lunedì
18 Agosto 2025

Dal 13 maggio tornano ordinanze e maxi multe per i divieti di sosta negli stradelli

Anche quest’anno in vigore la regolamentazione per l’accesso alla zona retrostante gli stabilimenti balneari. Sanzioni fino a 206 euro

Tornano per il sesto anno le ordinanze che regolano la sosta e l’accesso di auto e moto agli stradelli retrodunali di Marina di Ravenna e Punta Marina. Per chi trasgredisce la multa è salata: 206 euro. I provvedimenti – ricorda in una nota l’amministrazione – sono stati presi per tutelare le caratteristiche ambientali delle zone interessate e l’incolumità delle persone, salvaguardando il passaggio dei pedoni e dei mezzi di servizio e di soccorso.

Da sabato 13 maggio a sabato 28 ottobre saranno in vigore le consuete ordinanze che regolamentano la sosta e l’accesso dei mezzi motorizzati agli stradelli retrodunali (demanio marittimo) di Marina di Ravenna e Punta Marina Terme.

Nello specifico, a Marina di Ravenna l’ordinanza riguarda il tratto fra lo stradello in prossimità del bagno Waimea e fino al bagno ai Tamerici; a Punta Marina Terme il tratto fra lo stradello in prossimità del bagno Ruvido e fino al bagno Miramare e dal bagno Miramare al Chaplyn.

Prevedono che nelle zone citate la sosta e l’accesso dei mezzi motorizzati siano consentiti solo ed esclusivamente nelle specifiche aree, retrostanti gli stabilimenti balneari, autorizzate ai titolari delle concessioni demaniali marittime come ampliamenti stagionali destinati alla sosta dei mezzi motorizzati, che dovranno essere opportunamente segnalate e delimitate a cura dei concessionari al fine di una loro precisa individuazione, prevedendo almeno una postazione per gli utenti diversamente abili.

Inoltre l’accesso dei mezzi motorizzati alle aree del demanio marittimo è consentito attraverso gli stradelli retrodunali adiacenti gli stabilimenti balneari esclusivamente per raggiungere le suddette aree di sosta e per consentire il percorso che da queste conduce alla prima uscita dal demanio marittimo.

La multa è molto salata perché la violazione si configura come occupazione abusive di spazio demaniale marittimo con veicoli ed è regolata da un articolo del Codice della Navigazione (il 1161) che prevede appunto un’ammenda di 206 euro.

Ravanelli, Torricelli e Schillaci in campo al Benelli per il compleanno di Tacconi

Il 19 maggio è fissata la rimpatriata bianconera allo stadio di Ravenna. Probabile la presenza di Trezeguet: «Altrimenti Stefano chi lo sente?»

Stefano Tacconi
Stefano Tacconi alza uno dei tanti trofei vinti

Moreno Torricelli, Totò Schillaci e Fabrizio Ravanelli saranno della partita. David Trezeguet, salvo impegni lavorativi, non mancherà. Comincia a prendere forma la rosa dei confermati per il compleanno di Stefano Tacconi che si svolgerà venerdì 19 maggio allo stadio “Bruno Benelli” di Ravenna. Una partita benefica (calcio di inizio alle 20) a cui parteciperanno o le rappresentative dei “Tacconi & Friends” e del Club Italia Master, che riunisce quei calciatori che, almeno una volta in carriera, hanno vestito la maglia della nazionale italiana.

Il “pretesto” della rimpatriata bianconera è il 60esimo compleanno di Stefano Tacconi, storico portiere della Juventus e della Nazionale, unico estremo difensore al mondo capace di vincere, tra gli anni ’80 e ’90, tutte le tre competizioni europee: Coppa Uefa, Coppa delle Coppe e Coppa dei Campioni.

