sabato
23 Agosto 2025

De Pascale agli Stati Generali dell’Economia: «Investire in scuole e strade»

Il sindaco di Ravenna e presidente dell’Unione delle province italiane convocato a Villa Pamphili: chiederà di investire metà del Recovery Fund in infrastrutture viarie e edilizia scolastica perdare spinta alle piccole medie imprese

De Pascale Conte
De Pascale con il premier Conte in una foto di alcuni mesi fa

«Metà delle risorse del Recovery Fund istituito dall’Ue che sarà destinato agli investimenti per la ripresa dopo la pandemia deve essere utilizzato per rendere sicure strade, ponti e gallerie, per mettere al centro l’edilizia scolastica, un patrimonio che, oggi ce ne accorgiamo in tutta la drammaticità, non assicura agli studenti da 0 a 18 anni il diritto allo studio». È questo uno dei temi centrali del Piano che il presidente dell’Upi (Unione province italiane) Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, e la delegazione delle Province porterà oggi alla riunione degli Stati Generali dell’Economia a Villa Pamphili, nella sessione dedicata agli enti locali.

«Abbiamo un’occasione straordinaria per mettere in sicurezza il Paese e per garantire al contempo una spinta immediata alla ripresa economica dando ossigeno alle piccole e medie imprese», sostiene ancora il primo cittadino ravennate. Insieme a proposte per il rilancio dei Distretti industriali a livello territoriale e alle richiesta di semplificazioni, De Pascale chiede di guardare anche lontano dai grandi centri: «È impensabile progettare un rilancio che non veda protagonisti i territori, le aree interne, il 70 percento dell’Italia lontana dalle grandi metropoli».

La delegazione dell’Unione delle Province d’Italia è stata convocata, insieme ad Anci e Conferenza delle regioni, per la sessione di lavori che avrà luogo a partire dalle 17.30.

Ravenna, muore a 17 anni dopo un tuffo nella piscina di uno stabilimento balneare

Il fatto sabato pomeriggio a Marina. La vittima è Andrea Rossi, studente dell’Engim

Il 118 ha constatato il decessoAndrea Rossi, 17enne ravennate, è morto dopo un tuffo in piscina.

La tragedia è avvenuta sabato pomeriggio in uno stabilimento balneare di Marina di Ravenna.

La notizia è riportata sui quotidiani in edicola oggi, 15 giugno.

Il giovane si è sentito male attorno alle 17, dopo un tuffo nella piscina dello stabilimento. Inutili i soccorsi di bagnini e personale del 118, prontamente intervenuto.

A piangere il ragazzo, oltre a famigliari e amici, anche l’Engim di Ravenna, dove studiava.

Il coronavirus rifà capolino nel ravennate con un positivo e un decesso

Continua comunque a migliorare il quadro epidemiologico: in Regione 17 contagi e 5 morti

Tampone Covid 19Riappare in provincia di Ravenna, anche se al minimo, il Covid 19, facendo registrare per oggi 14 giugno sia un caso di positività (una donna, in isolamento domiciliare e asintomatica, la cui positività è stata rilevata a seguito di tampone effettuato per screening sierologico positivo) sia
il decesso di una paziente di di 86 anni, da tempo malata.

Il trend di rarefazione della presenza virale procede comunque in Emilia-Romagna dove sonos tati rilevati “solo” 17 casi di positività rispetto a ieri, di cui 14 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale. I tamponi effettuati sono 6.137 che raggiungono così complessivamente quota 407.039, più altri 1.213 test sierologici, fatti sempre da ieri.
I decessi registrati sono 5: di cui 2 in provincia di Parma, 1 in quella di Reggio Emilia, 1 in quella di Rimini e, per l’appunto, in provincia di Ravenna.
Le nuove guarigioni invece sono 102, per un totale di 22.232. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.637 (-90 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.431:  -89 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 14 (- 1), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 192.

