venerdì
18 Luglio 2025

Corteo e cerimonia per ricordare i 75 anni dell’eccidio nazista con 56 vittime

Il 27 novembre corteo dalla scuola primaria della località: partecipano anche gli alunni

2016 01 25 22 52 13 1Con una cerimonia commemorativa aperta al pubblico, prevista per mercoledì 27 novembre a partire dalle 10, il Comune e l’Anpi ricorderanno, con il consiglio territoriale Ravenna sud e il comitato cittadino di Ponte Nuovo e Madonna dell’Albero, il 75esimo anniversario dell’eccidio di Madonna dell’Albero nel quale 56 civili furono uccisi da truppe tedesche. Il programma prevede alle 10 la partenza del corteo, preceduto dal Gonfalone della città, con l’accompagnamento della banda, dalla scuola primaria Grande Albero, in via Cella 32 a Madonna dell’Albero, per raggiungere la parrocchia di via Cella 99, per l’omaggio alla lapide di don Domenico Turci. Il corteo raggiungerà poi il Sacrario dei Martiri, in via 56 Martiri, per la deposizione di corone in memoria delle 56 vittime della barbarie nazista.

Dopo il saluto di Antonio Mellini, presidente del consiglio territoriale Ravenna Sud, interverrà per il discorso commemorativo il sindaco Michele de Pascale. Durante la cerimonia verranno esposti disegni, pensieri e parole a cura delle bambine e dei bambini delle classi quarta e quinta della scuola primaria Grande Albero. In caso di maltempo la cerimonia si svolgerà al Bronson, in via Cella 50.

Quest’anno l’evento si arricchisce della partecipazione attiva delle bambine e dei bambini delle classi quarte e quinte della scuola primaria Grande Albero di Madonna dell’Albero che, con i compagni della scuola Gulminelli di Ponte Nuovo (entrambe dell’istituto comprensivo Ricci-Muratori) hanno svolto e svolgeranno due incontri formativi, il 20 e il 22 novembre, con la storica Laura Orlandini (Istituto storico della Resistenza di Ravenna) sul contesto storico in cui ebbe luogo la strage. Agli incontri, promossi dall’ assessorato al Decentramento, sono intervenuti e interverranno l’assessore Gianandrea Baroncini e Antonio Mellini, presidente del Consiglio territoriale Ravenna Sud.

Il 27 novembre 1944 si consumò la più spietata strage nazista. Le vittime furono prese nelle case di via Nuova (oggi via 56 Martiri) e radunate in un vicino capanno di canne dove, dall’esterno, vennero mitragliate a morte e poi nascoste sotto il letame. Delle 56 vittime 16 erano bambini, 8 anziani, 17 donne, 15 uomini. Vi fu un unico superstite, che riuscì a scampare al massacro rifugiandosi in una botte incassata nel terreno. Dieci giorni prima, il 17 novembre, alla vigilia del suo trentesimo compleanno, don Domenico Turci, parroco di Madonna dell’Albero, venne sorpreso da una pattuglia tedesca mentre segnalava la presenza di mine con ramoscelli. Il religioso venne arrestato e condotto al comando tedesco di Ravenna. Da allora di lui non si è saputo più nulla e il suo corpo non è mai stato ritrovato.

Uno shampoo e una piega per aiutare le donne malate di tumore

L’iniziativa, promossa da Ior, convolge trenta parrucchieri. Il ricavato delle donazioni sarà usato per fornire gratuitamente parrucche oncologiche alle pazienti

Ior PiegaDomenica 24 novembre torna a Ravenna “Una piega per lo Ior”, l’evento a favore della campagna di raccolta fondi “La mia mamma è bellissima” promossa dall’Istituto oncologico romagnolo.

Dalle 9.30 alle  18, alla sede Ial di via Vulcano 78/80, trenta parrucchieri si metteranno a disposizione delle donne ravennati per uno shampoo e una piega, a fronte di una donazione minima di 10 euro; aggiungendo 5 euro si potrà anche approfittare del sevizio smalto.

