martedì
19 Agosto 2025

In corteo in centro a Ravenna contro i vaccini obbligatori: ecco le foto

Alcune decine di persone hanno protestato contro il nuovo decreto

Alcune decine di persone hanno sfilato in corteo in centro a Ravenna per chiedere libertà di scelta sui vaccini. Una manifestazione che in questi giorni coinvolge più città d’Italia e che è in aperto contrasto con il nuovo decreto del Governo che impone la vaccinazione da 0 a 16 anni per poter frequentare servizi per l’infanzia e scuole.

A promuovere l’iniziativa il comitato nazionale per la Libertà di Scelta

Vigili sul bus in borghese contro il commercio abusivo: sequestrati 1.300 articoli

Quattro uomini denunciati e contestate sanzioni per un importo complessivo di quasi 30mila euro

Vigili Commercio AbusivoAgenti in borghese sugli autobus diretti ai lidi contro il commercio abusivo. L’operazione della polizia municipale di Ravenna ha consentito di rintracciare una decina di persone extracomunitarie dedite al commercio (abusivo) itinerante. Quattro uomini (tre senegalesi e un cittadino del Bangladesh, tra i 20 e i 56 anni) sono stati denunciati per varie irregolarità, ai sensi della normativa sull’iigrazione.

Nel corso del servizio sono state contestate sanzioni per un importo di quasi 30.000 euro e sequestrati circa 1.300 articoli (tra borse, portafogli, occhiali, braccialetti, anelli e abbigliamento) per un valore stimato complessivo pari a 6.500 euro.

Bar, cucina e sala? In appalto. Il nuovo fenomeno diffuso anche nel Ravennate

Le società promettono risparmi agli esercenti e maggiori entrate ai dipendenti.I dubbi di sindacati e associazioni di categoria

Bar,cucina,sala

In molti settori è realtà da tempo, nel turismo si sta affermando negli ultimi anni, in particolare dal 2016 ha preso sempre più piede anche nel territorio ravennate e cervese: l’appalto dei servizi in hotel, ristoranti, bagni al mare.

Sono diverse le società attive in tutto il territorio nazionale che offrono appunto agli esercenti il servizio “tutto incluso”: loro assumono personale che poi mandano di volta in volta ai clienti in base al servizio appaltato, che sia il bar, il servizio ai tavoli, la cucina. Il gestore esprime le proprie necessità, la società fornisce il servizio tramite i propri dipendenti di cui si occupa in toto, dalle visite mediche alla busta paga. E aumentano gli imprenditori che hanno scelto questa formula, di fatto delegando una parte della loro attività a una società esterna. Spesso lo hanno fatto per ottenere risparmi che non hanno penalizzato i lavoratori in termini di retribuzione effettivamente percepita, anzi.

Una sorta di miracolo economico che ha insospettito molti, tra associazioni di categoria e consulenti per il lavoro. Lo spiega per esempio una segnalazione sul periodico Cervia il giornale della città di aprile 2017 in cui lo Studio Rossi di consulenza alle imprese racconta di aver visionato buste paga dove risultavano ben 1.300 euro al mese di rimborsi per trasferta Italia a un cervese che lavorava a Milano Marittima. In quel caso, si legge, la società aveva sede a Roma, ma il lavoratore abitava a due chilometri dal posto in cui veniva “mandato” ogni giorno.

E proprio il peso della voce “trasferte” nello stipendio è l’elemento che suscita più perplessità: si tratta infatti di cifre su cui il datore di lavoro non è chiamato a versare contributi all’Inps e che sono detassate. Da qui, secondo alcuni, arriverebbe il risparmio che queste aziende appaltatrici riuscirebbero a garantire.

«In effetti – ci spiega Roberto Cornigli, responsabile provinciale per i lavoratori di commercio e turismo della Cgil – le buste paga dei lavoratori di queste società che si sono rivolte a noi erano costituite per almeno la metà, ma in alcuni casi anche di più, da rimborsi spese con la cosiddetta “Trasferta Italia” e sappiamo che è una prassi diffusa». Ma alla domanda se Cgil abbia mai aperto contenziosi su questo fronte, Cornigli risponde: «Ogni volta che un lavoratore si è rivolto a noi, l’azienda ha pienamente soddisfatto le richieste effettuate». Richieste che di fatto hanno a che fare con transazioni economiche.

In un settore ancora purtroppo afflitto dal cosiddetto “fuori busta” e in cui non mancano notizie di lavoratori trovati totalmente in nero, forse la garanzia di versamenti Inps per molti non è prioritaria. Nel caso dell’appalto, va detto, la busta è in “bianco” e tutto viene fatto, assicurano le imprese appaltatrici, a norma di legge.

E tuttavia le perplessità tra gli addetti ai lavori sono sempre più diffuse. Dubbiose e scettiche sono le associazioni di categoria: «Noi  sconsigliamo questa opzione ai nostri associati – ci dice Nevio Salimbeni, responsabile turismo Cna – per due ragioni. La prima è che per puntare sulla qualità è fondamentale il rapporto diretto con i propri dipendenti, che bisogna scegliere e formare. Appaltare una parte così importante del proprio lavoro, significa rinunciare a prerogative importanti dell’imprenditore. La seconda ha a che fare con i possibili rischi, perché se la società a cui si affida l’appalto dovesse avere dei problemi, l’impresa viene ritenuta corresponsabile». Ancora più netto Roberto Lucchi, direttore di Confesercenti provinciale: «Invitiamo i soci alla massima prudenza. Sono diversi quelli che si sono rivolti a noi per chiedere un parere. A noi sembra che si profili una situazione di concorrenza sleale. Insieme ad altre associazioni di categoria abbiamo fatto incontri con le autorità. So che ci sono controlli in corso e aspettiamo risposte. Da ciò che abbiamo visto, la percezione è che la riduzione dei costi sia soprattutto dovuta alla riduzione del costo del lavoro, un tema su cui non si scherza».

Lo stesso che ripetono i consulenti del lavoro che si sono mossi anche a livello nazionale rivolgendosi direttamente al ministro Giuliano Poletti. La presidente della consulta Consulenti del lavoro regionale è Tiziana Nanni, di Lugo, che ben conosce e da tempo sta  monitorando il fenomeno con  i colleghi dell’Emilia Romagna. «Il fenomeno è complesso e riguarda una molteplicità di settori, nel turismo nella nostra Regione ha assunto livelli intollerabili. Siamo preoccupati: stiamo approfondendo il tema dal punto di vista tecnico e stiamo lavorando per organizzare momenti di incontro anche a livello istituzionale. Servono chiarimenti e controlli. Le aziende devono sapere che esternalizzazioni di questo genere con appalti possono comportare dei rischi: in caso di verifiche ispettive dove vengono accertate violazioni, la responsabilità solidale  chiama in causa anche l’impresa utilizzatrice, non solo quella a cui l’appalto è stato affidato». Per esempio, l’azienda appaltante è  chiamata a rispondere in solido di eventuali mancati versamenti Inps  e pagare i crediti da lavoro maturati dal personale impiegato nell’appalto (entro due anni dalla fine dell’appalto). E ancora, nel caso gli ispettori accertino che ci sia una irregolare somministrazione di mano d’opera, le sanzioni previste sono quelle pecuniarie per ogni lavoratore per ogni giorno di lavoro. «Serve maggior chiarezza in nome dei principi di  legalità e responsabilità sociale che per noi Consulenti del lavoro restano fondamentali».

Performance di musica elettronica nell’ex disco e nell’ex magazzino: il Modulo Fest

Presentata la rassegna del collettivo Magma in programma dal 16 al 18 giugno tra Darsena e Woodpecker

Woodpecker Panoramica
Una veduta aerea del Woodpecker

È “l’evoluzione” il filo conduttore del Modulo Fest, il festival organizzato dal collettivo Magma che mantiene fin dagli esordi l’obiettivo di promuovere la sperimentazione musicale miscelandola all’arte contemporanea all’interno di luoghi emblematici e dimenticati della Riviera romagnola.

L’appuntamento è per tre giorni (dal 16 al 18 giugno) al Magazzino Darsena di Cervia e all’ex discoteca Woodpecker di Milano Marittima, due spazi al centro di un piano di recupero che li cambierà per sempre. Sono sei i live in programma con protagonisti del panorama elettronico-ambient-industrial europeo, tra cui il producer inglese Roly Porter, a cui è affidata la chiusura del festival al Woodpecker (il 18 giugno alle 20, con apertura già dalle 17 e dj-set di Healing Force Project dalle 18), con le “eruzioni spaziali” di Third law, l’ultimo album ispirato alla legge di Newton.

Nelle due giornate precedenti, il festival prende vita al Magazzino Darsena, aprendo le porte giovedì 16 alle 18 con dj set in darsena per arrivare al vero e proprio inizio del cartellone: Mara Oscar Cassiani (h. 22.30) vive e opera tra danza, performance e installazione e in poco tempo è approdata nei maggiori spazi espositivi e performativi italiani, come Guggenheim, Quadriennale Roma, Santarcangelo Festival. Dopo di lei, headliner della serata, il producer londinese Palmistry (23.30), forse il più orecchiabile di tutta la rassegna, tra poesia, nonsense e dancehall.

Il giorno seguente – e siamo al 17 giugno sempre al Magazzino Darsena – si parte con la giovane producer belga SKY H1 (21.45); poi la “bubblegum industriale” fra sguardi e visual del danese Croatian Amor (22.45). Infine un veterano, Peder Mannerfelt (h. 23.45), considerato tra i più influenti nel panorama elettronico svedese.

A cornice di tutto il festival, le due location, Magazzino Darsena e Woodpecker, inglobate in una mutazione in corso che fa del 2017 l’anno della loro svolta. Dopo anni di abbandono e il recente riutilizzo da parte del collettivo Magma che ne ha riscoperto il fascino postindustriale, il settecentesco Magazzino Darsena è stato affidato dal Comune di Cervia tramite bando: a breve partiranno infatti i lavori per il restyle, orientati a trasformarlo in una piazza coperta con chioschi, spa e spazi culturali aperti tutto l’anno.

Una settimana dopo il Modulo Fest, si chiuderà invece il concorso pubblico per la gestione del Woodpecker. L’ex discoteca tra Milano Marittima e Lido di Savio progettata negli anni ’60 dall’architetto faentino Filippo Monti e decorata in tempi recenti dallo street artist Blu, potrebbe nel giro di un anno essere completamente reinventata a seconda del progetto del futuro aggiudicatario.

All’interno del festival saranno presenti due “food point” curati da Enoteca Pisacane di Cervia e dalla Cà de be diBertinoro, e il food truck di Cinemadivino.

Durante le tre giornate sarà inoltre presente Usma radio, con live, interventi dei protagonisti e interviste.

Il festival è possibile grazie al sostegno del Comune di Cervia.

Ha riaperto il parco Bucci di Faenza: nuovi giochi, staccionate e… cigni bianchi

Investimento da 600mila euro. Durante la cerimonia di inaugurazione liberata una coppia di uccelli

Malpezzi Cigno
Il sindaco Malpezzi con uno dei due cigni liberati

Ha riaperto questa mattina, sabato 10 giugno, a Faenza, il parco Bucci, chiuso al pubblico da un mese per i lavori di manutenzione (per un importo complessivo di 600mila euro realizzati dall’Amministrazione anche grazie al sostegno del Gruppo Bucci Industries in collaborazione con l’associazione “Anch’io”, del Rotary e dell’azienda Sear di Cesena).

Durante la cerimonia di inaugurazione con il sindaco Giovanni Malpezzi sono stati liberati nel parco due cigni bianchi.

«Il parco, che ha una superficie di oltre 8 ettari, diventa così ancora più bello – ha commentato la consigliera regionale, faentina, Manuela Rontini sulla sua pagina Facebook, da cui abbiamo tratto le foto pubblicate in questo articolo –: sono state realizzate importanti opere per una migliore ossigenazione e ricircolo delle acque, la sistemazione degli stradelli in asfalto all’interno dell’area verde, la sostituzione delle vecchie staccionate con le nuove, più resistenti, in legno di quercia, l’installazione di nuovi giochi per i bambini nell’area vicino alla locomotiva, la sostituzione dei sanitari e delle porte nei bagni e la manutenzione del magazzino vicino ai servizi».

Il piano dell’Ausl per il caldo: attenzione a bambini e anziani. Ecco cosa non fare

Consigli pratici e su come limitare i disagi da parte dell’Azienda sanitaria, che monitora i casi a rischio

CaldoȒ attivo già da alcuni giorni su tutto il territorio romagnolo il piano per il contrasto delle ondate di calore che ormai da vari anni viene realizzato dall’Ausl con gli enti locali, finalizzato a contrastare il disagio della popolazione, in particolare quella anziana: basti pensare che sul territorio romagnolo vivono oltre 143mila ultrasettantacinquenni.

In linea con quanto previsto dalla Regione Emilia-Romagna, le principali azioni contemplano in primis uno stretto raccordo con le associazioni di volontariato e le organizzazioni no profit (tra cui la Protezione Civile e la Caritas).

Anche quest’anno sono state predisposte azioni di monitoraggio attivo sulla popolazione a rischio. Sono infatti disponibili, per ogni territorio, mappe, costruite ed aggiornate grazie alla collaborazione con le
istituzioni e in particolare coi Medici di Famiglia, degli utenti fragili, in particolare le fasce di persone molto anziane, che vivono sole o con reti parentali e – o di vicinato assenti o molto deboli, e quindi maggiormente a rischio.
Sempre nei vari territori sono stati inoltre attivati dall’Ausl Romagna recapiti telefonici e mail dedicate, per chiunque voglia chiedere informazioni o suggerimenti sul caldo, o anche richieste di intervento. Nel Ravennate sono i seguenti: Ravenna – Servizio Assistenza Anziani e Disabili Adulti telefono 0544/286629; Lugo – Servizio Assistenza Anziani telefono 0545/213449 o 0545/38283; Faenza – Servizio Assistenza Anziani e Disabili Adulti telefono 0546/691852.

Consigli pratici dell’Ausl. Tra le fasce di popolazione che maggiormente possono risentire delle ondate di caldo vi sono anziani e bambini. I bambini, ad esempio, hanno una superficie corporea maggiore a confronto del volume, rispetto agli adulti e hanno una temperatura di base più alta. E’ bene perciò che i genitori prestino la massima attenzione ai propri figli, poiché i bambini sudano meno degli adulti, e quando hanno caldo hanno più difficoltà ad esprimerlo, specialmente se molto piccoli. Anche per loro è raccomandata un’’idratazione adeguata, possibilmente con acqua e non con succhi di frutta o
bibite gassate o contenenti caffeina, e non troppo fredda, e un abbigliamento adatto e con capi leggeri e di fibre naturali.

Per quanto riguarda gli anziani, anch’’essi devono seguire una corretta alimentazione e idratazione, e in questo caso sono i figli o altri parenti più giovani a dover aumentare l’attenzione. Certo vanno privilegiati i cibi leggeri, ma bisogna cercare di combattere la tendenza, che in alcuni anziani si presenta, di mangiare troppo poco quando arriva il caldo. Assai importante bere molto e spesso. Quanto all’aria condizionata, meglio non utilizzarla a temperature troppo basse. Particolare attenzione dovranno averla anche le persone cardiopatiche, diabetiche (specialmente se insulinodipendenti) e con
problemi respiratori, nel seguire i suggerimenti legati al caldo.

Come limitare il disagio (guida dell’Ausl):
– Bere molto e spesso (fino a due litri d’acqua al giorno) anche quando non si ha sete.
– Mangiare molta frutta e verdura; fare pasti leggeri.
– Vestirsi con abiti leggeri, di colore chiaro, non aderenti, di cotone, lino o comunque fibre naturali.
– Nelle ore più calde usare tende o chiudere le imposte.
– Fare bagni o docce con acqua tiepida.
– Stare il più possibile con altre persone.
– Passare più tempo possibile in ambienti con aria condizionata.
– Consultare il proprio medico prima di assumere integratori di sali minerali, se si assumono farmaci in maniera regolare.
– Pulire i filtri dei condizionatori periodicamente (sono un ricettacolo di polveri e batteri) e regolare la temperatura a 25/27 gradi, e comunque non troppo bassa rispetto a quella esterna.
– Se si è affetti da diabete o ipertensione o da altre patologie che implicano l’assunzione continua di farmaci, è importante consultare il proprio medico di famiglia per conoscere eventuali reazioni che
possono essere provocate dalla combinazione caldo/ farmaco o sole/farmaco.

Cosa non fare (guida dell’Ausl):
– Evitare di bere bibite gassate e contenenti zuccheri.
– Evitare di bere alcolici e caffè.
– Evitare di consumare cibi troppo caldi.
– Limitare l’uso del forno e dei fornelli.
– Evitare, per quanto possibile, di uscire tra le 12 e le 17.
– Evitare il flusso diretto di ventilatori o condizionatori e le correnti d’aria.
– Non lasciare mai nessuno, neanche per brevi periodi, in macchine parcheggiate al sole.
– Ridurre il più possibile l’utilizzo del pannolino per i bambini e degli analoghi presidi per gli anziani.

In 15mila per il festival rock di Marina: «Alberghi esauriti e 4 su 10 stranieri»

Grande successo per l’ultima edizione di “Beaches Brew”. Il bilancio da parte degli organizzatori di Bronson e Hana-Bi

Beachesbrew
Uno scatto di Francesca Sara Cauli dall’ultima edizione di Beaches Brew

Quasi 15mila presenze complessive per Beaches Brew, con il 40 percento del pubblico di provenienza straniera. Sono i numeri diffusi dagli organizzatori del festival indie-rock di Marina di Ravenna, promosso al bagno Hana-Bi (e per una serata anche al molo Dalmazia della località marittima) dal 5 all’8 giugno dallo staff del Bronson in collaborazione con l’agenzia olandese Belmont Bookings (e con il contributo di Regione e Comune di Ravenna).

La gallery del primo giorno di Beaches Brew a cura di Eleonora Rapezzi

La sesta edizione, appena andata in archivio, è quella che ha ottenuto il maggiore successo, «che va ben oltre la mera presenza di migliaia di spettatori da tutto il mondo», scrivono gli organizzatori per ribadire invece quanto fondamentali siano «la location – una spiaggia meravigliosa e le strutture ricettive circondate dalla pineta secolare» – la composizione del cartellone, l’affiatamento tra artisti e pubblico e, fattore non da poco, la totale gratuità dell’evento». In quattro giorni il pubblico ha potuto assistere ai concerti di oltre venti band internazionali, tra cui quelli di Shellac, Thee Oh Sees, King Gizzard and The Lizard Wizard, Weyes Blood, Moon Duo.

La gallery del secondo giorno di Beaches Brew a cura di Eleonora Rapezzi

«Enorme l’impatto di Beaches Brew sulle strutture ricettive locali – continua la nota inviata ai giornali da Bronson –. Di queste migliaia di presenze, il 40% proveniva dall’estero (con arrivi da Olanda, Stati Uniti, Canada, Australia, Brasile, Giappone, Francia, Austria, Belgio, Svizzera, Portogallo, Spagna, Grecia, Turchia, India, Danimarca, Finlandia, Svezia, Bulgaria, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Irlanda, Ghana e Regno Unito), e sono andate completamente esaurite le strutture alberghiere anche in tutte le località vicino a Marina di Ravenna. Un dato significativo anche per l’indotto turistico della località balneare, con spiagge e ristoranti pieni per una settimana in un periodo di bassa stagione per la nostra costa. Inoltre una presenza importante a livello mediatico: Ravenna e Marina di Ravenna sono state sulle prime pagine e su tutti i social network per quattro giorni, senza contare, per la prima volta, il patrocinio di Rai Radio1 e la diretta quotidiana della trasmissione King Kong».

La gallery del terzo giorno di Beaches Brew a cura di Eleonora Rapezzi

Un pubblico eterogeneo, quello di Beaches Brew, «composto – assicurano gli organizzatori – da giovani, meno giovani e famiglie. Ancora una volta il festival si è rivelato un’esperienza di vero e proprio abbattimento delle barriere tra i ruoli: qui tutti – organizzatori, pubblico e artisti – sono in una situazione di completa uguaglianza, questo è uno dei segreti della magia di Beaches Brew. Tutto si fonda sulle vibrazioni positive, sulla condivisione di un’esperienza pressoché unica a livello internazionale».

La gallery del quarto giorno di Beaches Brew a cura di Eleonora Rapezzi

Cantiere di sei mesi in centro a Ravenna: si rifanno le vie Pascoli e Oriani

Investimento da oltre mezzo milione di euro del Comune. Le modifiche alla viabilità

Viapascoli Viaoriani
L’incrocio tra via Pascoli, via Cerchio e via Oriani

È previsto per l’inizio della prossima settimana l’avvio dell’intervento di ristrutturazione di via Pascoli, in centro a Ravenna, al quale seguirà quello di via Oriani, l’una in proseguimento dell’altra, per una lunghezza complessiva di 550 metri e un investimento di 550mila euro da parte del Comune.

La durata prevista di questa prima parte di intervento è di sei mesi.

Da martedì 13 giugno si interverrà nel tratto di via Pascoli fra via Zagarelli alle Mura e via Cerchio, dove saranno istituiti il divieto di transito e sosta permanente con zona rimozione su ambo i lati per tutti i veicoli; la circolazione dei veicoli di residenti, domiciliati e attività potrà avvenire esclusivamente compatibilmente con le esigenze del cantiere e con accesso e uscita dall’incrocio con via Zagarelli alle Mura.

Il percorso alternativo per raggiungere via Oriani, via Tombesi Dall’Ova, largo Firenze e la stazione sarà costituito, in base alle diverse provenienze, da viale Gramsci oppure via Bassano del Grappa, viale Po, oppure via Mangagnina oppure via Renato Serra e via Cesarea, via Panfilia, via Rubicone, circonvallazione Canale Molinetto, via Cesarea, viale Baldini, via Alberoni, via di Roma e via Cerchio.

Successivamente si interverrà nel tratto di via Pascoli fra via Renato Serra e via Zagarelli alle Mura, dove saranno istituiti il divieto di transito e sosta permanente con zona rimozione su ambo i lati per tutti i veicoli. Il percorso alternativo per raggiungere via Oriani, via Tombesi Dall’Ova, largo Firenze e la stazione sarà costituito, in base alle diverse provenienze, da viale Gramsci oppure via Bassano del Grappa, viale Po, oppure via Mangagnina oppure via Renato Serra e via Cesarea, via Panfilia, via Rubicone, circonvallazione Canale Molinetto, via Cesarea, viale Santi Baldini, via Alberoni, via di Roma e via Zagarelli alle Mura.

Infine, nell’ultima fase dei lavori, che interesserà l’intera via Giovanni Pascoli, saranno istituiti il divieto di sosta permanente con zona rimozione su ambo i lati per tutti i veicoli e il restringimento carreggiata.
I veicoli di residenti e domiciliati in via Pascoli che non sono già muniti di contrassegno di tipo SR, in quanto attualmente sostano in area privata, potranno rivolgersi all’Ufficio Permessi del Corpo di Polizia Municipale per richiedere un contrassegno temporaneo (tipo P), corrispondendo i costi previsti, che consenta per la durata dei lavori la sosta gratuita nelle aree limitrofe regolamentate a parcometro.

Caratteristiche dell’intervento. Nella parte di via Pascoli compresa tra via Renato Serra e via Zagarelli alle Mura sarà realizzato un breve tratto di percorso ciclabile bidirezionale, lungo circa 45 metri e largo 2,5, che permetterà il collegamento del percorso ciclo-pedonale esistente di via Renato Serra con via Mazzini, attraverso via Zagarelli alle Mura.
Sia in via Pascoli che in via Oriani sarà rifatta la pavimentazione stradale. In entrambe le strade saranno rifatti i marciapiedi, mediante la realizzazione di due fasce laterali a raso protette di larghezza variabile da un metro a un metro e mezzo, con la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali presenti. Sarà mantenuta l’unica corsia di marcia a senso unico, come allo stato attuale.
A completamento dell’intervento, sarà totalmente rifatta la segnaletica orizzontale e verticale.
Si interverrà anche sulla rete fognaria, con la posa di nuove condotte e la realizzazione di nuovi allacci alle utenze private ove necessario, così come per quanto riguarda gli allacci alla rete acquedotto e le tubazioni della rete gas.
Per l’impianto di pubblica illuminazione è prevista la predisposizione della tubazione con pozzetti per l’eventuale futuro interramento dell’esistente linea aerea.

Suv lo travolge mentre sta attraversando sulle strisce: muore poche ore dopo

L’incidente nella mattinata di venerdì a Castel Bolognese. La vittima è un ottantenne

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Sul posto è intervenuta anche l’elimedica

È morto al Bufalini di Cesena poche ore dopo essere stato travolto da un’auto mentre stava attraversando la strada a piedi nei pressi delle strisce pedonali, lungo la via Emilia, a Castel Bolognese.

L’incidente è avvenuto nella mattinata di venerdì, poco prima delle 10, all’altezza di piazza Bernardi. La vittima è Luigi Peta, 80 anni, morto nel primo pomeriggio al Bufalino dove era stato ricoverato in condizioni disperate dopo l’impatto.

A investirlo un suv condotto da un cesenate sessantenne.

A intervenire per i rilievi e per cercare di ricostruire la dinamica dell’incidente la Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni della Romagna Faentina.

Riapre il labirinto effimero di Alfonsine, in un campo di mais grande 7 ettari

Il 16 giugno l’inaugurazione nell’azienda di Carlo Galassi. A idearlo l’artista Luigi Berardi: i visitatori potranno modificare il percorso al loro passaggio

Labirinto
Il labirinto effimero di Galassi

Inaugurerà venerdì 16 giugno alle 16 l’edizione 2017 del Labirinto Effimero di Alfonsine, che rimarrà aperto per tutta l’estate, fino a metà settembre, il cui tema portante sarà “Sospesi tra terra e cielo”.

Dopo il successo dello scorso anno, quando il labirinto effimero si era trasformato diventando anche “dinamico”, Carlo Galassi, titolare dell’omonima azienda agicola che ospita il labirinto, e Luigi Berardi, noto artista e punto di riferimento per il disegno di labirinti, hanno deciso di proseguire lungo questa linea disegnando un nuovo tracciato e fornendo nuove possibilità ai visitatori di modificare il percorso al proprio passaggio. I visitatori, infatti, potranno aprire e chiudere delle “porte” presenti all’interno del labirinto andando così a modificare o meno il tracciato per chi arriverà successivamente.

Il labirinto è realizzato all’interno di un grande campo di mais, di oltre 7 ettari (70.000 mq). Dimensioni e tipologie che – secondo i promotori – «rendono l’opera di Alfonsine il labirinto effimero e dinamico più grande del mondo».

L’avventura di Carlo Galassi con i labirinti effimeri è iniziata quasi per gioco nel 2007 con la creazione del primo, “piccolo”, labirinto nel campo di mais. Labirinto che già nel 2008 e 2009 era cresciuto superando i 40.000 mq e potendosi vantare del titolo di primo labirinto effimero d’Italia. Nel 2010 l’incontro fra Galassi e Luigi Berardi, che di anno in anno ha collaborato per connotare i labirinti con tematiche sempre più profonde e complesse.

Il costo dell’ingresso al labirinto è di 8 euro per gli adulti e di 5 per i bambini (fino a 12 anni). Info e prenotazioni al 335 8335233 o su www.galassicarlo.com

Accompagnava le prostitute al “lavoro” in cambio di soldi e prestazioni sessuali

Arrestato un 50enne per sfruttamento, colto in flagrante a Savio

Notte Cervese carabinieri

Faceva da vero e proprio tassista per le prostitute che accompagnava da casa al “luogo di lavoro” e ritorno. L’uomo, un 50enne ravennate, nullafacente, era stato più volte identificato dalle forze dell’ordine lungo l’Adriatica. Nella notte tra venerdì e sabato è stato colto in flagrante dai carabinieri mentre stava accompagnando le prostitute nella zona di Savio. I militari hanno poi scoperto che si faceva pagare dalle “lucciole” in denaro e a volte anche con prestazioni sessuali.

L’uomo è stato arrestato per sfruttamento della prostituzione ed è stato messo agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza del 22 giugno.

Turismo, nei primi quattro mesi del 2017 pernottamenti cresciuti del 40 percento

Circa 105mila arrivi, grazie anche ai ponti primaverili. Stranieri raddoppiati al mare

Turisti In Coppia

Continua il trend di risalita dei turisti a Ravenna, stando almeno ai dati Istat. Dopo aver chiuso il 2016 con il record assoluto per il territorio comunale di arrivi (si tratta del numero di turisti che si sono presentati alla reception delle strutture ricettive e non del numero dei pernottamenti, invece quello, nel 2016, ancora lontano dai tempi d’oro), i primi quattro mesi del2017 continuano a registrare una crescita, grazie soprattutto a un aprile da incorniciare, favorito anche da ponti “veri” come quelli di Pasqua (che nel 2016 era stata in bassa stagione, in marzo) e Liberazione.

Sono circa 105mila, il 23,4 percento in più rispetto al 2016, i turisti registrati in questi primi 4 mesi, di cui oltre il 60 percento nella città e il resto al mare, in attesa del clou dei mesi estivi. Numeri simili in valore assoluto (103mila arrivi) per il territorio del comune di Cervia, cresciuto però in termini percentuali addirittura del 42 percento, così come sono in aumento tutti gli altri comuni della provincia, anche se con numeri in valore assoluto naturalmente non paragonabili ai primi due. Da segnalare comunque gli oltre 15mila arrivi di Faenza (terzo comune per importanza turistica con numeri che rappresentano oltre il doppio dei flussi di quello seguente, che è Lugo), in crescita del 7,8 percento rispetto al 2016 (ma con il 4 percento in meno di stranieri, in controtendenza rispetto al resto della provincia).

Passando al dato più significativo dei pernottamenti, la crescita percentuale è ancora più significativa: a Ravenna a fine aprile sono stati quasi il 38 percento in più (262mila complessivamente, di cui più della metà al mare, per un dato migliore anche di quello di aprile 2011, ultimo anno davvero positivo in termini di presenze), a Cervia oltre il 40 percento in più rispetto al 2016 (232mila totali). Più contenuta la crescita a Faenza (4 percento) dove i pernottamenti registrati sono stati circa 40mila in quattro mesi.

Buono anche il dato delle presenze dall’estero, in particolare per Ravenna, dove sono raddoppiate nel comparto Mare e cresciute del 15 percento nella città d’arte. I turisti stranieri nel comune di Ravenna sono stati nei primi quattro mesi del 2017 circa un sesto rispetto al totale: i più numerosi sono i tedeschi (2.700 arrivi circa dalla Germania, in crescita del 31 percento, a cui si devono aggiungere i 2mila tedeschi registrati a Cervia, qui invece in leggero calo) davanti a francesi (stabili attorno ai 1.700 arrivi) e britannici (in aumento dell’11 percento). Sopra la soglia dei mille arrivi anche i turisti provenienti da Svizzera e Liechtenstein (accorpati nei file Istat), in leggero calo, e un po’ a sorpresa dagli Stati Uniti, in aumento del 4 percento rispetto al 2016.

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