 

Un’arena da 540 posti sul prato di Classis per concerti, teatro e incontri

Lo spazio ideato per una lunga rassegna estiva di eventi dal vivo a Classe, con le adeguate misure di sicurezza

Classis PratoCon le norme che impongono il distanziamento sociale di un metro e riducono la capienza per gli eventi al chiuso a un massimo di duecento persone, le rassegne culturali estive vanno a caccia di spazi all’aperto dove il limite di spettatori sale a mille. Per Ravenna la novità della stagione post Covid sarà un’arena da 540 posti distributi su quattromila mq (metà di un campo da calcio) sul prato del museo Classis: ospiterà concerti, spettacoli teatrali e presentazioni di libri per due mesi a partire dal 30 giugno, con in apertura un evento musicale in anteprima del festival “Ravenna Jazz”.

L’organizzazione logistica sarà in mano a Ravennantica che gestisce anche il museo dedicato al territorio e inaugurato a fine 2018. «Non siamo nuovi a questo tipo di iniziative – spiega Sergio Fioravanti, direttore della Fondazione –. Da sempre cerchiamo di organizzare momenti di interesse culturale non strettamente legati alle nostre esposizioni, per dare nuovi spunti e magari ampliare la platea di chi poi si avvicina alle nostre iniziative più specifiche. Con gli eventi estivi serali abbiamo iniziato a Tamo e da qualche anno siamo passati all’Antico Porto di Classe dove avevamo duecento posti. Il piano per quest’anno era di restare lì ma aumentare fino a quattrocento. Poi è arrivato il coronavirus e con le nuove regole quei numeri non erano possibili».

Il piano B è diventato Classis dove c’è già un precedente: a vedere Lino Guanciale e Marco Morandi a giugno del 2019 andarono in seicento, con le sedie che occupavano una minima parte di quella che occuperanno i 540 posti del 2020. «In linea teorica potrebbero starci molte più persone ma la gestione degli afflussi diventerebbe troppo complessa».
Sul prato di fronte al palco saranno disposte le sedie senza altre strutture, tutte distanziate di un metro senza distinzioni per estranei o conviventi per praticitià organizzativa. Prenotazione obbligatoria dei biglietti, all’ingresso verrà misurata la temperatura corporea grazie alla collaborazione del personale della Croce Rossa. Per accedere all’area spettacoli bisognerà indossare la mascherina, ma una volta seduti se ne potrà fare a meno». Per l’accesso e il deflusso degli spettatori ci sarà l’aiuto dei volontari del comitato cittadino. In caso di maltempo gli eventi verranno cancellati con rimborso dei ticket.
Fioravanti resta abbottonato sul calendario – che sarà presentato al pubblico verso fine giugno – ma alcuni appuntamenti sono già stati annunciati da diretti interessati come ad esempio gli incontri con autori di libri per la rassegna “Scrittura Festival” curata da Matteo Cavezzali. Da altre fonti inoltre si apprende che all’arena faranno tappa due concerti del Bronson, spettacoli teatrali di Accademia Perduta, di Ravenna Teatro e i burattini di “Arrivano dal Mare, eventi di danza contemporanea dell’associazione Cantieri e di musica classica con la Young Europea Orchestra diretta da Paolo Olmi…
«I costi della realizzazione saranno a carico di Ravennantica – precisa Fioravanti –, con le entrate dalla bigliettazione contiamo di rientrare delle spese. Durante gli eventi il museo sarà chiuso ma nel costo di ogni biglietto è compreso l’ingresso a Classis negli orari di apertura».

Sotto indagine della Procura di Ravenna sito web che “spacciava” cuccioli di razza

Le pagine internet sono sotto sequestro preventivo. Per la promozione usavano post con noti calciatori

Bulldog FranceseTentavano di vendere, a caro prezzo, attraverso un sito web dei cuccioli meticci, spacciandoli per pregiati cani di razza, anche grazie a ignari testimonial come calciatori famosi.
Le pagine in internet della fantomatica societa slovacca “I cuccioli di Carlotta” sono state sottoposte a sequestro preventivo dalla Procura di Ravenna, che sta portando avanti un’indagine sul caso.

