domenica
20 Luglio 2025

Ferrovie, chiuso per manutenzione per cinque giorni un passaggio a livello a Ravenna

Si tratta di quello su Vicolo San Sebastiano, zona via Canalazzo

Vicolo San SebastianoDalle 8 di lunedì 3 alle 19 di venerdì 7 dicembre, Rete Ferroviaria Italiana eseguirà lavori di manutenzione al binario in corrispondenza del passaggio a livello su Vicolo San Sebastiano, a Ravenna (zona via Canalazzo).

Per consentire l’operatività del cantiere, il traffico stradale sarà temporaneamente deviato su itinerari alternativi, concordati con il Comune di Ravenna e opportunamente segnalati.

I lavori, che prevedono anche la riasfaltatura della strada in corrispondenza del passaggio a livello, «produrranno vantaggi anche in termini di migliore comfort per le auto nella fase di attraversamento», scrive Rfi.

Nessuna ripercussione sulla circolazione dei treni sulla linea Ravenna – Rimini.

 

In memoria di Marco Dezzi Bardeschi, ricercatore dell’autenticità dei monumenti

L’architetto fiorentino era stato autore del progetto di conservazione della Biblioteca Classense tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta

Marco Dezzi Bardeschi E Virgilio
Marco Dezzi Bardeschi sul cantiere della Manica Lunga della Biblioteca Classense con Virgilio, capo muratore bravissimo e indimenticabile

È scomparso a 84 anni, in questi giorni, a Firenze, Marco Dezzi Bardeschi, tra i più illustri architetti italiani, un maestro nella cultura della conservazione dei monumenti. Allievo di Giovanni Michelucci e di Piero Sampaolesi, nella sua ricca vita di studioso e progettista, Marco Dezzi Bardeschi ha incontrato anche Ravenna.
Si era nel 1976 e il giovane architetto, fresco di nomina a professore ordinario di Restauro dei monumenti al Politecnico di Milano, veniva incaricato dal Comune di Ravenna di effettuare le indagini preliminari a un intervento programmato di conservazione e di recupero del complesso Classense. Quelle indagini dovevano servire a costituire, dopo anni di “restauri distruttivi e di riusi impropri”, l’effettiva autenticità storica della Fabbrica. Nascevano così i suoi scritti sugli architetti Giuseppe Antonio Soratini e Camillo Morigia, gli artefici dei settecenteschi spazi bibliotecari, e l’esplorazione sugli archivi cittadini per ricostruire la cronistoria dei lavori compiuti sulla grandiosa fabbrica Camaldolese, la Classense, dal 1515, anno della fondazione, al 1975.
Indagini interdisciplinari che non tralasciavano di documentare e la significativa presenza avuta dal monastero nella topografia cittadina e gli effetti che la cultura del restauro, negli anni a cavallo fra Ottocento e Novecento, grazie a Corrado Ricci, aveva prodotto sui più prestigiosi monumenti della città. Una coerente e coordinata attività di studio confluita, ad eccezione dello scritto sul Morigia, nel volume Ravenna la fabbrica della città. La città la cultura la fabbrica ancora oggi fonte insostituibile di informazioni.

Tutto andava in direzione di un progetto destinato a “procedere su un doppio registro: quello della conservazione (senza privilegi, né selezioni di parti) di ciò che già esisteva e costituiva il risultato dell’accumulazione materica che la storia consegnava in eredità; e quello dell’innovazione ossia del nuovo apporto, autonomo, che a nostra volta lasciamo impresso sulla fabbrica a testimonianza del nostro uso e del nostro passaggio”. Così scriveva, esponendo nel secondo volume attinente al cantiere della Manica lunga il suo progetto d’intervento. Una svolta metodologica netta nella cultura del restauro, che Dezzi Bardeschi riteneva dovesse essere sostituito dal termine “conservazione”, dove egli, con la passione che distingueva ogni suo “atto d’amore” nei confronti di uno spazio monumentale degradato, «calava la sua offerta di idee e di materiali» conducendo appunto il cantiere «all’insegna dell’aggiungere, non del sottrarre».

