martedì
12 Agosto 2025

In aula i consulenti della difesa: ecco perché Cagnoni non ha ucciso la moglie

Ventitreesima udienza / L’esperto di dattiloscopia smentisce che le impronte sulla scena del crimine siano valide per un confronto e i medici legali trovano dna di un altro uomo sotto tutte le dieci unghie di Giulia che sarebbe dovuto alla difesa da un tentativo di strangolamento. Nella seconda metà di giugno attesa la sentenza della corte d’assise

Qui la cronaca delle udienze precedenti

Le impronte sulla scena del crimine non sono abbastanza chiare per essere attribuite, sotto tutte le dieci unghie delle mani della vittima c’è un dna maschile ma in nessuna compare quello del marito imputato per uxoricidio, il contenuto dello stomaco del cadavere della donna dice che il momento del decesso va spostato in avanti di qualche ora rispetto all’ipotesi dell’accusa e a quel punto il coniuge ha un alibi. È lo scenario dipinto in sei ore di deposizione da quattro consulenti tecnici del 53enne Matteo Cagnoni, a processo davanti alla corte d’assise di Ravenna con l’accusa di aver ammazzato la 39enne moglie Giulia Ballestri il 16 settembre 2016. Dopo mesi passati fornendo in buona sostanza solo testimonianze che dipingevano il dermatologo come un marito amorevole incapace di arrivare all’omicidio, alla ventitreesima udienza celebrata stamani 20 aprile la difesa (avvocati Giovanni Trombini e Francesco D’Alaiti) ha messo in campo i pezzi grossi provando a costruire uno scenario alternativo in cui non si possa affermare la colpevolezza di Cagnoni oltre ogni ragionevole dubbio.

IMPRONTE
Si è detto sin dal principio che la prova regina di questo processo sono le due impronte rilevate dagli inquirenti nello scantinato della villa disabitata di via Padre Genocchi, di proprietà della famiglia dell’imputato, in cui si è consumato il massacro della donna. Due impronte palmari con il sangue della vittima, una sul muro e una su un frigorifero. Per la polizia scientifica e per il consulente di parte della famiglia Ballestri sono di Cagnoni senza dubbio. Invece per Andrea Tommaso Mondelli, poliziotto della scientifica in pensione incaricato dal collegio difensivo come consulate di parte, non si può affatto dire di chi siano perché non presenterebbero le caratteristiche necessarie per poter essere confrontate con quelle di un sospettato. E qui tocca fare una digressione nei tecnicismi e tirare fuori le minuzie: così la dattiloscopia chiama le peculiarità che contraddistinguono ogni impronta e la rendono unica e confrontabile con altre. Vanno individuate dall’operatore dattiloscopista. La giurisprudenza italiana stabilisce che la corrispondenza di 16 punti fra due impronte consente una base statistica talmente elevata da considerare quelle due impronte appartenenti alla stessa persona perché si è nell’ordine di un caso ogni 4-5 miliardi di individui. Si tratta comunque di una convenzione italiana per alzare l’asticella della qualità: tanto per dire, nella vicina Svizzera ci si ferma a otto. Nella palmare muro il consulente di parte civile ha individuato 26 minuzie corrispondenti e la scientifica 20 (16 sono in comune), nella palmare frigo la parte civile ne ha individuate 20 e la polizia 28 (16 in comune). Le due parti hanno proceduto ognuna con il proprio percorso autonomo. Mondelli ribalta il tavolo e dice di non vedere affatto tutte quelle minuzie. E si spinge quindi a contraddire anche l’unica voce terza finora coinvolta, il perito nominato dal giudice durante le indagini preliminari: a suo giudizio c’erano almeno 30 e 20 minuzie qualitativamente valide. Insomma, è vero che tutti sono concordi nel ritenere che la valutazione ultima spetti all’occhio dell’operatore e quindi la dattiloscopia non sia la macchina della verità a cui far masticare le impronte per ottenere la risposta ma in questo caso  gli schieramenti sono due contro uno e con i primi va schierato in un certo senso anche l’unico che non è di parte. Le domande della procura (pm Cristina D’Aniello) sono poi servite a sottolineare che la strumentazione usata da Mondelli non ha lo stesso riconoscimento qualitativo di quella del gabinetto di polizia scientifica (ma questo vale anche per quanto riguarda il perito del gip). Resta poi la perplessità sul perché un elemento così dirompente sia stato conservato finora mentre avrebbe potuto essere una carta importante per la richiesta di scarcerazione così tanto ambita e sempre respinta.

IL DNA IGNOTO
L’autopsia ha permesso di rilevare la presenza di tessuto biologico sotto le unghie della vittima «in quantità non residuale ma elevata», hanno affermato in aula i medici legali Adriano Tagliabracci e Chiara Turchi dell’università politecnica delle Marche. Di quel tessuto non è possibile stabilire la tipologia ma il dna sì ed è lo stesso in tutte le dieci dita, è maschile ma non di Cagnoni. «Data la quantità così sostenuta si può dire che derivi da un contatto fisico violento e per esperienza possiamo dire che sotto le unghie di una persona viva non permane più di sei-sette ore», sostengono i consulenti. Insomma, messa così potrebbe essere la firma del killer. Per gli avvocati dell’imputato sarebbe l’esito di un tentativo di difesa della donna durante l’aggressione. Magari mentre tentava di liberarsi dalla morsa di qualcuno che provava a strangolarla: «Sul collo ci sono dei segni compatibili con un tentativo di strangolamento, segni molto grandi lasciati da qualcuno che forse indossava un paio di guanti. Ci stupisce che durante l’autopsia non sia stata prestata attenzione a questo dettaglio». Per la procura quelli non sono segni da strangolamento ma forse la presa di chi ha fatto sbattere il volto di Giulia più volte contro il muro per l’aggressione finale, una dinamica su cui concordano tutte le parti. E il sostituto procuratore non si è fatto sfuggire l’occasione di sottolineare che nemmeno il consulente di parte presente all’esame autoptico ha chiesto accertamenti su quei lividi. Per l’accusa il dna sotto le unghie è il risultato di una energica azione di contatto tra le dita della donna e un’altra persona, magari una carezza giocosa alla testa di un bambino al mattino a scuola (il pm ha utilizzato la parola «grattino»). E non c’è quello di Cagnoni perché la dinamica ipotizzata prevede l’inizio dell’aggressione con un bastone e quindi una distanza sufficiente per impedire alle mani di Giulia di raggiungere il corpo del marito prima di perdere conoscenza. L’avvocato Giovanni Scudellari che assiste i familiari della vittima, forte dell’esperienza accumulata in 28 corti d’assise, ha chiesto come mai le dita di Giulia non fossero affatto rovinate come invece spesso accade per chi tenta di difendersi da uno strangolamento. Una domanda a cui i medici non hanno forniti dettagli.

IL CAFFE NELLO STOMACO
Per fissare l’orario della morte uno degli elementi cardine è stato il contenuto ritrovato nello stomaco del cadavere. I 2,5 milligrammi di caffeina portano i consulenti tecnici della procura (i medici legali Franco Tagliaro e Federica Bortolotti dell’università di Verona) a fissare il decesso della 39enne entro due o tre ore a partire dalle 9 del 16 settembre 2016, quindi in un intervallo di tempo compatibile con la permanenza del marito Matteo Cagnoni nella casa abbandonata di via Padre Genocchi a Ravenna (tra le 9.15 e le 11.06, come mostrano le telecamere in strada) dove due giorni dopo è stato trovato il corpo. Quella mattina i due coniugi fecero colazione in una pasticceria di viale Newton dove rimasero tra le 8.23 e le 9.07 (sono filmati dalle telecamere di videosorveglianza) e la donna ordinò un caffè. Alle 9.15 scendono dall’auto in via Genocchi per entrare nella casa a vedere i quadri da vendere. Calcolando i tempi con cui si svuota lo stomaco, il residuo di caffeina presente serve ai medici per arrivare all’orario della morte. Però la dottoressa Elia Del Borrello giunge a conclusioni diverse: «Il volume e la composizione del contenuto trovato nello stomaco e la concentrazione di caffeina confrontata con quella nel sangue ci dicono che non può trattarsi solo di quel caffè preso a Le Plaisir ma deve esserci stata anche un’assunzione successiva di qualche bevanda che contenesse caffeina e di qualche altro prodotto». Acqua al mulino di Cagnoni che sostiene di essere uscito dalla villa in compagnia della moglie e di averla rivista viva sotto casa in via Bruno verso le 12.15. Dopo quell’orario la donna dovrebbe aver ingerito qualcos’altro e poi essere tornata nella villa per ragioni non ben spiegabili e lì aver trovato qualcuno che l’ha uccisa. E alle 13 il marito va a prendere i figli a scuola e con loro parte per Firenze.

IL CALENDARIO VERSO LA SENTENZA
Il processo si avvia alla fase finale. L’istruttoria dibattimentale dovrebbe concludersi l’11 maggio: nella prossima udienza del 4 infatti verranno completate le audizioni dei consulenti tecnici della difesa e altri testi minori, in quella successiva dovrebbero essere citati eventuali altri testimoni la cui rilevanza è emersa nel corso del procedimento. A quel punto si andrà a metà giugno per concentrare in una settimana la requisitoria del pm, le discussioni delle parti civili e l’arringa della difesa. Poi la camera di consiglio.

