venerdì
18 Luglio 2025

La nobiltà del mestiere dell’attore nella “lezione” di Toni Servillo

In scena al Rasi di Ravenna Elvira (Elvire Jouvet 40) 

Servillo
Toni Servillo e Petra Valentina in una scena di “Elvira”

Dal 26 novembre al 2 dicembre al teatro Rasi di Ravenna va in scena Elvira (Elvire Jouvet 40) di Brigitte Jaques con Toni Servillo nel ruolo del grande attore, regista e teorico del teatro Louis Jouvet durante le lezioni sul monologo di Donna Elvira nel quarto atto del Don Giovanni di Molière realmente svoltesi al Conservatoire National d’Art Dramatique di Parigi nei mesi dell’occupazione nazista.

La pièce conduce lo spettatore alla ricerca del sentimento alla base dell’interpretazione e lo porta a toccare quella passione che fa del teatro il luogo in cui ci si perde per ritrovarsi.

«Elvira porta il pubblico all’interno di un teatro chiuso – spiega Servillo – quasi a spiare tra platea e proscenio, con un maestro e un’allieva davanti a un sipario tagliafuoco che non si alzerà mai, un particolare momento di una vera e propria fenomenologia della creazione del personaggio. Louis Jouvet formula a proposito dell’attore la famosa distinzione comédien/acteur e dice precisamente: “Il comédien è per così dire il mandatario del personaggio, mentre l’acteur delega se stesso personalmente. Il comédien esiste grazie allo sforzo, alla disciplina interiore, a una regola di vita dei suoi pensieri, del suo corpo. Il suo lavoro si basa su una modestia particolare, un annullarsi di cui l’acteur non ha bisogno”. Trovo il complesso delle riflessioni di Jouvet particolarmente valido oggi per significare soprattutto ai giovani la nobiltà del mestiere di recitare, che rischia di essere svilito in questi tempi confusi».

Sardine, raduno a Ravenna il 4 dicembre: «Nel giorno della liberazione dal fascismo»

Il movimento spontaneo nato a Bologna contro la campagna elettorale di Salvini prepara l’appuntamento in darsena «senza bandiere di partiti o associazioni»

Le sardine anti-Salvini lanciano il raduno di Ravenna: appuntamento in darsena, alla testa del Candiano, alle 19 del 4 dicembre, giorno in cui cade il 75esimo anniversario della liberazione della città dal fascismo. Una data scelta non a caso dagli organizzatori ma proprio «per dire a quei signori che sostengono di dover liberare la nostra città – si legge sulla pagina Facebook del gruppo –, che Ravenna è già libera e non ha certo bisogno di loro».

Gli organizzatori ricordano le regole del gioco, le stesse già applicate a partire dal 14 novembre a Bologna quando tutto è iniziato seguendo l’invito di quattro giovani che dai social aveva proposto un raduno spontaneo e pacifico in piazza Maggiore per stringersi come sardine e dimostrare di essere più di quanti potesse contenere il pala Dozza dove si apriva la campagna elettorale leghista per il voto alle Regionali del 26 gennaio. «Questo è un flash mob apartitico, quindi raccomandiamo di non portare bandiere di partiti o associazioni. Portate però un ombrello, perché in caso di pioggia il flash mob si farà ugualmente! Siamo pur sempre sardine…».

E poi alcuni passaggi della linea di pensiero in cui si riconosce il movimento spontaneo: «Scendiamo in piazza e continuiamo a chiedere a gran voce che odio e intolleranza non siano ammessi nel linguaggio politico. Promuoviamo un confronto basato sul dialogo, sull’apertura verso l’altro. Crediamo fermamente nei valori di eguaglianza, libertà, rispetto e solidarietà, basi della democrazia e capisaldi della nostra Costituzione».

Movimento 5Stelle, gli iscritti possono candidarsi on line alle Regionali

C’è tempo fino al 4 dicembre. Poi deciderà il Capo Politico

Dimaio
Luigi Di Maio

Sono aperte le candidature per le “regionarie” Movimento 5 Stelle della Calabria e dell’Emilia-Romagna in vista delle elezioni del 26 gennaio.

Da oggi (25 novembre) e fino al 4 dicembre tutti gli iscritti certificati residenti in Calabria o Emilia-Romagna potranno avanzare la loro candidatura su Rousseau.

Come previsto dallo Statuto, “il Capo Politico, sentito il Garante, ha la facoltà di valutare la compatibilità della candidatura con i valori e le politiche del M5s, esprimendo l’eventuale parere vincolante negativo”. (Ansa.it)

Piega e smalto a 230 donne, raccolti 4mila euro per parrucche a chi fa chemioterapia

Trenta professonisti tra parrucchieri ed estetiste hanno devoluto il proprio tempo in una domenica e il ricavato a offerta libera andrà a favore del progetto Ior che aiuta le persone alle prese con la perdita dei capelli

 DSC9753La raccolta fondi ideata dall’Istituto oncologico romagnolo (Ior) a favore del progetto Margherita, per fornire gratuitamente parrucche a tutte le donne che affrontano la caduta dei capelli come effetto collaterale più visibile e temuto di tutto il percorso di cura dal cancro, ha messo a segno un bel risultato a Ravenna: domenica 24 novembre all’Accademia dell’estetica e del benessere in via Vulcano trenta tra parrucchieri ed estetiste del territorio hanno devoluto gratuitamente il proprio tempo libero e la propria professionalità e  230 hanno deciso di farsi belle di domenica e di affidarsi alle loro cure con un incasso finale di quattro mila euro. Una cifra che gli organizzatori definiscono sorprendente se si pensa che l’offerta minima fosse di 10 euro per shampoo e piega, e di 5 euro per il servizio smalto: «Questo significa che quasi tutti i partecipanti hanno valutato il servizio offerto, e soprattutto la causa per cui il servizio veniva erogato, meritevole di cifre ben superiori di quella pensata dai volontari organizzatori dell’evento».

 DOM5088L’iniziativa chiamata “Una piega per lo Ior” è un format già proposto su altri territori della Romagna con risultati soddisfacenti «ma sul territorio di Ravenna e provincia si dimostra particolarmente sentito – spiega il direttore generale Ior, Fabrizio Miserocchi – basti pensare alle 252 persone che domenica 20 ottobre hanno preso parte all’iniziativa su Faenza. Grande merito va ai trenta parrucchieri ed estetisti, che oltre ad aver dedicato una giornata del loro prezioso tempo libero per mettersi gratuitamente a disposizione della nostra causa hanno svolto egregiamente il ruolo di cassa di risonanza tra clienti, amici e conoscenti».

 DOM5230I ringraziamenti dei promotori vanno all’Accademia; al negozio “In Fiore” di Mattioli Giovanna di Camerlona per aver offerto le gerbere da regalare alle signore che si sono fatte la piega; ai forni Morelli, Nonna Iride e “Le tre sorelle” per il buffet; all’assessore Roberto Fagnani e al Comune di Ravenna; ai volontari e ai professionisti che si sono spesi in prima persona per il successo dell’evento.

Maltempo: in un weekend scaricati in mare 2,8 miliardi di litri di acqua piovana

I dati della provincia di Ravenna diffusi dal Consorzio di Bonifica: per una settimana al lavoro 15 idrovore per 544 ore in totale

L’impianto idrovoro Lama di San Marco

In provincia di Ravenna, durante la settimana di intenso maltempo che si è conclusa, sono stati impiegati 15 impianti idrovori per 544 ore complessive, portando complessivamente a mare nel solo weekend del 16 e 17 novembre ben 2,8 miliardi di litri di acqua piovana. I dati sono stati diffusi oggi, 25 novembre, dal presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna, Roberto Brolli, che ha sottolineato il funzionamento della macchina dell’emergenza che ha permesso al territorio di non subire danni gravi nonostante l’abbondanza delle precipitazioni.

Le zone più critiche sono state quelle a sud di Ravenna dove solo pochi cm di argine hanno evitato l’esondazione dei canali. I più sofferenti sono stati quelli a deflusso naturale, l’Acquara Alta e la Bevanella dove domenica mattina il personale del Consorzio  ha scongiurato un allagamento rialzando in poche ore 200 metri di argini.

