domenica
24 Agosto 2025

Un concorso musicale in ricordo del segretario Cisl Antonio Cinosi

Morì il 9 aprile dello scorso anno. L’organizzazione dei lavoratori lo celebra all’Almagià insieme al Mei con una serata che lega la musica e il lavoro

Antonio Cinosi
Antonio Cinosi

La Cisl ricorda Antonio Cinosi morto il 9 aprile dello scorso anno mentre ricopriva la carica di segretario della confederazione romagnola. Giovedì 13 aprile all’Almagià di Ravenna ci sarà la serata “La Musica è Lavoro” organizzata insieme al Mei di Faenza. La serata si apre alle 20.30 con ingresso libero e aperto a tutti ed è stata preceduta da un concorso musicale a cui hanno partecipato 20 artisti con canzoni specifiche sul tema del lavoro.

Sono stati selezionati quattro realtà che si esibiranno all’Almagià. Si tratta degli A3 Apulia Projetc, gruppo etnofolk pugliese con il brano Fabbrica del Motore, il cantautore bolognese Tizio Bononcini con il brano Chiuso nel Traffico, la rock band alternative romana Ignorantia Legit con il brano omonimo  e il reggae man del nord  Matteo Cavanna in arte Maz Vilander con il brano Precarietà.

Una giuria tecnica coordinata dal Mei assieme alla Cisl Romagna e  Radio FlyWeb, guidata dal musicista Nicola Bagnoli, responsabile del settore precari per la Cisl di Bologna, sceglierà il vincitore della serata. Non mancheranno gli ospiti: Wanda, l’azdòra romagnola, insieme al suo storico ensemble della Metallurgica Viganò; le band emiliane Nuju e  ravennate Gattamolesta e i cantautori  bolognese Andrea Gianessi e  forlivese Giuseppe Bonomo, tutti premiati da Mei e Cisl negli anni precedenti durante il Mei di Faenza.

«Ad un anno dalla scomparsa di Cinosi, segretario della Cisl della Romagna e per quasi trent’anni valido dirigente della Fisascat di Ravenna, la Cisl della Romagna, assieme a Fisascat Nazionale, Comune di Ravenna e Radio FlyWeb, hanno pensato di ricordarlo organizzando con il Mei, per il 13 aprile prossimo all’Almagià di Ravenna, una serata all’insegna della musica, sua grande passione – ha dichiarato soddisfatto Filippo Pieri, segretario della Cisl Romagna  – ottenendo grande attenzione da parte del mondo del lavoro e del mondo musicale giovanile».

Orasì, trasferta senza spine a Roseto: bella vittoria e vetta sempre a due punti

Serie A2 Girone Est / I giallorossi conducono dal primo all’ultimo minuto grazie a un primo tempo eccellente su entrambi i lati del campo e nel finale sono bravi a contenere il rientro dei padroni di casa. Grazie a questo successo la squadra di Martino mantiene la terza posizione a due sole giornata dal termine della regular season

Roseto-Ravenna 71-81
(16-26, 32-51, 47-60)
VISITROSETO.IT ROSETO: A. Smith 25, Cantarini ne, Piazza 3, Fultz 12, D’Eustachio ne, Radonjc, Fattori, Mariani ne, Mei 3, Casagrande 3, Amoroso 10, Sherrod 15. All.: Di Paolantonio.
ORASI’ RAVENNA: T. Smith 17, Sgorbati 12, Chiumenti 3, Marks 20, Raschi 2, Masciadri 11, Tambone 10, Crusca, Seck ne, Sabatini 4. All.: Martino.
ARBITRI: Borgo di Dueville, Pazzaglia di Pesaro e Vita di Ancona.
NOTE – Roseto: tiri da 2 12/35 (34%), tiri da tre 14/31 (45%), liberi 5/8 (63%), rimbalzi 29 (9+20, Sherrod 13), assist 7 (A. Smith e Mei 2); Ravenna: tiri da 2 24/38 (63%), tiri da 3 6/20 (30%), liberi15/17 (88%), rimbalzi 28 (4+24, Tambone 8), assist 8 (Tambone 4).

15 Matteo Tambone
Matteo Tambone tra i migliori dell’Orasì

È una bellissima vittoria quella conquistata dall’OraSì Ravenna sul difficile campo della Visitroseto.it Roseto per 71-81. I giallorossi conducono dal primo all’ultimo minuto grazie a un primo tempo eccellente su entrambi i lati del campo, e nel finale sono bravi a contenere il rientro dei padroni di casa, guidati dal solito Adam Smith, top scorer del match con 25 punti. I ragazzi del coach Martino offrono un vero e proprio clinic offensivo nei primi 20’, muovendo bene la palla e trovando tanti buoni tiri, ma si dimostrano anche molto solidi in difesa dove, nonostante il grande talento della guardia americana, limitano gli avversari al 39% dal campo. Sono ben cinque i giocatori giallorossi in doppia cifra, guidati dai soliti ottimi Marks (20 punti) e Taylor Smith (17, 5 rimbalzi e 3 stoppate). Grandi prestazioni anche per Sgorbati (12) e Masciadri (11), oltre che per il solito Tambone, che aggiunge 8 rimbalzi a 10 punti. L’OraSì conferma il terzo posto, si porta a +6 in classifica su Roseto e a due giornate dalla fine della stagione regolare è sicura di arrivare tra le prime cinque.

L’OraSì si presenta in campo concentrata e, grazie a un ottimo Masciadri, si porta subito sul 2-10 con la tripla di Sgorbati. Adam Smith risponde dalla lunga distanza, ma Ravenna è eccellente nella metà campo offensiva e al 4’ il tabellone dice 5-14. I giallorossi continuano a muovere bene la palla e difendono con molta attenzione, così la rubata di Sabatini vale il +10 sul 14-24, che diventa 16-26 a fine primo quarto. Fultz suona la carica per i suoi e con due bombe riporta Roseto prima a -7 sul 21-28, poi a -5 sul 26-31, ma l’OraSì prosegue il suo clinic offensivo, con i canestri di Sgorbati, Masciadri e Smith a valere l’allungo sul 26-39 (+13). Di Paolantonio blocca la partita con il timeout, ma Marks segna subito la bomba del +16. Adam Smith con due triple contestate guida il tentativo dei padroni di casa di ricucire il match, ma Marks risponde colpo su colpo e lo Smith giallorosso mette il sigillo su un primo tempo fantastico con la rubata e l’incredibile tripla allo scadere, che permette ai ragazzi di Coach Antimo Martino di tornare negli spogliatoi sul +19 (32-51).

In apertura di secondo tempo Ravenna tocca il +23 sul 32-55 dopo i canestri di Smith e Marks, ma è ancora Fultz a lanciare la rimonta dei padroni di casa con la tripla del 35-55. Sherrod fa la voce grossa a rimbalzo d’attacco e Roseto accorcia le distanze senza il suo Smith in campo. La tripla di Piazza vale il -13 e sempre Sherrod ha in contropiede la palla del -11, ma commette sfondamento su Chiumenti. Si va così all’ultimo riposo sul 47-60, con l’OraSì che cerca di amministrare il vantaggio. Mei da tre segna il -12 (50-62), ma i ragazzi di Coach Antimo Martino ricacciano indietro gli avversari dimostrando un’ottima solidità difensiva. Sul 50-68 è Adam Smith a tentare l’ultimo disperato tentativo di rimonta e le sue due bombe consecutive valgono il  nuovo -12 sul 58-70. Marks risponde sempre da dietro l’arco (58-73), ma il festival della tripla della guardia rosetana è appena a metà, e altri due canestri dalla lunga distanza segnano il 66-75. La sesta tripla del quarto, stavolta a firma Fultz, vale il -8 sul 69-77 e i padroni di casa toccano il -6 a meno di 1’ dalla sirena. Tambone, Marks e Raschi non sbagliano però i liberi nel finale e Ravenna può tornare a casa con una grandiosa vittoria per 71-81, che esalta il gruppo di tifosi giallorossi giunti in Abruzzo.

La Bunge espugna ancora Vibo Valentia e accede alla Final Four per la Challenge

Superlega / In terra calabrese i ravennati superano la Tonno Callipo per l’ennesima volta in quattro frazioni, tirando fuori tutte le loro forze residue, sia fisiche sia mentali, in una partita che quasi sempre è stata sul filo dell’equilibrio, annullando anche due set ball che avrebbero portato al tiebreak. Nelle semifinali dei playoff per il quinto posto la squadra di Soli se la vedrà con la Calzedonia

Vibo Valentia-Ravenna 1-3
(22-25, 25-19, 22-25, 24-26)
TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA: Thiago Alves 5, Barone 10, Coscione 6, Geiler 14, Deivid Costa 17, Michalovic 18, Marra (L); Izzo, Corrado 1, Diamantini. Ne: Torchia, Rejlek. All.: Kantor.
BUNGE RAVENNA: Van Garderen 14, Bossi 8, Spirito, Lyneel 14, Ricci 2, Torres 21, Goi (L); Kaminski 4, Leoni, Raffaelli 2, Grozdanov 3. Ne: Marchini. All.: Soli.
ARBITRI: Tanasi di Siracusa e Cipolla di Palermo.
NOTE – Vibo Valentia: bs 15, bv 4, errori 12, muri 19; Ravenna: bs 15, bv 4, errori 9, muri 10. Spettatori: 1600 (incasso 2200 euro). Durata set: 27’, 25’, 26’, 30’ (tot. 108’). Mvp: Torres.

Van Garderen Rid
Lo schiacciatore olandese Maarten Van Garderen

La Bunge va oltre il muro di Vibo Valentia e centra la terza vittoria che vale la qualificazione alla Final Four dei playoff che valgono il quinto posto che dà diritto all’accesso in Challenge Cup. In terra calabrese i ravennati superano la Tonno Callipo per l’ennesima volta in quattro frazioni, tirando fuori tutte le loro forze residue, sia fisiche sia mentali, in una partita che quasi sempre è stata sul filo dell’equilibrio, annullando anche due set ball che avrebbero portato al tiebreak. Trascinata dall’mvp Torres, top scorer del match con 21 punti, la squadra di Soli ribatte colpo su colpo l’aggressività e la voglia di non mollare mai dei padroni di casa, efficaci in particolare a muro (ben 19), trovando anche una mano preziosa da Kaminski, Grozdanov e Raffaelli, chiamati in causa dalla panchina. Grazie a questa affermazione la Bunge prosegue la sua stagione e nelle semifinali della Final Four, che verrà disputata in campo neutro nel weekend del 22 e 23 aprile, sfiderà la forte Calzedonia Verona.

La formazione della Tonno Callipo è composta dal palleggiatore Coscione in diagonale con Michalovic, da Thiago Alves e Geiler in banda, da Barone e Deivid Costa al centro e da Marra in seconda linea. Il coach Soli recupera Spirito e lo schiera nel sestetto iniziale assieme all’opposto Torres, gli schiacciatori Lyneel  e Van Garderen, i centrali Bossi e Ricci e il libero Goi. Dopo una prima fase di equilibrio nel primo set i padroni di casa, spinti da Michalovic e Geiler, piazzano un break di 4-0, passando da 8-7 a 12-7. Vibo Valentia continua la sua marcia allungando a +7 (16-9), ma la Bunge reagisce alla grande con un parziale di 2-9 e pareggia il conto con Torres: 18-18 e time out Kantor. Il sorpasso porta la firma di Raffaelli, che stampa il muro del 19-20 per poi ripetersi nella rigiocata: 19-21. Ricci imita il compagno (19-22) e Michalovic sparacchia fuori la schiacciata per il 19-23, poi Van Garderen mette a terra la palla del 20-24. Geiler e Costa annullano i primi due set ball, infine sulla conclusione di Grozdanov i calabresi commettono un’invasione a rete, ‘vista’ dal videocheck, che regala la frazione a Ravenna: 22-25. Nel secondo periodo la Tonno Callipo scappa prima con Michalovic (4-2) poi con i muri di Barone (9-5) e Coscione (11-6), con Leoni e Kaminski che entrano a posto di Spirito e Ricci. Lo statunitense si presenta con un bel primo tempo (11-7), ma Costa realizza un altro muro, quello del 13-7, e il coach Soli ferma il match. I padroni di casa premono in modo ulteriore sull’acceleratore e con un break di 6-1 si portano sul 19-8. La Bunge non ci sta e sul turno in battuta Torres si avvicina di nuovo agli avversari grazie a sette punti di fila: 19-15. Il vantaggio accumulato da Vibo è però troppo ampio da colmare e i giallorossi locali lo gestiscono al meglio, chiudendo al primo set ball: 25-19.

Cambia la musica nella terza frazione, dove Van Garderen (2-4) e Bossi (3-6) scavano un primo solco, che cresce grazie a un muro di Torres: 4-8 e time out Kantor. Un errore di Van Garderen dimezza il vantaggio (7-9) e si prosegue di pari passo fino a quando un muro dell’olandese non blocca la schiacciata di Thiago Alves: 12-16 e il coach argentino chiama ancora i suoi in panchina. Al rientro in campo Lyneel realizza due ace di fila (12-18), per poi però commettere un’infrazione dalla seconda linea: 14-18. L’attacco out di Torres causa il 17-20 della Tonno Callipo, coach Soli chiama time out, ma la Bunge viene bloccata di nuovo da Costa: 19-21 e il tecnico ferma il match.  Lyneel dà la carica ai suoi (19-22), Barone però colleziona un altro muro (21-22) e il videocheck ‘salva’ i ravennati sulla schiacciata lunga di Thiago Alves: 21-23. Michalovic sbaglia la battuta (22-24) e sul primo set point è l’attacco out di Thiago Alves a riportare avanti la Bunge: 22-25. Nel quarto set l’ace fortunoso di Costa vale il 7-4 di Vibo Valentia, acciuffato subito a causa degli errori di Michalovic e Thiago Alves e dal break di Torres: 7-7. L’opposto slovacco realizza il 13-10 a muro su Van Garderen, ma Lyneel e una schiacciata sballata di Costa riporta la Bunge alla pari: 13-13 e time out di Kantor. I ravennati continuano nel break portandolo sul 6-0 grazie a Van Garderen e Torres: 13-16 e nuova sosta per il tecnico di casa. La Tonno Callipo non molla e Michalovic la riporta a -1 (17-18), costringendo Soli a interrompere il match, ma Lyneel spara fuori il diagonale: 18-18. Le due squadre viaggiano a stretto contatto fino al break di Costa a muro: 23-22 e time out Ravenna. Geiler trova l’ace, ‘certificato’ dal videocheck che cambia la decisione degli arbitri, con due palle per i calabresi per pareggiare il conto. La prima viene annullata da Van Garderen, la seconda da Lyneel: 24-24. L’attacco lungo di Geiler cambia l’inerzia del match, con Bossi che stampa il muro vincente fermando Michalovic: 24-26 e vittoria della Bunge, che si qualifica nella Final Four, dove in semifinale affronterà Verona.

Il Ravenna a forza cinque travolge il Castelvetro e si avvicina alla vetta

Serie D / Grazie ai gol di Selleri, Graziani, Innocenti, Mandorlini e a un’autorete i giallorossi straripano contro i modenesi, raggiungono i playoff con quattro turni d’anticipo e, complice il ko dell’Imolese, salgono a -2 dal primo posto. Dopo 25 minuti la squadra di Antonioli già in vantaggio di tre reti, poi ordinaria amministrazione

Ravenna-Castelvetro 5-0
RAVENNA (4-3-1-2): Venturi; Ballardini, Mandorlini (27’ st Giacomoni), Venturini, Rrapaj; Selleri (13’ st Forte), Lelj, Luzzi; Pregnolato; Graziani (30’ st Ambrogetti), Innocenti. A disp.:  Spurio, Mingozzi, Larese, Derjai, Sabba, Boschetti. All.: Antonioli.
CASTELVETRO (3-5-2): Ndreu; Galassi, Farina, Calanca; S. Cozzolino, Roselli (18’ st Stefani), Mandelli, De Pietri Tonelli (1’ st Serra), Severini (1’ st Croce); Falanelli, Boilini. A disp.: Vandelli, Sereni, Nodari, Varini, Quitadamo, Di Paola. All.: Serpini.
ARBITRO: Di Paolo di Chieti.
RETI: 9’ pt Selleri, 13’ pt Graziani, 25’ pt Innocenti, 7’ st Mandorlini, 48’ st aut. Mandelli.
NOTE – Ammonito: Roselli. Spettatori circa 900. Angoli: 4-7. Recupero: 2’ e 3’.

Esultanza Dopo Un Gol DCS 1420
Una esultanza dei giocatori giallorossi

Ravenna col turbo inserito, Ravenna che ritrova i gol dei suoi due attaccanti più esperti, Ravenna che non vuole farsi prendere dai rimpianti. Insomma, Ravenna più famelico e feroce che mai e per il Castelvetro è notte fonda quasi subito. 3-0 dopo 25’, 5-0 alla fine a sancire la prestazione monstre dei giallorossi, che brillano per motivazioni, convinzioni, voglia di vincere e salute e che adesso, complice lo scivolone dell’Imolese a Piancastagnaio, si trovano a – 2 dalla vetta e danno ancora più colore ad un sogno chiamato Lega Pro. A cui potranno dedicarsi totalmente dopo aver raggiunto oggi la certezza matematica di essere nei playoff.

Appena il tempo di annotare gli schieramenti e vedi il Ravenna avventarsi sul Castelvetro. In 4’ fioccano tre palle gol: Innocenti sfiora il palo al 4’ di testa, Graziani impegna Ndreu al 7’ in una difficile parata ed è rintuzzato in angolo all’8’. Dagli sviluppi del corner, Lelj chiama al tiro Selleri che disegna un rasoterra a pelo d’erba che non dà scampo a Ndreu. Il castello del Castelvetro si sgretola subito: al 13’ su spizzata di Innocenti per Graziani, fatale incomprensione tra Farina e Ndreu; il pallone resta lì per il rapace Graziani che sigla il 2-0 e il suo ritorno al gol dopo due mesi e mezzo. Pregnolato sporca la conclusione centrale dal limite al 19’, Venturi rintuzza in angolo un tentativo di Boilini al 24’, poi al 25’ cross millimetrico di Pregnolato, capitan Innocenti gira di testa e firma il 3-0 e anche per lui la chiusura di un digiuno di poco più di due mesi. Il Ravenna stacca il piede dall’acceleratore e gli ospiti danno prova della loro presenza, insidiando Venturi al 34’ con Galassi che manda alto da due passi e al 42’ con Boilini che sfiora l’incrocio dopo essersi visto annullare un gol al 38’ su verticalizzazione di Roselli, per un fuorigioco. La ripresa si apre con il Castelvetro in attacco ma al 7’ Selleri telecomanda dalla bandierina un pallone per la testa di Mandorlini che indirizza là dove Ndreu non può arrivare. Ballardini spreca il quinto gol, Venturi è reattivo sull’insidioso tiro di Farina, Cozzolino vede uscire di poco la sua conclusione dal limite e poi all’ultimo sussulto, su una mischia in area, Mandelli, nel tentativo di anticipare la conclusione di Forte, spedisce nella sua rete, fissando il punteggio sul 5-0, un risultato che mancava al Ravenna dal 17 febbraio 2013 (vittima al Benelli il Verucchio nel campionato di Promozione) e in D addirittura dal 5 maggio 1985 (battuta l’Elpidiense).

La Teodora si inceppa sul più bello: al PalaCosta il big match esalta Orvieto

Serie B1 femminile / In un PalaCosta gremito la Conad SiComputer cede alla Zambelli al termine di un combattutissimo 3-2, ma rimane comunque in testa alla classifica, raggiunta però dalle umbre. Avanti 2-1, le ravennati perdono in maniera rocambolesca la quarta frazione e infine vengono travolte nel parziale decisivo

Teodora Ravenna-Orvieto 2-3
(25-27, 31-29, 25-23, 23-25, 7-15)
CONAD SICOMPUTER TEODORA RAVENNA: Sestini 6, Mazzini 2, Aluigi 22, Nasari 2, Torcolacci 10, Rubini 14, Mastrilli (L); Lugli 15, Balducci 2, Gardini. Ne: Bernabè, Raggi. All.: Caliendo.
ZAMBELLI ORVIETO: Valpiani 3, Montani 17, Kotlar 13, Guasti 8, Mezzasoma 4, Ginanneschi 27, Rocchi (L); Ubertini 9. Ne: Vujevic, Donarelli, Rumori, Deanesi. All. Solforati.
ARBITRI: Natale e Zambelli Tortoi.
NOTE – Teodora: bs 13, bv 11, muri 13; Orvieto: bs 15, bv 6, muri 7. Spettatori: 900. Durata set: 32’, 36’, 28’, 31’, 15’ (tot. 142′).

