Lo denuncia Coldiretti, evidenziando come il danno per gli agricoltori locali riguardi in particolare la produzione di frutta estiva
L’embargo rispetto alle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani in Russia, avviato da Putin nel 2014, come ritorsione alla decisione dell’UE di applicare sanzioni per la guerra in Ucraina, è costato a questo settore del Made in Italy, 1,2 miliardi di euro negli ultimi cinque anni e mezzo di “conflitto” economico. Notevoli ripercussioni negative hanno colpito anche i contadini ravennati, che hanno dovuto rinunciare a un quarto del valore della produzione estiva destinato al grande paese dell’Est.
Lo denuncia Coldiretti in una analisi presentata recentemente insieme a Filiera Italia alla fiera agroalimentare di Mosca Prodexpo 2020, visitata dalla Ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova. In una nota stampa dell’associazione dei coltivatori si sottolinea che «L’embargo è costato carissimo anche ai produttori ravennati di ortofrutta che si sono visti privare della possibilità di esportare sul mercato russo, un bacino che valeva 150milioni di consumatori e che rappresentava lo sbocco per un buon 25% della produzione di frutta estiva. Senza contare gli effetti provocati “a caduta” dall’embargo. La chiusura del mercato russo, infatti, ha fatto sì che Spagna, Grecia e la stessa Italia abbiano concentrato il proprio export ortofrutticolo sull’Europa con aumento dell’offerta, saturazione del mercato e inevitabile crollo dei prezzi alla produzione».
«La riapertura delle frontiere russe è quindi fondamentale per ridare ossigeno all’export tricolore e ravennate, anche se – precisa la Coldiretti – va segnalato che negli ultimi anni si è verificato un recupero e nel 2019 l’export agroalimentare italiano è cresciuto del 5% rispetto all’anno precedente ma solo grazie ai comparti non colpiti dal blocco, come il vino, le paste alimentari, pomodori pelati e polpe, tabacchi e olio, a conferma della fame d’Italia dei cittadini russi.
I valori – conclude la Coldiretti – rimangono comunque nettamente inferiori a quelli del 2013, l’ultimo anno prima dell’embargo, quando le esportazioni agroalimentari Made in Italy avevano raggiunto i 705 milioni di euro».
Sabato 22 e domenica 23 febbraio al centro commerciale Esp di Ravenna un weekend con il Nerf Village, un villaggio interamente dedicato al marchio delle celebri armi giocattolo.
Dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19 sono in programma sfide riservate ai maggiori di 8 anni e gare di abilità con tirassegni. Non mancherà un’area social con un corner fotografico.
La corsa ai presidi protettivi aveva svuotato le disponibilità dei fornitori. La pagina Facebook di Ravenna Farmacie invita a non farsi prendere dal panico
Un post sulla pagina Facebook “Ravenna Farmacie”, lo spazio social ufficiale delle farmacie comunali, annuncia che i negozi del gruppo sono riusciti a rifornirsi di mascherine, andate esaurite nei giorni scorsi da tutti i fornitori per via della corsa all’acquisto sull’onda della psicosi per il coronavirus Covid-19. «In caso di necessità ora potete acquistarle da noi», si conclude il post. Un messaggio molto probabilmente rivolto a chi ha sempre usato le mascherine per necessità professionali o meno e non a chi è stato colto di recente dalla paranoia per il coronavirus.
Infatti due settimane fa dalla stessa fan page su Fb arrivava l’invito a non farsi prendere dal panico per il coronavirus: «Quello che ciascun cittadino può fare è mettere in atto quelle semplici misure di igiene personale che valgono per tutte le infezioni virali, come l’influenza stagionale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato in questi giorni una sorta di decalogo per ridurre il rischio: lavarsi di frequente le mani con le soluzioni igienizzanti o con acqua e sapone; coprirsi il naso e la bocca con un fazzolettino quando si tossisce o si stranutisce, gettare il fazzolettino e lavarsi le mani; evitare, se possibile, contatti ravvicinati con persone che presentino febbre e tosse; rivolgersi tempestivamente al medico in caso di febbre e tosse, facendogli anche presente se di recente si sono compiuti viaggi all’estero; evitare di consumare alimenti di origine animale crudi o solo parzialmente cotti». In quel post veniva condiviso anche il link al sito del ministero della Salute in cui risponde a tutte le domande sull’argomento.
Commemorazione civile domani alle 13 prima del funerale alla chiesa di San Pier Damiano
Filippo Donati e Alberto Ancarani, alla camera ardente allestita in Comune per la morte dell’ex sindaco Matteucci
Numerosissimi rappresentanti del mondo della politica (tra cui anche l’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani) e delle istituzioni, dell’associazionismo, dell’imprenditoria, delle organizzazioni sindacali, del volontariato e semplici cittadini stanno esprimendo il loro cordoglio alla famiglia di Matteucci alla camera ardente allestita in municipio a Ravenna.
Nel pomeriggio di oggi, lunedì 17 febbraio, intorno alle 17 è prevista la visita del coro Libere Note della scuola elementare Mordani, che renderà omaggio all’ex sindaco, morto domenica 16 febbraio a pochi giorni dal suo 63esimo compleanno, cantando “Bella ciao”.
La camera ardente sarà aperta fino alle 19.30 e anche domani, martedì 18 febbraio, a partire dalle 7.30.
Prima della cerimonia religiosa, in programma alle 14 nella chiesa di San Pier Damiano, si svolgerà un momento di commemorazione civile alle 13 in piazza del Popolo.
Dal 19 al 21 marzo sarà in stazione il convoglio promosso da Legambiente e Ferrovie che in un mese e mezzo farà lo Stivale dalla Calabria alla Liguria per diffondere informazioni sui cambiamenti del pianeta. A bordo mostre, workshop, laboratori: ingresso gratuito
La stazione ferroviaria di Ravenna è una delle tredici tappe del viaggio dell’edizione 2020, la 32esima, del Treno Verde. L’iniziativa ecologista promossa da Legambiente e Ferrovie dello Stato parte dalla Calabria oggi, 17 febbraio, e arriverà in Liguria l’1 aprile, a Ravenna dal 19 al 21 marzo. Il convoglio porterà in tutte le città uno spazio utile non soltanto a conoscere l’evoluzione e gli effetti dell’emergenza climatica, ma anche a fornire ai cittadini strumenti per fare la differenza attraverso le piccole azioni quotidiane. Dal lunedì al venerdì il Treno Verde potrà essere visitato dalle scuole prenotate, a partire dalle 8.30 e fino alle 13, mentre nel pomeriggio i vagoni saranno aperti al pubblico dalle 16 alle 18.30. La domenica, carrozze visitabili dalle 10 alle 13. L’ingresso è sempre gratuito.
Educazione ambientale, monitoraggi scientifici e approfondimenti caratterizzeranno il percorso a bordo del treno, al cui interno sarà allestita una speciale mostra per la formazione e la sensibilizzazione di studenti e cittadini di tutte le età. Dalle grandi problematiche ambientali ai progetti per rendere l’Italia un paese migliore, l’edizione 2020 prevede anche diversi incontri tematici, momenti di raccordo tra cittadini, stakeholder e amministrazioni. L’intento? Arrivare capillarmente sui territori per mettere in relazione la questione globale all’azione locale.
Favorire un approccio interattivo alla problematica è la chiave scelta per rendere partecipi i più giovani che visiteranno il Treno Verde 2020. Previsti laboratori, Youth Climate Meeting, cineforum e momenti dedicati e gestiti dai ragazzi. In alcune tappe del Treno Verde 2020, Italferr, società di ingegneria del Gruppo FS Italiane farà, con l’utilizzo di un laboratorio mobile, misurazioni acustiche e della qualità dell’aria. Saranno presentati progetti sia del Gruppo Fs sia di startup che affrontano tematiche quanto mai urgenti ed attuali, legate al cambiamento climatico e più in generale alla sostenibilità ambientale. Ad esempio la purificazione dell’aria, la mobilità elettrica e condivisa per spostamenti primo e ultimo miglio, il monitoraggio e l’ottimizzazione dei consumi energetici.
Michele Prandin è stato ricevuto dal sindaco Massimo Medri
Michele Prandin
Il sindaco di Cervia Massimo Medri ha ricevuto il giovane concittadino Michele Prandin, 23 anni, primo ufficiale divisione di volo della compagnia aerea Vueling Airlines.
Dopo le scuole elementari frequentate a Montaletto e le medie alla Ressi Gervasi, Prandin si è diplomato alla Scuole aeronautica Francesco Baracca di Forlì e ha frequentato l’Accademia di volo in Andalusia tra il 2017 ed il 2018 per un totale di 14 mesi di addestramento.
Ha alle spalle 750 ore di volo e pilota aerei A320 che portano fino a 220 passeggeri.
«Sono molto onorato di avere incontrato il sindaco della mia città – ha dichiarato –. È stata anche un’occasione per raccogliere i frutti di un lungo percorso, fatto di sacrifici, abnegazione e forza di volontà per raggiungere questo risultato. Quando decollo dalla base di Firenze Peretola, appena superato l’Appennino istintivamente guardo verso est, cerco quella città, incastonata nella riviera romagnola, situata tra le grosse vasche delle saline ed il mare Adriatico, perché nonostante il mondo sia il mio paese, lì sono le mie origini. Se ora posso fare il lavoro che ho sempre sognato è anche grazie ai miei genitori che hanno sempre creduto in me e supportato il mio progetto, che hanno vissuto con me le sconfitte, tutti i tentativi mancati, hanno gioito con me per ogni risultato e mi hanno accompagnato per migliaia di chilometri sia di persona che con lo spirito».
Un piano di riorganizzazione nazionale prevede la sopressione del distaccamento lughese, il Sindacato autonomo di polizia ricorda la battaglia analoga a Faenza e difende il valore dell’ufficio per la sicurezza
«Serve il rilancio delle attività della polizia stradale, mantenuta e rinforzata rimpinguandone l’organico e aumentando il parco veicolare». È la posizione del Sindacato autonomo di polizia (Sap), prima organizzazione in provincia di Ravenna, che si schiera contro la chiusura del distaccamento di Lugo, previsto dal piano di riorganizzazione nazionale della polstrada, e auspica «fermezza e partecipazione da parte di tutti i soggetti interessati dal progetto di razionalizzazione, al fine di conseguire il mantenimento dei presidi, in particolare a Lugo» (in Emilia-Romagna sono previste le chiusure anche di Casalecchio di Reno, da accorpare previa soppressione, e di Rocca San Casciano). Il riferimento del Sap è a quanto accadde a Faenza poco più di vent’anni fa: «Un analogo piano di riorganizzazione nazionale aveva previsto la chiusura della polizia stradale di Faenza. L’impegno assunto allora dall’amministrazione comunale manfreda, che lottò a fianco del Sap per difendere il presidio cittadino, si concluse con successo: dal 2008 il distaccamento di Faenza, mantenuto operativo, è stato accorpato al commissariato in un’unica nuova sede».
Il dipartimento della polizia di Stato ha precisato che gli uffici interessati dal progetto di chiusura sono stati selezionati perché sorgono in aree che non rivestono più interesse strategico per la viabilità. L’organizzazione sindacale ritiene che tale osservazione non sia sufficiente per privare quelle aree del ruolo e del servizio svolto da tali unità operative, considerandole invece indispensabili per quelle comunità ed è convinta che una chiusura rappresenti sempre e solo un arretramento della sicurezza: «Se l’obiettivo è l’auspicabile rafforzamento dei servizi della polizia stradale sulle autostrade, ciò non deve passare attraverso l’indebolimento dell’attività di controllo sulle arterie statali, provinciali e comunali che hanno un tasso di pericolosità molto più elevato rispetto alle autostrade».
A Palazzo Merlato la salma di quello che è stato il Primo cittadino di Ravenna dal 2006 al 2016
Fabrizio Matteucci è tornato nel “suo” municipio. La sua salma è esposta nella camera ardente allestita a Palazzo Merlato, in piazza del Popolo, dove sono presenti i famigliari.
Sarà aperta a tutti coloro che vorranno portare l’ultimo saluto a Matteucci, sindaco di Ravenna dal 2006 al 2016.
I funerali si svolgeranno domani, martedì 18 febbraio, alle 14 nella chiesa di San Pier Damiano.
All’ex Cherubini di via Rocca Brancaleone, a Ravenna, nasche l’Albergo del Cuore
L’albergo di via Rocca Brancaleone
Dopo aver acquistato a Ravenna l’ex-struttura alberghiera “I Cherubini” di via Rocca Brancaleone, nell’estate del 2019, la cooperativa sociale San Vitale avvia il processo di riqualificazione dell’immobile che ospiterà il progetto “Albergo del Cuore” a partire dal 2021.
In vista dei lavori di ristrutturazione, che cominceranno in primavera, il 22 febbraio dalle 10 alle 12 San Vitale invita la cittadinanza allo “Svuotatutto”, una sorta di mercatino delle pulci gratuito con ciò che resta di mobili e soprammobili della vecchia struttura.
La struttura è stata studiata per essere particolarmente attenta ai turisti con disabilità sia dal punto di vista architetturale ma soprattutto dal punto di vista culturale e dell’approccio professionale: l’albergo sarà infatti gestito da personale con disabilità inserito in progetti formativi.
Questa innovazione sociale è stata premiata, di recente, anche a livello regionale: l’Albergo del Cuore ha infatti ricevuto il premio come migliore progetto di innovazione sociale del 2019 in Emilia-Romagna per l’ambiziosa volontà di coniugare il tema dell’accessibilità con i principi della sostenibilità ambientale in un contesto di rigenerazione urbana per il quartiere Farini.
Lo “svuotatutto” sarà anche un’occasione per visitare la struttura.
Dal 18 febbraio. In arrivo anche la scrittrice americana Caherine Lacey
Catherine Lacey
La rassegna letteraria “Il tempo ritrovato” propone una serie di incontri al primo piano del rinnovato mercato coperto di Ravenna.
Si parlerà delle “donne del rock” con Laura Gramuglia il 18 febbraio, di “Pantani e il ciclismo” con Fabio Genovesi il 25 febbraio, di “anarchici romagnoli” con Matteo Cavezzali ed Eraldo Baldini il 5 marzo e di grande letteratura americana con Catherine Lacey e Martina Testa il 21 marzo.
Domenica prossima l’evento si replica a Lido Adriano
Si è rinnovata in centro a Ravenna la tradizione della sfilata dei carri allegorici di Carnevale, con un pensiero anche a Fabrizio Matteucci, l’ex sindaco scomparso per un malore in mattinata.
Nella gallery qui sopra gli scatti della manifestazione di Ravenna.
La prossima settimana, domenica 23 febbraio, la sfilata verrà replicata (dalle 14.30) a Lido Adriano.
A ricordare l’ex sindaco anche il mondo dello sport e della cultura
Fabrizio Matteucci ai seggi con la moglie
Oltre a quella del sindaco Michele de Pascale, sono naturalmente numerosi i messaggi di cordoglio da parte di rappresentanti delle istituzioni o di esponenti politici per l’improvvisa scomparsa dell’ex Primo cittadino di Ravenna, Fabrizio Matteucci.
Il Presidente della Regione Stefano Bonaccini si dice «profondamente colpito dall’improvvisa scomparsa di Fabrizio Matteucci. È davvero un grande dolore e un giorno triste per la città di Ravenna e per l’Emilia-Romagna, che perdono una persona di estrema sensibilità e valore, amministratore preparato, rigoroso e appassionato uomo delle istituzioni. Oggi perdo un amico e voglio esprimere le più sincere condoglianze alla famiglia ed alla città di Ravenna per tramite del suo Sindaco, a nome dell’Emilia-Romagna, certo di interpretare il sentimento di profondo cordoglio dell’intera nostra comunità».
«A nome della comunità dell’Anci, della quale è stato fino all’ultimo rappresentante leale e voce ascoltata, al di là degli schieramenti politici, esprimo il mio profondo cordoglio alla famiglia dell’ex sindaco di Ravenna e direttore di Anci Emilia Romagna, Fabrizio Matteucci, scomparso improvvisamente stamattina. Ci mancherai Fabrizio, uomo pacato e dotato di particolare garbo», ha dichiarato Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci.
Esprime cordoglio anche il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti. «Apprendo con immenso dolore della scomparsa di Fabrizio Matteucci, ex Sindaco di Ravenna e carissimo amico. Ho conosciuto Fabrizio tanti anni fa all’inizio della mia militanza politica quando lui, gia’ dirigente nazionale della Fgci, curioso si interessava di tutto, anche delle piccole cose. Malgrado la scarsa frequentazione di questi anni, ogni volta che ho avuto l’occasione di rincontrarlo ho ritrovato una persona perbene, tranquilla, con quel gran sorriso che dava sicurezza. Un grandissimo affettuoso abbraccio alla sua famiglia e a tutta la comunità di Ravenna».
A ricordare Matteucci è poi quello che è stato il suo partito, il Pd, tramite una nota firmata dal segretario provinciale Alessandro Barattoni. «Sono profondamente sconcertato dalla improvvisa scomparsa di Fabrizio, è un dolore immenso per tutti noi. È una perdita gravissima per tutta la nostra comunità. Impegno, lealtà, onestà e coerenza lo hanno sempre contraddistinto in ogni momento e ne abbiamo potuto conoscere e apprezzare lo spirito, il coraggio e l’amore in tutto quello che ha fatto. Lo ricorderemo sempre per la sua disponibilità, il rispetto per le persone e per le istituzioni. Il Partito Democratico si stringe con grande affetto alla famiglia, agli amici e ai tantissimi che gli hanno voluto bene, con la certezza che un così eccellente e valoroso cittadino rimarrà scolpito per sempre nella nostra memoria. Ciao caro Fabrizio, sei stato un uomo speciale».
Tra i primi a ricordarlo anche il decano dell’opposizione, Alvaro Ancisi, con cui spesso Matteucci si era scontrato verbalmente in consiglio comunale. «Un fulmine è piombato oggi su Fabrizio, dieci anni di sindaco dal volto umano – scrive Ancisi –. Umano vuol dire uno di noi, riconoscere i pregi nei difetti. Dircene di tutti i colori e rispettarci fino a volerci bene, non c’entra da che parte stai. Altrimenti sei gentaglia. Ricordarci di noi anche se non calchiamo più la stessa scena. Chiamarci di notte per amicizia, senza Whatsapp. E siccome non è vero che in paradiso ci si arriva solo per la diretta via, bensì anche da destra e da sinistra purché col cuore in mano, io prego, Fabrizio, che potremo scornarci anche lì, con affetto. E tu prega per l’amico che adesso ne ha più bisogno».
Tra le file dell’opposizione spicca anche il ricordo di Alberto Ancarani, vicecommissario regionale di Forza Italia: «A nome personale e di tutta Forza Italia esprimo tristezza e commozione per la morte di Fabrizio Matteucci, al quale sempre ho riconosciuto onesta’ e rigore al di là delle posizioni politiche contrapposte. Oltre all’impegno di Sindaco di Ravenna ricordo quello più recente di direttore generale di Anci Emilia Romagna grazie al quale si erano ulteriormente intensificati i nostri rapporti e le nostre chiacchierate. Alla famiglia e al suo partito le più sentite condoglianze in questo dolorosissimo momento».
Ecco poi una nota congiunta di Anpi e associazione Spinaroni, che ricorda l’impegno di Matteucci nell’ambito delle celebrazioni partigiane. «Salutiamo il coraggioso amministratore che amava la sua città. Ne conosceva la storia di lotta democratica. Figlio di un combattente partigiano nella valle pialassa Baiona, mai mancò di legare la lotta di liberazione a sentimenti di generosità e altruismo. A Fabrizio è legato un momento di orgoglio culturale: l’inaugurazione dell’Isola Spinaroni, ovvero della base partigiana del distaccamento Terzo Lori, diventata agibile per viste storico-naturalistiche.
In quell’occasione le sue parole furono di compiacimento per il lavoro dei tanti attivisti “spinaroni” e di invito a far conoscere la radici solide della nostra democrazia. L’Anpi di Ravenna e l’Associazione Spinaroni ringraziano l’antifascista, l’uomo, l’amministratore ed esprimono condoglianze alla famiglia e al partito di Fabrizio». Anche Carla Nespolo, a nome dell’Anpi nazionale, esprime «condoglianze a Ravenna, città democratica su tutte».
Il sindaco di Cervia, Massimo Medri, lo ricorda come un «politico dolce, attento e preparato, come ce ne sono pochi. Con lui ho costruito una parte importante del mio percorso di amministratore. Mancherà a tutti noi. Un abbraccio a tutta la sua famiglia».
Numerosi poi i ricordi di Matteucci sui social, a partire dai suoi ex assessori Andrea Corsini, Roberto Fagnani o Martina Monti, quest’ultima allontanatasi dal mondo della politica, fino al suo ex compagno di partito, prima della rottura. Corsini dice: «Sono stato in giunta nove anni con lui e mi ha insegnato tanto. Oggi io perdo un grande amico, una persona che mi mancherà tantissimo». L’ex parlamentare Andrea Maestri, che lo definisce «compagno di tante battaglie, persona buona e onesta, politico illuminato e umano, padre e marito dolcissimo». O ancora, il vicesindaco Eugenio Fusignani: «Una cosa è certa, qualsiasi giudizio sul tuo operato di sindaco non prescinderà mai da due aspetti che erano la tua caratteristica: l’onestà e la coerenza». E passando per il mondo dello sport, con il Ravenna Football Club, per esempio, che definisce l’ex sindaco «figura chiave nella rinascita del calcio a Ravenna con la creazione di Ravenna Sport 2019». Fino ad arrivare alla cultura, con l’ex project manager del progetto Capitale Europea della Cultura 2019, Nadia Carboni, che lo ringrazia «per tutto quello che ci hai dato e insegnato, con te abbiamo sognato in grande».
Il direttore della rassegna letteraria Scrittura Festival, Matteo Cavezzali, lo ricorda con queste commosse parole: «Era un uomo gentile e onesto, che amava la sua città. Con la sua prima giunta, assieme a una giovanissima assessora Ouidad Widy Bakkali , aveva visto nel nostro gruppo di giovani appassionati qualcosa di buono e ci aveva aiutato a far nascere Scrittura Festival. Era bello incontrarlo per strada, la domenica mattina, quando indossava la tuta come un cittadino qualsiasi nel giorno di riposo. Si fermava sempre volentieri a fare due chiacchiere e prendere un caffè. Sapeva come trasmettere alle persone il buon umore che lo ha sempre contraddistinto. Ci mancherà molto».
Dal mondo culturale arriva anche il saluto di Marco Martinelli e Ermanna Montanari del Teatro delle Albe: «Abbiamo condiviso con Fabrizio l’adolescenza: ci vedevamo tutte le mattine, entrando al liceo classico, all’inizio degli anni Settanta. E provavamo a immaginare insieme, ognuno con le proprie visioni e appartenenze, un mondo migliore. E poi ci siamo ritrovati a collaborare, lui come sindaco, noi come gente di teatro, nei suoi dieci anni di governo, puntando sulla scommessa di un teatro della città, per la città». Ravenna Teatro con Luigi Dadina e Marcella Nonni si uniscono al dolore della moglie Simona e del figlio Sayo.
Il cordoglio del rettore dell’università di Bologna, Francesco Ubertini: «Sono molto addolorato dalla notizia della scomparsa improvvisa di Fabrizio Matteucci, persona di grande umanità e amministratore preparato e appassionato. Ho avuto la fortuna e il piacere di conoscerlo durante i primi mesi del mio mandato di rettore e ho potuto osservare da vicino il suo vivo impegno per il futuro della città di Ravenna e del suo insediamento universitario».
Nel mondo dell’economia, ecco il messaggio di Confindustria Romagna: «Durante gli anni della sua amministrazione, resi complessi dalla crisi economica, il tessuto industriale locale ha trovato in lui un interlocutore attento, sensibile ai temi dello sviluppo e aperto al confronto. L’associazione è vicina alla famiglia, a cui vanno le più sentite condoglianze».
Confcommercio Ravenna lo ricorda così: «Uomo onesto, generoso, attento e collaborativo, la città di Ravenna perde un amministratore capace e lascia un incolmabile vuoto profondo in tutti noi».
Il mondo del volontariato in una nota firmata da Consulta, associazione Per Gli Altri e Forum del Terzo Settore lo ricorda come sindaco «votato all’ascolto delle molteplici associazioni, attento e sensibile ai bisogni dei cittadini più soli e fragili. Ha creduto nella costituzione delle case del volontariato, intervenendo a risolvere i molteplici problemi. Il suo contributo è stato determinante e prezioso alla crescita del terzo settore nella nostra città».
Giovanna Piaia oggi è presidente dell’associazione Dalla parte dei minori ed è stata assessora nella seconda giunta di Matteucci: «Ho avuto modo di conoscere le sue doti uomo onesto e perbene dotato di una profonda sensibilità e di dedizione agli ideali di giustizia e coesione sociale. Matteucci ha sempre dimostrato un’attenzione particolare all’ascolto delle persone, alle loro ragioni e bisogni e, soprattutto, ha lavorato perché nessuna persona fosse lasciata indietro. Non era difficile, infatti, incontrarlo ad incontri con i movimenti femminili o a momenti di vita dei bambini ai cui bisogni ha sempre dimostrato particolare sensibilità. Mi sento vicina alla sua famiglia e lo saluto come un uomo che ha saputo, nel suo impegno, lavorare per il bene della sua Comunità».
L’Arcigay di Ravenna esprime cordoglio per la prematura scomparsa dell’ex sindaco Fabrizio Matteucci: «Sono diverse le occasioni in cui la vicinanza di Matteucci è stato motivo di avanzamento nelle battaglie locali che il movimento Lgbt ha portato avanti. Riposa in pace».
Anche il mondo sindacale saluta l’ex sindaco. «Fabrizio – dice Giorgio Graziani, ravennate ora segretario nazionale Cisl – era un sincero amico, completamente dedito alla sua città, sempre disponibile al confronto con tutti, sempre pronto ad ascoltare chiunque volesse collaborare a migliorare le condizioni di vita dei ravennati e ad accrescere lo sviluppo della città. Un uomo buono al servizio della sua comunità. Il mio pensiero ora però va alla sua famiglia, duramente colpita da questa perdita». La Cgil è vicina ai suoi famigliari: I rapporti della Cgil di Ravenna con Fabrizio Matteucci sono sempre stati contraddistinti da una grande fiducia e un assoluto rispetto. Ci piace ricordare la dedizione con cui ha ricoperto i due mandati da sindaco di Ravenna. In anni difficili, caratterizzati da una congiuntura economica molto negativa, Matteucci è stato un amministratore capace e serio, sempre attento ai bisogni dei cittadini, alle persone in difficoltà, ai diritti, all’inclusione e alle tematiche del lavoro. Ci mancheranno la sua intelligenza, la sua generosità e la sua capacità di ascolto».
Matteucci era attualmente direttore regionale dell’Anci. Il presidente Andrea Gnassi, sindaco di Rimini, lo ricorda così: «Se ne è andato un amico, Fabrizio Matteucci. Oggi non ce la faccio a scrivere di sentimenti o di comuni battaglie nella vita politica e amministrativa fianco a fianco, con i nostri valori e le nostre storie. Nel partito, in tanti cambiamenti della politica e delle istituzioni, Fabrizio ha sempre prestato il suo prezioso e puntuale lavoro, tutti i giorni e fino a ieri. Come all’Anci dell’Emilia Romagna: un vero punto di riferimento, di analisi e di proposte e di aiuto a sindaci e amministrazioni locali. Tengo per me i ricordi e stringo in un abbraccio la sua famiglia, la moglie Simona e il figlio Sayo. Sei sempre stato una persona bella, rara».