martedì
23 Settembre 2025

Ironman, non solo sport: a Cervia un weekend mondiale con il triathlon estremo

Nel pomeriggio del 19 settembre la Parata delle Nazioni, novità di quest’anno, dal lungomare a piazza Garibaldi. Il 22 è il giorno clou con la gara. Chiusura con fuochi d’artificio sul mare

IRON ZANI9159Torna a Cervia la grande festa dell’Ironman, il più partecipato in termini di iscritti tra i quaranta che si svolgono al mondo. Si tratta come ormai noto di una sorta di triathlon estremo, caratterizzato da 3,86 km di nuoto, 180,260 km in bicicletta e 42,195 km (la distanza della maratona) di corsa. Circa tremila gli atleti che parteciperanno alla gara in programma domenica 22 settembre, valida per l’accesso alle finali del mondiale di Kona nel 2020, circa 300 in più rispetto allo scorso anno. Sono oltre 6.200 gli atleti partecipanti alle varie gare del weekend, provenienti da oltre 90 paesi del mondo, il 60 percento dall’estero, con maggioranza da Regno Unito, Germania e Francia e un incremento degno di nota di atleti russi. Da citare la provenienza di atleti da Australia, Finlandia, Brasile, Messico, Giappone, Islanda, Israele e le isole Bermuda.

Il via della kermesse è stato dato con l’apertura dell’Expo il 18 settembre mentre nel pomeriggio di giovedì 19 si terrà la suggestiva Parata delle Nazioni, novità del 2019, con partenza alle 18 dalla rotonda della Pace sul lungomare per poi giungere in Piazza Garibaldi alle 18.30 per il saluto delle autorità. Un momento “olimpico” e gioioso accompagnato da musica e danze con la marching band I Musicanti di San Crispino e il gruppo di percussioni tradizionali africane Whatsafro. La festa proseguirà in serata con la Night Run, la 10 chilometri di corsa non competitiva che partirà dal Fantini Club alle 20. Il pomeriggio di venerdì 20 settembre, invece, sarà il momento dei più giovani con gli Ironkids, per bambini e ragazzi dai 5 ai 15 anni. Il lungo weekend si concluderà domenica 22 settembre alle 22 nei pressi della finish line (quest’anno, altra novità, collocata sulla spiaggia, dal bagno n.188 fino al 182), con i fuochi d’artificio organizzati dall’Amministrazione comunale. Sono 22 gli atleti cervesi uniti nella squadra CerviaMan, con tanto di maglietta personalizzata, altri 18 sono quelli ravennati che partecipano con la squadra Triathlon Ravenna. Lungo i percorsi saranno impegnati invece oltre mille volontari con l’importante presenza di scuole e ragazzi di tutte le terre del triathlon, da Cervia a Bertinoro. Insieme a loro naturalmente Protezione Civile e forze dell’ordine. Sei i comuni coinvolti e due le prefetture.

Per supportare il pubblico a raggiungere le postazioni da tifosi e per agevolare chi abita nelle aree coinvolte dalle gare (in particolare, nella frazione di Villa Inferno e Sant’Andrea è prevista la chiusura totale al traffico con divieto di sosta con rimozione forzata in alcune vie strategiche) sul sito del Comune di Cervia nell’area dedicata alla kermesse Ironman si trovano suggerimenti e consigli su come muoversi ma anche una mappa interattiva che potrà essere utilizzata in tempo reale.

Contributo fino a 400 euro per una parrucca per donne sottoposte a radio e chemio

L’impegno della Regione a favore delle pazienti che devono affrontare terapie antitumorali

Anche una parrucca può aiutare ad affrontare con maggiore forza psicologica una terapia antitumorale e per questo, per essere al fianco delle donne sottoposte a radio o a chemioterapia, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di destinare fino a 400 euro di contributo a ogni paziente oncologica che, dall’1 settembre in poi, abbia acquistato o acquisterà una parrucca. Entro fine mese le Ausl renderanno disponibili (online e nelle proprie strutture sanitarie) i moduli per presentare la richiesta di contributo.

Il contributo, totalmente a carico del Servizio sanitario regionale, sarà assegnato una tantum, indipendentemente dall’Isee e dalla situazione reddituale della paziente. Potranno beneficiarne le donne in cura residenti in Emilia-Romagna dove, quest’anno, sono circa 3.400 le pazienti oncologiche con possibile alopecia (perdita di capelli) da chemio o radioterapia.
Le richieste dovranno essere indirizzate all’Azienda Usl di residenza, attraverso il modulo che sarà disponibile. Nella domanda occorrerà semplicemente allegare, oltre alla fotocopia della tessera sanitaria e del documento di identità, il certificato che attesti la patologia neoplastica e l’alopecia verificatasi in seguito a trattamenti radioterapici o chemioterapici, la ricevuta di avvenuto pagamento per l’acquisto della parrucca (fattura o scontrino recante il codice fiscale della paziente che presenta la domanda), purché avvenuto dall’1 settembre in poi. Sarà l’Azienda Usl, una volta verificata la regolarità della documentazione presentata, ad accogliere le domande e a concedere il contributo richiesto, rendicontando alla Direzione generale dell’assessorato.

Cimice asiatica, gli agricoltori incontrano il prefetto per risolvere l’emergenza

Il settore in provincia occupa 19mila persone e l’invasione dell’insetto sta creando danni pesanti

Le organizzazioni agricole e cooperative della provincia di Ravenna – Confagricoltura, Cia-Agricoltori italiani, Copagri, Ugc-cisl, Agci, Confcooperative Ravenna-Rimini, Legacoop Romagna – hanno presentato al prefetto Enrico Caterino un documento programmatico del Tavolo Verde provinciale per affrontare l’emergenza cimice asiatica che mette sotto pressione un settore con 19mila occupati in provincia. L’incontro si è tenuto stamani, 18 settembre.

«La mancata attivazione di misure risolutive contro la cimice asiatica – scrivono tutte le Organizzazioni agricole provinciali –  provocherà una serie di effetti gravi, la chiusura di molte imprese e la riduzione di biodiversità vegetali oltre al crollo di produzioni frutticole di grande qualità. Occorre adottare con concretezza azioni veloci e definitive, supportare le imprese agricole gravemente danneggiate da quella che possiamo definire una vera e propria piaga per l’agricoltura del Nord Italia». E poi l’affondo: «Vista la gravità della situazione non possiamo accettare vincoli burocratici o pregiudizi di carattere ideologico, pertanto ci aspettiamo risposte in tempi rapidi».

Nel documento firmato dai componenti il Tavolo Verde, si chiede un’azione congiunta con la Regione, il Ministero e il mondo della ricerca, nonché di accelerare, «in piena sintonia con quanto già avanzato dalle regioni Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e province autonome di Trento Bolzano, sull’attuazione di un decreto che consenta l’autorizzazione all’importazione e il lancio in tempi brevi dell’antagonista naturale, vespa samurai, dopo il via libera dato alla sua sperimentazione; sulla revisione dei disciplinari produttivi in funzione dell’emergenza, con deroga sulle norme delle misure agroambientali in funzione del contrasto della cimice asiatica; sulla modifica della legge 102 sulle calamità per consentire agli imprenditori frutticoli l’accesso a finanziamenti e risarcimenti oltre a sgravi contributivi e fiscali, con risorse dedicate per il sostegno economico delle aziende; sul potenziamento della ricerca per ogni attività di limitazione e contrasto alla presenza della cimice con l’utilizzo di insetti antagonisti (vespa samurai) e specifici presidi fitosanitari; sull’autorizzazione all’utilizzo di tutti i presidi fitosanitari possibili (anche nei periodi pre e post fioritura) per contrastare la diffusione, con richiesta da parte della Regione e autorizzazione dai Ministeri; sulla condivisione di strumenti per compensare i danni provocati da un sempre più ampio numero di avversità che colpiscono l’ortofrutta».

L’Antica Bottega Di Felice raddoppia: un nuovo ristorante di pesce in centro storico

In menù quasi esclusivamente pescato del giorno. Ristrutturata l’ex Vineria di via Matteucci

Robertogreco Giordana
Roberto Greco e la moglie Giordana, i titolari dell’Antica Bottega Di Felice e ora anche de Il Mare Di Felice

Divenuta in pochi anni una piccola istituzione nel campo della ristorazione ravennate – grazie anche alla scelta di abbinare all’osteria un piccolo negozio di alimentari, da cui provengono i prodotti utilizzati in cucina – l’Antica Bottega di Felice raddoppia.

I titolari hanno infatti deciso di aprire un altro ristorante a pochi metri di distanza, sempre in centro a Ravenna, di fatto complementare a quello di “terra” operativo da ormai quasi otto anni in via Ponte Marino.

