Visibili al Sigep di Rimini in anteprima alcuni mobili – tutti d’epoca restaurati – destinati agli spazi che inaugureranno a giugno
Gli arredi ci sono già anche se bisognerà aspettare ancora sei mesi, fino a giugno, per l’apertura del Mercato Coperto di Ravenna, riqualificato da Coop Alleanza 3.0 e in parte gestito dal marchio Spadoni. Alcuni di questi mobili sono esposti in questi giorni al Sigep – il salone mondiale del dolciario artigianale (e gelateria) che si tiene presso la Fiera di Rimini fino al 23 gennaio – per la precisione nello stand di Costa Group, principale allestitore italiano di locali come bar, ristoranti, punti vendita di qualità.
Il gruppo imprenditoriale Spadoni, com’è noto, oltre a produrre farine e derivati con l’attività del Molino di Coccolia, si occupa anche di prodotti a base carne di mora romagnola (allevata allo stato brado in allevamenti di proprietà), formaggi, alta gastronomia a km 0 e ristorazione di qualità.
Per la gestione degli spazi gastronomici del Mercato Coperto è stata costituita un’apposita società la MC, detenuta al 70% da Molino Spadoni e al 30% da Casa Spadoni che animerà con ambienti diversi la storica struttura in centro a Ravenna: la macelleria, la pasta fresca, due zone per la ristorazione, poi gastronomia, salumeria e formaggi, pescheria, con prodotti freschi, di qualità e del territorio.
Alla fiera di Rimini sono esposti in anteprima alcuni significativi elementi di arredo di questo mercato, tutti mobili d’epoca compresa tra fine ‘800 e metà del 1900, pezzi comprati e restaurati appositamente per far vivere un’atmosfera autentica, per cui sono stati investiti 2 milioni di euro.
Calcio C / A Bolzano i giallorossi soffrono a lungo, ma poi trovano la rete del vantaggio con Papa. Dopo tre minuti arriva il pareggio degli altoatesini su un rigore contestato
Sudtirol-Ravenna 1-1 SUDTIROL: Offredi, Casale, Vinetot, Fink (7′ st Morosini), Mazzocchi (7′ st Turchetta), Procopio (7′ st Fabbri), Berardocco, Ierardi, De Rose, De Cenco, Tait. A disp.: Ravaglia, Della Giovanna, Boccalari, Jamai. All.: Zanetti.
RAVENNA FC: Venturi, Eleuteri, Boccaccini, Pellizzari, Galuppini (38′ st Magrassi), Martorelli (11′ st Trovade), Nocciolini (22′ st Raffini), Selleri, Bresciani (38′ st Barzaghi), Ronchi, Papa. A disp.: Spurio, Scatozza, Siani, Sabba, Jidayi, Esposito. All.: Foschi.
ARBITRO: Gualteri di Asti.
RETI: 34′ st Papa, 37′ st (rig.) Berardocco.
NOTE – Ammoniti Casale, Pellizzari, De Rose, Venturi, Boccaccini, Selleri.
A Bolzano prima rete stagionale per il centrocampista Salvatore Papa
La prima trasferta del 2019 vede il Ravenna conquistare a Bolzano un punto sul difficile campo del Sudtirol. Risultato giusto che vede i giallorossi recriminare sul pareggio degli altoatesini, arrivato su un rigore molto dubbio fischiato per i padroni di casa subito dopo il vantaggio romagnolo di Papa.
Il Ravenna deve rinunciare all’ultimo a Jidayi febbricitante e parte con il piglio giusto, ma viene ben controllato dal Sudtirol. Ci prova al 17’ Selleri, capitano per l’assenza di Lelj, a scuotere il match con un sinistro da 25 metri ben controllato da Offredi. Passano cinque minuti e sugli sviluppi di un calcio di punizione conquistato da Nocciolini è Pellizzari a calciare dal limite, ma la conclusione è alta sopra la traversa. La prima occasione per il Sudtirol è subito dopo la mezz’ora, il cross di Tait è pericoloso, ma Pellizzari anticipa tutti e chiude in angolo. Al 42’ una grande chance per il Ravenna: bella combinazione di Galuppini e Nocciolini, con il primo che si incunea nell’area piccola e, pur contrastato da Ierardi e Casale, riesce comunque a calciare, ma la sua conclusione si abbatte sul palo.
Alla ripresa delle ostilità è il Sudtirol che sembra più convinto, complici anche le tre sostituzioni operate da Zanetti che danno linfa alla mediana biancorossa. In dodici minuti sono tre le occasioni per i padroni di casa. Sulla prima è bravo Pellizzari a spendere il “giallo” per fermare il contropiede di De Cenco, sulle altre è il palo a negare la gioia del gol alla punta italo-brasiliana. Il primo legno clamoroso su una azione corale dei padroni di casa che riescono a fare arrivare la palla alla punta che, complice anche il disturbo di Papa, non riesce a realizzare con lo specchio della porta spalancato. La seconda occasione arriva sul cross del neoentrato Turchetta, ma l’incornata termina sul legno. I giallorossi dopo questa fase riprendono il pallino del gioco e alla prima occasione puniscono il Sudtirol: al 34’ dal corner battuto da Selleri è Pellizzari a spizzare di testa sul primo palo prolungando sul secondo, dove il più lesto di tutti è Papa a realizzare il suo primo gol in campionato. Il vantaggio giallorosso però non dura più di due minuti: sul cross di Fabbri è di nuovo De Cenco a svettare di testa, ma l’incornata viene deviata da Venturi sulla traversa, la palla rimane lì e viene spazzata via da Boccaccini. Di diverso avviso il direttore di gara che ravvisa una irregolarità del difensore giallorosso e concede, tra le proteste, un rigore più che dubbio. Sul dischetto si presenta Berardocco che realizza nonostante Venturi avesse intuito l’angolo. Il Ravenna prova a riportarsi in avanti per ritrovare il vantaggio, ma non riesce a creare nuovi pensieri dalle parti di Offredi.
Dichiarazioni del dopo-gara Luciano Foschi (allenatore Ravenna): «Credo che nel primo tempo abbiamo fatto un’ottima gara dove avremmo meritato il vantaggio. Nel secondo abbiamo subito qualche ripartenza, qualche giocata da parte degli avversari a metà del secondo tempo quando hanno fatto tre sostituzioni. Siamo stati bravi a rimanere in partita ed a trovare il vantaggio. Il risultato è giusto, ma voglio rivedere il rigore sul quale ho molti dubbi. Di sicuro il punto è ampiamente meritato. Peccato perché una volta trovato il vantaggio potevamo controllarla meglio. Pazienza, ci prendiamo quanto buono di fatto e ci rimettiamo subito al lavoro in vista della Triestina».
Calcio a 5 / Protagonista della partita Revert Cortes, che dopo il gol del vantaggio di Cavina nella ripresa chiude i giochi con una doppietta di pregevole fattura
Faventia-Corinaldo 3-1
FAVENTIA: Carpino, Gatti, Piallini, Barbieri, Catalano, Karaja, Tronconi, Hassane, Cavina, Revert Cortes, Matteuzzi, Pozzovivo. All.: Placuzzi.
CORINALDO: Pencarelli, Agostinelli, Belleboni, Casagrande, Campolucci, Micci, Rotatori, Artibani, Brozini, Mancini, Sorcinelli. All.: Gurin.
ARBITRI: Fantin di Padova e Kenan Kreso di Trieste.
RETI: 7’ pt Cavina, 4’ st Revert Cortes, 14’ st Revert Cortes, 17’ st Agostinelli.
NOTE – Ammoniti Carpino, Karaja e Micci.
Una esultanza dei calciatori del Faventia
Vince e convince il Faventia, regolando davanti al proprio pubblico il Corinaldo per 3-1. La squadra di Placuzzi gioca una buona partita, non riuscendo però ancora una volta a concretizzare le tante occasioni da rete create, soprattutto nel primo tempo. I tre punti rilanciano i faentini in classifica che ora potranno lavorare con il morale ancora più alto per preparare la gara in casa del Gadtch Perugia sabato 9 febbraio alle 15.30, quando riprenderà il campionato dopo due settimane di sosta.