La notizia è riportata stamane da Corriere Romagna e Resto del Carlino. In una nota delll’Ansa (www. ansa.it/emiliaromagna) si parla di «Cuccioli di bulldog francese spacciati come variante rara perché con manto di colori esotici tipo blu, grigio e lilla e per questo venduti a prezzi molto alti, anche 3.500 euro, ma che in realtà erano semplici meticci. Determinante, per la loro promozione, il ruolo involontario di  vip come Pellegrini, Totti e Nainggolan, dei quali la consegna dei cuccioli o momenti di intrattenimento con gli animali venivano fotografati e documentati con post». A quanto pare la società è fittizia visto che per gli inquirenti ha sede in un capannone abbandonato.

«Il provvedimento, emesso dal Gip di Ravenna – recita sempre il lancio dell’Ansa – è stato confermato dal Tribunale della città romagnola che ha rigettato la richiesta di riesame delle due persone indagate per frode commerciale in concorso: un 35enne di Roma e la convivente, una coetanea slovacca».

Una domenica a rischio temporali. Occhio a vento e pioggia fra entroterra e costa

Allerta meteo “gialla” della Protezione Civile, per le prossime 24 ore, nel territorio ravennate

Dalla mezzanotte di oggi, sabato 13 giugno, alla mezzanotte di domani, domenica 14 giugno, sarà attiva nel territorio del comune di Ravenna l’allerta meteo numero 44 per temporali, emessa dall’ Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia-Romagna. L’allerta è in codice giallo, quindi moderata ma non trascurabile.

L’allerta completa si può consultare sul portale Allerta meteo Emilia-Romagna (https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it/) e anche attraverso twitter (@AllertaMeteoRER); sul portale sono presenti anche molti altri materiali di approfondimento, tra i quali le indicazioni su cosa fare prima, durante e dopo le allerte meteo, nella sezione “Informati e preparati” (http://bit.ly/allerte-meteo-cosa-fare).

Si raccomanda di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso, fissare gli oggetti sensibili agli effetti della pioggia e della grandine o suscettibili di essere danneggiati; prestare attenzione alle strade eventualmente allagate e non accedere ai sottopassi nel caso li si trovi allagati.

 

Scontro frontale fra due auto a Solarolo, un morto di 48 anni e un ferito grave

La sciagura è avvenuta verso le 15 di oggi pomeriggio, il ferito di 73 anni è stato trasportato con l’elisoccorso al Bufalini di Cesena. FOTO

Incidente SolaroloGrave incidente stradale sulla via Madonna della Salute a Solarolo. Si tratta di uno scontro frontale fra due auto, avvenuto verso le 15 di oggi pomeriggio 13 giugno, che ha avuto come conseguenze un morto e il grave ferimento di un altro uomo alla guida della seconda vettura. Stando alle prime ricostruzioni del sinistro, un uomo di 48 anni di Castelbolognese mentre procedeva sulla strada da Solarolo verso Barbiano alla guida di una Fiat Panda, per cause ancora tutte da verificare, ha invaso l’altra corsia di marcia, impattando contro una Ford che viaggiava in direzione opposta. Nello  schianto l’uomo a bordo della Panda è morto sul colpo, mentre  il 73enne che occupava l’altra vettura è rimasto incastrato all’interno dell’abitacolo, ed è stato liberato dopo un lungo e difficile intervento dei Vigili del Fuoco di Faenza. L’uomo estratto dalle lamiere è stato stabilizzato e poi  trasportato con codice di massima urgenza con l’elisoccorso all’ospedale Bufalini di Cesena. La strada è rimasta chiusa la traffico per alcune ore. Sul luogo dell’incidente, oltre all’elicottero da Bologna, sono intervenuti altri mezzi di soccorso del 118, i Vigili del Fuoco, la Polizia locale e i Carabinieri di Faenza per i rilievi di legge e ricostruire la dinamica dell’incidente.

Nelle foto di Massimo Argnani le immagini dello scontro devastante

Nessun contagio, zero decessi in provincia, virus al minimo anche in Regione

In Emila-Romagna solo 28 positivi (24 asintomatici) e 3 morti fra Parma e Bologna

Lab CoronavirusDoppio zero quanto a contagi e decessi nel ravennate, registrati oggi 13 giugno. Nel frattempo si sono verificate 8 guarigioni. Sono circa 70 le persone in quarantena e sorveglianza attiva in quanto contatti stretti con casi positivi o rientrate in Italia dall’estero.
I casi di positivita in Provincia da inizio epidemia sono attestati complessivamente a 1.034.

