venerdì
12 Settembre 2025

Coronavirus, Ausl allertate. «Ma in regione non ci sono elementi di preoccupazione»

Il punto a Bologna: «Nel nostro paese non c’è nessun caso, già adottate comunque misure precauzionali»

DownloadNessun caso di Coronavirus in Emilia-Romagna, così come nel resto d’Italia. Lo ha sottolineato questa mattina, durante l’incontro con la stampa che si è svolto in viale Aldo Moro, a Bologna, la direttrice generale Cura della persona, Salute e Welfare della Regione, Kyriakoula Petropulacos, subito dopo la prima riunione del gruppo di coordinamento attivato dall’assessorato alle Politiche per la salute per garantire un collegamento costante tra Regione e Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna.

«Voglio dare, innanzitutto, un messaggio totalmente rassicurante- ha detto la direttrice -. Nel nostro Paese, a oggi, non c’è nessun caso di Coronavirus; tuttavia, come previsto in situazioni di questo tipo, sono già state messe in campo misure tutelanti. La nostra Regione si è immediatamente attivata, in stretto contatto con il Ministero e l’Istituto superiore di sanità, e abbiamo già fornito indicazioni precise a tutte le Aziende Usl del territorio. Ma, ripeto, non solo non c’è nessun allarme, ma neppure nessun elemento di preoccupazione».

In Italia, in accordo con le indicazioni a livello internazionale, sono già state adottate misure precauzionali per gli arrivi aerei; c’è una task force del ministero della Salute, ed è già funzionante 24 ore su 24 il numero verde 1500. A livello regionale, ha spiegato Petropulacos, «c’è un collegamento tra numero verde nazionale e linee regionali: nel caso si valuti la necessità di un approfondimento specifico sul territorio, la chiamata viene appunto dirottata in Regione. Il numero messo a disposizione dal Ministero è importante soprattutto per i cittadini che arrivano da aree a rischio e che ricevono già indicazioni in aeroporto. Peraltro – giusto ricordarlo – negli aeroporti regionali non arrivano voli diretti dalla Cina, quindi chi giunge sul territorio proviene da precedenti scali ed è già stato sottoposto a controlli».

Negli scali italiani, infatti, ai passeggeri che provengono da zone a rischio viene immediatamente effettuato un primo screening (tramite apposito scanner), che rileva l’eventuale presenza di febbre; poi viene loro consegnato un foglio che spiega come, in caso di insorgenza febbrile, debbano rivolgersi al proprio medico di base o chiamare il numero verde. Ciò consente di allertare immediatamente i Dipartimenti di salute pubblica delle Ausl e di mettere in campo, a seconda della gravità della situazione, le misure necessarie. In Emilia-Romagna per le analisi è già attivo, come laboratorio di riferimento, il Crrem del Policlinico Sant’Orsola, che nei giorni scorsi ha analizzato quattro campioni respiratori, risultati tutti negativi.

Nel corso della conferenza stampa è stato infine ricordato che, in base alle indicazioni internazionali e nazionali, le persone prive di sintomi che rientrano dalle aree in cui c’è il Coronavirus non vanno messe in quarantena, e non costituiscono fattore di rischio per la trasmissione. In caso di diagnosi di influenza da Coronavirus il paziente sarà sottoposto a isolamento nelle stanze predisposte all’interno dei Reparti di Malattie Infettive e gli verranno somministrate le terapie appropriate.

«Lo ribadiamo con chiarezza – hanno sottolineato tutti i partecipanti all’incontro stampa-: siamo attenti, come è giusto che sia, ma non allarmati. Il sistema regionale è organizzato in via precauzionale per rispondere prontamente a eventuali necessità, ma non c’è, al momento, alcun motivo di preoccupazione».

A Marina è nato un muro dove si può lasciare ai poveri quello che non serve più

Sabato 8 febbraio l’inaugurazione negli Orti di Mare di via del Marchesato

MurogentilezzaInaugura sabato 8 febbraio a Marina di Ravenna un “muro della gentilezza”. Il primo fece la sua apparizione in Iran nel 2015. Da quel momento l’esperienza è stata replicata in diverse città in tutto il mondo.

Lo spirito del progetto resta fedele al messaggio lasciato sul primo muro: “se non ne hai bisogno lascialo, se ti serve prendilo”.

