domenica
20 Luglio 2025

Liverani (Lega): «Non ci confrontiamo con le sardine, il popolo è con noi»

Il consigliere regionale commenta la decisione del movimento di spostare il raduno dal 4 al 5 dicembre per coincidere con la visita di Salvini in città. Il segretario in centro, i manifestanti in darsena

Borgonzoni Salvini
Borgonzoni abbraccia Salvini al Pala Dozza

«Ben vengano le sardine, i salmoni, gli sgombri e i pesci palla. Matteo Salvini e la Lega non hanno bisogno di scontrarsi o confrontarsi con questi manifestanti perché hanno il sostegno del popolo e di tutta la gente che non manifesta contro, ma che vuole una proposta di cambiamento». Andrea Liverani è consigliere regionale del Carroccio in Emilia-Romagna e con queste parole commenta la decisione delle sardine di spostare il loro raduno a Ravenna dal 4 al 5 dicembre per coincindere con il giorno in cui in città sarà presente il leader della Lega all’inaugurazione della sede di via Gioacchino Rasponi.

La manifestazione delle sardine – uno degli organizzatori intervistato dal Corriere Romagna ipotizza cinquemila partecipanti – si svolgerà alle 19, stesso orario dell’evento della Lega, ma in darsena così come era previsto anche per il 4 e non in piazza come erroneamente affermato da Liverani. «La Lega – sottolinea Liverani – crede nei programmi, nelle proposte, sta in mezzo alla gente per ascoltare non per protestare. Vi aspettiamo numerosi e felici all’inaugurazione della sede della Lega di Ravenna giovedì 5 dicembre alle 19 in via Rasponi, angolo Piazza Kennedy».

La sentenza: 23 anni per il ventenne che uccise a pugni il pizzaiolo Rocco Desiante

La procura chiedeva l’ergastolo. Movente per questioni di droga e soldi

DSC 7990A distanza di un anno dall’omicidio di Rocco Desiante, il 40enne pizzaiolo di origini pugliesi ucciso a Castiglione di Cervia, è arrivata la sentenza di primo grado: condanna a 23 anni di reclusione per il ventenne Madalin Constantin Palade. La procura aveva chiesto l’ergastolo. Il movente dell’efferato delitto – Desiante è stato pestato utilizzando anche un tirapugni – sarebbe per questione di droga e soldi.

Apre il nuovo Famila: omaggi ai clienti, degustazioni e giostra Brucomela

Taglio del nastro in via Aquileia il 4 dicembre, terzo punto vendita della catena in città in una struttura da 1.500 mq con cucina interna per il reparto gastronomia. E chi pattina in piazza Kennedy ottiene un buono spesa

F71A6501Si allarga la rete dei supermercati Famila a Ravenna. Il 4 dicembre apre il nuovo punto vendita in via Aquileia, il terzo in città dopo quelli di via Faentina e via Argirocastro, nella struttura da 1.500 mq che un tempo era occupata dalla concorrenza con Coop.

Taglio del nastro alla presenza delle autorità cittadine e dei vertici aziendali e poi una giornata di festa. Per tutti i clienti un regalo utile che verrà consegnato alle casse, dopo la spesa. Durante la giornata ci saranno diversi momenti di degustazione con aree ristoro dedicate all’assaggio di piadina e porchetta e caldarroste, vin brulè e cioccolata calda. Nella pausa pranzo, verranno anche offerti passatelli in brodo. La catena di supermercati ha pensato anche ai bambini: da quel giorno per tutto il periodo natalizio nell’area verde adiacente ci sarà la giostra Brucomela che il 4 sarà offerta da Famila.

Il nuovo supermercato Famila avrà un reparto gastronomia che prevede una vera cucina interna che sforna piatti pronti cucinati ogni giorno e i reparti di macelleria e pescheria che propongono prodotti freschi, prevalentemente del territorio.

Il  nuovo store ha voluto sponsorizzare anche la pista di pattinaggio su ghiaccio già allestita in piazza Kennedy, offrendo a tutti i pattinatori che acquisteranno il biglietto di ingresso, un buono spesa da utilizzare nella sede di via Aquileia. E sempre pensando alle famiglie, Famila ha scelto di essere partner degli spettacoli dei burattini della compagnia ‘Teatro del Drago’ che propone un fitto cartellone di date fino a febbraio.