L’evento, organizzato dall’Ale Piva Production di Milano Marittima, oltre a rappresentare un momento di “amarcord”, avrà una finalità benefica: parte dell’incasso, infatti, sarà devoluto a favore dei terremotati dei comuni di Amatrice, Norcia, Montegallo e Arquata del Tronto.

E intanto cominciano ad arrivare le prime risposte alle “convocazioni”, come quella di Moreno Torricelli, storico terzino bianconero, vincitore – tra le altre cose – di una Champions, di una Coppa Uefa e di una Coppa Intercontinentale: “Sarà un piacere tirargli le orecchie – scherza Torricelli – perché, oltre ad essere stato un grandissimo campione, col quale ho condiviso momenti indimenticabili della mia carriera, Stefano resterà sempre un grande amico”.

Sarà della partita anche il mitico Totò Schillaci: “Verrò a Ravenna solo per dire a Stefano che è giunto il momento di appendere i guanti al chiodo – scherza Totò – perché lui, anche a 60 anni, continua a definirsi un grande portiere”. E a fare gli auguri a Tacconi ci sarà anche Fabrizio Ravanelli: “Ci vorrà tutta la squadra per spegnere quelle 60 candeline – è il dolce sfotto di ‘penna bianca’ – mi auguro solo di non vederlo in campo con la sigaretta in bocca”.

Tra i convocati anche David Trezeguet: “Se gli impegni professionali me lo consentiranno – promette il francese – anche io sarò della partita. Perché se non rispondo alla convocazione, chi lo sente poi Tacconi?”.

Raccolta cozze, a fine anno incontro con Eni per il rinnovo della concessione

Sono otto le barche dedicate a questa attività a Marina di Ravenna. Il presidente della cooperativa Romagnola: «Il nostro destino dipende dalla presenza delle piattaforme»

La raccolta delle cozzeA Marina di Ravenna le otto barche da pesca più grandi ormeggiate oggi al bacino pescherecci sono tutte dedite alla pesca delle cozze, che raccolgono nelle piattaforme grazie ad un’esclusiva che i pescatori hanno con Eni. Le barche sono equamente divise in due cooperative, La Romagnola e il Nuovo Conisub.

La media di cozze raccolte per barca è di dieci quintali giornalieri e, nella stagione che da aprile arriva a settembre/ottobre, si ripuliscono le basi delle piattaforme. «Oggi la nostra sopravvivenza – dice il presidente della Romagnola, Sauro Alleati – è legata alle scelte dell’Eni sulla dismissione delle piattaforme di cui si parla in questi giorni. La speranza è quella di vederle riconvertite, non eliminate». A fine anno «ci sarà il rinnovo della concessione e cercheremo di capire che intenzioni ha Eni».

Il pesce è invece poco più di un’attività di contorno: «Oggi senza le cozze non esisterebbe la pesca a Marina di Ravenna». Del resto i pozzi Eni sono stati anche la causa della fine della pesca a strascico davanti al litorale ravennate, che invece sopravvive maggiormente nel sud della Romagna. I tanti divieti rendono impossibile questa attività intensiva e le reti piazzate sono quelle “da posta”, a poche miglia dalla riva. Troppo poco, rispetto ai margini delle cozze che permettono all’indotto di rimanere in piedi. Anche qui, però, ultimamente i costi sono lievitati: chi raccoglie cozze, secondo quanto ha imposto una recente legge, è assimilato ai sub che lavorano in piattaforma e quindi deve prendere l’apposito attestato da operatore tecnico subacqueo (Ots) che costa migliaia di euro e fornisce competenze, come la saldatura, non troppo utili ai pescatori.

Ogni barca deve avere a bordo almeno quattro persone con questo patentino. «Le spese sono aumentate – dice Alleati – e anche mantenere la struttura del mercato del pesce non costa poco. Per questo l’appoggio delle istituzioni è importante». Alleati si dice comunque felice di un certo ricambio generazionale: «C’è una bella squadra di giovani». Per una cooperativa fondata nel 1971 non è cosa da poco.

Si schianta contro auto a Bagnacavallo, ferito gravemente motociclista

Lo scontro a un incrocio, intervento di soccorso dell’elicottero del 118

Scontro fra moto e auto verso le ore 18 dell’1 maggio a Bagnacavallo, all’incrocio fra via Minella e via Boncellino. Il motociclista ha avuto la peggio ed è stato trasportato in gravi condizioni dall’elicottero del 118 al Bufalini di Cesena. Sul posto sono intervenuti anche altre ambulanze del pronto soccorso e i vigili urbani per i rilievi del caso.

Giardini di maggio fra arti e spiritualità

Quattro appuntamenti e due laboratori promossi dall’Ufficio Pastorale per la Cultura di Ravenna

Mosaico GiardinoIl tema del giardino, letto e interpretato alla luce dell’arte, della musica, della letteratura e della filosofia, è al centro di una serie di iniziative al via martedì 2 maggio a Ravenna, a cura dall’Ufficio per la Pastorale della Cultura della Curia ravennate, in collaborazione con la manifestazione “Meraviglie segrete”. Gli incontri si terranno nella sala don Minzoni del Seminario Arcivescovile in piazza Duomo 4, a partire dalle ore 21. La partecipazione è libera. Ad aprire il ciclo di sarà la conferenza di Giovanni Gardini, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Cultura, sul tema del giardino come spazio simbolico attraverso immagini tratte dalla storia dell’arte. Il 9 maggio il secondo appuntamento, con Suor Grazia Papola, docente di Sacra Scrittura dell’Issar di Verona, vedrà un approfondimento biblico, dal giardino di Eden ai giardini descritti nella Bibbia che continuamente richiamano il luogo dell’incontro tra Dio e l’uomo. Il 16 maggio, Francesca Masi, responsabile del Centro Relazioni Culturali del Comune di Ravenna, affronterà il tema del giardino partendo dalla visione di alcuni simboli botanici della Commedia dantesca. L’ultimo appuntamento, il 23 maggio, dal titolo evocativo “I giardini dell’anima” vedrà la partecipazione dei violoncellisti Tiziano Berardi e Cecilia Zanni, un incontro questo a cura del settore Apostolato Biblico della Diocesi di Ravenna-Cervia.
Ad arricchire la proposta sono due laboratori filosofici curati dalla consulente filosofica Barbara Piani. Il primo, “Mani che seminano nel giardino umano”, si terrà martedì 16 maggio, dalle ore 18 alle 20, nel giardino di Patrizia Matteucci, mentre il secondo “Mani che plasmano nel giardino spirituale” sarà mercoledì 24 maggio, sempre dalle 18 alle 20, e si terrà presso il giardino del Monastero S. Stefano delle Monache Carmelitane di Ravenna e vedrà la partecipazione anche di Suor Anastasia di Gerusalemme. Per questi due laboratori la partecipazione è libera, ma è richiesta la prenotazione obbligatoria (cell. 347 7617954).

Dal mare alla tavola, tra leggi e controlli

La filiera del pesce è sorvegliata dalla Capitaneria. In Regione quasi 1.800 imbarcazioni registrate. Ogni porto ha una sua peculiarità: molluschi a Goro, alici a Cesenatico e Porto Garibaldi, cozze a Ravenna

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Ispezione della Guardia Costiera a bordo di un peschereccio nell’Adriatico

Dal momento in cui esce dall’acqua al momento in cui arriva sulla tavola pronto per la prima forchettata, il pesce deve essere accompagnato da una documentazione che tenga traccia di tutti i passaggi della filiera, sia durante il trasporto a industrie dove può subire lavorazioni e sia se passa direttamente alla vendita al dettaglio. La descrizione del prodotto avviene con apposita etichettatura disciplinata da dettagliate norme nazionali e europee che consente di verificare la zona di pesca di provenienza, la specie (scientifica o commerciale) pescata, l’attrezzo con la quale è stata pescata ed il nome dell’unità che lo ha pescata  e  se trattasi di pescato fresco o allevato. Le informazioni arrivano dalla capitaneria di porto di Ravenna a cui ci siamo rivolti per conoscere le principali disposizioni che regolamentano il settore. Ecco le informazioni messe a disposizione dall’ottavo Ccap (Centro controllo area pesca) della direzione marittima dell’Emilia Romagna.

