Criticità idraulica e livello di attenzione “giallo” tra il 27 e il 28 luglio. Le raccomandazioni del Comune
Dalla mezzanotte di oggi, sabato 27 luglio, alla mezzanotte di domani, domenica 28, sarà attiva nel territorio del comune di Ravenna l’allerta meteo numero 73, per criticità idraulica, idrogeologica e temporali emessa dall’Agenzia regionale di protezione civile e da Arpae Emilia Romagna. L’allerta è gialla. L’allerta completa si può consultare sul portale Allerta meteo Emilia Romagna.
Il Comune raccomanda di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso: fissare gli oggetti sensibili agli effetti della pioggia e della grandine o suscettibili di essere danneggiati; prestare attenzione alle strade eventualmente allagate e non accedere ai sottopassi nel caso li si trovi allagati; prestare particolare attenzione allo stato dei corsi d’acqua ed evitare di accedere ai capanni presenti lungo gli stessi.
Da inizio giugno ad oggi multati 18 mezzi per parcheggio non regolare e campeggio abusivo. A segnalare i casi in molti casi anche alcuni titolari di strutture ricettive
Il monitoraggio delle presenze turistiche sul territorio coinvolge attivamente la Polizia locale nel far rispettare le norme per garantire a visitatori e cittadini del ravennate serenità e sicurezza. In questo ambito sono stati svolti controlli sul campeggio irregolare dei camper. Dal 1° giugno 2019 ad oggi le sanzioni amministrative a camperisti sono state 18, nelle località balneari, per parcheggio non regolare e per campeggio abusivo.
Gli interventi sono stati svolti anche a seguito di alcune segnalazioni pervenute da operatori di attività ricettive e commerciali che avevano ravvisato comportamenti non consoni al decoro, come l’abbandono di rifiuti o l’occupazione di più stalli riservati al parcheggio delle auto, in contrasto con il Codice della strada. Il codice, infatti, stabilisce che i camper debbano, per soste di lunga durata, utilizzare le aree attrezzate e con servizi dedicati, ad esempio l’allaccio per l’energia elettrica e la fornitura idrica e lo scarico delle acque grigie.
«Riteniamo questi controlli – affermano il vicesindaco con delega alla Sicurezza Eugenio Fusignani e l’assessore al Turismo Giacomo Costantini – una valida azione per la corretta fruizione del territorio, soprattutto nella stagione estiva che vede una maggior affluenza di turisti. I lidi ravennati, del resto, sono attrezzati ad accogliere ogni tipologia di turista e quindi c’è attenzione anche per chi desidera soggiornare con il proprio camper, un modo ‘libero’ di spostarsi andando alla scoperta dei nostri 32 chilometri costa».
Quaranta ore di sedute per l’okay. Il presidente: «Dignità delle persone non si ferma con l’ostruzionismo»
La maratona è finita: la Regione Emilia Romagna ha approvato la legge contro la transomofobia. Il numero di emendamenti presentato dal centrodestra, in particolare dal gruppo di Fratelli d’Italia, ha sfiorato quota 1.800 e ha costretto il centrosinistra ad una lunghissima seduta iniziata giovedì pomeriggio e finita nella notte di venerdì.
Molto soddisfatto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini: «La dignità delle persone non si ferma con l’ostruzionismo. L’Emilia-Romagna fa un passo avanti importante sul terreno dei diritti, affermando il diritto alla piena autodeterminazione di ogni persona in ordine al proprio orientamento sessuale e alla propria identità di genere. Fissiamo un principio che mai deve essere messo in discussione, e cioè che ogni persona vale in quanto tale, per ciò che è».. Il via libera è arrivato con 33 sì e 10 no: il voto favorevole della maggioranza di centrosinistra, PD, Sinistra italiana e Silvia Prodi (Misto), i 5 Stelle e Gian Luca Sassi (Misto), e quello contrario di Lega, Fdi e Fi.
«Dopo 40 ore di seduta fiume dell’aula – prosegue Bonaccini – la legge è definitivamente approvata: ringrazio i consiglieri della maggioranza che con la loro determinazione hanno sempre assicurato il numero legale per arrivare al varo del provvedimento. Così come ringrazio tutti coloro che in Assemblea si sono confrontati nel merito arrivando a esprimere un voto favorevole. Da qui arriva un messaggio importante: la dignità delle persone non si ferma con l’ostruzionismo”» chiude il presidente cella Regione.
Calcio C / Lunedì 29 luglio si parte con la fase di prelazione, seguita il 12 agosto dalla vendita libera delle tessere. Tariffa promozionale per gli Under 14 e abbonamento gratis portando quattro nuovi tifosi
La locandina #LeoniSiNasce che affianca la campagna abbonamenti
“Leoni Si Nasce”. E’ il richiamo a quella scintilla che è dentro ogni ravennate dalla nascita, da cui riparte la campagna abbonamenti del Ravenna Fc: un messaggio che vuole coinvolgere sempre più una piazza che ha voglia di grande calcio e la sprona a condividere la propria passione. Sarà una stagione avvincente con un Girone B pieno di squadre di blasone, un campionato ricco di derby, di sfide emozionanti e di incroci che stimolano la fantasia e i ricordi di tutti gli appassionati di calcio.
La campagna abbonamenti si aprirà lunedì 29 luglio con la prima fase di prelazione, quella che consentirà agli abbonati della scorsa stagione di confermare il proprio posto a un prezzo scontato rispetto alla normale tariffa: tale opzione è esercitabile fino al 10 agosto. Alla fase di prelazione seguirà la vendita libera per i nuovi abbonati dal 12 fino al 31 agosto, vigilia dell’esordio casalingo al “Benelli” contro la Reggio Audace.
La campagna abbonamenti riparte da alcune certezze, come il mantenimento delle tariffe rispetto alla passata stagione e la conferma di alcune promozioni indirizzate a un pubblico più giovane, come universitari e Under 18. Due le novità di assoluto rilievo, la prima è l’estensione agli Under 14 (nella passata campagna era fino ai 12 anni) della tariffa promozionale a 10 euro. La seconda novità, identificata con il claim #IN4PERTE, è la possibilità di essere premiati condividendo questo amore per la squadra della nostra città. Durante la fase di prelazione un abbonato della scorsa stagione presentando dei nuovi abbonati avrà diritto ad uno sconto progressivo che può permettergli di avere diritto all’abbonamento gratuito portando quattro nuovi tifosi (sconto 25% presentando 1 nuovo abbonato, 45% con 2, 70% con 3 e 100% con 4).
Novità anche a livello di strutture, infatti grazie agli interventi di ristrutturazione per opera del Comune di Ravenna sarà razionalizzata la divisione dello stadio “Benelli”. Sono state installate, oltre che nel Parterre, anche nelle tribune laterali e centrali le nuove sedute per quello che sarà un unico settore denominato Tribuna Laterale Coperta. La Curva Vittorio Mero in fase di abbonamento sarà disponibile sono per quanto riguarda la nuova parte bassa, quella alta in metallo sarà aperta al pubblico solo in occasione di gare con particolare affluenza. Da ultimo l’abbonamento in Tribuna Daniele Corvetta garantirà a tutti gli abbonati l’ingresso esclusivo nell’area Hospitality, anch’essa del tutto rinnovata in vista della nuova stagione.
La sottoscrizione dell’abbonamento potrà essere fatta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19 oppure il sabato mattina dalle 9 alle 12 nella segreteria dello stadio “Benelli” (ingresso da piazza Sighinolfi). Tutti gli abbonamenti continueranno a essere caricati sulla RFC Fidelity Card, la carta dei tifosi giallorossi che garantirà agli abbonati numerosi vantaggi presso i partner del Ravenna Football Club.
Basket A2 / Proveniente dalla Stelle Marine Ostia, il classe 2001 ha partecipato all’Eyof in Ungheria con la maglia della nazionale Under 16
L’ala piccola classe 2001 Simone Farina
In arrivo un altro giovane innesto per l’OraSì. Si tratta dell’ala piccola Simone Farina, classe 2001, fresco del titolo di campione d’Italia Under 18 vinto con l’Honey Sport City Roma. Con la Nazionale Under 16 ha partecipato all’European Youth Olympic Festival di Gyor (Ungheria), giocando quattro partite e segnando 9.8 punti di media in 24 minuti di utilizzo. La scorsa stagione era in forza alla società Stelle Marine Ostia, in Serie C Silver.
Minibasket: torna il Restart Camp Dopo il successo del MiniBasket June, nell’ultima settimana di agosto torna il Restart Camp del Basket Ravenna. L’evento è aperto a tutti i bambini e bambine dai 6 agli 11 anni, anche alla prima esperienza, che vogliano divertirsi e giocare insieme uniti dalla passione per la pallacanestro. Il Camp si terrà da lunedì 26 a venerdì 30 agosto, con mattinate alla palestra Morigia e i pomeriggi al bagno Circle Beach di Marina di Ravenna. Cinque giorni di full immersion nella pallacanestro, dal risveglio muscolare in palestra alla lezione del giorno, con allenamenti mirati, tornei e partite. A seguire pranzo collettivo al mare, con trasferimento in spiaggia, tra playground, acqua, sabbia e merenda prima del rientro alle 18. Il Camp prevede la formula “solo mattina” dalle 8.30 alle 12.30 e il pacchetto giornaliero fino alle 17.30. Per informazioni e iscrizioni: Michela Franchetti 346.3679477.
Cento euro di multa ad ognuno di loro. Dalla strada non possono passare i mezzi con peso superiore ai 50 quintali
In questi giorni di parziale chiusura del ponte mobile, la polizia municipale è particolarmente impegnata nei controlli in città e nel far rispettare il divieto di transito ai camion. Nella giornata del 26 luglio, in mattinata, tre pattuglie hanno istituito un posto di controllo in viale Europa, dove vige il divieto di transito ai mezzi con peso superiore ai 50 quintali.
Nello specifico è stata utilizzata l’unità mobile, attrezzata con la strumentazione tecnica informatica specifica per il controllo delle norme che regolano il trasporto pesante. In totale sono stati controllati venti veicoli rilevando la totale mancanza delle dovute autorizzazioni di transito. Nove sono i conducenti sanzionati per un totale di circa 900 euro, i quali, all’atto della contestazione, hanno dichiarato essere diretti alla zona portuale per operazioni di carico o scarico. L’attività di controllo è finalizzata a sanzionare il comportamento di alcuni autotrasportatori che per abbreviare il tragitto o i tempi di percorrenza, non utilizzano l’anello di viabilità esterna, ma gravano sui percorsi cittadini arrecando criticità alla mobilità urbana.
