martedì
01 Luglio 2025

A Conselice rivivono i Giochi senza frontiere, tra cuccagna e calcio “saponato”

Calcio SaponatoDa lunedì 15 a venerdì 19 luglio dalle 19 tornano nel parco comunale “Bourgoin – Jallieu” di Conselice i “Giochi senza frontiere”. Per tutta la settimana le squadre partecipanti gareggeranno tra loro, mettendosi alla prova su gonfiabili e attrazioni d’acqua.

In particolare, le squadre si misureranno con calcetto saponato, toro americano, percorso football game, labyrinth, thank thank, albero della cuccagna, last one standing (gioco in cui due sbarre girano in cerchio, cercando di far cadere il partecipante) e lottatori di sumo.

Venerdì 19 luglio, in occasione della serata finale, si esibirà il gruppo I figli dell’oblio con le cover dei Nomadi.

Ogni squadra partecipante deve avere cinque componenti dai 16 anni in su.

Il costo dell’iscrizione è di 20 euro a testa.

Per ulteriori informazioni contattare i numeri 0545 88279 o 348 9261210.

L’iniziativa è a cura di Vivi Conselice con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.

Solo per una notte, torna il Santa Fé degli anni novanta: festa revival il 22 luglio

Inaugurato nel 1991 da Alessandro Zangaglia e Cristiano Ricciardella, il locale rilanciò Marina di Ravenna. Ora un evento per rivivere quelle emozioni, con i deejay storici

Santafe1Solo per una notte, “quelli del Santa Fé” torneranno a divertirsi nel locale di Marina di Ravenna.

La discoteca riaprirà le porte per accogliere nuovamente i clienti che l’hanno resa grande negli anni Novanta e sarà una grande festa per tutti.

Inaugurato nel 1991 da Alessandro Zangaglia e Cristiano Riccardella, il Santa Fé è stata la discoteca che ha rilanciato il nome di Marina di Ravenna in Romagna e non solo, grazie a una innovativa formula e alla voglia di ballare e di divertirsi di tanti giovani.

L’appuntamento è sempre lì: in viale delle Nazioni 180. Giorno fissato per la festa è lunedì 22 luglio, a Ravenna un prefestivo visto che il 23 è il patrono Sant’Apollinare.

A QUESTO LINK LO SPECIALE USCITO SULL’ULTIMO NUMERO DEL SETTIMANALE R&D – RAVENNA&DINTORNI

La festa riunirà tutti i ragazzi che si sono divertiti al Santa Fé nel mitico decennio ’90-2000.

Si parte alle 21 con l’apertura porte, poi alle 22 si esibiranno i Mesh Machine, la band di Cico Cicognani, il direttore artistico che ha portato al Santa Fé grandi nomi della musica italiana e internazionale durante le serate live degli anni novanta.

Alle 23 via alle danze, con i dj storici del locale che torneranno alla consolle.

«Una serata ricca di musica e di divertimento – assicurano gli organizzatori – ma soprattutto di ricordi, quelli più belli perché legati alla gioventù e a un’epoca in cui la spensieratezza era la chiave di lettura delle nostre estati. Per un giorno sarà ancora così. Il Santa Fé sta per tornare».

Fermato al casello di Faenza su un’auto rubata, tenta di investire i carabinieri

Arrestato un 29enne che ha anche cercato di picchiare i militari nel tentativo di scappare

112 CarabinieriPomeriggio movimentato quello di ieri, venerdì 12 luglio, nei pressi del casello dell’autostrada A14 di Faenza, dove i carabinieri hanno notato una Suzuki di colore nero sospetta e hanno deciso di fermarla, bloccandole la strada.

L’uomo alla guida, non appena ha visto scendere i militari, ha però ingranato la retromarcia tentando di investirli, non riuscendo nell’intento solo grazie alla prontezza di riflessi dei carabinieri che sono riusciti dapprima a schivare l’auto e poi ad aprire lo sportello lato guida, bloccando l’uomo alla guida, dopo aver staccato la chiave di avvio dal quadro comandi.

L’uomo ha tentato comunque di opporre resistenza, cercando di colpire i carabinieri per darsi alla fuga ed è stato definitivamente bloccato e ammanettato solo grazie all’ausilio di una seconda pattuglia dell’Arma giunta sul posto.