Nel contesto regionale continua la ridotta incidenza del Coronavirus, per cui in tutto il territorio sono stati rilevati appena 28 positivi in più rispetto a ieri – di cui 24 asintomatici, individuati attraverso l’attività di screening – e solo 3 morti (uno a Parma e due a Bologna).
Le nuove guarigioni sono 115, per un totale di 22.130: quasi il 79% dei contagiati da inizio crisi. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.727 (-90 rispetto a ieri).

Rifacimento del ponte Teodorico. Sopralluogo del presidente regionale Bonaccini

Il governatore in cantiere con l’assessore Corsini, il Sindaco e i vertici di Rfi. «Interventi fondamentali anche per il porto». FOTO

Ponte Teodorico Passerella
Rimozione della passerella pedonale del ponte Teodorico

Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini assieme all’assessore alle infrastrutture Andrea Corsini, al sindaco di Ravenna De Pascale e a dirigenti di Rfi (la società delle Ferrovie Italiane), hanno partecipato a un sopralluogo, questa mattina 13 giugno, nel cantiere del cavalcaferrovia Teodorico a nord-est della città, al centro di importanti lavori di rifacimento, che sono iniziati con lo smantellamento del ponte pedonale attiguo alla struttura principale.
I lavori prevedono l’installazione di un nuovo ponte dal costo di 9 milioni di euro che scavalcherà il fascio di binari della stazione centrale, con una struttura ad arco in un’unica campata di 56 metri di ampiezza. Dimensioni che consentono di far transitare sui binari sottostanti i treni che trasportano i container di ultima generazione e i rimorchi dei camion.

«Un intervento per potenziare un hub strategico per l’Italia e primo punto di approdo delle merci importate in Emilia-Romagna – ha sottolineato Bonaccini –. Un’infrastruttura pubblica fondamentale per la competitività e l’attrattività del territorio, e quindi per la nostra economia e le nostre imprese e un’opera che libera una parte importante della città migliorandone la vivibilità e riducendo l’interferenza delle linee ferroviarie con la viabilità urbana. Una scelta che guarda alla sostenibilità, al trasporto su ferro e non su gomma e alla riqualificazione degli spazi, contribuendo a rimettere in modo l’economia attraverso la leva degli investimenti pubblici, fondamentale per la ripartenza. Continuiamo quindi a fare squadra con enti locali, territori e partner privati perché si possa tornare a crescere e creare occupazione di qualità».

Bonaccini Ponte Teodorico
Da sinistra, Bonaccini, De Pascale e Corsini

«Seguendo le indicazioni dell’Unione europea – aggiunge Corsini – intendiamo favorire sempre più il potenziamento della multi-modalità basata su ferrovie, vie navigabili interne e infrastrutture marittime. Insieme a Rfi, alla città di Ravenna e all’Autorità del Sistema portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale abbiamo sostenuto l’intera fase di analisi e progettazione degli interventi, grazie a un protocollo d’intesa sullo sviluppo di quello che per noi è un punto di snodo nevralgico dell’economia regionale»

«È un investimento molto importante per diversi motivi, mettiamo in sicurezza il ponte che aveva bisogno di interventi, favoriamo la crescita dell’economia portuale potenziando il porto e riqualifichiamo l’intera zona con un intervento di valore – spiega il sindaco De Pascale –. Si tratta del primo passo che va nella direzione di incrementare e ottimizzare il traffico commerciale su ferro e migliorare la circolazione, nella consapevolezza che la crescita e lo sviluppo dello scalo portuale di Ravenna, che riveste un ruolo fondamentale in termini regionali, nazionali e internazionali, non può prescindere dal potenziamento delle infrastrutture al suo servizio.Nella stessa direzione vanno anche gli altri interventi contenuti negli accordi sottoscritti con Rfi, Regione Emilia-Romagna e Autorità portuale che permetteranno di deviare traffico merci dalla stazione favorendo così il potenziamento del traffico passeggeri. Fin da subito – conclude  il primo cittadino – ci siamo impegnati per rendere Ravenna sempre più connessa dal punto vista ferroviario, implementando i collegamenti, riducendo tempi percorrenza e aumentando il numero delle corse per pendolari e turisti».

I primi lavori di rifacimento del ponte Teodorico (foto di Massimo Argnani)

Affidati i lavori di escavo (198 milioni di euro) per l’hub portuale di Ravenna

Scelta dalla Commissione di Ap l’offerta del Consorzio Stabile Grandi Lavori e associati. Plauso del sindaco de Pascale

Gru Al PortoSarà il Consorzio Stabile Grandi Lavori scrl e Dredging International n.v. Zwijndrecht (Belgio) – a cui sono associati Fincosit srl, Rcm Costruzioni srl, Technital spa., Sispi srl e F&M Ingegneria spa – il grande gruppo di aziende che realizzerà, tra le altre opere, anche l’escavo da 5 milioni di metri cubi del nuovo hub nel porto di Ravenna. Si tratta di un’offerta che prevede un costo totale dell’opera di 198 milioni di euro.

La decisione dell’affidamento della gara è stata presa oggi 13 giugno dalla Commissione incaricata di esaminare e valutare le due offerte pervenute relative alla realizzazione delle opere previste nel Progetto “Ravenna Port Hub”, una per l’appunto, proposta dal raggruppamento guidato dal Consorzio Stabile Grandi Lavori e Dredging International e l’altra presentata dal Consorzio Stabile Sis scpa. In seduta pubblica la Commissione ha dato conto dei punteggi della parte tecnica e successivamente ha proceduto all’apertura delle buste (elettroniche) dell’offerta economica dei due concorrenti contenenti i ribassi su tempo e prezzo.

La Commissione dell’Autorità Portuale di Ravenna, nominata il 20 aprile scorso e composta dal Dott. Ing. Andrea Ferrante, Dirigente del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Presidente della Terza Sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, dal Dott. Ing. Massimo Camprini, componente effettivo del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e Capo Area Infrastrutture Civili – Dirigente Servizio mobilità e viabilità del Comune di Ravenna, e dal Dott. Ing. Francesco Di Sarcina, Segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, ha terminato così nei tempi che erano stati previsti il proprio incarico.
Espletate le verifiche di legge e trascorsi i termini che la normativa prevede per eventuali ricorsi, si potrà procedere alla stipula del contratto, alla progettazione esecutiva ed avviare i cantieri ragionevolmente per la fine dell’anno.

Le opere del Progetto “Ravenna Port hub”, comprese nella prima fase, del valore complessivo di 235 milioni di euro (costo del progetto più oneri accessori), consistono nell’escavo di 5 milioni di metri cubi di sedimenti, per approfondire i fondali del porto sino a -12,5 mt con , nel rifacimento del primo lotto di banchine esistenti (per oltre 6,5 km) per adeguarle ai nuovi fondali e nella realizzazione di una nuova banchina della lunghezza di oltre 1.000 mt in Penisola Trattaroli dove sorgerà, tra l’altro, il nuovo Terminal Container.
Il completamento del progetto consentirà anche la realizzazione di aree destinate alla logistica in ambito portuale, per circa 200 ettari, aree direttamente collegate alle banchine, ai nuovi scali ferroviari merci e al sistema autostradale, che rappresenteranno un unicum nel panorama della portualità nazionale.

Alla notizia dell’affidamento dei lavori di escavo del fondali del porto il sindaco De Pascale ha espresso con una nota la sua soddisfazione per l’avanzamento del progetto: «In questi anni l’intera città ha seguito con partecipazione e attesa il percorso che ci ha portati fino a qui, i tanti passaggi tecnici e burocratici che sono stati necessari per portare il progetto Hub portuale e di escavo dei fondali dalla carta alla realtà. L’assegnazione dei lavori è la migliore notizia che la comunità portuale potesse aspettare dopo i sacrifici di questi mesi. Raccogliamo i frutti di quattro anni di duro lavoro e i meriti sono di tutta la comunità ravennate, portuale e non, che ha lavorato alacremente e, su questa sfida è sempre stata coesa. Un ringraziamento alla commissione incaricata, al presidente Rossi e a tutta l’Autorità portuale per il lavoro e l’impegno che hanno speso per il raggiungimento di questo importantissimo obiettivo, che non si è interrotto nemmeno nei giorni dell’emergenza sanitaria».

Nuova ordinanza: dal 19 giugno si balla. Niente mascherina seduti agli spettacoli

Nessun limite di capienza per concerti e teatri. Tornano le sagre

Dodge Wallpapers 404Riprendere le visite agli ospiti nelle Case residenza per anziani (Cra). Organizzare nuovamente sagre e fiere locali, oltre a cerimonie ed eventi assimilabili. Riaprire le sale giochi e le aree giochi per bambini.

Lo si potrà fare in Emilia-Romagna dal prossimo lunedì – 15 giugno – sulla base della nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che contiene le linee guida con le misure da osservare per garantire la sicurezza delle persone, utenti e lavoratori.

Il provvedimento prevede poi che dal 19 giugno si possa tornare a ballare, nel rispetto, anche qui, di linee guida per le discoteche recepite nel provvedimento e solo negli spazi esterni.

Viene poi stabilito che con una successiva ordinanza verranno definite le linee guida da rispettare per la ripresa delle attività delle sale slot, sale giochi, sale bingo e sale scommesse a partire sempre dal 19 giugno.

Inoltre, l’atto modifica alcuni punti di protocolli regionali adottati con precedenti ordinanze.

Sì alle visite agli ospiti nelle strutture per anziani e persone con disabilità
Per quanto riguarda le strutture sociosanitarie per anziani non autosufficienti e i centri socioriabilitativi residenziali per persone con disabilità, le linee guida regionali prevedono ingressi limitati e scaglionati, visite su appuntamento e con una durata indicativa di trenta minuti. Se possibile, le visite dovranno essere limitate a un solo familiare, che all’ingresso sarà sottoposto alla misurazione della temperatura.

E ancora, al momento della prenotazione ai visitatori verrà fatto un colloquio telefonico sul rischio Covid-19, e non potranno accedere alla struttura coloro che nella valutazione abbiano evidenziato sintomi compatibili con il virus o siano stati esposti a rischio di contrarre l’infezione. Le visite saranno comunque autorizzate dopo il parere favorevole dei responsabili delle strutture.

Dovranno inoltre essere individuate aree dedicate agli incontri optando preferibilmente per spazi esterni. Non è ammesso l’accesso di familiari e parenti agli spazi di degenza, come le camere da letto, tranne in casi particolari e su autorizzazione della direzione sanitaria.

Il protocollo stabilisce anche le regole per l’accesso alle strutture del personale esterno, come fornitori e addetti alla manutenzione, che sarà comunque consentito solo per attività strettamente necessarie ed inderogabili, e potrà essere preso a riferimento, con gli opportuni adeguamenti, anche da altre tipologie di accoglienza, come le case di riposo, le comunità alloggio per anziani o le piccole comunità di tipo familiare (case-famiglia e gruppi appartamento).

Manifestazioni fieristiche, sagre, cerimonie (con buffet)
Sempre dal 15 giugno, potranno ripartire anche manifestazioni fieristiche con qualifica locale e sagre, oltre a cerimonie ed eventi assimilabili. Anche per tutte queste attività, l’ordinanza fa proprie linee guida regionali con una serie di misure organizzative di carattere generale per salvaguardare la salute di operatori e pubblico.

Nell’organizzazione di cerimonie – per le quali sono state definite Linee guida regionali specifiche – dovrà essere mantenuto l’elenco dei partecipanti per 14 giorni, i tavoli dovranno essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione, privilegiando l’utilizzo degli spazi esterni. Gli ospiti dovranno indossare la mascherina negli ambienti interni (quando non seduti al tavolo) e negli ambienti esterni (qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro). Il personale di servizio a contatto con il pubblico dovrà usare la mascherina ed igienizzare frequentemente le mani. La distanza di almeno un metro dovrà essere mantenuta anche da parte di eventuali musicisti.

Le linee guida prevedono anche la possibilità di organizzare buffet, ma come già indicato per congressi e convegni, solo con somministrazione del cibo da parte di personale incaricato. Escluso dunque il self-service, tranne nel caso di prodotti confezionati in monodose. In ogni caso la distribuzione del cibo dovrà essere organizzata evitando il rischio assembramenti.

Ritorno del ballo
Via libera dell’attività di ballo, dal 19 giugno, ma solo negli spazi esterni (ad esempio giardini, terrazzi, piste all’aperto).

Modifica protocolli esistenti
L’ordinanza interviene sui protocolli già adottati relativi agli esercizi di somministrazione alimenti e bevande, alle strutture ricettive e altri esercizi aperti al pubblico, per chiarire come non siano ammesse attività per le quali non sia possibile garantire puntuale e accurata sanificazione dei materiali e/o la distanza di 1 metro: tra queste, ad esempio, gioco delle carte, giochi da tavolo, biliardino (calciobalilla), giochi di ruolo. Inoltre, è vietato mettere a disposizioni giornali e riviste per un uso promiscuo da parte della clientela.

Vengono poi integrate le linee guida regionali per cinema, circhi e spettacoli dal vivo: gli spettatori devono indossare la mascherina dall’ingresso fino al raggiungimento del posto (per i bambini valgono le norme generali) e comunque ogni qualvolta ci si allontani dal posto stesso, incluso il momento del deflusso. E per gli spettacoli sia al chiuso che all’aperto viene tolto il tetto massimo di presenti: il numero massimo di spettatori è infatti determinato dalla capienza autorizzata per ciascuna sala, cinema, teatro, circo, auditorium, arena, ecc. tolto il numero di sedute non utilizzabili per garantire la riorganizzazione degli spazi necessaria al distanziamento tra gli spettatori stessi.

Infine, alcune modifiche riguardano poi i corsi con strumento a fiato.

Coronavirus, un nuovo caso a Ravenna. Altri quattro morti in Emilia-Romagna

In tutta la regione sono 33 i contagiati in più in 24 ore

Dall’inizio dell’epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.028 i casi di positività, 33 in più rispetto a ieri, di cui 21 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale.

In particolare, sono stati registrati 14 casi di positività nella provincia di Bologna e 9 in quella di Parma. Per quanto riguarda, Bologna 7 casi sono asintomatici da screening e 5 legati a un piccolo focolaio familiare identificato. Anche per quanto riguarda Parma, 5 dei 9 casi di positività sono asintomatici, esito dell’attività di screening regionale.

I tamponi effettuati sono 8.319 che raggiungono così complessivamente quota 393.539, più altri 1.437 test sierologici fatti sempre da ieri.

Le nuove guarigioni sono 212, per un totale di 22.015:  oltre il 78% sul totale dei contagi dall’inizio dell’epidemia. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.817 (-183 rispetto a ieri).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi (12 giugno) sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.600 (l’88% di quelle malate):  -166 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 17 (- 1), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 200 (- 16).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.015 (+212): 444 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 21.571 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 4 nuovi decessi: un uomo e tre donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a 4.196. Per quanto riguarda la provincia di residenza, 1 decesso si è avuto in quella di Piacenza, 1 in quella di Parma, 2 in quella Bologna (nessuno nell’Imolese). Nessun decesso nelle province di Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e da fuori regione.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.521 a Piacenza (+2), 3.595 a Parma (+9), 4.966 a Reggio Emilia (nessun nuovo caso), 3.930 a Modena (+1), 4.681 a Bologna (+14); 399 a Imola (nessun nuovo caso); 1.005 a Ferrara (+3). I casi di positività in Romagna sono 4.931 (+4), di cui 1.034 a Ravenna (+1), 947 a Forlì (+2),782 a Cesena (nessun nuovo caso) e 2.168 a Rimini (+1).

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi