giovedì
11 Settembre 2025

In sei svaligiano la carrozza ristorante di un treno in sosta: arrestato un 19enne

Altri cinque sono riusciti a scappare. Il colpo nella notte tra domenica e lunedì in stazione a Ravenna

Frecciargento Etr600 1170x658Nella notte tra domenica e lunedì hanno forzato le porte di un Freccia Argento in sosta al primo binario della stazione di Ravenna, facendo razzia di prodotti alimentari nella carrozza ristorante. Trenta lattine di birra e bibite, tredici confezioni di focacce e panini, dieci di merendine, cinque scatole di biscotti, sette sacchetti di patatine, una scatola di brioches: è il bottino poi abbandonato durante la fuga dai ladri, sei giovani incappucciati.

Cinque sono riusciti a scappare, uno invece è stato arrestato dalla polizia. Si tratta di un 19enne ravennate, di origni siciliane, accusato quindi di furto aggravato in concorso, mentre stave cercando di scavalcare la recinzione che separa la stazione da via Darsena.

Dopo una notte trascorsa ai domiciliari, in tribunale si è avvalso della facoltà di non rispondere, chiedendo però scusa – come rivela il Carlino Ravenna – in spontanee dichiarazioni. L’arresto è stato convalidato e il giovane è tornato in libertà in attesa del processo fissato a inizio marzo.

Biblioteche: più accessi alla Classense, meno prestiti dalla rete comunale

I dati dicono che cambiano le abitudini dei lettori: si prendono meno volumi a domicilio ma si va di più a usufruire degli spazi pubblici per lettura, ricerca e studio

19 01 25 Biblioteca Classense 2Aumentano le presenze di visitatori alla Classense, si riducono i prestiti dal sistema bibliotecario comunale. È la sintesi del 2019 fotografata dai numeri divulgati dal Comune di Ravenna. L’istituzione mantiene la qualifica di Città che legge anche per l’anno 2019, il quarto consecutivo.

Un sensibile incremento si registra per quanto riguarda le presenze complessive, con 342.091 accessi agli spazi della Biblioteca Classense (nel 2018 furono 298.860). Un incremento particolarmente significativo (+35,7%) registra la sezione Holden, con un personale fortemente impegnato non solo sul fronte della promozione culturale ma anche nella costruzione di percorsi sinergici con altre agenzie operanti nel territorio per far fronte al tema del disagio giovanile.

Rispetto al 2018 il numero dei prestiti dell’intero sistema bibliotecario resta pressoché invariato (188.353 contro 188.659) con una flessione nel multimediale e incrementi significativi della saggistica (+33%); degli ebook (+18%) che però rappresentano ancora solo il 4% sul totale dei prestiti; dei prestiti collettivi (+ 10%), favorito da una sempre più efficace rete di collaborazioni con scuole, bagni, associazioni. Le biblioteche decentrate fanno registrare un +4%, con i dati particolarmente positivi di Piangipane (+ 10% con una media di 5,3 prestiti per abitante contro la media della Classense di 1,2), del Bibliobus (+15%), della Liverani nell’ospedale (+22%).

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Si vanno dunque confermando, anche grazie a questo consuntivo, le tendenze di fruizione del pubblico per il futuro, orientate verso una contrazione dei prestiti a domicilio (soprattutto per i materiali multimediali) a fronte di un crescente utilizzo degli spazi bibliotecari quali luoghi qualificati e attraenti per soggiorno, letture collettive e laboratori in particolare per l’infanzia e l’adolescenza, lo studio, la ricerca, la partecipazione a eventi culturali, l’aggregazione sociale.

Grazie anche all’ottimizzazione dei servizi della sezione Fondi antichi e rari, la Classense conferma il suo ruolo di biblioteca per la ricerca con un totale di 40.295 consultazioni.

Nell’ottica della promozione della lettura in tutto il territorio, l’inaugurazione della nuova Biblioteca di Piangipane ha significato il raggiungimento di un obiettivo strategico. Si tratta di un progetto innovativo di biblioteca pubblica e scolastica che rappresenta la somma di due finalità destinate a favorire la comunità nella quale operano e ad attuare una gestione più efficiente delle risorse pubbliche. Da segnalare anche l’adesione della Biblioteca “Olindo Guerrini” di Sant’Alberto al circuito delle Case Museo degli scrittori dell’Emilia-Romagna.