La sala degli otto pilastri al piano terreno, le sale di lettura al piano ammezzato della Manica Lunga, con la scala d’accesso tra il piano ammezzato e il primo piano, sono lì a testimoniare l’inconfondibile segno architettonico lasciato sul palinsesto classense da un maestro eclettico, poliedrico, che puntava sempre, in perfetta sintonia con le linee culturali indicate dai bibliotecari, su soluzioni di alta creatività come testimonia il pavimento a mosaico della Manica Lunga da lui ideato e disegnato, in stretta sinergia con Maria Grazia Brunetti che ne fu la realizzatrice, dove chiaro è il percorso di un’attività teorica e progettuale imperniata sulla lezione umanistica di Leon Battista Alberti, omaggiato di un suo simbolo, l’occhio alato, realizzato «con impasto di candidi frammenti vetrosi», angolo visuale di percorsi concettuali, fantastici ed ellittici che si dipanano tra ciottoli di fiume, granito e vetri colorati. Il tutto, annotava Dezzi, «scandito da aerei punti luce, come luminosi pianeti scagliati in aria da archi tesi di fili di ferro color cielo».
Oggi, purtroppo, quelle «soluzioni di alta narratività» dall’autore così descritte risplendono solo in un indimenticabile reportage fotografico effettuato al momento dell’inaugurazione da Gabriele Basilico. Quei punti luce, pur visibili allo sguardo di chi oggi si affaccia nella sala, andrebbero ripristinati nelle loro originarie modalità, per rimanere fedeli alla memoria artistica di un grande dell’architettura italiana.

La Trilogia d’autunno del Ravenna Festival verso il gran finale

Il programma dell’ultimo trittico di opere verdiane, in scena fino al 2 dicembre

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Una foto dal Nabuccolirica

La Trilogia d’Autunno 2018, che corona la XXIX edizione di Ravenna Festival con la sfida di portare tre opere sullo stesso palcoscenico sera dopo sera, è all’ultimo trittico, dopo i successi dei debutti e delle prime repliche (che terminano stasera, 29 novembre): Nabucco, Rigoletto e Otello saranno di nuovo in scena, a partire dall’appuntamento di venerdì 30 novembre, quando l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini sarà guidata da Alessandro Benigni. Alle 20.30, il Nabucco “biblico-archeologico”, firmato alla regia da Cristina Mazzavillani Muti al pari degli altri due titoli in programma, tornerà ad esplorare la materia verdiana e in particolare quell’amore per la coralità e per il personaggio che segna tutta la parabola creativa del compositore. L’omaggio a Giuseppe Verdi continua sabato 1 e domenica 2 dicembre, rispettivamente con Rigoletto e Otello.

Nabucco è il baritono rumeno Serban Vasile, mentre le principesse Fenena e Abigaille sono rispettivamente Lucyna Jarzabek, dalla Polonia, e Alessandra Gioia. Ismaele, oggetto della contesa amorosa, è Riccardo Rados, mentre Evegeny Stavinski veste i panni del gran pontefice degli ebrei Zaccaria. La sua controparte in campo assiro-babilonese è il gran sacerdote di Belo, interpretato da Ion Stancu. Abdallo, l’ufficiale fedele a Nabucco, e Anna, sorella di Zaccaria, sono invece Giacomo Leone e Renata Campanella. Il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” è guidato da Martino Faggiani e Massimo Fiocchi Malaspina. Accanto a Cristina Muti, il lighting designer Vincent Longuemare, il visual designer Davide Broccoli, il consulente per le immagini Paolo Micicché, il sound designer Alessandro Baldessari, Alessandro Lai per i costumi.

Info e prevendite: tel. 0544 249244; biglietti da 18 a 70 euro.

Torna il “temporary shop” natalizio di Faenza con le idee regalo di 29 ceramisti

Dall’1 al 24 dicembre in corso Mazzini gli artigiani si presentano insieme per fare squadra

Temporary Shop 2016 2Dopo il successo degli ultimi tre anni, Ente Ceramica Faenza organizza il Temporary Shop della Ceramica, la mostra e vendita temporanea di ceramica faentina in occasione del Natale 2018, appuntamento ormai consolidato del “calendario natalizio” di Faenza.