 

Torna la grande letteratura nelle piazze ravennati col quinto ScritturRa festival

Tra gli ospiti autori internazionali e grandi nomi italiani. Chi lo desidera potrà seguire anche laboratori. Appuntamento dal 13 al 27 maggio

ScritturaScrittuRa festival, la festa della letteratura si svolgerà dal 13 al 27 maggio a Ravenna e Lugo di Romagna, allargandosi con due serate anche a Bagnacavallo e Fusignano. L’iniziativa diretta da Matteo Cavezzali è giunta alla quinta edizione ed ospiterà nelle piazze, nei teatri e nelle strade della città bizantina e degli altri comuni della provincia romagnola autori internazionali come Joël Dicker, scrittore svizzero diventato un caso internazionale con “La verità sul caso Harry Quebert” in uscita con il nuovo romanzo per La Nave di Teseo che dialogherà con Cristina De Stefano; Guillermo Arriaga, sceneggiatore della trilogia Amores Perros, 21 grammi e Babel con la regia del premio Oscar Alejandro Iñárritu. Ha diretto il film The Burning Plain, interpretato da Charlize Theron e Kim Basinger, presentato al festival di Venezia e ha vinto Premio come miglior sceneggiatura al Festival di Cannes per “Le tre sepolture”. A ScrittuRa presenta il suo nuovo romanzo “Il selvaggio” (Bompiani) dialogando con Ilide Carmignani.

Ci sarà anche Maylis de Kerangal, tra le più importanti scrittrici francesi contemporanee dialogherà con Alberto Rollo. Con Feltrinelli ha pubblicato Nascita di un ponte (2013), Prix Médicis; Riparare i viventi (2015; Grand Prix RTL-Lire), Lampedusa (2016) e Corniche Kennedy (2018) adattato al cinema dalla regista Dominique Cabrera. Il greco Petros Markarīs, che con la sua “trilogia della crisi” (Prestiti scaduti, L’esattore e Resa dei conti) ha raccontato la frattura del suo paese al mondo. Sceneggiatore, amico e stretto collaboratore di Theo Angelopoulos, per cui scrisse la sceneggiatura, tra gli altri, di “L’eternità e un giorno” (Palma d’Oro a Cannes nel 1988) e ora torna con “L’università degli omicidi” (La Nave di Teseo), nuova impresa del commissario Charitos.

Saranno inoltre presenti grandi autori italiani per parlare dell’Italia, delle sue bellezze, delle sue paure e della scrittura come mezzo per continuare ad interrogarsi: Corrado Augias sulle bellezze d’Italia, Daria Bignardi sull’ansia, Paolo Giordano sulla adolescenza dalla Solitudine dei numeri primi a Divorare il cielo, Walter Siti sul male, Rosella Postorino sulle assaggiatrici di Hitler, Ermanno Cavazzoni sulla fantascienza surreale, Marco Paolini con Gianfranco Bettin con un moderno Pinocchio, Antonio Moresco sulle fiabe, Andrea Bajani sulla poesia, Paolo Di Paolo sui classici della letteratura, Sergio Rizzo del Corriere della Sera sul giornalismo di inchiesta, Andrea Marcolongo sull’amore nella mitologia greca, Giuseppe Catozzella sul passaggio all’età adulta, Marco Baliani sull’arte di raccontare, Andrea Gentile sul rapporto tra vita e morte, Paolo Di Stefano, invitato speciale del Corriere della Sera con il fotografo vincitore di quattro World Press Photo Massimo Siragusa sul concetto di “abitare”, Chiara Moscardelli e Stefano Tura sul noir, Daria Deflorian, Marco Martinelli e Matteo Marchesini su eroi e anti-eroi e molti altri.

Sarà possibile seguire laboratori tenuti dallo scrittore Leonardo Colombati direttore di Nuovi Argomenti e della scuola di scrittura Molly Bloom, dall’editor di Einaudi Stile Libero Francesco Colombo e dallo sceneggiatore Alessandro Fabbri, che ha lavorato con Gabriele Salvatores, Giuseppe Capotondi e Stefano Accorsi. (iscrizioni ai laboratori a numero chiuso per info scrivere a info@scritturafestival.com o chiedere alla libreria Dante di Logo).

«Si tratta di una manifestazione – commenta l’assessora alla Cultura del Comune di Ravenna Elsa Signorino – che sta crescendo di anno in anno in molteplici direzioni. Non solo infatti aumentano gli ospiti, di levatura nazionale e internazionale, ma si allargano anche i confini di un festival che quest’anno avrà addirittura un’edizione estiva in Trentino, dal 20 al 22 luglio a Campitello di Fassa e Mazzin.»

«Siamo molto felici di anno in anno questa manifestazione ingrandirsi grazie alla partecipazione di sempre più cittadini e molte persone che vengono appositamente da diverse zone d’Italia. – aggiunge Matteo Cavezzali -. La nostra città ispirò Dante a scrivere il suo Paradiso, e speriamo che la calda accoglienza dei romagnoli continui a ispirare pagine importanti dei grandi narratori contemporanei. Questi momenti di incontro e condivisione di idee e pensieri è un germoglio importante per la nostra comunità»

I luoghi che saranno teatro del festival sono piazza Unità d’Italia, teatro Rasi, Palazzo Congressi, Biblioteca Classense, MAR, il Pavaglione e i chiostri del Carmine a Lugo, Chiostri del Convento San Francesco a Bagnacavallo, Piazza Corelli a Fusignano.

Ci saranno inoltre visite guidate letterarie alla città che ospitò Dante e Byron, iniziative per i bambini, maratone poetiche e una mostra realizzata dal Centro Romagna Arte Contemporanea. Durante il Salone Internazionale del Libro di Torino ScrittuRa sarà presentato all’interno del progetto Superfestival.

Al via il Navetto Mare: corse gratuite dai parcheggi verso Marina e Punta

Insieme al servizio di trasporto è istituita anche la sosta a pagamento negli stalli del litorale. Limitazioni anche ai bus non di linea senza autorizzazione

Navetto Mare
Il Navetto

Da domani, sabato 21 aprile, a domenica 2 settembre torna il servizio gratuito di bus navetta  dai parcheggi di via del Marchesato e di via Trieste al litorale di Marina di Ravenna e dal parcheggio di via Trieste al litorale di Punta Marina Terme.Gl

Gli orari  Il Navetto Mare circolerà sabato 21 aprile dalle 14 alle 2, domenica 22 dalle 9 alle 22, martedì 24 dalle 20 alle 2; mercoledì 25 dalle 9 alle 22, sabato 28 dalle 14 alle 2, domenica 29 dalle 9 alle 2, lunedì 30 dalle 9 alle 4, martedì 1 maggio dalle 9 alle 22.

Dopo di che circolerà tutti i sabati di maggio dalle 14 alle 2, tutte le domeniche di maggio dalle 9 alle 22, venerdì 1 giugno dalle 20 alle 4; sabato 2 dalle 9 alle 2 e domenica 3 dalle 9 alle 22; i successivi venerdì di giugno dalle 20 alle 2, i successivi sabati di giugno dalle 14 alle 2 (tranne sabato 23, quando circolerà dalle 9 alle 2), le domeniche di giugno dalle 9 alle 22.

In luglio il Navetto Mare circolerà domenica 1 dalle 9 alle 22, venerdì 6 dalle 20 alle 4, sabato 7 dalle 9 alle 4, domenica 8 dalle 9 alle 22; dopo di che circolerà tutti i venerdì di luglio dalle 20 alle 2, tutti i sabati dalle 9 alle 2, tutte le domeniche dalle 9 alle 22 (tranne domenica 22, quando circolerà dalle 9 alle 4).

In agosto il Navetto Mare circolerà venerdì 3 dalle 20 alle 2, sabato 4 dalle 9 alle 2, domenica 5 dalle 9 alle 22, venerdì 10 dalle 20 alle 4, sabato 11 dalle 9 alle 2, domenica 12 dalle 9 alle 2, lunedì 13 dalle 9 alle 2, martedì 14 dalle 9 alle 4, mercoledì 15 dalle 9 alle 4, giovedì 16 dalle 9 alle 2, venerdì 17 dalle 9 alle 2; i successivi venerdì dalle 20 alle 2, i successivi sabati dalle 9 alle 2, le successive domeniche dalle 9 alle 22.

In settembre circolerà sabato 1 dalle 14 alle 2 e domenica 2 dalle 9 alle 22.

Tutte le informazioni sugli orari sono comunque affisse alle fermate e saranno pubblicate sul sito di Start Romagna.

Sosta a pagamento a Marina di Ravenna, Punta Marina Terme e Lido di Dante

Da sabato 21 aprile a domenica 2 settembre sarà in vigore anche la sosta a pagamento in viale della Pace e in viale delle Nazioni a Marina di Ravenna, in viale Colombo a Punta Marina Terme, nell’area compresa tra i viali Del Duca/Piccarda e gli stabilimenti balneari a Lido di Dante.

La sosta sarà a pagamento nelle giornate del venerdì (ad esclusione di venerdì 1 giugno e venerdì 17 agosto) dalle 20 alle 2; nelle giornate del sabato e nei giorni 24, 29 e 30 aprile, 1 giugno, 22 luglio, 12, 13, 14, 15, 16, 17 agosto dalle 9 alle 2; nelle giornate della domenica (ad esclusione di domenica 29 aprile, domenica 22 luglio, domenica 12 agosto) e nei giorni 25 aprile e 1 maggio dalle 9 alle 22.

Le tariffe sono invariate: 50 centesimi all’ora nella fascia 9-18, con possibilità di forfait diurno per 3 euro complessivi; 1 euro all’ora dalle 18 al termine, con possibilità di forfait serale – notturno per 4 euro complessivi. I parcometri daranno la possibilità di acquistare i due forfait in una sola volta al prezzo di 7 euro.

Inoltre da venerdì 20 aprile a domenica 17 giugno a Marina di Ravenna è vietato il transito di autobus/pullman (non di linea e non autorizzati) in viale della Pace (nel tratto compreso fra il lungomare Colombo e viale della Nazioni), viale delle Nazioni (nel tratto compreso fra viale della Pace e viale Ciro Menotti), in viale Ciro Menotti (nel tratto compreso fra viale delle Nazioni e via Trieste), in via Trieste (da viale Ciro Menotti verso nord), nella sottostrada di viale Ciro Menotti (nel tratto compreso tra il civico 81 e il civico 111), in via Maria Bartolotti, in via Marmarica e in via Fabbrica Vecchia. Per autobus/pullman autorizzati sono da intendersi quelli che sono diretti alle strutture ricettive, quelli adibiti al trasporto di gruppi di persone, limitatamente alle giornate feriali e nella fascia oraria dalle 7 alle 18 e quelli che di volta in volta sono autorizzati singolarmente dal Corpo di Polizia municipale per le sole operazioni di salita e discesa dei passeggeri.

Ravenna in Comune: «Ad oggi la giunta non sa ancora cosa andrà nel museo di Classe»

La questione dell’elmo Negau per il capogruppo Manzoli è solo la punta dell’iceberg: «Abbiamo chiesto i documenti ma il Comune non ne è in possesso»

Elmo NegauDiscussione calda nella serata di ieri, giovedì 19 aprile, al consiglio territoriale di San Pietro in Campiano. Tema della serata lo spostamento dell’elmo Negau dal museo didattico di San Pietro in Campiano a quello di Classe. Massimo Manzoli interviene sul tema: «Siamo stati i primi a depositare un ordine del giorno che chiedeva il rientro dell’elmo nella struttura di San Pietro in Campiano oltre alla salvaguardia della collezione rimanente dei laboratori e al coinvolgimento di tutte le istituzioni locali nelle prossime scelte», ricorda il capogruppo di Ravenna in Comune. Il mancato coinvolgimento del territorio, per Manzoli, in questa scelta è già di per sé un atto grave.

Per quanto riguarda la risposta dell’amministrazione – con l’assessore Elsa Signorino che parla di un progetto di lungo corso e dell’iter autorizzativo partito nel 2012 –  «abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti per avere dall’assessore di riferimento l’elenco dei reperti che saranno in dotazione al Museo di Classe e la relazione conclusiva (o i documenti prodotti) del Comitato Scientifico. Un atto semplice per poter capire, carta alla mano, qual è la logica e le conclusioni dell’attività scientifica svolta in questi anni. A onor del vero è stato anche richiesto il piano di sostenibilità economico del “futuro” Museo di Classe». Manzoli a questo proposito cita l’intervista pubblicata su Ravenna&Dintorni in cui il presidente di RavennAntica dice che in passato era già stato commissionato uno studio di fattibilità e ora «abbiamo chiesto un aggiornamento alla stessa società, per rimanere in linea con i tempi: quando avremo a disposizione i dati li renderemo pubblici».

Prosegue il capogruppo: «L’unica risposta che, ad oggi, è arrivata è del dirigente Tarantino che inoltra le nostre questioni al direttore di Ravennantica “non essendo in possesso di quei documenti”. Traducendo in modo ancora più chiaro: la Giunta Comunale, ad oggi, non è in possesso di quella che sarà la dotazione del Museo di Classe e nemmeno dei materiali del Comitato Scientifico che hanno portato a determinare questa collezione . Giusto o sbagliato che sia è l’esatto opposto di quello che viene portato come risposta dall’assessora Signorino». Il consigliere si chiede il perché «la giunta non è in possesso di questi documenti? Dopo anni di discussione, ritardi, aumento di spese, siamo arrivati a pochi mesi dall’apertura del Museo di Classe e ancora la Giunta non sa cosa ci sarà all’interno?».

La discussione, insomma, potrebbe ampliarsi: « Cosa, realmente, andrà a riempire il Museo di Classe? Quale sarà il piano di sostenibilità economica di questo museo? E sia chiaro che chi scrive non vuole certo sostenere che un Museo debba funzionare, per forza, come una società per azioni, con certi profitti.  Si vuole capire con chiarezza se è stato fatto uno studio, la ricaduta economica che avrà sul territorio, i potenziali nuovi posti di lavoro. Crediamo che sia una questione semplice di chiarezza e trasparenza sapere e capire, a pochi mesi dall’apertura, cosa la Giunta e Ravennantica hanno immaginato per il Museo di Classe per i prossimi 5-10 anni»

L’Unione utenti porto rinnova il suo consiglio. Martini confermato presidente

L’associazione riunisce diversi operatori del settore. «Collettore delle istanze delle varie categorie di operatori»

Il porto di Ravenna
Il porto di Ravenna

Il 18 Aprile scorso si è tenuta l’assemblea elettiva dell’Unione utenti e operatori del porto di Ravenna. Sono stati chiamati a far parte del consiglio direttivo Luca Minardi e Gianfranco Fabbri per la sezione Porto dell’associazione Industriali, Luca Vitiello e Leonello Sciacca per Confitarma, Riccardo Martini e Danilo Belletti per l’associazione Spedizionieri Internazionali, Carlo Cordone e Franco Poggiali per l’associazione Agenti Marittimi, Andrea Turchi e Paolo Giulianini per Confcommercio Ravenna.

Il nuovo consiglio direttivo ha confermato presidente per il prossimo biennio Riccardo Martini, così come Luca Minardi alla vice-presidenza e Tesoriere Andrea Turchi. Nel ringraziare gli associati, il presidente Martini ha evidenziato come L’Unione, considerate le recenti modifiche degli organismi di governance delle Autorità Portuali, rappresenti oggi «un efficace strumento collettore delle istanze delle varie categorie di operatori, con l’obbiettivo di porsi come interlocutore unitario nel quotidiano rapporto con l’Autorità di sistema portuale, le istituzioni e gli enti di controllo, in relazione alle tematiche più significative inerenti il Porto di Ravenna e la logistica ad esso connessa».

Martini ha sottolineato in particolare «la fattiva collaborazione instauratasi col rinnovato vertice dell’Autorità, che ha portato ad un confronto costruttivo su questioni di vitale importanza per gli operatori del porto, come il progetto di escavo, la manodopera portuale e la sicurezza su lavoro».

Marinara: l’opposizione vuole una commissione di indagine sui rapporti con il Comune

La minoranza vuole chiarezza riguardo alle varie fasi che hanno contraddistinto i rapporti tra l’amministrazione e i vertici del porto turistico

MarinaraL’opposizione chiede che sia fatta chiarezza attraverso una commissione di indagine istituita in Consiglio comunale riguardo ai rapporti intercorsi tra l’amministrazione e gli ex vertici di Marinara. La richiesta è stata formalizzata nel pomeriggio di ieri in commissione consiliare: tutti i gruppi di minoranza hanno sottoscritto  il documento che ora sarà discusso in consiglio comunale. A proporla, in particolare, è stata Veronica Verlicchi (La Pigna).

La commissione mira a fare chiarezza su diversi punti: dai tempi di costruzione del porto fino all’effettivo uso delle abitazioni (che dovrebbero essere occupate solo a scopo turistico) fino ad alcune penali che per Verlicchi non sarebbero mai state richieste. L’amministrazione da parte sua ha precisato alcuni punti delle richieste dell’opposizione, senza entrare troppo nei dettagli. Del resto l’ordine del giorno era l’istituzione della commissione di indagine che questi dettagli dovrebbe approfondire. Per arrivarci, però, serve la maggioranza dei voti. In altre parole: in consiglio comunale bisognerà convincere il Pd. Un elemento che potrebbe pesare nella discussione è il processo a carico degli ex vertici, agli sgoccioli a Ferrara, per il crac di Cmr (la cooperativa che costruì Marinara). Per Bruno Caravita sono stati chiesti sei anni, coinvolti anche altri imprenditori locali.

 

 

La festa della birra artigianale tra i container di Darsena Pop Up a Ravenna

Eventi, degustazioni e anche arte con l’evento Fai

Darsena Pop UpA Ravenna, in Darsena Pop Up, il fine settimana dal 20 al 22 aprile è dedicato alla birra artigianale, per festeggiare “Malti e Bassi Brew Family“, che con la “A killer Beer“ ha trionfato nella sua categoria a “Birra dell’Anno 2018”, aggiudicandosi il gradino più alto del podio.

Sulla terrazza di Saperi e Sapori sono in programma eventi dedicati al mondo della birra artigianale, le birre di Malti e Bassi alla spina e in bottiglia e cibo street food.  Venerdì 20 alle ore 18.30 si terrà uno show cooking “la birra in cucina”, a cura dello chef Paolo Rosetti. L’evento si concluderà con una cena che inizierà alle ore 19.

Sabato 21 aprile, dalle ore 18, la terrazza Saperi e Sapori diventa la cornice per l’evento Fai che organizza un’esposizione di opere di artisti tra cui Daniele Casadio, Massimiliano Fabbri, Paolo Buzzi e Stefano Moriani. L’acquisto del biglietto (10 euro) consente di visitare la mostra ma anche di degustare un aperitivo completo di cibi e bevande.

Domenica 22 è in programma un incontro speciale con Malti e Bassi Brew Family dal titolo “Le Birre d’Italia 2018”  fra ricette, curiosità e degustazioni. Dalle ore 11.30 replica dello show cooking “La birra in cucina“ a cura dello chef Paolo Rosetti. Dalle ore 15.30, nella terrazza della Scuola di Cucina Saperi e Sapori, sarà possibile assaggiare le tre birre del podio al concorso “Birra dell’Anno 2018”: la “A Killer Beer”, la “Vale” e la “Pop di Baladin”. Costo 30 Euro, per entrambi gli incontri.

Per info e prenotazioni 348 1539975 (Rosella).

Minacce e persecuzioni alla ex, arrestato per la seconda volta in due anni

Un 39enne ha infranto già due volte gli ordini del giudice di mantenersi a distanza dalla donna

Non ne vuole sapere di lasciare in pace l’ex fidanzata: per la seconda volta in due anni un 39enne forlivese è stato arrestato dalla polizia per stalking. I due convivevano a Faenza e nel 2016 il primo arresto: l’uomo venne prima denunciato dalla donna per una serie di minacce e di atti persecutori, confermati da una attività d’indagine della squadra mobile, e il giudice a novembre fisso l’obbligo di mantenersi ad almeno 500 metri dalla donna e dai suoi familiari. Ma la vigilia di Natale lo trovarono sotto casa della ex e finì in manette. Ad agosto del 2017 uscì dal carcere con i domiciliari e ha ricominciato a minacciare la donna e i familiari, anche in presenza di testimoni, costringendo il giudice a riemettere un provvedimento di custodia in carcere, unica misura possibile per riuscire a contenerlo. Nella giornata di ieri, 18 aprile, il nuovo arresto.

Giro d’Italia, la carovana attraversa la provincia di Ravenna il 17 maggio

Presentato il percorso: la 12esima tappa Osimo-Imola toccherà Faenza e Castelbolognese. Ravenna punta ad avere un arrivo nel 2019

BiciLa carovana del Giro d’Italia del 2018 sarà sulle strade ravennati il 17 maggio. È stato presentato il percorso dell’edizione 101 della corsa ciclistica e la dodicesima tappa Osimo-Imola (214 km) passerà da Faenza e Castelbolognese. Sarà una tappa completamente pianeggiante che percorre per la sua quasi interezza la statale 16 Adriatica su strade larghe e sostanzialmente rettilinee i primi 130 km. Seguono altri 60 km sempre praticamente diritti lungo la statale 9 via Emilia che attraverso Santarcangelo di Romagna, Cesena e Forlì porta a immettersi nel circuito automobilistico di Imola e al giro finale sul circuito dei “Tre Monti”. Intanto le amministrazioni comunali stanno già guardando al 2019 e Ravenna ha già annunciato di aver avanzato la propria candidatura.

Polizia municipale sulle strade: in un anno 64mila multe e 323 patenti ritirate

Il bilancio dell’attività in occasione del 145esimo anniversario. Alla centrale operativa arrivano 40 telefonate al giorno

Foto Speyer 1
Controlli della polizia municipale sotto i portici dei giardini Speyer

L’attività in strada della polizia municipale di Ravenna (86 donne e 89 uomini) nel 2017 ha portato a 38mila veicoli controllati, 64mila violazioni amministrative al codice della strada, 323 patenti ritirate, 510 veicoli sottoposti a fermo o sequestro, 65 sanzioni per guida in stato di ebrezza alcolica, 270 mezzi pesanti controllati e 101 violazioni alle norme sull’autotrasporto. In totale sono stati rilevati più di mille incidenti di cui 809 con feriti e 12 con esito mortale. Sono alcuni dei dati diffusi oggi, 19 aprile, in occasione del 145esimo annuale di fondazione del corpo. Nel corso della cerimonia sono stati consegnati riconoscimenti al personale distintosi in servizio.

Dopo la cerimonia è stata inaugurata la mostra fotografico-documentaria “Storia della Polizia municipale di Ravenna, dalle origini ad oggi”, organizzata dalla stessa polizia municipale in collaborazione con la biblioteca Classense – archivio storico comunale, che sarà aperta al pubblico fino al 22 aprile nei seguenti giorni e orari: giovedì 19 aprile, fino alle 18.30; domani, venerdì 20, dalle 9 alle 18.30; sabato 21 dalle 17 alle 22; domenica 22 dalle 10 alle 18.

RAVENNA 14/07/17. ANDREA GIACOMINI, NUOVO COMANDANTE POLIZIA MUNICIPALE DI RAVENNA
Andrea Giacomini, comandante della polizia municipale di Ravenna

Per quanto riguarda i servizi di polizia commerciale e tutela del consumatore sono stati svolti 1.862 controlli commerciali e riscontrate 351 violazioni amministrative in materia di commercio e pubblici esercizi. In tema di contrasto all’abusivismo commerciale sono stati svolti 1.267 servizi sull’arenile; sequestrati 31.643 articoli per un valore di 149.500 euro; rinvenuti 19.362 articoli per un valore di 83.500 euro; identificate 206 persone; denunciate 82; arrestate 6. Alle voci edilizia e ambiente si registrano 362 controlli e 132 violazioni amministrative. Per quanto riguarda la polizia giudiziaria: trasmesse 887 informative all’autorità giudiziaria; 19 persone arrestate; 134 sottoposte a rilievi dattiloscopici; 116 fermi – identificazioni; 183 denunce in materia di norme sull’immigrazione; 18 documenti falsi ritirati; 3.485 controlli anagrafici; 11 proposte di misure di prevenzione autorità di pubblica sicurezza (fogli di via e avvisi orali); 16 veicoli oggetto di furto recuperati. In tema di sicurezza urbana e integrata: 22 ordini di allontanamento; 84 telecamere di videosorveglianza gestite; 92 veicoli in stato di abbandono recuperati. Per quanto riguarda l’educazione alla legalità sono state svolte 560 ore di educazione stradale; organizzati 12 eventi e campagne di sensibilizzazione. In tutto il telefono della centrale operativa ha suonato in media 40 volte al giorno.

Una passeggiata tra il verde per raccogliere i rifiuti abbandonati nei parchi

Il 21 aprile “Pulizie di Primavera”: il Comune invita i cittadini a un’iniziativa di volontariato per sensibilizzarli sul tema

Verde Urbanojpg12Una camminata attraverso parchi e aree urbane per raccogliere rifiuti abbandonati come gesto che si propone di stimolare atteggiamenti più virtuosi da parte dei cittadini. A Cotignola arrivano le “pulizie di Primavera”: sabato 21 aprile dalle 15 alle 17 è infatti organizzata una giornata volontaria di pulizia degli spazi pubblici. Conclusione con merenda offerta a tutti i partecipanti.

Il ritrovo sarà all’ingresso della biblioteca comunale, in corso Sforza 24. La partecipazione è libera e aperta a tutti. I partecipanti sono tenuti a portare i guanti, mentre sacchetti e attrezzature saranno fornite dall’organizzazione. Sarà anche un’occasione per ammirare i primi interventi realizzati nell’ambito del progetto “Il verde ci dona”, voluto dall’amministrazione comunale per implementare il decoro urbano e coinvolgere i cittadini nella cura del bene pubblico. Per la stessa giornata è previsto in mattinata un intervento di decoro con allestimento delle fioriere in piazza Alberico a Barbiano.

«Auspico che momenti di raccolta come questi stimolino nei cittadini una maggiore attenzione e rispetto del decoro dei luoghi di vita quotidiana e rappresentino un’occasione di educazione, in particolare per i giovani – ha dichiarato Barbara Nannini, assessora alle Politiche sociali del Comune di Cotignola -. Sono felice che tante associazioni abbiano aderito a questa giornata, dimostrando che c’è buona volontà e un desiderio diffuso di maggiore senso civico». L’iniziativa è a cura del Comune di Cotignola, in collaborazione con la cooperativa di artigianato culturale Casa del cuculo, il gruppo Cotignola cammina e le associazioni Primola Cotignola, Podisti Cotignola e Società ciclistica cotignolese.

Bilancio Unione dei Comuni: 270mila euro in più per la sicurezza nel triennio

Approvata una variazione che incrementa le risorse per dotazioni alla polizia municipale, videosorveglianza e contrasto all’abbandono dei rifiuti

Pattuglia MunicipaleNel corso della seduta del 18 aprile, il consiglio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha approvato una variazione di bilancio che complessivamente integra per oltre 270mila euro le risorse già destinate alla sicurezza nel triennio 2018-2020.

Tali risorse incrementeranno le dotazioni strumentali a disposizione della polizia municipale, quali dissuasori di velocità e strumentazioni per rilevare le infrazioni. Inoltre, le risorse aggiuntive serviranno per potenziare ulteriormente la videosorveglianza nei vari comuni e contribuiranno a finanziare interventi tesi a monitorare gli abbandoni di rifiuti, rafforzando in tal modo il controllo del territorio anche in materia ambientale.

La delibera è stata approvata con i voti favorevoli del Partito Democratico, Vivi Bagnara e Insieme per Sant’Agata nell’Unione; contrari Movimento 5 Stelle, Per la buona politica e Forza Italia. Assenti la lista civica Conselice + nell’Unione, La sinistra per Fusignano e lista civica Per Massa.

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