Il ricavato sarà utilizzato per espandere su tutta la Romagna il Progetto Margherita, un servizio di fornitura di parrucche oncologiche gratuite per le pazienti che affrontano la caduta dei capelli in seguito alle terapie antitumorali.

«Spesso una parrucca oncologica, sebbene sia giustamente avvertita come una necessità dalle pazienti, rappresenta un lusso – spiega il Direttore Generale Ior, Fabrizio Miserocchi –. Il costo varia tra i 400 e i 1.500 euro, decisamente troppi. Noi pensiamo che non sia giusto che una donna che lotta contro il cancro debba fare economia e rinunciare magari ad altre cose per potersi permettere un oggetto tanto importante, anche perché sentirsi nuovamente bene con sé stesse al di là del cancro spesso rappresenta il primo passo per sentirsi anche più forte della malattia».

Tutte le donne ravennati, quindi, avranno la possibilità di “farsi belle” e di aiutare l’Istituto Oncologico Romagnolo a far sentire bellissime anche tante pazienti che lottano affinché il cancro non le privi della loro femminilità ed identità.

A Ravenna un corteo per ricordare le vittime di transfobia

Domenica 24 novembre alle 17 il raduno ai giardini Speyer, poi il cammino verso piazza del Popolo per la commemorazione

TransfobiaOgni anno, in tutto il mondo, il 20 novembre si celebra la ricorrenza del TDoR, il Transgender Day of Remembrance, per commemorare le vittime della violenza dell’odio transfobico.

Per l’occasione, l’associazione Arcigay Ravenna ha organizzato una camminata commemorativa in collaborazione con Gruppo Trans con l’obiettivo di coinvolgere la comunità LGBTI+, la cittadinanza e le istituzioni in questa celebrazione.

ll raduno è programmato per domenica 24 novembre alle 17 ai Giardini Speyer, da cui si partirà in corteo verso piazza del Popolo dove si terrà un rito laico in memoria delle vittime di transfobia dell’ultimo anno. A conclusione della giornata per i partecipanti è previsto un aperitivo alle 19 al Grinder Coffee Lab di via di Roma.

«Non si deve dimenticare la violenza che tutti i giorni le persone transessuali e transgender subiscono – spiega Giulia Maglia, vicepresidente di Arcigay Ravenna – che le privano spesso di diritti fondamentali, fra cui il diritto alla salute e al lavoro, violenza che porta a casi di isolamento sociale, e addirittura al suicidio».

«Non dobbiamo rischiare che questa occasione si trasformi in semplice routine annuale – aggiunge Ciro di Maio, presidente di Arcigay Ravenna –. Bisogna che la società impari e si evolva in un’ottica di rispetto, in modo che tutte le persone possano vivere esistenze più felici».

 

 

Confesercenti Ravenna festeggia 70 anni all’Alighieri tra dibattiti e premi

Interverranno i membri delle istituzioni locali e ospiti speciali tra cui Ivano Marescotti

Confesercenti De Luise
La presidente nazionale di Confesercenti Patrizia De Luise parteciperà all’evento del 24 novembre all’Alighieri

Confesercenti Ravenna compie 70 anni e festeggia nel corso della tradizionale serata annuale al teatro Alighieri, in programma giovedì 21 novembre alle 20.30.

La serata si articolerà in tre parti: nella prima il giornalista Rai Andrea Montanari condurrà una tavola rotonda con la presidente nazionale Patrizia De Luise, con il sindaco e presidente della provincia Michele De Pascale e con l’assessore regionale al commercio e turismo Andrea Corsini.

Un secondo momento vedrà l’assegnazione dei premi Confesercenti ai ravennati che con il loro operato danno lustro al territorio romagnolo in tutto il mondo. Ospiti della serata saranno il presidente nazionale dell’antitrust Roberto Rustichelli, il già campione del mondo di motociclismo e fondatore della Gresini Racing  Fausto Gresini, la giovane manager relatrice di un discorso all’Onu Giulia Zanzi e il direttore artistico di Dante2021 Domenico De Martino
Nel corso dell’evento saranno poi assegnati altri due riconoscimenti, il premio Mei per la promozione della musica al Duo Bellavista-Soglia e il premio “Donna ravennate nello sport”, promosso dal Coni provinciale a Martina Corelli, campionessa nella disciplina del taekwondo.
La serata si chiuderà in bellezza con il recital di Ivano Marescotti dal titolo “La lingua neolatrina”.