Dall’1 al 24 dicembre saranno 29 i ceramisti all’interno dello spazio in Corso Mazzini 35 che rappresenteranno collettivamente l’identità ceramica faentina, “un’identità – scrivono gli organizzatori – che prescinde quella dei singoli artigiani, artisti e botteghe: accanto all’importante momento commerciale, il progetto promosso e organizzato da Ente Ceramica Faenza intende sottolineare proprio l’aspetto della “squadra”, dell’identità plurale dei ceramisti faentini che si presentano insieme, con la loro produzione, nel cuore della città».

L’inaugurazione sarà venerdì 30 novembre alle 19.

Ceramica artistica e artigianale di qualità, tra tradizione e contemporaneità, con tante idee per un regalo o un pensiero creativo, unico, fatto a mano a Faenza da (in ordine alfabetico): Fosca Boggi, Federica Bubani, FOS Ceramiche, Ceramica Gatti 1928, La bottega di Gino Geminiani, Ceramiche Geminiani di Silvana Geminiani, Elvira Keller, Paola Laghi, Carla Lega Ceramiche d’Arte, Livyng Ecodesign, Mabilab di Ivana Anconelli, Maestri Maiolicari Faentini di Lea Emiliani, Manifatture Sottosasso, Etra Masi, Antonietta Mazzotti, Marta Monduzzi, Ceramica Monti di Vittoria Monti, Morena Moretti, Mirta Morigi Ceramica Contemporanea, Monica Ortelli, Fiorenza Pancino, Ifigenia Papadopulu, Liliana Ricciardelli, Studiocasalaboratorio di Maurizio Russo, Studio Leoni in Arte di Antonella Amaretti, Susanna Vassura, La Vecchia Faenza, Noriko Yamaguchi, 6243 Ceramic Studio di Lia Cavassi.

Partner del progetto, come nella prima edizione, è la Riunione Cattolica Torricelli, associazione con cui Ente Ceramica Faenza ha condiviso in questi anni eventi e iniziative, in una logica di rete, che sabato 1 dicembre riproporrà la tradizionale asta di opere d’arte e ceramica che contribuisce a finanziare le attività dell’Ente stesso, e in modo particolare proprio il Temporary Shop della Ceramica.

In collaborazione con Strada della Romagna, che offrirà il vino per l’inaugurazione.

Orari di apertura: lunedì-giovedì 10-12.30 e 16-19.30; venerdì-sabato-domenica 10-19.30. Apertura straordinaria 8 e 24 dicembre, orario continuato 10-19.30.

Maxi rissa tra giovani calciatori e partita sospesa: otto squalificati per l’Azzurra

Calci e pugni agli avversari con l’allenatore che nel frattempo insultava l’arbitro, secondo il referto

Azzurra
La storica sede dell’Azzurra, in via Zalamella a Ravenna

Maxi rissa nel weekend in una partita di calcio giovanile. Protagonista in negativo l’Azzurra, storica società ravennate, da quest’anno denominata Azzurra-Romagna, che si è vista assegnare una sconfitta a tavolino e squalificare ben sette giocatori. I fatti sono avvenuti nel corso della gara del campionato Juniores disputata in casa del Ronco, nel Forlivese, sospesa a pochi minuti dalla fine dall’arbitro dopo che alcuni giocatori dell’Azzurra – tutti ragazzi nati nel 2000 o nel 2001 – avrebbero preso a calci e pugni gli avversari (calciatori e anche dirigenti).

Sulla base del referto dell’arbitro, coetaneo dei giocatori, oltre alla sconfitta a tavolino è stata inflitta all’Azzurra una multa di 250 euro. A finire squalificato, fino al 23 gennaio, anche l’allenatore della società ravennate, Antonio Anniballi, «per aver tenuto per tutta la durata della rissa causata dai propri giocatori un comportamento irriguardoso ed offensivo nei confronti del direttore di gara». L’allenatore, volto noto da anni a chi frequenta i campi del calcio dilettantistico ravennate, avrebbe anche volutamente – sempre secondo il referto – ostacolato la visuale dell’arbitro, «in modo da rendere più difficoltosa la possibilità di verificare quanto stava accadendo».

Per quanto riguarda i ragazzi, oltre a normali squalifiche assegnate a due giocatori dell’Azzurra già espulsi prima della rissa, sono cinque quelli ritenuti colpevoli dei fatti più gravi dall’arbitro: in due sono stati squalificati fino a marzo per aver colpito – secondo il referto – con calci e pugni i giocatori avversari, un altro fino al 23 febbraio per aver colpito con un pugno anche un dirigente, un quarto giocatore è stato squalificato fino al 16 febbraio, ritenuto colpevole di una testata e poi di aver spintonato un altro dirigente avversario, mentre dovrà stare fuori quattro gare l’ultimo ragazzo squalificato dell’Azzurra, per un pugno a gioco fermo durante la partita.

Spacciava cocaina a una 17enne in una piazzola dell’Adriatica: arrestato 36enne

L’uomo aveva un coltello di 21 nella tasca dello sportello e 900 euro in contanti tra auto e abitazione

Foto3È stato sorpreso dai carabinieri a Cervia in una piazzola di sosta sulla statale Adriatica mentre spacciava cocaina (2,5 grammi) a una 17enne. Un 36enne marocchino, irregolare con le norme di soggiorno e con precedenti e domiciliato nella località, è stato arrestato ieri 27 novembre dai militari del nucleo operativo radiomobile.

La perquisizione del veicolo ha permesso di trovare un grammo di hashish, un coltello a serramanico di 21 cm a portata di mano nella tasca laterale dello sportello guidatore, 250 euro in contanti ritenuti provento di spaccio. Nel domicilio cervese venivano trovati quasi mezzo grammo di cocaina, 75 grammi circa di hashish, due bilancini di precisione, materiali per il confezionamento delle dosi ed altri 650 euro in contanti.

L’arrestato, trascorsa la notte in camera di sicurezza, è comparso stamani davanti al giudice che ha convalidato l’arresto, fissato l’udienza per la seconda decade di dicembre e disposto il divieto di dimora nella provincia di Ravenna. La minorenne è stata affidata ai propri genitori e segnalata alla prefettura come assuntrice di stupefacenti.

Nuove fognature a Lido di Savio e Marina Romea: il Comune spende 200mila euro

Tre mesi di tempo per i lavori: interessate le vie Verghereto e Sant’Agata e via Delle Betulle

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Via Verghereto a Lido di Savio

È stato approvato dalla giunta comunale di Ravenna, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani, un progetto per la costruzione di tratti di fognatura a Lido di Savio e a Marina Romea, rispettivamente nelle vie Verghereto e Sant’Agata e nella via Delle Betulle. Gli interventi prevedono una spesa complessiva di 200mila euro. La durata dei lavori dovrebbe essere di 90 giorni.

A Lido di Savio, in via Verghereto, sarà eseguito un tratto di fognatura di circa 45 metri, demolendo l’attuale, che partendo alla fine della strada in prossimità degli stabilimenti balneari recapiti le acque nella fognatura all’incrocio viale Verghereto/Russi. In via Sant’Agata invece il tratto di fognatura da realizzare è di 120 metri, demolendo l’esistente e facendo in modo che le acque vengano recapitate parte in via Verghereto e parte in viale Romagna. Per completare l’intervento dovranno essere eseguite le opere accessorie per il deflusso delle acque meteoriche con il rifacimento degli allacci delle bocche di lupo e il rifacimento degli allacci alle utenze private qualora siano in cemento.

L’intervento a Marina Romea, in via Delle Betulle, prevede la realizzazione di un nuovo tratto di fognatura bianca in centro strada abbandonando la vecchia fognatura presente nel marciapiede e messa a dura prova dalle radici degli alberi. Anche in questo caso è previsto il rifacimento delle opere accessorie per il deflusso delle acque.