Tutte le sedi decentrate raggiungono lo standard regionale di 18 ore di apertura, mentre diventano 21 le ore per le sedi di Piangipane, Marina, Sant’Alberto e 30 quelle di Casa Vignuzzi. Da segnalare anche l’incremento a 15 ore della Biblioteca Liverani, entrata far parte definitivamente del sistema bibliotecario urbano.

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Biblioteca Classense

Centinaia gli eventi e migliaia le giornate di promozione della lettura. Anche in collaborazione con gli operatori cultuali del territorio. Tra le diverse attività si evidenziano il corso di Fumetto alla biblioteca Ottolenghi; la ludoteca del Mercoledì a Piangipane; Read On, progetto europeo per avvicinare i ragazzi alla lettura in collaborazione con Festivaletteratura di Mantova: 20 minuti dedicati ogni mattina alla lettura libera con il coinvolgimento di 1800 ragazzi e ragazze, suddivisi in 35 classi della scuola primaria e 43 delle secondarie.

Una menzione particolare meritano le attività legate al progetto Nati per Leggere che quest’anno ha festeggiato i primi 20 anni. 193 giornate di promozione e la presenza di oltre 1.665 bambini e bambine e 1.175 genitori. Tra gli eventi: Un bagno di libri, Libri da suonare, Angoli del libro in pediatria, Lido delle favole, i corsi pre-parto ai quali si sono affiancate attività di nuova istituzione che proseguiranno nei prossimi anni: la biblioteca di condominio, la vetrina Bubani. La collaborazione con Soroptimist Ravenna ha favorito la distribuzione dei libri presso gli ambulatori vaccinali, allo scopo di avvicinare le famiglie alla lettura precoce. Grazie alla collaborazione dei volontari opportunamente formati, ben 1080 libri sono stati proposti a genitori (959) e bambini (1222). Prosegue il progetto I tuoi primi passi nel mondo, in collaborazione con Ausl Romagna: il “kit di benvenuto” per i nuovi nati del Comune di Ravenna, che contiene, oltre al libro in edizione speciale Dieci dita alle mani e dieci dita ai piedini, una dotazione per la lettura nei primi mesi di vita, nel 2019 è stato donato a 880 nuovi nati.

I libri di narrativa più prestati del 2019

1.    Maurizio De Giovanni,  Sara al tramonto / 40 prestiti
2.    Camilla Läckberg, La gabbia dorata / 38 prestiti
3.    Gianrico Carofiglio, L’estate fredda e La versione di Fenoglio / 36 prestiti
4.    Maurizio De Giovanni, Vuoto. Per i bastardi di Pizzofalcone / 35 prestiti
5.    Antonio Manzini, Rien ne va plus / 34 prestiti

I film più prestati del 2019
1.    Dunkirk / 61 prestiti
2.    Il diritto di contare insieme a Rogue One: a Star Wars story / 60 prestiti
3.    Sully. 54 prestiti
4.    Logan: the Wolverine / 45 prestiti
5.    Collateral Beauty / 42 prestiti

I libri di saggistica più prestati del 2019
1.             Pamela J. Sharpe, TOEFL iBT. Internet-based test  / 17 prestiti
2.             Giovanni Solimine e Paul Weston, Biblioteche e biblioteconomia / 13 prestiti
3.             Kirsten Eger, Tedesco. Corso completo insieme a Vito Mancuso, La via della bellezza / 12 prestiti
4.             Massimo Recalcati, Mantieni il bacio. Lezioni brevi sull’amore / 11 prestiti
5.             Carlo Rovelli, L’ordine del tempo / 10 prestiti

Il vincitore di Sanremo più volte ospite al Mei. «Quest’anno inviteremo Bugo»

Diodato tre anni fa ha chiuso la kermesse. Tanti cantanti in gara all’Ariston hanno calcato il palco del Meeting faentino

DiodatoDiodato, il vincitore del Festival di Sanremo è stato diverse volte al Mei di Faenza, il Meeting delle Etichette indipendenti. Tre anni fa chiuse l’edizione 2017 con un concerto per la pace, i diritti, l’uguaglianza e la solidarietà in occasione della visita del Papa in Romagna. Nello stesso anno erano presenti anche i Pinguini Tattici Nucleari che avevano firmato un paio di anni prima con una piccola etichetta discografica indipendente on line come la Diavoletto per una compilation presente al Mei.

