lunedì
25 Agosto 2025

Il vento spinge via la barca e i vongolari restano bloccati con l’acqua al ginocchio

Un uomo e una donna recuperati da un gommone dei vigili del fuoco chiamati da un passante

Pescavano vongole nella valle di Marina Romea ma non si sono resi conto che il vento stava allontanando la loro barca e sono rimasti bloccati con l’acqua a mezza gamba: ci è voluto un gommone dei vigili del fuoco per riportarli a terra. È quanto accaduto a due persone, un uomo e una donna, nella tarda mattinata di oggi, 4 giugno, nella piallassa Baiona. I due vongolari stanno bene: il timore per le insidie del fondale li aveva fatti desistere dal tentativo di raggiungere la riva a piedi. Nel frattempo un passante ha avvisato i soccorsi.

Vacanza gratis in Emilia-Romagna per medici e infermieri volontari da altre regioni

Una settimana con vitto e alloggio per due persone offerta dalla Regione alle 194 persone che hanno risposto alla chiamata della protezione civile per rinforzare gli ospedali

KeysMedici e infermieri che hanno raggiunto volontariamente l’Emilia-Romagna da altre regioni d’Italia durante l’emergenza coronavirus, rispondendo alla chiamata della protezione civile per l’esigenza di personale sanitario, avranno una settimana di vacanza, per due persone con trattamento di vitto e alloggio, offerta dalla Regione. Il soggiorno potrà essere prenotato nell’arco temporale di un anno negli alberghi dell’Emilia-Romagna che aderiranno all’iniziativa. In tutto si tratta di 133 infermieri e 61 medici.

Le vacanze saranno a carico della Regione che così, in collaborazione con Federalberghi e Assohotel, vuole ringraziare anche il personale sanitario arrivato qui in piena pandemia per assicurare un contributo prezioso agli ospedali che da Piacenza a Rimini stavano affrontando il momento più difficile.

Adult Bath Towels Bed 1437861(1)«Vogliamo offrire la nostra massima ospitalità a ogni medico e infermiere che ha lasciato i propri cari per raggiungere l’Emilia-Romagna e mettersi a disposizione, con generosità e spirito di servizio, dei propri colleghi impegnati negli ospedali della regione ad affrontare il Covid-19- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini-. Ora che la fase dell’emergenza è passata, con la collaborazione di Federalberghi e Assohotel, vogliamo ringraziarli uno ad uno offrendo una meritata vacanza a loro, insieme ad un accompagnatore, nella nostra regione. È l’abbraccio della nostra terra a chi, senza pensarci un attimo, ha voluto prestare il proprio aiuto. Impegno e generosità che non dimenticheremo mai».

La Milanesiana fa tappa a Cervia con Chiambretti e Fresu per la festa di chiusura

La kermesse culturale ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi toccherà la provincia di Ravenna il 6 agosto

Piero Chiambretti 1280x720L’edizione 2020 della Milanesiana – la celebre manifestazione ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi in cui si incontrano letteratura, cinema, musica, arte, scienza e filosofia – farà tappa in provincia di Ravenna per la festa di chiusura. La serata prevede un dialogo sulla tv, tra il conduttore Piero Chiambretti e il critico Antonio Dipollina, e il concerto di improvvisazioni del trombettista Paolo Fresu. Appuntamento il 6 agosto (la sede è ancora da definire).

Ad annunciare il programma e i nomi è stata la stessa regista e editrice attraverso una conferenza trasmessa in streaming ieri (vedi video in fondo alla pagina da 1h.01′.28”). Anche tutti gli eventi di questa edizione, che arriva dopo la pandemia da Covid-19, saranno disponibili in streaming sulle pagine social della kermesse.