F71A6600L’investimento è sostenuto dalla società cesenate Arca: «Abbiamo scelto un innovativo format di supermercato con una forte vocazione ai prodotti freschi e di qualità che unisce la cura del negozio vicinale e l’efficienza della grande distribuzione. Una proposta commerciale che sta incontrando l’approvazione dei consumatori e che incoraggia i vertici del Gruppo Unicomm (Selex) ad una presenza sempre più capillare sul territorio per diventare il punto di riferimento delle famiglie per i loro acquisti». Arca è nata nel 1972 a Cesena, è un’azienda multicanale e opera nel mondo della Gdo da Bologna fino ad Ancona con 13 Famila, 21 A&O e 19 Cash & Carry, e fa parte del gruppo Unicomm. Nato in Veneto, nel corso dei suoi quasi 70 anni di storia Unicomm è cresciuto fino ad essere presente oggi in 7 regioni e 32 province italiane. Conta oltre settemila dipendenti e più di 270 punti di vendita diretti.

«Utili i dragaggi ma i container resteranno limitati per la posizione del porto»

Monduzzi (fondatore agenzia Seamond): «Obiettivo 500mila teu all’anno? Il terminal attuale può farne 300mila e ancora non ci arriva»

Monduzzi
Gian Paolo Monduzzi

«Il bacino di riferimento del porto di Ravenna, approfondimento o no, rimarrà lo stesso. Non potrà mai essere un hub». A parlare è Gian Paolo Monduzzi, spedizioniere e fondatore dell’agenzia Seamond che è specializzata nel traffico container.

Monduzzi, durante la presentazione del progetto di approfondimento dei fondali si è parlato di mezzo milione di container movimentati come obiettivo, è una cifra credibile?
«Per il porto di Ravenna direi di no. Ci si potrebbe accontentare di movimentare i 300mila teu per il quale è dimensionato l’attuale terminal container, una cifra che è ancora lontana dall’essere raggiunta».

Quali sono i motivi che impediscono a Ravenna di diventare un porto di riferimento sul traffico di contenitori?
«Non è una questione strutturale. Questo porto è visto dagli imprenditori come uno scalo regionale ed è utilizzato per servire il bacino che va fino a Bologna a Ovest, al Ferrarese al Nord e del Riminese al Sud. I motivi sono prima di tutto geografici: in pochi chilometri ci sono i porti di Venezia, Ancona e Ravenna che hanno circa le stesse potenzialità per quanto riguarda il traffico container. Per questo l’approfondimento a 12,5 metri non è significativo per i container mentre sarebbe stato molto utile negli anni passati l’approfondimento dei fondali dell’attuale terminal a 11,5 essendo già state da diversi anni consolidate le banchine per raggiungere tali profondità».

Con la vostra azienda avete mai avuto problematiche legate ai fondali?
«Sì, è capitato. Si tratta però di problemi gestibili e in ogni caso in questo momento siamo a 9,45 metri e la situazione è questa perché negli anni Autorità portuale non è stata in grado di fare un contratto di manutenzione generale che potesse permettere di intervenire immediatamente e costantemente di fronte agli insabbiamenti. Intendiamoci: io penso che l’escavo sia positivo ma che sia funzionale a far restare quello di Ravenna un porto di buon livello ma regionale, non di far arrivare il traffico container a chissà quali volumi».

Veduta aerea della penisola Trattaroli (foto Meetup A rivedere le stelle)

Questo ragionamento vale anche per il traffico di rinfuse?
«Il discorso in questo caso può essere diverso ed è probabile che un approfondimento possa essere più utile per quel tipo di navi perché le grandi porta-container continueremo a non vederle da queste parti. Invece le rinfuse, che sono un traffico importante per la città sin dai tempi di Serafino Ferruzzi – fu lui a farlo decollare – potrebbero conoscere un incremento positivo. Anche in questo caso, però, molto dipende dall’andamento dell’economia interna e dalla capacità degli imprenditori di allocare risorse nei magazzini»

Qual è la quota ideale dei fondali per il porto di Ravenna?
«Di quote si è parlato molto negli anni passati: a lungo si è sognato di arrivare a 14,5 metri, per poi scendere a 12,5 metri che – dal punto di vista commerciale – non è molto diverso dagli 11,5 metri. Questa quota garantirebbe già una buona operatività e una tranquillità agli operatori ma il punto sta nella capacità di mantenerla. Ripeto, però: il traffico container dipende moltissimo dalla situazione internazionale e, per inciso, questo non è il migliore dei momenti».

Anche sull’ipotesi di un nuovo terminal è scettico?
«Non credo serva un nuovo terminal container, per il traffico che c’è in questo momento basta l’attuale area Tcr che lavora a metà della sua potenzialità. Il nostro rimarrà un porto per i “feeder” e in questo senso può interessare agli investitori. La scelta di costruire le banchine in Largo Trattaroli è comunque positiva perché si dà valore ad una lingua di terra finora inutilizzata e che in futuro può essere logisticamente importante per l’attività portuale, non forzatamente per la movimentazione di contenitori. Del resto mi pare che il discorso del nuovo terminal sia passato in secondo piano rispetto a tempo fa, quando era legato all’approfondimento a 14,5 metri. Attualmente non mi sembra la priorità dello scalo».

Ravenna, a Palazzo Rasponi due giorni con laboratori, Lego e iniziative per bambini

Il 7 e 8 dicembre, in contemporanea con la manifestazione delle idee regalo artigianali di Cna

19 12 02 Giocandogiocando
Il manifesto di “Giocando&Giocando”

A Palazzo Rasponi, in piazza Kennedy a Ravenna, il 7 e 8 dicembre, torna l’iniziativa promossa da Cna “Regali a Palazzo”, un weekend dedicato al Natale tra artigianato artistico, idee regalo, allestimenti natalizi, sfilate, intrattenimento, iniziative di solidarietà.

E in contemporanea, sempre a Palazzo Rasponi, torna Giocando&Giocando, con laboratori natalizi, laboratori artigianali, la casa di Babbo Natale, la cassetta per le letterine, la stanza dei Lego, lo spazio della creatività, l’albero dei desideri.

Inoltre ci saranno alcune attività straordinarie per famiglie: domenica mattina trucca bimbi con Tata Fata e domenica pomeriggio arriva Babbo Natale.

Tutte le attività sono gratuite e verrà regalata a ogni famiglia una favola natalizia e un libro dedicato all’artigianato, perché quest’anno la manifestazione non vuole essere solo un momento di socializzazione e di gioco per tutti i bambini, ma anche due giornate dedicate alla manualità e al lavoro artigiano. I bambini produrranno manufatti con materiali di riciclo, in carta e in mosaico, che poi potranno portare a casa e utilizzare, magari per addobbare l’albero.

“Giocando&Giocando” non dimentica però il suo doppio aspetto, ludico e di sensibilizzazione. Infatti parteciperà alla manifestazione lo Ior (Istituto Oncologico Romagnolo), che come l’anno scorso sarà presente con i suoi palloncini per la raccolta fondi oncologica, e PerepèTazum i clown di corsia di Pediatria di Ravenna. Inoltre la Onlus Anffas che sensibilizzerà i ragazzi, portando anche laboratori per giovani con disabilità.

Anche quest’anno si potrà trovare la tradizionale buchetta per le letterine di Babbo Natale, e tra le novità la straordinaria presenza dei Lego e dell’Elfo che riceverà i bambini all’ingresso di Palazzo Rasponi, accanto all’Albero dei Desideri, dove tutti i bambini potranno appendere i loro desideri.

Orario di apertura la mattina dalle 10 alle 13 e poi dalle 15 alle 18.30.

Basket, Ravenna sogna: è prima in classifica. Ora lo scontro diretto di Mantova

Nel girone Est di serie A2 l’OraSì è solitaria davanti a tutti a due giornate dalla fine del girone d’andata

Ravenna BasketGrande entusiasmo a Ravenna per il basket, che sta vivendo un momento che ha pochi termini di paragone nella storia di questo sport nella città bizantina, essendo il quarto posto del 2017 nel campionato di A2 il risultato più alto mai raggiunto.

Oggi, sempre in A2, l’OraSì si trova in prima posizione solitaria dopo aver battuto ieri, domenica 1 dicembre, il fanalino di cosa Orzinuovi (81-74) davanti ai 2.500 tifosi del Pala De André e grazie alle contemporanee sconfitte di Verona e Mantova. Quest’ultima, in seconda posizione distaccata di due punti, aspetta (in casa) Ravenna per uno scontro diretto che infiammerà la penultima giornata del girone di andata del girone Est.

A tentare di fare il pompiere è coach Cancellieri, che chiede alla squadra «maggiore solidità» in certe partite, «nell’ottica di costruzione della nostra identità e non per il risultato in sé, che naturalmente ci fa piacere. Contro una squadra come Orzinuovi che ha grinta, coraggio e volontà avremmo dovuto essere più pronti alle difficoltà che la partita ha creato e questo è quello che mi è piaciuto meno. Abbiamo fatto cose buone sia in attacco che in difesa, in futuro vorrei spalmare ancora di più i minutaggi, quando tutti me ne daranno la possibilità».

Scontro fra due auto: una si ribalta contro una casa, l’altra abbatte un lampione

Tre giovani feriti. L’incidente all’incrocio tra via Crociarone e via Zavattina, teatro di altri episodi simili

0e6878a0 55b7 4160 930b 5d79ee484452Scontro fra due auto poco dopo le 7 di stamani a Pisignano all’incrocio tra via Crociarone e via Zavattina, scenario di frequenti incidenti: tre persone ferite. La dinamica dell’accaduto è in corso di accertamento da parte della polizia stradale. Un’Audi A3 con a bordo una coppia ha concluso la sua corsa contro un lampione dell’illuminazione pubblica che è caduto sulla strada bloccando la circolazione. L’altra vettura, una Panda condotta da una ragazza, ha invece carambolando finendo su un fianco contro un’abitazione: la guidatrice non riusciva ad uscire dall’abitacolo ed è stata soccorsa dai vigili del fuoco.

Filetto, 14 case popolari finite dal 2017 ma il Comune non le usa per un contenzioso

In totale sono costate quasi due milioni di euro a carico di enti pubblici ma è tutto fermo per una causa al Tar tra Palazzo Merlato e la cooperativa delle famiglie che lavoravano in cantiere

Autocostruttori 154401Da due anni e mezzo i 14 appartamenti del cantiere dell’autocostruzione a Filetto sono finiti e collaudati, pronti per essere assegnati come case popolari, ma è tutto bloccato per un contenzioso tra il Comune di Ravenna e la cooperativa Mani Unite che riuniva le famiglie degli autocostruttori selezionate dalla stessa pubblica amministrazione con un bando di gara. È l’ultimo aggiornamento sulle due palazzine di via Malmesi fornito da Massimo Cameliani, assessore comunale incaricato di seguire la partita per la giunta: l’amministratore è intervenuto il 25 novembre nella riunione del consiglio territoriale di Roncalceci durante la discussione di un ordine del giorno proposto dall’opposizione (Lista per Ravenna, Forza Italia, Lega e l’indipendente Valerio Calistri).

Cameliani ha ripercorso i punti saliente della storia che iniziò nel 2007 quando il Comune selezionò le 14 famiglie che si riunirono in cooperativa. Il progetto, in sintesi, era questo: la Coop Alisei, con esperienza nel campo, avrebbe coordinato i lavori mentre le famiglie avrebbero prestato manodopera in cantiere per abbattere i costi di costruzione. A Filetto il progetto non giunse mai a conclusione, interrompendosi i lavori ad uno stato di avanzamento di circa il 50 percento nel corso del 2012.

A quel punto il Comune si inserì per finire le opere. L’importo per il completamento dei lavori è stato un totale di 1,185 milioni di euro (280mila a carico della Regione, 505mila a carico del Comune, 400mila a carico di Acer) che vanno ad aggiungersi ai 780mila euro pagati dal Comune a Banca Etica a fronte del mutuo acceso dagli auto costruttori e non restituito. Il Comune di Ravenna ha realizzato l’intervento  attraverso Acer proprio per destinare le abitazioni a edilizia pubblica. I lavori sono conclusi e gli immobili sono stati collaudati con fine lavori del 6 luglio 2017.

Il Comune, secondo quanto spiegato da Cameliani, non ha potuto ancora procedere con l’emissione del bando per assegnare gli alloggi perché gli autocostruttori non intendono sottoscrivere l’atto di trasferimento del diritto di superficie al Comune a seguito della pronuncia di decadenza della coop Mani Unite. Il Comune ha dichiarato decaduta la convenzione con la coop ma quest’ultima ha avviato una causa al Tar dell’Emilia Romagna per l’illegittimità dell’atto di decadenza dalla concessione-contratto. Lo scorso settembre il Comune ha chiesto al Tar di anticipare l’udienza di discussione del ricorso per l’esistenza di motivi che ne giustifichino la necessità.

«Sono, con quello entrante, tre inverni che le case sono terminate e sono disabitate – commenta Ulisse Babini, consigliere territoriale di Lpr –. Noi non dobbiamo solo evitare il loro ammaloramento per mancato utilizzo, ma non possiamo nemmeno accettare il rischio che questo possa avvenire, mentre il mancato utilizzo, specialmente nella stagione invernale, questo rischio lo fa diventare sempre più probabile. Le parti dovrebbero fare delle reciproche concessioni ed uscire dalla causa al Tar, consentendo così la disponibilità immediata delle case per l’abitazione».

Pioggia e Grecale, un lunedì da allerta meteo. Onde da 2,5 metri al largo

Rovesci con precipitazioni medie intorno a 24-25 mm e vento da nord-est

Per la giornata di lunedì 2 dicembre il transito di una perturbazione atlantica apporterà piogge diffuse sull’Emilia-Romagna già dalle prime ore della notte. Le precipitazioni assumeranno anche carattere di rovescio con valori medi areali intorno ai 25/45 mm/24h sulla parte orientale della regione e sono previste in attenuazione nella seconda parte della giornata ad iniziare dal settore occidentale della regione.

Nella serata/notte di lunedì 2 dicembre è prevista anche un’intensificazione della ventilazione proveniente da nord-est sul mare e lungo la costa (inferiore ai valori di soglia su queste zone) che determinerà un rapido aumento del moto ondoso con mare agitato al largo (altezza compresa tra 2,5 e 3,2 metri) in attenuazione già dalle prime ore della giornata di martedì 3.

Per questo dalla mezzanotte di oggi, domenica 1 dicembre, alla mezzanotte di domani, lunedì 2, sarà attiva nel territorio del comune di Ravenna l’allerta meteo numero 119 di colore giallo, per criticità idraulica, idrogeologica e stato del mare, emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia Romagna. La stessa allerta per la zona che comprende la Bassa Romagna è invece di colore arancione riferita alla previsione di superamenti di soglia 2 per gli affluenti in destra del fiume Reno.

Si raccomanda di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso: prestare particolare attenzione allo stato dei corsi d’acqua ed evitare di accedere ai capanni presenti lungo gli stessi (se si allaga la golena il capanno deve essere evacuato); prestare attenzione alle strade eventualmente allagate e non accedere ai sottopassi nel caso li si trovi allagati; non accedere a moli e dighe foranee.

Opera e Danza: all’Alighieri 7 serate tra amori e passioni, tradizione e innovazione

Presentato il cartellone con coproduzioni e compagnie di calibro internazionale: dal 10 gennaio al 5 aprile

Presentate le stagioni di Opera e Danza del teatro Alighieri. Con tre serate d’opera e quattro appuntamenti con la danza, la stagione 2019/20 porta a Ravenna raffinate coproduzioni e compagnie di calibro internazionale, grazie al sostegno del Comune di Ravenna, della Regione Emilia-Romagna e del Ministero per i beni e le attività culturali, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

SerseA.Anceschi 0696L’Opera si apre con il Serse (10 e 12 gennaio) di Händel, secondo l’interpretazione musicale di Ottavio Dantone, al clavicembalo e alla direzione della sua Accademia Bizantina, e la visione drammaturgica di Gabriele Vacis alla regia.

Seconda tappa la serata pucciniana Suor Angelica / Gianni Schicchi (31 gennaio, 2 febbraio) cui la regia del poliedrico Denis Krief conferisce una messa in scena limpida e lineare che esalta il diverso registro delle due opere; in buca l’Orchestra della Toscana diretta da Marco Guidarini.

Lucrezia Borgia Ph Gianfranco Rota GFR4045Il cartellone opera si completa con la Lucrezia Borgia (6 e 8 marzo) di Donizetti nel nuovo allestimento diretto da Andrea Bernard, con l’Orchestra Giovanile Cherubini guidata da Riccardo Frizza. Così, dall’ombra di un platano di una Persia senza tempo all’orto racchiuso fra le mura di un monastero fino alla Venezia del Carnevale, i titoli d’opera popolano il palcoscenico di immagini di pace, e allegria, presto avvelenate – non solo metaforicamente – da rivalità e antiche colpe. Forse l’antidoto ai conflitti “di famiglia” del Serse, di Suor Angelica e di Lucrezia Borgia sta tutto nel Gianni Schicchi, nella sua arguzia quanto nel suo cuore, pronto a commuoversi alla vista dei giovani innamorati il cui abbraccio conclude l’opera.

La stagione Danza si inaugura invece con il Nuovo Balletto di Toscana (15 e 16 febbraio) e la Cenerentola di Jiří Bubeníček, già star dell’Hamburg Ballet e vincitore del Benois de la Danse, che su musica di Prokof’ev ha creato un balletto per 14 danzatori che rielabora la celebre fiaba.

Alonzo King LINES Ballet World Premiere With Kronos Quartet

Segue il ritorno a Ravenna dell’Alonzo King Lines Ballet (29 febbraio, 1 marzo) con Händel e Common Ground, coreografie firmate dal fondatore della strepitosa compagnia americana, l’una omaggio alle musiche del compositore, l’altra vera e propria ode alla città di San Francisco su arrangiamenti del Kronos Quartet.

Si torna invece sulle punte con il Balletto Yacobson di San Pietroburgo (21 e 22 marzo), che il pubblico dell’Alighieri ha già ammirato la scorsa stagione nella serata omaggio a Leonid Yacobson, e il Don Chisciotte che Johan Kobborg – ex primo ballerino del Royal Ballet – ha elaborato su Petipa, fedele al capolavoro ma con sfumature congeniali al suo approccio.

OkNuitsBarbaresPierangelaFlisiDSC 8428 CopiaGran finale con la prima visita a Ravenna della Compagnie Hervé Koubi (4 e 5 aprile) e il più potente ed emblematico lavoro del coreografo franco-algerino, Les nuits barbares, creazione ad altissimo impatto visivo dedicata alle origini del Mediterraneo.

Abbonamenti Opera (3 spettacoli) da 33 a 114 euro, abbonamenti Danza (4 spettacoli) da 28 a 102 euro. Prevendite biglietti da giovedì 12 dicembre. Biglietteria: 0544-249244 oppure www.teatroalighieri.org.

“Prove tecniche per un green new deal”: all’Almagià si parla di paesaggi futuri

Ultimo incontro della rassegna “Appunti per un terzo paesaggio” il 2 dicembre dalle 18

“Appunti per un Terzo paesaggio” è il progetto della rete di associazioni Almagià ispirato al pensiero del paesaggista francese Gilles Clément. Giunto alla quarta edizione, prosegue nella raccolta e nella costruzione di nuovi luoghi, connettendo paesaggio, natura e cultura, a partire dalle esperienze più liminali e sperimentali, privilegiando un approccio multidisciplinare, tra storytelling e storydoing, attraverso mostre, opere-ambiente, narrazioni, workshop, esperimenti, tra arti visive, performative, rigenerazione urbana, architettura, con un’attenzione sempre rilevante alle generazioni più giovani.

“Prove Tecniche per un Green New Deal” è l’ultimo appuntamento della rassegna, la restituzione di ciò che l’iniziativa ha attraversato quest’anno attraverso la narrazione di tre esperienze innovative che traducono un modello ecologico, antifragile e resistente per il futuro. «Si tratta di un Terzo paesaggio sovversivo, creativo e trasversale, con particolare riferimento alla progettazione e alla rigenerazione urbana: quelle del lavoro di Antonio Girardi, dello Studio Mobile di Treviso e membro del think tank multidisciplinare PNat coordinato da Stefano Mancuso, quelle del percorso di Lara Bissi e Maria Cristina Baravelli dello studio di architettura Officina Meme e quelle dei protagonisti, giovanissimi, della start up di colture idroponiche  Darsena Grow Up». Appuntamento alle 18 del 2 dicembre all’Almagià in darsena di città a Ravenna.