Due dipendenti Cmc in carcere in Kuwait per 10 ore: «La polizia parlava solo arabo»

Arrestati con l’accusa da una ditta subappaltatrice di aver danneggiato un macchinario in cantiere, rilasciati dopo gli accertamenti. Dalla coop si apprende che c’è un contenzioso con la committenza di un lavoro

Cmccella
Un fotogramma del video girato in cella da uno dei lavoratori Cmc arrestati in Kuwait

Due dipendenti della Cmc di Ravenna hanno trascorso una giornata in carcere in Kuwait con l’accusa di aver danneggiato un macchinario di una ditta che lavorava in subappalto per la cooperativa edile in un cantiere nell’emirato mediorientale. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Agi, che ha preso contatti con uno dei lavoratori, i due sono stati rilasciati stamani dopo dieci ore in cella mentre la polizia svolgeva gli accertamenti. Andrea Urciuoli di Cesena e Ricardo Pinella di origini portoghesi hanno riottenuto i passaporti e stanno ultimando le pratiche per risolvere la situazione e lasciare il Paese in una settimana.

«Quello che hanno fatto non sta nè in cielo nè in terra – sono le parole di Urciuoli riportate dall’Agi –, i poliziotti parlavano solo in arabo non facendoci capire cosa stesse accadendo. Desidero ringraziare la Cmc, le aziende del gruppo e le ambasciate italiana e portoghese per l’assistenza che ci è stata data». Durante la permanenza in cella i due hanno anche girato un video con il telefonino che è stato divulgato da Tr24.

Secondo quanto apprende R&D dall’ufficio stampa della coop, la vicenda nascerebbe da un contenzioso tra Cmc e la committenza dei lavori. Incomprensioni tra le parti hanno portato il colosso delle costruzioni ha risolvere il contratto unilateralmente per abbandonare il sito. Questo avrebbe suscitato la rabbia delle aziende subappaltatrici che vedevano svanire il loro lavoro. Alcuni rappresentanti delle ditte sarebbero quindi arrivati nel cantiere, dove Urciuoli e Pinella erano gli ultimi rimasti per risolvere le incombenze, e li avrebbero accusati di danneggiamenti ai macchinari chiedendo l’intervento della polizia.

Ravenna, il centro che cambia: nuovo locale con cocktail e tapas in via Antica Zecca

Ha inaugurato a metà novembre la Bodeguita, aperto dalla colazione e con un occhio di riguardo per gli aperitivi

BodeguitaOra c’è una Bodeguita anche in centro a Ravenna, che aspetta i suoi Hemingway in via Antica Zecca. Si tratta del nuovo locale aperto al posto del Caffè dell’Antica Zecca, una “cocktaileria” con tapas – come ci dice il titolare – che vuole omaggiare appunto la Bodeguita del Medio, storico bar di L’Avana dove Hemingway era solito bere Mojito (come recita la celebre scritta sui suoi muri).

Tapas BodeguitaE i cocktail, con le celebri tapas spagnole – ormai “sdoganate” anche in Italia ma non ancora così tanto a Ravenna – sono l’elemento principe anche della proposta della Bodeguita ravennate, che si propone quindi in particolare come luogo nuovo per l’aperitivo in centro. Ma il bar – inaugurato lo scorso 16 novembre – è aperto già dalla mattina, con colazioni a base anche di un originale caffè macinato all’istante, e la cucina è aperta, con primi e secondi, sia per la pausa pranzo che per la cena.

Il titolare è Paolo Tuffanelli, barman e imprenditore con esperienza nel settore nel Ferrarese che ha deciso di scommettere anche sul centro di Ravenna e in particolare su un locale – sottolinea – in una strada non certo di grande passaggio ma anche per questo motivo con enormi margini di crescita rispetto al passato.

Il Comune cerca un gestore per il canile per 184mila euro all’anno

Bando di gara per l’affidamento triennale a partire da ottobre 2019. Il vincitore dovrà scegliere un direttore sanitario, un addestratore e la fornitura dei farmaci e degli alimenti

Adorable Animal Blur 406014Il Comune di Ravenna cerca il nuovo gestore del canile municipale. L’appalto avrà durata triennale, a partire da ottobre 2019, e il corrispettivo è stato fissato in 184mila euro all’anno più Iva. Nella seduta del 27 novembre il consiglio comunale ha approvato le linee guida per la gara: hanno votato a favore 17 consiglieri (gruppi di maggioranza, Ravenna in Comune e La Pigna); astenuti 9 (Lega nord, Forza Italia, Cambierà e gruppo misto).

La delibera è stata illustrata dall’assessore con delega ai Diritti degli animali, Gianandrea Baroncini. La valutazione delle offerte avverrà mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con prevalenza degli elementi qualitativi del progetto rispetto a quelli economici. La gara riguarderà l’affidamento dei servizi di gestione cura e alimentazione dei cani, gestione ordinaria della struttura, assistenza zooiatrica, educazione/rieducazione dei cani con problematiche comportamentali, fornitura di alimenti e farmaci. Rimane escluso il servizio di recupero dei cani vaganti, affidato già con convenzionamento all’associazione Amici degli Animali. La gara sarà aperta anche alle associazioni.

Adorable Animal Breed 1189673Le linee guida messe in votazione sono state il frutto dell’esperienza degli ultimi undici anni di gestione: «L’esternalizzazione completa del canile fino al 2007 – si legge in una nota del Comune – aveva evidenziato alcune criticità. Si era pertanto deciso di assumere la gestione diretta del canile. L’esperienza maturata in questi undici anni ha evidenziato come il controllo e la diretta supervisione del canile abbiano portato al superamento delle criticità. Con la nuova gara si è ritenuto più utile, dal punto di vista della gestione organica, includere la scelta di un direttore sanitario, di un addestratore e la fornitura dei farmaci e degli alimenti tra i servizi affidati allo stesso soggetto cui è affidata la conduzione del canile».

Fondo da 100mila euro per valorizzazione e qualificazione di commercio e artigianato

Ancora risorse disponibili dall’Unione dei Comuni. Domande solo via Pec, risposta entro trenta giorni. Bando aperto per micro, piccole e medie imprese, esercenti il commercio al dettaglio in sede fissa, quelle esercenti la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e l’attività di artigianato di servizio e di produzione

Imprese assetate di liquiditàSono ancora disponibili risorse del fondo da 100mila euro stanziato dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per la concessione di contributi alle imprese nell’ambito di un bando per la valorizzazione e la qualificazione della rete commerciale e dell’artigianato di produzione e di servizio. La valutazione delle domande e l’ammissione ai contributi viene effettuata in ordine cronologico, fino ad esaurimento del fondo stanziato. L’istruttoria è effettuata e completata entro 30 giorni dalla presentazione della domanda. Qualsiasi comunicazione inerente il procedimento sarà comunicata all’impresa a cura dell’ufficio competente tramite posta certificata (Pec) all’indirizzo che l’impresa ha utilizzato per inoltrare la domanda.

I soggetti destinatari delle misure sono le micro, piccole e medie imprese, esercenti il commercio al dettaglio in sede fissa, quelle esercenti la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e l’attività di artigianato di servizio e di produzione, iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Ravenna e attive.

Il bando, che prosegue il lavoro previsto dal Patto strategico per lo sviluppo economico e sociale, prevede due misure di sostegno. La prima riguarda la valorizzazione della rete commerciale e artigianale di produzione e di servizio, a cui possono accedere le nuove imprese la cui attività sia stata avviata dopo il primo gennaio 2018 e prima della presentazione della richiesta di contributo. La seconda misura di sostegno è dedicata alla qualificazione della rete commerciale e artigianale di produzione e di servizio, destinata alle imprese in esercizio alla data del primo gennaio 2018, che intendano riqualificare la propria attività attraverso interventi che dovranno essere avviati e realizzati successivamente al 30 giugno 2018 e ultimati prima della richiesta di contributo.

Gli interventi di riqualificazione dell’attività esistente potranno riguardare l’acquisto di beni materiali e immateriali a utilità pluriennale direttamente collegati al ciclo aziendale; la realizzazione di sistemi di qualità, certificazione di qualità, certificazione ambientale, certificazione di responsabilità sociale, ricerca e sviluppo; l’   acquisto di impianti, macchinari e attrezzature, compresi gli arredi; sistemi informativi integrati per l’automazione, la realizzazione di siti web, impianti automatizzati o robotizzati, acquisto di software per le esigenze produttive e gestionali dell’impresa; investimenti per consentire all’impresa di operare nel rispetto di tutte le norme di sicurezza dei luoghi di lavoro dipendente, dell’ambiente e del consumatore; spese per interventi di manutenzione ordinaria che qualifichino gli elementi di comunicazione esterna e interna dell’esercizio; spese per interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche, sensoriali e psicologico-cognitive; spese per installazione/sostituzione di strutture funzionali all’esercizio stagionale delle attività.

Le domande potranno essere presentate esclusivamente tramite la posta elettronica certificata Pec. La domanda deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa richiedente ed inviata esclusivamente tramite Pec all’indirizzo pg.unione.labassaromagna.it@legalmail.it, indicando nell’oggetto la denominazione dell’impresa, seguita dalla misura di intervento prescelta e dalla dicitura “Domanda ammissione contributo”.

La spada sempre protagonista a Ravenna con la prima prova nazionale Giovanissimi

Scherma / Da venerdì 30 novembre a domenica 2 dicembre circa 1300 atleti Under 14 calcheranno le 38 pedane allestite al Pala De André. Numerosi i baby del Circolo ravennate della Spada in gara

Prima Prova Nazionale Giovani
Un’immagine della Prima prova nazionale Giovani di scherma disputata al Pala De André lo scorso weekend

Appena spente le luce sulla Prima prova nazionale Giovani, Ravenna e il Circolo ravennate della Spada tornano protagonisti della scherma italiana ospitando la kermesse riservata agli schermidori italiani Under 14: da venerdì 30 novembre a domenica 2 dicembre si disputerà al Pala De André la Prima prova nazionale Giovanissimi di spada Gran Prix Kinder + Sport 2018. Dopo aver visto oltre mille atleti Under 20 sfidarsi a colpi di spada, sciabola e fioretto, anche quest’anno i riflettori si accendono sui giovanissimi della spada: nel prossimo fine settimana saranno 1300 gli atleti, dalla quinta elementare alla terza media, che calcheranno le 38 pedane installate al Pala De André per la prima prova nazionale del Gran Prix Kinder + Sport. Il Circolo ravennate della Spada sarà rappresentato da un folto gruppo di atleti: Elena Antonucci, Alessio Bazzocchi, Leonardo Bentivogli, Mariagrazia Casadio, Alice Casamenti, Anna Casamenti, Mattia Costa, Riccardo De Angelis, Francesco Delfino, Lavinia Delfino, Alessandro Emiliani, Filippo Faccani, Giacomo Faccani, Matteo Lontani, Tommaso Mazzotti, Cristian Montanari, Francesco Pizzo, Lorenzo Santoni e Lorenzo Tamburini, alcuni al loro esordio agonistico a livello nazionale.

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Alcuni dei giovani Under 14 del Circolo ravennate della spada

Il Circolo Ravennate della Spada è anche protagonista nella cultura. Giovedì 29 novembre, il Circolo, nella persona del suo presidente Stefano Bellomi, Wanda Valgimigli, in qualità di delegata provinciale di Federscherma, e Alberto Ancarani, consigliere nazionale di Federscherma, saranno ospiti dello storico Panathlon Club Ravenna. Invitati speciali Alessia Pizzini e Simone Greco, i due atleti ravennati della nazionale Italiana di Scherma Under 20, che introdurranno i soci alla nobile arte della spada con dimostrazioni in situ. Venerdì 30 novembre, al ristorante Molinetto, il Circolo ravennate ha inoltre l’onore di presentare il maestro Daniele Anile e il suo libro d’esordio “La maschera è da uno”, edito da Morphema. Al termine dell’incontro con l’autore, moderato dal presidente del Circolo, seguirà una cena tradizionale romagnola. Informazioni più dettagliate, sia in merito al Gran Premio Giovanissimi, siaagli eventi, si possono reperire alla pagina Facebook @schermaravenna.

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