Il Faventia schiera tra i pali Carpino al posto dell’infortunato Conti, per nulla impegnato nella prima parte di gara, dove il Faventia è padrone del campo. Dopo pochi secondi Karaja sfiora il gol, ma ci pensa Cavina al 7’ a regalare il vantaggio ai suoi. La rete nasce sugli sviluppi di un contropiede dove Hassane è lesto nello sfruttare una deviazione di un avversario servendo un preciso assist al compagno che al volo insacca il pallone in rete. Il Corinaldo prova a reagire e con Campolucci impegna Carpino, bravo a non farsi sorprendere. Il Faventia continua a spingere, ma non sfonda trovando sulla propria strada l’ottimo Pencarelli che salva almeno quattro nitide occasioni e la traversa che nega la gioia a Catalano. Gli ospiti sono bravi a colpire in contropiede e in pochi minuti sfiorano per due volte il pareggio: prima con Casagrande, autore di una conclusione dalla lunga distanza deviata da Carpino, e poi con Mancini, che al 13’ colpisce la parte interna della traversa. Il copione della gara non cambia fino all’intervallo: il Faventia attacca senza fortuna e il Corinaldo si difende con grande lucidità.
A inizio ripresa sale in cattedra Revert Cortes, autore al 4’ di una rete da applausi. Lo spagnolo scarta un avversario portandosi avanti il pallone con il tacco per poi scagliare una violenta conclusione in porta. Il 2-0 chiude il match e il risultato potrebbe essere più largo se il Faventia fosse più preciso sotto porta. Cavina fallisce due volte la doppietta personale, Karaja colpisce il palo e così a calare il tris è Revert Cortes, protagonista di un’azione personale iniziata con una palla recuperata nella propria area e conclusa con una splendida rete. Il Corinaldo accorcia le distanze al 17’ con un calcio di punizione di Agostinelli poi prova con il portiere di movimento a riaprire i giochi, ma il Faventia non si lascia sorprendere.
Il periodo gennaio-novembre registra un aumento dello 0,65 percento rispetto all’anno precedente. I container vanno sotto zero: sono diminuiti gli imbarchi
Più 0,65 percento: nei primi undici mesi dell’anno questo è l’andamento del traffico portuale di Ravenna.
In attesa dei dati definitivi di dicembre si può dire che, a meno di improbabili sconquassi di fine anno, il traffico commerciale via mare della città abbia confermato l’andamento del 2017.
In particolare novembre vede le rinfuse solide (merci secche) in crescita dell’1,53 percento. Alla voce “buone notizia” vanno iscritti i prodotti agricoli (+16,96 percento) e quelle metallurgici (+6,45 percento). In aumento pure i concimi che hanno fatto registrare rispetto al 2017 una performance migliore del 2,1 percento.
In calo invece tre categorie: i materiali da costruzione (-5,32 percento), dato che conferma la poca dinamicità del settore, i combustibili e i minerali solidi (-2,64 percento) e soprattutto le derrate alimentare che sono rimaste a novembre ancora sotto i due milioni di tonnellate, con un calo del 9,14 percento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Migliorato pure il traffico di rinfuse liquide (più 1,10 percento) con un’ottima performance in questo caso delle derrate alimentari (+7,4 percento) mentre appare stagnante il traffico dei prodotti chimici, con un -3,73 percento registrato durante l’anno.
In totale al porto di Ravenna sono state movimentate a novembre 24,279 milioni di tonnellate (158.883 in più rispetto allo scorso anno).
I container continuano a stazionare in terreno negativo. La movimentazione totale vede una differenza rispetto al novembre del 2017 di 2.155 teu, pari ad una flessione dell’1,06 percento.
Bisogna però differenziare import ed export. Nel primo caso il dato dei container “pieni” (escludendo quindi i contenitori movimentati a scopo tecnico-logistico) è in crescita del 6,79 percento.
Va male invece l’export, ossia l’imbarco: la merce in container che ha lasciato il porto di Ravenna è diminuita del 6,68 percento. Il miglioramento dell’import non basta a compensare il dato negativo dell’export (che rappresenta il 42,33 per cento del traffico di container) e l’anno rimane in “rosso”.
Un altro settore che continua a perdere colpi è l’automotive: i “pezzi” sbarcati nei primi undici mesi del 2018 sono stati 11.369, in netto calo rispetto ai 19.367 dello scorso anno. Una differenza che in termini percentuali significa -41,3 punti.
Il 2018 pare non sia nemmeno destinato ad essere ricordato come l’anno d’oro delle autostrade del mare dal momento che il movimento di merce in trailer/rotabili è in calo dell’1,1 percento. In questo caso si potrebbe però tornare in positivo con i dati di dicembre dal momento che il penultimo mese dell’anno ha registrato un discreto miglioramento (più 2,91 percento) rispetto allo stesso periodo del 2017.
Se i dati di dicembre dovessero confermare la tendenza, il dato potrebbe allinearsi a quello dello scorso anno.
Gianluca Dradi, dirigente dello Scientifico ha preferito che resti a monito di certa scarsa intelligenza umana
Il dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Oriani” di Ravenna, Gianluca Dradi, ha utilizzato la sua bacheca Facebook per raccontare il singolare episodio di una scritta apparsa recentemente sui muri dell’istituto: letteralmente «il preside è gay».
Il bello è che il preside ha deciso senza dubbio di non far rimuovere il graffito. Come per lasciare il segno a monito futuro di un gesto che appare più un’idiozia che un atto teppistico ed offensivo.
Scrive infatti Dradi per motivare la sua decisione: «Ciò che offende non è la falsa attribuzione di una condizione, ma il fatto che uno studente del mio Liceo l’abbia pensata come a un’offesa. Non la farò cancellare: resti lì come una “pietra di inciampo” per l’intelligenza umana».
Il post di Dradi ha suscitato decine di commenti di apprezzamento sul social network, di studentie e insegnati della sua scuola e semplici cittadini. Fra i tanti anche un commento del sindaco De Pascale: «Bravo Gianluca, bellissime parole e una grande lezione per tutti i tuoi studenti (e non solo)».
Volley Superlega / Domani, domenica 20 gennaio, Goi e compagni sfidano in terra calabrese la pericolosa Tonno Callipo. Graziosi: «Mostriamo anche in trasferta di saper ingranare quella marcia in più che abbiamo avuto nelle gare casalinghe»
Il centrale della Consar Roberto Russo
Esaurito il ciclo delle partite con le grandi del campionato, comincia con la sfida di Vibo Valentia di domani, domenica 20 gennaio (inizio ore 18, arbitri Lot di Santa Lucia di Piave e Gnani di Ferrara), il lungo filotto di scontri diretti che accompagnerà la Consar alla fine della regular season: delle nove restanti partite, tolte Perugia, Trento e Verona, la formazione ravennate affronterà le altre sei dirette rivali per la permanenza in Superlega. «Adesso si entra nella parte calda del campionato, dove ogni partita conta doppio – rimarca il coach Gianluca Graziosi – e speriamo di ripetere il cammino del girone d’andata, anche se la maggior parte di queste sfide le dobbiamo giocare in trasferta. Siamo pronti, ci siamo preparati bene per questa partita e per questo periodo: dobbiamo e vogliamo dimostrare che quella marcia in più che abbiamo avuto nelle partite casalinghe riusciamo a ingranarla anche nelle partite esterne».
La Consar arriva a questa sfida sulle ali dell’entusiasmo per il successo al tiebreak sul Monza che le ha permesso di muovere in maniera significativa la classifica, mentre la Tonno Callipo, che deve recuperare la partita con i brianzoli, ha interrotto con la sconfitta interna contro Trento la serie positiva di due vittorie. «Contro Vibo sarà una gara tosta, perché è una squadra che meriterebbe più punti di quella che la classifica le attribuisce, però noi andiamo in Calabria con grande autostima, forti dei nostri 20 punti e consapevoli della nostra forza. Ce la giocheremo con serenità e credo che, come si dice questi casi, la pressione è tutta sulle spalle degli avversari: giocano in casa, devono recuperare, devono vincere per forza. Noi possiamo giocarla con la mente abbastanza libera ma anche col braccio caldo. Iniziare bene questo ciclo di partite sarebbe fondamentale per aggiungere un altro tassello al raggiungimento del nostro obiettivo della permanenza in Superlega».
Sarà una partita significativa per i riflessi che avrà sulla classifica di entrambe ma sarà anche una sfida particolare, non solo perché i confronti diretti fra le due squadre ci consegnano un livellamento generale (15 i precedenti, compreso il match d’andata, con 9 vittorie del Porto Robur Costa che in Calabria ha vinto le ultime 4 gare giocate, e 6 dei calabresi), ma anche perché sull’asse Ravenna-Vibo in tempi recenti e meno recenti ci sono stati molti passaggi di atleti: da quelli attuali – oltre a Verhees, l’alzatore Zhukouski, a Ravenna nel 2012/13, il centrale Vitelli, con il Porto Robur Costa nella scorsa annata, e il centrale Mengozzi, che nel Porto Volley Ravenna è cresciuto e che con la società bizantina ha giocato otto stagioni di fila, contribuendo al salto dalla B1 alla A1 – fino a Enrico Diamantini, e, andando un po’ più indietro nel tempo, a Giacomo Sintini, Niels Klapwijk, Antonio Corvetta, Rodrigo Daniel Quiroga, Luca Sirri e Simone Rosalba. Sul fronte dei coach, hanno vissuto entrambi gli ambienti Waldo Kantor, Youri Panchenko e Daniele Ricci.
«Vibo è una bella piazza per giocare a pallavolo – è il commento di Pieter Verhees – e il presidente Callipo un grandissimo appassionato di pallavolo e un uomo di parola. Se Vibo è diventata la città di punta del movimento pallavolistico in Calabria è essenzialmente per la passione del presidente e per gli investimenti che fa. Adesso arrivano due partite in trasferta che sono molto dure, dobbiamo essere molto concentrati e giocare la nostra miglior pallavolo, anche fuori casa, dove finora abbiamo sofferto un po’ di più. Nel girone d’andata, però, vincendo tanti scontri diretti abbiamo dimostrato di essere molto competitivi in questo tipo di partite. Dobbiamo confermarci».
Basket A2 / Domani, domenica 20 gennaio, i ravennati sfidano a Porto San Giorgio (ore 18) la seconda forza del girone. Mazzon: «Le palle perse e il tro da tre la chiave del match»
Il gruppo dell’OraSì
Dopo le due vittorie casalinghe consecutive l’OraSì torna a viaggiare e lo fa su un campo e contro un avversario molto impegnativo, dal momento che l’Extralight Montegranaro è stata protagonista nel girone Est fin dall’inizio del campionato e al momento occupa la seconda posizione in classifica a pari merito con la De’ Longhi Treviso. Si gioca domani, domenica 20 gennaio, alle 18 a Porto San Giorgio e alla vigilia il pronostico è sbilanciato dalla parte di Amoroso e compagni, lanciatissimi verso uno dei primi tre posti al termine della regular season. L’OraSì, comunque, arriva a questo appuntamento forte di due successi che hanno evidenziato la solidità del gruppo e la volontà di lottare dal primo all’ultimo secondo, qualità che saranno senza dubbio preziose anche nel match sul parquet marchigiano.
«Troveremo dall’altra parte una delle squadre più solide e concrete del campionato – spiega il tecnico Andrea Mazzon -. Dobbiamo far loro i complimenti per il cammino che li ha portati al vertice e riconoscere che solo con una gara perfetta da parte nostra ci potrebbe dare una chance di vittoria. L’umiltà con cui si devono affrontare e la capacità di rispondere alle loro scelte tecniche sarà determinate. E’ evidente che le palle perse e le percentuali nel tiro da tre punti sono la chiave in trasferta, quindi concentriamoci su possesso dopo possesso solo così si potrà competere con una squadra che se arrivasse in salute come in questo momento ai playoff, ad aprile, diventerà una seria contendente per la promozione».
Contro Cagliari a Faenza L’OraSì sarà come sempre seguita in trasferta da una rappresentanza dei Leoni Bizantini e ricorda che sabato prossimo 26 gennaio il match casalingo contro Cagliari sarà giocato alle 20.30 a Faenza per l’indisponibilità del Pala De Andrè. Sono previste diverse iniziative per facilitare l’afflusso dei tifosi ravennati, che saranno comunicate già da lunedì 21 gennaio.
Il sinistro, in tarda mattinata, ha coinvolto più auto. Una giovane donna ha perso la vita sul colpo. Feriti trasportati agli ospedali di Ravenna e Lugo
Non erano ancora le undici di questa mattina, quando è accaduto un grave scontro, un tamponamento a catena, fra più auto, almeno tre, sull’arteria autostradale A14 bis all’altezza dello svincolo per Fornace Zarattini.
Ha perso la vita sul colpo una giovane donna di 21 anni, Carlotta Monti di Medicina, mentre altre 6 persone sono rimaste ferite. Quattro trasportate dai mezzi di soccorso a Ravenna, due a Lugo. Anche se nessuno sembra in condizioni particolarmente gravi.
Sul luogo del sinistro anche l’elicottero, 5 ambulanze, i Vigili del Fuoco e la Polizia per i primi rilievi del caso, che ha chiuso al traffico il tratto autostradale per alcune ore.
Basket B / Domani, domenica 20 gennaio, i faentini sfidano a Padova (ore 18) un pericoloso avversario che insegue con solo quattro di ritardo. Tanti tifosi manfredi in terra veneta
Il gruppo della Rekico durante un timeout
Seconda sfida consecutiva ad alta quota per la Rekico, di scena domani, domenica 20 gennaio, alle 18 alla Kioene Arena di Padova, tana dell’Antenore Energia, terza forza del campionato insieme a Orzinuovi, con un ritardo di quattro punti dai faentini. Sarà dunque un vero e proprio scontro diretto che metterà in palio punti preziosi per la classifica e a caricare i Raggisolaris ci saranno come al solito moltissimi tifosi sugli spalti, favoriti dai soli 170 chilometri di distanza che separano Faenza da Padova, una delle trasferte più brevi del campionato. La radiocronaca della partita sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook dei Raggisolaris. All’andata i Raggisolaris vinsero 75-71.
La trasferta a Padova non ha mai portato fortuna alla Rekico, come dimostrano le due sconfitte ottenute in altrettante gare, una arrivata al palasport di Rubano nella stagione 2017/18 (sulla panchina dei veneti c’era Friso) e l’altra alla Kioene Arena nello scorso campionato. La Rekico si è però riscattata con un 2/2 casalingo e in questa occasione cercherà di sfatare il tabù padovano. Questa volta la sfida è di difficile lettura, perché le formazioni hanno statistiche simili, a testimonianza dell’equilibrio che regnerà per tutti i quaranta minuti. Faenza e Padova hanno infatti gli stessi punti subiti di media (70.6), mentre per quanto riguarda quelli fatti, i faentini ne hanno messi a referto 76.4 contro i 75.5 dei veneti. I Raggisolaris conducono anche nei rimbalzi, 39.8 a 35.5.
L’ex di turno è il coach Massimo Friso, a Padova dal 2012 al 2017, artefice della promozione della squadra dalla C Gold alla B. «Padova è una delle squadre più in forma del campionato – sottolinea il tecnico – come dimostrano la classifica e i recenti risultati. Nell’ultima gara vinta a Olginate, ben sei giocatori sono andati in doppia cifra segnando dai 12 ai 17 punti, nonostante l’assenza di un terminale offensivo come Motta. È la dimostrazione del grande equilibrio che c’è nell’organico, dove ognuno riesce a essere protagonista. In cabina di regia ci sono Piazza e De Nicolao che si intendono a meraviglia, tanto che hanno rispettato sul campo i pronostici di chi li vedeva come una della coppie di playmaker migliori di tutta la B, sotto canestro ci sono lunghi come Filippini e Bovo che oltre ad avere presenza fisica sanno anche tirare da tre, e poi c’è Ferrari, che fa la differenza in attacco e in difesa. Senza dimenticare Schiavon, ritornato ai suoi soliti livelli».
In questi mesi la squadra di Daniele Rubini non ha cambiato gli uomini del roster, trovando settimana dopo settimana una maggiore coesione del gruppo che le sta permettendo di avere un rendimento di 6 vittorie in 7 gare in casa e di 4 successi in 9 match in traferta. Friso termina dicendo che «servirà quindi una gara di grande attenzione in cui dovremo ripetere la buona prestazione offensiva contro Orzinuovi, ma migliorare nel tiro dall’arco, perché siamo una squadra che dipende dal tiro da tre. A livello personale, non nascondo che sarà una partita speciale, perché ritornerò nella mia città ad affrontare una squadra che ho guidato a lungo e nel palazzetto dove nel 1988 a 28 anni iniziò la mia carriera da capo allenatore. Guidavo il Petrarca Padova in B2 e giocai un derby proprio contro la Virtus».
Al club Moog di Ravenna, sabato 19 alle 18, presentazione dell’antologia del lavoro ventennale della fotografa, assieme all’editore Danilo Montanari
Nuovo appuntamento con “I Sabati del Moog”, la rassegna curata da Ivano Mazzani nel locale di vicolo Padenna 5 a Ravenna. Sabato 19 gennaio, alle 18 (ingresso libero) la fotografa Silvia Camporesi incontra l’editore Danilo Montanari per presentare l’antologia completa della sua produzione fotografica. Danilo Montanari Editore dà spazio all’interno della sua collana fotografica alla monografia Silvia Camporesi – opere 2000/2018 che raccoglie la produzione dell’artista in quasi vent’anni.
Il libro comprende tutto il percorso artistico della Camporesi diviso per sezioni tematiche, introdotte da una scheda, curata dalla stessa autrice, che ne contestualizza il lavoro.
Il volume contiene anche un testo di Claudia Casali, direttrice del Mic di Faenza, che riporta una conversazione tra l’artista e il critico e curatore Carlo Sala.
Sivia Camporesi è nata a Forlì nel 1973. La sua attività di ricerca ed espositiva è ormai ventennale. Ha pubblicato cataloghi e monografie, e ha esposto i suoi lavori in diverse gallerie sia in Italia che all’estero e nelle principali fiere del settore. Un’artista in costante ascesa che usa la fotografia e il video per realizzare progetti importanti, sempre con una ben definita ricerca concettuale.
Nel 2014 il suo lavoro Planasia, sul carcere di massima sicurezza abbandonato sull’isola di Pianosa, è stato esposto al IX Festival di Fotografia Europea. L’anno successivo una delle sue foto è stata scelta come manifesto dell’importante mostra “Italia inside out” al Palazzo della Ragione di Milano. Nel 2016 ha esposto al Macro di Roma nella collettiva “Dall’oggi al domani, 24 ore nell’arte contemporanea” e nella collettiva “Extraordinary Visions. Italia” al Maxxi di Roma.
La casa editrice di Danilo Montanari è attiva dal 1980 e ha pubblicato circa 800 titoli nel campo dell’arte contemporanea, della fotografia e dell’architettura. L’editore è particolarmente attento ai libri d’artista a tiratura limitata e partecipa ad alcune tra le più importanti fiere (come Artissima Torino, , Miart Milano, Offprint Parigi, NewYork Art Book Fair e Los Angeles Art Book Fair).
Danilo Montanari, inoltre, ha curato alcune mostre di libri d’artista, in particolare: Ritratto del’editore come artista (Bologna, 2004), Exit (Lugo, 2005), Una biblioteca d’artista (Ravenna, 2013), Uno sguardo lento, il fotolibro d’artista in Italia (Milano, 2015) e Autoritratto in forma di libro (Sifest, Savignano, 2015). Nel 2018 ha dato alle stampe Art and the city, Ravenna contemporanea, una guida alle opere d’arte degli ultimi decenni negli spazi pubblici della città.
Le previsioni 2019 di due addetti ai lavori ravennati: «Troppo stretti i vincoli
per l’ecobonus e l’elettrico ha autonomie ridotte con una rete di ricarica poco attrezzata»
Suv e metano saranno le voci trainanti del mercato dell’auto ravennate anche nel 2019, la prima si inserisce in un solco ormai consolidato a livello nazionale mentre la seconda è più specifica del territorio e si lega alla diffusione capillare della rete di distribuzione del carburante alternativo. Questa è la previsione che vede concordi due addetti ai lavori da tempo sul mercato: Enrico Benelli, titolare del gruppo Lineablù (Volvo, Mazda, Peugeot, Opel, Seat, Skoda), e Andrea Mazzini, titolare di Emiliana Motor (Ford).
Il 2019 sarà l’anno dell’entrata in vigore di ecotassa e ecobonus, introdotti dall’ultima legge finanziaria. Peseranno sul mercato? Anche su questo tema i due imprenditori sono sostanzialmente allineati. Prendiamo ad esempio il bonus: ne possono beneficiare solo auto con caratteristiche molto specifiche e così la scelta si restringe. «Parliamo di una decina di vetture in tutto – dice Mazzini –, con prezzi piuttosto elevati. Così non si svecchia il parco circolante e invece bisognerebbe tenere a mente che se oggi metto in moto un veicolo con motore Euro 1 inquino come 27-28 auto Euro 6».
Difficile poi che l’elettrico conquisti il grande pubblico. Non solo per i costi ancora elevati ma anche per questioni pratiche: autonomia e rete di ricarica. «C’è fermento tra le case produttrici – spiega Benelli –, Volvo quest’anno uscirà con diversi modelli elettrici ma oggi comprare un’auto elettrica è più un segno distintivo che una reale praticità. Conosco l’area scandinava dove ho lavorato e siamo lontani parecchio da quegli standard. Gli esperti però sono ormai concordi nel dire che l’ibrido andrà scomprarendo un po’ alla volta per dare più spazio all’elettrico, magari migliorando le autonomie che oggi arrivano a 3-400 km».
Ma cosa caratterizza il mercato ravennate? «Il metano è sicuramente un argomento trainante», dice Benelli. Che si gode l’approccio di Seat e Skoda particolarmente attento su questa alimentazione: «Rispetto alle grandi città il diesel ha ancora una clientela. Se parliamo con le concessionarie di Roma e Milano ormai non sanno più cosa sia il diesel».
Caratteristica comune a tutte le latitudini è invece quella di dirottare la spesa verso la sicurezza: «Se il cliente deve pagare per un optional – dice Mazzini – ormai lo fa per gli ausili alla guida. Faccio un esempio: il tetto apribile ormai non lo chiede nessuno ma la frenata di emergenza e il mantenimento di corsia invece sono sempre più richiesti».
E tra le novità in via di affermazione ci sono le modalità alternative di acquisto: «In media si tiene l’auto per otto anni – dice Benelli – ma è difficile dire cosa succederà fra otto anni e allora piuttosto che l’acquisto qualcuno preferisce il noleggio a lungo termine o altre formule che permettono di restare al passo con le richieste».
Dati provinciali al terzo trimestre 2018: in crescita le aziende con titolare o maggioranza dei soci stranieri
Al terzo trimestre del 2018 è ancora negativo il saldo delle imprese ravennati rispetto al 2017: le cessazioni raggiungono il livello minimo storico ma lo stesso vale per il numero delle iscrizioni. Sono dati diffusi dalla Camera di Commercio di Ravenna.
Al 30 settembre 2018 le imprese iscritte nel Registro delle Imprese di Ravenna sono risultate 39.226, dunque 282 in meno rispetto alla stessa data dell’anno passato. Nei 12 mesi precedenti (settembre 2017 – settembre 2018) sono state registrate 1.985 nuove iscrizioni a fronte di 2.114 cancellazioni volontarie, a cui si aggiungono 164 cancellazioni d’ufficio, determinando così un saldo negativo di 129 unità.
Rispetto al 2017 e agli anni precedenti, nel corso degli ultimi dodici mesi sono ulteriormente diminuite sia le cessazioni che le iscrizioni. Per questo motivo, nonostante la flessione delle cessazioni, il tasso di variazione rimane negativo, pari al -0,33 percento. Anche il tasso di crescita regionale rimane negativo, seppur più contenuto, attestandosi negli ultimi dodici mesi al -0,15 percento. A livello nazionale trova invece conferma la crescita del numero delle imprese, in atto dal 2013, con un tasso di variazione nell’anno pari al +0,59 percento.
Rispetto al 30 settembre 2017, i settori che vedono un incremento delle imprese registrate sono quelli dei servizi, ad esclusione del commercio e del trasporto e magazzinaggio. In termini assoluti il settore più sofferente è quello dell’agricoltura che perde 147 imprese (pari al -2 percento), seguito dal commercio (-113 unità, -1,4 percento in termini relativi). Le imprese artigiane registrate sono 10.537 e risultano 76 in meno nel confronto con lo stesso periodo del 2017. Le imprese femminili della nostra provincia sono risultate 8.110, in diminuzione rispetto alla stessa data dello scorso anno di 57 unità.
Anche in questa fase si conferma il saldo positivo delle imprese con il titolare o con la maggioranza dei soci di nazionalità straniera. Al 30 settembre 2018 sono state registrate 4.519 imprese straniere nel Registro imprese di Ravenna: 100 in più rispetto alla stessa data dello scorso anno (+2,3 percento).
Sono 2.607 le imprese giovanili registrate a Ravenna. Negli ultimi 12 mesi il loro numero ha subito una pesante flessione di 96 unità, pari al -3,6 percento: ciò si giustifica principalmente con la perdita dei requisiti per la definizione di “giovanile”, ossia la soglia dei 35 anni da parte di soci e titolari: infatti il saldo tra iscrizioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi è comunque positivo, pari a +275 unità.
Al 30 settembre, rispetto all’anno precedente, risultano in crescita solo nel settore agricolo (+8 unità, con +3,8% in termini relativi) ed in quello dei servizi alle imprese (+5 unità, +1,9%). All’opposto, le imprese giovanili sono in flessione in tutti gli altri settori, in particolare in quello delle costruzioni (-59, pari al -11,5%) e del commercio (-32, con un -4,3%).