sabato
23 Agosto 2025

Treni, «metropolitana del mare» tra Ravenna e Rimini con i nuovi convogli Rock e Pop

Nuova App per restare informati e per comprare i biglietti on line

Treno Rock
Treno Rock

In Emilia Romagna l’offerta estiva di Trenitalia (Gruppo FS Italiane) e Trenitalia Tper, in vigore da domenica 14 giugno, punta sulle località della costa, con il potenziamento del numero di corse e di fermate.

Trenitalia Tper garantirà fino a 100 treni regionali al giorno per il collegamento delle località costiere con Bologna, le altre città dell’Emilia e in alcuni casi anche Milano.

Di questi 74 – 24 in più rispetto all’offerta invernale – serviranno la riviera fra Rimini, Riccione e Cattolica e 26, due in più rispetto all’offerta invernale – quella fra Ravenna e Rimini. Quest’ultima offerta diretta fra Bologna, Ravenna e Rimini, lanciata la scorsa estate e nota come Romagna Line, rafforza così il proprio ruolo di «vera e propria metropolitana del mare» – si legge nella nota inviata alla stampa da Trenitalia – con in media una fermata ogni 6/7 minuti fra la città dei mosaici e la capitale del turismo balneare: poco più di novanta minuti per raggiungere Cervia dal capoluogo emiliano e altri dieci per arrivare a Cesenatico.

Le novità dell’estate 2020 riguardano in particolare 5 servizi aggiuntivi il sabato –  2 fra Bologna e Rimini, 1 fra Pesaro e Bologna, 2 fra Bologna e Rimini via Ravenna e 6 la domenica – 1 fra Bologna e Rimini, 1 fra Bologna e Ancona, 1 fra Pesaro e Bologna, 1 fra Ancona e Parma e 2 fra Bologna e Rimini via Ravenna.

I collegamenti saranno garantiti interamente con i nuovi convogli Rock e Pop fra Ravenna e Rimini e con Rock e Vivalto fra Milano/Piacenza/Bologna e Rimini/Pesaro/Ancona.

Complessivamente arriveranno fino a 30 mila al giorno i posti offerti, al netto della quota di quelli che dovranno essere lasciati liberi per il rispetto delle norme di prevenzione del Covid-19.

Fra il 14 giugno e la fine di agosto aumenteranno progressivamente anche le fermate – sette in più – nella stazione di Classe (Ravenna).

Prosegue intanto la progressiva reintroduzione dei collegamenti regionali ridotti nei mesi scorsi per le restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19.

Dal 14 giugno Trenitalia Tper garantirà fino a 688 corse giornaliere – circa l’87% dell’intera offerta – che percorreranno quasi il 95% dei chilometri previsti dal Contratto di Servizio. Il numero delle corse raggiungerà il 100% nelle fasce orarie a maggiore frequentazione e sempre sulle linee Milano/Piacenza/Bologna – Rimini/Ancona, Bologna – Ravenna – Rimini e Parma – la Spezia, del 96% sulla Bologna-Poggio Rusco – Verona e del 95% sulla Rovigo-Ferrara-Bologna, portando al 95% la percentuale dei passeggeri serviti rispetto al periodo precedente l’emergenza sanitaria.

Dal 22 giugno e fino a fine luglio riparte anche l’ormai storico collegamento regionale estivo settimanale tra Bergamo e Pesaro, che passa attraverso Brescia, Poggio Rusco, Ferrara e Ravenna. Nel mese di agosto non sarà possibile effettuarlo per permettere l’esecuzione di lavori di potenziamento della rete regionale nella tratta Poggio Rusco Ferrara.

Anche le Frecce di Trenitalia puntano a migliorare i collegamenti per e dalle località di mare, favorendo l’arrivo dei turisti da regioni storicamente “affezionate” all’Emilia Romagna come la Lombardia.

Due le nuove coppie di Frecciarossa. La prima, in servizio ogni giorno sulla rotta Milano – Ancona, fermerà a Rimini e Riccione mentre la seconda, in servizio nel fine settimana fra Bolzano e Ancona, effettuerà le fermate di Rimini, Riccione e Cattolica.

Confermata infine anche la coppia di Frecciabianca Roma – Ravenna – Roma con fermate a Rimini e Riccione.

Trentaquattro in totale le Frecce in servizio sulla direttrice Adriatica con fermata a Rimini, diciotto quelle che effettueranno servizio nella stazione di Riccione e quattro quelle che faranno sosta anche a Cattolica.

Con l’orario estivo 2020 arriva la nuova App Trenitalia, disponibile dal 22 giugno sugli store Android e iOS.

Tra le principali nuove funzionalità ci sarà il self check-in, disponibile in una prima fase per tutti i biglietti Frecce e InterCity e a breve anche per il trasporto regionale. Con un semplice click il viaggiatore potrà comunicare al capotreno, senza alcun contatto, la propria presenza a bordo.

La nuova App consentirà anche di conoscere il numero dei posti disponibili a bordo dei treni regionali. Un algortimo esporrà con tre diversi colori (rosso, giallo, verde) l’andamento delle presenze a bordo treno sino a non consentire gli acquisti nel momento in cui il treno sarà sold out. Una nuova funzione a tutela della salute delle persone nella Fase 3 dell’emergenza epidemiologica COVID-19 e non solo, per aiutare le persone a scegliere il proprio treno regionale sul quale viaggiare.

Con la nuova App Trenitalia sarà possibile anche acquistare il biglietto con pochi click e ricevere aggiornamenti in tempo reale sullo stato del treno.

Infortunio sul lavoro a Punta Marina: muratore di 45 anni cade dall’impalcatura

L’uomo non è in pericolo di vita. Sul posto per le indagini polizia e Medicina del Lavoro

Attachment (11)Un muratore di 45 anni è rimasto gravemente ferito in un infortunio sul lavoro verificatosi poco prima delle 14 di oggi, 12 giugno, a Punta Marina.

L’incidente è avvenuto in un cantiere per la costruzione di una casa privata alle porte di Punta Marina, lungo viale del Pescatore.

L’uomo è caduta da circa tre metri di altezza, perdendo l’equilibrio mentre si trovava sull’impalcatura.

Trasportato d’urgenza all’ospedale di Ravenna con il codice di massima gravità, l’uomo – di origini tunisine – è però rimasto sempre cosciente. Caduto sulla schiena, non è in pericolo di vita.

Indagini affidate a polizia e Medicina del Lavoro.

Al museo Classis una mostra temporanea sul banchetto “da Bisanzio a Ravenna”

In esposizione alcuni oggetti da mensa in argento scoperti a Cesena e nell’Antico Porto

Foto14 AllestimentoVenerdì 12 giugno al Museo Classis Ravenna è stata inaugurata la mostra “Tesori ritrovati. Il banchetto da Bisanzio a Ravenna”, promossa e organizzata dalla Fondazione Parco Archeologico di Classe – RavennAntica, dal Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì – Cesena e Rimini.

In mostra sono esposti alcuni oggetti da mensa in argento scoperti a Cesena e nell’area archeologica dell’Antico Porto di Classe.

La narrazione prende avvio dalla documentazione del loro ritrovamento: nell’immaginario collettivo, il tema del tesoro nascosto e ritrovato per caso è al centro di numerosi rinvenimenti archeologici. In antico, molti occultamenti venivano fatti intenzionalmente per proteggere beni preziosi a fronte di una minaccia imminente (guerre, lotte civili, epidemie).
Il sotterramento, nelle intenzioni di chi lo ha fatto doveva essere  provvisorio e con la speranza del recupero. In realtà, come  dimostrano i piatti di Cesena e il tesoretto di Classe, spesso si rivela definitivo perché per  molte ragioni non è stato possibile recuperarli e pertanto sono rimasti nascosti sotto terra fino al momento della loro scoperta casuale.

Partendo dalla rappresentazione del banchetto, incorniciata al centro di uno dei due piatti di Cesena, l’esposizione sviluppa un racconto sulla produzione di vasellame da mensa tardoantico e le rappresentazioni figurative di banchetto che circolavano tra le aristocrazie del tempo, derivate da modelli prestigiosi, funzionali a precise esigenze di affermazione e di esaltazione sociale.

“I ceti dirigenti – si legge nella cartella stampa – della tarda antichità hanno molti modi per autorappresentarsi. Uno dei principali è commissionare oggetti preziosi ad artigiani specializzati. Un settore di grande prestigio è quello dell’argenteria: coppe, boccali, posate e grandi piatti sono tra gli oggetti più richiesti dalle aristocrazie. Spesso questi oggetti recano delle raffigurazioni di miti antichi o scene agresti e di banchetto. Nel secondo piatto di Cesena, ad esempio, è presente l’immagine di un amorino e di ghirlande. Il senso di queste rappresentazioni sta nei modelli culturali elaborati dai committenti. Importanti personaggi vogliono comunicare il loro status symbol e le loro radici culturali”.

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Il tesoretto di Classe

Nel caso del Tesoretto di Classe, costituito da sette cucchiai e una patera, è interessante – si legge ancora nella cartella stampa della mostra – «notare le differenti incisioni riportate sulle posate, una delle quali è ornata con un monogramma inciso che comprende le lettere T E O D C ed è molto simile a quello rappresentato sulle emissioni monetali di Teodorico: tutto ciò ci fa intuire che l’ultimo suo possessore aveva assemblato oggetti eterogenei provenienti da servizi da tavola differenti, uno dei quali particolarmente illustre».

Il banchetto è uno dei momenti sociali più importanti nella vita dell’aristocrazia tardoantica, un’occasione di incontro, di esibizione del proprio status e di condivisione di valori comuni. Tra i valori del simposio è anche il rispetto della condizione gerarchica dei commensali, che trova espressione nell’arredo del triclinio e nella disposizione degli invitati. Una vera novità è costituita dalla tavola da pranzo, che nella maggior parte dei casi assume la forma – ben nota da immagini, fonti letterarie e rinvenimenti archeologici – di una mensa semicircolare in marmo, attorno alla quale si disponevano radialmente i letti per gli invitati (stibadia), in modo tale che essi potessero appoggiare il gomito al lungo cuscino collocato tra i letti e la mensa dalla quale venivano prese le vivande.

All’interno dell’esposizione è presente la ricostruzione di uno stibadium (divano per banchetto) in dimensioni reali, che si può trasformare in anfiteatro per i bambini.

Foto10 AllestimentoLa mostra si inserisce nel percorso espositivo del Classis Ravenna approfondendone alcuni aspetti: attraverso la selezione degli oggetti esposti, fornisce un focus ed una riflessione sulla ritualità del banchetto tardoantico. Inoltre, grazie al confronto tra i piatti provenienti dal Museo Archeologico di Cesena e il Tesoretto di Classe è possibile tracciare la storia e l’evoluzione del simposio, comprenderne la ritualità, valorizzando e mettendo in dialogo le diverse realtà museali del territorio, favorendo uno scambio di saperi e conoscenze sul nostro passato.

«Il valore e i significati di questa mostra – dichiara l’assessora alla Cultura Elsa Signorino – si esprimono sotto molteplici punti di vista, a partire dal fatto che essa coincide con la riapertura del museo Classis e in generale dei luoghi della cultura, sulla quale la città di Ravenna sta investendo massimamente, sia per ciò che concerne la promozione del patrimonio Unesco sia per quanto riguarda la realizzazione di eventi, naturalmente nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza; perché la ripartenza non può prescindere dalla cultura, che è una leva di crescita umana, sociale ed economica irrinunciabile. D’altra parte questa mostra valorizza le collezioni permanenti del museo Classis, costituendo così un’intrigante occasione per tornare a visitarlo. E nello stesso tempo ospita i preziosi piatti di Cesena, che successivamente saranno esposti a Budapest, concretizzando così un’altra importante lezione che ci lascia la complessa esperienza che stiamo vivendo: le istituzioni devono collaborare tra loro alla ripartenza. In questo caso lo hanno fatto attraverso un dialogo ravvicinato e ricco tra le diverse testimonianze del proprio patrimonio. Le relazioni e gli scambi reciproci possono e devono essere la strada maestra per uscire più forti e più uniti da questo difficile momento».

«L’idea e il progetto della mostra – sottolinea il presidente di RavennAntica Giuseppe Sassatelli, curatore dell’esposizione insieme a Isabella Baldini, professoressa di Archeologia Cristiana e Medievale dell’Università di Bologna e Fabrizio Corbara, conservatore del Museo Classis Ravenna – sono in perfetta sintonia con la scelta del museo di organizzare annualmente a primavera una piccola esposizione temporanea per approfondire un tema o un momento della lunga storia della città e del suo territorio. Nonostante lo tzunami del coronavirus ci spingesse in altre direzioni, abbiamo voluto mantenere questo impegno non solo per tenere fede alla progettualità culturale del Museo, ma anche nella speranza – che poi si è fortunatamente avverata – che l’apertura della Mostra coincidesse con la riapertura di Musei e Monumenti e potesse essere una preziosa ed efficace occasione di rilancio per tutte le nostre attività. Speriamo che la determinazione e il coraggio con cui abbiamo fatto questa scelta, tutt’altro che facile, possa dare presto i suoi frutti».

Sede: Classis Ravenna – Museo della Città e del Territorio, Parco Archeologico di Classe, via Classense 29, Classe – Ravenna

Periodo: 13 giugno – 20 settembre 2020

Orario: tutti i giorni 10 – 19

Ingresso: incluso nel biglietto a tariffa speciale del museo (5 euro)

Informazioni e prenotazioni: tel. 0544 473717, classisravenna.it.

Parte il servizio salvataggio: 75 torrette con 90 bagnini per 38 km di costa

Dal 13 giugno al 13 settembre da Casal Borsetti a Lido di Savio saranno operativi i baywatch ravennati della Cooperativa Spiagge

Da sabato 13 giugno parte il servizio di salvataggio con i bagnini sulle spiagge dei nove lidi nel comune di Ravenna e andrà avanti, continuativamente, fino a domenica 13 settembre. Lo annuncia la Cooperativa Spiagge che riunisce i duecento stabilimenti sui circa 38 km di costa ravennate

Sono appena terminati i corsi di aggiornamento degli oltre 90 bagnini di salvataggio assunti, ragazzi e ragazze con regolare brevetto di idoneità, rilasciato dopo un esame di fronte a ufficiali della capitaneria di porto e con un’attenzione particolare, attraverso un serio lavoro di grande responsabilità, ai Dpi necessari per affrontare l’emergenza Covid-19.

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L’intero litorale ravennate da Casal borsetti a Lido di Savio, compresi alcuni tratti di spiaggia libera, viene coperto in alta stagione da 75 postazioni, chiaramente visibili e caratterizzate da torrette di avvistamento, uniformemente distribuite lungo il territorio e coordinate tra loro attraverso una rete di collegamenti radio ed un puntuale servizio a mare garantito dal nostro mezzo nautico per un più efficace appoggio logistico alle postazioni. In circa metà delle torrette di avvistamento è presente il defibrillatore, oltre a un servizio di coordinamento e gestione di sedie speciali per disabili che permette loro di entrare in acqua in sicurezza.

Dalla scorsa stagione sulle tradizionali divise rosse degli assistenti ai bagnanti appare il logo dell’assessorato al Turismo del Comune di Ravenna “Ravenna Tourism Italian Beauty Experience” al fine di rafforzare il concetto di servizio qualificante l’offerta turistica del nostro territorio.

Sere d’estate in centro dopo il Covid: niente palchi per concerti ma visite guidate

Per due mesi tre sere a settimana tour alla scoperta della Ravenna nascosta per gruppi di 15 persone: alla conclusione brevi intrattenimenti musicali in giardini

RAVENNA 23/09/2003. NUOVA ILLUMINAZIONE DI PIAZZA SN FRANCESCO
Piazza San Francesco

Le serate d’estate in centro a Ravenna quest’anno non saranno animate da concerti sui palchi delle piazze principali. La scelta è stata presa dal Comune di fronte all’impossibilità di organizzare eventi entro i paletti fissati dalle nuove regole per gli spettacoli dal vivo post pandemia. Sarebbe stato possibile transennare gli spazi e limitare gli accessi a numeri ridotti ma trattandosi di eventi gratuiti in spazi pubblici non sarebbe stato possibile impedire l’accostamento di pubblico all’esterno delle transenne.

Non ci saranno quindi eventi in piazza del Popolo e in piazza San Francesco come accaduto l’anno scorso. A ostacolare la stesura di un calendario pesa anche la tempistica: fino a metà giugno non si è potuto pianificare nulla e ora i tempi sarebbero strettissimi per la macchina organizzativa comunale.

Il piano B del Comune è nel segno dell’esperienza, la parola magica che caratterizza gran parte dell’attrattività turistica di molte amministrazioni. Dal 27 giugno al 31 agosto ogni settimana tre serate (sabato, domenica e lunedì) con visite guidate con piccoli intrattenimenti musicali. Serate che si aggiungeranno ai mercoledì e venerdì con negozi aperti: Ravenna diventa Bella di Sera cinque volte a settimana, per chi ama lo shopping, la cultura e la musica.

Previsti tre itinerari da un’ora circa, ogni sera tre turni (partenze alle 20.30, 21 e 21.30). I gruppi di visitatori saranno composti al massimo da 15 persone; ognuno dovrà indossare la mascherina. La prenotazione sarà obbligatoria e online; i partecipanti saranno dotati di radioguide e tenuti al rispetto delle misure di sicurezza e al distanziamento sociale. I tour si concluderanno in tre giardini interni, tra i più suggestivi della città: i Chiostri Francescani della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna, il Giardino delle erbe dimenticate e il giardino di Palazzo Rasponi dalle Teste. A conclusione del percorso un breve intrattenimento musicale, in sicurezza.

L’assessorato al Turismo del Comune di Ravenna invita le guide turistiche a partecipare al progetto. La call dedicata è coordinata dal consorzio Ravenna Incoming fornitore del servizio di accoglienza turistica e commercializzazione per il Comune. Si può aderire alla call dal 12 al 19 giugno.

L’assessore al Turismo, Giacomo Costantini, si dichiara «felice di un progetto di valorizzazione del nostro centro storico, che grazie alla professionalità delle guide turistiche porterà i partecipanti a vivere un’esperienza unica e riservata, con la possibilità di assistere a degli intrattenimenti musicali, in luoghi suggestivi della nostra città normalmente chiusi di sera. Inoltre sottolineo che dimostrare organizzazione significa anche trasmettere sicurezza. Ringrazio tutti per lo sforzo di rimodulazione della nostra offerta che stiamo mettendo in campo, compresi i partecipanti alle videoconferenze dove sono nati molti spunti delle cose che stiamo realizzando».

Fruttagel presenta il bilancio 2019: il bio traina il fatturato

La coop di Alfonsine progetta investimenti per 9 milioni di euro nel 2020

Frutta RomagnaFatturato a quota 133 milioni di euro, in leggero aumento rispetto all’anno precedente, ed export ancora in crescita con il 6,5 percento del fatturato complessivo (nel 2018 rappresentava il 4,6). Sono i dati di bilancio relativi al 2019 della Fruttagel di Alfonsine, azienda cooperativa di trasformazione agroindustriale.

Il Direttore operativo di Fruttagel Paolo Cristofori ha illustrato nel dettaglio l’andamento dei diversi comparti sottolineando la buona performance dei vegetali surgelati il cui fatturato 2019 ammonta a 63,1 milioni di euro, con un incremento del +1,8% sul 2018, e la lieve flessione del comparto bevande (nettari, succhi e bevande di frutta, bevande vegetali, tè) che registra 50 milioni di euro, in calo del -3,8 % rispetto all’anno precedente. Stabili invece i derivati del pomodoro in sostanziale equilibrio sul 2018 con un valore di 17,7 milioni di euro. Incremento a doppia cifra per il comparto biologico che segna +15,2%, passando da 27 milioni di euro (2018) a 31,1 milioni di euro di fatturato nel 2019.

Piano di investimenti ambizioso per l’azienda ravennate anche per il 2020: gli investimenti per l’anno corrente raggiungono quasi i 9 milioni di euro, pianificati in ottica di efficientamento produttivo e di economia circolare. Il nuovo magazzino automatico surgelato, un nuovo impianto uht, nuove linee di confezionamento, macchinari, adeguamenti strutturali e tecnologici sono solo alcune delle aree di intervento.

Rapinarono volontario che portava farmaci: baby gang si scusa e chiede l’abbreviato

Quattro minorenni pestarono un 23enne che aiutava gli anziani durante il lockdown

Picchiarono e rapinarono in strada a Ravenna un volontario che stava rientrando a casa dopo aver distribuito farmaci agli anziani nel periodo di lockdown e ora la baby-gang di quattro minorenni autori di quel gesto all’inizio di aprile ha chiesto scusa alla vittima, un 23enne, con una lettera e in tribunale tenta la strada del processo con rito abbreviato che concede uno sconto di pena. Lo si apprende dalla stampa locale, Resto del Carlino e Corriere Romagna, oggi in edicola.

Gli autori della rapina hanno età tra 14 e 17 anni, sono tre italiani e uno straniero. I primi tre hanno già chiesto l’abbreviato. Il quarto potrebbe accodarsi. Tutti devono rispondere di lesioni aggravate (prognosi di 25 giorni) e di rapina in concorso aggravata dall’uso di armi improprie come i cocci di vetro di una bottiglia appositamente rotta e di un tronco di legno.

Cinema: tornano le arene, le sale non ancora. Il Cinemacity pensa a un drive-in

Dal 15 giugno è consentito la proiezione nelle strutture al chiuso ma pesano le norme per il distanziamento e le produzioni ferme. Più facile all’aperto: a fine giugno si comincia a Lugo

Drive In Cinema Coronavirus Covid 19Già accadeva prima della pandemia, ma sarà ancora di più così quest’anno: in estate il cinema troverà casa soprattutto nelle arene a cielo aperto. Dal 15 giugno le sale avranno la possibilità di riaprire ma le rigide norme di distanziamento che ne riducono la capienza, i pressanti protocolli di igienizzazione e la distribuzione di film che di solito rallenta nel periodo, faranno sì che alcuni gestori non rialzeranno la serranda. Almeno non subito e non a tempo pieno.

È la decisione presa dalla società Cinemaincentro: non riapriranno le sale in centro a Ravenna (Mariani) e Faenza (Sarti e Italia). Al momento si sta studiando se organizzare qualche serata ad hoc per eventi specifici ma non c’è ancora nulla di certo.

Non riaprirà ancora la multisala Cinedream di Faenza (8 sale per un totale di 2.100 posti). L’annuncio è affida- to a un post su Facebook: «Preferiamo attendere ancora un po’ per adeguarci alle richieste fatte contro il Covid e per capire se le prossime uscite cinematografiche di questa estate sono o meno confermate ma non vi preoccupate, torneremo molto presto».

La stessa situazione vale per l’altra multisala in provincia, il Cinemacity alle porte di Ravenna: «Riteniamo improbabile riuscire ad aprire il 15 giugno perché, ad oggi, le case di distribuzione cinematografica non hanno titoli a disposizione. Siamo in costante contatto con i maggiori operatori del settore in attesa che siano disponibili dei film in grado di attirare il nostro pubblico, di conseguenza pianificheremo la riapertura. Stiamo valutando la possibilità di creare un drive-in all’esterno del Cinemacity.  Le altre attività all’interno della multisala devono osservare le rispettive norme di settore ma sono strettamente legate all’affluenza del pubblico del cinema: attualmente l’unica attività aperta è il ristorante Sushi-One.

Si accenderanno invece le luci in tre arene all’aperto gestite da Cinemaincentro. Dal 27 giugno (ma la data è ancora da stabilire definitivamente) proiezioni all’arena del Carmine di Lugo. A metà luglio toccherà a Massa Lombarda. Mentre la Rocca Brancaleone a Ravenna partirà solo in agosto: la fortezza veneziana infatti fino al 23 luglio ospiterà il Ravenna Festival. La programmazione dei film non è stata ancora annunciata. Così come per gli spettacoli all’aperto vale il limite di mille posti (se possibili garantendo il distanziamento tra spettatori: la capienza della Rocca per il Festival è fissata a 300). La società Cinemaincentro fa sapere che la logistica all’aperto facilita le operazioni di igienizzazione (le sedute non sono di stoffa) e si favorirà la prenotazione online in prevendita.

Per fine giugno è probabile l’apertura del parco delle Cappuccine a Bagnacavallo: gli organizzatori sono al lavoro con il Comune in questo periodo.

Due nuove rotatorie nella Bassa Romagna: tre mesi di cantieri per 400mila euro

Bagnara e Sant’Agata vedranno la messa in sicurezza di due incroci da tempo al centro dell’attenzione per la pericolosità

103390497 10220172712422125 1301598366336927233 OSono in partenza in questi giorni nella Bassa Romagna due cantieri pubblici, a Bagnara e Sant’Agata, per la realizzazione di due rotatorie attese da tempo e che cambieranno la viabilità per migliorare la sicurezza di due punti della rete stradale.

A Bagnara di Romagna il punto interessato è l’incrocio tra le strade provinciali 21 “Della Ripe-Bagnara”, 48 “Molinello” e 67 “Via Lunga”, nei pressi del cimitero (progetto in capo alla Provincia, costo 240mila euro, termine dei lavori previsto entro il mese di settembre senza interrompere mai la circolazione). Al termine delle opere via Lunga sarà declassata a strada di livello comunale a doppio senso di marcia limitato al traffico locale dei residenti o dei diretti ai lotti agricoli, alle attività, alle abitazioni. Dato che la ditta Eurovo è intenzionata a riattivare il mangimificio di via Trupatello, poco distante dalla via Lunga, si è concordato di raddoppiare un tratto di via Lunga di circa 750 metri, dalla rotatoria alla via Trupatello (oltre che il tratto di via Trupatello fino al mangimificio), portando questo tratto di strada ad avere misure ampiamente coerenti con una percorrenza a doppio senso senza limitazioni.

A Sant’Agata sul Santerno partono i lavori in corrispondenza dell’intersezione fra la Sp 253R San Vitale e la Sp 13 Bastia Vecchia. Il termine dei lavori è previsto entro il mese di settembre. L’intervento avrà un costo di 150mila euro.

Spaccio a Lido Adriano: arrestati quattro giovani per un etto di cocaina

I militari hanno notato uno spacciatore che aspettava un incontro e hanno seguito i fatti

I carabinieri della compagnia di Ravenna, nella tarda serata del 9 maggio, a Lido Adriano hanno arrestato tre albanesi di 35, 37 e 39 anni e un 37enne tunisino per spaccio. Nella stessa operazione è stato sequestrato un etto di cocaina.

I militari hanno individuato un noto spacciatore nell’abitato di Porto Fuori, in attesa di un incontro. Gli investigatori dopo aver seguito ed assistito a dei movimenti sospetti, avvenuti tra lo stesso e altri tre soggetti giunti poco dopo, hanno deciso di intervenire e hanno così rinvenuto la sostanza stupefacente. Le conseguenti perquisizioni permettevano di trovare altri 8 grammi di hashish e la somma di 1.500 euro in contanti.

Ieri al termine dell’udienza di convalida, il giudice ha confermato per i quattro la custodia cautelare in carcere.

Polizia municipale: un corso per 16 agenti per usare la pistola a impulsi elettrici

Due giorni di lezioni per introdurre il Taser dopo aver già sperimentato le telecamere attaccate alla divisa

TASER7InAction 1538169810395 HRLa polizia municipale di Ravenna farà sostenere un corso di due giorni a sedici agenti dell’ufficio polizia giudiziaria (sezione pronto intervento) per imparare l’utilizzo del Taser, la pistola a impulsi elettrici capace di immobilizzare le persone colpite. Quello di Ravenna sarà il primo corso in Italia svolto da una polizia locale e il primo in ambito internazionale dopo il lockdown; sarà quindi realizzato con modalità che garantiscano il rispetto delle normative anti-Covid.

L’introduzione del Taser arriva dopo che a fine maggio si è conclusa la sperimentazione dell’uso di 12 videocamere indossabili, le cosiddette bodycam. Entrambi i dispositivi sono realizzati dalla azienda americana Axon cheha deciso un anno fa di fornire alla Municipale di Ravenna le body camera in comodato d’uso gratuito, valutando il Comune «come particolarmente meritevole – fa sapere il Comune stesso – alla luce del conferimento del premio Anci Sicurezza Urbana 2018».

La sperimentazione del Taser si è conclusa in Italia un anno fa: sono stati 80 gli interventi reali «e l’80 percento di questi si è risolto semplicemente mostrando al soggetto il dispositivo a conduzione elettrica, nell’altro 20 per cento i soggetti coinvolti non hanno subito alcun danno».

Nuove analisi delle acque, revocato il divieto di balneazione a Lido di Classe

I valori delle concentrazioni di enterococchi intestinali ed escherichia coli sono risultati nei parametri previsti dalla legge già il giorno dopo

È stato revocato il divieto temporaneo di balneazione istituito ieri, martedì 10 giugno, nel tratto di mare di Lido di Classe da 250 metri a nord del molo nord foce Savio al piede del molo nord foce Savio, in quanto le analisi microbiologiche eseguite sugli ultimi campioni di acqua prelevati dalla struttura oceanografica Daphne hanno dato esito favorevole relativamente al rispetto dei valori delle concentrazioni di enterococchi intestinali ed escherichia coli nei parametri previsti dalla legge, come comunicato oggi al Comune dall’Unità operativa igiene e sanità pubblica del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl Romagna.

Il Comune di Ravenna ribadisce che «i superamenti dei valori limite dei giorni scorsi sono da intendersi riconducibili alle intense piogge che si sono verificate in Emilia Romagna, che hanno provocato piene importanti dei fiumi e dei canali che poi sfociano in Adriatico».

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