martedì
30 Dicembre 2025

Chi ce l’ha fatta e chi no: fuori i sovranisti e i comunisti, boom per +Europa

Il Pc di Rizzo sarà presente in altre province. Il Fsi ce l’ha fatta nel Ravennate, ma non in un numero sufficiente di territori

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I banchetti per la raccolta firme di Pap, che ha raggiunto l’obiettivo e si presenterà alle elezioni anche con una propria candidata alla presidenza

Qualche tempo fa avevamo raccontato l’impresa di chi stava raccogliendo le firme in provincia di Ravenna per presentare il simbolo alle elezioni del 26 gennaio, un atto necessario solo per coloro che non avevano già un gruppo consiliare o un consigliere nell’Assemblea. I requisiti per comparire sulla scheda sono almeno cinque provincie e, per la provincia di Ravenna, almeno 500 firme. Ce l’hanno fatta senza grosse difficoltà Pap, Potere al Popolo, e 3V, la lista antivaccinista e ce l’hanno fatta naturalmente le liste in appoggio dei candidati principali. Per Bonaccini in particolare +Europa con Psi e Pri, che parla di 750 firme raccolte in appena una settimana per un successo oltre ogni aspettativa (ma l’edera chiaramente a Ravenna ha un richiamo notevole),  Volt e Verdi, per la coalizione di centrodestra con la Borgonzoni il Popolo della Famiglia. Fuori completamente restano invece i sovranisti di Fsi (Fronte Sovranista Italiano), che hanno sì raggiunto il risultato nella provincia di Ravenna, ma non in un numero sufficiente degli altri territori dove hanno avuto problemi di autenticazione. Esattamente l’opposto di quanto accaduto ai comunisti di PC, che saranno sulla scheda di altre provincie, ma non in quella di Ravenna dove l’obiettivo non è stato raggiunto.

Dai commercianti di via della Lirica una donazione a La ruota magica

L’associazione si occupa di bambini dai bisogni speciali. La somma raccolta durante la festa di Natale del 15 dicembre

AttodonazioneDurante la prima festa di Natale organizzata dai commercianti di via della Lirica, lo scorso 15 dicembre, è stata raccolta una somma di denaro che è stata consegnata all’associazione “La ruota magica”, una realtà ravennate che si occupa di bambini con bisogni speciali che hanno bisogno di particolari cure mediche e sostegno di varia natura. Nella foto Valentina Piergallni della parafarmacia Naturalmente, tra le promotrici della festa di via della Lirica, e Giuliana, una mamma dell’associazione durante la consegna dei fondi.

Regali dalla Polizia ai piccoli pazienti dell’ospedale

Ai genitori dei piccoli è stato donato un biglietto di auguri realizzato dagli agenti delle Volanti

Polizia Ospedale Pediatria 2In occasione del Natale, lunedì 23 dicembre una rappresentanza degli agenti della Polizia di Stato della Sezione Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico della Questura di Ravenna ha incontrato i bambini ricoverati nel reparto di Pediatria dell’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna e quelli presenti all’interno del Pronto Soccorso Pediatrico. I poliziotti delle Volanti hanno raccolto donazioni, da parte di tutto il personale della Polizia di Stato presente nella provincia di Ravenna, per acquistare giochi e doni che sono stati poi consegnati ai bambini che sono ricoverati nel reparto di Pediatria dell’ospedale ravennate e a tutti quelli presenti per accertamenti diagnostici al Pronto Soccorso Pediatrico.
Ai genitori dei bambini ricoverati nel reparto è stato invece consegnato un biglietto augurale totalmente realizzato dagli agenti delle Volanti della Questura di Ravenna.

Liverani, Gardin, Rolando e Marabini: i candidati della Lega alle Regionali

Resi noti i quattro nomi che correranno nella circoscrizione di Ravenna tra conferme e novità

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Samantha Gardin con Matteo Salvini e Jacopo Morrone

Ufficializzati i quattro nomi in corsa per la Lega alle regionali del 26 gennaio per la circoscrizione ravennate. Naturalmente c’è l’attesa riconferma del faentino Andrea Liverani, già consigliere uscente, che sarà affiancato, come anticipato, dalla segretaria provinciale Samantha Gardin, di Bagnacavallo, oggi capogruppo della Lega a Palazzo Merlato. Qui una sua recente intervista.

Accanto a loro altri due nomi: quello del consigliere comunale, sempre a Palazzo Merlato, Gianfilippo Rolando, classe 1979, residente a Marina di Ravenna. Sulla sua pagina Facebook scrive: “Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno rinnovato la fiducia in me, dandomi questa ennesima meravigliosa opportunità. Ora ci aspetterà un mese di fuoco, la missione è vincere dando poi una bella spallata al govern

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Andrea Liverani mentre firma l’accettazione della candidatura

o nazionale e se ne avanza, portare questo ravennate salviniano in Regione”. Il suo nome è stato evidentemente preferito a quello di Stefano Morettini, responsabile comunale della Lega. Infine, a chiudere il quartetto, una vera “pasionaria” storica del Carroccio: la russiana Maria Marabini.

Come noto ogni elettore può esprimere sulla scheda fino a due preferenze, purché di genere diverso.

Morta Francesca Borghi, aveva partecipato ai primi gruppi di difesa della donna

Il cordoglio dell’amministrazione comunale e provinciale per l’ex consigliera e assessora di piazza Caduti

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Foto di repertorio sui gruppi di difesa della donna

L’amministrazione comunale di Ravenna e quella provinciale esprimono il proprio cordoglio per la morte di Francesca Borghi.
Nata a Conselice il 9 gennaio1922, Francesca Borghi ha partecipato ai primi gruppi di difesa della donna costituitisi durante la Resistenza a supporto dei partigiani, insieme a Santina Zaccagnini e Olga Prati; da tali gruppi nasceranno poi il Cif (Centro italiano femminile) e l’Udi (Unione donne in Italia). E’ stata consigliera provinciale, eletta nelle liste della Dc, dal 1960 al 1964; e dal 1964 al 1968 anche assessora provinciale con deleghe alla sanità e ai servizi sociali. Dal 17 novembre 1968 al 13 settembre 1972 è stata consigliera comunale, eletta nelle liste della Dc. Domani, martedì 24 dicembre, alle 10 sarà celebrata la messa nella chiesa di Santa Teresa. Si proseguirà poi per il cimitero di Ravenna.

Ancisi su Mar e Classis: «necessitano di sostanziosi versamenti di soldi pubblici»

Nonostante le 50mila presenze in entrambi i siti, il capogruppo di LpRa punta il dito sui bilanci: “quelle risorse potrebbero essere impiegate molto meglio”

Foto1 Esterno Classis Puntuale come sempre, arriva il commento di Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna sui dati relativi ai musei ravennati, in particolare Mar e Classis. E si tratta, come sempre, di un commento non particolarmente lusinghiero, nonostante entrambi i musei abbiano contato oltre 50mila presenze e un incasso che, le rispettive direzioni, definiscono positivo. “L’anno nuovo non ancora è arrivato, ma sono già filtrate esaltanti autocelebrazioni dei grandi successi ottenuti nel 2019 dai due musei comunali di Ravenna, d’arte (MAR) e di archeologia (Classis), quest’ultimo nel primo anno di vita. Nei mesi scorsi, pagine e pagine delle cronache cittadine ci hanno raccontato i successi di tappa. Il consiglio comunale non ne sa ancora niente, non avendo ricevuto da alcuno nemmeno i preconsuntivi dei bilanci in corso – attacca Ancisi, facendo riferimento a notizie di stampa che si possono leggere qui e qui. “Apprendiamo dunque informalmente che è stato trionfale il numero dei visitatori, 52.000 per il Classis e 50.000 per il MAR. Dagli incassi risulta tuttavia umiliante il pagamento medio per persona, rispettivamente pari a 3,76 e a 3,40 euro. Vuol dire che, pur di esibire fantastiche capacità di attrazione, i biglietti sono stati venduti a prezzi bassi o scontatissimi, oppure regalati a man bassa (per il Classis il 40%, per il Mar forsanche di più).  Difficile misurare il successo, esso pure magnificato, delle somme incassate dagli ingressi: circa 160 mila euro per il Classis e 170 mila per il MAR. Bisognerà valutarle nel complesso delle entrate, i cui bilanci di previsione comprendono però sostanziosi versamenti di soldi pubblici, in massima parte del Comune: 1 milione e 392 mila euro per il museo archeologico, 600 mila per il museo d’arte. Questi sono i numeri. Altra cosa le opinioni, in base a cui ognuno è libero di esaltarsi per la qualità delle offerte museali e per i valori culturali, sociali, partecipativi, ecc. che promuovono. Oppure di credere che questi considerevoli patrimoni e questi volumi di denaro pubblico cash potrebbero essere impiegati meglio, anche di molto. È democrazia”.

Celebrato il funerale di Elisa Bravi, la 31enne uccisa in casa dal marito

Funerale Elisa BraviÈ stato celebrato a Ravenna, nella chiesa di San Lorenzo in Cesarea, alla presenza di un folto gruppo di parenti e amici, il funerale di Elisa Bravi, la 31enne strangolata nella notte tra il 18 e 19 dicembre dal marito 39enne Riccardo Pondi, nella loro casa di Glorie di Bagnacavallo. Per volontà dei familiari, sono state raccolte offerte da devolvere alle associazioni femminili Linea Rosa e Casa delle Donne.

Per quanto riguarda il marito – l’uomo ha confessato il delitto alla presenza del Pm già nella mattinata dopo la tragedia – il Gip Janos Barlotti, dopo averne convalidato l’arresto per omicidio pluriaggravato eseguito dai Carabinieri, ha deciso la custodia cautelare in carcere per il pericolo di reiterazione del reato per via della sua incapacità di “controllare gli impulsi violenti” (fonte Ansa.it).

Mag chiude e trasloca a Bologna: «La città non è ancora pronta, ma non è un addio»

La galleria d’arte Magazzeno Art Gallery aveva aperto nel 2017 e in questi due anni ha organizzato una quarantina di mostre inedite, eventi performativi e incontri culturali con molti artisti emergenti

MagIl pubblico scarseggia e gli affari non sono sufficienti intorno al mondo dell’arte contemporanea a Ravenna. «Il Magazzeno Art Gallery chiude il 24 dicembre, con l’anno nuovo ci trasferiamo a Bologna». Così, senza tanti preamboli, Alessandra Carini che ha ideato e animato la prima e unica galleria d’arte in Darsena assieme a Marco “Bonobolabo” Miccoli, sancisce la fine dell’esperienza MAG, nata due anni e mezzo fa (era il 6 luglio 2017) con l’ambizione di “sprovincializzare” la città nel campo più innovativo del mercato dell’arte.

La piccola galleria in zona Almagià ha proposto una quarantina di mostre inedite, eventi performativi, incontri culturali che hanno avuto come protagonisti artisti, per lo più giovani o emergenti, anche locali, orientati alla fine art o legati alla dimensione della street art. Tutte espressioni artistiche comunque di matrice contemporanea. Sul piano del mercato dei collezionisti questo impegno ha fruttato complessivamente 100mila euro, non molto per sostenere tante iniziative e un’apertura continuativa. «Probabilmente i tempi non sono ancora maturi, forse la città non è interessata più di tanto o preparata ad accogliere e frequentare esperienze di questo genere – riflette Carini, e poi commenta con ironia – mentre in giro per il mondo si sta esaurendo il modello delle gallerie d’arte e si ricercano nuovi format espositivi e commerciali, Ravenna non è ancora pronta per uno spazio, peraltro convenzionale, dedicato al mercato dell’arte contemporanea. Noi abbiamo puntato molto sulla Darsena che continuamo a credere sia una dimensione urbana particolarmente sintonizzata ad espressioni artistiche innovative te a un certo nomadismo artistico e commerciale, ma in questi anni non si è sviluppata e animata come speravamo, sia sul piano commerciale che su quello della frequentazione dei ravennati. Resta un luogo affascinate ma ancora troppo isolato».

Da qui lo slancio di trasferire armi e bagagli a Bologna, città dove ci sono diverse gallerie ed eventi espositivi che funzionano con un loro pubblico consolidato, e un giro di artisti di livello nazionale e internazionale. E poi, in autunno, anche un soggiorno operativo ed esplorativo a New York che dell’arte conteporanea è uno degli incubatori globali. «Ma non è un addio – ci tiene a sottolineare Carini – a Ravenna ho ancora dei progetti artistici da portare avanti e una spazio in via Mazzini in cui ospitare opere ed artisti, aperto su prenotazione, magari con qualche evento. Poi chissà, visto che questo spazio in Darsena resta nostro, che fra qualche tempo, non si possa riaprire».

Anche Marco Miccoli, l’altro “socio” del MAG, si riconverte soprattutto con i suoi skateboard d’autore e altri pezzi d’arte e grafica marcati Bonobolabo: «Più che in uno spazio stabile d’esposizione e vendita, oggi conviene essere presenti a expo di settore e festival in giro per l’Italia e all’estero, e naturalmente su internet. Lì c’è effervescenza, scambio culturale e mercato». Ma anche per Marco, Ravenna continua a essere un punto fermo, almeno per due iniziative ben consolidate e di successo: il festival di street art “Subsidenze”, che anche nel 2020 è fissato per maggio-giugno, sempre nella zona di via Tommaso Gulli adiacente al Pala De André, con artisti di livello internazionale, e la rassegna di fine estate “Dante Plus”, che quest’anno dovrebbe ospitare l’artista torinese Enrico Mazzone, autore di un’illustrazione del-

la Divina Commedia lunga quasi cento metri. Peraltro, anticipa Marco, una parte delle opere in rassegna nel 2020 dovrebbero approdare per una mostra al rinomato istituto culturale italiano “Casa Italiana”, proprio a New York.

Intanto, fino per l’appunto al 24 dicembre, il MAG è ancora aperto con un’esposizione antologica di artisti che anno costituito la “scuderia creativa” della galleria in questi anni.

Straordinari per l’ufficio elettorale: ecco gli orari di apertura

Dal 25 al 27 dicembre apertura extra per autenticare le firme per le candidature

Raccolta Firma 360x240Dal 25 al 27 dicembre sono previste aperture straordinarie dell’ufficio elettorale di via Berlinguer 54, solo per il rilascio dei certificati elettorali e l’autenticazione delle firme per la presentazione delle candidature per le elezioni regionali (non per fare la tessera elettorale).

Nel dettaglio, l’ufficio elettorale sarà aperto nei seguenti giorni e orari: mercoledì 25 dicembre dalle 9 alle 12, giovedì 26 dalle 9 alle 12, venerdì 27 dalle 8 alle 20.

Per ulteriori informazioni: ufficio elettorale, viale Berlinguer 54, telefono, 0544.482283, fax 0544.482543.

Per andare invece incontro alle esigenze dei cittadini che devono rinnovare la tessera elettorale, l’ufficio elettorale di via Berlinguer 54 amplia gli orari di apertura: il sabato dalle 8.30 alle 12.30; dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13; il martedì e il giovedì anche nel pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30 (tranne nei pomeriggi di martedì 24 e 31 dicembre, le cui aperture sono anticipate alla giornata precedente, quindi a lunedì 23 e mercoledì 30 dicembre sempre dalle 14.30 alle 17.30).

Si coglie l’occasione per ricordare ai cittadini di controllare fin d’ora gli spazi nella propria tessera elettorale: se tutti i 18 spazi sono coperti da un timbro è necessario richiedere una nuova tessera all’ufficio elettorale o in tutti gli uffici decentrati delle ex Circoscrizioni.
Il rilascio del duplicato della tessera avviene immediatamente e rifare già da oggi la tessera elettorale consentirà di evitare code agli sportelli nelle giornate a ridosso del 26 gennaio.

 

Mercati, aziende, piazze: la giornata del candidato Bonaccini in provincia

Il presidente uscente, sostenuto da una coalizione di centrosinistra, sarà nel Ravennate il 28 dicembre

Stefano BonacciniIl presidente uscente e ricandidato Stefano Bonaccini dedicherà la giornata del 28 dicembre alla provincia di Ravenna. La notizia arriva dal comitato provinciale in suo sostegno che comprende esponenti di una vasta coalizione. Bonaccini, uomo del Pd, è infatti a capo di una coalizione che oltre ai dem include la lista di sinistra Coraggiosa, i Verdi, +Europa con Psi e Pri, Volt e la lista Bonaccini stessa dove per la provincia di Ravenna corrono per certo l’ex grillino ora con Pizzarotti Pietro Vandini e Domizio Piroddi, ex assessore a Faenza della lista Ixc uscito dalla giunta in polemica con il sindaco Malpezzi.
Ecco il programma dell’intensa giornata del candidato di centrosinistra. La mattinata si aprirà con la visita a due mercati: alle ore 9 a Faenza e alle ore 10.30 a Ravenna. Alle12 il presidente uscente e ricandidato alla guida della Regione Emilia-Romagna sarà alla Pneus Car per una visita e un incontro con i dipendenti dell’azienda che si occupa di pneumatici, revisioni e piccola meccanica. Alle 14.30 sarà a Russi per un incontro con la sindaca Valentina Palli alla Sala Ravaglia del Centro culturale polivalente in via Cavour 21. Alle 16 Bonaccini visiterà la Eurocompany di Godo, azienda di riferimento in Italia nel settore della frutta secca e dei frutti disidratati. Alle 18 parlerà in piazza Vittorio Emanuele II a Cotignola. Poi alle 21 sarà a cena al Club ’91 di Massa Lombarda dove saluterà i presenti.

Si chiamano elezioni regionali, ma quante sfide diverse sulla scheda

La gara per la presidenza, la competizione tra liste della stessa coalizione e tra candidati di una stessa lista, la rincorsa al 3 percento, l’incognita grillina: una mappa verso il voto del 26 gennaio

 

Elezioni VotoComplice il sistema elettorale e il clima di grande attenzione nazionale, il voto del 26 gennaio per le Regionali in Emilia-Romagna contiene in sé più di una sfida.

La sfida campale: Bonaccini vs Borgonzoni

La prima e campale, naturalmente, è quella tra Bonaccini e la Borgonzoni, quel #bastaunvoto usato da alcuni candidati del centrodestra è letterale (chi prende un voto in più dell’altro vince e conquista il premio di maggioranza, senza ballottaggio) e, dicono molti sondaggi, anche la fotografia di una situazione reale: i due potrebbero effettivamente essere molto vicini.

Le coalizioni: come si sposteranno i voti dentro il centrodestra e nel centrosinistra?

La seconda è quella interna alle forze politiche dei vari schieramenti. Davvero Forza Italia rischia di ridursi a forza residuale? Anche qui la Meloni con la sua voglia un po’ nostalgica di patria e famiglia potrebbe raggiungere una percentuale a due cifre? La Lega, dopo essersi confermata primo partito in tantissime provincie alle ultime Europee, sarà definitivamente incoronata primo partito ovunque?

Nel centrosinistra, neanche a dirlo, la situazione è ancora più complicata. Come andrà la lista Bonaccini che raccoglie un po’ i candidati delle forze che non hanno voluto o potuto presentare il simbolo? Quanto aiuterà la campagna impostata su di lui come salvatore di ciò che resta di un’idea di centrosinistra senza simboli di partito? Peraltro, dovesse vincere, chissà dove potrà arrivare. Tra i meriti riconosciuti all’attuale segretario del Pd, per dire, c’è quello di aver vinto e di governare il Lazio mentre la destra vinceva ovunque….

Quanto prenderà questo nuovo Pd senza più Renzi a destra e Bersani a sinistra? E le liste in appoggio? Coraggiosa saprà davvero attrarre il voto a sinistra del Pd che rischia di finire in ben tre liste che non sostengono Bonaccini? E i Verdi? E questa fusione elettorale tra la lista Bonino, il Psi e il Pri? Nell’analisi del voto ravennate bisognerà soprattutto attribuire i voti al Pri (che però potrebbe allontanare quelli magari in cerca di qualcosa di un po’ più nuovo e fresco, che sì, insomma, la Bonino la voterebbero ma il Pri, che peraltro esprime gran parte dei candidati con nomi storici del partito, anche no, grazie). Forse meglio Volt? Perché sì, diciamo che i nuovi simboli non mancano. Chi un po’ più giovane, chi un po’ più europeista, chi un po’ più progressista.

Chi corre da solo: la gara in salita dei 5Stelle e la soglia del 3 percento per tutti gli altri

Poi naturalmente c’è la sfida dei 5 Stelle tutta interna: c’era chi nel movimento non voleva nemmeno presentarsi per evitare la debacle. Sono in ritardo sulla campagna elettorale, in grave difficoltà nazionale e qui potrebbero raccogliere un risultato deludente. Rischiando di dar ragione a chi diceva, meglio saltare un giro.

Poi ci sono le liste, ne abbiamo parlato nel numero scorso, che non andranno in coalizione e hanno davanti lo sbarramento del 3 percento da superare: L’Altra Emilia Romagna, Pap, 3V e chissà se ci saranno anche il Partito Comunista (quello di Rizzo) e il Fronte Sovranista Nazionale, impegni a raccogliere le firme nelle ultime settimane.

Dentro le liste, la complicata sfida a quattro del Pd

Infine, dentro ad alcune liste c’è la grande sfida interna tra i candidati. Per Lega e Pd si tratta di giocarsi il posto a Bologna. E che non sia cosa da poco conto lo si capisce dal fatto che la Lega ancora non ha reso noti i propri candidati a pochi giorni dalla presentazione delle liste. Certo si capisce che non mancherà Andrea Liverani, consigliere uscente, fedelissimo di Salvini dal primo minuto, faentino in quella Faenza che andrà al voto a maggio. E dovrebbe esserci anche Samantha Gardin, segretaria provinciale da anni, già candidata (ma solo all’uninominale) al Parlamento.

Nel Pd invece i quattro sono schierati e attivi sul territorio da tempo. Se cinque anni fa era stato raggiunto un equilibrio geometrico: donna faentina (e renziana), uomo della Bassa molto noto e forte di provenienza Ds, uomo + donna da ticket a Ravenna con donna molto a sinistra e uomo rappresentante dell’area cattolica, di provenienza dalla Margherita, quest’anno le carte in tavola sono molto cambiate. Poiché infatti Mirko Bagnari (il candidato della Bassa che cinque anni fa prese il maggior numero di preferenze) non si ricandida, a rappresentare l’area lughese c’è Mirella Dalfiume, sconosciuta ai più, ma che potrebbe appunto contare su un bacino di voti interessanti per ragioni meramente geografiche e campanilistiche. Bacino di voti che interessa naturalmente anche i due candidati uomini, entrambi ravennati. Uno è Andrea Corsini, l’uomo veramente forte di questa tornata elettorale. Assessore regionale in carica, lunga esperienza politica alle spalle già dai Ds, rappresenta la continuità del partito, se non addirittura della “Ditta”, nella buona e nella cattiva sorte e per lui si stanno attivando testimonial importanti anche nella Bassa, come il sindaco di Lugo Davide Ranalli. E ovviamente, essendo cervese d’origine, può contare anche su quel bacino di voti oltre a quelli del ravennate dove vive e dove è stato a lungo assessore. Una figura che rischia di oscurare l’altro ravennate, consigliere uscente Gianni Bessi, che ha lavorato soprattutto sui temi dell’economia. Bessi al momento non ha sindaci che abbiamo fatto endorsement per lui e viene, come si diceva, dall’altra anima del Pd, quella cattolica. Quanto conteranno queste dinamiche nell’urna? A fronte anche di un partito comunale, a Ravenna, che non può far una campagna elettorale come fece cinque anni fa per i suoi due candidati perché si trova con due candidati uomini e nella scheda sono ammesse due preferenze ma solo se di genere diverso. L’altra donna in lizza è infatti Manuela Rontini, da Faenza, che per certi versi fa una gara a parte: non potrà verosimilmente più contare sul voto renziano, ma ha comunque un ampio territorio di riferimento e in questi anni non si è risparmiata, battendo l’area faentina e oltre palmo a palmo.

Al netto di tutto questo, resta una considerazione amara da fare, ancora una volta, a prescindere dalle considerazioni di appartenenze politiche. Quando si è trattato di sostiuire Bagnari, indisponibile alla ricandidatura, si è trovato un altro uomo forte, individuato in Corsini. E solo dopo, si è pensato a Mirella Delfiume, per far tornare i conti della parità. E tutto questo perché evidentemente di donne abbastanza “forti” non ce n’erano. E non ce ne sono, perché il problema viene da lontano, dalla mancanza cronica di donne di autentico peso nel Pd, e la soluzione non sembra affatto vicina. Per trovare una ravennate in lizza bisognerà rivolgersi altrove…

Torna all’Alighieri il reading Parole Note live, a ingresso libero

Lunedì 30 dicembre in scena Maurizio Rossato e Giancarlo Cattaneo

ParolenoteLunedì 30 dicembre alle 21 torna sul palco dell’Alighieri “Parole note live”, il progetto che unisce musica, poesia e prosa. La serata, a ingresso libero, si aprirà con il reading di Giancarlo Cattaneo, accompagnato da un tappeto di suoni e di immagini e impreziosito dal dj set di Maurizio Rossato. A latere sarà possibile acquistare nel foyer del teatro il libro Tana liberi tutti, il cui ricavato andrà all’associazione Piccoli grandi cuori che da oltre venti anni si occupa di sostenere le unità operative di Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica e dell’Età evolutiva del policlinico Sant’ Orsola di Bologna.
La versione dal vivo  di “Parole note” scaturisce dall’ omonimo progetto di Maurizio Rossato che include il libro Parole dritte al cuore edito da Mondadori e diventato “best seller Oscar” e l’album volume 1, 2 e 3 con le voci di prestigiosi protagonisti del panorama cinematografico, teatrale e musicale contemporaneo (da attori come Alessandro Gassmann, Claudio Santamaria, Filippo Timi, Valerio Mastandrea a cantanti come Marco Mengoni, Renzo Arbore, Giuliano Sangiorgi, solo per citarne alcuni).

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