mercoledì
24 Settembre 2025

Cresco cambia: si cerca un partner per la gestione. Obiettivo: ampliare la domanda

La sede traslocherà in un altro spazio ma rimarrà sempre nel quartiere Sant’Agata. Uffici non più riservati alle sole industrie della cultura

CrescocoworkingIl 31 dicembre prossimo il coworking Cresco, promosso dal Comune di Ravenna, traslocherà nel quartiere Sant’Agata spostandosi di poco nella stessa strada. Ma sarà l’occasione per entrare nella seconda fase della sua vita, con un nuovo modello organizzativo che si mostri “più flessibile alla domanda e meno limitativo nell’offerta”. Per farlo il Comune cercherà un partner a cui affidare la gestione degli spazi e i lavori necessari nei nuovi uffici, sempre in via Sant’Agata e sempre di proprietà comunale. Il trasloco dal punto di vista geografico è insomma di breve entità ma il cambio di passo previsto per Cresco (Creative Social Coworking) sarà di non poco conto.
Attualmente il coworking conta cinque uffici che ospitano dieci postazioni attrezzate e due sale comuni. Erano previste due modalità di accesso allo spazio, secondo un regolamento deciso nel 2015. Chi presentava un progetto con un percorso completo di impresa poteva rimanere a titolo gratuito fino a 24 mesi. Chi invece aveva bisogno solo di uno spazio per lavorare poteva pagare una tariffa per usufruire dei servizi: si tratta dei cosiddetti temporary coworkers. L’esperienza sperimentale è giunta al termine alla fine del 2017, con – si legge in una relazione di Palazzo Merlato – “risultati altamente positivi”. Nel nuovo spazio le postazioni totali passeranno da 14 a 13.

Nel febbraio del 2018 sono state fissate nuove linee guida: dedicare più spazio ai temporary coworkers per dare la possibilità a più persone di utilizzare gli spazi e garantire “un’adeguata rotazione dei soggetti presenti”. Anche le tematiche saranno diverse e non più legate, come all’inizio, alle aziende attive nell’industria culturale creativa e dell’innovazione sociale. Sganciare il coworking da questo settore è appunto il modo in cui l’amministrazione intende ampliare l’offerta. Finora lo spazio era gestito da Villaggio Globale, società cooperativa che aveva individuato una figura di coordinamento con funzione di gestore e facilitatore. L’affidamento scade il 31 agosto e, al di là di possibili proroghe per coprire i mesi tra settembre e dicembre, il Comune passerà poi ad una nuova forma di gestione: il partenariato pubblico-privato. In base a questo contratto il Comune conferirà ad un operatore economico il complesso delle attività del coworking per un periodo che consenta all’impresa di rientrare dall’investimento. Investimento che riguarda innanzitutto i lavori da portare a termine nel complesso, stimati in un totale di 40mila euro ma anche la gestione dello spazio, il coordinamento al suo interno, la fatturazione ai coworkers e la manutenzione straordinaria.

L’affidamento dell’incarico vale in totale 134mila euro per cinque anni, fino al 30 settembre 2024. La cifra che verserà il Comune nel quinquennio è così composta: ventimila euro andranno a coprire parzialmente i lavori, centomila euro il canone di gestione e diecimila euro l’opzione di proroga. Le tariffe pagate dai coworker verranno incassate dal gestore per conto del Comune ma dovranno essere integralmente destinati a lavori di adeguamento, rifunzionalizzazione o fornitura di servizi. Non si parla del resto di una gran cifra: vista la natura pubblica dello spazio, i servizi pagati da chi ne usufruisce resteranno calmierati pur aumentando del 30 percento. Si andranno così a pagare 16 euro al giorno per una postazione, con un abbonamento mensile da 127 euro o uno trimestrale da 160 euro. Entrambi comprendono diverse ore di usufrutto della sala riunioni. Il Comune stima, sulla base degli anni precedenti, in cinquemila euro all’anno le entrate massime che possono essere incassate: non abbastanza da giustificare quindi l’investimento di un privato che dovrà anche pagare un dipendente – sebbene per sole 14 ore settimanali – come coordinatore dell’area. Questo il motivo per cui c’è la necessità di corrispondere un canone annuo (al netto dell’Iva 16.400 euro) all’affidatario. A giugno si è svolta la prima indagine di mercato per capire se esistano imprese interessate ad essere invitate alla gara. A tale indagine è seguita, a luglio, la delibera di giunta che dà il via libera alla gara che si svolgerà con i criteri dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Poi la seconda fase di Cresco potrà cominciare.

L’appello alla Festa dell’Unità: «Antifascismo al Governo. Troppa sottovalutazione»

Marco Miccoli della segreteria nazionale del Pd a Ravenna: «In Italia salto di qualità inquietante, basta vedere i social…»

Marco Miccoli
Marco Miccoli alla festa dell’Unità

«La mobilitazione antifascista serve all’Italia, perché deve tornare al centro di qualunque iniziativa, a maggior ragione della Festa dell’Unità. E deve soprattutto tornare al centro dell’agenda di Governo». Lo dice Marco Miccoli, della Segreteria nazionale del Partito democratico, nel suo intervento oggi all’incontro ‘Principi e valori della Costituzione: democrazia, diritti, libertà, antifascismo’, promosso dal Pd alla Festa nazionale dell’Unità di Ravenna, con le associazioni antifasciste e culturali, i sindacati, le fondazioni e gli amministratori locali che in questi anni hanno combattuto più di altri il ritorno dei nuovi fascismi.

«Bisogna far percepire che ogni sottovalutazione è pericolosa, che quello che sta accadendo nel mondo, in Europa, non è un episodio isolato: l’Internazionale nera si sta riorganizzando. In Italia c’è stato un salto di qualità enorme e inquietante, basta vedere cosa accade sui social e come ciò venga vergognosamente tollerato, poiché manca una legge che regoli la presenza di formazioni e messaggi che inneggiano al fascismo».

«Non può essere permesso – ha sottolineato Miccoli – che nel Paese della lotta per la Liberazione dal fascismo, nasca un governo che non sia antifascista: è la Costituzione che lo dice. Per questo motivo, bisogna ricominciare, con il nuovo Governo, le nostre battaglie: sui diritti, sull’immigrazione, sull’accoglienza, sul lavoro – ieri c’è stato il 600esimo morto sul lavoro dall’inizio dell’anno – sulla scuola, sull’ambiente, sulla libertà e la qualità dell’informazione, sulla violenza di genere. In sinergia con le Istituzioni, perché antifascismo e Istituzioni democratiche, sono la stessa cosa».

«C’è bisogno di una forte riflessione di tutti i soggetti che sono coinvolti su come attualizzare e rendere vivo l’antifascismo, la memoria della Resistenza, i principi della Costituzione», ha detto Claudio Silingardi, vice presidente dell’Istituto storico di Modena, cui erano affidate le conclusioni. «La politica, i partiti, il Pd, rimettano al centro questi temi e supportino con forza tutte quelle associazioni, fondazioni, musei, istituzioni che sostengono questa consapevolezza democratica e antifascista nel Paese», ha concluso.

Spento nella notte l’incendio di rifiuti in via Baiona, analisi dell’Arpae

Il sindaco ringrazia i vigili del fuoco «e tutto il personale e le istituzioni coinvolti»

Incendio Baiona RicAlle 6 di oggi, domenica 1 settembre, i Vigili del fuoco hanno concluso l’intervento resosi necessario sabato sera in via Baiona, alla Ciclat.

L’incendio (di rifiuti non pericolosi) è spento e il sindaco Michele de Pascale «ringrazia i Vigili del fuoco e tutto il personale e le istituzioni a qualsiasi titolo coinvolti, per la prontezza, la professionalità e l’impegno con i quali la situazione è stata gestita».

Come già anticipato ieri, i tecnici di Arpae (Agenzia regionale protezione ambiente Emilia Romagna) hanno in via cautelativa fatto varie analisi i cui esiti saranno disponibili a partire da domani, lunedì 2 settembre.

Anche un giovane “ravennate” nell’Italia del volley campione del mondo Under 19

L’opposto Stefano Tommasi protagonista in Tunisia. Classe 2001, è nel roster della nuova Consar Porto Robur Costa

Un Attacco Di Tommaso Stefani
Un attacco di Tommaso Stefani

Dopo l’argento mondiale dell’Under 21 vinto da Cortesia, Lavia e Recine, la Consar Porto Robur Costa festeggia l’impresa di un altro suo giovane talento. Stefano Tommasi, il più “piccolo” del roster ravennate, classe 2001, ha contribuito al trionfo mondiale dell’Under 19 azzurro, a distanza di 22 anni dal precedente successo.

In Tunisia, sede del Mondiale, l’Italia di Vincenzo Fanizza ha compiuto un percorso netto, vincendo tutte e otto le partite giocate, battendo nell’ordine nel girone di qualificazione Bulgaria per 3-2, Repubblica Ceca e Colombia per 3-0 e Iran per 3-1; poi Taipei per 3-0 negli ottavi, Giappone (3-0) nei quarti, Egitto (3-0) in semifinale e Russia (3-1) in finale.

La Gioia Dell'Italia U19 Campione Del Mondo. Stefani Ha Il N. 9
Stefani esulta (con il numero 9) nell’Italia campione del mondo

Stefani, schierato da opposto, si è distinto mettendo complessivamente a segno 130 punti nelle otto partite disputate.

«Abbiamo compiuto un’impresa fantastica che di sicuro non ci aspettavamo – sono le prime parole del nuovo opposto della Consar -. Eravamo partiti con tutte le migliori intenzioni di dare il massimo e
cercare di raggiungere l’obiettivo migliore possibile e alla fine siamo riusciti nell’intento, andando ben oltre le nostre aspettative. Siamo veramente contenti. Un aspetto che ha fatto la differenza a nostro favore? Siamo un gruppo molto unito, un bel gruppo, ci diamo tutti una mano, non ci sono teste calde e questo, a mio avviso, ha inciso parecchio».

Tommaso, nel ruolo di opposto, non si è sottratto ai suoi doveri, garantendo un bel bottino di punti all’Italia e facendo un pieno di entusiasmo e di motivazioni in vista dell’esordio in SuperLega. «Sapere di affrontare questa nuova esperienza della SuperLega mi emoziona tantissimo – ammette il 18enne opposto toscano -; sono consapevole di non essere ancora ad un tale livello ma il motivo per
cui ho scelto di venire a Ravenna è proprio perché credo sia l’ambiente e la squadra ideale per riuscire a migliorarmi abbastanza da potermi integrare al meglio in questo gruppo e da poter raggiungere
un giorno i livelli della SuperLega». Un campionato nel quale la Consar potrà esibire con orgoglio i suoi atleti medagliati. «Ho visto che il nuovo gruppo di Ravenna è molto giovane – osserva – con un’età
media all’incirca di 21-22 anni e questo un po’ mi rincuora perchè non ci saranno troppe differenze di età e il mio inserimento potrà essere ancora più veloce. Non vedo l’ora di essere a Ravenna e di conoscere tutti quanti i ragazzi e i miei nuovi compagni. Ho fatto un’estatepraticamente senza mai fermarmi ma non rimpiango di non aver fatto vacanze: ho una grandissima voglia di cominciare questa nuova esperienza».

Ucciso mentre attraversa la strada davanti a casa e al bar che gestisce la figlia

La vittima è Daniele Marini, 61 anni. Un altro pedone si è salvato riuscendo a evitare l’impatto

Incidente Ca Bosco 2Si chiamava Daniele Marini e aveva 61 anni l’uomo investito e ucciso nella tarda serata di ieri, sabato 31 agosto, mentre attraversava la strada nei pressi delle strisce pedonali in via Sant’Alberto.

Daniele MariniL’incidente è avvenuto nel tratto di strada tra Ravenna e San Romualdo, di fronte al bar Cà Bosco, gestito dalla figlia della vittima, che invece abitava proprio sopra il locale.

Il 61enne stava attraversando la strada insieme a un’altra persona, un uomo che però è riuscito a balzare in tempo fuori dalla carreggiata.

A investire il pedone è stato un ottantenne residente in zona, negativo all’alcol test, alla guida di una Volkswagen Polo.

Sul posto per i rilievi la polizia stradale.Incidente Ca Bosco

Allerta meteo gialla per temporali in tutta la provincia di Ravenna

Per tutta la giornata di lunedì 2 settembre

TemporaliDalla mezzanotte di oggi, domenica 1 settembre , alla mezzanotte di domani, lunedì 2, sarà attiva in tutto il territorio della provincia di Ravenna l’allerta meteo numero 78, per temporali, emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia-Romagna. L’allerta è gialla.

Nella seconda parte della giornata – si legge nel testo dell’allerta – le precipitazioni, a prevalente carattere di rovescio o temporale, diverranno più continue e a tratti intense, sul settore centro-orientale della regione.

Le istituzioni raccomandano “di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso fissare gli oggetti sensibili agli effetti della pioggia e della grandine o suscettibili di essere danneggiati; prestare attenzione alle strade eventualmente allagate e non accedere ai sottopassi nel caso li si trovi allagati”.

Muore a 61 anni, investito da un’auto mentre attraversa la strada a piedi

L’incidente lungo via Sant’Alberto, pochi chilometri a nord di Ravenna

AmbulanzaUn uomo di 61 anni è morto nella serata di sabato, 31 agosto, investito all’altezza dell’incrocio tra via Sant’Alberto e via Cerba, pochi chilometri a nord della città di Ravenna.

L’incidente è avvenuto poco prima le 22 all’altezza della cosiddetta Ca’ Bosco, tra Ravenna e San Romualdo.

A investire l’uomo, un anziano alla guida di un’auto che stava procedendo in direzione Sant’Alberto.

A fuoco rifiuti “non pericolosi” in via Baiona a Ravenna

Il Comune invita a tenere chiuse le finestre sui lidi nel caso che il fumo raggiunga le abitazioni

Incendio RavennaSi protrarranno almeno per tutta la notte le operazioni di spegnimento di un incendio divampato nella serata di sabato in via Baiona, in un impianto di trattamento dei rifiuti nella zona industriale di Ravenna.

Incendio che verso le 22, ultima nota inviata dal Comune alla stampa, appariva già circoscritto e sotto controllo.

L’incendio interessa un cumulo di rifiuti non pericolosi – assicura il Comune – e al momento non si rilevano situazioni di pericolo per la popolazione.

I tecnici di Arpae (Agenzia regionale protezione ambiente Emilia Romagna) sono sul posto per le verifiche ambientali del  caso.

Il vento era direzionato verso costa tra Marina di Ravenna e Marina Romea e qualora il fumo raggiunga le abitazioni, in via cautelativa il Comune raccomanda di chiudere le finestre.

Lo sbarco della luna, visto anche dai fumetti. Una mostra alla Classense

Dal 7 settembre al 9 novembre, in collaborazione con il planetario

Sbarco LunaApre sabato 7 settembre alle 17 nel Corridoio Grande della biblioteca Classense la mostra “Sfogliando la Luna. Un viaggio nelle collezioni classensi a cinquant’anni dal “grande balzo per l’umanità”.

La mostra, che rimarrà aperta fino al 9 novembre, è organizzata dalla biblioteca Classense e dal Planetario di Ravenna – associazione Ravennate Astrofili “Rheyta”, per celebrare il 50° anniversario del viaggio sulla Luna (20 luglio 1969).

Nelle cinque sezioni della mostra saranno esposti documenti originali, antichi e moderni, scelti dal patrimonio classense, con un’attenzione particolare alla letteratura di genere e ai fumetti.

È stato celto di ricostruire la cronaca del 1969 partendo dalla stampa periodica, delineando poi il sogno millenario del viaggio da Cicerone a Jules Verne, passando per Fontenelle, Luciano di Samosata e Ariosto. Gli apporti della scienza vedranno esposte edizioni antiche, tra gli altri, di Aristotele, Tolomeo, Copernico, Keplero e Galileo, presente con il Sidereus Nuncius (1610) e con il Dialogo sui massimi sistemi (1632). Altro tema affrontato nel percorso è il rapporto tra Dante e la «suora del Sol», senza trascurare il contributo offerto dai fumetti, partendo da Little Nemo (in una striscia apparsa per la prima volta nel 1909) e seguendo le avventure di Tintin, Topolino e dei Fantastici Quattro.

All’inaugurazione, che si svolgerà il 7 settembre alle 17, saranno presenti l’assessora alla Cultura Elsa Signorino, il direttore dell’Istituzione biblioteca Classense Maurizio Tarantino e i curatori, Floriana Amicucci e Daniela Poggiali (Istituzione biblioteca Classense), Paolo Alfieri, Marco Garoni e Gianfranco Tigani Sava (Planetario di Ravenna – associazione Ravennate Astrofili “Rheyta”). Alle 21 della stessa giornata, nella sala Dantesca, una studiosa e un famoso youtuber-divulgatore, Anna Gabriella Chisena e Adrian Fartade, si confronteranno su Dante e la dea bianca, una conversazione sul rapporto tra il Poeta e la Luna, tentando di scoprire quanto la Luna abbia influenzato Dante.

La mostra è corredata di un catalogo illustrato di 64 pagine, in vendita al prezzo di 5 euro.

Sono state organizzate tre visite guidate alla mostra: il 22 settembre, il 12 e il 27 ottobre, sempre alle 17.30.

Per partecipare basterà prenotarsi allo 0544-482116 o mandando una mail a segreteriaclas@classense.ra.it.

Il 5 ottobre, Notte d’Oro ma anche International Observe the Moon Night organizzato dalla NASA, è prevista un’osservazione della luna guidata dagli astrofili dell’ARAR, che metteranno a disposizione i loro telescopi.

L’evento si svolgerà presso il Corridoio Grande della Classense, nei pressi del percorso espositivo, dalle 18.30 alle 20, orario oltre il quale non sarà più possibile vedere la luna dagli spazi della biblioteca.

Orari: da martedì a sabato dalla 9 alle 19; domenica e lunedì dalle 14 alle 19. Chiuso i festivi. Ingresso libero

Ravenna, un ristorante di pesce in piazza Kennedy: «Puntiamo alla stella Michelin»

La nuova avventura dell’imprenditore Maurizio Bucci. Al Salone dei Mosaici nasce “Millelire”, con piatti creativi e crudità di pesce

Salone Mosaici«Mille giorni per una stella». Usa un motto fin troppo ottimistico, se ne rende conto («sarà un percorso lungo e complicato»), Maurizio Bucci, per lanciare la sua nuova avventura imprenditoriale. Un ristorante in grado di entrare nelle guide e poi di puntare alla stella Michelin, riconoscimento che da anni manca in tutta la provincia. «Un locale di cui i ravennati possano essere orgogliosi – dice Bucci – e una Stella da condividere con loro, perché nessun ristorante riesce a raggiungere questo traguardo in autonomia e anche noi avremo bisogno del supporto dei ravennati».

Maurizio BucciIl nuovo ristorante di Bucci – imprenditore molto noto in città non solo per il suo passato politico ma soprattutto per aver aperto in pieno centro storico il Mariani Lifestyle al posto della vecchia multisala cinematografica – si chiamerà Millelire e inaugurerà il 1 ottobre nel Salone dei Mosaici, al primo piano del Palazzo del Mutilato di piazza Kennedy che già lo stesso Bucci aveva riaperto nel 2018 ma come sala da tè o per aperitivi e poi con un permesso per la sola piccola ristorazione. Oggi è stato possibile invece ottenere la licenza da ristorante vero e proprio e sarà installata proprio in questi giorni – Bucci ci mostra il Salone ancora vuoto e da risistemare – la nuova cucina, «di ultima generazione», che sarà a vista: «la prima cosa che vedranno i clienti quando entreranno».

«Avevamo un sogno – è lo slogan che recita Bucci, scritto nero su bianco –: unire l’arte e la cucina, del territorio, del mare, dei sapori veri». L’obiettivo è quello di poter fare «buona cucina, che poi se diciamo “alta” passiamo per snob» qui, tra i mosaici dimenticati e poi riscoperti di Ravenna, in un Salone con i soffitti alti sei metri, il marmo e appunto quattro grandi opere parietali del Novecento che rappresentano momenti chiave della storia italiana, dallo stile futurista. «E poi dalle grandi finestre si vede la cupola del Duomo e la piazza Kennedy: essere al primo piano per molti è uno svantaggio, per noi invece un valore aggiunto, significa che chi viene qui non ci finisce per caso».

In cucina uno chef di 26 anni e uno più esperto, con un curriculum che lo ha visto al lavoro anche all’estero e in ristoranti stellati – assicura Bucci, senza però volerci ancora svelare i nomi.

I coperti saranno 40-50, ci lavoreranno 6-7 persone e il menù sarà volutamente ristretto. «Prevalentemente di pesce, perché vogliamo smontare il luogo comune che a Ravenna non si può mangiarlo bene – spiega Bucci –, ma con proposte anche vegetariane e di carne. Quattro antipasti, quattro primi, quattro secondi e quattro dessert in tutto. Con l’aggiunta delle crudità di mare. La nostra sarà una cucina estremamente innovativa, creativa, molto “tecnologica” e di nuova generazione. Una cucina salutare, con preparazioni espresse che privilegiano ed esaltano la materia prima e la genuinità del prodotto, che sarà del nostro territorio, a partire dal pesce povero dell’Adriatico fino alle uova o all’ortofrutta. I prezzi? Pensiamo al concetto del “piatto unico”, che richiede il mercato, per essere alla portata di tutti, con porzioni che non saranno ridotte».

E il nome? «Millelire richiama un momento in cui stavamo forse tutti meglio. E dà una caratteristica nazionale che va a integrare la storia del Salone…». Fascista? «Lo ha chiarito proprio qui Marcello Veneziani: la storia è storia e rimane quella. E forse dobbiamo ringraziare il fatto che durante il fascismo venne introdotta la norma che imponeva l’arte nei luoghi pubblici (il riferimento è agli “abbellimenti artistici” previsti da due circolari degli anni Trenta e poi recepiti nella legge del 1942, ndr)».

Il ristorante resterà aperto solo a cena e alla domenica a pranzo. Chiuso invece la domenica sera e il lunedì, quando sarà a disposizione per le iniziative dell’associazione Tessere del ‘900, la cui sede resterà (con tanto di piccola biblioteca) nel Salone.

Il ritorno a Ravenna di Bottaro: «Con la Teodora pensando anche al sogno in A1»

Parla il dirigente dal curriculum prestigioso. «Vogliamo che la città sostenga le nostre ragazze»

Teodora Ragazze
Il gruppo della Teodora 2019/2020

Se sul campo Bruno Rosetti (qualificato all’Olimpiade), Sofia Collinelli (oro mondiale Juniores), Sara Panetoni (argento iridato Under 20) e Milena Baldassarri (bronzo nel nastro nella World Cup di Minsk) continuano a raggiungere ottimi risultati, dietro la scrivania il ravennate grande protagonista di questa estate è stato senza dubbio Giorgio Bottaro, da inizio agosto nuovo direttore generale dell’Olimpia Teodora.

Il dirigente bizantino può vantare un curriculum eccezionale (dal Basket Ravenna al Porto Volley Messaggero, dal Parma Calcio alla Lube Macerata, dalla Virtus Pallacanestro Roma fino alla Figc, sua ultima esperienza con il ruolo di responsabile organizzativo di tutte le squadre azzurre) e ha il non facile compito di rilanciare una società dal grande passato.

Teodora1 Bottaro
Bottaro con il sindaco De Pascale e (a destra) il presidente della Teodora Delorenzi

Bottaro, come è stato il ritorno a casa?
«Fin da subito ho ricevuto tanto affetto e sono stato oggetto di attenzioni e apprezzamenti che mi danno una grande soddisfazione. Mi sento davvero tornato a casa. Sono contento».
Come mai ha deciso di tornare?
«Già altre volte era capitato, ma questa volta lo faccio in modo definitivo. Sono nato a Genova, ma sono cresciuto qui e mi sento romagnolo in tutto per tutto. Ho tanta voglia di restituire qualcosa alla mia città, perché fare sport significa aumentare la qualità del tessuto sociale».
Attorno a lei si è subito creato un grande entusiasmo, con la speranza che il suo impegno possa estendersi ad altre società ravennati. Cosa ne pensa?
«Sarà il tempo a dire se ci sarà la possibilità di dare una mano anche ad altre realtà e non c’è fretta. In ogni caso, a prescindere dalla mia figura, è auspicabile che in un territorio come il nostro, ricco di idee e di persone competenti, si faccia rete tra le varie società».
Qual è la strada da seguire?
«L’esperienza insegna che si possono raggiungere risultati soddisfacenti anche con risorse economiche limitate. La situazione ravennate deve essere vista più come un sistema, che un gruppo di singole realtà scollegate tra loro. Da soli, in generale, si fa fatica ad andare avanti e per vincere delle sfide è necessario tirar fuori delle idee nuove».
Come si trova all’Olimpia Teodora?
«Ci sono l’ambiente e le persone giuste per proseguire il buon lavoro già svolto in passato. Sono consapevole di quanto sia importante il mondo della pallavolo femminile a Ravenna e c’è l’intenzione di tornare su buoni livelli, ma per farcela è necessario tenere la barra ben salda e dritta».
Cosa pensa della squadra?
«Mi piace molto che sia stata costruita puntando sulle giovani. In questo contesto la figura dell’allenatore Simone Bendandi è centrale: è giovane, “ha il gas” necessario e merita questa chance. Sono curioso di vederlo all’opera, ma anche sicuro che farà bene, perché attorno ha persone che conoscono da sempre il mondo dello sport».
E delle ragazze?
«Rispetto alla passata stagione l’età media è diminuita da 27 a 23 anni e questo da parte nostra è un segnale importante. Le ho viste molto determinate fin dal primo giorno della preparazione, affrontando con grande entusiasmo il duro lavoro che si svolge in un periodo dove si fa parecchia fatica».
E del torneo di Serie A2 che la Conad va ad affrontare per il terzo anno di fila?
«Sarà un campionato tosto, con una formula particolare che prevede una prima e una seconda fase, per terminare con una terza dove le migliori squadre si sfideranno nei playoff. Non è facile prepararsi al meglio, in modo da essere al top nei momenti decisivi delle varie fasi. Ci sarà da sgomitare forte, ma fin da subito, in quanto non ci si potrà permettere false partenze».
Quali sono gli obiettivi principali da raggiungere?
«Vogliamo crescere, perché sappiamo bene che se si cresce poi arrivano anche i risultati. Per farcela, però, bisogna avere tanta pazienza, umiltà e, non ultimo, integrarsi con il territorio. Vogliamo che la città conosca le nostre ragazze e le viva portando il proprio calore e sostegno. A Ravenna devono sentirsi di casa».
Ci sono già segnali da parte della città?
«La campagna abbonamenti è partita bene. Abbiamo mantenuto i prezzi invariati rispetto alla scorsa stagione in modo da agevolare le famiglie. Giochiamo le nostre gare interne in un luogo come il PalaCosta dove si respira la storia dello sport ravennate e a cui siamo molto legati».
In futuro, però, ci sarà la possibilità di trasferirsi in un palazzetto tutto nuovo…
«Sì, ma per essere pronti è necessario raggiungere prima di tutto una certa solidità economica. Se vorremo compiere un passo in avanti, bisognerà farlo camminando senza affanni, con trasparenza e apertura verso le altre società, sia quelle del territorio, sia quelle più grandi di noi, avviando delle collaborazioni. Se saremo in grado di costruirci in casa le giocatrici del futuro, grazie a un buon settore giovanile, e aumentare le risorse necessarie, penso che in tre anni potremo provare il grande salto in A1».

Calcio, il Ravenna festeggia: superata dopo tanti anni la soglia dei mille abbonati

E intanto sui social i supporter giallorossi se la prendono con le aziende ravennati che hanno deciso di sponsorizzare il Cesena

Abbonati Ravenna
Il millesimo abbonato

Dopo tanti anni, gli abbonati allo stadio Benelli sono di nuovo più di mille. La soglia è stata superata nella mattinata di oggi (sabato 31 agosto), ultimo giorno utile, con tanto di sciarpa regalata al tifoso numero mille.

«Missione compiuta – scrive il Ravenna Fc sui social –. Superato un traguardo straordinario per noi (l’anno scorso furno poco più di 800, ndr) dei mille abbonamenti». Grazie a tutti voi, ci vediamo domani». Domenica, 1 settembre, è infatti in programma il debutto stagionale nel campionato di serie C di calcio, alle 17.30 al Benelli contro il Reggio Audace, nel primo derby stagionale, con almeno 500 tifosi in arrivo dall’Emilia.

Intanto in questi giorni nei social è già clima derby, ma quello più sentito dai giallorossi contro il Cesena. E nei forum dei tifosi c’è chi se la prende con alcune aziende ravennati che hanno deciso di sponsorizzare non il Ravenna, ma proprio i cugini del Cesena. Che hanno da poco festeggiato il superamento della soglia degli 8mila abbonati…

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