Accompagnato in caserma, dopo i primi accertamenti è emerso che il ragazzo fermato – un 29enne moldavo –  stava viaggiando a bordo di un’autovettura rubata a Bologna a cui erano state apposte delle targhe anch’esse rubate.

Il giovane è stato quindi arrestato per “resistenza e tentate lesioni a Pubblico Ufficiale e ricettazione”.

Campeggio abusivo a Marina di Ravenna: multati dieci camperisti in pochi giorni

Nella giornata di venerdì 12 luglio i vigili ne hanno sorpresi due in un parcheggio

CamperNella giornata di ieri – venerdì 12 luglio – agenti della Polizia Locale hanno riscontrato in un parcheggio di Marina di Ravenna la presenza di due camper i cui conducenti svolgevano campeggio abusivo.

Hanno pertanto provveduto a sanzionarli, ai sensi della specifica ordinanza comunale che vieta il campeggio libero su area pubblica senza preventiva autorizzazione, per un ammontare complessivo di 200 euro.

Questo tipo di controlli fanno parte dell’attività periodica della Polizia Locale, che nei giorni scorsi ha provveduto ad elevare altre otto sanzioni analoghe. «Va però detto – sottolinea in una nota il vicesindaco Eugenio Fusignani – che gli agenti, accanto a situazioni come quella appena descritta, ne riscontrano quotidianamente numerose che sono assolutamente regolari».

Si scontra con un’ambulanza, morto un motociclista di 28 anni

È successo a Castiglione di Cervia. La vittima era di Forlì. Ferita gravemente la fidanzata

Incidente Castiglione Di CerviaUn altro morto sulle strade ravennati. Si tratta di un 28enne di Forlì, Filippo Corvini, morto in un incidente a Castiglione di Cervia verso le 22.30 di ieri, venerdì 12 luglio.

Il giovane era sulla statale “Cervese” alla guida sua moto di grossa cilindrata, una Harley-Davidson, insieme alla fidanzata, quando, per cause ancora in corso di accertamento, all’altezza dell’incrocio con via Salara si è scontrato con un’ambulanza della Croce Giallo Blu di Cervia.

Filippo Corvini
Filippo Corvini

L’impatto è stato terribile e per il 28enne, sbalzato dalla moto, non c’è stato nulla da fare. Ferita in maniera grave la fidanzata, una 27enne di Parma ricoverata al Bufalini in prognosi riservata.

Corvini era molto noto a Forlì e nella Riviera per una serie di eventi a cui aveva collaborato, come il Beer Festival Panighina e la festa “Tempesta ormonale”.

I funerali sono in programma martedì alle 16 nella chiesa San Giuseppe Artigiano di Forlì.

Travolta da un pino a Milano Marittima durante la tromba d’aria, una 57enne in coma

La donna è l’unica persona rimasta gravemente ferita durante il fortunale. È in rianimazione al Bufalini

Image006È ancora in coma farmacologico la donna di 57 anni travolta da un pino durante la tromba d’aria del 10 luglio. La donna stava passeggiando nella pineta di Milano Marittima con il suo cane, quando è stata colpita da uno dei rami spezzati dal fortunale.

A riportare la notizia sono i quotidiani in edicola oggi, sabato 13 luglio, che scrivono anche come i soccorsi siano stati resi più complicati proprio dal cane, di razza corso, che non voleva che nessuno si avvicinasse alla padrona.

La donna (unica ferita grave della tromba d’aria) ha riportato un trauma toracico e lesioni alle braccia ed è ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Bufalini di Cesena, comunque – scrive il Carlino – non in pericolo di vita.

Il Pd: «I rapporti della Lega con la Russia penalizzano le imprese ravennati»

L’attacco del segretario provinciale Barattoni sul caso del leghista Gianluca Savoini

Barattonielezione
Alessandro Barattoni nel giorno dell’elezione a segretario provinciale del Pd, ottobre 2017

Il segretario provinciale del Pd di Ravenna, Alessandro Barattoni, entra nel caso che coinvolge la Lega e i rapporti con la Russia, esploso sui media in questi giorni con la pubblicazione dell’audio sul sito americano BuzzFeed con anche la voce del leghista Gianluca Savoini, il quale a Mosca avrebbe trattato con alcuni russi per far arrivare fino a 65 milioni di dollari al Carroccio nell’ambito di un affare sul petrolio.

«Ci siamo sbagliati – è il testo della nota inviata da Barattoni ai giornali locali –: non era un braccio di ferro ma un accordo consapevole sulla pelle delle imprese ravennati.
Leggendo le notizie di questi giorni su possibili accordi di collaboratori di Salvini con emissari russi ci sorge un dubbio.
Per un po’ di tempo abbiamo pensato ad una discussione tutta interna al governo, rispetto ad un tema non trattato nel famoso contratto, fra la parte “che dichiara ogni giorno di essere a favore del nord produttivo” della Lega e i “no triv” del movimento 5 stelle.
Abbiamo pensato, a questo punto erroneamente, ad una prova di forza che aveva visto prevalere – una volta tanto – il movimento.
E invece ci sorge il dubbio che non fosse così. Cioè che proprio sul tema delle estrazioni di gas in Adriatico, un governo che non va d’accordo quasi su nulla ed è incapace di fare sintesi su tante scelte strategiche per il futuro del nostro paese, sia invece riuscito a trovare convenienza per tutte le sue componenti: il movimento rispetto alla sua anima originaria e la lega rispetto al grande alleato russo e a quella “cooperazione reciprocamente vantaggiosa” ormai rilanciata quotidianamente da media nazionali e internazionali.
Ma tutto questo ha un prezzo da pagare: e in questo caso lo stan pagando immeritatamente le imprese e i lavoratori ravennati, con il nostro paese che rimane il principale importatore di gas russo e la produzione ed estrazione di gas dall’Adriatico che sono arrivate al minimo storico».

OraSì, la carica di Sergio e Venuto: «A Ravenna per superare i nostri limiti»

Basket A2 / Al Circle Beach di Marina di Ravenna sono stati presentati i due nuovi giocatori giallorossi. Trovato: «La squadra sta prendendo forma. Adesso puntiamo a un lungo americano»

RAVENNA 12/07/2019. ORASI’ BASKET RAVENNA, PRESENTATI 2 NUOVI GIOCATORI. Luigi Sergio (Camicia Gialla) E Marco Venuto (maglietta Rossa)
Da sinistra il presidente Vianello, Luigi Sergio, Marco Venuto e il direttore generale Trovato

Nella cornice balneare del Circle Beach by Marabou di Marina di Ravenna, l’OraSì ha presentato due pezzi importanti della sua nuova collezione: Luigi Sergio e Marco Venuto. Dopo i saluti del presidente Vianello, che ha ribadito la volontà di cambiare rotta per la stagione in arrivo, ha preso la parola il direttore generale Julio Trovato: «Presentiamo due giocatori che hanno fatto della solidità il punto di riferimento della loro carriera e di cui conosciamo l’apporto che possono dare alla squadra. Sono sicuro che qui si troveranno bene, così come mi sto trovando bene io».

«Sono molto contento di questa scelta – dichiara Luigi Sergio – percepisco Ravenna come un bellissimo ambiente, dove le cose vengono fatte in modo professionale. Ci sono tutti i presupposti per lavorare bene e questa è una motivazione in più a spingerci a fare il meglio possibile. Ho parlato con il coach prima di firmare, le sue idee mi sono parse molto chiare e decise. Nell’ultima stagione e mezzo a Bergamo le cose sono andate molto bene e auspico di dare continuità a questo mio percorso, abbracciando un progetto ambizioso, che come ogni storia che si rispetti dovrà poi passare la prova del campo».

RAVENNA 12/07/2019. ORASI’ BASKET RAVENNA, PRESENTATI 2 NUOVI GIOCATORI. Luigi Sergio (Camicia Gialla) E Marco Venuto (maglietta Rossa)
Marco Venuto

«Sono contentissimo di essere a Ravenna – sottolinea Marco Venuto – una delle società più solide e con ambizioni della A2, con idee ben chiare su cosa fare ogni anno. Arrivo con grande entusiasmo dopo una stagione importante, di cui mi porto in dote una cosa bellissima come la voglia di vincere. Mi impegnerò per fare il massimo che la squadra può produrre, provando anche ad andare oltre, senza fermarsi all’obiettivo prestabilito. Quando ho incontrato Ravenna al Pala De André ho sempre trovato un ambiente caldo, con un pubblico capace di accendersi. Mi piace il palazzo, con la gente così vicino al campo che si fa sentire. Ogni anno si creano rapporti diversi con i tifosi, noi dobbiamo creare un feeling per farli stare dalla nostra parte. Loro con noi e noi con loro, insieme».

RAVENNA 12/07/2019. ORASI’ BASKET RAVENNA, PRESENTATI 2 NUOVI GIOCATORI. Luigi Sergio (Camicia Gialla) E Marco Venuto (maglietta Rossa)
Luigi Sergio

I due neo giallorossi hanno poi risposto alle domande della stampa, sulla versatilità dei loro ruoli. «Giocare da play o guardia non fa molta differenza per me, quando c’è una condivisione di idee – dice Venuto -. La convivenza con Tommy Marino? Ha estro e grandi qualità, è un piacere essere in coppia con lui, ci abbiniamo bene e sarà poi il coach a scegliere. Per vincere ci vogliono giocatori di qualità, più giocatori di qualità hai vicino più aumentano le letture, la possibilità di divertirti e di vincere». Luigi Sergio, che in carriera ha giocato anche da pivot, ora gioca da ‘tre’ ma può anche muoversi da ala forte. «È stata una trasformazione negli anni, ho iniziato da ‘quattro’, poi lavorando individualmente ho saputo cogliere nuove letture in campo e vengo da una stagione e mezzo dove ho giocato da ala piccola». L’apporto dei due giocatori sarà fondamentale anche verso i più giovani: «Dobbiamo fare un passo verso la squadra e non verso il singolo, senza alcuna invidia su ruoli, minutaggio o palloni giocati – aggiunge Venuto – spingere i giovani a fare meglio e trasmettere la giusta mentalità in partita e negli allenamenti». Sergio, sulla stessa linea del compagno, parla di determinazione, «la stessa alla base del grande risultato di Bergamo dello scorso anno. Non c’erano i favori del pronostico, ma il gruppo si è compattato e questo ci ha aiutato a superare molte problematiche, a darci una marcia in più».

La chiusura è toccata ancora una volta al GM, Julio Trovato: «La squadra sta prendendo forma. Giovedì abbiamo fatto la prima proposta a un americano, un lungo. Il nostro desiderio è quello di avere un atleta forte e versatile, che sappia giocare sia fronte che spalle a canestro». Chi invece non vestirà nella prossima stagione la maglia del Basket Ravenna è Matteo Montano. «A metà della scorsa stagione avevamo anche parlato di una possibile riconferma – aggiunge il direttore generale Julio Trovato – poi nel corso dell’anno non ci sono più state le condizioni tecniche e gli incastri giusti per poter continuare. Matteo è un ottimo giocatore e una persona meravigliosa, dentro e fuori dal campo. Ha sempre dimostrato grande attaccamento al lavoro e al gruppo, con uno spirito contagioso e un sorriso che personalmente mi mancherà. Ovunque sia andato ha ricevuto attestati di stima umani, prima ancora che professionali e credo che sarà così anche nelle altre squadre che avranno la fortuna di averlo in campo. In scadenza di contratto, si accaserà all’Urania Milano e tornerà al Pala De André come avversario».

Il video del drone, in volo sulla Milano Marittima devastata dalla tromba d’aria

Le immagini registrate dal Comune di Cervia per valutare i danni

Il Comune di Cervia ha fatto decollare anche il proprio drone per valutare i danni causati dalla tromba d’aria che si è abbattuta su una porzione di Milano Marittima martedì 10 luglio.

Dopo le fasi iniziali di emergenza, Milano Marittima è tornata alla normalità a tempo record, riaprendo viabilità, servizi e stabilimenti balneari già dalla serata di martedì 10 luglio. Ma c’è ancora tanto da fare, per rimuovere le piante divelte e mettere in sicurezza quelle pericolanti.

Ecco allora che il velivolo si è levato in volo per la prima volta al servizio della Protezione Civile. Ha sorvolato le zone attraversate dalla tromba d’aria, in particolare la zona del parco naturale di Cervia, la zona del Tennis Club di Via Jelenia Gora e la zona delle Traverse di Milano Marittima.

I tecnici della Protezione Civile hanno analizzato filmati e fotografie riprese dall’occhio volante, confrontandole con le zone evidenziate sulle mappe e sulle planimetrie, per una visione ancora più completa delle zone interessate, delle alberature abbattute e dei danni provocati.

Il volo è stato realizzato grazie alla collaborazione del 15° Stormo di Pisignano e sotto monitoraggio della Torre di Controllo della Aerobase.

Umberto Curi apre a Cervia la rassegna di incontri “Filosofia sotto le stelle”

Il calendario della 15esima edizione della manifestazione, quest’anno incentrata sul tema dei “mutamenti”

Umberto Curi
Umberto Curi

Grande traguardo per la manifestazione filosofica dell’ estate cervese. Si apre infatti lunedì 15 luglio la 15 esima edizione di “Filosofia sotto le stelle”, con la lezione di Umberto Curi.

Il tema di quest’anno riguarda i “Mutamenti”, che comprenderanno le tecnologie ma anche il lato umano. L’argomento da adito a notevoli spunti, a partire dalle metamorfosi di Ovidio.

Curi, filosofo di prima grandezza nel panorama italiano – autore di vere e proprie “chicche” della filosofia come “Endiadi”, “L’apparire del bello” e “Miti d’amore” – affronterà i Mutamenti con la sua proverbiale ermeneutica. L’appuntamento è alle 21.30 nel piazzale dei Salinari, a Cervia.

Le kermesse del sapere riprenderà il 26 luglio, con la lezione magistrale di Franco Farinelli – geografo e autore de “La crisi della ragione cartografica” -, sempre alle 21.30 nel piazzale Salinari. Nello stesso luogo il 27 luglio è atteso Massimo Adinolfi, esperto in teoretica ed ex consigliere del ministero della giustizia. “Hanno tutti ragione?”, opera su post – verità, fake, big data e democrazia, è la sua ultima fatica.

Si prosegue il 28 luglio – alle 21.30 sotto il vecchio faro – con una maratona filosofica che non ha eguali – sulla falsariga di New York. Vi partecipano Vincenzo Del Gaudio – docente del dipartimento di studi politici e sociali al San Raffaele di Milano -, Moris Gasparri – consulente Coni ed esperto di sport – e Francesco Cirillo – sociologo esperto di politiche del mutamento sociale.

Il gran finale vedrà sul palco il 29 luglio –  ore 21.30 piazzale Salinari – il filosofo e musicista Massimo Donà, che terrà una lezione magistrale facendo riferimento al suo capolavoro: “La filosofia dei Beatles”.

Ogni pomeriggio alle 18.30, inoltre, si svolgerà nella piazzetta Pisacane “Cafè Philò”. I giovani protagonisti di questi “aperitivi” filosofici saranno Carmen Gallo – poetessa e traduttrice -, Tommaso Di Dio – poeta e docente -, Giulio Goria – esperto di dottrine politiche -, Andrea Salvo Rossi – filologo ed esperto di Macchiavelli -, Mico Capasso – esperto di digital humanities -, Giacomo Petrarca – ricercatore in metafisica – e Mario Quaggiotto – esperto di filosofia della musica. Presentano Massimo Previato e Davide Grossi.

Lo spettacolo “Parole Note” alla centrale Enel di Porto Corsini per beneficenza

Il 16 luglio tra musica e voci, con Maurizio Rossato e Giancarlo Cattaneo

ParolenoteLa centrale Enel Teodora di Porto Corsini sarà il 16 luglio alle 21 la cornice, unica e sorprendente, di una delle oltre 50 tappe annuali dello spettacolo Parole Note live.

La versione live di Parole Note scaturisce dall’omonimo progetto, dal libro “Parole dritte al cuore” edito da Mondadori e diventato best seller e dall’album volume 1 – 2 – 3 con le voci di prestigiosi protagonisti del panorama cinematografico, teatrale e musicale contemporaneo.

Lo spettacolo è una declinazione delle versioni da ascolto e abbina musica e parole a un’evocativa selezione di immagini, coinvolgendo il pubblico e accompagnandolo in un percorso emotivo.

Maurizio Rossato fonde la ricercata sequenza di video al tappeto musicale su cui si stagliano le parole interpretate da Giancarlo Cattaneo. Molteplici sono i temi affrontati. Attraverso le letture si esplorano sentimenti, relazioni, fasi della vita.

Grazie alla direzione dell’Enel, Cattaneo e Rossato porteranno in scena la poesia per uno scopo nobile: sostenere la onlus Piccoli Grandi Cuori.

L’ingresso sarà gratuito e i cancelli apriranno alle 20.30.

Sarà possibile donare un contributo volontario per sostenere gli importanti progetti che la onlus porta avanti da 20 anni presso il reparto di Cardiologia e cardiochirurgia pediatrica e dell’età evolutiva del policlinico Sant’Orsola di Bologna.

Bonan trasforma un rigore in un romanzo: «Sul dischetto duelli da vecchio West»

Il giornalista di Sky Sport presenta a Marina di Ravenna il suo “La giusta parte”, costruito attorno a un penalty decisivo in serie A negli anni Novanta. Il rigorista perfetto? «Un incrocio tra Pirlo e Allegri». Il primo nome associato al Ravenna? «Lamberto Zauli»

DiMarzio Fayna Bonan
Da sinistra Gianluca Di Marzio, Valerio “Fayna” Spinella e Alessandro Bonan

Quello liberatorio di Grosso in Germania nel 2006, quello Champions di Shevchenko a Manchester nel 2003, quello delle polemiche Ronaldo-Iuliano nel 1998 a Torino, quello rifiutato da Baggio neo-juventino a Firenze nel 1991, quello di Hadzibegic a Italia 90, quello ciabattato da Cabrini nel 1982 a Madrid: c’è almeno un rigore nella memoria di ogni appassionato di calcio. Alessandro Bonan fa il giornalista – volto noto di Sky Sport dove conduce Calciomercato e Sky Calcio Show – e lo sa quante storie possono intrecciarsi negli undici metri che separano il dischetto dalla linea di porta.

Storie di risultati e di trofei, certo, ma mica solo quelle, figuriamoci. Ci sono le storie di donne e di uomini. Di vita, insomma. Perché, come diceva Jose Mourinho, “chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio”. E allora un rigore può essere perfetto per scriverci un libro. Così ha fatto Bonan “La giusta parte” (La nave di Teseo, 140 pagine, 15 euro) è il suo secondo romanzo e lo presenterà il 14 luglio al bagno Hanabi di Marina di Ravenna (ore 21, ingresso libero) intervistato da Stefano Bon, in collaborazione con la rassegna letteraria “Il Tempo ritrovato”. Lo abbiamo intervistato alla vigilia per un assaggio di cosa si parlerà in spiaggia.

Il penalty viene fischiato all’ultimo secondo di una partita decisiva: una delle due squadre retrocederà in B e l’altra si salverà in A, portiere contro attaccante, Griffanti contro “Pesse”. Il libro nasce dall’idea del rigore o dall’idea della giusta parte da cui stare nel calcio e nella vita?
«Di solito quando inizio a scrivere qualcosa non so perché la sto scrivendo. In questo caso mi sono svegliato con l’immagine di un rigorista sul dischetto e ho cominciato a raccontare quell’immagine, poi via via mi è venuto in mente di mettere a confronto due vite in quel momento così delicato con un dualismo perfetto, un duello come nel vecchio west».

La partita si gioca negli anni Novanta. Come mai quel periodo? C’è nostalgia?
«Non sono nostalgico di niente, anzi sono molto proiettato sul presente e sul futuro. L’ambientazione anni Novanta mi è sembrata perfetta per raccontare anche certi risvolti grotteschi del calcio. Ad esempio quando interviene un improbabile radiocronista: esistono ancora oggi ma nei novanta erano più comuni».

Pare di sentire un po’ di critica verso il filone nostalgico…
«Troppo facile pensare che quando avevi 18 anni e tante fidanzate era tutto più bello. Era un altro mondo, un’altra vita, ma io sono contento della vita di adesso. Ci dimentichiamo che tante cose sono cambiante e ci hanno portato vantaggi: non è colpa del telefonino e dei social se la gente sta solo sui social, internet e i social ci hanno risolto tanti altri problemi».

Pirlo Mondiali Getty
Andrea Pirlo nella finale dei Mondiali 2006

Quello del libro era un calcio senza Var. L’arbitro sarebbe andato a rivedere l’episodio?
«Il fallo da rigore è chiaro per tutti, le proteste ci sono ma sono come il riflesso del cane di Pavlov. Però forse avrei sfruttato il Var per prolungare la tensione di quel momento, invece mi sono inventato altro, come le proteste del tifo o quel malore del portiere».

E qual è il giudizio sul Var di oggi?
«Positivo, sta rendendo il calcio più certo di prima. Qualcuno dice che sta togliendo un po’ di poesia ma oggi l’appassionato di calcio vuole essere garantito: il risultato non può essere in bilico perché qualcuno in campo vede la metà della metà di qualcuno a casa. Non si poteva più continuare ad affidarsi solo ai due occhi dell’arbitro avendo cento telecamere attorno. I difetti del Var visti fin qui ci sono stati perché è gestito da uomini pre Var che ragionano con modi precedenti all’introduzione della tecnologia. Con la formazione le cose cambieranno».

Allegri
Massimiliano Allegri con la maglia del Pescara

Il rigore della vita, a parte al protagonista del libro, a chi andrebbe affidato?
«Il Pesse è il rigorista ideale: freddo, sicuro di sé, non si fa condizionare dall’ambiente, addirittura ha un senso di superiorità sull’avversario. Diciamo che se vogliamo creare un mostro con giocatori reali ci vorrebbe la freddezza di Pirlo unita al talento un po’ folle di Allegri giocatore».

E invece qual è il rigore che non dimenticherà da appassionato di calcio?
«Stagione 1980-81, primo e unico campionato in serie A della Pistoiese, la squadra della mia città. Partita in casa con la Roma: avevo 17 anni ed ero allo stadio come tutti perché la squadra stava andando fortissimo. Sullo 0-1 per la Roma danno un rigore alla Pistoiese. Sul dischetto va Vito Chimenti, un attaccante un po’ grassoccello, comprato a campionato iniziato, famoso perché “faceva la bicicletta”. Tira una bordata impressionante che finisce sulla traversa e rimbalza così lontano che la Roma riparte in contropiede e va 2-0».

PistoieseChimenti
Vito Chimenti

Nel libro c’è una carrellata di personaggi vari. Quanti sono realmente esistiti e quanti ispirati?
«Ci sono tanti pezzetti di storie vere, vissute o raccontate. Due però sono personaggi veri. Il poeta è Roberto Carifi che è stato mio professore al liceo. Il cronista è Filomeno Pezzimenti: un avvocato elegante con il pizzetto che faceva radiocronache per passatempo con espressioni ampollose tipo “il cuoio finisce in fuori laterale”».

Restiamo tra i personaggi veri: quale nome le viene in mente quando parliamo di calcio a Ravenna?
«Lamberto Zauli, questo lungagnone talentuoso».

Nel libro il radiocronista diventa Nicodemo Pizzimenti ed è un tifoso schierato. Il tifo sta contaminando le telecronache?
«Il tifo non ha ragione di esistere nelle cronache. Non so perché a volte la gente pensi che mettiamo in gioco la nostra professionalità per fare il tifo, non è così. Poi ci sta che è diverso quando gioca la Nazionale o quando c’è una squadra italiana in Europa. Diciamo che in generale la telecronaca mi colpisce nel momento in cui mi scalda, in cui mi fa godere la partita senza inondarmi di parole».

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Lamberto Zauli, nuovo allenatore dell’Under 19 della Juventus

Sky ha provato anche l’esperimento delle telecronache tifose…
«E lo ha abbandonato, a mio avviso anche giustamente».

La questione tifo si aggancia al tema della credibilità per il giornalista sportivo, messa a dura prova nel momento del calciomercato.
«Io credo che a Sky, con Gianluca Di Marzio, abbiamo raggiunto questa credibilità attraverso un lavoro eccezionale nel selezionare la notizia, pesarla, verificarla e darla solo quando siamo sicuri al cento percento. Si tratta solo di applicare il rigore giornalistico. Magari a volte siamo impoplari perché non cavalchiamo l’onda ma fare un mercato sparando nomi a casaccio è facilissmo».

Siete stati tra quelli che non hanno mai dato alcuna credibilità alla possibilità di Guardiola alla Juventus. Avete mai avuto paura di prendere un buco clamoroso?
«Da quello che sapevamo noi eravamo abbastanza sicuri e abbiamo seguito questa linea. Qualche mese fa forse la Juve aveva preso contatti ma appena capito che non c’era la possibilità è tutto finito subito».

1812957Eppure tanti insistevano…
«Il calciomercato è bello anche perché ti innamori delle notizie che ti piacciono. Qualcuno si è innamorato di quella che piaceva a tanti ma senza riscontri reali. L’innamoramento poi si è diffuso nel mondo social creando un enorme effetto domino».

A proposito di social, chissà cosa avrebbero scritto attorno al rigore del libro…
«È vero, bella riflessione. Forse sarebbe nato un instant book solo scrivendo quei commenti».

Ci ho girato un po’ attorno ma adesso che siamo alla fine dell’intervista, è il momento di avere due colpi di mercato veri…
«Ma manco uno. Il mercato è in continuo divenire, nel momento in cui dai una notizia è perché sai che in quel momento è come la stai dando».

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