Per Cervia si tratta di una prima volta. «È un onore – ha detto il sindaco Massimo Medri –. Un appuntamento nuovo per la città e per il quale devo ringraziare la Regione Emilia-Romagna. Prossimamente faremo una conferenza stampa dove verrà annunciata la data e gli ospiti dell’evento, per ora non possiamo preannunciare nulla, ma possiamo dire che sarà sicuramente un evento importate per la città». In realtà, come detto, è stata già Sgarbi a svelare tutto ufficialmente.

Quella di Cervia sarà la quarta tappa in Romagna nell’edizione di quest’anno.

Al volante di un’auto sotto sequestro con assicurazione falsa: 45enne nei guai

La donna ha percorso almeno cinquemila km senza copertura Rca: ora veicolo e patente sono in custodia alla polizia locale

IMG 5546Le avevano sequestrato l’auto due mesi prima perché circolava senza assicurazione e così lei ha fatto un falso certificato di Rca e ha continuato a usare quella Seat Ibiza. Una donna di 45 anni di Imola è finita nei guai dopo che la polizia locale di Faenza l’ha fermata per un controllo in piazza Battisti. Gli agenti hanno proceduto al fermo coatto del veicolo, portato via con un carro attrezzi per la successiva confisca, e al ritiro della patente per la successiva revoca che verrà disposta dalla prefettura.

La polizia stradale aveva fermato la 45enne a Casalecchio di Reno il 10 aprile. In quella occasione gli agenti avevano accertato che il veicolo era senza la copertura assicurativa, ed avevano provveduto pertanto a sequestrare l’auto ed a affidarla alla donna intimandole di non circolare fino all’avvenuto pagamento dell’assicurazione. Cosa non avvenuta. E nel frattempo i km percorsi sono stati 5mila.

La donna risulta avere sulle spalle anche diverse denunce per truffe e gli agenti non escludono si potesse trovare a Faenza per tale tipo d’attività illecita.

Riapre la piscina comunale di Lugo, con una nuova gestione

Da sabato 6 giugno torna disponibile il grande parco con tre vasche e campi da beach tennis

Attachment (59)Tempo di ripartenza anche per la piscina comunale di Lugo che sabato 6 giugno riaprirà i battenti.

Saranno diverse le novità, prima delle quali il cambio di gestione della struttura, tuttora di proprietà del Comune. Dopo quasi trent’anni, Co.Pro.Sport, cooperativa che gestiva la piscina dai primi anni ’90, ha ceduto il posto attraverso la cessione del ramo d’azienda a Spo.Ra – Sport Ravennate srl, società nata proprio per seguire la gestione dell’impianto lughese dall’accordo fra Pool 4.0 srl, già impegnata fra l’altro nella conduzione della piscina Gambi di Ravenna, e Idee in Movimento Ssd, società di riferimento del comitato Uisp Ravenna-Lugo che già è il principale attore nell’attività corsistica e natatoria all’interno della struttura.

Sabato 6 giugno dalle 9.30 si apriranno i cancelli di quello che è una sorta di “angolo di mare in città” per gli abitanti del territorio della Bassa Romagna grazie al grande parco fornito di tre vasche, una da 25 metri con acqua riscaldata, una con scivoli e una con idromassaggio, per un totale di 800 metri quadrati di acqua, oltre a 5mila mq di prato e centinaia di lettini e ancora, piazzole, ombrelloni, gazebo, campi da beach-tennis, area bar e ristorante-pizzeria.

Inoltre, una delle vasche della struttura al coperto rimarrà a disposizione per il nuoto in caso di maltempo.

L’impianto sarà aperto fino a settembre dalle 9.30 alle 21 nei giorni feriali e fino alle 20 nei giorni festivi.

Per rispettare tutte le normative e le linee guida studiate per contrastare la diffusione del Covid-19, in questa fase sono stati previsti percorsi obbligati di accesso e uscita differenti fra loro, in maniera da evitare assembramenti.

A Milano Marittima vietati gli addii al celibato. Stop anche agli artisti di strada

Nuova ordinanza del sindaco. Vietata pure la “vendita itinerante di prodotti floreali e oggettistica”

OASI MOVIDA DOPO COVID MILANO MARITTIMA (RA)Nel centro di Milano Marittima sarà vietato girare in costume da bagno e a torso nudo, ma anche partecipare ad addii al celibato o nubilato. Lo prevede un’ordinanza “a tutela del decoro urbano” firmata dal sindaco di Cervia Massimo Medri.

Richiamando anche i provvedimenti sul rischio del contagio da Covid-19, l’ordinanza, valida fino al 31 ottobre per le strade del centro storico, proibisce tra l’altro anche l’arte e la musica di strada, l’uso di petardi, fischietti, megafoni, e trombette, e la distribuzione di volantini o materiale promozionale, se non espressamente autorizzati dal Comune.

Vietata anche la “vendita itinerante di prodotti floreali e oggettistica varia”.

Il provvedimento si aggiunge a quello sul “numero chiuso” per la movida. Dal venerdi’ alla domenica, nei festivi e prefestivi, dalle 21 alle 3.30, la zona dei locali sarà delimitata con accessi controllati. (Ansa.it)

Lo storico titolare del bar Tazza d’Oro di Ravenna dona 5mila euro allo Ior

«Ora che mia moglie è stata operata di tumore abbiamo voluto ringraziare per il trattamento ricevuto»

Attachment (57)L’emergenza Covid-19 non ha fermato la solidarietà nei confronti della lotta contro il cancro in Romagna, a sostegno dei tanti che ogni giorno lottano contro questa malattia. Fulgido esempio di questa affermazione è la donazione appena giunta all’Istituto Oncologico Romagnolo da parte di Giacomo Donegaglia e Flora Mazzotti, coppia conosciuta sul territorio di Ravenna per avere gestito per trent’anni, dal 1963 al 1993, “La Tazza d’Oro”, bar di Piazza del Popolo.

«Sono sostenitore dello Ior da anni – spiega lui – e ho sempre contribuito con cifre modeste: ma ora che mia moglie è stata operata a Faenza di tumore, abbiamo deciso di dare un contributo più consistente per ringraziare del trattamento ricevuto da tutto il personale sia medico che infermieristico che sanitario. Per questo ritengo quindi che sia necessario che tutti sosteniamo la ricerca sul cancro per continuare nei progressi finora raggiunti».

La donazione effettuata da Donegaglia, per ringraziare del trattamento ricevuto dalla moglie Flora e donare speranza a quanti come lei devono affrontare il lungo e complicato percorso della malattia oncologica, è stata di 5.000 euro: un contributo davvero generoso per un privato cittadino.

«Questa offerta ci ha lasciati davvero senza parole – afferma Mario Pretolani, Presidente dell’Associazione Volontari e Amici dello IOR nonché consigliere della sede IOR di Ravenna – quando Giacomo ci ha contattati per informarci della volontà di effettuare una donazione a sostegno della ricerca non avremmo potuto immaginare tanta generosità. Siamo grati per questa manifestazione di amicizia e di fiducia da parte di un membro di spicco della nostra comunità, un volto riconoscibile per tutti quelli che vivono nella nostra città da tanti anni. L’offerta arriva poi in un momento particolare per la nostra organizzazione: come un po’ tutte le realtà nazionali e internazionali dobbiamo fronteggiare le difficoltà legate all’emergenza Covid-19, con vari eventi importanti di raccolta fondi a sostegno delle nostre attività che sono saltati o che sono stati organizzati, diciamo così, in tono minore, in ossequio alle misure di contenimento della pandemia. Ma la ricerca di una cura definitiva al cancro, come era solito affermare il nostro caro prof. Dino Amadori, non può rallentare, per i tanti che lottano contro questa malattia oggi. La donazione di Giacomo darà una bella spinta ai professionisti che combattono la loro battaglia ogni giorno in laboratorio, per donare nuove speranze ai nostri pazienti».

L’Edera al lavoro per raddoppiare il Pala Zannoni. E i saggi si sono svolti a casa

La storica società ravennate investe oltre mezzo milione di euro per ampliare la propria “casa” di Ponte Nuovo

Edera RavennaPartiranno a breve (per terminare presumibilmente già in settembre) i lavori per quella che diventerà a tutti gli effetti la nuova casa dell’Edera Ravenna, società di ginnastica di fama nazionale, tra le realtà più importanti in ambito sportivo di tutta la provincia con i suoi 900 tesserati. Si tratta dei lavori di ampliamento del cosiddetto Pala Zannoni, la tensostruttura del centro sportivo di Ponte Nuovo, già utilizzata dalle allieve dell’Edera per gli allenamenti.

Come ci spiega Rino De Santis, tra i consiglieri della società del presidente Fabio Gardella, nonché responsabile del settore ginnastica artistica (Silvia Sarini è invece la referente per la ritmica). «Abbiamo già concluso i primi lavori alla copertura della tecnostruttura esistente, mentre è in fase di realizzazione, nel cantiere dell’azienda, quella nuova, che sorgerà a fianco, su una superficie pressoché identica a quella attuale, di circa mille metri quadrati. Diventerà in particolare la nuova palestra per la ritmica, con la possibilità però per tutti di potersi espandere, grazie anche alla realizzazione di nuovi spogliatoi, al momento non sufficienti e spesso in condivisione con il calcio».

Un investimento importante, da circa 550mila euro, per un progetto presentato già da alcuni anni e che ora diventerà realtà in seguito anche alla rapida crescita della società, capace di raddoppiare i propri iscritti nel giro di pochi anni. In questi giorni dal consiglio comunale è arrivato il via libera alla fideiussione dell’Amministrazione a favore della Cassa, a fronte di un mutuo della durata di 25 anni acceso dall’Edera, così come di 25 anni sarà la concessione dell’impianto comunale a favore della storica società sportiva.

«Un investimento importante – ribadisce De Santis – ma che ci permetterà anche di ridurre notevolmente i canoni di affitto per le altre palestre che fino a quest’anno eravamo costretti a utilizzare su tutto il territorio comunale. Ora l’intenzione è di portare quasi tutte le nostre allieve a Ponte Nuovo». Dove nel frattempo sono ripartiti gli allenamenti, dopo i mesi di lockdown che hanno visto l’Edera impegnata in una innovativa attività a distanza, con videolezioni per piccole e grandi allieve che si sono concluse con un vero e proprio saggio a distanza. «Le bambine erano tutte molto entusiaste, in attesa di poterci rivedere fisicamente. Certo – continua De Santis – per noi non poter fare il saggio di fine anno, con una presenza stimata di quasi 1.500 persone al Pala De André, ha rappresentato un grave danno, anche economico. Ma il Comune di Ravenna ha sempre dimostrato grande vicinanza e siamo certi che si troveranno le misure adeguate, così come salutiamo con favore la possibilità individuata dal Governo di utilizzare le quote di questi mesi come voucher per la prossima stagione».

Da segnalare anche l’annullamento di un altro evento importante: i campionati nazionali Endas di ginnastica artistica, che per la seconda volta nella storia si sarebbero dovuti tenere a Ravenna, proprio in questo periodo.

In arrivo 4,5 milioni di alberi da piantare in Emilia-Romagna nei prossimi 5 anni

Cittadini, enti locali, associazioni e imprese potranno ritirarli gratuitamente in autunno nei vivai aderenti

Quercia,Riolo TermeQuattro milioni e mezzo di alberi in più nei prossimi cinque anni, uno per ciascuno dei suoi abitanti, per fare diventare l’Emilia-Romagna il“corridoio verde” d’Italia. Una nuova pianta per ogni residente, a partire dalle prime 500 mila che saranno piantate già quest’anno e che cresceranno nei giardini privati e delle scuole, in aree pubbliche e private e che si vanno ad aggiungere alle 200 mila annuali che già la Regione distribuiva tramite i propri vivai.

Un’operazione – assicurano dalla Regione – «che equivale a fermare 26mila automobili l’anno e che porterà all’aumento del 20% del verde nelle città alla fine del 2024»: 5 metri quadri in più per ogni abitante.

Il prossimo 22 giugno apre il bando riservato ai vivai dell’Emilia-Romagna per la distribuzione gratuita degli alberi a cittadini, enti locali, istituti scolastici, associazioni e imprese. A sostenere l’intervento nel suo complesso, un maxi-finanziamento di 14,2 milioni di euro che la Regione si impegna a mettere in campo fino al 2024, con la prima tranche da 1,6 milioni di euro immediatamente disponibile.

Come è articolato il piano

Per ogni area dell’Emilia-Romagna – pianura, costa, collina, montagna – è stato definito uno specifico elenco di essenze, per lo più autoctone, tra le quali si potranno scegliere quali mettere a dimora, ritirandole dai vivai. Tutti gli alberi, di alta qualità per assicurarne l’attecchimento, saranno geolocalizzati per seguirne la crescita uno per uno.

Prende quindi il via un importante percorso di partecipazione aperto a tutti coloro che vorranno dare il proprio supporto alla piantumazione e promuovere attività di sensibilizzazione, anche in vista della Giornata nazionale dell’albero del 21 novembre.

La ripartizione dei fondi per provincia

Il totale di circa 1,6 milioni di euro messi a disposizione nel 2020 dalla Regione per acquistare nuovi alberi è suddiviso tra le province in base alla loro estensione territoriale e alla popolazione residente. Per il capoluogo regionale, Bologna, sono in arrivo oltre 310 mila euro; seguono le province di Modena (quasi 220 mila), Parma (oltre 200 mila) e Reggio Emilia (175 mila euro). Circa 154 mila euro sono assegnati rispettivamente a Ferrara e Forlì-Cesena, poi Piacenza 142 mila, Ravenna oltre 134 mila, e a Rimini quasi 91 mila euro.

Il bando

Dal prossimo 22 giugno (ore 14) i vivai della Regione potranno presentare domanda per accreditarsi ed essere autorizzati a fornire gli alberi a Comuni, scuole, cittadini, imprese e associazioni che ne faranno richiesta. Il termine di partecipazione alla selezione scade alle ore 16 del prossimo 3 luglio.

Tutte le domande saranno valutate e le aziende vivaistiche risultate idonee dovranno confermare tramite la piattaforma telematica la manifestazione di interesse ad accettare la quota di distribuzione delle piante loro assegnata.

La consegna degli alberi

Nel periodo compreso tra i mesi di ottobre e dicembre 2020, Comuni, scuole, cittadini, imprese e associazioni potranno rivolgersi ai vivai accreditati per ritirare gratuitamente gli alberi da mettere a dimora. Sarà consentita la scelta tra varietà specifiche adatte ai vari territori: piante prevalentemente autoctone coerenti con le caratteristiche ecologiche del sito di posa.

Ogni esemplare presenterà caratteristiche qualitative tali da garantirne l’attecchimento, come ad esempio apice e apparato radicale ben formati, oltre ad un adeguato rapporto altezza/diametro. Per quantitativi richiesti superiori alle 100 unità saranno richiesti i dati catastali dei terreni interessati alla messa a dimora; viceversa saranno solo richiesti i dati anagrafici del beneficiario.

A Lugo un’ordinanza conferma divieto d’utilizzo dei giochi per bambini nei parchi

In attesa di chiarimenti governativi in merito all’obbligo di sanificazione giornaliera

Pulizia Giochi Ravenna Addetti
Addetti impegnati nella pulizia dei giochi a Ravenna

Quello di Ravenna è stato tra i primi Comuni in regione a riaprire le aree giochi dei parchi pubblici, con conseguente impegno a sanificare le attrezzature ogni giorno.

Una decisione che probabilmente non tutte le Amministrazioni possono permettersi, tanto che finora, da una rapida verifica, solo Russi pare abbia seguito l’esempio di Ravenna, in provincia.

Mentre il sindaco di Lugo, per esempio, ha firmato una nuova ordinanza in cui viene vietato esplicitamente l’utilizzo «delle attrezzature ludiche e ricreative (come ad esempio giochi per bambini, gazebo e relativi arredi) interne a parchi, giardini e spazi verdi pubblici non affidate in gestione a terzi, presenti su tutto il territorio comunale, anche se sprovvisti di segnaletica». Il tutto, si legge nell’ordinanza dell’1 giugno, «in attesa di chiarimenti governativi sull’applicazione dell’Allegato 8 del Dpcm del 17 maggio (“Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzative di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza Covid”), che impone specifiche attività di manutenzione ordinaria e controllo periodico degli spazi e dei relativi confini, di gestione e controllo/supervisione, oltre che di pulizia approfondita (almeno giornaliera) e verifica periodica delle condizioni igieniche degli arredi e delle attrezzature disponibili nelle aree giochi».

In un post sul suo profilo facebook il sindaco Ranalli ha voluto commentare subito questa decisione: «Mi scrivete in tanti per chiedermi se i bambini possono usare i giochi nei parchi. Purtroppo non è ancora possibile, a Lugo così come negli altri comuni della Bassa Romagna.
Noi sindaci siamo i primi a provare dispiacere nel vedere quelle cordelle bianche e rosse attorno ai giochi. Sappiamo che i bambini più di tutti hanno sofferto in questa emergenza.
Ci tengo però a spiegare che la decisione di vietare per ora l’uso dei giochi è stata presa per garantire la sicurezza di tutti, alla luce anche delle linee guida comunicate dal Governo per la gestione di questi spazi. Per tenere aperte le aree gioco sono infatti previste specifiche attività di manutenzione e un continuo controllo degli spazi, oltre alla pulizia almeno giornaliera delle strutture. Sono compiti, soprattutto per quanto riguarda la sanificazione dei giochi, che devono essere affidati a persone con competenze specifiche. La legge non ci consente di utilizzare per queste attività volontari o beneficiari del reddito di cittadinanza.
Non intendiamo dimenticarci dei bambini e, in attesa di chiarimenti da parte del Governo sulle linee guida, siamo già al lavoro per organizzare al meglio gli spazi a loro dedicati e la relativa gestione, in modo da garantire le necessarie condizioni di sicurezza».

Scuola, festa di fine anno in giardino, a turni, con un segnaposto per ogni bambino

L’iniziativa del Comune di Castel Bolognese, al momento unico in provincia

Scuola Bambini ZainoIl Comune di Castel Bolognese organizza la festa di fine anno scolastico nel giardino del centro sociale di viale Umberto I. Come annunciato dal sindaco Luca Della Godenza nei giorni scorsi.

Ora il Primo cittadino dà indicazioni più precise, dando appuntamento a venerdì 5 e sabato 6 giugno.

L’incontro si svolgerà in luoghi e orari extrascolastici «in modo da rendere la partecipazione spontanea, libera, volontaria e svincolata dagli obblighi scolastici.
Poiché si svolgerà interamente all’aperto, in caso di maltempo l’iniziativa sarà rinviata».

Calendario:

Scuola Secondaria di primo grado – Venerdì 5 giugno 2020
Classe III A, dalle ore 14.30 alle ore 15.30.
Classe III B, dalle ore 15.45 alle ore 16.45.
Classe III C, dalle ore 17.00 alle ore 18.00.
Classe III D, dalle ore 18.15 alle ore 19.15.

Scuola dell’Infanzia – Sabato 6 giugno 2020
Classe V B, dalle ore 9.30 alle ore 10.00.
Classe V A, dalle ore 10.30 alle ore 11.00.
Classe V C, dalle ore 11.30 alle ore 12.00.

Scuola Primaria Modulo – Sabato 6 giugno 2020
Classe V A, dalle ore 14.30 alle ore 15.30.
Classe V B, dalle ore 15.45 alle ore 16.45.

Scuola Primaria Tempo pieno – Sabato 6 giugno 2020
Classe V A, dalle ore 17.00 alle ore 18.00.
Classe V B, dalle ore 18.15 alle ore 19.15.

Scuola dell’infanzia San Giuseppe – Venerdì 19 giugno 2020
Ore 18.00 presso il parco della Scuola San Giuseppe.

Regole:

– Si potrà accedere all’area individuata solo ed esclusivamente nell’orario e nel giorno indicato.
– Le tempistiche comunicate andranno rigorosamente rispettate, non sarà possibile trattenersi una volta terminato l’incontro.
– L’ingresso e l’uscita saranno adeguatamente segnalate e differenziate.
– È opportuno che l’alunno sia accompagnato da un solo genitore ed eventuali sorelle e fratelli qualora la famiglia fosse impossibilitata a fare diversamente.
– Sia il bambino che l’accompagnatore devono essere in buona salute. Se nei giorni precedenti l’appuntamento dovessero insorgere sintomi anche lievi (febbre, tosse, raffreddore, mal di gola), Vi chiediamo di non presentarvi.
– Sarà posto a terra un segnaposto in modo che ogni alunno possa accomodarsi e vivere quel tempo in sicurezza, nel rispetto delle regole e del distanziamento fisico.
– Non sarà possibile utilizzare i servizi igienici.
– Si ricorda di indossare la mascherina e di utilizzare il gel igienizzante posto all’ingresso.
– L’adulto dovrà vigilare e sorvegliare il minore che accompagna.
– Si richiede la massima collaborazione nel rispetto delle poche ma essenziali regole indicate al fine di garantire un sereno svolgimento dell’incontro.

Covid, solo 13 casi di positività in più in tutta la regione nelle ultime 24 ore

Per il terzo giorno consecutivo zero contagi e zero decessi in provincia di Ravenna

Tamponi CoronavirusDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 27.842 casi di positività, 14 in più rispetto a ieri: pressoché tutti questi nuovi casi, 13, sono relativi a persone asintomatiche, esito dell’attività di screening regionale.

I tamponi effettuati sono 3.001, che raggiungono così complessivamente quota 336.630, a cui si aggiungono 233 test sierologici1.

Le nuove guarigioni sono 76, per un totale di20.856:circa il 75% sul totale dei contagi dall’inizio dell’epidemia. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 2.839 (-73 rispetto a ieri).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi, 3 giugno, sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 2.447 (circa l’86% di quelle malate), -57 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 50 (lo stesso dato di ieri). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid, scesi a 342 (-16).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 20.856 (+76): 800 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 20.056 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 11 nuovi decessi: cinque uomini e sei donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a 4.147.  Gli 11 nuovi decessi – relativi tranne un caso agli ultimi due giorni – sono così ripartiti per quanto riguarda la provincia di residenza:2 in quella di Piacenza, 2 in quella di Parma e 7 in quella di Bologna (nessuno nell’Imolese). Nessun decesso nelle province di Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e da fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.495 a Piacenza (+2), 3.534 a Parma (+5), 4.952 a Reggio Emilia (dato invariato), 3.922 a Modena (+4), 4.642 a Bologna (+2); 394 a Imola (come ieri); 995 a Ferrara (dato invariato). Infine, in Romagna i casi di positività hanno raggiunto quota 4.908 (+1), con 1 nuovo caso a Forlì (944). Nessun nuovo caso anche nella provincia di Ravenna (1.028 totali), a Cesena (780) e in quella di Rimini (2.156)

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