La serata si aprirà con “Nuove strategie per riparare paesaggio, natura e uomo nella complessità contemporanea”: Antonio Girardi, Studio Mobile Treviso e Pnat.org, Firenze; Maria Cristina Baravelli e Lara Bissi, Officina Meme, Ravenna; Antonio De Rosa, Filippo Benini, Leonardo De Rosa, Filippo Galeati, Fabio Tamburini, Luca Vitali, Darsena Grow Up, Ravenna.

Dopo un aperitivo, alle 20.30 spazio alla presentazione del catalogo Appunti per un Terzo Paesaggio 2019 alla presenza di Mario Bencivenni, Alberto G. Cassani e Marina Mannucci. A seguire sarà proiettato il documentario “Five Seasons: the Gardens of Piet Oudolf, di Thomas Piper”, in edizione inglese con sottotitoli in Italiano, dedicata all’opera del grande paesaggista olandese, curatore del verde della High Line di New York e, in collaborazione con Petra Blaisse,  della Biblioteca degli Alberi di Milano.

I carabinieri diventano attori in uno spot a favore delle denunce: «Abbiate fiducia»

Un video girato tra via Vicoli e il comando provinciale verrà utilizzato dall’Arma su tutto il territorio nazionale per sostenere l’importanza di rivolgersi alle istituzioni. A Ravenna una stanza apposita con una donna in divisa per raccogliere le segnalazioni

Schermata 2019 11 30 Alle 11.19.14Tra gli strumenti che i carabinieri potranno utilizzare nella lotta alla violenza di genere, in particolare nella campagna di sensibilizzazione a sostegno dell’importanza delle denunce, ci sarà anche uno spot realizzato a Ravenna. Il video di 30 secondi è stato girato nel parco di via Vicoli e nella caserma del comando provinciale con l’autorizzazione del comando generale dell’Arma e sarà quindi a disposizione di tutte le stazioni che vogliano utilizzarlo nelle iniziative rivolte alla cittadinanza.

Schermata 2019 11 30 Alle 11.19.41Lo spot, intitolato “Fidati” perché si concentra proprio sull’aspetto della difficoltà delle vittime a rivolgersi alle autorità, è nato da un’idea della società Publimedia che già in passato aveva realizzato qualcosa di simile sul tema delle truffe agli anziani. La regia è di Gerardo Lamattina. Iniziativa svolta a titolo gratuito da tutti i soggetti coinvolti. Gli attori non sono professionisti ma si sono impegnati in prima persona anche alcuni militari.

Schermata 2019 11 30 Alle 11.18.29«Il tema è di grande attualità – ha commentato il colonnello Roberto De Cinti, comandante provinciale – e vale la pena cercare sempre nuovi metodi per comunicare con le persone, per cercare di spiegare che l’unica via d’uscita è fidarsi delle istituzioni e denunciare. Non solo ai carabinieri, a tutte le istituzioni capaci di ascoltare l’allarme di una donna in difficoltà».

Denunce che vanno raccolte con la doverosa delicatezza. A Ravenna, ad esempio, è stata realizzata una sala, chiamata “sala rosa”, allestita in modo che assomigli più possibile a un ambiente comune e meno all’ufficio di una caserma. E a raccogliere quelle denunce solitamente è donna appartenente all’Arma, per facilitare la vittima.

Schermata 2019 11 30 Alle 11.20.13Il video, in sintesi, mostra un bambino che consegna a un carabiniere un disegno in cui ha raffigurato la madre che chiede aiuto di fronte al padre che la picchia. «Non è una scelta fatta a caso – spiega il regista –. La cosiddetta “violenza assistita” è un fenomeno non affatto secondario in queste vicende. I minori sono spesso vittime in questo senso e devono essere anche loro i primi a fidarsi, come avviene in questo caso con un bambino che incontra un carabiniere in un parco».

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