Iscrizioni dal 22 maggio al 6 giugno a un “prezzo promozionale” di 400 euro
Annunciata la terza edizione del camp dell’Atletico Madrid, i cui istruttori torneranno a Ravenna dal 1° al 6 luglio. Un’opportunità unica, resa possibile dalla partnership creata dal Ravenna Football Club con la società spagnola. Gli allenatori madrileni per una settimana faranno divertire e sudare i giovani partecipanti. I ragazzi (ma anche le ragazze, essendo un camp aperto anche al calcio femminile) vivranno intensamente ogni momento della giornata, non solo sul campo, ma anche in sala multimediale dove avranno modo anche di approfondire alcuni aspetti tecnici grazie alle video lezioni tenute sempre dai tecnici spagnoli.
Gran finale allo stadio Benelli dove i giovani calciatori potranno mostrare a genitori e amici quanto appreso nella settimana.
In questa edizione una grande novità: oltre ai ragazzi che saranno selezionati per le amichevoli a Madrid contro i colchoneros, tutti i partecipanti potranno candidarsi allo Special Camp che l’Atletico organizzerà in primavera a Madrid per una settimana, un esperienza riservata a chi ha partecipato ai camp in giro per il mondo e che permetterà ai fortunati di vivere come un ragazzo dell’Academia, conoscere i giocatori della prima squadra e amici provenienti da tutte le parti del mondo.
Le iscrizioni (al “prezzo promozionale” di 400 euro) saranno aperte dal 22 maggio fino al 6 giugno per ragazzi e ragazze dai 9 ai 15 anni semplicemente collegandosi sul sito www.atleticomadridcamp.it.
Sul palco anche gli artisti dell’etichetta, Megàle, Nevica e Lebowski
I Savana Funk con Nicola Peruch
Venerdì 24 maggio la trasmissione radiofonica (diventata anche etichetta discografica) “Area51” (in onda su Radio Città del Capo di Bologna) organizza un mini festival musicale in centro a Ravenna.
L’appuntamento è in piazza Kennedy già dalle 18.30, con un dj-set curato da Madesi di Area51. Dalle 21 saliranno sul palco tre band protagoniste delle ultime uscite dell’etichetta Area51 Records. Si tratta del duo bolognese Megàle (cantautorato elettroacustico), di Nevica (progetto tra rock, new wave e canzone del produttore ravennate Gianluca Lo Presti) e dei marchigiani Lebowski (rock alternativo).
A chiudere la serata i Savana Funk, di cui si è parlato molto in questi giorni anche per essere tra i protagonisti del “Jova Beach Party”, il tour nelle spiagge di Jovanotti in programma questa estate. Si tratta di un trio di base a Bologna, ma nato nel 2015 tra Imola e Ravenna dall’incontro tra Aldo Betto, Blake Franchetto e Youssef Ait Bouazza, fautore di una miscela di funk, reggae, dub e blues. Per l’occasione la performance della band si arricchirà della collaborazione (alle prese con tastiere, synth e modulatori) con il musicista ravennate Nicola Peruch, che nel corso di una carriera ultraventennale ha condiviso il palco con Santana, Patty Smith, Dionne Warwick, Terence Trent D’Arby, Zucchero, Cesare Cremonini e molti altri.
L’ultramaratona partirà sabato pomeriggio da Firenze in direzione Faenza. 700 volontari e 23 punti ristoro lungo il percorso
Sono oltre 3.300 gli atleti iscritti alla 100 km del Passatore, la storica ultramaratona che collega Firenze a Faenza, la cui 47esima edizione è in programma nel weekend di sabato 25 (con partenza alle 15 da piazza del Duomo) e domenica 26 maggio. Si tratta di un record assoluto per la manifestazione (l’anno scorso gli iscritti erano quasi 300 in meno) denominata anche quest’anno “Le vie del Sangiovese”, campionato italiano assoluto e master di specialità.