«La pesca professionale è una disciplina ben regolamentata e soggetta a continui aggiornamenti normativi in risposta alle disposizioni dell’Unione Europea in particolare per la prevenzione e la repressione della cosiddetta pesca illegale, oltre alla protezione di determinate specie ittiche, come il Tonno Rosso e Alici, e il controllo del cosiddetto “sforzo pesca” inteso come tonnellaggio e potenza motore delle unità da pesca dedite a tale attività».
Per lo svolgimento dell’attività è necessario utilizzare imbarcazioni che devono essere iscritte in appositi registri navali tenuti dalle capitanerie di porto e devono avere una licenza rilasciata esclusivamente dal ministero dell’Agricoltura che abilita alla professione entro una determinata distanza dalla costa e con specifici e dettagliati attrezzi. Il personale imbarcato deve essere iscritto ai registri della “Gente di Mare” tenuti dalle capitanerie di porto dopo aver superato determinati esami fisici ed attitudinali ed essere in possesso di requisiti morali. In aggiunta devono poi essere iscritti in un registro dei “Pescatori Marittimi” tenuti dalla sezione pesca dell’autorità marittima. «In Emilia Romagna attualmente risultano iscritte 1.790 unità di cui circa 1.300 dedite alla acquacoltura, la raccolta dei molluschi bivalvi (vongole e cozze) e pertanto non dedite alla pesca professionale».

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Ispettrice della Guardia Costiera durante un controllo in un ristorante

Ogni porto dell’Emilia Romagna ha una sua peculiarità peschereccia. Goro è dedito storicamente – considerata la sua posizione geografica che affaccia sulla Sacca di Goro nel Delta del Po –  all’acquacoltura per l’allevamento di molluschi bivalvi. Porto Garibaldi, Cesenatico e Rimini invece hanno flotte pescherecce che svolgono un’attività prevalentemente improntata sula pesca dei piccoli pelagici (alici e sardine che nella zona dell’Adriatico settentrionale godono di normativa ad hoc che regolamenta le giornate di pesca consentite e la quantità di prodotto pescato). Ravenna ha una realtà di unità da pesca dedite alla raccolta di cozze. In tutti questi porti come in quelli di dimensioni inferiori vi è sempre una realtà di piccola pesca che viene effettuata normalmente sotto costa con nasse, reti da posta e tramagli.
Il personale militare delle capitanerie effettuano controlli, anche in sinergia con i veterinari delle Ausl, non solo nei mercati ittici ma anche nelle pescherie e nei ristoranti: «Durante l’attività di controllo sulla filiera pesca si è riscontrato negli anni che le principali violazioni riguardano una errata compilazione dei documenti di bordo relativi al pescato, all’esercizio dell’attività di pesca effettuata sotto costa o in aree non consentite come la zona denominata “area del Poligono di tiro di Foce Reno”, pesca con attrezzi non consentiti o in zone vietate e tempi vietati. Non si sono riscontrati episodi eclatanti di violazioni delle norme, ritenendo che ciò sia da attribuire, comunque, ad un ceto peschereccio che nel corso degli anni ha adottato una “pesca responsabile” e sostenibile sempre attento alle dinamiche per la tutela della risorsa ittica».

Persone vulnerabili: un convegno a Bagnacavallo

Incontro con l’assessore regionale al welfare Gualmini in chiusura della festa di Confcooperative

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Benedizione delle macchine agricole, uno dei momenti tradizionali della festa della cooperazione di Confcooperative a Bagnacavallo

Martedì 2 maggio, a Bagnacavallo, in chiusura della Festa della Cooperazione di Confcooperative, è in programma un convegno rivolto all’attività delle coop sociali intitolato “Siamo frangibili. Percorsi per promuovere l’autonomia delle persone fragili e vulnerabili in Emilia Romagna” che si svolgerà nella sala assemblee di Agrintesa a partire dalle ore 21. All’incontro, in forma di tavola rotonda parteciperà anche Elisabetta Gualmini, assessore al welfare della Regione Emilia Romagna. Con lei si confronteranno sul tema Eleonora Proni, sindaco di Bagnacavallo, Massimo Caroli, responsabile del settore ricerca e sviluppo del Consorzio Fare e Antonio Buzzi, vicepresidente di Confcooperative Ravenna: «Sarà un’occasione per riflettere sulla legge regionale 14/2015 che, disciplinando il sostegno all’inserimento lavorativo di persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, traccia una nuova strada per l’occupazione e la rioccupazione anche di coloro che, per motivi diversi dalla disabilità, si trovano in condizione di svantaggio economico e sociale», sottolinea Buzzi, presidente del consorzio Solco di Ravenna.

Volti e paesaggi di Tullio Pericoli

Rassegna di 80 disegni al museo delle Cappuccine di Bagnacavallo fino al 23 luglio

Tullio Pericoli BeckettAl Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo è allestita un rassegna dedicata all’universo creativo di Tullio Pericoli, uno dei più amati disegnatori italiani ma non solo, anche artista a tutto tondo. La mostra, intitolata “Tullio Pericoli. Storie di volti e di terre”, organizzata in collaborazione con la Galleria Ceribelli di Bergamo, offre la visione di circa ottanta opere fra disegni, incisioni, dipinti e bozzetti per scenografie, che raccontano la complessità dello sguardo dell’artista marchigiano, con il suo tipico segno, ironico ed elegante, che rappresenta le personalità di autori come Pier Paolo Pasolini, Ernest Hemingway, Franz Kafka e Virginia Woolf, o la freschezza delle colline marchigiane, colte in silenziose vedute. Il percorso espositivo dell’esposizione bagnacavallese si focalizza soprattutto sulla doppia e irrinunciabile attrazione di Pericoli per la forza evocativa che scaturisce dai volti e dai paesaggi. Il paesaggio, tematica spesso al centro dell’impegno artistico di Pericoli, è raccontato attraverso una singolare cifra stilistica, fondata spesso su raffinate trame grafiche e sottili registri tonali in grado di conservare la memoria storica di quei territori, evocarne le origini, registrarne le trasformazioni. Sono paesaggi che si rivelano come volti, in primo luogo della terra marchigiana, dove lo sguardo di Pericoli sa muoversi con estrema confidenza, ma più in generale anche del paesaggio italiano. La stessa sensibilità si riscontra nei ritratti più intensi di Pericoli, dove i volti sfumano in paesaggio e il segno ripercorre tracce biografiche altrimenti nascoste, come il volto di Samuel Beckett (nella illustrazione a fianco), che appare come un terreno accidentato, o quello di Eugenio Montale, dal profilo possente e immobile come un promontorio.

La mostra Tullio Pericoli. Storie di volti e di terre sarà visitabile fino al 23 luglio nei seguenti orari: martedì e mercoledì 15-18; giovedì 10-12 e 15-18; venerdì, sabato e domenica 10-12 e 15-19. L’ingresso è gratuito. Il Museo Civico delle Cappuccine è in via Vittorio Veneto 1/a.

Primarie Pd: in provincia 20mila votanti in meno rispetto al 2013. Trionfo di Renzi

L’ex premier a Ravenna oltre il 76 percento, Orlando sotto il 20 ed Emiliano solo al 3,7

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Matteo Renzi in visita a Bucci Industries di Faenza pochi giorni prima del voto

In provincia di Ravenna hanno votato 22.292 persone alle primarie per la scelta del nuovo segretario nazionale del Partito democratico. Nel 2013 furono quasi il doppio (42.427).

A trionfare è stato anche da queste parti Matteo Renzi con il 76,6 percento dei voti (sopra alla media nazionale, attorno al 71), davanti al 19,7 di Orlando (a livello nazionale al 21) e al 3,7 di Emiliano (quasi all’8 invece in Italia).

Anche nel 2013 in provincia di Ravenna Renzi vinse con una percentuale maggiore rispetto a quella nazionale (74,8 contro il 67,5 percento), contro Cuperlo e Civati.

Calcio, il Ravenna vince il campionato e torna in Lega Pro dopo sei anni

Il 3-3 maturato nel derby con la Ribelle sul campo neutro di Russi vale la matematica vittoria con un turno di anticipo: giallorossi di nuovo tra i professionisti. Nel 2010-11 l’ultima stagione nella vecchia serie C, nel 2002-03 l’ultima vittoria della serie D

Con un turno di anticipo il Ravenna conquista la matematica vittoria del campionato di calcio di serie D e può festeggiare la promozione in Lega Pro che significa il ritorno nel calcio professionistico (la vecchia serie C) dopo sei anni di assenza. Determinante per far esplodere la felicità dei colori giallorossi è stato l’incrocio dei risultati maturati oggi, 30 aprile, nelle partite Ribelle-Ravenna (3-3), Castelvetro-Imolese (3-1) e Rovigo-Adriese (0-1).

L’ultima stagione tra i prof per i giallorossi fu il 2010-11 conclusa con il 14esimo posto sul campo ma poi segnata dall’esclusione dai campionati professionistici per le vicende legate al calcioscommesse. L’anno successivo il Ravenna è in D ma retrocede sul campo e contestualmente a fine campionato arriva il fallimento della società. Nell’estate 2012 il calcio riparte con una nuova compagine societaria, una nuova proprietà e una nuova dirigenza: si comincia addirittura dalla Promozione. Da lì la risalita conclusa con il traguardo raggiunto oggi. L’ultima volta che il Ravenna vinse un campionato di serie D era il 2002-03 nel corso di una precedente rinascita partita da un’altro fallimento.

Vale la pena ricordare che la vittoria di questo campionato arriva al termine di una rimonta straordinaria macinata dalla squadra di mister Antonioli nei mesi: alla fine di ottobre dopo la sconfitta di Adria il Ravenna era al dodicesimo posto in classifica. Ora resta solo l’appuntamento del 7 maggio, ultima gara di campionato in casa al Benelli contro la Sangiovannese: ininfluente per l’esito della stagione ma buona per i festeggiamenti con tutta la tifoseria.

 

Il 3-3 nel derby con la Ribelle vale la promozione in Lega Pro: gioia Ravenna

Serie D / I giallorossi scattano sul 2-0 con Selleri e Pregnolato, ma la squadra di Castiglione reagisce e pareggia il conto con Rizzitelli (su rigore) e Bernacci. Nella ripresa il 3-3 finale

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Il “Bucci” di Russi pochi minuti prima del via

Il tabellino

Ribelle-Ravenna 3-3

RIBELLE (4-2-3-1): Carroli; Bisoli, Perini, Piscopo, Ciurlanti; Dall’Ara (41′ st Seck), Orlandi; Mancini (19′ st Federico), Rufini (25′ st Colonnello), Rizzitelli; Bernacci. A disp.: Donini, Alberighi, Lo Russo, Camorani, Petricelli, Rigoni. All.: Groppi.
RAVENNA(4-3-1-2): Venturi; Ballardini, Mandorlini, Venturini, Rrapaj; Forte (45′ pt Broso), Lelj, Selleri (35′ st Innocenti); Pregnolato; Luzzi (10′ st Boschetti), Graziani. A disp.: Spurio, Giacomoni, Mingozzi, Derjai, Sabba, Ambrogetti. All.: Antonioli.
ARBITRO: Gualtieri di Asti (assistenti Pompei Poentini e Fals).
RETI: 10′ pt Selleri, 15′ pt Pregnolato, 28′ pt (rig.) Rizzitelli, 38′ pt e 35′ st Bernacci, 8′ st Broso.
NOTE: amm. Rufini, Rrapaj, Mancini, Ciurlanti. Angoli: 5-2 per il Ravenna. Recupero: 1′ pt, 3′ st. Spettatori: 1100 circa.

Queste le azioni più importanti del primo tempo, con la Ribelle che raggiunge il Ravenna dopo essersi trovata sotto di due reti

5′ sugli sviluppi di un calcio da fermo di Selleri è Forte spalle alle porte a girare alto sulla traversa
10′ gol su punizione di Selleri, che beffa Carroli sul suo palo
13′ tiro dal vertice dell’area di Rufini che va alto sull’incrocio
15′ cross di Graziani dalla destra su cui segna Pregnolato, bravo a controllare e infila lo specchio
28′ l’arbitro fischia un rigore per la Ribelle per un’entrata di Mandorlini su Rizzitelli: lo stesso Rizzitelli realizza spiazzando Venturi
32′ Graziani libera sulla sinistra per Forte, il cui tiro sorvola di poco la traversa
33′ su una conclusione in area di Selleri interviene Perini, che spazza, nel proseguimento dell’azione Pregnolato tira fuori
36′ Rizzitelli si fa trovare pronto al tiro, Venturi devia in tuffo in angolo
38′ pareggio della Ribelle con il gol di testa di Bernacci, su assist aereo di Rufini
44′ botta dal limite di Selleri respinta in tuffo da Carroli

SECONDO TEMPO
2′ la Ribelle protesta per un’entrata in area di Venturini su Rufini, chiedendo un rigore
8′ un rimpallo libera in area Broso, che tutto solo fulmina Carroli con un rasoterra
13′ cross di Boschetti per Broso, sul colpo di testa para senza affanni Carroli
20′ Selleri impegna Carroli di pugni direttamente su punizione
28′ apertura di Bernacci su Federico, ma Venturini chiude in modo provvidenziale
35′ traversone di Graziani sul quale realizza di testa Bernacci
45′ Broso entra al posto dell’infortunato Forte

L’esordio nei playoff fa esultare l’OraSì: piegata la Virtus Roma dopo una battaglia

Serie A2 – Playoff / In gara1 degli ottavi i giallorossi battono la temibile formazione laziale grazie alle “bombe” nel finale di Tambone e Marks. Martedì il secondo match della serie, sempre al Pala De André

Ravenna-Roma 93-87
(17-17, 46-45, 70-64)
ORASI’ RAVENNA: Smith 14, Scaccabarozzi ne, Sgorbati 4, Chiumenti 7, Marks 17, Raschi 4, Masciadri 16, Tambone 22, Crusca ne, Seck ne, Sabatini 9. All.: Martino.
VIRTUS ROMA: Brown 18, Raffa 10, Piccolo, Lentini, Maresca 15, Chessa 24, Sandri 4, Baldasso 3, Landi 11, Vedovato 2. All.: Corbani.
ARBITRI: Ursi di Livorno, Maffei di Preganziol e Solfanelli di Livorno.
NOTE – Ravenna: T2 26/47 (55%), T3 6/11 (55%), TL 23/29 (79%), rimbalzi 40 (9+31), assist 16; Virtus Roma: T2 17/33 (52%), T3 12/37 (32%), TL 17/19 (89%), rimbalzi 31 (11+20), assist 21.

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Grande prestazione di gruppo per i giallorossi dell’Orasì

Si chiude con una vittoria la prima storica partita di playoff per l’OraSì, che al Pala De Andrè in Gara1 degli ottavi di finale sconfigge la Virtus Roma 93-87. Al termine di un match avvincente e combattuto per tutti e 40 i minuti, le due triple di Tambone e Marks fanno pendere l’ago della bilancia in favore dei padroni di casa. Il play ex della partita è top scorer per i giallorossi con 22 punti a cui aggiunge 7 rimbalzi, mentre la guardia americana ne mette 17. Doppia cifra anche per Masciadri (16) e Taylor Smith (14 con 9 rimbalzi), mentre per Roma il migliore è Chessa con 24 punti e 5 triple. Gli ospiti riescono ad imporre i propri ritmi soprattutto in apertura, ma Ravenna, nonostante i problemi di falli dei due americani, rimane sempre in partita e conquista la vittoria stringendo le maglie difensive nel finale. Prossimo appuntamento martedì, sempre al Pala De André (ore 20.30), per gara2.

Il primo quarto inizia con l’OraSì che si porta subito 6-2 grazie alle triple di Tambone e Masciadri, ma Roma riesce presto ad alzare i ritmi e trova il sorpasso sul 10-12 al 5’ con la bomba del giovane Baldasso. I canestri di Marks valgono un mini parziale di 6-0 per il 16-12, ma 5 punti consecutivi di Chessa riportano avanti gli ospiti sul 16-17, prima che un libero di Chiumenti impatti il punteggio finale del primo quarto a quota 17. Il secondo periodo è aperto dalla bomba di Landi e, nonostante i punti di Smith, Roma trova il +4 sul 21-25 grazie alla tripla di Chessa. Sempre da dietro l’arco segna Sabatini e risponde Landi, poi Ravenna trova il 30 pari prima di metà quarto grazie a Masciadri. La partita resta in totale equilibrio, ma è ancora Chessa e firmare il nuovo tentativo di allungo ospite sul 40-45. I giallorossi reagiscono subito con un 6-0 e il canestro in penetrazione di Tambone a pochi secondi dalla sirena permette ai padroni di casa di tornare negli spogliatoi in vantaggio 46-45.

Il terzo quarto si apre ancora nel segno dell’equilibrio, con ancora Chessa dalla lunga distanza a firmare il pareggio a quota 52. L’ulteriore tripla di Landi vale il 52-55 e Roma torna a +5 sul 52-57 (parziale di 0-8). La risposta da 3 di Masciadri tiene a contatto l’OraSì in una partita dal ritmo molto alto, e Marks firma il controsorpasso giallorosso sul 65-64. Ravenna allunga il parziale a 7-0 chiudendo il terzo quarto con il canestro allo scadere di Masciadri per il +6 sul 70-64. I padroni di casa toccano il +8 sul 72-64 in apertura di quarto periodo con capitan Raschi, ma gli ospiti restano a contatto grazie a due triple dell’altro capitano Maresca per il 74-70. Marks commette il quarto fallo, ma Ravenna torna a +5 sul 77-72. La Virtus però trova il sorpasso dopo un parziale di 3-9, chiuso dall’ennesima tripla di Chessa per l’80-81. Tambone risponde con la bomba dell’83-81 e Raffa impatta il match a quota 83 a 2’ dalla sirena finale. Smith segna il libero dell’84-83, poi la gran tripla di Marks vale il +4 (87-83) a 40’’ dalla fine e fa esplodere il Pala De Andrè. L’OraSì trova un paio di eccellenti sequenze difensive e Tambone segna ancora in contropiede per l’89-83. Maresca regala l’ultimo sussulto al pubblico di casa riportando i suoi a -3, ma Chiumenti chiude il match con la schiacciata in uscita dal pressing e Ravenna può festeggiare il successo nella prima storica gara di playoff per 93-87.

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