A Marina di Ravenna è stata l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia a raccogliere l’idea e, in collaborazione con l’artista Anika Bargossi, con le associazioni Auser, Ada e Anteas e con il patrocinio del Comune di Ravenna, è stato realizzato un primo muro.

La risposta dei cittadini non si è fatta attendere. Già nella fase sperimentale del progetto sono arrivati abiti, libri, oggetti vari che sono resi disponibili per quelli che sono i nuovi poveri della città.

Ora il muro troverà la sua sede definitiva presso “Orti di Mare”, in Via del Marchesato.

Sabato 8 febbraio l’inaugurazione: alle 10 i saluti e la presentazione del progetto, alle 10.15 il taglio del nastro e a seguire aperitivo.

Nel primo mese dell’anno polveri sottili oltre i limiti in media un giorno su due

Per il Pm10 il 2020 è iniziato con numeri peggiori dei due precedenti. Le centraline Arpae hanno registrato picchi fino al doppio della soglia consentita di 50 microgrammi/mc. Già raggiunta la metà di sforamenti giornalieri ammessi in un anno intero. E le misure di emergenza sono scattate più volte

Smog Blocco AutoPer 17 dei primi 29 giorni del 2020 la centralina dell’agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpae) installata in via Zalamella a Ravenna per misurare i livelli di polveri sottili nell’aria (chiamate scientificamente Pm10) ha registrato una media superiore a 50 microgrammi per metro cubo, la soglia di inquinamento atmosferico ritenuta accettabile dalla legge. Più di un giorno su due. I picchi nelle giornate del 15 e 16 gennaio quando il numero sul display ha raggiunto il doppio del consentito. Dati in peggioramento rispetto agli ultimi due anni: 11 sforamenti nei primi 22 giorni del 2019 e 9 sforamenti nei primi 28 del 2018.

CaminettoÈ andata un po’ meglio nelle altre centraline presenti provincia per la rete Arpae (in tutto 47 in regione): nel periodo 1-21 gennaio ci sono stati 11 sforamenti in via Caorle a Ravenna, 8 a Cervia, 5 a Faenza (la stazione di Alfonsine non rileva le Pm10). E poi ci sono le cosiddette stazioni locali: gestite secondo le procedure del sistema Arpae ma collocate sul territorio con l’obiettivo di valutare eventuali impatti sulla qualità dell’aria prodotti, nelle aree circostanti, da specifiche fonti di emissione come impianti industriali e altre infrastrutture. I dati rilevati sono quindi indicativi della sola realtà locale monitorata, a differenza di quelli rilevati dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio, collocate in modo tale da rappresentare l’intero territorio provinciale. In zona Rocca Brancaleone 12 sforamenti e 13 al porto.

Numeri di cui si percepisce ancora di più il peso se si tiene conto che il protocollo aria integrato regionale (Pair 2020, vedi box in pagina) fissa a 35 il massimo di giornate di sforamento in un anno. Nel 2019 Ravenna ha superato abbondantemente il limite totalizzando complessivamente 51 sforamenti alla centralina di via Zalamella. Erano stati 22 nel 2018 ma 53 nel 2017 (elaborazioni Legambiente).

Ciminiere FumoE così siamo nel 2020 da meno di un mese e sono già scattate due volte le cosiddette misure emergenziali nei comuni dell’Emilia-Romagna con più di trentamila abitanti. I bollettini emessi ogni lunedì e giovedì entro le 11 (consultabili sul sito web dell’Arpae) indicano se devono essere attivate le misure emergenziali (bollino rosso) a partire dal giorno successivo fino al giorno di controllo seguente compreso e vengono attivate in tutti i comuni Pair della provincia nella quale si sono verificati i superamenti. Le misure emergenziali si attivano quando viene superato il limite di Pm10 nei tre giorni precedenti a quello di controllo (considerando il valore peggiore registrato tra le stazioni di un territorio provinciale) e le previsioni per il giorno di controllo e per quello successivo confermano il superamento della soglia di legge (previsione basata sulla valutazione degli operatori Arpae, che si avvalgono di diversi strumenti modellistici e previsionali). Le misure emergenziali sono limitazioni più stringenti delle solite: divieto di circolazione esteso anche ai motori diesel euro 4, temperatura negli ambienti domestici da 19 a 17 gradi e limiti all’uso di stufe e camini. Il 21 gennaio sono state revocate le misure emergenziali che hanno riguardato tutte le province emiliano-romagnole tranne Forlì-Cesena.