A Sanremo 2020 si sono esibiti altri artisti che hanno oramai il Mei come tappa fondamentale nei primi passi della carriera come Morgan, che venne nel 1995, Bugo che presentò l suo primo album nel 2001. Piero Pelù è stato  pluripremiato, Levante è stata premiata nel 2013. «Il Mei di Faenza – si legge in una nota del Meeting – , che celebra i suoi 25 anni di storia , dal 2 al 4 ottobre 2020 , è oramai nel cuore di tutti gli artisti che partono con la loro carriera di artisti indipendenti ed emergenti e la vedono come una tappa imprescindibile e quindi come unica vetrina completa della nuova scena musicale italiana andrebbe ancora più valorizzata e sostenuta. Dopo Morgan quest’anno che ha celebrato le 25 edizioni del Mei, inviteremo Bugo al Mei 2020 per i 25 anni della manifestazione, vent’anni dopo da quando venne da noi a presentare il suo primo album»

La Cassa di Ravenna approva il bilancio: utile netto in crescita del 4,16%

La raccolta complessiva da sola clientela ha superato gli 8.644 milioni di euro (+7,07%). «Si conferma il sostegno alle attività economiche di imprese e famiglie»

14 09 2017 Ravenna Dante 2021 Sala Dantesca Biblioteca Classense , Antonio Patuelli E Maurizio Molinari
Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna e dell’Abi

Il cda della Cassa di Ravenna Spa ha approvato i risultati individuali della Banca e consolidati di Gruppo relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2019. L’utile dell’operatività corrente della Cassa, al lordo delle imposte, ammonta a 25 milioni di euro (+31,59%). L’utile netto è superiore ai 19 milioni di euro (+4,16% rispetto all’anno precedente nonostante i costi straordinari per i salvataggi di banche concorrenti).

All’Assemblea della Cassa verrà proposto la distribuzione di un dividendo  lordo in contanti di 0,40 euro per azione.

Il conto economico individuale della Cassa del 2019 registra un margine d’interesse di 61,3 milioni di euro (-1,39%), le commissioni nette sono di 53,2 milioni di euro (+15,93%), il margine di intermediazione ammonta a 134,7 milioni di euro (+12,32%), le rettifiche di valore e gli accantonamenti per rischio di credito, sempre prudenti, sono di 41,9 milioni di euro (+38%), iI risultato della gestione finanziaria è di 92,7 milioni di euro (+3,58%), i costi operativi ammontano a 67,4 milioni di euro (-4,65%).

La raccolta diretta da clientela della Cassa è di 3.618 milioni di euro (+7,54%), la raccolta indiretta ammonta a 5.026 milioni di euro (+6,73%) di cui il risparmio gestito (comprensivo dei prodotti finanziario-assicurativi) ha raggiunto i 2.569 milioni di euro (+10,59%). La raccolta complessiva da sola clientela ha superato gli 8.644 milioni di euro (+7,07%).

«Si conferma – scrive la Cassa –  il sostegno alle attività economiche di imprese e famiglie con impieghi che ammontano a 2.894 milioni di euro (-0,58%). Per quanto riguarda la qualità del credito, al 31 dicembre 2019 il totale dei crediti deteriorati netti della Cassa (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) ammonta al 6,81% del totale degli impieghi netti (-5,96%)». Al 31 dicembre 2019 i conti correnti in essere presso la Cassa sono in aumento del 3,02% anche come rafforzamento del radicamento ulteriore della banca.

L’utile consolidato dell’operatività corrente del Gruppo Bancario La Cassa di Ravenna, al lordo delle imposte, ammonta a 30,5 milioni di euro (+29,54%). L’utile netto consolidato relativo all’esercizio 2019 è superiore ai 20 milioni di euro (+3,34% rispetto all’anno precedente).

 

Tomba di Dante, in un anno gli ingressi scendono del 6,7 percento (25mila persone)

Il conteggio con una telecamera che registra i visitatori che arrivano almeno sulla porta per affacciarsi o entrare. Secondo il Comune il calo è dovuto ai lavori a una strada di accesso

Tomba Di DanteNel 2019 gli ingressi alla Tomba di Dante a Ravenna sono stati 355.153, in calo del 6,7 percento (pari a 25.382 persone) rispetto all’anno precedente. I dati sono stati forniti stamani, 10 febbraio, nel corso di una conferenza stampa alla biblioteca Classense. La diminuzione, secondo il Comune, sarebbe da collegare ai lavori alla biblioteca Oriani: per alcuni mesi, spiega il dirigente comunale Maurizio Tarantino, da via Ricci non è stato possibile entrare in via Da Polenta (uno delle via di accesso al sepolcro).

TELECAMERA TOMBA DI DANTEVa ricordato che il monumento è a ingresso libero: non occorre alcun biglietto e gli accessi sono conteggiati, a partire dal 2018, con una telecamera che registra i turisti che effettivamente si affacciano alla porta (in precedenza i numeri erano conteggiati a vista da un guardia davanti a un monitor). Dato il cambio di sistema utilizzato per il conteggio, non è paragonabile il confronto con gli anni precedenti. A titolo puramente informativo però si può ricordare che il Comune nel 2016 conteggiò 365.136 ingressi mentre 536mila nel 2015. Il dato del 2017 non è stato fornito.

La Fiom Cgil di Ravenna: «Molte criticità nel settore della metalmeccanica faentina»

Si riaffaccia la cassa integrazione dopo tre anni. Sindacato preoccupato: «I problemi di questo settore nel comprensorio manfredo hanno un effetto trascinamento su altri settori e sull’indotto»

OperaioNel 2019 è tornata la cosiddetta «contrattazione difensiva» nel settore della metalmeccanica faentina. Lo dice la Fiom Cgil provinciale, con Andrea Mingozzi. Si definisce contrattazione difensiva quella «legata all’utilizzo degli ammortizzatori sociali». Il 2019 ha, infatti, «visto una ripresa della cassa integrazione da parte di un numero sempre crescente di piccole e grandi aziende metalmeccaniche che si sono trovate in difficoltà nel reperire commesse e ordini, soprattutto in quei settori che anche a livello globale hanno segnalato non poche difficoltà: le costruzioni, l’automotive e in parte il packaging. Questo tipo di situazione non si registrava dal biennio 2015/2016 e desta una certa preoccupazione poiché le aziende metalmeccaniche storicamente hanno un effetto trascinamento su altri settori e sull’indotto, soprattutto nel territorio faentino». L’anno appena trascorso «è stato piuttosto impegnativo per il riaffacciarsi di situazioni di criticità per il settore della metalmeccanica e, allo stesso tempo, fonte di soddisfazione per gli esiti dell’attività sindacale».

Nonostante il riaffacciarsi della cassa integrazione, «l’attività della categoria ha prodotto anche contrattazione acquisitiva. Se il 2018 è stato l’anno della chiusura dei contratti aziendali delle grandi aziende del territorio, il 2019 ha visto la sottoscrizione di contratti nella sede faentina di Horsa Spa e alla Ori di Altini e C. Contratti diversi tra loro ma che hanno segnato due importanti novità e che hanno lo scopo non solo di portare salario aggiuntivo, ma anche di consolidare le relazioni sindacali ed i rapporti in azienda».

Il 2019 si è caratterizzato anche «per il rafforzamento della rappresentanza. La Fiom non solo ha consolidato il numero dei propri delegati e iscritti all’interno delle aziende del territorio, ma l’ha aumentato. La Fiom provinciale vede aumentare il proprio numero di iscritti attivi (ovvero quei lavoratori iscritti in costanza di rapporto di lavoro) e un contributo decisivo è stato fornito dal territorio faentino. Ciò si deve soprattutto all’attivismo e all’impegno delle delegate e dei delegati all’interno dei luoghi di lavoro».

Durante il 2019 «si sono rinnovate diverse Rsu in aziende di ogni tipologia sul territorio faentino e la Fiom Cgil ha visto mantenere, se non addirittura aumentare la propria rappresentanza in gran parte dei luoghi di lavoro. Di particolare rilevanza i risultati ottenuti in Stafer ed alla ex Hs Penta (ora Interpump Hydraulics). Nella prima azienda, la Fiom ha ottenuto il 92% dei consensi, mentre in Interpump ha conquistato un delegato in più rispetto alla situazione precedente. Se è importante consolidarsi e rafforzarsi all’interno delle aziende già sindacalizzate, forse è ancora più importante entrare in luoghi di lavoro non pienamente o affatto sindacalizzati. E’ quanto accaduto alla Divisione Giuliani del Gruppo Bucci e alla Omaf. Due piccole-medie aziende che hanno eletto due delegati Fiom, dopo anni di assenza di una rappresentanza sindacale strutturata»

Forte vento, allerta meteo da lunedì 10 febbraio fino a martedì 11

Le raffiche stimate raggiungeranno i 62-74 Km/h  con i fenomeni in attenuazione a partire dalla tarda mattinata

VentoDalla mezzanotte di oggi, lunedì 10 febbraio, alla mezzanotte di domani, martedì 11, sarà attiva nel territorio del comune di Ravenna l’allerta meteo numero 7, per vento, emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia-Romagna. L’allerta è gialla. Secondo quanto si legge nel bollettino regionale, «nelle prime 6-8 ore della giornata di martedì 11 febbraio è prevista una ventilazione sud-occidentale sulle seguenti aree: crinale appenninico centro-orientale, colline romagnole, zona costiera meridionale. Le raffiche stimate raggiungeranno i 62-74 Km/h (scala Beaufort 8) con i fenomeni in attenuazione a partire dalla tarda mattinata».

L’allerta completa si può consultare sul portale Allerta meteo Emilia Romagna e anche attraverso twitter (@AllertaMeteoRER); sul portale sono presenti anche molti altri materiali di approfondimento, tra i quali le indicazioni su cosa fare prima, durante e dopo le allerte meteo, nella sezione “Informati e preparati” Il Comune  raccomanda di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso, fissare gli oggetti sensibili agli effetti del vento o suscettibili di essere danneggiati.

Anziana malata di Alzheimer esce di casa e si perde, salvata dalla polizia locale

A dare l’allarme sono stati i familiari: in pochi minuti gli agenti della Municipale hanno ritrovato la 74enne

Action Adult Affection Eldery 339620E’ stata ritrovata dalla Polizia locale una donna di 74 anni, malata di Alzheimer, che, dopo essere uscita di casa, sabato 8 febbraio verso le 12.30, si era smarrita. I familiari, dopo averla cercata invano, poco prima delle 15 ne hanno segnalato l’allontanamento alla Polizia locale che, immediatamente, ha attivato le ricerche, fornendo al personale in servizio tutti i dettagli utili al rintraccio. Pochi minuti dopo, l’anziana veniva individuata da una pattuglia, nei pressi dello stadio, a circa un chilometro dalla sua abitazione. Il marito, avvisato del ritrovamento, l’ha subito raggiunta per riportarla a casa.

Abbonamenti alla stagione del comico: i mancati rinnovi arrivano in Municipio

Un question time di Lista per Ravenna mira a fare luce su alcuni problemi sorti durante la campagna del gennaio scorso. Interrogazione anche da Sinistra

Teatro Alighieri Ph ZAN#513La campagna dei nuovi abbonamenti al Teatro comico dell’Alighieri di Ravenna al centro di alcuni interrogativi che Alvaro Ancisi (LpRa) rivolge al sindaco Michele de Pascale. La campagna si è tenuta tra il 18 e il 25 gennaio scorso. Secondo quanto riportato da un’abbonata alla Lista civica che racconta di seguite il comico da più da vent’anni, «rinnovando l’abbonamento anche nelle annate con programmazione poco attraente, pur di mantenere la priorità acquisita ed anche per sostenere l’iniziativa culturale».

Il progetto di riassetto della platea del teatro, come spiegato dal Comune in una lettera, aveva reso impraticabile la campagna di ‘Rinnovo Abbonamento’ e necessario ‘l’azzeramento’ degli abbonamenti alla precedente edizione. «I nuovi avrebbero potuto essere acquistati, nella settimana indicata, presso la biglietteria del teatro dalle 10.00 alle 13.00 (il giovedì anche dalle 16.00 alle 18.00), oppure online. La prima domanda che mi sono posta è perché l’acquisto degli abbonamenti con diritto di prelazione ai precedenti abbonati è stato invece precedentemente concesso, giustamente, sia per la stagione di prosa che per quella d’opera e danza».

Domenica 19 gennaio «ho appreso poi, dagli organi di stampa, che degli 800 posti a disposizione, 400 erano stati precedentemente assegnati ai Cral (Circoli Ricreativi Assistenziali Lavoratori). Se l’avessi saputo, avrei avuto un’alternativa in più tra cui scegliere, oltre alla solita lunga fila davanti alla cassa del teatro ed agli inutili tentativi effettuati online (tutto bloccato: le addette alla biglietteria mi hanno in seguito riferito di aver avuto esse stesse difficoltà di collegamento per l’assegnazione dei posti)». Il primo giorno di apertura della biglietteria «trascorsi 45 minuti dall’inizio e dopo l’ingresso di 24 persone, è stato comunicato alla folla, in attesa da ore, che erano rimasti solo due posti in loggione» Considerato che ogni persona aveva facoltà di sottoscrivere al massimo quattro abbonamenti, i posti assegnati avrebbero potuto essere al massimo 96, ma, sempre dagli organi di stampa, ho saputo che dei 400 posti rimasti disponibili, due terzi sono stati venduti online e un terzo tramite la biglietteria del teatro».

L’abbonata ritiene «di aver subito delle scorrettezze dovute ad una gestione ambigua e ad un’informativa poco trasparente, consapevole che l’invalidazione dell’avvenuta vendita degli abbonamenti recherebbe danno a troppe persone che non lo meritano, chiedo però che il prossimo anno si rispetti, con un’informativa chiara e trasparente, il diritto di prelazione dei vecchi abbonati all’edizione 2018 che quest’anno non hanno potuto acquistare l’abbonamento. Non sarebbe sbagliato neppure tener conto dei più vecchi fedeli abbonati». Ancisi fa sue le considerazioni e le presenta al sindaco in un question time.

Non è tutto: sulla questione vuole vederci chiaro anche la maggioranza. Michele Distaso di Sinistra per Ravenna ha presentato a sua volta un’interrogazione al Comune:  «Questa settimana la stagione del Teatro Comico del Teatro Alighieri si apre con risate a denti stretti.
Sabato 18 gennaio, infatti, in occasione del rilascio degli abbonamenti per la stagione del Comico, centinaia di persone si sono ritrovate in coda ai botteghini del Teatro Alighieri fin dall’alba, rimanendo infreddolite ma senza abbonamento. Come si evince dalle dichiarazioni di cittadini ai giornali e presso gli uffici dei gruppi consigliari, il sistema di vendita dei biglietti presso il botteghino è andato in blocco per via delle concomitanti prenotazioni on line, ma anche on line ci sono stati grossi problemi ad effettuare le prenotazioni».

Inoltre «gli abbonati affezionati alla rassegna non hanno potuto usufruire del semplice rinnovo in virtù dell’azzeramento degli abbonamenti alle precedenti edizioni della rassegna. Abbiamo presentato un’interrogazione in Consiglio Comunale in cui chiediamo di avanzare una richiesta di chiarimento presso gli organizzatori della stagione di Teatro Comico e anche se non si ritiene di intervenire per suggerire di rivedere la modalità di prenotazione di abbonamenti».

Chiusura della Polstrada a Lugo: Lega e Italia Viva chiedono un ripensamento

Marco di Maio e Jacopo Morrone ritengono un errore dismettere il presidio della Bassa Romagna prospettato dal Ministero

IMG 1100Il Ministero dell’Interno prevede, in un’ottica di razionalizzazione, la chiusura della polizia stradale di Lugo e fioccano le reazioni politiche. Italia Viva – con il deputato Marco di Maio – sostiene che potrebbe esserci ancora  un margine di manovra per scongiurare la chiusura del distaccamento della Polstrada. «In un momento in cui c’è una richiesta maggiore di sicurezza – dice di Maio – sulle strade e i numeri degli incidenti destano molta preoccupazione, è un errore dismettere i presidi che sono lontani dalle grandi strade di comunicazione. Chiediamo alle autorità competenti sul territorio (prefettura e questura) di difendere I due distaccamenti; noi faremo la nostra parte a livello politico e parlamentare. Queste sfide si vincono solo se c’è gioco di squadra».  Ranalli estende  «l’invito ad agire anche alla Provincia e all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, oltre che al Comune di Lugo».

Sul tema interviene anche Jacopo Morrone, deputato della Lega e responsabile del partito in Romagna: «La disattenzione per le esigenze dei territori e la mancanza di ascolto da parte di questo Governo unite a logiche verticistiche rappresentano il mix micidiale che ha portato al taglio dei distaccamenti della Polizia stradale di Rocca San Casciano, nel forlivese, e di Lugo, nel ravvenate». La riorganizzazione dettata dal ministero «no penalizza la Romagna senza che ci siano motivi concreti. Affermare che in queste località la ‘viabilità non riveste più un interesse strategico’ significa non conoscere la realtà e decidere a tavolino dove far cadere mannaia, con motivazioni che non convincono. Ovviamente ci attiveremo per capire chi abbia la responsabilità di questa decisione e quali ne siano le reali ragioni. Non vorremmo che, a monte, ci fosse l’ostilità delle forze ‘giallorossofucsia’ nei confronti del rafforzamento delle forze dell’ordine e previsto dalla Lega e, in particolare, da Matteo Salvini quando era alla guida del ministero e da Nicola Molteni che rivestiva il ruolo di sottosegretario con delega alla Polizia. In ogni caso, questo taglio non può che inserirsi in un contesto politico e ideologico che irresponsabilmente si disinteressa della sicurezza delle persone».

Ufficio Stampa Lega Romagna

Conselice: differenziata porta a porta nella zona artigianale al via

Alle attività vengono consegnati i contenitori definiti durante il sopralluogo di censimento: 204 le utenze coinvolte

Attachment 2020 02 10T092610.550Ai blocchi di partenza i servizi per aumentare la raccolta differenziata nel Comune di Conselice, che vedranno la modifica delle modalità di raccolta e una maggiore attenzione richiesta ai cittadini per i conferimenti dei rifiuti differenziati. La riorganizzazione del sistema di raccolta partirà dalla zona artigianale-industriale di Conselice, dove da oggi, lunedì 10 febbraio, sarà introdotto il porta a porta integrale, .che prevede la raccolta a domicilio di tutte le tipologie di rifiuti.

L’Amministrazione Comunale e Hera hanno recapitato una lettera, rivolta alle 204 utenze coinvolte (89 attività e 115 famiglie) per informarle sugli obiettivi da conseguire e sulle novità di servizio introdotte. Per la consegna del materiale informativo e del kit per il porta a porta, tutor incaricati e formati da Hera si stanno recando in questi giorni presso tutte le utenze (abitazioni e attività): questi operatori sono dotati di un tesserino nominativo e non chiederanno mai né di entrare in casa né denaro. Per essere certi che si tratti di un incaricato Hera è possibile chiamare il Servizio Clienti Hera al numero verde gratuito 800.862.328 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18).

Alle attività saranno consegnati i contenitori definiti durante il sopralluogo di censimento, in cui gli operatori di Hera hanno definito con i titolari i contenitori più idonei alla raccolta, in base alle caratteristiche di ogni singola azienda.

Nel caso in cui non sia stato possibile fare la consegna a domicilio, si può ritirare il kit con il coupon di mancata consegna presso le stazioni ecologiche (centri di raccolta) di via Amendola a Conselice (aperta il lunedì-mercoledì-venerdì dalle 12.30 alle 17.30, il martedì e giovedì dalle 8.30 alle 13.30 e il sabato dalle 8.30 alle 17.30) e via Prov. Bastia 359 a Lavezzola, aperta il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 13.30, il martedì e giovedì dalle 12.30 alle 17.30 e il sabato dalle 8.30 alle 17.30.

Inoltre, sempre presso i centri di raccolta, è possibile ritirare gratuitamente la compostiera, per ridurre i rifiuti prodotti. La compostiera consente di trasformare il rifiuto organico in terriccio per migliorare la fertilità del terreno che si può quindi riutilizzare a Km0. L’utilizzo della compostiera o di una concimaia inoltre dà diritto a sconti sulla bolletta TARI (per il 2019 5 euro o 10 euro rispettivamente per abitante/anno).

Ecco i coordinatori del partito di Renzi: «Faremo politica su Whatsapp e nelle sedi»

Un assessore e un giornalista, Roberto Fagnani e Maria Chiara Duranti, rappresentano Italia Viva in provincia: «Da adesso mai più una consultazione elettorale senza il nostro simbolo». Primo test alle amministrative di Faenza

Foto Coordinatori Italia Viva Ravenna Provincia
Maria Chiara Duranti e Roberto Fagnani, coordinatori provinciali di Italia Viva

Dopo l’assemblea a Roma dell’1 e 2 febbraio, Italia Viva, il partito fondato dall’ex segretario del Pd ed ex premier Matteo Renzi, si struttura anche sui territori con due coordinatori per provincia, un uomo e una donna.

A Ravenna si tratta di un’ousider della politica come Maria Chiara Duranti e di un volto invece noto come quello di Roberto Fagnani. Lei è una 53enne giornalista professionista e direttrice della testata Format-biz. Lui è assessore nella giunta De Pascale del Comune di Ravenna con deleghe ai Lavori pubblici e allo Sport, 46enne renziano della prima ora e uno dei primi ad annunciare che avrebbe lasciato il Pd per seguire l’ex sindaco di Firenze. Non è dunque sorprendente trovarlo in questo incarico.

«In questi mesi si è lavorato molto a questo progetto di organizzazione – spiega l’assessore –, in particolare con il ministro Teresa Bellanova, il vicepresidente della Camera Ettore Rosato e il deputato Marco Di Maio, e oggi sono mol- to contento e orgoglioso di ricoprire questo ruolo, a cui mi dedicherò con passione e con dedizione, come ho sempre fatto in politica».

Da Fagnani parole di apprezzamento per la collega: «Sono contento di fare questo percorso con una persona con un’importante esperienza giornalistica che avevo avuto modo innanzitutto di conoscere come autrice di un libro su Zaccagnini che avevo apprezzato tantissimo. E sono doppiamente felice perché ha deciso di scendere in campo in un partito che finalmente lascia davvero molto spazio alle donne».

Fagnani, da coordinatore provinciale la aspetta già tra qualche mese con le elezioni amministrative di Faenza la prima vera sfida elettorale, visto che alle Regionali non c’era il simbolo…
«Siì, per le Regionali si era deciso di non presentare il simbolo in accordo anche con il presidente Bonaccini che abbiamo sostenuto convintamente e che, personalmente, mi auguro diventi il nuovo leader del Pd. Ma ai prossimi appuntamenti elettorali arriveremo sempre con il nostro simbolo: il primo per la nostra provincia è quello di Faenza per cui ci mettere- mo al lavoro e incontreremo tutti i possibili interlocutori».

Chi sono i possibili interlocutori di Italia Viva? Si sentono idee fantasiose addirittura di possibili accordi con Salvini…
«Naturalmente c’è un’area con cui noi non potremo mai confrontarci. Basti pensare che Renzi è stato tra i promotori di un governo con il Movimento 5 Stelle pur di mandare a casa Salvini. Detto questo, come stiamo dimostrando in Puglia, siamo disponibili a parlare e a confrontarci ma non ad accettare qualsiasi condizione o ad appoggiare chiunque (Italia Viva in Puglia è pronta a correre da sola per non appoggiare il candidato Pd Emiliano, ndr) ed è ovviamente pronta anche a presentare proposte e candidature».

A Faenza auspica forse primarie di coalizione?
«Mi sembra tutto ancora prematuro».

Nel campo del centrosinistra faentino c’è parecchia maretta: vi proponete di fare da pacieri tra Pd e Insieme per Cambiare, per esempio?
«Perché no? (sorride, ndr)».

Ma con quale forza andrete a sedervi a un tavolo di trattativa, visto che non è stato possibile misurarvi? A Ravenna alle Regionali non avevate nemmeno un vostro candidato nella lista del presidente, a differenza di quanto accaduto altrove…
«Questo è accaduto perché a Ravenna, per alcune dimamiche particolari, non è stato possibile esprimere un candidato della nostra area e quindi la nostra scelta è stata quella di non schierarci e di votare Bonaccini. E ci sono stati molti voti che sono andati solo al presidente. Nelle province in cui c’erano, invece, i candidati dell’area di Italia Viva sono stati molto votati. Non ci fidiamo dei sondaggi (che li danno intorno al 4-5 percento, ndr), sentiamo molto interesse nei nostri confronti e siamo sicuri che altri seguiranno a breve».

Forze come Azione di Calenda o Più Europa della Bonino si collocano nella vostra area politica, diciamo a destra del Pd e a sinistra della destra. Possiamo immaginare alleanze?
«Certamente, a livello locale potrebbe essere interessante perché i punti in comune, soprattutto sotto il profilo economico, sono numerosi».

Veniamo a Ravenna, dove si vota tra poco più di un anno. Come starete in maggioranza? Lei è assessore e Italia Viva conta anche due consiglieri comunali: sarete “pungoli”, per così dire, come Renzi al governo giallorosso?
«Noi abbiamo sempre detto che restiamo leali a questa alleanza e peraltro il sindaco De Pascale in questi anni si è sempre dimostrato aperto ad accogliere istanze che venivano dalle varie anime della sua ampia coalizione. Detto questo, va precisato che, sia a livello locale come a livello nazionale, se fossimo sempre d’accordo con tutto ciò che dice il Pd, non saremmo usciti dal Pd. Avanzare idee e proposte non significa remare contro, ma dare contributi».

Quanti sono gli iscritti in provincia?
«Ci stiamo strutturando in questi giorni e già si vede un buon numero di attivisti che stanno crescendo. Dobbiamo raccogliere i dati perché da ottobre era possibile iscriversi online e ci sono i comitati civici. Sono convinto che molti aspettassero che ci strutturassimo: ora è possibile iscriversi con i moduli cartacei e credo che altri si faranno avanti».

Sarete un partito solido o leggero? Avrete tessere e sedi?
«Vogliamo mettere insieme Whatsapp e la rete con i luoghi fisici. Sono arrivate le prime tessere plastificate ed entro il 31 marzo apriremo una delle prime cento sedi di Italia Viva, a partire naturalmente dal capoluogo».

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