Il nuovo locale sarà infatti un ristorante di pesce, che aprirà al posto della Vineria (all’incrocio tra via Girolamo Rossi e via Pellegrino Matteucci), ribattezzato Il mare di Felice – Il pesce in centro. L’inaugurazione è in programma sabato 21 settembre con un buffet a partire dalle 18 e musica dal vivo dalle 19 in avanti. Dal giorno dopo, già a pranzo, l’apertura normale, tutti i giorni a pranzo e a cena (chiuso il lunedì, ma aperto in via eccezionale anche il 23 settembre).

Il Mare Di FeliceIl ristorante seguirà la filosofia del “gemello” di via Ponte Marino, puntando tutto sulla qualità delle materie prime e sul «fatto tutto in casa», in questo caso proponendo quasi esclusivamente un menù di pescato del giorno (a cura dello chef Massimo Paoloni), sempre diverso, in cui la farà da padrone il pesce povero dell’Adriatico.

Un modo per portare avanti la tradizione di Felice Malpassi, celebre commerciante del mercato coperto di Ravenna a cui sono subentrati, proprio nella storica struttura di piazza Costa nell’ormai lontano 2004, Roberto Greco e la moglie Giordana, che hanno poi scelto di puntare anche sulla ristorazione quando il Comune di Ravenna ha deciso di trasformare il mercato, affidandolo con un bando pubblico a Coop Alleanza (che sta ultimando in queste settimane i lavori di riqualificazione). Nel 2012 così ecco l’inaugurazione in via Ponte Marino dell’Antica Bottega che porta ancora il nome di Felice Malpassi, morto proprio in quei giorni, ma che continuerà un po’ a vivere ora anche nel nuovo locale.

Un investimento importante, quello dei due imprenditori, che hanno deciso di acquistare i muri del nuovo ristorante («costa meno un mutuo che un affitto in centro a Ravenna, purtroppo…», commenta amaro al telefono Greco) che, rispetto alle gestioni precedenti, è stato completamente ristrutturato e si presenterà in una veste del tutto rinnovata, con una quarantina di coperti all’interno e la possibilità in futuro di poter contare anche su sedute nel nuovo dehor che verrà realizzato nel 2020.

Falso in bilancio e infedeltà patrimoniale: tre denunce e 96 immobili sequestrati

Valore complessivo del patrimonio stimato in venti milioni di euro. Terreni e fabbricati ubicati tra Ravenna e Ferrara

Attachment 2019 09 18T130049.914L’emissione di strumenti finanziari, la scissione parziale di una società controllata e la rivalutazione della relativa partecipazione, tutto per rappresentare in bilancio una situazione economica, patrimoniale e finanziaria non rispondente al vero. Questa è lo scenario che la guardia di finanza attribuisce a una società immobiliare della provincia di Ravenna. Nei giorni scorsi i militari hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso in via d’urgenza dalla procura, poi convalidato dal gip: assett patrimoniali (67 fabbricati e 29 terreni tra Ravenna e Ferrara) per un valore complessivo stimato in circa 20 milioni di euro. Tre persone sono state denunciate per falso in bilancio e infedeltà patrimoniale.

Il provvedimento cautelare è stato disposto sulla scorta delle risultanze emerse dalle indagini svolte dalle Fiamme Gialle del nucleo di polizia economico-finanziaria. Tra le ipotesi d’accusa c’è che i componenti dell’organo amministrativo abbiano deliberato l’assegnazione di incarichi di consulenza ed altre prestazioni di servizi ad alcune società riconducibili ad uno degli amministratori. Operazioni, queste, che hanno contribuito a peggiorare ulteriormente lo stato di grave crisi nella quale già versava la società immobiliare nel frattempo posta in liquidazione.

La Maratona di Ravenna ha ottenuto il patrocinio Unesco

La corsa entra in un network che conta già città come Roma, Firenze e Venezia. Grande soddisfazione di sindaco e organizzatori

Sports Camera
Sports Camera

L’Unesco mette il cappello sulla Maratona di Ravenna e concede il proprio patrocinio. La lettera è arrivata nei giorni scorsi a firma Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione nazionale italiana Unesco. Il patrocinio viene concesso «in considerazione del significativo valore dell’iniziativa intesa a favorire una più attiva fruizione del nostro Patrimonio Mondiale». La maratona è il calendario tra l’8 e il 10 novembre prossimi. Non si tratta solo di un riconoscimento simbolico ma anche di uno strumento di marketing importante: la corsa entra così a fra parte della rete delle maratone Unesco, network del quale ci sono già le analoghe iniziative Roma, Firenze, Venezia, Verona, Ferrara e Palermo.  Un aspetto sottolineato con soddisfazione anche dal sindaco Michele de Pascale.

«Per tutta la nostra società – dice Stefano Righini, presidente di Ravenna Runners Club, associazione che organizza la Maratona – è un grandissimo riconoscimento che ci riempie d’orgoglio e, allo stesso tempo, ci investe ulteriormente di un ruolo di promotori del territorio che trascende dalla sola organizzazione di un evento sportivo internazionale, aspetto già di per sé molto impegnativo. Vorrei ringraziare lo staff di Ravenna Runners Club, e in particolare la segreteria organizzativa della società, perché solamente grazie alla perseveranza, all’attenzione nel lavoro quotidiano e alle capacità gestionali, è giunto questo importantissimo patrocinio».

 

L’ex sindaco e la querela per diffamazione: «Attacchi a dipendenti e non politici»

Coffari ribadisce la sua convinzione per l’iniziativa intrapresa, non a titolo personale ma a tutela dell’immagine del Comune e del suo personale, contro sette cittadini e i loro post sul gruppo Faceook “Sei di Cervia se…nza censura”

61345851 10218732281607636 5557164476697935872 N
Passaggio di testimone: a destra Luca Coffari, sindaco di Cervia fino al 2019, a sinistra il successore Massimo Medri eletto a giugno

«Quei post su Facebook non sono espressione di una critica sia pure eccessiva nei toni e nella forma rivolti a esponenti politici come il sottoscritto ma contro a dipendenti che con la politica non avevano nulla a che fare, al Comune o ai suoi uffici in modo generico ed impersonale». L’ex sindaco di Cervia e oggi consigliere comunale per il Pd, Luca Coffari, invia una nota alla stampa e commenta la vicenda della querela per diffamazione presentata un anno fa contro sette cittadini per una decina di post sul gruppo “Sei di Cervia se…nza censura”.

Il 16 settembre era in progamma la prima udienza – dopo l’opposizione di Coffari alla richiesta di archiviazione presentata dal pubblico ministero – ma tutto è stato rinviato a fine ottobre per un ritardo di notifiche. In camera di consiglio però il Comune ha avuto modo di ritirare la querela verso due dei sette che avevano inviato una lettera di scuse.

«Il caso sollevato – dice Coffari ribadendo quando avevamo specificato nell’articolo – non mi vede direttamente coinvolto come persona se non in modo molto marginale e assieme a pubblici amministratori, funzionari e dipendenti del Comune. Ma soprattutto vede direttamente coinvolto il Comune in quanto tale perché oltre ad epiteti gratuitamente e gravemente offensivi e perfino intimidatori, venivano formulate accuse anche in modo impersonale basate su fatti oggettivamente non veritieri o non circostanziate».

L’ex primo cittadino porta un paio di esempi di quelli che a suo parere, e dell’avvocato Christian Biserni a cui il Comune affidò la pratica con un incarico esterno, rappresentano gravi comportamenti. «In un caso si alludeva al fatto che la polizia municipale tollerasse sotto i propri occhi la vendita di capi contraffatti al mercato del giovedì e in realtà sia Pm che guardia di finanza avevano controllato che la merce fosse regolare. Un’altro post e successivi commenti alludevano al fatto che il comune pilotasse le gare o aste pubbliche senza fornire alcun elemento o che addirittura si rubasse».

Sindaco e giunta all’epoca dei fatti, l’estate 2018, avevano ritenuto che «i messaggi, per natura, espressioni, circostanze, portata e mezzi usati, costituissero un’intollerabile aggressione non solo delle persone fisiche identificate o identificabili nei messaggi ma anche del Comune come tale incidendo sull’immagine che ne aveva la collettività. Inoltre si basavano su fatti inesistenti. Eravamo convinti e lo sono ancora che, a prescindere dagli esiti giudiziari della vicenda penale, offese e accuse gravi e gratuite ci siano state e che una Istituzione pubblica non potesse tollerarle. La serietà e l’immagine di una città e del Comune sono un bene di tutti a prescindere da chi temporaneamente li governa».

Nuovi stradelli a Marina e Punta, lavori a inizio anno. Addio a duemila posti auto

Il Comune al lavoro per un piano di parcheggi alternativi. Il cantiere verrà interrotto in estate per terminare in tempo per la stagione 2021

Ravenna Lidi Pespective Pinède
Un rendering del Parco Marittimo

Quella appena trascorsa non sarà l’ultima estate con le auto in spiaggia, dietro gli stabilimenti balneari. Ma i lavori per uno degli interventi più attesi (e onerosi) della giunta De Pascale partiranno comunque come previsto a inizio 2020, per interrompersi in primavera e riprendere al termine della stagione balneare e avere così il progetto completato per l’estate 2021.

Si tratta del primo stralcio (quello che riguarda soltanto Marina di Ravenna e Punta Marina, dove sono comunque concentrati più di un terzo degli stabilimenti balneari di tutto il comune di Ravenna) del cosiddetto Parco Marittimo, il progetto di riqualificazione degli stradelli di accesso e dell’area retrodunale della spiaggia. Un intervento lungo circa cinque chilometri, in tutta la fascia retrostante gli stabilimenti balneari, di cui la giunta, su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Roberto Fagnani, ha approvato in luglio il progetto definitivo, del valore di 5.845.000 euro (altri 9 circa saranno investiti negli anni successivi anche nei restanti sette lidi del comune, sud e nord).

Come ci spiega lo stesso assessore, dopo i sopralluoghi effettuati insieme ai vincitori del concorso internazionale indetto dal Comune per la progettazione (un raggruppamento temporaneo d’impresa guidato dall’Agente Tre di Parigi e con lo studio ravennate Paisà), ora è in fase di redazione il progetto esecutivo per poi appaltare i lavori che dovranno partire, come detto, a inizio 2020.

Nel frattempo non sono mancate polemiche da parte di alcuni operatori, preoccupati per la perdita dei posti auto attualmente presenti in spiaggia (e sempre sold out, almeno nei weekend), nei pressi degli stabilimenti, dove dovrà invece nascere una passeggiata interamente pedonale. Si tratta di circa 1.800 posti auto tra Marina di Ravenna e Punta Marina, secondo le stime della Cooperativa Spiagge, a cui se ne devono aggiungere cinquecento, forse più, considerando quelli gestiti con appositi parcheggiatori dagli stessi stabilimenti.

«Sono anni che chiediamo un intervento del genere e quindi non deve assolutamente passare il messaggio che i bagnini sono contro la riqualificazione – sono le parole di Maurizio Rustignoli, presidente della cooperativa, che intende smorzare ogni polemica –. La nostra richiesta all’Amministrazione, che in questi mesi ci ha comunque sempre coinvolto e che siamo certi continuerà a farlo, è soltanto quella di farci avere un piano di parcheggi alternativi, non può bastare il raddoppio dello scambiatore di via Trieste, come è stato annunciato. Non chiediamo parcheggi in pineta ovviamente, vanno bene anche posti auto a centinaia di metri dalla spiaggia, se poi ben collegati. E poi bisognerà trovare una soluzione per biciclette e moto, che magari saranno destinati ad aumentare, non essendo più possibile arrivare con l’auto in spiaggia».

L’assessore Fagnani assicura che la giunta è al lavoro per trovare soluzioni in questo senso, con l’attenzione rivolta in particolare, oltre che ai parcheggi scambiatori di Marina, su alcune aree di Punta e al potenziamento dei bus navetta, anche dal Pala De André.

Ruba 33 confezioni di penne per scrivere e 10 di crema deodorante: arrestata 26enne

Donna in manette al centro commerciale Le Maioliche

Nella borsa aveva 33 confezioni di penne refill Frixion e 10 confezioni di crema deodorante per un valore complessivo di 200 euro. Una 26enne romena è stata arrestata per furto dai carabinieri di Faenza al centro commerciale Maioliche. La donna è stata notata dall’addetto alla vigilanza prendere i prodotti dagli scaffali e riporli nella borsa della spesa e mettere un volantino sopra con il chiaro intento di coprirli. Ha spostato il tutto nella borsa privata quando si è recata nel reparto del settore alimentare. La donna ha superato le casse convinta di averla fatta franca, ma l’addetto alla vigilanza l’ha fermata per chiederle se avesse dimenticato di pagare qualcosa, ma lei con molta naturalezza ha risposto di no. Quindi sono stati chiamati i carabinieri. La donna domiciliata Bologna, con numerosi precedenti per furto, è stata arrestata e il pm ha disposto l’immediata liberazione. La merce rinvenuta è stata restituita al personale dell’esercizio commerciale.

Storia, antropologia e cronaca nel libro che racconta l’omicidio di Giulia Ballestri

L’autrice Laura Gambi e la storica Laura Orlandini danno alle stampe un volume che getta una nuova prospettiva sul delitto del 2016 che ha portato all’ergastolo in primo grado per il marito. Il 25 settembre al via il processo d’appello

Cagnoni
Matteo Cagnoni con Giulia Ballestri

A pochi giorni dalla prima udienza del processo d’appello e dopo tre anni da quel delitto che sconvolse l’intera città, esce un libro che racconta l’omicidio di Giulia Ballestri per cui il marito, Matteo Cagnoni, a giugno 2018 è stato condannato in primo grado all’ergastolo (qui la cronaca di tutte le 29 udienze). Della città, oltreché che dei protagonisti della tragedia, questo libro si occupa con uno sguardo tra lo storico, l’antropologico e la cronaca. Delitto d’onore a Ravenna è stato scritto da Laura Gambi, narratrice e autrice per il teatro, e Laura Orlandini, storica. Pubblicato da Pendragon, il volume sarà presentato per la prima volta a Ravenna il 27 settembre alla Feltrinelli alle 18 con le autrici e la sociologa Raffaella Sutter.

Un libro asciutto che mette in fila gli atti processuali per ricostruire la vicenda all’interno di un contesto più ampio, che racconta anche la storia della famiglia Cagnoni, fondamentale per la città e il Paese, a partire dai primi del Novecento. Un libro teso e preciso, senza sbavature, che mette i fatti in una prospettiva più ampia del semplice fatto di cronaca e induce inevitabilmente il lettore a più di una riflessione. Un libro che ha anche il non trascurabile pregio di una scrittura pulita, scorrevole, capace di emozionare pur parlando innanzittutto alla testa di chi legge.

Nel prossimo numero del nostro settimanale, in uscita il 19 settembre (lo stesso giorno in cui nel 2016 venne ritrovato il cadavere e venne arrestato Cagnoni a Firenze), l’intervista di Federica Angelini alle autrici del volume.

I renziani faentini non se ne vanno: Rontini e Collina intendono restare nel Pd

Travagliata la decisione della consigliera faentina, mentre il senatore è meno diplomatico: «Non capisco la scelta fatta da Matteo Renzi, mi aspetto chiarisca»

Matteo Renzi
Manuela Rontini con Matteo Renzi

«Una delle giornate più complicate e difficili del mio percorso umano e politico». Il telefono di Manuela Rontini, consigliera regionale faentina del Pd in quota Renzi, deve aver ricevuto diverse chiamate nella giornata di oggi, 17 settembre. Una giornata difficile – come scrive poi in un lungo post su Facebook – quella in cui in un’intervista su La Repubblica l’ex premier ufficializzava l’uscita dal partito. Seguito da diversi deputati (tra cui il forlivese Marco Di Maio, eletto nel collegio che comprendeva anche Faenza) e senatori. Renzi ha però detto che  il suo partito non parteciperà alle prossime elezioni regionali e locali, focalizzandosi sulle Politiche che dovrebbero cadere nel 2023. Non ci sarà quindi la nuova creatura renziana alle elezioni in Emilia-Romagna che si terranno  tra qualche mese.

Rontini non seguirà il suo leader: è quanto traspare dal lungo messaggio che scrive sul social network.  «Ho un’unica certezza: qualunque sarà la scelta, ci sarà qualcuno che, accusandomi, dirà che sto sbagliando. L’ho messo in conto».  A Matteo Renzi «mi legano profonda stima e amicizia: non solo ritengo sia stato il miglior Presidente del Consiglio che l’Italia abbia avuto negli ultimi anni, penso anche sia ingeneroso non riconoscergli che, pur dopo la pesante sconfitta del 2018, sia stata la sua leadership a determinare, nel bene e nel male (a seconda del legittimo giudizio di ciascuno), l’assetto del nostro Paese. Qualcuno continua a negarlo: sono gli stessi che, anche dopo la vittoria alle Primarie, lo hanno sempre ritenuto un corpo estraneo e oggi festeggiano la sua uscita dal Pd».

Davanti, oltre alle Regionali, ci sono le elezioni faentine del 2020: «Sarà più difficile vincere le sfide che abbiamo davanti», scrive la consigliera. Soprattutto «con un Partito democratico più povero: valeva all’epoca della scissione di Bersani e compagni, valeva ieri per Calenda e Richetti, vale oggi per Renzi».

Tuttavia, riprende,  «in questi anni ho dedicato tante delle mie energie al Pd, girando quasi senza sosta nel territorio, cercando di fare in modo che, almeno a livello provinciale, restasse una comunità plurale, aperta al contributo di tutte le diverse sensibilità. E penso che, anche grazie al paziente lavoro di cucitura di Alessandro (Barattoni, segretario provinciale del Pd di Ravenna ndr.) –ma vale lo stesso per Paolo (Calvano, segretario regionale del partito ndr.)– , pur tra alcune difficoltà, ci siamo riusciti».

1185983 1506177039609681 993757786 N
Stefano Collina e Matteo Renzi

Perciò: «Aldilà di quello che sarà il mio impegno personale (perché i destini dei singoli vengono sempre dopo), riconfermare Stefano Bonaccini alla guida della Regione Emilia-Romagna e lavorare perché la coalizione di centrosinistra si affermi nella mia città sono, e restano, le mie priorità».

Meno diplomatico pare un altro renziano faentino, il senatore Stefano Collina: «L’addio di Renzi al Pd  è un passaggio difficile da comprendere. Almeno per me». Il nome di Collina non era tra i più quotati a seguire Renzi: «Si va incontro a una fase politica nuova, anche in virtù di una nuova probabile legge elettorale proporzionale e che quindi ci potrà essere una scomposizione e ricomposizione del quadro politico, tuttavia la scelta di Renzi non è chiara né pienamente comprensibile». In attesa che il leader «chiarisca meglio certi aspetti» Collina ritiene il Pd «il luogo che abbiamo contribuito a costruire: democratico, riformista, utile al Paese, all’Emilia-Romagna e ai nostri territori. Lo strumento in grado di dare le risposte migliori ai nostri cittadini. Questa è una pianta che ha messo radici e dato frutti e, per quanto mi riguarda, è ancora una pianta da coltivare. Io resto con l’augurio e la speranza, naturalmente, che il Pd resti un partito plurale,, in cui abbiano cittadinanza tutte le culture politiche che l’hanno costituito, senza torsioni che lo snaturino».

Cresce l’utile della Cassa: nei primi sei mesi del 2019 si assesta a 11,39 mln

La raccolta diretta cresce quasi del 12 per cento. Sofferenze nette pari al 2,69 per cento, in calo rispetto allo scorso anno

14 09 2017 Ravenna Dante 2021 Sala Dantesca Biblioteca Classense , Antonio Patuelli E Maurizio Molinari
Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna e dell’Abi

L’utile della Cassa di Ravenna spa si attesta a 11,390 milioni di euro con un +2,42per cento rispetto al bilancio del 2018. Il cda ha approvato i conti del primo semestre 2019 presentati dal direttore generale Nicola Sbrizzi. Il margine di interesse della Cassa è aumentato del 3,98%, le commissioni nette sono cresciute dello 20,5%.

La raccolta diretta da clientela della Cassa è di 3.651 milioni di euro (+11,59%), la raccolta indiretta è di 4.898 milioni di euro (+2,98%) di cui il risparmio gestito (comprensivo dei prodotti finanziario-assicurativi) ha raggiunto i 2.435 milioni di euro (+2,91%). La raccolta complessiva da sola clientela ha superato gli 8.550 milioni di euro (+6,49%). Gli impieghi economici a clientela raggiungono i 2.980 milioni di euro (+0,99%).

Le sofferenze nette sono di 95,23 milioni di euro (2,69% del totale degli impieghi netti), in calo dell’11,08% rispetto ad un anno fa. Al 30 giugno 2019 i conti correnti in essere presso la Cassa sono aumentati del 3,18%.

In miglioramento pure il bilancio semestrale consolidato 2019 del Gruppo Cassa, dedotti i dividendi distribuiti infragruppo, con un utile di 5,984 milioni di euro, superiore del 27,4% rispetto al primo semestre del 2018, nonostante anche i costi obbligatori straordinari per salvataggi di banche concorrenti.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi