In consiglio comunale Rosanna Biondi chiede che sia rivisto il Piano formativo dell’offerta e di dare più spazio all’informatica

Sono parole molto dure, e che sono state accolte non senza qualche protesta da parte della maggioranza, quella che Rosanna Biondi (Lega) ha pronunciato nei confronti dei laboratori inclusivi che sono presenti nel Pof del Comune di Ravenna. In particolare la consigliera leghista ha parlato di un «laboratorio grottesco» riferendosi a quello dell’Arcigay, definito dalla consigliera «un movimento politico che ha l’obiettivo del riconoscimento dei diritti gay, trans, lesbiche e intersex, attraverso la decostruzione dei ruoli di genere e dell’identità sessuale nella società e nella famiglia». Nel suo question time, rivolto all’assessore all’Istruzione Ouidad Bakkali (che non era presente in consiglio e farà avere risposta scritta entro quattro giorni).
Secondo Biondi «a forza di chiedere rispetto della cultura di chi arriva da altri paesi e della diversità sessuale di altri, sotto la pressione di psicologi e mediatori culturali, spersonalizzando i bambini nell’età evolutiva, si rischia di cancellare la nostra identità» e «i tragici fatti di Bibbiano dimostrano che queste figure possono indurre comportamenti falsati e manipolati con i noti risultati devastanti, e che la responsabilità dell’inserimento degli alunni stranieri nella scuola dell’obbligo riguarda la direzione didattica e non va caricata sugli alunni il cui unico dovere e’ di frequentare la scuola per istruirsi».
Biondi chiede al sindaco di «abolire con urgenza gli incontri con Arcigay e di verificare le competenze di chi gestisce gli inserimenti di alunni stranieri nelle classi, procedendo all’inserimento in classe dopo una seria verifica del livello di scolarizzazione, per non danneggiare la classe e il nuovo alunno». La Lega chiede inoltre «di impiegare le ore dedicate ai cosiddetti “laboratori”per ore di lezione di recupero delle materie scolastiche curricolari, soprattutto per colmare l’analfabetismo informatico, vera piaga dell’Italia anche ai più alti livelli dell’amministrazione dello Stato».
Da dieci anni lavorava in un supermercato a Faenza ma la sua carriera è finita nel peggiore dei modi perché, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, tutte le domeniche portava via della merce dalla rivendita. Ad essere arrestato un 42enne che era il responsabile della macelleria.
Il mercato di piazza Zaccagnini/via Sighinolfi a Ravenna entro il 10 novembre sarà dotato di altri due bagni pubblici che affiancheranno, anche nella collocazione, i due posizionati ai primi di settembre: nei pressi dell’edicola dietro lo stadio e nella zona dove è collocata la casetta per la distribuzione dell’acqua. In questo modo le quattro nuove toilette offriranno ad ambulanti e visitatori del mercato un servizio valido sia sotto l’aspetto igienico che della facilità di utilizzo. Tre volte al giorno, a cura di Azimut, è svolta l’attività di pulizia e controllo con l’esecuzione delle operazioni necessarie a mantenere i servizi igienici, a norma per l’utilizzo da parte delle persone disabili, in stato di decoro, sanificazione e fruibilità da parte dell’utenza. Il costo per accedere al bagno pubblico sarà di 50 centesimi (come nelle altre toilette pubbliche di Ravenna) che sono tutte geolocalizzate e quindi rintracciabili attraverso Google Maps.















La Procura di Ravenna ha chiesto l’archiviazione dell’indagine su Norbert Feher, alias Igor il russo, per l’omicidio di Salvatore Chianese, il metronotte 42enne e ucciso con una fucilata alla testa la notte tra il 29 e il 30 dicembre 2015, durante un giro di controllo alla cava Manzona di Savio.








Insisteva per uscire da casa ubriaco con l’auto della madre. Barricato al piano di sopra nella sua abitazione di Reda il giovane stava dando in escandescenze. Così quando la polizia, allertata, è arrivata a casa ha appreso dalla madre dell’uomo – 29enne – che la pretesa era quella di uscire di casa in condizioni di alterazione alcolica e mettersi alla guida della macchina della donna, che ha rifiutato facendolo infuriare.
È stato completamente riqualificato il Centro di documentazione sulla storia dell’agricoltura e della frutticoltura di Massa Lombarda. L’amministrazione comunale ha infatti completato in questi giorni il percorso iniziato lo scorso anno, che ha portato alla riqualificazione degli impianti elettrici e speciali (parte illuminotecnica, impianto antincendio e rilevazione fumi) della struttura.
L’azienda agricola biologica “I Cuori” di Bagnara di Romagna apre le porte al pubblico in occasione di “Zafferano in fiore”. Tante le iniziative in programma per domenica 20 ottobre: dalle 9 alle 11 si potrà partecipare a “Colazione e Zafferano” (su prenotazione), mentre dalle 10 alle 12 c’è “Magica Natura”, laboratorio per bambini dai 5 anni in su per realizzare una bacchetta magica. Alle 10, alle 11.30 e alle 14 è in programma la visita allo Zafferaneto, seguita alle 12.30 dal pranzo a base di zafferano e non, in collaborazione con il ristorante “il Molinello” di Bagnara di Romagna (su prenotazione).