Serate musicali a Fusignano, anche per fan di Marlene Kuntz, Bluvertigo e Scisma…

All’Auditorium Corelli si parte con Cristiano Godano, tra live e presentazione del suo libro

Godano Muratti
Godano e Muratti

Tre appuntamenti con la musica all’Auditorium Corelli di Fusignano (vicolo Belletti 2). Fino alla fine di febbraio sono infatti in programma tre concerti con artisti di fama nazionale.

Si comincia venerdì 31 gennaio con il concerto e incontro di Cristiano Godano. Il cantante e chitarrista dei Marlene Kuntz proporrà alcuni brani del folto repertorio della band. Nel corso della serata il musicista dialogherà con l’amico e collaboratore Lory Muratti e parlerà del suo ultimo libro Nuotando nell’aria (La Nave di Teseo). Nel libro Godano racconta per la prima volta in un libro la genesi della band, gli incontri che ne hanno determinato la crescita e il percorso.

Venerdì 7 febbraio arrivano Andy (dei Bluvertigo) e Live Band con il concerto “The David Bowie Show”. Lo spettacolo nasce e si sviluppa con l’idea di cogliere alcuni dei momenti salienti della carriera e del percorso artistico di un grande artista come David Bowie.

Infine, venerdì 21 febbraio la musica torna all’Auditorium Corelli con un evento che alle note unisce la letteratura. Saranno protagonisti Paolo Benvegnù e Nicholas Ciuferri e I Racconti delle Nebbie.
Benvegnù (fondatore degli indimenticati Scisma) e Ciuferri si sono incontrati per una serie di fortuite circostanze: il primo è un musicista letterario, il secondo un narratore con passioni musicali. Iniziano a lavorare a un romanzo sul tempo (che uscirà nel 2020), e poi un giorno, tra fogli stampati e chitarre si accorgono che molte canzoni di Paolo e molti racconti di Nicholas parlano delle stesse cose, con linguaggi a volte distanti e a volte incredibilmente simili e vicini. Il palco è l’immediata conseguenza, forse un esperimento estemporaneo, ma poi le date si accumulano, la penisola viene percorsa in lungo e in largo, nasce un lunghissimo tour che li porta anche in Usa e Canada, viene registrato un album. Nascono così “I Racconti delle Nebbie”, di cui fanno parte anche Riccardo Tesio e Leonardo Giacomelli, patron di Black Candy, l’etichetta che ha in forze I Racconti delle Nebbie.

L’ingresso costa 12 euro. Tutti i concerti si svolgono alle 21. Per informazioni e prenotazioni contattare l’Urp ai numeri 0545 955653 o 0545 955668, oppure scrivere alla mail urp@comune.fusignano.ra.it.

Oltre 5mila euro per un bambino malato grazie ai panettoni venduti dal Ravenna Fc

L’iniziativa della società di calcio, grazie alla collaborazione in particolare di Deco

Panettoni Rfc1Si è conclusa l’iniziativa promossa dal Ravenna Football Club “Un sorriso per Giovanni”, la raccolta fondi a fine benefico effettuata attraverso la vendita di panettoni.

Una iniziativa che ha visto in prima fila Filippo Lora, calciatore del Ravenna Fc che, oltre a portare all’attenzione la storia di Giovanni, ha coordinato l’attività e si è impegnato in prima fila con i compagni per la vendita dei panettoni. Un piccolo gesto di solidarietà che ha visto la massiccia adesione della comunità ravennate e non, i panettoni infatti sono andati letteralmente a ruba, un successo che ha permesso di raccogliere ben 5.180 euro da devolvere a favore delle cure che il piccolo Giovanni dovrà continuare ad effettuare per riuscire a camminare normalmente.

«Un successo reso possibile della collaborazione di numerosi partner in città cui va un sentito ringraziamento – si legge in una nota del Ravenna –. Una menzione particolare a Orasi Basket Ravenna, che ha immediatamente condiviso e promosso l’iniziativa e grazie anche al supporto dei Leoni Bizantini, gruppo organizzato del tifo, ed ha reso disponibili i panettoni anche al Pala de Andrè».

