venerdì
12 Settembre 2025

Orti comunali: massimo 3 ore al giorno e alternanza tra lotti pari e dispari

Nuove regole a Ravenna per gli appezzamenti in concessione per l’autoconsumo: si potrà andare solo in base alla data. Vietati assembramenti

Agriculture Backyard Blur Close Up 296230Il Comune di Ravenna ha stabilito alcune regole per l’accesso agli orti comunali. Nei giorni pari del mese possono andare i concessionari di appezzamenti contrassegnati da numero pari e nei giorni dispari del mese i concessionari di appezzamenti contrassegnati da numero dispari. L’accesso è consentito una sola volta al giorno e nel limite massimo di tre ore. Sono vietati l’accesso agli spazi comuni, le riunioni e gli assembramenti anche in luoghi aperti, al fine di evitare occasioni di contatti ravvicinati fra le persone.

Le disposizioni intendono finalizzare l’accesso e la fruizione dei terreni comunali adibiti ad orti esclusivamente all’autoconsumo e non alla socializzazione e all’aggregazione, che in questo momento sono vietate.

Per quanto riguarda gli orti non comunali si ricorda che, come ha già precisato il Governo, gli imprenditori agricoli, professionali e non, in possesso di partita Iva con riferimento al codice Ateco 01, possono recarsi nei loro appezzamenti, anche al di fuori del comune di residenza; si consiglia di contattare la propria associazione di categoria per sapere quali documenti è opportuno portare con sé in caso di controlli delle forze dell’ordine, a supporto dell’autodichiarazione.

Per chi non è imprenditore agricolo è comunque consentito lo svolgimento di attività lavorative su superfici agricole adibite alle produzioni per autoconsumo nel proprio comune di residenza, se la coltivazione del terreno è per uso agricolo e l’attività è diretta alla produzione per autoconsumo. Come da indicazioni ministeriali il soggetto interessato dovrà attestare, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, la proprietà di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito. Per gli orti privati delle case diverse dall’abitazione principale o ubicate in un altro comune, è consentita l’attività di cura e manutenzione solo da parte del personale incaricato che svolge attività imprenditoriale riconducibile al codice Ateco 01.

Il Comune di Lugo fa sapere che la cura degli orti comunali è consentita purché si resti nel proprio comune di residenza e nel recarsi agli orti si deve utilizzare il percorso più breve dalla propria abitazione, una volta giunti sul posto bisogna mantenersi sull’appezzamento assegnato e rispettare il distanziamento sociale di almeno due metri fra le persone. «È necessario utilizzare le mascherine chirurgiche e non creare assembramenti fra le persone presenti o anche con una sola persona. I cittadini devono utilizzare guanti in lattice per l’utilizzo degli strumenti comuni come innaffiatoi e gomme di irrigazione, da smaltire poi nella raccolta indifferenziata. Infine, è richiesto di rimanere all’interno dell’orto per il tempo necessario alla sua cura e manutenzione o alla raccolta di ortaggi».

L’epidemia in provincia causa altri 15 contagi e 3 morti. A Faenza gazebo pre-triage

Davanti all’ospedale manfredo una struttura mobile per i test di verifica di chi è in via di guarigione

PA Ambulanza CovidLa diffusione dell’epidemia di Covid-19 in provincia di Ravenna continua: alle 12 di oggi, 23 aprile, si registrano 15 contagi e tre morti in più rispetto allo stesso orario di ieri. Il totale dei positivi è 956 che comprende 65 decessi e circa 500 guariti.

Rispetto alle 15 nuove positività si tratta di 10 donne e 5 uomini: 8 pazienti sono ricoverati non in terapia intensiva, di questi 6 sono ospiti di una struttura del territorio per i quali il ricovero si è reso necessario in via cautelativa, gli altri 7 sono seguiti a domicilio. Complessivamente 9 dei nuovi pazienti positivi fanno riferimento alle strutture del territorio già colpite dal virus, gli altri hanno avuto contatti con casi già accertati.

I tre decessi riguardano due donne di 96 anni (una era un’ospite della casa di riposo Baccarini di Russi) e un uomo di 80 anni. Si sono inoltre verificate ulteriori 14 guarigioni complessive più 29 guarigioni cliniche di pazienti che effettueranno tamponi di negativizzazione.

Sono 216 le persone in quarantena e sorveglianza attiva in quanto contatti stretti con casi positivi o rientrate in Italia dall’estero.

Intanto ai 33 punti pre-triage già attivi su tutto il territorio regionale e allestiti davanti agli ospedali e alle carceri, si aggiunge quello davanti all’ospedale di Faenza in prossimità dell’accesso a Oncologia che effettuerà i tamponi di verifica a chi è in via di guarigione. Si tratta di un gazebo di 4×4 metri, installato grazie al contributo offerto dall’Istituto oncologico romagnolo (Ior) che lo ha noleggiato in collaborazione con il servizio Area Romagna dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, che ha fornito anche due termosifoni.

Mascherine e distanziati: il vescovo e i monaci paolini supplicano la Madonna Greca

Monsignor Ghizzoni si è inginocchiato sul sagrato di Santa Maria in Porto come segno di benedizione e affidamento della città alla Patrona

Il vescovo di Ravenna, Lorenzo Ghizzoni, stamani 23 aprile si è inginocchiato sul sagrato della basilica di Santa Maria in Porto e ha recitato la supplica alla Madonna Greca, patrona di Ravenna e dei lidi, insieme ai monaci paolini che reggono il Santuario, come segno di benedizione e affidamento della città alla Patrona. Nella messa di domenica scorsa erano stati ricordati i nomi delle vittime del Covid-19, una ad una.

Alle 18.30 monsignor Ghizzoni celebrerà la messa all’interno del Santuario di Santa Maria in Porto, nella cappella che conserva l’immagine della Patrona trasmessa in streaming sulla pagina Facebook della parrocchia. Subito prima, il Rosario alle 17.30.

Case di riposo: zone rosse interne isolate o trasferimento dei contagiati

La Regione detta la linea per uno dei fronti caldi dell’epidemia: approvato un documento con le azioni da adottare per interrompere la diffusione. Preoccupa il caso della Baccarini di Russi: metà dei 60 ospiti sono positivi e già un morto

Casa Famiglia Per Anziani In Via GermanicoLa Regione Emilia-Romagna ha definito un documento che fornisce ulteriori indicazioni operative ai gestori di strutture residenziali (sociosanitarie e socioassistenziali) per anziani e persone con disabilità su quando e come agire con la maggior efficacia e tempestività possibili per interrompere al più presto la catena dei contagi da Covid-19. Le case di riposo, assieme agli ambienti domestici, rappresentano uno dei fronti ancora caldi nella lotta al coronavirus.

Come noto, in provincia di Ravenna la situazione più delicata sul fronte delle case di riposo è quella all’interno della Baccarini di Russi. La struttura ospita 61 anziani e ieri, 22 aprile, si è registrato il decesso di una donna di 96 anni che era contagiata. Secondo l’ultimo aggiornamento che risale a pochi giorni fa, gli infetti totali sono poco meno della metà tra gli ospiti e una decina tra gli operatori.

In sintesi, ecco le azioni che dovranno essere ulteriormente potenziate secondo il documento redatto dalla Regione. Diagnosi tempestiva, innanzitutto, con tamponi effettuati all’interno delle strutture nel più breve tempo possibile sui casi sospetti positivi. Sorveglianza costante di tutti gli ospiti per verificare la comparsa di sintomi anche lievi. Creazione di zone rosse per l’isolamento sicuro dei positivi in ambienti completamente separati dagli asintomatici e con assistenza di personale dedicato. Se l’isolamento sicuro all’interno non può essere garantito vanno trovate collocazioni alternative: varie le opzioni individuate, a partire dalle strutture lungodegenziali o riabilitative di ospedalità privata accreditata, per cui è già stata raccolta la disponibilità di Aiop; ma anche aree ospedaliere o ospedali di comunità deputati all’accoglienza di pazienti Covid, e ancora “Cra Covid” dedicate in cui l’assistenza sanitaria sia preferibilmente assicurata sulle 24 ore. Le aziende sanitarie pubbliche sono chiamate a vigilare, anche con specifici sopralluoghi, sull’effettiva attuazione delle misure di prevenzione.

«I gestori hanno esclusiva responsabilità giuridica rispetto agli aspetti organizzativi delle attività – spiega l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini –, ma abbiamo voluto dare loro uno strumento operativo per poter agire, anche con l’importante supporto delle aziende sanitarie».

Il documento è già stato condiviso dall’assessorato alle Politiche per la salute con le direzioni delle Aziende sanitarie e con le parti sociali, a partire dai sindacati, e avrà un passaggio anche in Giunta regionale.

Un coniglio selvatico per le vie del centro: catturato per riportarlo in natura

L’animale vagava in una traversa di via Cavour. I volontari dell’Enpa lo libereranno in uno spazio più adatto alle sue esigenze

Foto3Da metà aprile un coniglio selvatico si aggirava per le strade del centro storico di Ravenna, in particolare la zona di Via Barbiani e del giardino della Domus dei Tappeti di Pietra. Alcune persone si erano interessate per catturare l’animale e metterlo in sicurezza ma non erano riuscite nell’intento. Con l’aiuto di una gabbia trappola, messa a disposizione dalla sezione provinciale dell’Enpa a Ravenna, il coniglio è stato catturato nella mattinata di oggi, 23 aprile. I volontari dell’ente si occuperanno di liberarlo in un luogo più adatto alle sue esigenze.

Nel forese tre mercati riaprono nei cortili delle scuole solo con generi alimentari

Castiglione di Ravenna, Mezzano e San Pietro in Vincoli: tornano le bancarelle in spazi recintati con ingressi controllati

Frutta Mercato Benelli
Un’immagine del mercato allo stadio di Ravenna

Dopo quello in città a Ravenna riaprono altri tre mercati ambulanti nel forese: a San Pietro in Vincoli, Castiglione di Ravenna e Mezzano.

Come è accaduto per il mercato di Ravenna l’amministrazione comunale, in ottemperanza alle prescrizioni regionali secondo le quali i mercati, soltanto limitatamente alla vendita di generi alimentari, possono svolgersi solo all’interno di strutture coperte o in spazi pubblici recintati, ha lavorato per creare le condizioni di massima sicurezza e rispetto della normativa di contenimento e contrasto della diffusione del coronavirus.

I mercati si svolgeranno quindi nelle aree cortilizie delle scuole, che sono recintate e per le quali è possibile organizzare un accesso contingentato e garantire il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

Il primo mercato a riaprire sarà, venerdì 24 aprile alle 8.30, quello di San Pietro in Vincoli, nell’area cortilizia della scuola di via Castello; martedì 28 aprile, invece, sempre alle 8.30, quelli di Castiglione di Ravenna, nell’area cortilizia-campo sportivo della scuola di via Morini; e di Mezzano, nell’area cortilizia della scuola di piazzale John Lennon.

Le logge del Pavaglione accolgono i mercati: tre giorni a settimana

Saranno aperti solo due varchi: il mercoledì con il consueto appuntamento settimanale, il venerdì con il bio e il sabato con i contadini

Il PavaglioneA Lugo i mercati ordinari dedicati alla vendita di prodotti alimentari, come il mercato settimanale del mercoledì, il Bio Marchè del venerdì e il mercato del contadino del sabato si spostano nelle logge interne del Pavaglione.

Saranno aperti solo due dei portoni degli accessi agli angoli e agli occhielli laterali: uno per l’entrata e uno per l’uscita. Il venerdì BioMarchè dalle 15.30 alle 19, mercato settimanale il mercoledì dalle 8.30 alle 13.30, mercato del contadino al sabato dalle 8.30 alle 13.30. Il 25 aprile e l’1 maggio non si svolgeranno i mercati.

Per operatori e clienti mascherina obbligatoria, da indossare anche in fila all’esterno. Dovranno essere messi a disposizione dispenser con soluzione per la disinfezione delle mani.

Riparte il mercato a Faenza: solo alimenti, 6 mattine su 7 in piazzale Pancrazi

Area recintata con ingressi regolamentati, mascherina obbligatoria per tutti, anche i guanti per gli esercenti

Red Tomatoes 1367243In area recintata e presidiata, in via eccezionale per il tempo legato all’emergenza Covid-19, riaprono a Faenza il mercato ambulante, limitatamente ai prodotti alimentari, e il mercato del Contadino. Valutata come troppo piccola l’area di piazza Martiri della Libertà, è stata invece ritenuta compatibile l’area di piazzale Pancrazi a lato dello Chalet dello Sport, già utilizzata tutte le settimane per il mercato del Contadino.

Il mercato si svolgerà tutte la mattine dal lunedì al sabato dalle 8 alle 13.30. Il mercato del Contadino si terrà il venerdì pomeriggio. L’intera area destinata al mercato sarà recintata con strutture fisse non amovibili, mentre gli ingressi e le uscite saranno presidiate e regolamentate in modo da consentire il rispetto delle norme antiassembramento, cioè la distanza interpersonale di almeno un metro.

Per chi si troverà in fila all’ingresso e per tutti coloro che saranno all’interno dell’area recintata varrà la stessa regola: l’obbligo di indossare la mascherina protettiva naso/bocca, mentre agli esercenti e loro dipendenti è richiesto anche l’uso dei guanti.

Scuole, la proposta del sindaco di Ravenna: riaprire nidi e materne dal 28 maggio

L’idea riguarda i servizi 0-6 anni e vuole sfruttare gli spazi all’aperto, magari anche quelli inutilizzati di alcuni musei

De Pascale Conte
De Pascale con il premier Conte in una foto di alcuni mesi fa

Il Comune di Ravenna sta lavorando a un progetto per la riapertura dei servizi scolastici 0-6 anni (asili nidi e materne) dal 28 maggio sfruttando spazi all’aperto, magari riconvertendo quelli inutilizzati a disposizione di alcuni musei. Il sindaco Michele de Pascale ne aveva accennato in un post su Facebook ieri (vedi in fondo alla pagina) e ne ha parlato in modo più approfondito in una intervista uscita oggi, 23 aprile, su Il Resto del Carlino.

L’idea che verrà sottoposta all’attenzione di Regione e Governo è di partire dai servizi dell’infanzia proprio come sperimentazione, perché non è scuola dell’obbligo e perché consente di lavorare con numeri ridotti. «Bisogna ragionare sulla minimizzazione del rischio, visto che l’azzeramento è impossibile», è un passaggio dell’intervista.

La proposta nasce da una duplice esigenza: non distruggere la socialità tra bambini per un tempo così lungo fino all’arrivo di una cura o del vaccino ed evitare che per seguire i figli molte madri siano costrette a restare escluse dall’occupazione nella fase 2 della ripresa.

Nuova ordinanza: ora è ufficiale, si può andare a coltivare l’orto

Il provvedimento del presidente della Regione, valido anche negli appezzamenti comunali

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I vigili durante i controlli negli orti al parco Baronio di Ravenna

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato un’ordinanza che disciplina e integra alcune misure restrittive ora in vigore.

Fra le principali novità valide in tutto il territorio regionale, dal 23 aprile al 3 maggio saranno consentite alcune attività come la cura degli orti, ma senza spostarsi fuori dal comune di residenza, o il taglio della legna per autoconsumo – sempre all’interno del proprio comune -, o la vendita di prodotti florovivaistici (semi, piante, fiori).

Restano sospesi tutti i giorni tutti i mercati, fatta eccezione per quelli a merceologia esclusiva per la vendita di prodotti alimentari e i posteggi destinati e utilizzati per la vendita di prodotti alimentari che si svolgano all’interno di strutture coperte o in spazi pubblici recintati.

Cambiamenti anche nelle province di Piacenza e Rimini e il comune di Medicina, con la frazione di Ganzanigo, nel bolognese, dove su alcune misure finora più restrittive avviene un riallineamento rispetto al resto del territorio regionale. Dal 27 aprile, riapriranno infatti banche e uffici postali, mentre già dal 23 aprile le aziende, ora sospese, potranno far accedere ai propri locali i dipendenti o il personale esterno per attività di vigilanza, manutenzione, sanificazione o gestione dei pagamenti, oppure spedire merci giacenti in magazzino o ricevere beni e forniture, in ognuno di questi previa autorizzazione del Prefetto.

Queste, nel dettaglio, le misure previste.

Orti e vendita di fiori
In tutta l’Emilia-Romagna, dal 23 aprile al 3 maggio è consentita la coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione, per autoconsumo, anche all’interno degli orti urbani e comunali. Attività che potranno avvenire esclusivamente all’interno del proprio comune di residenza.
Inoltre, è consentita la vendita di prodotti florovivaistici (come semi, piante, fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti…) negli esercizi commerciali al dettaglio. Ed è consentito il taglio della legna, per autoconsumo, in situazione di necessità, limitando gli spostamenti dalla propria residenza e comunque entro il territorio comunale di residenza.

Imbarcazioni e cantieristica navale
Per quanto riguarda le imbarcazioni di diporto all’ormeggio, sono permesse le attività artigianali rese da terzi per interventi di manutenzione a bordo e sono consentite, nell’ambito delle attività di cantieristica navale, l’attività di “consegna di magazzino” nonché le attività propedeutiche allo spostamento dal cantiere all’ormeggio o le attività connesse comunque finalizzate alla consegna, previa comunicazione al Prefetto.

Mercati
Restano invece sospesi tutti i giorni i mercati ordinari e straordinari, a merceologia esclusiva, i mercatini e le fiere, compresi i mercati a merceologia esclusiva per la vendita di prodotti alimentari, e più in generale i posteggi destinati e utilizzati per la vendita di prodotti alimentari. Così come resta sospeso il commercio su aree pubbliche in forma itinerante.
Se invece si svolgono all’interno di strutture coperte o in spazi pubblici stabilmente recintati o comunque perimetrati con strutture idonee a non consentire l’accesso all’area se non dagli ingressi autorizzati e sempre nel rispetto delle norme già previste per gli esercizi commerciali (allegato 5 Dpcm 10 aprile 2020), sono permessi i soli mercati a merceologia esclusiva per la vendita di prodotti alimentari e i posteggi destinati e utilizzati per la vendita di prodotti alimentari.

I creditori approvano la proposta di concordato presentata dalla Cmc

I voti a favore sono stati il 78,15 percento. Il 20 maggio l’udienza di omologazione

L’assemblea dei creditori della procedura di concordato preventivo della Cmc ha approvato la proposta presentata dalla cooperativa. I voti a favore sono stati il 78,15 percento, quelli contrari l’1,74 percento. Lo fa sapere l’azienda di Ravenna con una nota. Per il prossimo 20 maggio è fissata l’udienza di omologazione, ultimo passaggio della procedura.

Cocaina in casa e soldi sotto terra: pusher denunciato, recuperati 20mila euro

Operazione della guardia di finanza. Lo spacciatore e un cliente sanzionati per essere usciti violando le regole del lockdown

FotoLa guardia di finanza di Cervia ha recuperato ventimila euro in contanti al termine di un’operazione antidroga che ha portato alla denuncia di un pusher. Il denaro, una parte del quale era nascosto in un barattolo sotto terra nel giardino dell’abitazione dello spacciatore, è ritenuto il frutto dell’attività illecita. Per l’uomo anche una sanzione per la violazione delle disposizioni che permettono la circolazione solo in casi di necessità: le Fiamme Gialle lo hanno trovato mentre cedeva una dose a un cliente.

È stato quell’episodio a portare all’epilogo dell’indagine. I Finanzieri tenevano d’occhio il pusher e hanno assistito a una consegna in strada: lo spacciatore in bici ha affiancato un’auto che procedeva a passo d’uomo nella zona cervese e fra i due c’è stata una stretta di mano.

L’uomo sul velocipede si dava alla fuga, mentre il soggetto a bordo dell’autovettura ammetteva di avere appena acquistato da quest’ultimo una dose di cocaina, che consegnava ai militari. A quel punto è stata individuata l’identità del pusher con la perquisizione della casa e il ritrovamento del denaro e di altre dosi.

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