in relazione alle necessità e alle condizioni del paziente, di tecniche operatorie all’avanguardia e dell’introduzione di strategie di contenimento della terapia trasfusionale ormai consolidate nella pratica medica.
Tra i migliori in Italia l’indice di donazione, cioè il numero di donazioni effettuate per 1.000 abitanti, dell’Emilia-Romagna: 62,5 nel 2019, in aumento rispetto all’anno precedente in cui era assestato al 61,4, a fronte del 49,4 a livello nazionale.
Buoni anche i dati del primo quadrimestre 2020: nonostante la situazione di emergenza epidemiologica, si è continuato a donare e sono state raccolte 64.637 unità di sangue intero (-9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), anche in funzione dell’importante riduzione dell’attività sanitaria assistenziale ospedaliera non urgente verificatasi in quel periodo e della diminuita necessità di supporto trasfusionale che ne è derivata. Si registra invece un aumento delle unità raccolte in aferesi: 22.274 contro 20.832 nello stesso periodo 2019. L’Emilia-Romagna ha inoltre garantito, anche in questo periodo critico, l’autosufficienza e il supporto a Regioni carenti tramite la fornitura di 2.179 unità di globuli rossi.

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