«Impossibile non menzionare la grande sensibilità di Deco Industrie – continua la nota inviata alla stampa – che tramite il Direttore Commerciale Paolo Geminiani ha fornito gratuitamente i panettoni del marchio Pineta. «Per Deco è stato importante contribuire a questa iniziativa promossa dal Ravenna Fc e da Filippo Lora – scrive Geminiani –. Come azienda siamo vicini a tante attività di carattere non solo sportivo, ma anche culturali o sociali e reputando anche questa iniziativa assolutamente meritevole abbiamo aderito con entusiasmo. Vedere il successo riscontrato ci rende ancora più orgogliosi del contributo dato».

Alcol a minorenne: la polizia chiude per un mese la discoteca di Porto Fuori

Provvedimento all’ex Kojak. I titolari: «Noi facciamo il massimo, vogliamo aprire un tavolo di confronto»

KojakSigilli della polizia alla discoteca Hof di Porto Fuori. Si tratta della nuova gestione dello storico Kojak, avviata in questa stagione invernale.

Il provvedimento di chiusura temporanea (un mese) del questore contesta in particolare due episodi: un pugno ricevuto da un ragazzo all’interno del locale e un barista che avrebbe dato da bere alcolici a un ragazzo minorenne senza documenti.

I titolari, sulla propria pagina Facebook annunciano di aver avviato un ricorso al Tar, sperando in una rapida risposta. E lanciano un appello: «Dovremmo chiudere un parco se avviene una rissa all’interno di esso?
Per non parlare poi degli stadi e tutti i luoghi affollati. Dovremmo pagare un dipendente che controlla ogni altro dipendente che faccia bene il proprio lavoro? Noi informiamo e formiamo il nostro personale sul comportamento e le regole tassative da rispettare, ma se un barista fa uno sgarro allora deve essere il locale a risponderne? Noi dal canto nostro abbiamo cambiato gestione (l’anno scorso il locale fu chiuso per motivi simili, ndr), abbiamo rinnovato il locale, aumentato la sicurezza, tenuto un costante dialogo con le rappresentanze del paese, riposizionato il nuovo brand del locale con serate di qualità ed un pubblico più maturo e consono. Tutto questo ha portato ad un notevole miglioramento nel paese, come possono confermare anche il comitato cittadino di Porto Fuori e i rappresentanti del consiglio territoriale. Di fronte a tutti questi sforzi il trattamento ricevuto ci ha demolito moralmente! Quello che vogliamo è un tavolo di confronto aperto per risolvere i problemi; non più iniziative drastiche che mettono un’impresa gestita da giovani in grave difficoltà».

Coldiretti: «La cimice asiatica ha causato 35 milioni di euro di danni in provincia»

Manifestazione dei coltivatori all’apertura di Fieragricola a Verona

«A partire dal 2019 la cimice asiatica ha devastato campi e frutteti in Italia, con un danno che supera i 740 milioni di euro a livello nazionale, ben 270 nella sola Emilia-Romagna, oltre 35 nella provincia di Ravenna». È un dato fornito da Coldiretti che stamani, 29 gennaio, ha portato migliaiadi suoi coltivatori associati dall’Emilia-Romagna all’inaugurazione della Fieragricola di Verona per denunciare e fermare, insieme a sindaci e assessori dei Comuni colpiti, la strage senza precedenti provocata dall’arrivo dell’insetto asiatico.

In fiera, tra striscioni e cartelli di protesta che testimoniano le storie drammatiche delle aziende colpite, centinaia di imprenditori agricoli, tra i quali molti giovani frutticoltori della provincia di Ravenna guidati dal Delegato provinciale Giovani Impresa Michele Graziani e dal Presidente di Coldiretti Ravenna Nicola Dalmonte. «La cimice – ha affermato Graziani – sta mettendo in ginocchio centinaia di aziende della nostra provincia senza che siano state attivate misure di sostegno comunitarie adeguate a fronteggiare una vera emergenza».

Numeri pesanti quelli riportati nel dossier presentato dalla Coldiretti: «L’invasione della cimice ha generato notevoli danni economici in campo, ma l’impatto – ha aggiunto il Presidente Dalmonte – è pesantissimo anche a livello occupazionale, perché la perdita dei raccolti si traduce anche in perdita di giornate di lavoro, con tutte le conseguenze sociali del caso». Coldiretti, alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, ha illustrato poi l’urgente piano di intervento nazionale studiato al fine di frenare l’emergenza, piano che prevede aiuti straordinari alle imprese, azioni di contenimento dell’insetto anche con un programma coordinato di trattamenti fitosanitari e sperimentazioni su insetti antagonisti, oltre a misure per la difesa del settore ortofrutticolo Made in Italy con un sistema straordinario di verifica sulle importazioni.

A livello nazionale – sottolinea la Coldiretti – si attende infatti il via libera del Ministero dell’Ambiente che, sentiti il Ministero delle Politiche agricole e il Ministero della Salute, deve emanare le linee guida per il lancio della vespa samurai, nemica naturale della cimice, ma ci vorranno anni prima che la lotta sia efficace.

Oncologia, spazi ospedalieri più accoglienti: arrivano le opere del liceo artistico

Progetto di collaborazione fra l’ospedale di Ravenna e l’istituto Nervi-Severini

IMG 20200127 WA0002Dalla collaborazione tra l’ospedale “Santa Maria delle Croci” e il liceo artistico “Nervi-Severini” a Ravenna nasce un progetto di umanizzazione delle cure: nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola/lavoro dei ragazzi è prevista la realizzazione di opere per l’umanizzazione degli spazi ospedalieri, in particolare agli spazi di passaggio o di percorrenza del reparto di Oncologia. Alcune opere sono già state elaborate. Il progetto prevede, inoltre, di sviluppare programmi e attività mirati all’educazione sanitaria negli istituti scolastici

L’attività di sensibilizzazione ai corretti stili di vita si è concretizzata in un lavoro, svolto con gli studenti del liceo artistico, iniziato un anno fa attraverso incontri nei quali è stata affrontata la tematica della prevenzione di malattie croniche, tra cui i tumori, attraverso una intensa campagna di stop al fumo, chiamata dagli stessi studenti “Spegni l’ultima”. Sono state inoltre affrontate le tematiche dell’importanza di una corretta alimentazione e di una adeguata e costante attività fisica, attraverso la testimonianza diretta di pazienti che vengono seguiti dall’Oncologia di Ravenna, e che praticano sport a qualunque livello nonostante la diagnosi di cancro.

Reddito o pensione di cittadinanza a 3.255 famiglie in provincia, metà delle domande

I dati diffusi dall’Inps dopo otto mesi dall’entrata in vigore del sostegno: in totale sono coinvolte 6.900 persone

Redditodic 66556443In provincia di Ravenna 3.255 nuclei familiari, per un totale di 6.900 persone coinvolte, percepiscono attualmente Reddito o Pensione di cittadinanza (Rdc o Pdc) con un importo medio mensile di 395 euro. Sono dati diffusi dall’Inps e aggiornati al 7 gennaio scorso. La suddivisione vede 2.702 nuclei per il Rdc (importo medio 439 euro al mese) e 553 per la Pdc (191).

Da aprile 2019 dalla provincia di Ravenna sono pervenute in totale 6.326 domande (0,4 percento del totale nazionale pari a 1,6 milioni) di cui il 38 percento sono state respinte o cancellate, il 5 percento sono ancora in lavorazione e il 56 percento (3.572) sono state accolte. Di queste ultime nel corso dei mesi 317 sono decadute e restano quindi attive le 3.255 pratiche già citate.

Nel confronto fra i dati provinciali e quelli regionali e nazionali emerge che la percentuale delle domande accolte è più bassa in Emilia Romagna (54 percento) ma decisamente più alta in Italia (67 percento). Negli importi medi mensili invece non c’è differenza rispetto alla regione ma circa cento euro in meno rispetto all’intera nazione (493 euro contro 395)

Minorenne sorpreso a spacciare hashish a un coetaneo davanti a scuola: denunciato

Altri due giovani segnalati perché trovati in possesso di droga per uso personale

Spinello1Un ragazzo faentino minorenne è stato sorpreso a cedere hashish a un coetaneo nei pressi della scuola, a Faenza. Il giovane spacciatore è stato denunciato alla procura per i minorenni di Bologna (l’altro è invece stato segnalato come assuntore di stupefacenti) dalla polizia locale della Romagna Faentina, impegnata in questi giorni in controlli specifici vicino agli edifici scolastici della città.

Altri due minorenni sono stati segnalati sempre alla Prefettura, perché trovati in possesso di stupefacenti per uso personale nei pressi di un altro istituto scolastico.

I vigili infine hanno denunciato un 19enne marocchino perché trovato in possesso di un coltello a serramanico nelle vicinanze della stazione ferroviaria manfreda, durante gli orari di arrivo dei treni più usati dagli studenti che vengono da fuori città.

La pallavolista faentina campionessa d’Europa con la Nazionale sorde

La storia di Alice Tomat: «Che emozione cantare l’Inno di Mameli con la lingua dei segni»

«Cantare l’inno di Mameli con la lingua dei segni è un messaggio di speranza, non uno spettacolo dove voltarsi e andarsene una volta finito». Alice Tomat, una delle atlete della nazionale sorde di volley, è alla sua seconda stagione a Faenza, dove veste la maglia della Fenix nel campionato nazionale di B2.

La friulana di Gorizia, 26 anni, assieme alle compagne azzurre, l’anno scorso ha vinto l’oro europeo a Cagliari e tutta la sua vita, anche quella personale, gira attorno allo sport.

«Siamo quello che siamo – riprende – con le nostre speranze, i nostri sacrifici, la nostra voglia di riscatto, per comunicare un messaggio ben forte: siamo una squadra, siamo una nazionale anche noi. Perché il nostro punto di forza è l’essere un gruppo straordinario di amiche con una “piccola” caratteristica in comune: la sordità».

Dove è nata l’opportunità di venire a giocare alla Fenix?
«Mi sono trasferita nell’agosto del 2018 per convivere con Marco, portiere della nazionale dei sordi di calcio, conosciuto alle “Deaflympics” (l’Olimpiade dei Sordi, ndr) in Turchia. Qualche mese prima feci diversi provini e Faenza fu quella che mi convinse di più, sia per l’ambiente molto accogliente e allegro, sia perché è una città bellissima. Il pubblico faentino, inoltre, è sempre molto presente e premuroso».

Com’è il vostro gruppo e come sta andando la stagione?
«La squadra è in gran parte quella che l’anno scorso ha conquistato una meravigliosa promozione. Prima di tutto abbiamo creato un gruppo straordinario di compagne, prima che di giocatrici, e i risultati si vedono. Il nostro segreto è proprio questo: è la prestazione collettiva a fare la differenza, a mettere tutte noi nelle condizioni di poter contribuire alla causa».

Quali sono gli obiettivi da raggiungere?
«Siamo partite con l’intento di centrare la salvezza, ma per fortuna stiamo ancora meglio, al punto che siamo in piena zona playoff. Perciò possiamo dichiararci più che soddisfatte».

Quando hai cominciato a giocare a pallavolo?
«Quando avevo quattro anni i miei genitori decisero di farmi provare uno sport di squadra per arginare il mio handicap, da sprono a confrontarmi e integrarmi con dei compagni. Questo intento è stato poi largamente superato, fino a far diventare il volley il mio primo e unico sport. A 15 anni ho cominciato a disputare un campionato senior, in C, categoria in cui ho continuato a giocare prima di trasferirmi a Ferrara per frequentare l’Università. A quel punto ho dato la priorità allo studio, scendendo anche in D, per infine laurearmi e scegliere di trasferirmi a Faenza».

E la tua attività nelle squadre sorde?
«Milito sia nel club del Gruppo Sportivo Sordi-GSS Ancona, con cui partecipo ai campionati nazionali e alle Champions League, sia in nazionale, dal 2009, con cui ho partecipato a diverse competizioni internazionali».

Quali le soddisfazioni più grosse in azzurro?
«Partono nel 2017, l’anno dell’esplosione della pallavolo sorda italiana, con l’argento alle Deaflympics e l’attenzione finalmente posta su di noi, per arrivare all’oro europeo di Cagliari in giugno. Con un solo set perso all’esordio».

Quali i prossimi impegni in nazionale?
«Ora continua il difficile: riconfermarsi a livello mondiale. Dal 3 all’11 luglio ci saranno i mondiali a Siena, prove generali in vista delle Olimpiadi del prossimo anno in Brasile».

Secondo te la nazionale sordi dovrebbe godere di maggiore visibilità?
«L’inno d’Italia ci ha aiutato a farci conoscere, ma non è ancora abbastanza: ci piacerebbe raggiungere l’intera platea dello sport. È giusto che il nostro movimento sportivo sia conosciuto quanto gli sport paralimpici (le Paralimpiadi e le Deaflympics sono due competizioni indipendenti l’una dall’altra, ndr) al fine di permettere a dei ragazzi di vivere esperienze straordinarie con altre persone con le loro stesse difficoltà. Conoscere altri tuoi “simili” ti apre la mente e ti offre una nuova visione delle cose, senza contare le emozioni di confrontarsi con altre culture e altri mondi. Non dimentichiamo che spenti i riflettori ricominciano gli estenuanti giri su e giù per l’Italia alla ricerca di realtà che ci ospitino, nuove atlete e sponsor. Il nostro è un handicap invisibile, ma rispetto a dieci anni fa lo è di meno, e dovrà continuare fino a che smetterà di esserlo, fino a che non ci sentiremo più una “Nazionale di serie Z”».

Tu e le tue compagne come comunicate durante le partite?
«È vietato portare protesi in campo, pena l’espulsione immediata, pertanto le indicazioni vengono già assimiliate prima della partita, mentre eventuali nuove indicazioni vengono distribuite durante i time-out. Fra noi ragazze, grazie soprattutto a quell’amalgama che si è ormai instaurato negli ultimi anni, ci basta un’occhiata per capirci al volo».

Con il tuo compagno Marco, invece, si parlerà spesso di sport in casa…
«Lo sport ci ha fatto conoscere e fa parte della nostra vita. Siamo orgogliosi l’uno dell’altra perché sappiamo quante belle possano essere certe esperienze, sia con gli udenti sia con i sordi. Specie quando sfogli l’album dei ricordi anni e anni dopo».

Quali sono i tuoi obiettivi personali e i tuoi sogni da realizzare?
«Concludere in bellezza la mia carriera, con o senza risultati, ma con la giusta serenità. Ormai mi mancano solo poche stagioni e sarei felicissima di togliermi altre soddisfazioni con la nazionale, il club sordi e la Fenix».

Raccolti 5.800 euro con manicure e pieghe per le parrucche alle malate di cancro

Iniziativa promossa da Ior e Confartigianato

parrucchiere generica

Per fornire gratuitamente parrucche alle donne che affrontano la caduta dei capelli come effetto collaterale più visibile e temuto di tutto il percorso di cura dal cancro, l’Istituto oncologico romagnolo (Ior) ha lanciato una raccolta fondi con la collaborazione di professionisti di estetica e acconciatura: gli artigiani donano il loro tempo per una domenica e i clienti che vanno donano almeno 10 euro per la prestazione. Una maratona di bellezza e solidarietà: oltre 30 professionisti hanno partecipato come volontari all’iniziativa di domenica 26 gennaio a Lugo e più di 300 persone hanno aderito con oltre 5.800 euro raccolti. L’evento “Una piega per lo Ior” si è svolto con la collaborazione di Ior e Obiettivo Bellezza, l’academy di estetica e acconciatura di Formart, ente di formazione di Confartigianato.

I 5.800 euro raccolti saranno presto utilizzabili per il Progetto Margherita che lo scorso anno ha aiutato 471 pazienti. Nel solo territorio di Lugo sono state donate 49 parrucche: «Una cifra che fa capire come sia sempre più un’esigenza avvertita, e non semplicemente una mera questione estetica», spiega Fabrizio Miserocchi, direttore generale dello Ior.

Per permettere che sempre più pazienti possano beneficiare del supporto di acconciatori ed estetiste specializzate, l’academy Obiettivo Bellezza è in prima linea per la creazione di un percorso formativo di estetica oncologica. Certificato da Oti Italia, il percorso permetterà ai professionisti della bellezza di ottenere le competenze fondamentali per prendersi cura dei pazienti oncologici.

Alberto Mazzoni, responsabile del Settore Benessere di Confartigianato, nell’unirsi al ringraziamento agli acconciatori ed alle estetiste che con il loro lavoro hanno reso possibile la realizzazione di questa iniziativa, ha voluto rilevare come questo sia «la dimostrazione di quanto siano importanti le imprese nella vita di una comunità e la prova di grande sensibilità nei confronti di coloro che si trovano ad affrontare una battaglia dura e difficile».

«Ringraziamo Lugo, i parrucchieri e le estetiste che, con il loro lavoro, la loro generosità ma soprattutto il loro grande cuore hanno reso possibile questa straordinaria manifestazione di affetto e solidarietà. Siamo fieri di avere ampliamente superato i risultati, già splendidi, dell’anno scorso. Questo sarà uno stimolo per andare avanti e per porci un obiettivo ancora più sfidante per il prossimo appuntamento a Lugo nel nostro laboratorio» ha commentato Giorgia Vailati, responsabile della sede Formartdi Ravenna.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi