Indagine della polizia municipale avviata dalla denuncia di una lavoratrice che avrebbe assistito alla scena di due colleghe che punivano un 94enne per la sua scarsa igiene. Sotto inchiesta anche il titolare
La casa famiglia Villa Cesarea in centro a Ravenna è stata chiusa dalla polizia locale ieri, 10 giugno, con un provvedimento di sospensione dell’attività arrivato in seguito a un increscioso episodio di maltrattamenti ai danni di un anziano ospite: il 16 maggio due badanti in servizio nella struttura avrebbero spalmato le feci di un 94enne sul suo volto costringendolo anche a mangiarle. Le due donne e il titolare sono indagati in concorso. La notizia è riportata da Il Corriere Romagna in edicola oggi. Secondo quanto riporta il quotidiano locale, il gesto sarebbe stato una punizione per la scarsa disponibilità dell’uomo all’igiene personale. Dopo il gesto è stato necessario chiamare un’ambulanza per un malore accusato dall’anziano. L’indagine della procura (pm Cristina D’Aniello) è partita dalla denuncia presentata il giorno dopo l’accaduto da un’altra lavoratrice della struttura.
Il commento del sindaco
“Rinnovo il mio plauso alla Procura e alle forze di polizia per la continua attività di indagine e controllo che stanno portando avanti nelle case famiglia del territorio provinciale. Anche oggi siamo venuti a conoscenza di notizie che, se confermate, non hanno precedenti in termini di violenza perpetrata a danno di soggetti deboli. Colgo l’occasione per invitare tutti i cittadini, qualora si trovino davanti a situazioni poco chiare, anche minimamente sospette, a rivolgersi subito alle autorità competenti». Questo il commento del sindaco Michele de Pascale.
«L’emergere di fatti illeciti- continua de Pascale – , anche grazie a denunce, e le conseguenti indagini sono l’efficace risultato dell’intensa attività di controllo messa in atto nel nostro territorio da tutte le forze di polizia insieme al dipartimento di igiene pubblica dell’Ausl. Inoltre il nostro Comune ha da tempo messo in campo strumenti regolamentari che disciplinano, ove possibile, il settore delle case famiglia. Il tema è prioritario, i controlli andranno avanti in maniera intensa. I gestori delle case famiglia che lavorano seriamente non hanno nulla da temere, al contrario, queste attività di controllo sono anche a loro tutela e nel rispetto di chi offre servizi di qualità».
I carabinieri del Nas di Bologna hanno deferito il legalo responsabile di in centro di imballaggio uova della provincia di Ravenna. È accusato di aver falsificato la data di scadenza di 138mila uova con l’intento di allungarne la vita commerciale, fornendo così al consumatore una falsa informazione sulla reale qualità del prodotto.
L’intero quantitativo, dal valore di 50mila euro circa, è stato sequestrato.
L’evento / A partire dalle 18 di venerdì 14 giugno fino alle 20 di sabato 15, il
bagno Kia Orana di Marina di Ravenna ospita una 24 Ore per ricordare l’allenatore e dirigente scomparso quattro mesi fa. Casadio: «Portiamo nel cuore l’esempio di un vero uomo di sport a tutto tondo»
Gli amici e parenti di Valmore De Pol presenti alla conferenza stampa
A quattro mesi dalla morte prematura avvenuta a febbraio all’età di soli 65 anni, gli amici e gli atleti che hanno condiviso con lui tante battaglie sportive si ritrovano al bagno Kia Orana, sulla spiaggia che lui tanto amava, per ricordarlo. E’ tutta nel ricordo di Valmore De Pol una 24 Ore ininterrotta di beach e sitting volley, l’iniziativa, organizzata dei suoi amici, in collaborazione con Porto Robur Costa, Fipav, Pro Loco Marina di Ravenna, Bagno Kia Orana e Associazione Cuore e Territorio, che partirà nel pomeriggio di venerdì 14 giugno, ovvero il giorno in cui avrebbe compiuto 66 anni, con una cerimonia di commemorazione alle ore 18, e terminerà nella serata di
sabato 15, intorno alle 20.
“Pollo”, come affettuosamente era chiamato, «è stato un vero uomo di sport a tutto tondo. Dotato fisicamente e tecnicamente per qualsiasi disciplina – è il ricordo di Luca Casadio, presidente del Porto Robur Costa – è stato ottimo giocatore di pallavolo, buon calciatore, tennista e quant’altro per poi passare quando il tempo ormai la faceva da padrone, alla parte tecnico-dirigenziale pur continuando a non disdegnare la partitella in spiaggia con gli amici. Nella nostra pallavolo è stato uno dei pochi vincenti sia nella maschile sia nella femminile. Era stimato e ascoltato da tutti: giocatori, dirigenti, capi tecnici, amici di vita quotidiana. Da buon friulano era capace di metterti davanti alla realtà senza fronzoli, con la schiettezza della verità trasmessa con la sua sensibilità unica, che non ti poteva ferire perché traspariva l’affetto».
Venerdì 14 giugno per 24 ore si daranno appuntamento nel campo allestito al Kia Orana ex compagni dei Vigili del Fuoco, le ragazze della mitica Teodora, fino all’ultima Olimpia di due anni fa, gli amici del mare, i colleghi, i familiari per ricordarlo con un evento che non vuole essere solo un ricordo statico, ma un’occasione per proseguire la vita con il suo stile sobrio. Le sfide di beach volley saranno fra squadre 3×3: ogni partita avrà durata di 40 minuti e ciascuna squadra potrà giocare al massimo due gare. È possibile effettuare delle “sfide dichiarate”. Stesse regole per il Sitting Volley, al quale potrà partecipare chiunque voglia cimentarsi in questo sport. Gli incontri verranno suddivisi in quattro fasce gastronomiche: si partirà dall’aperitivo con piadina (ore 18-24) passando per bomboloni caldi (24-8) e brioche e cappuccino (8-12) per concludere con pizzette e gelato (12-20). Tra i giocatori in attività è annunciata la presenza di Stefano Mengozzi, Pietro Margutti, Riccardo Goi e Fabio Ricci; tra gli ex Stefano Pascucci, Aldo Bendandi, Nino Beccari, Massimo Calderoni e Mauro Gavotto; tra i beachers Giorgio Zauli, Cerquetti; tra le ragazze Babbi, Lancellotti, Assirelli e Panetoni.
Nello spirito del personaggio Valmore, in occasione della manifestazione l’associazione “Cuore e Territorio” metterà a disposizione un defibrillatore e un team di cardiologi, che in un apposito stand eseguiranno ad atleti, partecipanti e ai visitatori che vorranno sottoporsi, elettrocardiogrammi sul posto. «Una sana dose di attività fisica è indispensabile per mantenersi in salute – sottolinea il dottor Andrea Rubboli, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia – Centro di Interventistica dell’Ospedale S. Maria delle Croci di Ravenna – e per mantenere in forma il nostro cuore. L’attività fisica, che non è l’equivalente dell’attività sportiva, anche se la maggior parte degli sport richiede impegno fisico, agisce a più livelli sul sistema cardiovascolare e sul metabolismo. Sono soprattutto gli effetti sul metabolismo quelli che contrastano i classici fattori di rischio cardiovascolare. Un’attività fisica regolare nel medio-lungo termine migliora, inoltre, la capacità di vasodilatazione e di utilizzo periferico dell’ossigeno, con un effetto complessivo di prevenzione dell’ipertensione. Relativamente alle caratteristiche che l’attività fisica deve avere perché abbia un impatto positivo sul cuore, non esiste una regola valida per tutti. Vanno infatti considerati l’età, il livello di allenamento, la presenza o meno di altre malattie. Qualunque attività fisica è generalmente benefica, ma uno screening preliminare, che è specialmente indicato in età adulta, va sempre effettuato al momento di intraprendere un’attività fisica, al fine di identificare eventuali condizioni a rischio, oltre che di individuare il tipo e l’intensità più appropriate».
Non è stato trascurato l’aspetto culinario: nel corso della 24 ore grazie ai gestori del bagno Kia Orana e ai volontari della Pro Loco di Marina di Ravenna i partecipanti alla 24 Ore potranno deliziarsi con piadina, cappelletti, bomboloni e specialità gastronomiche varie.
Oltre al denaro – circa sessanta euro – e ai documenti in una tasca c’erano infatti due stecche di hashish. Un altro etto di “fumo” era in casa
La perdita del portafoglio gli è costata l’arresto. Nella mattinata di domenica tre giovani turisti hanno trovato un portafoglio a Lido Adriano e l’hanno portato ai carabinieri per la riconsegna. Oltre al denaro – circa sessanta euro – e ai documenti in una tasca c’erano infatti due stecche di hashish. Così i carabinieri, dopo aver rintracciato l’uomo in viale Tasso intento a ricercare il borsello, hanno effettuato una perquisizione in casa trovando un altro etto di marijuana. Arrestato, stamattina ha patteggiato dieci mesi e pagato duemila euro.
Da Marinara all’ex Xenos: ecco le idee presentate lunedì mattina dalla lista civica al parco pubblico della località
«Un progetto organico per Marina di Ravenna». A chiederlo è La Pigna, in una conferenza stampa che si è tenuta nella mattinata del 10 giugno. La lista civica – che in consiglio comunale è presente con Veronica Verlicchi – sostiene che «spinte speculative» e «incapacità dell’amministrazione pubblica» abbiano «distorto e malformato indelebilmente il tessuto urbanistico del luogo senza dare nulla in termini di valorizzazione e di crescita economica ».
«Questo luogo è passato da una connotazione vagamente “esotica”, ovvero di un luogo immerso in una vasta e straniante pineta con una della spiagge più larghe d’Italia, con un Hotel (il Park Hotel) frequentato da personaggi famosi, poi a stabilimenti balneari trasformati in enormi discoteche a cielo aperto, poi diventati ristoranti raffinati di sera e di giorno attività di svago e di relax immersi nell’habitat naturale della pineta, verde e un po’ selvatica, che crea una separazione netta tra il mondo della spiaggia e tutto il resto».
La Pigna chiede un rilancio di Marina di Ravenna e in generale dei lidi con la creazione di un «Comune del mare con una propria autonomia amministrativa pur se, eventualmente, limitata nei poteri di programmazione e pianificazione o, in alternativa, creare la figura di un “Commissario Speciale per il Litorale” che gestisca in autonomia e conoscenza profonda delle caratteristiche di questi luoghi tutti gli aspetti peculiari specifici amministrativi ed economici del territori».
Le due facce di Marina di Ravenna – dice La Pigna – devono convivere: la parte produttiva (porto, cantieri, pesca) deve, in altre parole, sposarsi con quella turistica. Inoltre secondo la lista civica va eliminata la concorrenza tra ristorazione in spiaggia e in paese con quest’ultima penalizzata dalla concorrenza dei bagni. «Tale regime, se un tempo era una attrattiva per i clienti, perché riservata a pochi esercizi, ora è diventato uno standard e, a detta di diversi gestori, ciò non rappresenta un guadagno ma solamente un onere pubblicitario in quanto mantenere una struttura e una organizzazione per una cucina da ristorante è comunque estremamente dispendioso». Per La Pigna sarebbe quindi «probabilmente un guadagno effettuare una marcia indietro e quindi un livellamento nella direzione di poter offrire solamente la piccola ristorazione senza dover mantenere tutto un dispendioso apparato di attrezzatura e organizzazione e lasciando le attività di ristorazione vera e propria ai locali destinati e attrezzati a fare esclusivamente questo; sarebbe un beneficio per tutti, bagnini e ristoratori».
Tra i temi affrontati anche la riqualificazione degli ambienti naturali (valli e pinete) e un maggiore sfruttamento della spiaggia, rispolverando l’idea di un beach stadium. «Servono inoltre eventi qualificanti e ben distribuiti temporalmente» che porti anche ad una riqualificazione del viale principale. «Dato che le attività commerciali iniziano a disperdersi e si trovano diverse vetrine di negozi lasciate vuote (come pure nel piazzale di Marinara) il Comune stesso dovrebbe acquisirle in comodato d’uso o in affitto proforma (pagando ai proprietari i costi di gestione) per la stagione estiva e renderli disponibili per il periodo estivo a mostre d’arte per evitare e di avere lo squallore di tante vetrine vuote e far diventare così Marina un posto speciale, unico, dove gli artisti trovano gratuitamente ospitalità e visibilità».
Dure le parole riservate alla creazione di Marinara che ha «segnato l’inizio della fine di Marina di Ravenna per come era stata fino ad allora e ciò perché essa ha rappresentato una concreta speculazione edilizia a favore di pochi e l’inserimento di un corpo estraneo nel tessuto urbano e portuale di Marina». La Pigna chiede di permettere alle persone di «accedere al mare e ai pontili (con le necessarie limitazioni) come succede in quasi tutti i porti ovvero aprire quel confine fatto di rete metallica che chiude ogni prospettiva creando un pontile apposito che permetta di proseguire sul mare e dare finalmente aria e sfogo sia alla piazzetta di Marinara e sia alla retrostante piazza Dora Markus».
La Pigna chiede inoltre una nuova ricettività che passi anche dalla creazione di «un villaggio di House Boat in una area di Marinara sottoutilizzata; con dei costi limitati (rispetto alla costruzione a terra) si possono avere diversi nuovi alloggi dove poter ospitare in un ambito completamente originale e interessante un vasto numero di nuovi turisti residenti ( non domenicali)». Da rivedere, dice la lista civica, anche l’uso dei moli a scopo turistico e l’accesso al paese. Infine il suggerimento di creare una «Alta Scuola di Specializzazione nel Turismo; incredibilmente in Italia ne esistono solo due (fino a poco tempo fa perlomeno ) e in una azione che fa del turismo una delle sue leve economiche più importanti questo sembra a dir poco paradossale».
Pallanuoto C / I giallorossi terminano la stagione con gli stessi punti dei veneti, ma scendono di categoria a causa della vittoria degli avversari nella gara di andata
Il tecnico del Ravenna Pallanuoto Vladimir Cukic durante un time out
Finisce con un pareggio lo scontro salvezza disputato alla “Gambi” fra Ravenna e Belluno, risultato che lascia le squadre a pari punti in classifica ma che premia i veneti che hanno vinto l’altro scontro diretto in casa. Termina così con la retrocessione in Serie D la stagione dei targassi di Cukic, nonostante un girone di ritorno in grande crescita rispetto alla prima parte del campionato, salita che non è stata sufficiente a raggiungere la salvezza ma che fa ben sperare per il futuro.
La partita è molto equilibrata, con i giovani giallorossi che scendono in acqua tesi e nel primo quarto concedono due situazioni di superiorità numerica agli avversari, che sono bravi e cinici a concretizzarle entrambe. I ravennati accorciano le distanze proprio sul finire del periodo con capitan Allegri che trova l’angolo alto alla destra del portiere con un bel tiro dalla distanza. Nel secondo e nel terzo periodo i giallorossi tengono a secco gli avversari e si portano in vantaggio sul 3-2 con la rete di potenza di Tassi che va a segno dal centro e dell’inossidabile Mazzotti con un tiro da fuori. Il minimo vantaggio non basta perché nell’ultimo periodo gli ospiti raggiungono il pareggio ancora una volta in superiorità numerica (3 su 3 il tabellino delle superiorità numeriche degli ospiti) mentre i ravennati non riescono ad andare a segno nonostante le diverse opportunità create. Il pareggio premia gli ospiti che vantano una migliore posizione negli scontri diretti, avendo vinto in casa per 6-5 e condannano i giallorossi alla retrocessione.
Dichiarazioni post-gara
Vladimir Cukic (allenatore Ravenna Pallanuoto): «Dopo un inizio molto contratto, abbiamo cominciato a stringere bene le maglie difensive e non abbiamo concesso praticamente nulla ai nostri avversari. Abbiamo anche avuto molte occasioni per andare a rete ma non abbiamo avuto la cattiveria e la freddezza necessaria per finalizzare il gioco che abbiamo macinato».
Marco Tassi (direttore sportivo Ravenna Pallanuoto): «La stagione è stata lunga e non semplice. Abbiamo dovuto cambiare in corsa il tecnico della prima squadra (Cukic era destinato alle sole formazioni giovanili, ma la rinuncia di Pirazzini a stagione praticamente iniziata ha costretto l’organizzazione a cambiare i piani, ndr) e questo ha avuto il suo peso. Come da progetto abbiamo affrontato il campionato di Serie C con i nostri giovani portando sempre almeno 5-6 elementi della formazione Under 17 a ogni partita della prima squadra. Il girone di ritorno ha dimostrato la nostra crescita, con 10 punti all’attivo contro i 4 del girone di andata. Purtroppo questo non è bastato e resta un po’ di amaro in bocca per le tante occasioni sprecate, soprattutto per mancanza di esperienza e di freddezza. Riteniamo che la strada sia quella giusta e continueremo a lavorare con i nostri giovani».
Classifica finale: De Akker Bologna 51 punti, Pol. Coop. Parma 48, Libertas Vicenza 38, Rari Nantes Bologna 33, Penta Modena 24, US Persicetana 18, Rari Nantes Verona 17, Sportivamente Belluno 14, Ravenna Pallanuoto 14, Cooper N. Carpi 1.
Giovanili Domenica scorsa si è disputata anche la finale regionale del campionato Under 17 con protagonisti i giallorossi che, sempre guidati da Cukic, sono stati sconfitti a Parma per 6-2.
Tennis / Netta affermazione per i ravennati, che nell’atto conclusivo si giocheranno la promozione nella trasferta con l’Emilia Tennis Academy San Lazzaro
La squadra del Circolo Tennis Zavaglia che partecipa al campionato di Serie D1
Il Circolo Tennis Dario Zavaglia comincia nel migliore dei modi i playoff di serie D1 maschile. Dopo aver chiuso a punteggio pieno il suo girone con tre vittorie in altrettanti incontri, nel primo turno del tabellone regionale la squadra capitanata da Pietro Licciardi – giocatore che fino all’anno scorso disputava il circuito mondiale – e dal coach Patricio Remondegui ha sconfitto per 5-0 sui campi di casa il Ct San Biagio di Castenovo di Sotto (Reggio Emilia). Nette le affermazioni dei portacolori ravennati nei singolari: Elio Josè Lago (2.4) ha battuto con un periodico 6-1 il 2.7 Andrea Benassi, Alessandro Colella (2.4) ha lasciato appena un game (6-1 6-0) a Roberto Franzoni (3.2), il giovane Matteo Bezzi (3.1) ha superato 6-1 6-1 Federico Cantoni (3.3), mentre Nahuel Fracassi (3.3) ha vinto senza neppure scendere in campo per assenza dell’avversario e a rendere più rotondo il punteggio ci ha pensato la coppia composta da Simone Bezzi ed Edoardo Lanza Cariccio regolando 6-4 7-6 (4) gli emiliani Andrea Benassi e Federico Cantoni. Domenica 16 giugno nello spareggio che vale la promozione in Serie C (8 posti in palio) la squadra del Ct Zavaglia affronterà in trasferta l’Emilia Tennis Academy San Lazzaro, che può contare sui 2.7 Andrea Vai e Alessandro Gherardi, il 3.1 Alberto Albertini. i 3.3 Francesco De Lorenzo, Manuel Franzoso e Cristian De Pacificis e il 3.4 Mattia Neri, vincitrice sul Forum Tennis nel 1° turno playoff.
Tornei Intanto sui campi di via Marani avanza il torneo di 3ª categoria maschile, il trofeo “Sva Dakar Jaguar”. 1° turno tabellone finale: Loris Tovagliari (4.3)-Massimo Gaddoni (3.5) 6-4 4-6 7-5, Mario Gardini (4.1)-Luigi Valletta (3.5) 6-4 6-7 6-1. 2° turno: Alessandro Barbieri (3.4)-Pietro Matteini (3.4) 3-6 7-5 7-6.
Il terzo settore impegnato con varie realtà in ospedale. A loro è andato il ringraziamento dell’Ausl e del Comune di Ravenna
Questa mattina in ospedale è stata inaugurata l’area Volontariato, rinnovata e resa più funzionale ed accogliente. Oltre al direttore generale dell’Ausl Marcello Tonini, ad alcuni rappresentanti del mondo del volontariato, erano presenti Gianandrea Baroncini – assessore del Comune di Ravemma – e Carla Del Frate, segretaria artistica dell’orchestra musicale giovanile “Cherubini”).
Il momento inaugurale è stato importante per rimarcare l’importanza delle iniziative che il mondo del volontariato attua in ospedale. Come ad esempio “Musica senza barriere”, di cui proprio nell’ambito dell’evento si è avuto un “assaggio” con un piccolo concerto a cura di un “Duo per violino e viola”, offerto dalla Orchestra Giovanile Cherubini e Ravenna Festival nell’anno in cui se ne festeggia la XXX edizione.
A rendere possibile tutto ciò, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, della Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna, in collaborazione col Comune di Ravenna, con Lions Club Host, Consulta delle Associazioni di Volontariato di Ravenna, Associazione Il Paese e Associazione “Per gli altri”.
E l’importanza del terzo settore è stato ribadito anche dal dottor Tonini, che proprio in quest’ottica ha voluto essere presente di persona: «Porto a voi del volontariato, che ci supportate nell’attività a favore del paziente, il mio saluto e ringraziamento; e in quest’ottica di proficua collaborazione va anche l’attivazione di questi nuovi spazi – ha detto il direttore generale -. Auspico che questo rapporto sia sempre più stretto e, laddove serva, anche dialogico». L’assessore Baroncini ha a sua volta ringraziato le associazioni: «Se il male principale del nostro tempo è la solitudine, accentuata in questo momento dalla crisi, l’opera del volontariato, insieme alle buone pratiche messe in campo dalle istituzioni sanitarie ed amministrative è importante per mantenere per quanto possibile il livello di qualità della vita della nostra comunità. E questa virtuosa collaborazione dovrà continuare e rafforzarsi sempre più, ad esempio nei trasporti nei pazienti e nelle case della salute. Grazie a voi tutti».
La municipale ipotizza l’interruzione di pubblico servizio. «Un pezzo del nostro patrimonio verde se ne è andato»
Uno dei pini tagliati in via Maggiore (foto da FB)
Sono stati tagliati in mattinata i sette pini di via Maggiore, nonostante le proteste degli attivisti. Anche questa mattina gli attivisti si sono presentati (come la scorsa settimana) per evitare l’abbattimento ma la polizia municipale ha denunciato Francesca Santarella, ex consigliera comunale e portavoce del Meetup “A riveder le stelle” per interruzione di pubblico servizio.
«Abbiamo tentato di tutto per salvarli – scrivono gli attivisti – . Addio ai sette pini di via Maggiore, di cui due in perfetta salute e tre da sottoporre a verifiche che non sono mai state fatte da chi di dovere. Un pezzo del nostro patrimonio verde storico del nostro bellissimo viale principale di accesso alla città se ne va e non verrà ripristinato. Subito al lavoro per scavare pozzetti in prossimità degli alberi uccisi. Fino all’ultimo si è aspettato l’arrivo dell’assessore. Nessuno del Comune è arrivato».
La “controperizia” degli ambientalisti Il Comune da parte sua aveva spiegato in una nota che la necessità dell’abbattimento è stata certificata anche dalla perizia di un agronomo. L’amministrazione aveva anche ribadito che quei pini costituivano un pericolo per le persone e, perciò, l’abbattimento era inevitabile.
C’è però una perizia, commissionata dagli stessi attivisti, che non giunge alle stesse conclusioni. Per un paio di pini, pur se non ci sono significative lesioni, sono stati riscontrati danni allo sviluppo gravi. Tanto che lo stesso agronomo ne raccomanda l’abbattimento. Per altri tre alberi l’agronomo suggeriva « una prova a trazione controllata atta a testare la solidità della tenuta radicale proprio in direzione delle inclinazioni al fine di giungere alla definizione delle opportune scelte gestionali». Solo dopo quella prova, in altre parole, si sarebbe potuto scegliere come gestire i tre alberi.
Infine c’erano due pini di dimensioni più ridotte che, allo stato in cui erano, venivano considerati «stabili». L’agronomo suggeriva quindi una prova per testare la tenuta radicale e un monitoraggio di un paio d’anni. Per l’agronomo, «un miglioramento significativo delle condizioni generali dell’alberata» poteva essere ottenuto «attraverso la rimozione delle superfici in asfalto presso le aiuole ed i posti riservati alla sosta delle auto e la sostituzione rispettivamente (ad esempio) con stabilizzato e auto bloccanti».
C’è inoltre una seconda perizia, questa volta di un ornitologo, che evidenzia le tracce di alcuni nidi e ipotizza che possano essercene altre. Per questo si invitava a valutare attentamente la necessità degli abbattimenti almeno fino al termine della nidificazione, fissato al 31 luglio.
Sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Al piano terra l’apertura dei grandi archi in facciata verso la corte interna
La palestra arriva all’ex istituto salesiano di Faenza: entro fine settembre saranno completati i lavori nel complesso che accoglieranno la palestra Overcome Sporting Club (Società del gruppo E-work SpA). I lavori per la nuova palestra, tutti a cura di aziende del territorio, prevedono al piano terra l’apertura dei grandi archi in facciata verso la corte interna per consentire al verde e alla luce di entrare negli spazi dedicati al corpo libero e alla pesistica, consentendo così nuove configurazioni di attività all’aperto. Sul lato esterno, invece, il ripristino di aperture tamponate nel tempo ristabilirà il dialogo tra viale Diamante Torelli e le attività interne al fabbricato e al giardino.
La progettazione e la direzione del lavori architettonica sono a cura dell’architetto Ilaria Fabbri, la progettazione e direzione lavori strutturale sono dell’ingegnere Marco Peroni, mentre la progettazione e direzione lavori impianti sono dei periti industriali Andrea Montuschi e Piero Ponti. Coordinatore della sicurezza è l’architetto Marco Negri.
Il sopralluogo
Sabato 8 giugno il cantiere ha fatto da sfondo al sopralluogo, organizzato da Faventia Sales SpA. La visita, a cui erano presenti il presidente di Faventia Sales Andrea Fabbri, il ficepresidente di Faventia Sales Luca Cavallari e il progettista architettonico e direttore dei lavori Ilaria Fabbri, aveva l’obiettivo di mostrare lo stato d’avanzamento dei lavori ai soci di Faventia Sales, al direttore tecnico della palestra Fabio Fabbri e a tutti gli stakeholder direttamente interessati in questo importante cantiere, che coinvolge oltre mille metri quadri del complesso. Al sopralluogo era presente anche una rappresentanza dei consiglieri comunali di Faenza sia di maggioranza che di opposizione.
«Il centro si chiamerà Overcome Sporting Club – spiega il direttore tecnico della palestra Fabio Fabbri -. Io sarò il club manager del centro e l’insegnante a tutti gli effetti Ho già un team di persone che ho scelto, dalla reception, alla sala pesi per finire con gli insegnanti di sala. Ringrazio enormemente Paolo Ferrario di E-work SpA per l’opportunità che mi ha fornito e la fiducia che ha riposto nelle mie capacità. Forte di 24 anni di esperienza maturati in questo settore, spero di ripagare gli investimenti con l’entusiasmo che mi ha portato ad accettare questa nuova sfida e ridare al Complesso ex Salesiani quel significato storico-sportivo di un tempo per la comunità faentina».
«All’interno del nuovo panorama culturale – spiega l’architetto Ilaria Fabbri – la salute intesa come benessere psicofisico si sta sempre più affermando come valore primario. Di conseguenza, sempre più alte sono le aspettative nei confronti dei servizi e degli spazi dedicati alla cura della persona. Oggi più che mai le strutture dedicate allo sport necessitano di un cambio di velocità. Il progetto di restauro degli edifici in oggetto è volto a mettere in luce le potenzialità dello spazio esistente e le strategie migliorative per inserire, all’interno dei fabbricati, una palestra moderna e sperimentale, in un contesto architettonico di grande pregio. Vegetazione, luce naturale e materiali autentici sono gli ingredienti principali del progetto di restauro».
La Città del sale chiude il primo quadrimestre con il 10 percento di pernottamenti in più rispetto al 2018. Bene anche Ravenna città, male i suoi lidi
Cervia in questi primi quattro mesi del 2019 permette di mantenere positivo il saldo delle presenze turistiche di tutta la provincia
Con i dati di aprile il 2019 turistico incomincia a prendere forma, con il saldo negativo di marzo che in provincia viene cancellato grazie all’ottima performance pasquale. Soprattutto di Cervia che, dopo il flop di marzo (ma come avevamo ricordato pesava la Pasqua del 2018 caduta in anticipo, il 1° di aprile), chiude aprile con il 30 percento dei pernottamenti in più che complessivamente fa salire la percentuale al 10,1 percento in più rispetto al 2018 per quanto riguarda i primi quattro mesi dell’anno (in termini assoluti circa 255mila, sui 609mila registrati in tutta la provincia di Ravenna).
Chiude il primo quadrimestre con il segno meno invece il comune di Ravenna (252mila presenze circa, -1,5 percento): a pesare è il -4,5 percento dei pernottamenti registrati sui lidi rispetto al 2018 mentre la città d’arte continua a crescere, con il 5,8 percento e l’1,5 percento rispettivamente di turisti e pernottamenti in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ora c’è attesa per il dato di maggio, funestato dal maltempo.
Chiudono con un saldo negativo di pernottamenti anche tutti gli altri comuni della provincia, compreso il terzo come importanza, Faenza, ferma a 44.744 (-1,8 percento).
Tutti a tavola nel centro sociale Le Rose dove mezzo secolo fa c’era la scuola primaria
È passato mezzo secolo dal loro primo giorno di scuola alle elementari e il 26 maggio gli alunni di quella classe di Ravenna si sono ritrovati per un pranzo. E per il ritrovo del 26 maggio hanno scelto la loro scuola, l’ex lazzaretto di via Sant’Alberto, oggi centro sociale Le Rose. Il fabbricato che li ha ospitati per tutto il percorso della scuola primaria, ha fatto da cornice e ambiente ai ricordi contestualizzando i tanti momenti trascorsi assieme.
Il primo ricordo nonché un minuto di raccoglimento è andato a Massimo, quel compagno di classe, che è scomparso. Poi un susseguirsi di racconti che hanno permesso a tutti di condividere anche gli eventi dimenticati da qualcuno. Il ricordo più affettuoso alle maestre, Maria Rubboli Tassinari per la prima e la seconda elementare e Giovanna Bazzi per i restanti anni. «Una gran bella domenica – dicono i partecipanti – dove i cambiamenti del tempo hanno perso valore e la genuinità di quei rapporti nati da bambini hanno prevalso».