Tra gli iscritti si contano 547 donne, 1.250 esordienti, 432 toscani, 157 faentini, 560 emiliano-romagnoli e oltre 120 atleti provenienti da 28 nazioni straniere (tra cui spicca la presenza di runner croati, pronti a disputare la corsa in quanto campionato croato di specialità). Iscritti anche 30 praticanti del nordic walking, disciplina che assegnerà l’ottavo titolo italiano Csen di specialità.
A sfidare il campione in carica Andrea Zambelli troviamo il recordman del Passatore Giorgio Calcaterra (12 edizioni vinte consecutive della Cento oltre a 3 titoli mondiali nei 100 km su strada), il trentino Silvano Beatrici (4° al Passatore 2018, 2° alla 100 km della Brianza nel ‘16), il varesino Roberto Isolda (fresco vincitore della 6 ore del Parco Nord), il rocchigiano Matteo Lucchese (vincitore della 100 km di Seregno 2018, 2° alla 50 km di Romagna 2018 e due volte vincitore della Pistoia-Abetone Ultra-marathon), il livornese Marco Lombardi (al successo nella 6 ore Coratina ’19 e 2° alla Canalathon 100 km), il brisighellese Marco Serasini (3° assoluto alla Firenze-Faenza 2013 e 2° alla 60 Km di Seregno 2015), il torinese Silvio Bertone (plurivincitore della 100 km Entre Terre et Mer) e il bolognese Luca Cagnani (vincitore della 6 ore del Drago 2018). Per quanto concerne gli atleti stranieri, troviamo l’ucraino Evgeni Glyva (2° alla Cento del ’13 e vincitore della Strasimeno ‘16), il russo Alexey Izmailov (plurivincitore della Championship of Russia e dell’ultramaratona notturna di Mosca), l’argentino Cristian Daniel Malgioglio (specialista nelle ultramaratone di 100 km e nelle 6 ore, vantando diversi successi in competizioni sudamericane), il brasiliano Niumar Velho e il capoverdiano Manuel Duarte Oliveira Jailson. In campo femminile troviamo la quattro volte vincitrice della Firenze-Faenza, nonché terza assoluta nel 2016 e detentrice del record femminile, Nikolina Sustic, oltre alle connazionali croate Veronika Jurisic (10^ assoluta nel Passatore ’17 e 3^ tra le donne, nonché 2^ nel 2014 sempre nella categoria femminile) e Antonija Orlic (vincitrice della 12 ore di Belgrado lo scorso anno) e la riminese Francesca Moroni, attesa nella top 10 femminile.
Come ogni anno, tantissime sono le associazioni di volontariato e i Servizi Sanitari che prestano il loro servizio alla realizzazione della Firenze-Faenza. L’edizione 2019 della Cento potrà contare sul supporto della macchina organizzativa che vede oltre 700 volontari, 23 punti di ristoro, 20 ambulanze lungo il percorso, 11 stazioni fisse attrezzate e gestite da medici, una decina di zone massaggi, 16 stazioni ricetrasmittenti fisse e mobili e numerosi interpreti.
L’edizione 2019 della Cento avrà un carattere ecosostenibile grazie alla collaborazione con l’amico e runner Don Luca Ravaglia, attraverso un vademecum che si riassume nel: non buttare rifiuti per terra, utilizzare solamente bicchieri lavabili, riciclabili e richiudibili per ridurre la quantità di bicchieri di plastica e carta gettati a terra e l’utilizzo di biciclette per seguire gli atleti. Ravaglia sarà disponibile a incontrare gli interessati in Piazza Vittorio Veneto alle 13.30 sabato 25 maggio per un brindisi e per una foto con chi aderirà all’iniziativa. Sempre in tema di ecosostenibilità, la Cento 2019 vede l’ingresso di “100×100”, progetto di Mariella Di Leo supportato da Brooks Sports che ha l’obiettivo di unire 100 donne di tutta Italia che correranno senza il supporto di alcun mezzo al seguito, facendo affidamento su se stesse e sui punti di ristoro allestiti lungo il percorso.