Fusignani tiene il fiato sul collo al presidente dell’Autorità portuale che aveva ipotizzato la pubblicazione del bando da 250 milioni entro luglio: «Siamo al 26 e non sappiamo nulla, sarà difficile accada entro il 31». Intanto due draghe al lavoro al terminal crociere per spostare gli accumuli
Veduta aerea della penisola Trattaroli (foto Meetup A rivedere le stelle)
Due draghe sono impegnate nel livellamento del fondale in avamporto in previsione dell’arrivo di quattro navi al terminal crociere di Porto Corsini nel cui bacino di evoluzione si sono creati accumuli di sabbia. Il vicesindaco con delega al Porto, Eugenio Fusignani, coglie l’occasione per tenere il fiato sul collo dell’Autorità portuale a cinque giorni dalla fine di luglio che era stato definito pubblicamente dal presidente Daniele Rossi come il mese buono per la pubblicazione del maxi bando da 250 milioni di euro per la rimozione di 5 milioni di mc di fanghi e portare il Candiano a 12,5 metri di profondità. «Dopo anni di attesa ci aspettiamo che non ci siano ulteriori ritardi – ha detto il numero due di Palazzo Merlato, espressione in giunta del Pri che detiene la delega portuale da almeno tre legislature –, perché gli operatori portuali, che in questi anni hanno affrontato problemi e sacrifici e ai quali siamo vicini, hanno bisogno di interventi e risposte concreti, che solo un’opera così importante può dare».
A metà giugno il boss di via Antico Squero in una uscita pubblica di fronte a manager vari aveva circoscritto la pubblicazione del bando alla parentesi temporale «della seconda settimana di luglio». Siamo alla fine della quarta settimana e il bando non è ancora uscito.
«Al momento non abbiamo comunicazioni ufficiali riguardo all’uscita del bando – dice Fusignani –. Ma posso immaginare che sarà difficile avvenga entro luglio visto che siamo al 26 e ancora non ci sono annunci in vista. Dopo anni di attesa non fanno molta differenza 15 giorni, però visto che il presidente ha fissato un momento piuttosto preciso mi auguro che non si vada avanti di un mese perché quando si comunica una data con una certa precisione a una distanza piuttosto ravvicinata, poi si rischia di danneggiare la fiducia degli operatori nelle istituzioni».
E invece Fusignani vuole tutt’altro: «Siamo accanto agli operatori e al mondo della portualità, siamo con loro. Però sia chiaro a tutti che in questa partita, che è la partita per eccellenza della nostra economia, il Comune non ha possibilità di intervento perché tutta la competenze è in capo ad altre istituzioni». Se ci sono ulteriori ritardi allora occorre spiegarli: «Vanno fatti nomi e cognomi di chi sta prendendo tempo per la sua parte di lavoro. Chiunque è coinvolto in questa procedura deve avere ben chiaro che stiamo parlando di un’opera importante, non del porticciolo di Casal Borsetti, con tutto il rispetto per Casal Borsetti. E qualunque ente coinvolto ha dei dirigenti a cui spetta la responsabilità di fare la propria parte, senza indugiare».
La Fp Cgil: «Sensibile aumento dei fenomeni denunciati». La Regione studia appositi protocolli per quando arrivano in ospedale persone in stato di alterazione psicofisica
La Cgil chiede contromisure all’Ausl Romagna per arginare le aggressioni al personale sanitario. Il sindacato ritiene che sia necessario avviare subito un tavolo con l’azienda pubblica che riguardi sia la contrattazione integrativa, con accordi di videosorveglianza, che personale ad hoc formato nelle sedi opportune.
«Il fenomeno della violenza nei luoghi di lavoro – ricorda la Fp Cgil – è oramai riconosciuto, fin dal 2002, come un importante problema di salute pubblica. In Sanità si registra un sensibile aumento dei fenomeni denunciati, anche se tuttora sottorappresentato, in quanto in prevalenza sono denunciati i soli casi che producono lesioni agli operatori. Denunciare il fenomeno sulle testate giornalistiche e dare risposte emergenziali, con l’istituzione di fondi Regionali per il ripristino del servizio di Polizia all’interno delle strutture sanitarie (come era negli anni 90), non risolvono un fenomeno individuato come un problema di salute pubblica».
Allo stesso tempo la Fp Cgil ritiene prioritario spingere sull’attuazione di modelli organizzativi dei punti più esposti, come Pronto Soccorso, punti di primo intervento, e reparti di psichiatria, evitando che il personale si trovi isolato nella prima fase di attesa del paziente o famigliare, attivando sistemi di presa in carico Doctor to patient e non viceversa, con Equipe preparate per codici di intervento. «Tale riorganizzazione, in particolare del Pronto Soccorso, dovrà avvenire tramite una proficua concertazione, attraverso l’utilizzo dei fondi regionali stanziati»
L’intenzione del sindacato è quella di proporre la «costituzione di una Commissione paritetica (azienda e sindacati) con lo scopo di elaborare programmi di prevenzione alla violenza e l’istituzione di un team di persone formate per la gestione di situazioni critiche, attraverso: mediazione dei conflitti; diffusione di una politica di tolleranza zero verso atti di violenza; incoraggiamento del personale a segnalare prontamente gli episodi subiti e a suggerire le misure per ridurre o eliminare i rischi, anche con specifici momenti formativi; facilitando il coordinamento con le autorità di pubblica sicurezza. Tutto questo perché riteniamo che affrontare situazioni di violenza, riconosciute come un importante problema di salute pubblica, con strumenti utilizzati per problemi di ordine pubblico non raggiunga l’obiettivo di azzerare gli atti di violenza».
L’assessore regionale Sergio Venturi
Intanto la Regione nei prossimi scorsi ha annunciato l’intenzione di stilare un protocollo per ridurre il rischio di aggressioni sul luogo di lavoro per i medici, infermieri e operatori sanitari. A proporlo l’assessore alla Salute, Sergio Venturi: «Le aziende sanitarie hanno già un tavolo, avviato un anno fa, con la psichiatria e le forze di polizia con cui stanno facendo un ottimo lavoro all’interno delle Rems. Stiamo sviluppando insieme un ragionamento che oggi abbiamo deciso di ampliare anche ai pronto soccorso, dove assistiamo a un incremento significativo di infortuni sul lavoro causati da atti di terzi. Il tema centrale è incentivare gli operatori a presentare le querele in caso di aggressioni verbali o fisiche, perché hanno un importante effetto di dissuasione; valutare la possibilità di aumentare la presenza di telecamere all’interno degli ospedali; finanziare interventi di formazione diretta sul personale, che noi ci siamo impegnati a finanziare».
Infine, «saranno messi a punto- conclude Venturi- protocolli che possano essere attivati nei particolari momenti in cui arrivano in ospedale persone in particolari condizioni psico-fisiche garantendo, ad esempio, la presenza della pattuglia nella zona dell’ospedale».
L’organizzazione di volontariato dal 2011 opera a titolo di complementarietà con la Capitaneria di Porto per la sorveglianza e soccorso in ambito marittimo
Anche quest’estate, fino a metà settembre, il gommone bianco della Guardia Costiera Ausiliaria è di pattuglia lungo la nostra costa. Da Foce Reno alla pineta di Lido di Classe, nei week-end e nei festivi, i volontari sorvegliano ed eventualmente intervengono in soccorso di bagnanti al largo, di sub e diportisti. Oltre alla Guardia Costiera Ausiliaria, sul gommone sono ospitati soci di altre organizzazioni ravennati (Mistral, Pubblica Assistenza, Zarlot) con qualifica di Soccorritore o abilitati Aib. (Avvistamento Incendi Boschivi).
La Guardia Costiera Ausiliaria di Ravenna (precisamente: Guardia Costiera Ausiliaria VIII Regione Emilia-Romagna) è un’organizzazione di volontariato che, dal 2011, opera a titolo di complementarietà con la Capitaneria di Porto-Guardia Costiera per la sorveglianza e soccorso in ambito marittimo; ma fa anche parte del gruppo di associazioni di Protezione Civile del Comune di Ravenna, e pertanto i suoi volontari sono chiamati a intervenire a terra in caso di allerta meteo e calamità naturali, com’è avvenuto questa primavera, e per la tutela dell’ambiente.
Ogni anno la Guardia Costiera Ausiliaria “recluta” nuovi volontari attraverso un corso di formazione base aperto a tutti. Non sono infatti richieste particolari competenze, sia perché le occasioni di impiego sono molteplici, sia perché il volontario può, se lo desidera, successivamente conseguire ulteriori specializzazioni grazie ad accordi e convenzioni che la Gca. ha instaurato con altre realtà dell’associazionismo e della formazione. Per informazioni: http://www.guardcostaus-ravenna.it o su Fb @gcaravenna
Il centrodestra ha presentato 1.787 emendamenti. Si annuncia la seduta più lunga di sempre nella storia della Regione
Manuela Rontini (Pd) con la montagna di emendamenti presentata dal centrodestra
Maratona notturna in Regione per approvare la legge contro la transomofobia. Il disegno di legge presentato del centrosinistra è in discussione in queste ore. Il centrodestra ha presentato 1.787 emendamenti in ottica di ostruzionismo. Di fronte a questa mossa, l’Assemblea ha deciso di andare avanti ad oltranza per la discussione degli emendamenti. «Sono le 5 di mattina – scriveva questa mattina, 26 luglio, l’assessore al Turismo Andrea Corsini su Faebook – e non si molla di un millimetro. Avanti con i lavori dell’aula. Nonostante l’ostruzionismo dei partiti della destra, noi siamo qua a tutelare i cittadini della nostra straordinaria Regione».
Manuela Rontini – consigliera Faentina del Pd – ha raccontato sui social la maratona che dovrebbe concludersi nella mattinata di sabato: «Per fare ostruzionismo, le destre hanno presentato 1787 emendamenti sul progetto di legge contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Noi Consiglieri di maggioranza ci siamo organizzati per garantire, tutti insieme, il numero legale in Aula e il proseguimento delle votazioni”.
La seduta è iniziata il 25 luglio alle 16.43. Se l’aula finisse domani alle 12 sarebbe la seduta più lunga di sempre dalla nascita della Regione nel 1970. Alla seduta vanno aggiunte oltre sette ore di discussione generale, iniziata alle 11 di mercoledì. Il record precedente era detenuto da un’altra seduta di 20 anni fa che ebbe per protagonista il consigliere di opposizione di sinistra Carlo Rasmi. Con oltre 1.000 emendamenti dall’11 al 15 gennaio 1999 Rasmi bloccò per oltre 39 ore l’allora maggioranza sulla legge sul diritto allo studio.
Il provvedimento, su cui il centrosinistra è determinato al sì dopo aver trovato la sintesi e un dialogo coi Cinquestelle, mentre il centrodestra mantiene una dura opposizione- provvedimento auspicato dalle associazioni Lgbtqi e avversato da quelle cattoliche e pro vita potrebbe quindi passare alla storia di questa maratona. Nel centrosinistra molti sono rassegnati alla prosecuzione dell’Aula anche domenica.
Proprio per questo dalle file della maggioranza Igor Taruffi (Si) ha fatto appello a Fdi a valutare la rinuncia all’ostruzionismo non tanto “per noi consiglieri regionali che siamo pagati profumatamente” quanto per “la struttura amministrativa a cui stiamo chiedendo uno sforzo straordinario” che penalizza anche “le loro esigenze di vita famigliare”. Da Taruffi il riconoscimento a Giancarlo Tagliaferri, Michele Facci e Fabio Callori, i tre consiglieri Fdi di “essere riusciti a produrre il blocco dei lavori e dunque aver raggiunto l’obiettivo della visibilità politica”. Anche Andrea Bertani (M5s) rivolto a Fdi ha sottolineato dal suo punto di vista di esponente dell’opposizione che “è giusto e corretto segnare il punto politico. Ma ora Fdi sta scavando un solco tra ssé e il resto dell’Assemblea”.
“Se c’è qualcuno che ha voluto imporre una maratona è stata la maggioranza- ha replicato a Taruffi il meloniano Michele Facci- l’oltranza non l’abbiamo decisa noi, ma la maggioranza l’ha imposta ai lavori il primo e il terzo giorno dell’Aula. Su questa materia si è consumata, fin dalle sedute di commissione, una delle contrapposizioni ideologiche più forti di questo ente, almeno a mia memoria. Per questo non possiamo essere coinvolti sul tema dei lavoratori della struttura a cui siamo comunque riconoscenti”.
Un locale di Milano Marittima ospita lo show di una delle regine dell’hard italiano. La 40enne si racconta alla vigilia: «L’uomo usa i film solo per fare quello che deve fare in poco tempo e cerca la perfezione estetica». Selen? «Una di quelle che ha lasciato il segno nel settore». Porno maschilista? «Dipende da che lato lo si guarda»
Vittoria Risi (foto dal suo profilo Instagram)
«In un locale ho incontrato una coppia che mi ha ringraziato perché dice di aver avuto un bambino grazie ai miei film porno». Chiamatelo il miracolo della vita. Che pare possa incarnarsi nelle forme di una pornostar, quelle di Vittoria Risi con le sue misure 100-65-100. La 40enne veneta, tra le regine dell’hard italiano con dieci anni di carriera, il 27 luglio sarà all’Overdance di Milano Marittima per uno show dal vivo, «tra i divani, sentendo i clienti vicini, come è abitudine di questo club che non ha il palco classico. E poi c’è quella cosa che mi fa sempre ridere della torcia che mi illumina i genitali…».
Vittoria Risi in vacanza a Milano Marittima (foto dal suo profilo Instagram)
A 29 anni ha lasciato un lavoro da agente immobiliare per la carriera a luci rosse e la pittura, tornando alla passione che l’aveva portata a diplomarsi all’Accademia di belle arti. Il grande pubblico del piccolo schermo l’ha scoperta quando è arrivata a “Ciao Darwin” con Paolo Bonolis o quando posò nuda nel 2011 alla Biennale di Venezia nell’installazione di Gaetano Pesce nel Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi con cui poi ebbe una relazione.
Vittoria, quarta volta a Milano Marittima, qualche ricordo particolare dai tre precedenti da queste parti?
«A Ravenna ero già stata in passato anche prima dei miei spettacoli, un po’ come molti, penso. Tutte le zone dell’Emilia-Romagna sono divertenti, il vostro accento mi fa sempre sorridere. L’anno scorso mi sono fermata un paio di giorni in agosto in un albergo a Cervia e per una come me che è continuamente in viaggio su aerei e auto è stato bello trovarsi in un posto in cui abitualmente ci si muove in bici».
Vittoria Risi sull’opera d’arte di Gaetano Pesce alla Biennale di Venezia nel 2011
Che storia è quella della torcia?
«Quando è successo la prima volta mi ha fatto ridere davvero: un cameriere mi teneva il fascio di luce di una torcia puntato proprio sui genitali e lo ha fatto tutto il tempo del mio show e poi anche le volte successive. Mai successo da altre parti. La prima volta era un bengalese e faceva ancora più scena…».
Di solito che pubblico viene agli spettacoli?
«Varia molto spostandosi tra nord e sud. Sono stata una settimana fa in Svizzera e stavano tutti seduti e zitti, così si fa fatica a capire se stai piacendo. Ma anche i milanesi e i veneti di alcune parti sono uguali: a loro piace la parte sessuale della vita ma hanno paura a farsi vedere. Invece a sud di Roma trovo proprio il tifo e gli striscioni, è divertente questa differenza».
Vittoria Risi con Vittorio Sgarbi alla Biennale di Venezia (foto dal suo profilo Instagram)
E alle latitudini romagnole?
«Una giusta via di mezzo».
Sempre solo uomini sotto al palco?
«A Milano Marittima di solito sì ma in altri posti succede che vengano gruppi misti di amici. A Torino una coppia mi ha ringraziato perché dice che è riuscita ad avere un bambino guardando i miei film. Di solito le donne poi mi fanno i complimenti per la scelta forte che ho fatto».
E gli uomini invece cosa chiedono più spesso?
«Sempre e continuamente la stessa domanda: “Come faccio a diventare un attore porno?”. Non si immaginano che è una cosa difficile, non è che vai lì e scopi con l’attrice che preferisci. È un lavoro usurante, devi andare a comando, l’attore deve tenere anche per due-tre ore di riprese e deve venire quando lo chiede il regista».
Ravenna è la città di Luce Caponegro, l’ex pornostar Selen. Vi conoscete?
«Io ho iniziato nel 2008 quando lei aveva già smesso da un po’. Non ci siamo mai conosciute di persona ma so bene chi è, la vedevo in tv. A volte capita di parlare di chi ha lasciato il segno nell’ambiente e lei è di sicuro una di quelle».
Vittoria Risi (foto dal suo profilo Instagram)
Chi è la migliore pornostar italiana oggi in attività? Presenti incluse…
«Dirselo da soli non avrebbe senso. Se parliamo di quelle che lo fanno davvero con serietà, allora senza dubbio Valentina Nappi che lavora stabilmente negli Stati Uniti e vive facendo solo film e non fa spettacoli».
Quante iniziano e poi mollano?
«Ce ne sono diverse. Iniziano pensando che sia una passeggiata ma non è così, è un lavoro difficile, richiede impegno e non tutti possono farlo».
Internet ha fatto più male o più bene al porno?
«Sono entrata nel giro nel momento di passaggio da dvd a internet. Sono riuscita a vivere ancor gli allori dei dvd che erano produzioni con più soldi e più curate. Poi sei anni fa ho avviato il mio sito personale a pagamento, con Sofia Cucci siamo state le prime in Italia. Avevo fiutato il cambiamento ma sono stata anche consigliata bene: il mio compito è attirare le persone che vogliono vedere me ma dietro deve esserci tutta una organizzazione di professionisti che hanno competenze specifiche. Il servizio deve funzionare bene perché poi la gente si lamenta anche per niente».
Vittoria Risi (foto dal suo profilo Instagram)
Gestisce da sola i canali social come Instagram o Twitter?
«A volte anche io ma non solo io. Non mi piace ostentare troppo la mia vita privata, i webmaster consigliano di farlo ma io non ho voglia di far sapere dove sono quando sto per i cavoli miei, sono dell’altra generazione».
Oggi si potrebbe fare la pornostar senza il proprio sito internet?
«In Italia l’unica casa di produzione rimasta di fatto è la Pinko di Rimini quindi le possibilità di lavoro sono limitate. Siccome credo si inizi a fare questo lavoro per fare soldi allora magari è meglio usare tutti i canali con cui è possibile riuscirci».
Il consumo di porno via streaming con la facilità di saltare parti della visione ha cambiato il modo di confezionare il prodotto?
«In ogni caso una scena non può durare più di 20 minuti, con o senza possibilità di saltare le parti. E a volte sono noiose anche così. Di sicuro è cambiata la velocità con cui si realizzano le scene: una volta ci si prendeva una settimana per recitare anche la parte di trama e si andava a fare le riprese all’estero, adesso la trama non si fa quasi più. E va molto di moda il genere amatoriale, con gente normale come protagonista che non è nemmeno il massimo della bellezza ma magari c’è meno senso di disagio per chi guarda i film in coppia. Poi però l’uomo che guarda il film da solo cerca la perfezione estetica».
Vittoria Risi (foto dal suo profilo Instagram)
Il genere amatoriale può funzionare anche con una pornostar professionista?
«Se io sono una star voglio una cosa ricercata. Poi ci sono i live sul mio sito in cui ho un rapporto più diretto con i fan che telefonano o chattano con me. Ma anche nelle serate che faccio mi fermo sempre a parlare con chi mi aspetta dopo lo show, prima dell’alba non sono mai uscita dall’Overdance».
Il porno è maschilista?
«Dipende da che lato lo si guarda – sorride –. Può sembrarlo quando c’è una scena forte ma è recitazione ed è sempre la pornostar che regge il gioco. Io mi sento di tenere alta la parte femminile».
Ci sono poche registe donne…
«Perché verrebbero film più mentali, con più preliminari e meno spinti ma spesso l’uomo usa il film solo per fare quello che deve fare in poco tempo».
Vittoria Risi (foto dal suo profilo Instagram)
È una delle poche pornostar italiane che ha lavorato anche negli Usa. Quanta distanza c’è tra i due mondi?
«In America c’è grande professionalità. Ho avuto proposte per trasferirmi ma per scelte mie personali ho preferito di no e non sono pentita. Là è un’industria, tutti sono professionisti, tutti sanno cosa fare. Un esempio: quando ho girato per Brazzers la parte più difficile sono state le mille foto che hanno voluto fare sul set durante le pose ma sanno che per il business servono e quindi le fanno».
La ricerca della perfezione estetica, diceva. C’è troppa chirurgia plastica nel porno?
«Oggi le tecniche la rendono più accessibile, a chiunque. Anche nello spettacolo non hard. Io ho rifatto il seno la prima volta quando ancora non avevo in mente di fare questo lavoro, poi ci sono stati altri ritocchini dopo. Quando ho cominciato a disegnare e dipingere facevo sempre le donne molto curvilinee, forse l’avevo nel dna. Ma si può fare l’attrice porno anche senza rifarsi il seno: certe categorie chiedono proprio donne con seni piccoli, perché ad alcuni piacciono così».
Oggi quali sono le sue misure?
«Me le hanno prese l’ultima volta a Carnevale per farmi un bustino che poi hanno anche sbagliato. Dovrebbero essere ancora circa 100-65-100, ho una taglia 42-44. Sono proporzionata, che è la cosa importante: la classica forma a clessidra è quella che attizza…».
Wikipedia dice 96-60-96….
«Non è l’unico errore che c’è nella mia pagina ma rispondono che non si possono correggere…»
Si è data una scadenza entro cui smettere di fare hard?
«No, ma sto già preparando il mio “dopo”. Nell’ultimo anno mi sono fermata di più a Venezia per riprendere i miei lavori di pittura, sarà questo il mio “dopo”».
Quasi cento appuntamenti dal 25 agosto al dieci dicembre. Sono 48 i soggetti che li promuoveranno. Tra gli ospiti anche il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi
Quasi cento appuntamenti, dal 25 agosto al dieci dicembre, promossi da un totale di 48 soggetti. Questo è Viva Dante, l’appuntamento presentato nella mattinata di oggi e che fa entrare nel vivo il triennio alla fine del quale nel 2021 si ricorderanno i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. La rassegna annuale porterà in città dei relatori per le conferenze e sarà composta anche da spettacoli, concerti ed altri grandi eventi.
Tra le conferenze, 36, si segnalano i tanti appuntamenti nell’ambito del ricchissimo programma di “Dante 2021” organizzato da Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e Accademia della Crusca, tra cui la conversazione tra il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e Antonio Patuelli (13 settembre ore 17 sala Dantesca della Classense) e le “Letture Classensi”, contributo di altissimo prestigio agli studi danteschi internazionali, dove l’evento conclusivo vede la presenza del premio Strega Helena Janaczek (7 dicembre ore 17 sala Dantesca).
Emerge la ricchezza della proposta di spettacoli e concerti, 20. Tra questi la lezione spettacolo di apertura della Scuola estiva internazionale in studi danteschi, “L’umanista nel regno dei morti” (26 agosto ore 21 sala Muratori della Classense) dove la storia diventa narrazione avvincente; l’“OltreDante”, dove cento cittadini leggono i cento canti della Commedia (1-3 settembre dalle 18 nel cortile della Prefettura e agli Antichi Chiostri Francescani), i giovani della scuola che presentano all’Almagià il frutto dello studio e del lavoro del progetto “Dante a scuola con noi” (giovedì 26 settembre Almagià) e l’avvio del progetto triennale di Ravenna Teatro “Maestri per Dante” che prevede la residenza di grandi protagonisti del teatro contemporaneo; il 26 novembre inizierà Toni Servillo con lo spettacolo “Elvira” (teatro Rasi ore 21).
Il cuore degli eventi danteschi è l’Annuale di Dante, domenica 8 settembre a partire dalle 9, suggellato dall’offerta dell’olio per la lampada votiva alla Tomba. In questa cerimonia è racchiusa l’intera vicenda storica del poeta e dunque delle terre che sono state attraversate in vita e cantate nel poema sacro. Per questo sono stati invitati a essere presenti i sindaci delle città cantate nell’opera o rilevanti per la biografia e la fortuna dantesca, oltre un centinaio.
Il corteo, che ha una tradizione antica, quasi 70 anni, sarà punteggiato di poesia, versi e cori, grazie alla collaborazione con il Teatro delle Albe. La pluripremiata compagnia ravennate ha dato vita infatti allo straordinario progetto, realizzato su commissione di Ravenna Festival, “Inferno, Purgatorio e Paradiso. Chiamata Pubblica”. L’itinerario sarà articolato attraverso cori di cittadini, che fungeranno da segnatempo per gli artisti Ermanna Montanari, Marco Martinelli e Sandro Lombardi, chiamati a scandire i momenti salienti della celebrazione. A Lucia Battaglia Ricci il compito di restituire con le immagini il miracolo della poesia dantesca attraverso il “commento figurato”. L’arcivescovo di Firenze, cardinal Giuseppe Betori, in suggello al legame profondo tra le città a cui si legano la nascita e la morte del più grande poeta dell’Occidente, sarà officiante della “Messa di Dante”.
La basilica di San Francesco ospita altri eventi di grande valore simbolico, a partire dal “Transitus” (13 settembre ore 21) in coincidenza con la notte della morte di Dante, con la presenza del presidente della Cei cardinale Gualtiero Bassetti; e “La Divina Commedia nel mondo”, rassegna internazionale ideata da Walter Della Monica, a cui verrà conferito il Lauro Dantesco ad honorem, dedicata nel 2019 allo spagnolo (20 settembre alle 21). Sempre guardando il mondo, la sera del 31 ottobre con “Dante a Ravenna. La Commedia nel mondo” studenti di origine straniera leggeranno l’ultimo canto dell’Inferno nella loro lingua.
Delle 11 mostre si segnalano la sfida con i linguaggi della street art e dell’illustrazione di “Dante Plus” di Bonobolabo suggellata dal tributo al volto di Dante di Milo Manara (chiostri dell’Oriani, dal 6 settembre) e il percorso fotografico di “Dante Esule” di Giampiero Corelli, che nella dimensione itinerante che lo contrassegna parte dal porto (21 settembre ore 17 piazzale Tcr). Spazio a Dante anche nel programma di RavennaMosaico con un tributo di Riccardo Zangelmi in un percorso creativo attraverso i mattoncini Lego e con “Opere dal Mondo” (Mar e palazzo Rasponi, dal 4 ottobre).
Le 18 proposte di itinerari e laboratori permetteranno ad adulti e bambini di conoscere i luoghi danteschi fino ad addentrarsi nelle pinete, di creare mosaici a partire dalla collezione del Tamo dedicata alla Commedia e di entrare nel cuore della produzione musiva delle botteghe.
Non è tutto: il Comune di Ravenna chiama alla partecipazione i progettisti culturali per ampliare il palinsesto delle attività di Ravenna 2021. C’è tempo fino al 30 settembre 2019 per partecipare. L’avviso, pubblicato sul sito del Comune di Ravenna, intende stimolare la partecipazione alle celebrazioni dantesche per mettere in valore il prezioso legame di Ravenna con Dante. Destinatari della “call” sono tutti quei soggetti, eccezion fatta per le sole persone fisiche, che hanno idee e proposte per meglio valorizzare la dimensione dantesca di Ravenna, nei diversi linguaggi artistici e per i differenti e tanti fruitori.
Confermata la convenzione con l’Alma Mater, già sperimentata con successo con il recente Congresso Internazionale di studi danteschi. Sono previste azioni congiunte per la realizzazione di attività convegnistiche, seminariali, incontri pubblici ed altre iniziative di divulgazione scientifica e culturale. Grande spazio è previsto per la promozione e realizzazione di progetti di internazionalizzazione, soprattutto con il coinvolgimento degli studenti.
La chiamata pubblica per i progetti
La selezione non produrrà una graduatoria, ma un elenco di progetti valutati idonei al Programma di Ravenna nel centenario di Dante. Non è un bando e quindi non prevede l’erogazione di alcun contributo, ma la “call” costituisce l’inizio di un percorso in cui attraverso la ricognizione delle progettualità si aspira a creare una programmazione inclusiva e corrispondente alle aspettative e alle potenzialità del territorio e della comunità. Seguiranno poi altri interventi mirati specificamente al sostegno ai progetti emersi come congrui e pertinenti. In questa prima fase le proposte che risulteranno idonee, dopo un esame condotto dal Comitato dantesco cittadino, potranno avere delle agevolazioni economiche indirette, come per esempio la concessione gratuita di spazi e il supporto nella comunicazione istituzionale.
«Questo significa – scrive il Comune – che il soggetto proponente dovrà dimostrare all’interno del proprio piano economico e finanziario la sostenibilità del progetto e la reale capacità di attrarre altre forme di finanziamento (sponsorizzazioni, risorse proprie, attivazione di crowdfunding o contributi da parte di altri enti pubblici). Verrà poi percorsa una successiva procedura per quei progetti che necessitassero di risorse per raggiungere il pareggio di bilancio alla quale potranno partecipare solo i soggetti le cui proposte siano state ritenute idonee in questa prima fase». Le caratteristiche delle proposte presentate dovranno, inoltre, rispecchiare le dimensioni portanti del percorso di candidatura, per esempio utilizzo dei linguaggi della contemporaneità, stile partecipativo, internazionalizzazione, rivolgersi ad un pubblico diversificato per fascia di età e di stili culturali, proporre progettualità con evidenti elementi di qualità e innovazione sociale ed economica, capaci di innescare benefici per il territorio anche dopo il 2021. Le iniziative proposte potranno essere anche realizzate fuori dal territorio seppur con un legame esplicito con Ravenna.
Contestualmente viene avviata la procedura di evidenza pubblica per la progettazione del riallestimento del Museo Dantesco di Ravenna, resa possibile dal contributo della Regione e della Cassa di Risparmio. Si arriva infatti al superamento della storica gestione ripartita per competenza per un allestimento che, ispirato alle moderne tecniche museali, possa restituire la pluralità e l’universalità dell’opera dantesca e nel contempo la profonda relazione tra la nostra città e il suo poeta. Un comitato scientifico, composto da Maurizio Tarantino, Domenico de Martino e Giuseppe Ledda, ha tracciato, condividendo prospettive di studio e questioni di accessibilità, un progetto scientifico di riallestimento che mira a dare unitarietà all’esposizione e alla fruizione dei contenuti. Sulla base di questa indicazione è stato dato avvio alla procedura per l’affidamento della progettazione del riallestimento, fase fondamentale del percorso di riallestimento in cui le linee guida del comitato scientifico debbono trovare rispondenza progettuale. Pertanto è stata pubblicata una richiesta di manifestazione di interesse a partecipare alla procedura negoziata per verificare la presenza di imprese specializzate nella progettazione di allestimenti museali, con impiego di metodologie innovative, interessate a partecipare alla successiva procedura negoziata. La scadenza è prevista il 19 agosto.