A Longana son state chiuse le paratoie sul fiume Ronco per evitare che la piena del fiume entrasse nel reticolo di bonifica creando così un potenziale pericolo di esondazione.

Il presidente ha sottolineato che l’appello del sindaco De Pascale a mettere in atto tutte le necessarie misure di autoprotezione è quanto mai opportuno ed è sempre valido: «Prestare attenzione allo stato dei corsi d’acqua, evitare di accedere in aree che possono essere oggetto di esondazioni o anche di piccoli smottamenti sono piccole ma utilissime regole di autoprotezione».

«Per quanto riguarda il Ravennate – ha detto il direttore generale del Consorzio, Lucia Capodagli – gli alvei dei fiumi e dei canali della rete scolante hanno retto alla eccezionalità delle piogge. Durante questa settimana i tecnici del Consorzio di Bonifica saranno operativi per monitorarli ed eventualmente liberarli dai detriti trascinati dalla corrente e ricostruire gli argini lì dove si sono verificati piccoli cedimenti».

«Telecamere e banche dati hanno cambiato il lavoro della polizia locale»

Vasco Talenti è il nuovo comandante dei vigili a Faenza, dove indossò la divisa per la prima volta nel 1990

TalentiA Faenza iniziò come vigile urbano nel 1990 e ora, dopo aver indossato la divisa della Municipale in diversi Comuni della Romagna, torna con i gradi di comandante: il 58enne Vasco Talenti (nella foto) è a capo della polizia locale dell’Unione della Romagna faentina, un corpo che conta circa 70 agenti di cui una 50ina concentrati a Faenza e gli altri negli altri cinque municipi.

Quasi trent’anni di carriera, una parentesi ampia per valutare come sono cambiate le abitudini dei cittadini per quanto riguarda l’attività della Pm: «Adesso chiaramente dobbiamo stare attenti a certi comportamenti che tempo fa non esistevano: l’uso improprio dei telefonini alla guida è l’esempio più calzante». Diverse sono anche le dotazioni tecniche e strumentali a disposizione degli agenti: «La grande differenza la stanno facendo le banche dati collegate ai sistemi di videosorveglianza: i varchi targa system che leggono le targhe dei veicoli e raccolgono le informazioni su assicurazione e revisione sono uno strumento utilissimo. Non a caso oggi sul territorio ne abbiamo poco più di venti e nel prossimo anno l’obiettivo dell’amministrazione pubblica è raddoppiarli». Per quanto riguarda strumenti come pistole taser e telecamere sulle divise invece si attendono tempi migliori: «Non abbiamo la dimensione per rientrare nelle sperimentazioni, vedremo cosa emerge da dove lo stanno facendo».

L’attività su strada resta il core business del Corpo ma insieme alle modifiche del nome – ufficialmente oggi si chiama polizia locale e non più polizia municipale e nemmeno vigili urbani – si sono modificate anche le competenze: «Ormai non si può più prescindere da un’attività che riguarda il contrasto al degrado urbano: i bivacchi in aree verdi, l’abusivismo commerciale, le zone di prostituzione». Sempre più frequenti le richieste di intervento per questi temi: «Un mendicante su un marciapiede o un cosiddetto parcheggiatore abusivo davanti a un supermercato vengono percepiti maggiornamente come fonte di insicurezza e il cittadino si rivolge a noi». E poi il crescente impegno di polizia giudiziaria, in parallelo ad altre forze dell’ordine «con cui la collaborazione è costante»: «Per rendere l’idea si può dire che una volta la formazione degli operatori era tutta fatta su codice della strada e regolamenti di edilizia e commercio. Oggi si è aggiunta la parte di sicurezza, polizia giudiziaria e degrado urbano».

Per la prima parte del 2020 è atteso un bando di concorso per una graduatoria da cui attingere per nuove assunzioni che vadano a tamponare il turnover in uscita per i pensionamenti. «Nel prossimo anno dovremmo inserire 8-10 agenti in più».

In un mese raccolti 69mila euro per la fotocamera che aiuta i collezionisti di Lego

Crowdfunding lanciato dalla startup ravennate Getcoo: l’intelligenza artificiale inquadra il mattoncino e restituisce tutte le informazioni utili sul pezzo. Da febbraio 2020 la consegna

PiqabrickboxServivano 55mila euro per il progetto per la realizzazione di una telecamera con intelligenza artificiale in grado di catalogare i mattoncini Lego ma la startup ravennate Getcoo che ha avuto l’idea è andata oltre gli obiettivi: in 31 giorni di raccolta fondi sulla piattaforma web kickstarter sono arrivati quasi 69mila euro.

Dopo aver sviluppato sistemi di identificazione per il turismo e l’industria, Getcoo ha messo la sua tecnologia di computer vision al servizio degli appassionati Lego: Piqabrick identifica istantaneamente il codice dei mattoncini e consente di gestire con estrema facilità il proprio inventario. Basta inserire un pezzo nella box, azionare la  fotocamera posta al suo interno e attraverso la piattaforma web il gioco è fatto: l’intelligenza artificiale identifica il mattoncino, fornendo il codice articolo, il codice colore e un link diretto al marketplace di riferimento per la vendita o l’acquisto. Inoltre suggerisce in quale set è presente quell’articolo o quali set costruire con i pezzi a disposizione nell’inventario personale (rebrick). La consegna di Piqabrick è prevista per febbraio 2020.

«Piqabrick è piaciuto molto – spiegano da Getcoo –, trovando centinaia di sostenitori soprattutto oltralpe e oltreoceano, fino in Australia. Il traguardo è stato raggiunto anche grazie al supporto di siti di settore come Brick Journal e Brickset, dove il Ceo di Brickset, Huw Millington, ha recensito positivamente Piqabrick. Importantissimo il contributo delle comunità italiane di appassionati come It.LUG, Bricknauts, Leganerd e degli organizzatori del Bricks in Florence Festival che ci hanno invitato alla manifestazione fiorentina».

I fondatori di Getcoo, Stefano e Claudio Berti, si preparano per partire alla volta di Las vegas. Il progetto Piqabrick è stato infatti selezionato da dakll’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, per partecipare alla più grande fiera di elettronica di consumo al mondo che si terrà dal 7 al 10 gennaio.

Studiosi a confronto sull’influenza di Lucrezia Borgia nella Romagna Estense

Ascom ha promosso l’approfondimento che sarà presentato il 27 novembre. «Heritage come chiave di marketing»

Lucrezia BorgiaLucrezia Borgia, nell’immaginario collettivo tessitrice di intrighi e personaggio noir – ha intrecciato la sua storia anche con la Romagna Estense, ovvero con l’attuale Bassa Romagna, in modo più stretto di quanto si pensi. Se ne parlerà il 27 novembre alle 17 nella sala Confcommercio di via Acquacalda 29 a Lugo. Il convegno si intitola Spettacolo dei convivi estensi e strategie politiche nella Romagna dei Borgia” che si terrà il prossimo mercoledì 27 novembre alle ore 17 nella sala Assemblee di Confcommercio Ascom Lugo, in via Acquacalda 29 a Lugo.

«Attraverso una degli studiosi che abbiamo coinvolto nell’opera di riscoprire le radici e le tradizioni della cucina del territorio a partire dal periodo estense, la dottoressa Patrizia Cremonini, direttrice dell’Archivio di Stato di Modena, siamo venuti a conoscenza dell’importante influsso che Lucrezia Borgia, moglie di Alfonso I d’Este, ha avuto anche sul nostro territorio – spiega il direttore di Confcommercio Ascom Lugo Luca Massaccesi -. La circostanza che quest’anno ricorressero le celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Lucrezia ci ha quindi spinto ad accettare la sfida di ricostruire in modo serio e rigoroso un aspetto importante della nostra cultura, per comprendere non solo ciò che avvenne allora ma quanto di quello che avvenne allora ha esercitato la sua influenza sul territorio e nella tavola di oggi»

«Da tempo – prosegue Massaccesi – come Confcommercio Ascom Lugo pensiamo che il territorio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha le caratteristiche per proporsi come meta turistica e che uno dei temi chiave in questa prospettiva sia quello di coltivare l’Heritage, inteso quale consapevolezza di un popolo che attinge alle radici profonde, selezionando dal passato cose, momenti e persone che hanno caratterizzato l’origine dei luoghi, quale strumento di promozione del turismo culturale. Poiché nel passato abbiamo già svolto numerose attività improntate alla proposizione del patrimonio intangibile in chiave di promozione territoriale e di conseguente opportunità di sviluppo anche per le imprese che associamo, abbiamo ritenuto che entrare con questo convegno nel prestigioso calendario dell’anno di celebrazioni di Lucrezia Borgia d’Este a 500 anni dalla morte promosso dall’Archivio di Stato di Modena, dall’Archivio Ricerche Carteggi Estensi e dal Comune di Modena fosse una occasione da non perdere».

Confcommercio Ascom Lugo ha quindi inteso esplorare le tematiche legate a questa opportunità, affidandosi ad alcuni dei maggiori esperti in campo bibliografico, storico, linguistico e culinario, fra cui gli studiosi dell’Archivio di Stato di Modena Riccardo Pallotti e Miles Nerini, il Prof. Bruno Capaci del Centro studi Piero Camporesi dell’Università di Bologna, il Prof. Alberto Capatti, Rettore Emerito dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo, Presidente della Fondazione Gualtiero Marchesi, la prof.ssa Diane Ghirardo, docente di architettura Università Sud California. A questi esperti sono affidate le relazioni al convegno “Spettacolo dei convivi estensi e strategie politiche nella Romagna dei Borgia” che si terrà il prossimo mercoledì 27 novembre alle ore 17 nella sala Assemblee di Confcommercio Ascom Lugo, in via Acquacalda 29 a Lugo.

«E’ un progetto che abbiamo avviato da circa tre anni e che – conclude Massaccesi – è aperto ai contributi degli esperti che riterranno di darci una mano e a quanti si vorranno coinvolgere, in un “work in progress” per arricchire di volta in volta la parte storica o la parte legata alla cucina. E vorremmo che l’arricchimento progressivo fosse l’esca per iniziative a tema e di vario genere, dalle kermesse culinarie, ad ulteriori approfondimenti convegnistici e quant’altro, in un lavoro cui noi abbiamo solo dato inizio ma che è patrimonio dell’intera comunità»

Al termine del convegno, nelle attigue sale “Lino Longhi” del Palazzo del Commercio, è prevista l’inaugurazione della mostra legata ai temi trattati, con preziose riproduzioni di lettere di Lucrezia e mappe dell’epoca custodite all’Archivio di Stato di Modena.

Immigrazione, Ravenna lancia un percorso partecipativo e coinvolge i cittadini

La comunità è invitata venerdì 29 novembre alla Sala Buzzi alla presentazione del percorso che ha come scopo incontro e conoscenza reciproca

Prende avvio il percorso partecipativo Ravenna Partecipa per una comunità interculturale, curato dall’Assessorato alla Partecipazione e Immigrazione del Comune di Ravenna. Tutta la comunità ravennate è invitata venerdì 29 novembre alle ore 20:30 presso la Sala Buzzi (via Berlinguer 11) alla presentazione pubblica del percorso il quale ha come scopo l’incontro, la conoscenza reciproca, lo scambio e il dialogo tra cittadini/e di diversa provenienza.

Nei prossimi mesi, attraverso momenti informali e laboratori partecipativi previsti dal percorso sostenuto dalla legge regionale 15/2018, cittadini, associazioni, enti del terzo settore e tutti i portatori di interesse contribuiranno alla ideazione e creazione della Rete Interculturale sui Temi dell’Immigrazione – R.I.T.I., nuovo strumento con cui i ravennati (di nascita o acquisiti che siano) potranno confrontarsi direttamente con l’amministrazione comunale e agire in prima linea attraverso una modalità condivisa e inclusiva.

Durante la presentazione pubblica i cittadini potranno conoscere nello specifico le modalità di coinvolgimento e attivazione previste dal percorso partecipativo, che sarà suddiviso in due momenti: la prima fase di Ravenna Partecipa vedrà la mappatura delle comunità di tutti i territori comunali attraverso una raccolta di criticità e buone pratiche per la convivenza, l’integrazione e la partecipazione civica di tutti gli abitanti; durante la seconda fase, attraverso alcuni laboratori partecipativi, verrà redatta una proposta di Regolamento e di Statuto della Rete Interculturale sui Temi dell’Immigrazione che verrà presentata all’Amministrazione Comunale per essere successivamente approvata. R.I.T.I. vedrà in questo modo la luce e la città avrà un strumento in più per essere ancora più inclusiva e integrata.

I buoni fruttiferi e i libretti non passano di moda: scelti da 196 mila ravennati

Il dato diffuso da Poste Italiane sui due strumenti di risparmio che da lungo tempo vengono emessi, con garanzia dello Stato

Sostegno Al RedditoI buoni fruttiferi postali e i libretti postali restano tra le forme di risparmio più amate dagli italiani, e la provincia di Ravenna ne offre conferma con oltre 196.000 sottoscrizioni. Il dato, diffuso da Poste Italiane, vede nel dettaglio 83mila possessori di Libretti e 113mila persone che scelgono i buoni fruttiferi. Emessi per la prima volta nel marzo del 1925 nei tagli da 100, 500, 1.000 e 5.000 lire, anche questi strumenti sono diventati subito la migliore soluzione di risparmio in sicurezza.

In occasione della 95a giornata mondiale del Risparmio dello scorso 31 ottobre anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ricordare che «un futuro sostenibile si basa su una avveduta gestione e tutela del risparmio, sancita dalla nostra Costituzione».

A Ravenna torna il corso che insegna agli uomini a gestire i propri sentimenti

In partenza questa sera alla Casa del Volontariato un ciclo di incontri gratuiti a cura di Psicologia Urbana e Creativa. A gennaio il corso rivolto alle donne

Sentimenti Uomini

Lunedì 25 novembre alle 20.45 alla Casa del Volontariato di via Sansovino 57 prenderà avvio il corso gratuito “I sentimenti degli uomini” condotto da Fulvio Zanella, Giancarla Tisselli, Marco Grazioli, Giulia Zannoni e Daniele Righini – psicologi-psicoterapeuti dell’associazione Psicologia Urbana e Creativa – e inserito nell’ambito della rassegna ravennate “Una società per relazioni” dedicata alla violenza sulle donne.

Si tratta di sette incontri, da lunedì 25 novembre a lunedì 27 gennaio 2020, rivolti agli uomini che desiderano conoscere e gestire le proprie emozioni, esprimere i sentimenti e sviluppare la capacità di empatizzare con lo stato d’animo dell’altro. Gli psicologi proporranno una riflessione condivisa sulle alternative ai conflitti e all’aggressività che spesso si manifesta nelle situazioni domestiche, così come in altre realtà sociali: perché criticare, sgridare, mortificare quando possiamo dare limiti con autorevolezza a chi non ci sta rispettando, senza cadere nell’imbuto della rabbia?

Questo e altri temi verranno affrontati in gruppo con esercizi, giochi e simulazioni, al fine di prendere consapevolezza degli stereotipi culturali che condizionano la vita di ognuno di noi e ostacolano la comprensione nelle relazioni tra uomini e donne.Un secondo corso, questa volta rivolto alla donne, inizierà invece martedì 21 gennaio 2020 e affronterà il tema delle “Dinamiche di potere fra i generi”.

La partecipazione al corso prevede una quota di iscrizione pari a 10 euro per la tessera associativa e un contributo di 10 euro a parziale copertura dei costi della dispensa e dei materiali utilizzati. Per iscrizioni e informazioni, contattare l’indirizzo email fulviozanella@libero.it

Partigiano e artista: una mostra dedicato ad Alberto Bardi alla Classense

Si chiama la Strategia del Falco: saranno visibili i dipinti realizzati tra il 1957 e il 1984. Il Comune: «Uomo e studioso, figura straordinaria»

Alberto Bardi 2Prima partigiano e poi artista. Ad Alberto Bardi è dedicata la mostra “La strategia del Falco: Alberto Bardi. Dipinti 1957-1984” che sarà inaugurata mercoledì 4 dicembre, in occasione del 75° anniversario della Liberazione di Ravenna, alla Manica Lunga della Biblioteca Classense, in via Baccarini 3 e che sarà visitabile fino al 7 gennaio 2020.

L’inaugurazione sarà preceduta, alle 16 nella Sala Muratori, dall’incontro “Alberto Bardi, partigiano e artista”al quale porterà il saluto il sindaco Michele de Pascale a cui seguiranno gli interventi di Maria Paola Patuelli, Coordinamento per la Democrazia costituzionale della provincia di Ravenna; Giovanna Pasi, Archivio Bardi Roma; Claudia Terenzi, storica dell’arte e curatrice della mostra; Giuseppe Masetti, direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e provincia; Riccardo Pieroni, fotografo e docente dell’istituto “R. Rossellini” di Roma.

Già anticipata e voluta dall’amministrazione capitolina in Villa Torlonia a Roma nel 2018, la mostra ricorda la figura di Alberto Bardi (1918-1984), originario di una famiglia stabilitasi a Mezzano, alle porte di Ravenna. È lui l’uomo che, con il nome di battaglia “Comandante Falco”, entrò per primo nella Ravenna liberata alla testa delle forze partigiane accanto al leggendario “Comandante Bulow”.

La volontà del Comune di ricordare la Liberazione della città, avvenuta il 4 dicembre 1944, esattamente 75 anni fa – dichiara l’assessora alla Cultura Elsa Signorino – si lega a doppio filo con la figura straordinaria di Alberto Bardi, uomo e studioso che, dopo la fondamentale esperienza partigiana ha continuato un’opera quanto mai viva e profonda di partecipazione culturale e sociale  allo scopo di  costruire attraverso un’azione comune e solidale una nuova stagione di solidarietà ed  impegno civile della quale siamo testimoni riconoscenti“. 

Alla fine della guerra Bardi si riavvicinò alla sua prima grande passione, la pittura, frequentando lo studio di Teodoro Orselli e iniziando la collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Ravenna, di cui divenne uno degli insegnanti.

Dopo Terni e Faenza fu trasferito a Venezia, dove entrò in contatto con l’ambiente culturale della città, frequentando artisti come Emilio Vedova, Armando Pizzinato e Giuseppe Santomaso. Nel 1961 si trasferì stabilmente a Roma e iniziò a frequentare la Casa della Cultura di cui, a partire dal 1967 divenne direttore, mantenendo questo incarico fino alla morte, il 29 luglio 1984.

L’esposizione ravennate, curata da Claudia Terenzi, ricca anche di una serie di documenti relativi alla storia civile e partigiana, dà conto dell’attività artistica di Bardi grazie a numerosi dipinti. Alcuni relativi all’iniziale fase figurativa, altri alle stagioni più note. Come quella degli anni Sessanta, forte di un’energia fortemente gestuale e in cui le figure si scompongono mentre le pennellate si fanno più rapide e decise. A metà degli anni Settanta, una nuova fase (considerata dalla critica come la più affascinante) consente al pittore affermarsi come tra i più interessanti nomi dell’arte informale, preludio dei cicli maggiormente conosciuti al grande pubblico nati nel segno dell’astrazione e delle ricerche sperimentali; fino all’approdo creativo degli ultimi anni, contraddistinti da un grande atto liberatorio nel colore e nella gestualità. 

Le opere saranno accompagnate da due momenti fotografici: “Vedute a quattr’occhi” a cura di Riccardo Pieroni e “Pittura e fotografia” con immagini realizzate dagli studenti dell’Istituto cine tv “Roberto Rossellini” di Roma. 

Orari di visita: tutti i giorni dalle 15 alle 18,30. Chiusura nei giorni 8, 25, 26 dicembre e 1, 6 gennaio. Ingresso libero.

L’iniziativa è organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna/Istituzione Biblioteca Classense, Istituto Storico della Resistenza della provincia di Ravenna, Archivio “Alberto Bardi”.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi