sabato
23 Agosto 2025

Royal Caribbean sposta la partenza delle crociere da Venezia a Ravenna per il 2021

Le incertezze per le navi in laguna hanno spinto la compagnia americana a scegliere Porto Corsini come home port per i viaggi della Rhapsody of the Seas

Una nave attraccata al terminal crociere di Porto Corsini

La compagnia americana di crociere turistiche Royal Caribbean nel 2021 userà Ravenna come porto di partenza e arrivo per la nave Rhapsody of the Seas (2.400 passeggeri) che attualmente usa Venezia e in passato aveva già toccato il terminal di Porto Corsini.

La scelta, secondo quanto riporta la stampa specialistica, sarebbe già stata comunicata ai clienti che avevano prenotazioni concluse e sarebbe dettate dalle incertezze attorno alla presenze delle navi nella laguna veneta. Da Venezia la Rhapsody attualmente parte per tre tipi di crociera: isole greche, Grecia e Croazia, nord Adriatico. Il sito della compagnia propone una partenza a settimana per i mesi di settembre e ottobre.

E così la compagnia infiocchetta Ravenna per far ingoiare la pillola ai suoi clienti: «Una città a sole due ore a sud da Venezia». Royal Caribbean offrirà il trasferimento gratuito ai passeggeri dall’aeroporto di Venezia a Ravenna e ritorno.

Il terminal passeggeri di Porto Corsini passa all’incasso vedendo realizzarsi uno scenario da tempo ipotizzato: le restrizioni e le polemiche per le grandi navi sotto il campanile di San Marco stanno invogliando alcune compagnie a rivedere le rotte e Ravenna non è così distante. Diventare home port di una rotta può avere ricadute sulle presenze turistiche locali.

Trasporto pubblico: più posti sui bus, evitando di stare faccia a faccia

Le nuove regole consentono di arrivare al 60 percento della capienza ma rimangono alcune limitazioni

Autobus PiazzaIn base alle nuove disposizioni previste dal Dpcm 11 giugno, da sabato 20 giugno aumenta la capacità dei bus del trasporto pubblico locale in Romagna. Sarà possibile garantire un riempimento dei mezzi fino al 60 percento dei posti normalmente consentiti, privilegiando i posti in piedi. «Sarà inoltre consentito – si legge in un comunicato dell’azienda pubblica di trasporti – l’utilizzo in verticale delle sedute senza alternanza, purché sia escluso il posizionamento “faccia a faccia” e l’affiancamento tra due persone». Al raggiungimento del carico massimo consentito i mezzi effettueranno solo fermate in discesa, inibendo il carico fino ad una nuova capacità.

Sono confermate tutte le misure adottate in precedenza al fine di prevenire le occasioni di contagio: l’obbligo di utilizzo della mascherina a bordo dei bus e alla fermata di attesa, l’inibizione mediante apposita segnaletica di alcuni sedili per la seduta, per garantire il distanziamento sociale. La porta anteriore del mezzo continuerà a restare chiusa: per la salita e la discesa potranno essere utilizzate le altre porte, nel rispetto dell’apposita segnaletica esposta. In caso di presenza alla fermata di clienti con cane guida o bastone bianco, l’autista fermerà l’autobus con la porta di salita attualmente definita davanti alla persona, alla quale sarà riservato un posto in prossimità della stessa porta.

È consigliato l’acquisto di titoli di viaggio on line o con app. La vendita da parte del conducente è sospesa. Le emettitrici di bordo, ove presenti, sono invece utilizzabili.

Start Romagna ricorda che i propri mezzi sono regolarmente sanificati da personale specializzato. A partire da lunedì 22 giugno, per attestare l’avvenuta sanificazione, sul finestrino lato guida verrà apposto un bollino adesivo rotondo, di colore diverso in base al giorno della settimana in cui la sanificazione viene operata.

A 63 anni è morto Giorgio Re, operatore pastorale di Santa Maria in Porto

Molto noto nell’ambiente diocesano, collaboratore del Carnevale dei Ragazzi Città di Ravenna

GiorgioAll’età di 63 anni è morto Giorgio Re, operatore pastorale della parrocchia di Santa Maria in Porto, collaboratore del Carnevale dei Ragazzi Città di Ravenna, membro del comitato diocesano Madonna Greca, collaboratore di tante iniziative diocesane. Re era molto noto negli ambienti diocesani.

L’arcidiocesi di Ravenna-Cervia si unisce al dolore della famiglia, della moglie Anna Maria e dei figli Agnese e Stefano, dei parenti, degli amici. Il vescovo Lorenzo Ghizzoni, e tanti sacerdoti lo ricordano «per la generosità, l’ingegno, la costanza e la fedeltà agli impegni, la fede franca e l’amore alla nostra Chiesa.

I funerali si terranno lunedì 22 giugno alle 16 nella sua parrocchia, Santa Maria in Porto.

Il concerto di Massimo Ranieri in piazza a Cervia slitta da luglio a settembre

Il sindaco soddisfatto per aver recuperato uno dei tre grandi eventi in centro

Il concerto-spettacolo “Oggi è un altro giorno – Sogno e son desto” di Massimo Ranieri previsto per l’11 luglio in piazza Garibaldi a Cervia è stato spostato al 5 settembre nella stessa sede. «Abbiamo lavorato intensamente come amministrazione per confermare l’evento – dice il sindaco Massimo Medri –, non potevamo permetterci di perdere tutte e tre le date in Piazza Garibaldi (De Gregori e Ficarra e Picone le altre due, ndr). Sarà un concerto che rispetterà tutte le misure Covid, ma una grande festa per tutta la città. La musica a Cervia non si ferma e continuerà ad essere viva e presente anche quest’anno». I biglietti già emessi saranno validi per la nuova data. I nuovi biglietti si possono già trovare sul circuito Ticketone.

Coop Alleanza ha piantato 1.240 alberi nella pineta distrutta dalla tromba d’aria

Specie arboree autoctone: il pino, l’acero campestre, il frassino e l’orniello

Parco Naturale InauguratoNell’area della pineta di Cervia colpita a luglio 2019 da una tromba d’aria sono stati piantati 1.240 giovani alberi grazie all’iniziativa di Coop Alleanza 3.0 che rientra nella Campagna Mosaico Verde di AzzeroCO2 e Legambiente. Stamani, 19 giugno, si è inaugurato l’intervento di forestazione.

Il parco naturale di Cervia è costituito da una pineta di circa 27 ettari che si estende fino a Milano Marittima e rientra all’interno di un Sic (Sito di Importanza Comunitaria). L’intervento di piantumazione ha interessato quattro aree tra loro contigue, le specie arboree scelte sono tutte autoctone, coerenti con le condizioni climatiche e naturalistiche dell’area, tra le quali: il pino, l’acero campestre, il frassino e l’orniello.

L’iniziativa di Coop Alleanza 3.0 si chiama “Un nuovo socio un nuovo albero”: prevedeva dall1’ ottobre al 30 novembre scorsi, per ogni giovane nuovo socio tra i 18 e i 25 anni l’impegno della cooperativa a piantare un nuovo albero.

Coronavirus, giornata da zero assoluto: nessun caso, nessun morto, nessun guarito

Il dato per la provincia resta stabile a 1.036 diagnosi di cui già 900 guariti e 87 deceduti

maturità 2020Anche per la giornata di oggi, 19 giugno, per il territorio provinciale di Ravenna non sono stati diagnosticati nuovi casi di positività al coronavirus rispetto a ieri. Non vi sono stati neppure decessi né nuove guarigioni. I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio (fine febbraio) nel Ravennate restano dunque 1.036, confermati alle 12 del 19 giugno. Sono, invece, 88 le persone in quarantena e sorveglianza attiva in quanto contatti stretti con casi positivi o rientrate in Italia dall’estero.

La distribuzione per comune resta la seguente:
456 Ravenna
133 Faenza
79 Cervia
68 Lugo
62 Russi
40 Bagnacavallo
31 Alfonsine
23 Castelbolognese
21 Fusignano
16 Cotignola
12 Massa Lombarda
11 Brisighella
8 Conselice
8 Riolo Terme
6 Solarolo
4 Sant’Agata sul Santerno
2 Casola Valsenio
1 Bagnara
57 residenti al di fuori della provincia di Ravenna

Con la moto contro un camion cisterna: 45enne muore sul colpo

Scontro frontale in via San Giovanni. Il mezzo pesante stava svoltando

35c20806 C672 4946 8a69 Ce3484e8358cLo scontro frontale con un camion cisterna è stato fatale per un uomo di 45 anni che percorreva via San Giovanni da Cotignola a Barbiano in sella a una motocicletta. L’incidente si è verificato nel pomeriggio di oggi, 19 giugno, verso le 16. Il motociclista è morto sul colpo: quando il 118 è arrivato sul posto ha potuto solo constatare il decesso.

L’esatta dinamica dovrà essere ricostruita dalle forze dell’ordine che stanno svolgendo i rilievi. Al momento si sa che il mezzo pesante viaggiava in direzione opposta alla moto e stava svoltando a sinistra per entrare in un’azienda.

L’incidente arriva a distanza di soli due giorni da un’altro che era costato la vita a un uomo in scooter.

In provincia di Ravenna 198 denunce all’Inail per infortuni sul lavoro da Covid

I dati forniti dalla Cisl. Sette su dieci sono donne. Nel ravennate anche uno dei 14 decessi in regione a seguito di denuncia. Il segretario: «Sono a rischio i lavoratori fragili»

Infermiere CovidIn provincia di Ravenna le denunce all’Inail per infortuni sul lavoro da Covid-19 fino al 31 maggio sono state 198 (137 donne e 61 uomini): è la provincia della Romagna con i numeri più bassi ma anche quella dove si è registrato l’unico decesso a seguito di denuncia di infortunio (14 in totale in regione). Il totale dei lavoratori infortunati in Romagna è 957, il 20 percento del totale regionale (4.777). Sono dati diffusi dal sindacato Cisl.

A livello romagnolo l’incidenza delle donne è al 72 percento. «Questo è spiegabile – afferma Francesco Marinelli, segretario generale della Cisl Romagna – dal fatto che le professioni più colpite e più a contatto con il virus sono prevalentemente svolte da donne. Il 66 percento degli infortuni infatti proviene da lavoratori impiegati nella sanità e nell’assistenza sociale, a seguire i lavoratori della pubblica amministrazione (19 percento) e 1,6 percento invece nel commercio».

In Emilia-Romagna tra i tecnici della salute le maggiori denunce di contagio provengono da infermieri, mentre tra le professioni nei servizi sociali e sanitari il 99,6 percento sono Oss. Anche nei decessi a seguito di denuncia di infortunio da Covid oltre la metà riguardano medici infermieri e operatori sanitari.

«Come organizzazione sindacale siamo stati molto impegnati nella preparazione e sottoscrizione di centinaia di protocolli anticontagio aziendali, – continua Marinelli -. Ora è importante che vengano rispettati affinché non si fermi la discesa dei contagi. Dai sopralluoghi che i nostri Rls/Rlst stanno facendo nelle aziende per verificare l’attuazione dei protocolli, riscontriamo come, soprattutto nelle piccole aziende, poca attenzione è stata data ai lavoratori fragili, ovvero quei lavoratori o lavoratrici affetti da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, che sono invece coloro che più di tutti devono proteggersi dal contagio».

Marinelli sostiene la necessità per il datore di lavoro di operare con l’ausilio dell’Rspp, ma soprattutto del medico competente per definire “accomodamenti ragionevoli”, «le soluzioni appropriate che possano garantire al lavoratore “fragile” il re-inserimento e la permanenza al lavoro in salute e sicurezza».

Stoccaggio San Potito: in consiglio regionale Coraggiosa chiede chiarimenti

Presentata una interrogazione alla giunta per fare luce sulle autorizzazioni richieste da Edison per il sito nella Bassa Romagna

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L’impianto di San Potito

La concessione di stoccaggio gas San Potito e Cotignola è al centro di un’interrogazione presentata da Igor Taruffi e Federico Amico, consiglieri regionali di Emilia-Romagna Coraggiosa. I due chiedono lumi alla giunta sull’autorizzazione delle prove di iniezione in sovrapressione richieste da Edison Stoccaggio.

Il 13 marzo 2018 Edison Stoccaggio ha presentato l’istanza per eseguire prove di iniezione nel giacimento di San Potito (BB1) con l’obiettivo di ampliare la capacità di stoccaggio grazie al superamento dell’originaria pressione statica di fondo. La richiesta è stata autorizzata dal ministero dell’Ambiente nel 2019, che ha disposto anche l’esclusione dalla procedura di valutazione di impatto ambientale (Via). Al contrario la Regione, nelle sue osservazioni del 7 maggio 2018 alla procedura, riteneva “opportuno e necessario assoggettare il progetto alla Via». Inoltre nella scorsa estate il ministero dello Sviluppo economico non aveva ancora autorizzato le prove di iniezione in sovrapressione.

Nell’interrogazione i consiglieri sottolineano che “Edison Stoccaggio aveva proposto di eseguire le prove di iniezione in due fasi distinte: il primo anno, con una sovrapressione statica massima del 7% e il secondo anno, con un obiettivo di sovrapressione da stabilire in accordo con gli enti preposti, in base agli esiti dei relativi monitoraggi. La richiesta di Edison di sperimentazione dello stoccaggio in sovrapressione – rimarcano Tauffi e Amico – di fatto esula dalle condizioni che generarono l’approvazione del progetto originario risalente al 2009. Infatti la richiesta di superare la pressione originaria ha lo scopo di sgombrare il sito del giacimento esausto dalla presenza di acqua di falda, che limitava la capacità al 55% della potenzialità di stoccaggio per cui Edison aveva investito nell’acquisizione della concessione».

Per questo domandano alla Giunta “se il ministero abbia autorizzato le prove di iniezione in sovrapressione nel giacimento e, nel caso, quali attività abbia messo in atto Edison Stoccaggio”, “se la Regione partecipi ai monitoraggi di queste prove e quali siano le risultanze a oggi” e, infine, “se la Regione non ritenga che questa attività di sovrapressione rappresenti una violazione di legge (la 221 del 28 dicembre 2015) con cui viene stabilito che devono essere precluse le attività di stoccaggio di gas naturale in acquiferi profondi”.

La polizia locale di Ravenna è la prima in Italia pronta per usare il taser

I sedici agenti del nucleo di pronto intervento hanno completato il corso di addestramento per la pistola a impulsi elettrici che blocca la persona per 5 secondi. La testimonianza di chi è stato colpito: «Come un crampo su tutto il corpo, sei vigile ma non puoi muoverti. Non è una bella sensazione»

FORMAZIONE TASER POLIZIA LOCALE RAVENNALa polizia locale di Ravenna è la prima in Italia pronta per mettere il taser alla cintura dei suoi agenti. Il 17 e 18 giugno i sedici componenti del nucleo di pronto intervento – dipendenti comunali che un tempo venivano chiamati vigili urbani – hanno frequentato il corso di formazione per l’uso della pistola a impulsi elettrici di fabbricazione americana. Con una scarica ad alto voltaggio e basso amperaggio si immobilizza una persona per 5 secondi.

Per vedere l’arma sulle pattuglie ravennati manca solo l’approvazione delle linee guida di utilizzo da parte della Conferenza unificata fra Stato, Regioni ed enti locali – attesa già prima del lockdown – e a quel punto potrà iniziare il semestre di sperimentazione per arrivare poi all’eventuale dotazione definitiva al comando di piazza Mameli. Al momento le forze dell’ordine in Italia hanno una trentina di taser: carabinieri, polizia di Stato e guardia di finanza le stanno testando e il ministero dell’Interno ha già fatto un bando pubblico per individuare il fornitore di 4.500 armi (8,5 milioni di euro la base d’asta). Per le polizie locali dovranno invece essere i singoli Comuni a fare gli acquisti.

FORMAZIONE TASER POLIZIA LOCALE RAVENNAIl corso di addestramento per gli agenti ravennati è stato tenuto dal personale della Axon, multinazionale americana attiva da 25 anni che ha registrato il marchio taser ed è l’unica produttrice al mondo: l’azienda è presente in Europa dal 2004 e oggi fa affari in oltre cento Paesi del mondo. La polizia municipale di Ravenna è stata scelta da Axon – il corso di formazione e la successiva fornitura di due armi per i sei mesi sperimentali sono a carico dell’azienda – dopo il conseguimento del premio Anci Sicurezza Urbana 2018.

FORMAZIONE TASER POLIZIA LOCALE RAVENNADurante le prove pratiche negli spazi esterni del Pala De Andrè, abbiamo incontrato l’amministratore delegato di Axon Italia. Loris Angeloni ci spiega il funzionamento della pistola: «È un’arma di prossimità non letale da utilizzare in situazioni critiche. È dotata di una batteria ricaricabile, spara due dardi entro 7 metri, un polo positivo e uno negativo, e quando raggiungono l’obbiettivo si chiude il circuito e passa l’impulso elettrico per immobilizzare la persona e completare l’intervento in sicurezza. Non lascia conseguenze su chi viene colpito». Quest’ultima informazione Angeloni può darla per esperienza diretta: «Come molti dipendenti di Axon mi sono sottoposto alla sperimentazione volontaria, per conoscere in prima persona cosa vendiamo». Il dirigente descrive così quei 5 secondi di scarica: «Non è piacevole, non c’è dubbio. È la stessa sensazione di un crampo ma estesa a tutto il corpo: sei cosciente, sei vigile, vedi e senti ma non puoi muovere nessuna parte del corpo. Poi l’effetto passa e puoi muoverti come se niente fosse successo». Per avere l’effetto è sufficiente che i dardi si attacchino agli abiti. Nel caso raggiungano la pelle sarà il personale medico del 118 a occuparsi della rimozione. Angeloni cita qualche dato sull’utilizzo: «C’è un caso di studio inglese: su circa 1.300 colpi sparati solo cinque persone hanno riportato conseguenze e in tre casi sono stati traumi da caduta».

FORMAZIONE TASER POLIZIA LOCALE RAVENNAI recenti fatti in America hanno riportato l’uso della forza da parte delle polizie al centro di molti dibattiti pubblici. Introdurre una nuova arma potrebbe non trovare l’apprezzamento di alcune fasce di popolazione. Il comandante della polizia locale, Andrea Giacomini, la vede così: «Il principio della Axon è voler ridurre più possibile il ricorso alle armi da fuoco il cui esito è sempre più grave. I dati dicono che con il taser nel 70-80 percento dei casi c’è un effetto deterrente: estrarre il taser dalla fondina è sufficiente per avere la resa del soggetto». È una questione anche psicologica: «L’uso dell’arma da fuoco è l’ultima possibilità e questo lo sanno anche i criminali più esperti che a volte sfruttano questa circostanza. Trovarsi di fronte a una pistola elettrica può inibire qualcuno in più».

Axon ha fornito alla polizia municipale di Ravenna anche le bodycam, telecamere da installare sulla divisa che registrano audio e video di cosa accade davanti agli occhi dell’agente. Quando si estrae il taser o la pistola d’ordinanza un sensore avvia automaticamente la registrazione. Tutti i dati, compresi quelli raccolti in autonomia dalla pistola elettrica, vengono poi scaricati su un server.

Protezione della costa dall’erosione: interventi per 9 milioni di euro in un anno

Le opere sono iniziate nell’autunno 2019 e saranno completate dopo l’interruzione estiva. Spesa finanziata con fondi Eni nell’accordo con il Comune per le piattaforme

Mare Lido AdrianoPer proteggere la costa ravennate dal fenomeno erosivo sono stati disposti lavori di ripascimento delle spiagge, ricalibratura delle scogliere, realizzazioni, sopraelevazioni e ripristino di argini in vari punti per una spesa totale di oltre 9 milioni di euro: 7 relativi a lavori già eseguiti dall’inizio dell’autunno 2019 a fine maggio 2020 (in alcuni casi anche durante il lockdown) e 2,5 relativi a prossimi interventi. La spesa è in gran parte finanziata con fondi Eni, in alcuni casi con fondi di protezione civile e di solidarietà dell’Unione europea.

Interventi realizzati

A Lido di Dante il primo stralcio di lavori finalizzati alla difesa, salvaguardia e fruibilità della zona sud (2,5 milioni di euro), quasi ultimato e attualmente sospeso per la stagione balneare. A Casalborsetti con il ripascimento e il riposizionamento di sabbia proveniente dalla pulizia degli arenili (180mila euro). A Punta Marina sono stati eseguiti interventi di rifacimento di alcuni pennelli in massi (180mila euro) e ha preso avvio l’esecuzione del primo stralcio relativo alla ricalibratura della difesa sommersa (1.458.000 euro). A Lido Adriano si è intervenuti per la salvaguardia di un tratto di duna esistente con la realizzazione di passerelle (750mila euro). A Marina Romea è stata attuata la sistemazione della foce fluviale del Lamone per liberare l’alveo centrale al deflusso delle acque utilizzando gli accumuli di sabbia semisommersa per il ripascimento del litorale (300mila euro); è stato inoltre eseguito l’ intervento annuale per la realizzazione di argini in sabbia a protezione dall’ingressione marina (840.000 euro). In località Lido Adriano e Lido di Savio si è effettuato un primo intervento di ripristino e ricalibratura delle scogliere emerse danneggiate (450mila euro) e il ripascimento delle spiagge emerse erose (444mila euro).

Interventi futuri

I lavori, dopo la pausa estiva, riprenderanno in autunno e prevedono a Casalborsetti l’esecuzione di modifiche e ricalibrature di alcune scogliere emerse (200mila euro); in varie località del litorale saranno realizzati ripascimenti (centomila euro). A Lido di Dante sarà effettuato il completamento della difesa a sud mentre a nord sono in programma lavori di sopraelevazione dell’argine destro dei Fiumi Uniti a protezione dell’abitato (centomila euro). A Punta Marina sarà effettuato il completamento del primo stralcio e l’avvio del secondo relativo alla ricalibratura della difesa sommersa (1,2 milioni euro). A Marina di Ravenna verrà eseguita la sopraelevazione del tratto terminale di alcune passerelle,precedentemente realizzate a salvaguardia della duna e in seguito al suo atteso accrescimento (84.550 euro). Un secondo intervento di ripristino e ricalibratura delle scogliere emerse danneggiate è programmato a protezione degli abitati di Lido Adriano e Lido di Savio. Si tratta di lavori ulteriori tesi a ripristinare la funzionalità delle scogliere messa a dura prova sia per fattori legati alla subsidenza che alle forti mareggiate. Infine è approvato e programmato l’annuale intervento di formazione degli argini di protezione invernale in varie località (500mila euro).

Concerto di Muti sold out, ma il Ravenna Festival sarà visibile anche in streaming

Tutto gratis e senza limiti al numero di utenti. L’evento inaugurale anche in diretta radio

Riccardo MutiSarà trasmesso in diretta internet su www.ravennafestival.live il concerto inaugurale di Ravenna Festival in programma domenica 21 giugno alle 21.30 alla Rocca Brancaleone con Riccardo Muti, l’Orchestra Cherubini e il soprano Rosa Feola.

L’evento, già sold out, sarà trasmesso anche da Rai Radio3, in diretta su Euroradio.

Da oggi, 19 giugno, è possibile registrarsi per accedere allo streaming, il primo dei tantissimi, quasi quaranta, che costelleranno l’estate del Festival con 500 artisti ospiti: tutto gratis e senza limiti al numero di utenti. Si realizza così il progetto di platea allargata che da subito il Festival ha voluto mettere in campo in parallelo al ritorno allo spettacolo dal vivo, in considerazione della riduzione dei posti per le ragioni di distanziamento provocate dal Covid-19.

Con il programma di Mozart e Skrjabin diretto da Muti, il Festival si fa apripista tanto per il ritorno in scena della musica quanto per la trasmissione digitale. «Vogliamo dare a Ravenna il posto che merita – afferma il Sovrintendente Antonio De Rosa – un ruolo di avanguardia. Raggiungiamo anche gli spettatori del futuro, quelli geograficamente lontani che troveranno ispirazione per tornare a Ravenna».

La 31/a edizione del Festival – nell’epoca delle distanze, delle stagioni annullate, dei teatri chiusi – sogna il massimo coinvolgimento con un ampio programma multidisciplinare e trasversale, con la politica dei prezzi (da 5 a 40 euro), ora anche con lo streaming. (Ansa.it)

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