Per l’edizione 2019 del “Passatore” si riconferma la collaborazione tra l’ultramaratona e Ekis, The Coaching Company. A partire dal mese di aprile, la Cento e Ekis hanno fornito ai “centisti” e a tutti gli iscritti alla Newsletter dei brevi video sul mental coaching, inviando strumenti che permettano loro di avere la mente come alleato durante la preparazione e, soprattutto, durante la gara per portarla a termine con successo e soddisfazione. Il programma di “allenamento mentale” prevederà anche un appuntamento in diretta sulla Pagina Facebook della Cento con gli Sport Mental Coach Ekis, e una serata dedicata alla preparazione mentale prima della gara con Andrea Zavaglia a Faenza, nella sala mostra presso il Voltone Della Molinella, venerdì 24 maggio alle 20.30. Anche nel 2019, gli organizzatori, prevedono in concomitanza nei punti più probanti della corsa (il Passo della Colla e Marradi) due Coaching Clinic, un vero e proprio corroborante mentale lungo il percorso.
La consegna dei pettorali e degli indumenti, gli spogliatoi, i bagni chimici e il pasta party saranno in piazza Vittorio Veneto con gli stand accessibili dalle 10.30 fino alle 14 del 25 maggio.
La Cento 2019 sarà trasmessa in diretta esclusiva da Teleromagna sul canale 14 e sarà visibile in Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, oltre che sul sito internet della rete televisiva. Per quanto riguarda la radio, sarà possibile seguire il ‘Passatore’ con Radio Cose Belle, con la corsa sulle frequenze fm 101.3 e 91.0 e in diretta streaming anche tramite apposita App, realizzata appositamente da RCB.
Dal 27 maggio al 2 giugno la seconda edizione della manifestazione organizzata da RavennaFood e CheftoChef
Un momento della passata edizione
Un nuovo modo per vivere e gustare Ravenna, come cittadini e come turisti: “diPortainPorta – itineranti accoglienze alle porte storiche: Ravenna, Signora del Parmigiano Reggiano”. Un evento culturale e gastronomico, alla seconda edizione, per ricordare ai ravennati la ricchezza storico-artistica della cinta muraria della loro città, mentre a “chi viene da fuori” l’importanza delle porte come simbolo di accoglienza e di ospitalità. Il tema gastronomico è quel Parmigiano Reggiano che da sempre accompagna i cappelletti, i passatelli, la spoja lorda della tradizione culinaria ravennate.
Appuntamento dal 27 maggio al 2 giugno fra Porta Serrata, Porta Adriana, Porta Gaza e Porta Sisi.
Le Porte saranno presidiate dagli chef di RavennaFood e CheftoChefemiliaromagnacuochi che, grazie al supporto del Consorzio del Parmigiano-Reggiano e il sostegno del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, organizzano l’evento e gestiranno la parte enogastronomica. Fra i ravennati ci saranno Vincenzo Cammerucci di ‘Càmi’, Marco Cavallucci di ‘Cà del Pino’, Matteo Salbaroli di ‘Osteria L’Acciuga’ e ‘la Cucina del Condominio’, Mattia Borroni di ‘Alexander’, PierPaolo Spadoni di ‘Pancotto’, Alessandro Dembech di ‘La Rotonda’, Mirko Colanzi di ‘Alighieri Caffè’, Francesco Trevisan e Igli Nipoli de ‘La Capannina’, Marco Guerrini di ‘Cabiria’, Giuseppe Utili di ‘Marchesini’, Raffaele Parisi della ‘Pizzeria Rivaverde’.
A ogni Porta saranno presenti: i caseifici produttori di Parmigiano Reggiano per “la valorizzazione delle differenze”; compagnie teatrali e associazioni che metteranno in scena spettacoli creati ad hoc su storia, arte, teatro e gastronomia come il Le pere di Pinocchio e il formaggio di Matteo Gatta del Teatro delle Albe di Ravenna; gruppi musicali e di animazione.
Inoltre, grazie alla collaborazione di Trail Romagna che con l’apertura straordinaria delle “vecchie mura” proporrà un itinerario cultural-architettonico che collega le porte storiche della città (per informazioni e prenotazioni www.trailromagna.eu), accompagnati dalle cartoline illustrate delle porte a cura di Giovanni Gardini, quasi fossero preziose e monumentali cornici, che inquadrano altrettanti monumenti della città, svelandone curiosi dettagli e raccontandone piccole storie attraverso le voci di viaggiatori del passato.
Porta Serrata Verso valli e pinete. L’uscita da Ravenna che andava a S. Alberto verso Venezia, attraverso quel “selvatico di pregio” celebrato da Stecchetti: anguille e cefali, asparagina e spugnole, folaghe e fagiani. Dentro la Porta ci sarà una vera e propria Osteria, allestita dallo chef Matteo Salbaroli che ospiterà altri colleghi e amici che proporranno un menù dedicato all’edizione 2019 con al centro il Parmigiano Reggiano. Un evento, per 7 cene e due pranzi a 4 mani (cene tutte le sere e pranzi l’1 e 2 giugno). Oltre agli chef ravennati il pluristellato Igles Corelli, Francesco Di Natale, Riccardo Agostini, Simone Zoli, Davide Fiorentini, Omar Casali, Daniele Baruzzi.
E la sera del 27, all’inaugurazione dell’evento, sono invitati tutti i ravennati per sostenere l’opera di solidarietà dell’Antoniano di Bologna a seguito del progetto di Massimo Bottura. Una cena informale preparata dai cuochi di Cheftochef e progetto RavennaFood il cui incasso verrà devoluto all’iniziativa “operazione Pane” dell’ Antoniano di Bologna a sostegno delle realtà francescane e per aiutarle a garantire pasti caldi per tutte le persone che vivono in povertà e che bussano alla loro porta in cerca di aiuto (costo di partecipazione 20 euro, per informazioni e prenotazioni cell. 348 671 9771).
Porta Adriana Il Borgo San Biagio è la Romagna a tavola. Dalla “Faentina” giungevano cereali, uova di giornata e candidi squacqueroni, polli romagnoli e conigli, salumi di tutti i tipi che un tempo erano solamente di Mora Romagnola. E anche i viaggiatori entravamo da Porta Adriana per vedere gli splendori di San Vitale e per giungere in piazza. Ci saranno: i “Caselli” del Parmigiano Reggiano di ‘Terre di Montagna’, le sfogline, la “cucina del condominio” si trasferisce eccezionalmente e diventa un’osteria all’aperto, uno street bar gestito a rotazione dai bar del cento storico (Cabiria, poi Fresco e ancora il Fellini), spettacoli e musica.
Porta Gaza
Dolci merende in una Porta “sulle mura” nel cuore di Ravenna. Una passeggiata vicino alla complessità del Duomo, animazione e spettacoli per bambini e famiglie, un mercatino curato dai più piccoli per ridare senso alle cose. Assaggi informali e intriganti “dolci&salati”, la frutta e i diversi parmigiani, il gelato di Sbrino, le birre di Amarcord, barbeque gourmet, i laboratori delle associazioni.
Porta Sisi
Cucina classica e innovativa fra tre Porte per un vero borgo. San Rocco, una vera comunità con le sue feste popolari verso quella via Mazzini ricca di palazzi signorili. E dalle “Ville Unite”, da quella via Ravegnana che porta a Forlì, giunge la frutta delle “terre alte”. Le prime ciliege e le “mugnache” (albicocche), pesche e susine, ma anche fave e cipolle, i primi piselli per un piatto di “strichetti” e piadine con formaggi, salumi e erbe selvatiche. A Porta Sisi ci sarà il Mercato dei Contadini e l’abbinamento con il Parmigiano Reggiano e le sfogline, per creare il proprio percorso gastronomico personalizzato: conoscere gli ingredienti di impasto e ripieni, scegliere la pasta fresca, spostarsi allo stand “di cottura” e creare l’abbinamento con il condimento preferito proposto dai dagli chef della manifestazione. E i classici ‘dolce&salato’ di Angela Schiavina completeranno il magnifico tour del Parmigiano Reggiano.
Per informazioni e prenotazioni: cell. 348 671 9771, info@diportainporta.eu.
Ginnastica ritmica / A Baku, in Azerbaigian, la diciassettenne ravennate conquista il sesto posto alla palla e il settimo al nastro nella rassegna continentale. Fuori dai giochi al cerchio e alle clavette
Milena Baldassarri impegnata alla palla all’Europeo di Baku
Milena Baldassarri torna a casa con un sesto e un settimo posto conquistati nella 35ª edizione dei campionati europei di ginnastica ritmica. Si tratta di un buon bilancio per la diciassettenne ravennate, in una rassegna dominata dalle gemelle Averina, con le due russe che si dividono la posta conquistando tutti e quattro gli ori nelle finali di specialità (Dina leader a cerchio e nastro e Arina a palla e clavette). Senza il concorso generale, che si disputerà nel 2020 a Kiev e nel quale l’Italia potrà presentarsi con due ginnaste tra le migliori 12 nel gruppo A dell’élite del Vecchio Continente, il programma senior vedeva contrapposte le big europee nei quattro attrezzi, a tre mesi esatti dal Mondiale qualificante per i Giochi di Tokyo, che si terrà sempre alla Milli Gymnastike Arenasi di Baku, dal 19 al 24 settembre.
Settima posizione al nastro per la diciassettenne ravennate
Nelle finali resta così a mani vuote Baldassarri, sesta alla palla (punteggio 20.400) e settima al nastro (17.950), proprio nella specialità che l’aveva incoronata vice campionessa del mondo, a Sofia nel 2018. Nelle qualificazioni la ginnasta cresciuta nell’Edera Ravenna, che nel weekend del 1° e del 2 giugno dovrà difendere il titolo 2018 al PalaRuffini di Torino, si è presentata con una routine alla palla molto intensa sulle note di “Non andare via” del celebre brano francese “Ne me quitte pas”, ottenendo un 19.750 che è valso l’ottava piazza. Il cerchio di Milena non si è chiuso, con il 17.600 che è stata la naturale conseguenza di uno sbaglio in apertura, portando al 13° posto, ma anche lo specchio di una prova che senza il fuori pedana sarebbe stata di altissimo profilo. Al nastro è stata tutta un’altra musica quella dell’argento iridato di Sofia 2018, che si è portata a casa un ottimo 18.80, giungendo quinta. Alle clavette, invece, il 20 tondo ricevuto dalla giuria internazionale ha eclissato le ambizioni di finale della diciasettenne di Ravenna, inchiodata per un errore.
Canottaggio / A Essen, in Germania, l’atleta della Canottieri Ravenna sale sul secondo gradino del podio nel Quattro di coppia alle spalle dei pedroni di casa tedeschi
Alexandra Kushnir seconda da sinistra, assieme a Ramella Pagnoncelli e Corazza
Alexandra Kushnir vince l’argento nel quattro di coppia agli Europei Junior di canottaggio tenutisi il 18 e 19 maggio a Essen, in Germania. È la prima medaglia internazionale per la giovane atleta ravennate, dopo il quinto posto agli Europei e il settimo ai Mondiali Junior dello scorso anno, sempre in quattro di coppia. Ed è anche la prima medaglia internazionale femminile per la Canottieri Ravenna.
Dopo solo quattro giorni di raduno, la barca di Alexandra si presenta nelle acque del lago Baldeneysee con l’obiettivo minimo della finale. Kushnir è al carrello numero 3 dell’imbarcazione composta da Ilaria Corazza come capovoga, Laura Pagnoncelli al numero 2 e Alice Ramella al 4. Dopo avere vinto con autorità la batteria e la semifinale, il quartetto azzurro si presenta in acqua tre pronta a giocarsela con Romania, Francia, Germania, Repubblica Ceca e Svizzera.
Allo start, le atlete di Germania e Repubblica Ceca sfruttano la loro maggiore potenza per portarsi al comando. L’Italia non si scompone, sa che il suo punto di forza è il ritmo e mantiene il contatto con la testa della gara. Al passaggio dei 500 metri la barca dell’atleta della Canottieri Ravenna è quinta, a quattro secondi dalle tedesche, e inizia la sua progressione. Palata dopo palata lo scafo azzurro recupera preziosi centimetri sulle battistrada. La barca di Kushnir è la più veloce nella seconda frazione di gara e supera prima Svizzera e poi Francia. Ai mille metri è terza con un secondo e mezzo di ritardo dalla Germania e un secondo dalle ceche.
Alexandra Junior è tesserata per la Canottieri Ravenna
La terza frazione è la più combattuta, le barche. La terza frazione vede la Francia cedere definitivamente, mentre l’Italia continua a rosicchiare lo svantaggio, recuperando un altro mezzo secondo alle due battistrada. Gli ultimi 500 metri non sono per i deboli di cuori. La Germania padrone di casa riesce ad allungare mentre il quattro di coppia di Alexandra piomba come un fulmine sulle Repubblica Ceca. È un punta a punta emozionante ed è l’Italia a spuntarla sul traguarda per 14 centesimi. L’Italia chiude in 6’40”44, a due secondi dalla Germania. Bronzo per la Repubblica Ceca, quarta la Francia, quinta la Romania e sesta la Svizzera.
Una grande soddisfazione per Alexandra, che anno scorso aveva primeggiato a livello italiano con un titolo italiano junior ed un argento agli Italiani Under 23. Ma è solo la prima tappa del 2019 della giovane ravennate. La strada per i Mondiali junior di Tokyo, che si disputeranno dal 7 all’11 agosto nel campo di regata costruito per l’Olimpiade dell’anno prossimo, è ancora lunga e nessuna atleta è sicura del proprio posto. E nel frattempo ci saranno i campionati italiani Junior a Varese l’8 e 9 giugno.
Originaria di Dakar, la 46enne Fatou Boro Lo ha pubblicato un video di critiche su Salvini. La solidarietà del consigliere comunale Maiolini
Insulti razzisti su Twitter per Fatou Boro Lo, candidata di Possibile nella lista Europa Verde ha pubblicato un video di critiche verso Matteo Salvini ed è stata insultata anche in maniera pesante, con frasi razziste e sessiste. «Non mi aspettavo così tanta cattiveria – ha detto lei in un’intervista a Fanpage – Sono sconvolta da tanta volgarità. Ho cominciato a rispondere ma poi ho desistito. Insulti sessisti e razzisti. Siamo nel 2019 e ancora insultano le donne in quanto donne. Ma questo mi dà solo forza per lottare per chi subisce ogni giorno violenze verbali e discriminazione». La candidata è moglie di Andrea Maestri, ex deputato e membro della segreteria nazionale di Possibile.
Fatou Boro Lo, 46enne, è originaria di Dakar e da vent’anni vive a Ravenna insieme alla sua famiglia. Candidata nella lista di Possibile, nel suo video criticava il ministro dell’Interno accusandolo di fare propaganda sui più deboli. Questo il video che ha scatenato le critiche nei suoi confronti.
Ho una cosa da dire: sono arrabbiata. Anzi, incazzata nera. Perché il comportamento di #Salvini sulla #Seawatch è vergognoso. Come al solito, sa solo fare propaganda sulla pelle dei più deboli, aiutando mafie e trafficanti di esseri umani. E non se ne può più. #RestiamoUmanipic.twitter.com/MyJ8ah35Ky
Dal consiglio comunale arrivano comunque le prime parole di solidarietà. Sono quelle di Marco Maiolini (gruppo Misto, attivista del Movimento 5 Stelle): «Ho letto, – scrive su Facebook – che alcune “belve mediatiche” hanno offeso pesantemente la candidata al Parlamento europeo, nonchè nostra concittadina, Fatou Lo Boro. La cosa mi lascia veramente interdetto, perché la vigliaccheria di chi si nasconde dietro una tastiera, sembrerebbe non avere più limiti. Condanno senza mezzi termini gli insulti razzisti e sessisti verso una signora, che si occupa di politica mettendoci la faccia, auspicando che anche altri facciano la stessa cosa, perché alle idee non condivise, si devono contrapporre altre idee. Le offese sono l’arma dei prepotenti che non hanno argomenti. Certo è che questo clima di odio razziale deve smettere, e deve placare i toni chi ci sguazza, pensando di ricavarne un vantaggio elettorale. Tutta la mia solidarietà Fatou»
La donna è spirata il 5 maggio scorso. La procura ha indagato quaranta persone dell’ospedale di Ravenna
Si è svolta a Bologna l’autopsia su una 59enne ravennate morta il 5 maggio scorso all’ospedale di Ravenna per un caso sospetto di Creutzfeldt-Jakob, una cui variante è meglio nota alla opinione pubblica come ‘morbo della mucca pazza’. Lo scrive l’Ansa che rileva anche come l’autopsia si sia svolta all’obitorio dell’ospedale ‘Bellaria’ di Bologna con particolari precauzioni indicate dalla stessa procura di Ravenna.
Sono 40 le persone indagate – tra medici e altro personale sanitario – per omicidio colposo distribuiti tra i due reparti che hanno avuto in carico la paziente: Malattie Infettive e Neurologia. La patologia, una malattia neurodegenerativa rara, colpisce in forma sporadica. Ma il contagio può avvenire anche per ingestione di materiale infetto: da qui le precauzioni speciali a cui sono stati chiamati gli anatomo-patologi Carmine Gallo e Irene Facchini, esperti nella diagnosi del morbo, incaricati dalla Procura ravennate che vuole fare luce sull’episodio.
La polizia ha fermato un 26enne che era fuggito da un negozio di alimentari. Il reato è quello di rapina impropria
La polizia ha arrestato un 26enne per il reato di rapina impropria. L’uomo è fuggito da un negozio di alimentari in via Carducci senza pagare una bottiglia di rum e una birra. Il negoziante ha tentato di fermarlo ma l’uomo gli si è scagliato contro cercando di colpirlo riuscendo a fuggire in strada. Poco prima lo stesso soggetto era stato controllato dalla polizia davanti alla stazione perché stava disturbando i passanti. A fermare il ladro sono stati gli stessi equipaggi di polizia di Stato e polizia municipale che erano intervenuti poco prima. Il 26enne è un ghanese incensurato titolare di un permesso di soggiorno per motivi umanitari. In mattinata il giudice ha convalidato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia, in attesa dell’udienza fissata per il giorno 10 giugno prossimo.
Si terrà giovedì sera. Nel corso dell’incontro saranno illustrata la prevenzione del virus West Nile in particolare nei chiari da caccia e nelle aree allagate
Giovedì 23 maggio, alle 20,30 nella Sala Buzzi di viale Berlinguer 11 a Ravenna, si terrà una serata informativa sulle modalità con cui prevenire il rischio sanitario da West Nile Virus, cosiddetta febbre del Nilo. Tra i modi suggeriti anche la possibilità di introdurre un pesche ghiotto di larve di zanzare: il gambusie che può essere un’alternativa al larvicida.
Le zone umide, i chiari da caccia e le aree periodicamente allagate sono molto diffuse sul territorio della provincia di Ravenna e possono costituire focolai particolarmente attivi per lo sviluppo e la proliferazione della zanzara del genere Culex, responsabile della trasmissione del virus West Nile. Per questa ragione è necessario garantire una gestione efficace di queste aree.
L’incontro di giovedì è rivolto ad agricoltori, cacciatori e gestori dei chiari da caccia per approfondire il tema e sottolineare l’importanza e la necessità del trattamento periodico delle aree allagate, come sistema di prevenzione delle malattie trasmesse da insetti vettori, nonché sulle corrette pratiche da adottare. Interverranno funzionari della Regione Emilia-Romagna – Servizio Agricoltura, Caccia e Pesca, dei Comuni della provincia di Ravenna e dell’Ausl della Romagna e tecnici di Azimut e Sireb.
In occasione della serata saranno presentate le “Linee guida per la gestione ed il trattamento delle aree periodicamente allagate” elaborate da Azimut e Sireb, le aziende che si occupano dei servizi di disinfestazione sul territorio provinciale, nelle quali saranno spiegate cosa e come fare per limitare la proliferazione delle zanzare (prodotti, quantità, frequenze, metodi ecologici, ecc). La Regione, l’Ausl e i Comuni della provincia, nell’ambito di un Piano di lotta integrata per la lotta alla zanzara, stanno conducendo una serie di attività volte alla riduzione del rischio di malattie infettive trasmissibili all’uomo attraverso la puntura di insetti vettori.
Gli indici che riguardano il sistema sanitario sono soddisfacenti ma ci sono troppe morti per infarto e tumori. Alto il numero di asmatici
Ravenna si piazza al settantesimo posto nella classifica della salute stilata dal Sole 24 Ore. Dodici i fattori di cui il quotidiano economico ha tenuto conto e soltanto due quelli in cui la città eccelle. Il primo è il tasso di emigrazione ospedaliera, ovvero sia il numero di cittadini che si fa curare in città diverse. Ravenna è al settimo posto (in una classifica in cui si premia naturalmente il minore è il tasso di emigrazione): solo il 3,1 per cento dei residenti si fa curare fuori regione. Si tratta del tasso migliore in Romagna (davanti a Forlì – Cesena, ottava, e Bologna, nona). La città è nella top ten (nona) per quanto riguarda il tasso di mortalità. In provincia, fa meglio solo Rimini, terza.
Buono tutto sommato anche il ventisettesimo posto che riguarda la ricettività ospedaliera e anche il ventiseiesimo posto per disponibilità dei medici di base. Insomma: a livello di sistema la sanità di Ravenna sembra funzionare. Le dolenti note arrivano invece sulla salute in senso stretto: Ravenna è al 103esimo posto (su 107) per consumo di farmaci per asma e rimane in basso anche in altre importanti parti della classifica: mortalità per tumore (82esima), mortalità per infarto (90esima), farmaci per ipertensione (84esima). Basso anche il numero dei geriatri, nonostante una popolazione mediamente anziana la città è solo all’86esimo posto. Questi indici affondano Ravenna, facendone la terzultima città della Regione (solo Ferrara e Piacenza fanno peggio) mentre Rimini – ventiseiesima – e Forlì – Cesena – quarantacinquesima – si piazzano molto più in alto nella classifica finale.
La manifestazione che unisce ai suoni tradizionali il teatro d’improvvisazione entrerà poi nel vivo a Classe. Il programma
Torna a Ravenna, dal 23 al 26 maggio, “Oh!Festivà!”, festival internazionale di musica popolare e teatro d’improvvisazione, con quattro giorni di eventi culturali. L’appuntamento è nell’area della Festa dello Sport di Classe con un’anteprima il 23 maggio in piazza Kennedy, in centro a Ravenna. Dalle 19 ad aprire la serata sarà il teatro con Mix-in’Drama; a seguire per la musica l’organico di oltre venti elementi dell’Orchestrona di Musica Popolare di Forlimpopoli.
A organizzare due associazioni del territorio ravennate, Légion Étrangère d’Impro (LEdI-Yakar) e Amici della Tammorra, attive nella promozione culturale e sociale in tutto il territorio.
Il festival propone serate caratterizzate – scrivono – da «un’atmosfera di gioia, leggerezza, per ballare le danze Bal Folk e la tradizione catalana dell’Orquestrina Trama, le pizziche-pizziche pugliesi e le tammurriate campane di Canto Antico, le tarantelle calabresi con Magarie e Sazèri Musica Agricola»
In programma anche un torneo internazionale di improvvisazione teatrale. Tutte le sere, nello stand gastronomico, specialità a tema.
Il programma completo, giorno per giorno, cliccando qui.