«Sono passati 70 anni dalla nascita della Confesercenti provinciale di Ravenna – afferma la presidente provinciale Monica Ciarapica – .Da allora la nostra associazione rappresenta e tutela gli interessi delle piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi e ne promuove lo sviluppo. Siamo costantemente impegnati con proposte e iniziative nei confronti delle istituzioni per ottenere politiche e normative che tengano conto della peculiarità delle piccole e medie imprese. Vogliamo assistere le imprese con i nostri servizi e con la nostra forza nei loro processi di crescita, nella loro gestione e nei loro investimenti affinché continuino ad essere vincenti o lo diventino in un mercato ogni giorno più difficile. Sono passati 70 anni e guardiamo avanti, per garantire un futuro sicuro e sereno a tutti i soci».

Alla serata si accede solo su prenotazione e fino ad esaurimento posti telefonando al numero 0544 292785.

Compravendita immobili: a Ravenna crescita dell’uno per cento

Influenzano in positivo i ribassi dei prezzi e i tassi di interesse mai così bassi.  In aumento anche il mercato delle locazioni. Presentazione del rapporto Fimaa-Confcommercio sul mercato immobiliare di Ravenna, giovedì 21 alle 10, a Palazzo Rasponi

Mercato ImmobiliareCrescita delle vendite di immobili in aumento in provincia di Ravenna, dovuta ai prezzi, che hanno avuto in questi anni ribassi fino al 30% ma tendenti alla stabilizzazione (si registra dopo anni qualche intervento nuovo immobiliare), ai mutui che vengono erogati soprattutto per la prima casa a tassi mai cosi bassi (anche sotto 1%), agli incentivi per la casa prorogati per il prossimo anno 2020 e anche dall’incertezza che continua a serpeggiare nel nostro sistema bancario e – non ultimo  -la notizia che qualche istituto primario applicherà tassi negativi a deposito oltre certe soglie. La casa è per i ravennati è ancora il bene rifugio per eccellenza ed è l’investimento che nel lungo periodo ha dato i rendimenti maggiori. Questi dati emergono dal rapporto immobiliare 2019 di Fimaa che sarà presentato domani, giovedì 21, alle 10, a Palazzo Rasponi.

Anche il mercato della locazione è in crescita. «Ravenna è caratterizzata da un’altissima richiesta a fronte di un’offerta insufficiente sia per numero di posti letto, che di immobili di qualità. Le tipologie richieste vanno dalla camera per studenti, al bilocale ammobiliato, per finire all’appartamento di lusso, con affitti che vanno dai 250 euro fino ai 2.000 euro al mese. Sicuramente questo settore ha una forte potenzialità di sviluppo e di redditività, ma ancora, nel nostro territorio, questa opportunità non è ritenuta interessante/remunerativa dai possibili investitori».

Alla giornata di presentazione interverranno Federica Del Conte Assessore all’urbanistica e edilizia urbana del Comune di Ravenna, Angela Zattoni Camera di Commercio di Ravenna, Mauro Mambelli Presidente Confcommercio provincia di Ravenna, Stefano Stanzani Docente Università di Bologna, Pierluigi Fabbri Presidente Fimaa Ravenna, Gian Battista Baccarini Presidente Nazionale Fiaip. Le conclusioni sono affidate a Santino Taverna Presidente Nazionale Fimaa. Modera Ivano Venturini Presidente Fimaa Confcommercio provincia di Ravenna.

«La presentazione del nostro Rapporto Immobiliare della provincia di Ravenna – afferma  Venturini,  – è un’occasione importante per gli oltre 170 agenti immobiliari della Fimaa che da anni mettono a disposizione le loro competenze, per contribuire a migliorare la conoscenza del mercato immobiliare a favore non solo dei fruitori, ma a beneficio di tutta la comunità». L’agente immobiliare, secondo una recente indagine Doxa, gode di un’ottima considerazione in quanto 81% di chi vuole acquistare un’immobile si affida ad un’agente immobiliare, di cui il 47% con piena fiducia e il 34% con qualche titubanza.

Raccolta del kiwi: contrazione del 20 per cento per via delle grandinate primaverili

La coltivazione è concentrata a Faenza, una delle zone più vocate d’Italia. Coldiretti: «Compensiamo la quantità con l’ottima qualità»

KiwiBilancio stagionale tra luci e ombre per la raccolta del kiwi ravennate. La produzione, concentrata in particolare nel Faentino, una delle zone più vocate d’Italia per la coltivazione dell’actinidia, deve infatti fare i conti con una contrazione che mediamente si attesterà sul 20%, «questo – sottolinea il Presidente di Coldiretti Ravenna, Nicola Dalmonte – in particolare per via dei mutamenti climatici e, soprattutto, a causa delle intense piogge e delle grandinate primaverili che hanno colpito duro gli impianti nel momento della fioritura». Al calo produttivo fa da contraltare una qualità dei frutti che, sia per consistenza, estetica e caratteristiche sensoriali-organolettiche, appare di livello medio-alto.

«Un contesto locale e nazionale caratterizzato da volumi produttivi ridotti, calo comunque compensato dalla buona qualità dei frutti – precisa il Direttore Coldiretti Ravenna Assuero Zampini – ci fa confidare in un apprezzamento generale delle produzioni da parte del mercato. In questo momento – precisa il Direttore – siamo ben in allerta poiché è evidentemente elevato il rischio di importazioni massive dall’estero, sia dall’emisfero australe, anche se la campagna di raccolta qui è ancora in corso, sia dalla Francia, uno dei pochi paesi europei che, insieme alla Grecia, non hanno sofferto cali di produzione».

Il timore di Coldiretti Ravenna, espresso dal presidente Dalmonte – «è che, come avvenuto anche per le pesche e nettarine, si profilino all’orizzonte importazioni utilizzate in maniera chirurgica, con l’obiettivo primario di deprimere e far abbattere i prezzi riconosciuti ai nostri produttori. Una strategia di inquinamento del mercato inaccettabile contro la quale Coldiretti vigilerà attentamente e senza sosta».

Confindustria Romagna completa il puzzle: entra anche la confederazione di Forlì

La direzione generale dell’associazione Industriali rimane affidata a Marco Chimenti che ricopriva questo ruolo anche a Ravenna

Confindustria Romagna Assemblea GAL6887I consigli di Confindustria Romagna e Forlì-Cesena hanno approvato la proposta di progetto di fusione da portare all’approvazione delle rispettive assemblee, che si riuniranno il 18 dicembre prossimo alla fiera di Cesena. Si avvia quindi a conclusione il percorso avviato il 28 ottobre 2014 dalle assemblee delle tre territoriali romagnole di Confindustria, che aveva trovato un’importante tappa intermedia con la nascita di Confindustria Romagna attraverso la fusione tra Ravenna e Rimini il 1° ottobre 2016.

Con l’approvazione del progetto da parte delle assemblee del 18 dicembre prossimo, l’ingresso di Confindustria Forlì-Cesena in Confindustria Romagna avrà effetto dal 1° gennaio 2020: si aprirà poi una fase transitoria che si concluderà con l’assemblea del 2021.

In questa fase, Paolo Maggioli resterà alla presidenza, mentre Andrea Maremonti assumerà la carica di vicepresidente di Confindustria Romagna insieme agli altri vicepresidenti elettivi in carica nelle due Associazioni al momento della fusione. Il Consiglio Generale transitorio sarà composto dalla somma dei due Consigli in carica al momento della fusione. L’assemblea generale del 2021 provvederà poi all’elezione del nuovo Presidente secondo le regole statutarie definite. La direzione generale di Confindustria Romagna rimane affidata a Marco Chimenti.

«Siamo felici di raccogliere finalmente i risultati del lavoro iniziato anni fa e già intravisti con le tante collaborazioni tra le nostre realtà, a partire dal progetto Città Romagna fino a iniziative come Romagna Business Matching, Excelsa Romagna Award e Fattore R, solo per citarne alcune – spiegano Maggioli e Maremonti – abbiamo sempre ribadito la necessità di una Romagna più forte, competitiva e attrattiva, e ci è sembrato logico e naturale completare questo nostro percorso per dare una voce unica a un tessuto economico che ha ancora tante potenzialità da esprimere ed eccellenze da valorizzare in ogni settore, da quello industriale a quello turistico. La forza del territorio, il suo patrimonio culturale e sociale, i suoi saperi industriali, una rete infrastrutturale: questa, a nostro parere, è la ricetta dello sviluppo, che insieme porteremo avanti in modo ancora più solido e convinto»

«Questo felice traguardo è merito di una paziente e cocciuta volontà di raggiungere l’obiettivo. È stata una volontà espressa nel tempo da tante persone, per cercare di realizzare vantaggi e sinergie per i nostri associati – aggiunge il presidente fondatore di Confindustria Romagna, Guido Ottolenghi – Grazie alla somma degli entusiasmi individuali, delle energie profuse, degli ostacoli superati, oggi si realizza finalmente una piena ed efficace condivisione dello sforzo associativo tra imprenditori che da sempre hanno in comune idee, aspirazioni e un territorio storicamente omogeneo come la Romagna».

Verso il mercato libero dell’energia: un incontro per capire come orientarsi

Ci sarà Emilio Viafora, che per la prima volta interverrà in un dibattito pubblico a Ravenna. Appuntamento alle 16.30 di venerdì

1446994 BolletteLa Federconsumatori di Ravenna e la Cgil organizzano l’incontro “Il mercato libero dell’energia: opportunità e problemi per i consumatori” che si svolgerà venerdì 22 novembre alle 16,30 a Ravenna, nella sala D’Attorre in via Ponte Marino. Dopo l’introduzione di Vincenzo Fuschini, presidente di Federconsumatori Ravenna, illustreranno il punto di vista dei gestori i rappresentanti di due importanti aziende operanti sul territorio: Michele Pizzolato, di Eni gas e luce, e Marco Santandrea, di Hera Comm. Concluderanno l’iniziativa Costantino Ricci, segretario della Cgil di Ravenna, e il presidente nazionale di Federconsumatori, Emilio Viafora, che per la prima volta interverrà in un dibattito pubblico a Ravenna.

Il mercato libero dell’energia. Dal 1 luglio 2020 cesserà di operare il mercato di maggior tutela dell’energia elettrica e del gas. Verrà meno il sistema di definizione delle tariffe energetiche da parte dell’Autorità Garante Arera, subentrerà il cosiddetto “libero mercato” che sarà affidato alle offerte dei gestori.

«Molti clienti – spiega Confconsumatori – si sono già orientati nella scelta dei gestori di libero mercato, ma moltissimi non hanno ancora scelto il nuovo gestore; i consumatori che si rivolgono ai nostri uffici, tuttavia, esprimono le medesime preoccupazioni. La mancanza di un prezzo di riferimento fissato da un’autorità rende difficile scegliere la tariffa più conveniente. Gli operatori di libero mercato sono più di 500 e spesso propongono le loro offerte ai clienti per mezzo di telefonate insistenti, dalle quali il cliente non può comprendere il reale contenuto dell’offerta proposta. E’ difficile rendersi conto delle possibilità di risparmio che il libero mercato offre ai consumatori. È quindi lecito chiedersi, dal momento che il libero mercato già esiste, perché debba essere abolito il mercato di maggior tutela che ha rappresentato finora un riferimento certo per consumatori».

Disoccupati, l’esenzione del ticket sanitari confermata anche il prossimo anno

La Regione ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre 2020 le misure a sostegno dei lavoratori coinvolti dalla crisi e di altre fasce deboli

La Regione ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre 2020 le misure a sostegno dei lavoratori coinvolti dalla crisi (e di altre fasce deboli della popolazione) per l’accesso alle prestazioni sanitarie, e per le popolazioni interessate dal sisma che ha colpito l’Emilia nel 2012. Quasi undicimila le persone interessate dal provvedimento. Le misure di sostegno alle famiglie e alle fasce più deboli, e quindi più esposte agli effetti della crisi nella fruizione delle prestazioni sanitarie, sono in vigore dal primo agosto 2009, cioè dall’inizio della difficile congiuntura economico-finanziaria, e giungono così al decimo anno consecutivo, prorogate per l’undicesimo.

Le misure di sostegno (e dunque l’esenzione dal pagamento del ticket per visite, esami specialistici e assistenza farmaceutica) riguardano i lavoratori che hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione, in mobilità o con contratto di solidarietà, e i familiari a loro carico. Queste persone vengono dunque esentate dal pagamento della compartecipazione alla spesa relativamente all’erogazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e di farmaceutica classe A (farmaci con ticket per tutti, come l’antibiotico a base di Amoxicillina). L’onere per il mancato gettito del ticket da parte di questa fascia di cittadini – oltre 9.000, con codice di esenzione E99 – ammonta a 1,6 milioni di euro.

Il provvedimento riguarda anche l’assistenza farmaceutica per i nuclei familiari emiliano-romagnoli in situazioni di estremo disagio sociale, individuati dai Servizi sociali dei Comuni o in carico agli stessi. A queste famiglie è garantita la distribuzione gratuita dei farmaci di fascia C (come la tachipirina), ovvero i farmaci distribuiti dalle farmacie delle Aziende sanitarie.

Medici catalani in visita a Psichiatria all’ospedale per un progetto formativo

Due giornate di studio con sessione didattica da parte del primario Roberto Fanzini e della coordinatrice infermieristica Barbara Bandini

9ef07bfc Bd19 4a4a 8f76 9b22dcec99fcAnche l’Unità operativa di Psichiatria dell’Ospedale “Santa Maria delle Croci” di Ravenna diventa punto di riferimento a livello internazionale. Ha avuto luogo, pochi giorni fa, la visita di una delegazione di medici e infermieri del “D.U.E. – Unidad de Subagudos del Parque Sanitario San Juan de Dios” di Barcellona, che rappresenta l’area pubblica della salute mentale della Catalogna. «I colleghi spagnoli sono venuti presso il nostro reparto all’interno di un progetto formativo – spiega il dottor Roberto Zanfini, direttore della Psichiatria ravennate -. Siccome la dirigenza sanitaria di questa struttura si è posto l’obiettivo del superamento della contenzione meccanica, il motivo della vista era finalizzato a conoscere le tecniche che sono state utilizzate qui da noi, e che quest’anno hanno ricevuto riconoscimenti sia regionali che nazionali. Voglio a questo proposito ricordare che l’ultima è stata eseguita nell’agosto del 2016».

Nelle due giornate di visita (cui ha partecipato anche una ricercatrice dell’università “La Sapienza” di Roma) vi è stata una sessione didattica da parte del dottor Zanfini e della coordinatrice infermieristica Barbara Bandini, riguardanti l’esposizione dei fattori strutturali, clinici, organizzativi e formativi che hanno determinato il raggiungimento di questo risultato. A questa parte didattica è seguita l’osservazione in vivo delle attività cliniche e assistenziali, sia nel corso della attività ordinaria che nella gestione delle situazione di crisi anche con il confronto diretto coi diversi operatori (medici, infermieri e oss).

Nell’ultima giornata è seguito un confronto sulla gestione sia clinica che assistenziale delle due strutture. «In questa sede, confrontando i dati, è emerso che l’utilizzo di metodiche volte al no restaint non ha solo una dimensione etica ma modifica in termini positivi sia la dimensione relazionale che il clima di reparto – spiega ancora il dottor Zanfini -. E’ risultato inoltre evidente, come sempre più suggerito dalla letteratura, che l’utilizzo delle tecniche alla base del no restraint determinano una riduzione dei costi sia diretti che indiretti. Si sono pertanto posti le basi per una collaborazione anche scientifica».

Giornata mondiale dei diritti dell’Infanzia: convegno alla Sala D’Attorre

Il Comune insieme ad Unicef in collaborazione con l’Università. Si parla della tutela dei bambini a trent’anni dalla Convenzione Onu

Nature People Girl Forest 12165Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La data ricorda il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La Convenzione è stata ratificata dall’ Italia il 27 maggio 1991 con la legge n.176.

Mercoledì 20 novembre alle 16.30 in Sala D’Attorre a Ravenna ìl Comune di Ravenna organizza insieme ad Unicef e in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna l’incontro “La Convenzione sui diritti per l’Infanzia compie 30 anni” .

Interverranno : Valentina Morigi Assessora alle Politiche Giovanili, Mirella Borghi Presidente Comitato Unicef Ravenna, Agostina Melucci Dirigente Ufficio X Ambito Territoriale di Ravenna MIUR e, a seguire, la Lectio magistralis di Enrico Al Mureden Professore Ordinario di Diritto Civile Università degli Studi di Bologna dal titolo “La tutela dell’infanzia a trent’anni dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.

Grazie alla Convenzione, si cerca di garantire ai bambini e alle bambine il rispetto dei diritti umani a loro specificatamente riferiti, come: il principio di non discriminazione , secondo cui ogni bambino deve godere degli stessi diritti , senza eccezioni dovute a razza, colore, sesso, lingua, religione, opinioni politiche, stato sociale, origini, condizioni economiche; il diritto a un nome e a una nazionalità e beneficiare della sicurezza sociale, in modo da crescere e svilupparsi in modo sano; il diritto all’educazione, ma anche all’amore e alla comprensione , proteggendoli da ogni forma di sfruttamento alla quale potrebbero essere sottoposti, incluse forme di tratta e lavoro minorile ; non da ultimo viene sottolineata, la necessità di prendere in considerazione sempre l’opinione e il punto di vista dei bambini e delle bambine quando si prendono decisioni che li riguardano

Elezioni, fiducia in Bonaccini ma partiti di centrodestra avanti nei sondaggi

Orientamenti di voto differenziati per i partiti e i candidati. Saranno decisivi i due mesi di campagna elettorale

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Durante il dibattito tra Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni a “Cartabianca”, sono stati mostrati i sondaggi Ixè sulle regionali in Emilia-Romagna. Gli scenari sono di difficile interpretazione: l’orientamento di voti ai candidati vede Bonaccini avanti di una decina di punti sia nel caso si presentasse il Movimento Cinque Stelle sia nel caso in cui non si presentasse (nel primo caso il consenso attorno al governatore uscente è al 40%, nel secondo al 41,2%). Lucia Borgonzoni è invece al 29,2%. La candidata leghista paga anche il fatto di essere meno conosciuta rispetto al presidente della Regione ma ha due mesi davanti di campagna elettorale. Mostrata anche la fiducia in Bonaccini, attualmente al 68 per cento (contro il 45 per cento dell’avversaria).

sondaggi

Diverso lo scenario per quanto riguarda le liste politiche. Il centrosinistra è indietro, anche se di poco: con una lista Cinque Stelle in campo otterrebbe il 31,6 per cento. In caso di desistenza grillina salirebbe al 33,7 per cento. Il centrodestra senza Cinque Stelle è al 34 per cento, in caso contrario al 33,1 per cento. Una eventuale lista del Movimento attualmente è all’8,2 per cento. Decisivo il 20 per cento che attualmente non risponde. Ancora: l’intenzione di voto ai singoli partiti vede il Pd davanti a tutti, con tre punti in più rispetto alle Europee. In calo la Lega.

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