domenica
20 Luglio 2025

Inaugurato il laboratorio Industria 4.0 al polo tecnico professionale di Lugo

La tecnologia utilizzata per l’allestimento  è la più moderna attualmente presente sul mercato. Il progetto recepisce le innovazioni previste nel piano nazionale di settore

Attachment 2019 10 05T173920.440È stato inaugurato sabato 5 ottobre nella sezione tecnica del Polo Tecnico Professionale di Lugo il Laboratorio Industria 4.0, una nuova aula laboratorio allestita con macchinari di ultima generazione, concepita per l’avvio del progetto “Integrazione Industria Scuola 4.0”. Il progetto recepisce le innovazioni previste nel Piano Nazionale Impresa 4.0 ed è finalizzato al miglioramento dell’offerta formativa del Polo Tecnico lughese, nell’ambito di una più stretta sinergia fra scuola e mondo imprenditoriale.

All’inaugurazione erano presenti il sindaco di Lugo e presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Davide Ranalli, il sindaco referente per le Politiche educative dell’Unione Enea Emiliani, il sindaco di Cotignola Luca Piovaccari, il sindaco di Bagnara di Romagna Riccardo Francone, la dirigente scolastica del Polo tecnico professionale di Lugo Milla Lacchini, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo Raffaele Clò e il presidente di Unitec S.p.A Angelo Benedetti oltre ai rappresentanti della tante aziende locali che hanno dato il contribuito.

»Il nuovo Laboratorio Industria 4.0, è uno straordinario esempio di come la stretta sinergia di enti pubblici mondo imprenditoriale e scuola produca risultati importanti per il futuro dei nostri ragazzi e del nostro territorio.- ha dichiarato nel suo intervento il presidente dell’UCBR Davide Ranalli – Uno dei valori più importanti della Bassa Romagna è la forte sinergia tra i diversi attori del territorio e i risultati che arricchiscono la nostra offerta formativa rendono più ricco è attraente e più competitivo tutti i nostri comuni».

Il taglio del nastro è stato preceduto dalla lectio magistralis “Industria 4.0: dall’approccio metodologico ai casi applicativi” di Augusto Bianchini del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna.

“Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a vario titolo a questa organizzazione e un ringraziamento particolare alla forza e alla determinazione di Milla Lacchini dirigente del Polo. – ha dichiarato Maria Luisa Martinez, Consigliere alla Pubblica Istruzione della Provincia di Ravenna – Un Polo che oggi è un fiore all’occhiello di tutta la provincia; una scuola produce cittadini competenti e flessibili. Una nuova sfida sarà quella delle pari opportunità degli istituti tecnici”.

Attachment 2019 10 05T173916.262La tecnologia utilizzata per l’allestimento del laboratorio è la più moderna attualmente presente sul mercato. Il laboratorio è strutturato in due ambienti: un reparto “produzione”, comprendente in particolare un braccio robotico e una unità di lavoro Cnc; un reparto “progettazione”, con 30 postazioni pc per l’utilizzo di software Cad-Cam e altri applicativi per la programmazione e la gestione.

Gli obiettivi del progetto verranno perseguiti attuando una didattica più completa e innovativa, orientata alla cultura del “saper fare” e al lavoro, con l’alternanza di lezioni teoriche in aula, esercitazioni e lavori di gruppo in laboratorio oltre a visite e project work in azienda. Tutto questo porterà all’acquisizione di competenze teorico-pratiche fondamentali per le nuove necessità produttive e quindi alla formazione di figure sempre più adeguate alle attese delle imprese presenti nel territorio.

L’avvio dell’aula laboratorio si inserisce in un più ampio e pluriennale percorso di innovazione tecnologica dell’Istituto, che nel tempo ha visto anche l’allestimento di un laboratorio di robotica con il contributo dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, e concorre all’attuazione degli obiettivi condivisi nel Piano strategico per lo sviluppo economico e sociale. La realizzazione del progetto permetterà al Polo tecnico di rappresentare, per la Bassa Romagna, un’offerta formativa di livello molto elevato e assolutamente competitivo.

La Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo, con la collaborazione e il sostegno di Crédit Agricole Italia, ha coordinato la costituzione di un fondo specifico destinato alla realizzazione del progetto, coinvolgendo un buon gruppo di aziende locali: sono infatti una ventina gli imprenditori che, riconoscendo la valenza di questa proposta, hanno deciso di partecipare alla realizzazione del progetto e svolgere così un ruolo attivo nel consolidamento dei rapporti fra il mondo della scuola e quello del lavoro.

Agli arresti domiciliari ma spaccia: arrestato un quarantenne

Aveva diverse dosi di cocaina. L’uomo è stato scoperto durante un controllo dai carabinieri

Schermata 2019 10 05 Alle 17.33.44Nel pomeriggio di giovedì sera, nell’ambito del controllo ai soggetti sottoposti a provvedimenti restrittivi della libertà personale i Carabinieri della compagnia di Ravenna hanno arrestato un altro pusher. In particolare i militari della Stazione di Via Alberoni, hanno effettuato il controllo a carico di un 40enne tunisino sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, con permesso di assentarsi, per reati in materia di stupefacenti.

L’atteggiamento inquieto dell’uomo faceva approfondire il controllo ai carabinieri che rinvenivano svariate dosi di cocaina, materiale per il confezionamento nonché denaro presunto provento dell’attività illecita. Di fronte alle evidenze raccolte lo spacciatore è stato dichiarato in stato di arresto. Venerdì mattina il giudice di Ravenna ha convalidato la misura pre-cautelare risottoponendolo agli arresti domiciliari in attesa della prossima udienza.

Crociere, trattative per avere le grandi navi: in ballo 190mila passeggeri all’anno

I problemi di Venezia spingono gli operatori a guardarsi attorno e i dragaggi di Ravenna alimentano l’interesse. Circola una bozza di calendario con lo scenario migliore degli attracchi per il biennio 2020-21. A fine del prossimo anno scade la concessione per la società che gestisce il terminal: in caso di proroga da Ap e accordo con le compagnie ci sarebbe l’impegno per una nuova stazione marittima

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In primo piano in basso la tensostruttura che ospita la stazione marittima al terminal crociere di Porto Corsini

Un paio di compagnie di navigazione stanno valutando la possibilità di inserire il terminal passeggeri di Ravenna come porto di partenza e arrivo per le crociere delle grandi navi (2.600 persone a bordo). Le trattative sono in corso con la società privata che gestisce lo scalo di Porto Corsini e riguardano il biennio 2020-21. Nel migliore degli scenari possibili – che al momento esiste solo come ipotesi sulla carta – per Ravenna significherebbe circa 190mila passeggeri all’anno (nel biennio 2018-19, segnato dai problemi di insabbiamento, gli sbarchi totali sono stati poco più di 30mila, nell’anno record 2011 si arrivò a 156mila). E si tratterebbe di passeggeri particolarmente pregiati dal punto di vista della ricaduta economica sul territorio: partire e arrivare a Ravenna vorrebbe dire che qualcuno potrebbe scegliere di pernottare in città prima o dopo. E non solo una passeggiata di poche ore.

L’esistenza della trattattiva è emersa in occasione dell’incontro di oggi 4 ottobre tra il commissario di Ap, Paolo Ferrecchi, e la comunità portuale ravennate. Alcuni operatori hanno manifestato le proprie esigenze con la speranza che finisca nell’agenda del nuovo dirigente. La rappresentante di Ravenna Terminal Passeggeri (Rtp, controllata dalla turca Global Ports e che ha la gestione degli attracchi fino al 31 dicembre 2020) ha messo sul tavolo la disponbilità dell’azienda per realizzare una nuova stazione marittima più efficiente che vada a sostituire l’attuale tensostruttura un po’ spartana sulle banchine dell’avamporto. Un intervento che però verrebbe realizzato solo in caso di accordo con le compagnie e contestuale rinnovo della concessione rilasciata da Ap, messaggio recapitato senza tanti giri di parole a Ferrecchi.

ZAN27762 E1372150531140Il rinnovato interesse delle compagnie verso Ravenna è da leggere come il risultato di un combinato disposto fra due fattori. Da un lato le enormi aspettative per il progetto di dragaggio che dovrebbe eliminare i rischi a breve termine di insabbiamento dei fondali e dall’altro le ormai note sofferenze di Venezia per i grattacieli galleggianti, sempre meno ben voluti sotto San Marco. E così in questa fase un paio di compagnie stanno sondando il terreno con Ravenna e Trieste, gli scali attrezzati più vicini a Venezia, per tenersi aperte tutte le porte. È bene sottolineare che lo scenario da 190mila passeggeri all’anno è quello in cui tutte le toccate ipotizzate vengano effettivamente svolte, quindi uno scenario particolarmente ottimistico.

Chuck Close al Mar dopo le polemiche – FOTO – «Come il film di Polanski a Venezia..»

Il grande artista americano a Ravenna in occasione dell’apertura della sua personale. L’assessora Signorino ribatte alle femministe sulle molestie sessuali di cui è stato accusato

Chuck Close Elsa Signorino
L’assessora Signorino con Chuck Close e il curatore Torcellini

Dopo le polemiche della mattina – con le associazioni femministe che hanno contestato la scelta del Comune di Ravenna di organizzare una mostra di un artista accusato di molestie sessuali – il pittore e fotografo americano Chuck Close, figura di spicco dell’arte contemporanea dai primi anni ’70, è stato accolto al Mar di Ravenna in occasione dell’apertura della sua personale realizzata nell’ambito della biennale del mosaico contemporaneo.

L’assessora Elsa Signorino ha tentato di smorzare le polemiche, senza però nasconderle, ammettendo di essere naturalmente a conoscenza del caso, che getta un’ombra sulla vita privata di Close, così però come Venezia – ha ricordato l’assessora – ha recentemente ospitato alla Mostra del Cinema il lavoro di Roman Polanski nonostante il suo passato e le accuse di stupro.

«Può essere occasione per un momento di approfondimento, anche con il coinvolgimento delle associazioni femministe», ha detto Signorino, sottolineando pure come al Mar sarà presente in questo stesso periodo, per scelta, anche l’installazione di un’artista donna, Niki de Saint Phalle, nota anche per le sue battaglie femministe.

La mostra “Mosaics”, di Chuck Close, resterà visibile fino al 12 gennaio al Mar. A cura di Daniele Torcellini, presenta la nuova serie di opere a mosaico dell’artista, affiancate da opere relative come stampe, arazzi e fotografie.

Ap, Ferrecchi commissario part-time: «A inizio novembre il bando per i fondali»

Il dirigente della Regione, nominato dal ministero dopo la sospensione giudiziaria dei vertici di via Antico Squero, non lascerà l’incarico a Bologna e si dividerà fra le due sedi. Oltre al Progettone l’altro obiettivo parallelo è riuscire a svuotare una parte delle casse di colmata per avviare una manutenzione ordinaria

Paolo Ferrecchi, commissario Autorità portuale di Ravenna

È attesa tra fine ottobre e inizio novembre la pubblicazione del bando di gara per il maxi appalto da 250 milioni di euro per aumentare la profondità dei fondali del porto di Ravenna. Rispettando questa scadenza, l’aggiudicazione arriverebbe comunque nel 2020. È l’ultimo aggiornamento della tempistica per la grande opere di cui si parla da anni e a fornirla è l’ingegnere Paolo Ferrecchi, neo commissario ministeriale dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico centro-settentrionale. Ferrecchi, dirigente in Regione Emilia-Romagna, è stato chiamato a sostituire il presidente Daniele Rossi sospeso dall’incarico dal tribunale per effetto di una misura cautelare nell’ambito dell’indagine sul parziale affondamento del relitto del mercantile turco Berkan B. Rossi è indagato per inquinamento ambientale e abuso in atti d’ufficio in concorso con il segretario generale Paolo Ferrandino e il direttore tecnico Fabio Maletti. Anche gli ultimi due hanno ricevuto l’interdizione dal giudice.

Ferrecchi quest’oggi, 4 ottobre, ha incontrato la comunità portuale ravennate raccogliendo le sollecitazioni degli operatori e facendo il punto della situazione all’alba del suo insediamento temporaneo: il suo incarico infatti verrebbe a cessare immediatamente qualora un ricorso già annunciato dai tre vertici di Ap dovesse revocare l’interdizione (circostanza già accaduta appena tre giorni dopo la prima nomina del 9 settembre).

Paolo Ferrecchi e Michele De Pascale, sindaco di Ravenna

Ferrecchi per il suo incarico in Regione segue le vicende portuali da tredici anni e questo fa tirare un sospiro di sollievo a molti operatori «Conosce lo scalo – ha detto il sindaco Michele de Pascale, al suo fianco nella riunione – e dopo la velocità del ministero per la nomina questo farà sì che si perda meno tempo possibile nella operatività». Ma non sarà un commissario a tempo pieno. Il dipendente della Regione infatti ha ottenuto il via libera dal presidente Stefano Bonaccini ma non lascerà il suo ruolo a Bologna. Commissario part-time – Confindustria già preme perché sia in via Antico Squero almeno tre-quattro giorni a settimana nelle fasi iniziali – e quindi bisognoso di una spalla: «Sto valutando la possibilità di nominare un segretario che mi affianchi».

Il commissario è stato chiaro: «Dovrò concentrarmi sugli aspetti più urgenti per accompagnarle verso le rispettive soluzioni». Arrivare al bando è certamente un’urgenza. Ma non l’unica. Un’altra che corre in parallelo è la manutenzione dei fondali per evitare ordinanze della capitaneria che riducano il pescaggio per i fisiologici insabbiamenti. Negli ultimi tempi si è potuto solo fare del livellamento – in buona sostanza spostando sedimenti dai punti più concentrati ad altri – ma l’ambizione è quella di riuscire a fare una vera e propria rimozione. La condizione necessaria per farlo è lo svuotamento delle casse di colmata dove collocare i fanghi perché si asciughino prima della destinazione finale. Ed è qui che al momento la macchina va in stallo. Perché le casse oggi disponibili sono piene di materiale ormai dimenticato da precedenti dragaggi (e finito anche al centro di indagini). Ma se alcuni progetti urbanistici presentati da privati – quello di Sapir e quello di Eni per citare i principali – dovessero partire allora si potrebbero utilizzare 3-400mila mc di materiale liberando spazio per nuovi fanghi.

Turismo, i dati di agosto: visitatori di nuovo in crescita, ma pernottamenti in calo

Stagione con il segno meno per Ravenna e Cervia. Continua la crescita di Faenza

15/05/2002 RAVENNA. GIORNATA DI SOLE, TURISTI IN PIAZZA DEL POPOLO.Il mese di agosto si è chiuso con il segno più per quanto riguarda il numero dei turisti registrati nelle strutture ricettive di Ravenna – recuperando in parte il calo di maggio e giugno – ma non sono cresciuti allo stesso modo i pernottamenti, che si fermano un passo prima rispetto a quelli dello stesso mese del 2018.

Si tratta dei dati Istat del movimento turistico di agosto, i più attesi dell’anno per chi, come Ravenna e Cervia, costruisce le proprie fortune soprattutto con la stagione estiva.

Partendo dal capoluogo provinciale, Ravenna città d’arte in agosto ha visto aumentare i turisti del 3,8 percento arrivando complessivamente a 184mila “arrivi” in otto mesi, il 3,3 percento in più rispetto al 2018, che già era stato l’anno record per la città. In calo di un punto (scarso) percentuale invece i pernottamenti.

Il comparto Ravenna mare, invece, in agosto ha visto nelle strutture ricettive il 5,2 percento dei turisti in più, un ottimo risultato che però non migliora un saldo che resta comunque negativo rispetto al 2018 in questi primi otto mesi (-3,5 percento), con quasi 80mila pernottamenti persi rispetto al 2017 (quasi 30mila in meno rispetto invece al 2018, pari al -1,5 percento).

Il comune di Ravenna preso nella sua interezza chiude quindi questi primi otto mesi dell’anno con perdite contenute: -1,1 percento di turisti e -1,4 percento dei pernottamenti rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Passando a Cervia – comune più importante dal punto di vista turistico della provincia, nonché tra i primi di tutta la regione – il mese di agosto chiude con il 7 percento dei turisti in più che hanno generato però un calo del 2,1 percento dei pernottamenti, per un trend sicuramente preoccupante dal punto di vista degli addetti ai lavori. Complessivamente in otto mesi sono stati 3.035.048 i pernottamenti registrati nel comune, oltre 70mila in meno rispetto all’anno scorso (-2,4 percento) e quasi 100mila in meno rispetto al 2017. In leggera crescita rispetto al 2018 (+0,7 percento) invece il numero dei turisti in valore assoluto, oltre 670mila in otto mesi.

Continua infine l’ottima performance di Faenza (il terzo comune dal punto di vista turistico della provincia, anche se con numeri nemmeno paragonabili con Ravenna e Cervia, non potendo contare sui lidi) che in questi otto mesi ha visto crescere di circa il 5 percento i turisti (complessivamente oltre 43mila) e del 3,3 percento i pernottamenti (a quota 106mila).

L’unico artista italiano certificato Lego regala al Mar il suo Dante in mattoncini

Il reggiano Riccardo Zangelmi è tra i protagonisti della biennale del mosaico contemporaneo al museo di Ravenna – FOTO

Dante LegoSi chiama “Indiante” ed è un’opera realizzata interamente con mattoncini Lego che l’autore Riccardo Zangelmi ha donato al Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna, in vista delle celebrazioni dantesche del 2021.

Il reggiano Zangelmi è l’unico artista italiano certificato Lego, in un gruppo ristretto di poche persone al mondo. Esporrà una trentina di opere (realizzate con oltre 600mila mattoncini) al Mar nell’ambito della Biennale del Mosaico.

La mostra, “Forever young”, a cura di Davide Caroli, verrà inaugurata domani, 5 ottobre, dalle 16, e resterà visibile fino al 12 gennaio.

Qui sotto una gallery della mostra il giorno prima dell’apertura.

Strage volatili, il Pri contro l’ente Parco: «Atti concreti e non falso ecologismo»

Dopo la moria di centinaia di uccelli nella Valle della Canna l’Edera parla di totale incuria delle aree naturali: «No alla spettacolarizzazione dell’ambientalismo». Nel mirino il sindaco e l’assessore Mdp con la vanga allo sciopero per il clima?

Stato Valle Canna 6.8.17Il Partito repubblicano attacca l’ente di gestione del Parco del Delta del Po a cui attribuisce responsabilità, più o meno dirette, per la recente moria di alcune centinaia di volatili nella Valle della Canna. Il Pri parla di «totale incuria delle aree naturali più pregiate del nostro territorio». L’Edera chiede allora una rivalutazione delle zonizzazioni «con l’obiettivo di giungere a una nuova organizzazione strutturale e gestionale, che riporti alle istituzioni amministrative ed alle organizzazioni sociali ravennati la responsabilità che loro compete».

Per il Pri la «priorità è la cura e la salvaguardia dell’esistente, con atti concreti e pratiche quotidiane sul proprio territorio, ancor più della spettacolarizzazione di un ambientalismo supportato spesso oggi da impostazioni di falso e vetero ecologismo». Tra le righe dell’ordine del giorno approvato all’unanimità dalle direzioni comunale e provinciale, pare di leggere un attacco alle recenti uscite del sindaco Michele de Pascale e dell’assessore all’Ambiente Gianandrea Baroncini (Mdp): il primo cittadino si è fatto fotografare mentre impugna una vanga al frutteto sociale insieme agli studenti che hanno partecipato al recente sciopero per il clima. La mossa mediatica del primo cittadino già aveva attirato critiche dall’opposizione.

A proposito della strage di avifauna, l’Edera lamenta il riproporsi del «pluridecennale tema della gestione che dovrebbe essere la più accurata e responsabile possibile di questi luoghi unici e dalle indubbie potenzialità in termini ambientali e turistici». Vale la pena ricordare che, dopo anni di attesa, da poco il Comune di Ravenna – nella cui giunta il Pri è rappresentato dal vicesindaco Eugenio Fusignani – ha emesso il bando per la gestione di Punte Alberete e Valle Mandriole. Qui il nostro report sul posto nel 2017.

Il Pri non mette in discussione il valore complessivo dell’ente Parco ma lo critica soprattutto per la questione delle zonizzazioni: «Fin troppo facile decidere la costituzione di aree protette, ma si rivela di tutt’altra complessità e responsabilità il saperle gestire e mantenerle adeguatamente curate. Il Parco del Delta del Po ha di fatto vincolato un’estesissima area senza concretizzare adeguate forme di gestione, rispettose delle preesistenti situazioni di fruizione e della conseguente cura ed esperta manutenzione. La gestione ha riservato le migliori attenzioni e risorse alle zone ricadenti nei territori ferraresi».

A Ravenna, Faenza e Lugo la prima domenica senza le auto (più inquinanti)

Il 6 ottobre la prima delle giornate ecologice previste dalle misure del Pair. Off limits i veicoli a benzina precedenti l’Euro 2 e diesel fino all’Euro 3

TrafficoIl 6 ottobre è in programma (in provincia nei comuni di Ravenna, Faenza e Lugo) la prima delle dieci “domeniche ecologiche” istituite nell’ambito delle misure di regolazione della circolazione veicolare previste dal Piano aria integrato regionale (Pair 2020) contro l’inquinamento atmosferico (le prossime saranno il 20 ottobre, il 17 novembre, il 24 novembre, il 12 gennaio, il 19 gennaio, il 2 febbraio, il 16 febbraio, l’1 marzo e il 15 marzo).

Varranno quindi gli stessi provvedimenti in vigore dal lunedì al venerdì (eccetto festività) dalle 8.30 alle 18.30.

Le limitazioni: all’interno del centro abitato (area delimitata da apposita segnaletica) divieto di transito per i veicoli: a benzina precedenti l’Euro 2; diesel precedenti l’Euro 4; ciclomotori e motocicli precedenti l’Euro 1.

Possono quindi circolare i veicoli esclusi dalle limitazioni qui sopra, quelli alimentati a gas metano o gpl, con almeno 3 persone a bordo (car pooling) se omologati a 4 o più posti e con 2 persone se omologati a 2 posti, elettrici e ibridi.

Una settimana di eventi nel quartiere della stazione. E inaugura una galleria d’arte

La Farini Social Week entra nel vivo in occasione della Notte d’Oro

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L’interno, in fase di allestimento, di Pallavicini 22

Torna (dal 4 al 12 ottobre) la Farini Social Week, terza edizione della settimana di iniziative, eventi, concerti, mostre, laboratori realizzata da CittAttiva insieme a molti enti, associazioni e cittadini attivi, per conoscere, far conoscere e vivere sempre di più i luoghi del quartiere della stazione di Ravenna.

Gli eventi si intrecciano con quelli della Notte d’oro e sabato 5 ottobre si parte con l’inaugurazione, alle 17, della nuova galleria d’arte Pallavicini 22, nata per offrire “uno spazio destinato alle arti e agli artisti, dove poter sperimentare e farsi conoscere, riunirsi e proporre eventi e mostre, con l’obiettivo che questo luogo possa contribuire alla riqualificazione del quartiere Farini con l’arte e la cultura”.

Lo spazio ospiterà fino al 24 novembre la mostra “I cartoni per i mosaici di Dora Markus”. Saranno sei le opere esposte: sei cartoni preparatori per sei mosaici, che oggi adornano piazza Dora Markus di Marina di Ravenna, realizzati da artisti internazionali in occasione del centenario della nascita di Eugenio Montale, alla cui poesia Dora Markus la mostra è intitolata. La mostra è curata dall’Accademia di Belle Arti e fa parte della Biennale di Mosaico Contemporaneo RavennaMosaico 2019.

La Notte d’Oro nel quartiere continua con “Balli e cibi popolari dal mondo” ai Giardini Speyer: una serata in compagnia di balli, musica popolare, laboratori e giochi per bambini e cena tradizionale rumena, a cura del collettivo Amici della Tammorra e delle associazioni Romania Mare e Mabuhay. Alle 17.30 balli e musica popolare, alle 18.30 laboratorio di bricolage e giochi della tradizione filippina, alle 19.30 cena ai giardini con sapori della tradizione rumena ed esibizione di balli filippini e dello Sri Lanka, alle 20.30 balli e musiche rumene.

In occasione della Notte d’Oro, l’osteria Il Paiolo si sposta per un evento a cielo aperto in piazzale Farini: musica live con Piper Band e cena in veranda.
Festa anni 2000 al Grinder Coffee Lab di via di Roma 178: Top of the Pop 2000s party – omaggio ai primi 10 anni del 2000.

Il programma completo della Farini Social Week è sull’evento Facebook e sulla pagina Facebook CittAttiva Ravenna.

Le femministe contro il Comune per la mostra di Chuck Close, accusato di molestie

L’artista americano al centro del dibattito. Il direttore del museo: «Separare prodotto artistico e biografia dell’autore»

Chuck Close Disordine
Marcello Landi di Disordine dà il benvenuto a Ravenna a Chuck Close consegnandogli una tessera di socio onorario dell’associazione

Mentre l’associazione Disordine lo ha accolto in città consegnandogli anche una tessera di socio onorario, le femministe di Ravenna si scagliano contro Chuck Close.

Si tratta del celebre artista americano (gravemente paralizzato da oltre trent’anni) che espone al Mar-Museo d’Arte della città di Ravenna in occasione della Biennale del mosaico contemporaneo, finito in passato al centro anche delle cronache per le accuse di molestie sessuali che gli hanno rivolto diverse donne, modelle, artiste.

Le opere di Chuck Close al Mar
L’allestimento delle opere di Chuck Close al Mar

«Il New York Times e HuffPost hanno raccolto diverse testimonianze di donne pronte a denunciare comportamenti “sconvenienti” del 77enne artista, che pur non sfociando in atti di violenza, avrebbero comunque alimentato quel clima di ambiguità e sostanziale svilimento della donne capace di inquinare pesantemente rapporti personali e sociali: molestie sessuali, insomma», si legge nella nota pubblicata su Facebook dalle femministe (a firma Udi, Donne in Nero e socie della Casa delle Donne), che ricordano come a seguito di queste accuse «molti musei e gallerie in America e in altri paesi, hanno deciso di annullare le mostre di Close in corso o in programma. Il Museo di Whashington l’ha cancellata, mentre il PAFA in Pennsylvania ha deciso di inaugurare nella stanza accanto a quella dove erano esposte le opere di Close, una Mostra collettiva di artiste, invitando visitatori e visitatrici a rispondere alla domanda: “Cosa serve per avere un mondo dell’arte più equo?”». Tutto questo – è l’annotazione delle femministe – negli Stati Uniti , dove forte e potente si è manifestato il movimento Me Too, «attraverso il quale migliaia di donne hanno preso parola pubblica, anche a distanza di anni, per denunciare abusi, molestie, ricatti e violenza sessuale».

«Se in Italia il movimento Me Too – continua la nota – non è stato forte ed incisivo come in altri paesi, lo si deve a diversi fattori, non ultimo quello ascrivibile all’ignavia del potere politico, al silenzio delle istituzioni, incapaci, ancora una volta, di comprendere la profondità e la radicalità della rivolta delle donne.Il dibattito pubblico si è fermato alla superficie ed ha preferito vedere quello che non c’è nelle denunce del movimento femminista: il desiderio di vendetta, di repressione, di giustizialismo; e non vedere quello che invece c’è: desiderio di libertà, di rottura della subalternità femminile nei rapporti di potere e sociali, di cambiamento. E allora ci chiediamo:anche le istituzioni culturali del Comune di Ravenna preferiscono non vedere e ignorare quello che è noto in tutto il mondo da tempo? Del grande artista Chuck Close non si sapeva nulla?».

Sulle pagine del Corriere Romagna è il direttore del Mar, Maurizio Tarantino, a rispondere alle polemiche, condannando ogni forma di molestia, ma invitando a tenere separati il prodotto artistico e la biografia dell’artista.

Auto elettriche e ibride: a Ravenna 7 su mille, in regione solo a Forlì sono meno

I dati riferiti a marzo 2019 dell’Osservatorio di Bologna per l’educazione alla sicurezza stradale. In provincia 83 vetture (con qualunque alimentazione) ogni cento maggiorenni: solo Modena è più motorizzata

Auto ElettricaIn provincia di Ravenna sono immatricolate 270mila vetture per il trasporto di persone e quelle con alimentazione elettrica o ibrida sono lo 0,72 percento: tra le nove province dell’Emilia-Romagna solo Forlì-Cesena ha una percentuale più bassa (0,6) mentre la media regionale è 1,1. Sono dati divulgati dall’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale di Bologna. Una voce dove invece la provincia ravennate sfiora il primo posto è la percentuale di vetture per residenti maggiorenni e quindi potenzialmente patentati: 83,12 (cioè in buona sostanza ogni 100 residenti ci sono 83 auto) che si avvicina all’83,21 di Modena e super ampiamente la media regionale di 79,43. I dati sono aggiornati a marzo 2019.

L’Osservatorio ha pubblicato le statistiche per diffondere alcuni suggerimenti ai possessori di auto elettriche in caso di incidenti. Prima di lasciare l’abitacolo aprire tutti i finestrini, se possibile. Spegnere l’auto, azionare il freno a mano, lasciare l’auto in posizione di parcheggio ed estrarre la chiave di avviamento e portarla con sé. Mettersi a distanza di almeno 10 metri dalle auto incidentate se si ha il sospetto di un possibile incendio. Chiamare i soccorsi, specificando che è coinvolta un’auto elettrica o ibrida e fornire marca e modello. Non toccare la vettura ed evitare di inalare gas e vapori o toccare i liquidi che eventualmente possono fuoriuscire dalla vettura. All’arrivo dei vigili del fuoco ribadire che si tratta di una vettura elettrica/ibrida e fornire marca e modello. Le stesse precauzioni vanno adottate in caso di veicolo sommerso o alluvionato.

«Per agevolare e sveltire il passaggio di queste fondamentali informazioni facciamo un appello perché ciascuno tenga a bordo la scheda di soccorso, scheda tecnica (foglio formato A4) predisposta dalle case automobilistiche per fornire ai vigili del fuoco notizie su come intervenire per la messa in sicurezza sia dell’auto che degli eventuali occupanti. Convenzionalmente tale scheda di soccorso potrebbe essere posizionata nell’aletta parasole del conducente indicandone la presenza con un adesivo sul parabrezza».

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