Il coach della Conad SiComputer Nello Caliendo

Al PalaCosta Orvieto vince il big match al tiebreak e appaia la Teodora in vetta alla classifica. Lo scontro al vertice non ha tradito le attese in termini di pathos e colpi di scena, entusiasmando per quasi due ore e mezzo gli oltre 900 spettatori. A tre turni dalla conclusione del torneo, con ancora tutte le cinque pretendenti alla promozione interessate da almeno uno scontro diretto, per la Conad SiComputer diventa quindi fondamentale la partita tra due settimane a San Lazzaro.

Il coach Caliendo inizia l’incontro con Mazzini in regia e Nasari opposta, Rubini e Aluigi di banda, Torcolacci e Sestini al centro, Mastrilli libero, per poi scegliere da metà del primo set di avvicendare Nasari con Lugli, che rimarrà in campo fino al termine. Sul fronte ospite appare sottotono la tanto temuta Mezzasoma, mentre distingue la trentanovenne Ginanneschi, acquisto di gennaio delle gialloverdi e autentica spina nel fianco per muro e difesa delle padrone di casa. Completano il sestetto Valpiani al palleggio, Montani e Kotlar al centro e Guasti in banda, con Rocchi in seconda linea.

Ravenna paga più di Orvieto l’importanza della posta in palio, non riuscendo a concretizzare una vittoria da tre punti, quando in vantaggio 2 set a 1 e avanti in maniera importante anche nella quarta frazione (12-6 e 15-8), si fa sorprendere dalla reazione delle umbre, che nel frangente dimostrano di non essere mai dome. Nella sequenza dei parziali la contesa ricalca la gara del girone di andata disputata in terra umbra ed è caratterizzata a fasi alterne da allunghi e recuperi da parte dei due sestetti. L’equilibrio sostanziale evidenziato dai primi 4 set (tutti terminati col minimo scarto), si rompe solo al cambio campo del tie-break (7-8), quando le ospiti, grazie a un incredibile parziale di 0-7 riescono ad aggiudicarsi set e match. Ora per la Conad SiComputer ci sarà tempo per ricaricare le pile grazie alla pausa imposta dalle festività di Pasqua. Tra quindici giorni, domenica 23 aprile – campo di gara la palestra Kennedy e fischio d’inizio alle ore 18 – le ravennati andranno a far visita al San Lazzaro di Savena, per dar vita ad un altro difficile scontro diretto.

Al tiebreak l’Olimpia Cmc fa sua la battaglia di Bastia ma perde un punto prezioso

Serie B1 femminile / Sotto di un set, la squadra di Breviglieri si riprende alla fine del secondo e sorpassa le avversarie umbre, per poi cedere la quarta frazione. Nel periodo decisivo le ravennati chiudono a loro favore la sfida, ma allo stesso tempo non appofittano a pieno della sconfitta delle ‘cugine’ della Conad SiComputer

Bastia Umbra-Olimpia Cmc Ravenna 2-3
(25-17, 22-25, 17-25, 25-17, 12-15)
LIMMI SCHOOL BASTIA UMBRA: Valentini 9, Nana, Meniconi 15, Tosti 15, Cruciani 12, Marcacci 4, Piccari (L); Pici (L), Castellucci 5, Gallina, Ceccarelli 6. Ne: Patrignani, Patasce, Ribelli. All.: Sperandio.
OLIMPIA CMC RAVENNA: Rossini 18, Neriotti 14, Peretto 8, Benazzi 20, Assirelli 11, Lancellotti 3, Panetoni (L); Bandini 1, D’Aurea, Dametto. Ne: Laghi, Babbi. All.: Breviglieri.
ARBITRI: Brunelli e Polenta.
NOTE – Bastia: bs 4, bv 5, errori 20, muri 4; Olimpia: bs 11, bv 6, errori 24, muri 8. Durata set: 24’, 29’, 25’, 25’, 18’ (tot. 121’).

RAVENNA 11/02/17. VOLLEY PALLAVOLO. OLIMPIA RAVENNA CESENA
La schiacciatrice dell’Olimpia Cmc Giada Benazzi

L’Olimpia Cmc vince un’altra battaglia al tiebreak, la terza di fila, sconfiggendo in trasferta l’ostica Bastia Umbra. Se da una parte lasciano per strada un altro punto, dall’altra le ravennati si avvicinano di una lunghezza alla vetta occupata da Conad SiComputer e Orvieto (le umbre hanno vinto lo scontro diretto al quinto set), ora entrambe a +4, e inoltre salgono al terzo posto sorpassando San Lazzaro, ko a Perugia. Sotto di una frazione e in difficoltà anche nella seconda (era sotto 22-19), la squadra di Breviglieri ha tirato fuori un’altra volta il suo orgoglio e la voglia di lottare, dando vita a una rimonta che l’ha spedita sul 2-1, per poi però cedere nel quarto periodo e giocarsi il tutto per tutto, aggiudicandoselo, il tiebreak.

Le padrone di casa della Limmi School scendono in campo con Marcacci in regia, Meniconi opposto, Valentini e Tosti schiacciatrici, Nana e Cruciani centrali e Piccari libero in alternanza con Pici. L’Olimpia Cmc invece deve rinunciare all’acciaccata Babbi, schierandosi con la diagonale formata da Lancellotti e Peretto, le bande Benazzi e Rossini, al centro Assirelli e Neriotti e in seconda linea Panetoni. Nel primo set c’è equilibrio fino al 10-11 delle ravennati, che però subiscono un break di 6-0 da parte delle umbre che, una volta acquisito un certo vantaggio con Meniconi e Tosti (16-11), non fanno grossa fatica ad aggiudicarsi con Valentini la frazione (25-17). Nel secondo periodo è la Limmi School a comandare le danze, portandosi sul 15-10 con Cruciani, ma la squadra di Breviglieri reagisce e la raggiunge sul 19-19 con Benazzi. Le padrone di casa tentano un’altra fuga (22-19), anche questa rintuzzata dall’Olimpia Cmc, che grazie ad Assirelli e Rossini vince i sei punti successivi, pareggiando il conto dei set (22-25).

Nel terzo parziale si prosegue a braccetto fino all’11-10 e in seguito le ravennati mettono il turbo con Lancellotti (11-15) e Assirelli (15-21) e passano in vantaggio dominando la frazione: 17-25. La strada sembra in discesa ma ecco che arriva la risposta del Bastia, che domina il quarto periodo scappando sull’11-7 e scavando un solco incolmabile: 19-10. È Cruciani con due punti di fila a riportare l’equilibrio nel computo dei set (25-17). Nel tiebreak l’Olimpia Cmc viene lanciata sul 3-8 da Rossini e Assirelli e respinge con Neriotti il tentativo di rimonta delle umbre, ricacciandole dal 7-8 al 7-10. La Limmi non ci sta e acciuffa sull’11-11 le ravennati,  brave però con Neriotti e Benazzi a effettuare l’ultimo colpo di coda vincente, aggiudicandosi una battaglia lunga più di due ore.

Cacciatore di 66 anni precipita in un burrone in collina e muore

Era uscito per una battuta di caccia in zona Monte Rontana, tra Brisighella e Fognano

Intervento Soccorso Alpino Per Incidente Climbers Padre E Figlia A Pietra Perduca
Foto Ansa.it

Un cacciatore di 66 anni è morto dopo essere precipitato per una cinquantina di metri in una impervia zona collinare tra Brisighella e Fognano, in provincia di Ravenna. A dare l’allarme verso le 11 di domenica è stato l’amico con il quale l’uomo era uscito per una battuta di caccia in zona Monte Rontana.

Il 66enne, residente a Faenza, potrebbe avere perso l’equilibrio in una zona scoscesa forse a causa di un improvviso malore.

Sul posto sono intervenuti il soccorso alpino e l’elisoccorso da Pavullo oltre all’elicottero e alcune unità dei vigili del Fuoco.

Sono stati attivati pure i carabinieri della Forestale e la polizia Municipale: il 66enne è stato individuato verso le 12 ma ormai per lui non c’era più nulla da fare. (Ansa.it)

Si ribalta con il trattore, muore un agricoltore di 58 anni

Ha perso la vita Marco Bacchilega. L’anno scorso era morto uno dei suoi tre figli

Bacchilega
Marco Bacchilega

Stava lavorando con un frangizzolle in un vigneto di sua proprietà quando, per cause ancora al vaglio, il trattore si è ribaltato schiacciandolo. Così a Voltana in tarda mattinata ha perso la vita un agricoltore di 58 anni, Marco Bacchilega.

L’uomo, titolare di una ditta del posto specializzata nel commercio di mezzi da lavoro pesanti, è probabilmente morto sul colpo: inutile l’intervento degli operatori del 118 arrivati in zona pure con un medico rianimatore.

Sul posto sono giunti anche gli agenti della polizia Municipale e gli ispettori della Medicina del Lavoro dell’Ausl Romagna.

Per rimuovere il trattore, è stato necessario l’apporto dell’autogrù dei vigili del Fuoco.

La famiglia – scrive il Carlino – era stata già colpita da una disgrazia nel gennaio dello scorso anno, quando a soli 22 anni, a seguito della gravissime ferite riportate in un incidente stradale avvenuto il 26 dicembre 2015, morì Andrea, il più piccolo dei tre figli di Marco.

 

Al Soundscreen Festival di Ravenna vince un film americano

I premiati della serata finale della manifestazione tra grande schermo e musica

Premiazione Ssff 8aprile2017
La serata di premiazione del festival Soundscreen

Cala il sipario dopo nove giornate sulla seconda edizione di Soundscreen Film Festival, tra le poche manifestazioni dedicate a cinema e musica.

Sabato 9 aprile è andata in scena la serata di premiazione della rassegna diretta da Albert Bucci, promossa e organizzata dall’Associazione Culturale Ravenna Cinema.

La giuria del concorso Internazionale per lungometraggi (composta da John Vignola, giornalista e conduttore radiofonico; da Giordano Sangiorgi, fondatore del Mei nonché presidente AudioCoop; e da Samata Telleri, docente ed organizzatrice di festival (programmatrice al Trieste Science+Fiction Festival) ha assegnato i seguenti premi:

  • miglior film a: Green Room (Stati Uniti) di Jeremy Saulnier
  • miglior regia a: Radio Dreams (Stati Uniti-Iran) di Babak Jalali
  • miglior contributo artistico a: Junction 48 (Germania) di Udi Aloni

La giuria del concorso internazionale  di cortometraggi  (composta dal direttore artistico del Ravenna Nightmare FF e scrittore Franco Calandrini; dal giornalista Roberto Artioli e dal regista Gerardo Lamattina) ha inoltre consegnato il premio al miglior cortometraggio a La voce del canadese David Uloth.

Caccia all’uomo: «Igor il russo» si nasconde nella palude tra Marmorta e Campotto?

È accusato di aver ucciso il barista di Budrio e, durante la fuga, una guardia ambientale volontaria

Barista Ucciso, Si Vaglia Pista Dell'ex Militare Russo
Una immagine di Igor Vaclavic (Ansa.it)

È continuata per tutta la notte, con il supporto di reparti speciali, anche ai confini della provincia di Ravenna, la caccia delle forze dell’ordine a Igor Vaclavic, sospettato di aver ucciso ieri sera a colpi d’arma da fuoco una guardia ambientale volontaria, Valerio Verri, di Portoverrara, e ferito una guardia provinciale, Marco Ravaglia, dopo essere stato fermato per un controllo casuale, durante un pattugliamento antibracconaggio, sulla provinciale Mondonuovo a Trava di Portomaggiore, nel Ferrarese. La guardia ferita è stata ricoverata all’ospedale Bufalini di Cesena e operata; non è in pericolo di vita.

Le ricerche – continua l’agenzia dell’Ansa che qui riportiamo testualmente – si sono concentrate in particolare nell’area dell’oasi di Marmorta di Molinella, al confine tra il Ferrarese e il Bolognese. Vaclavic, 41 anni, è fuggito prima a bordo di un Fiorino rubato, poi a piedi nella boscaglia.

L’uomo è il principale sospettato anche per l’omicidio del barista Davide Fabbri, avvenuto nella tarda serata di sabato 1 aprile a Riccardina di Budrio, a non molti chilometri in linea d’aria.

Secondo quella che al momento è più che altro una suggestione, «Igor il russo» – come è ormai conosciuto e come viene chiamato dagli stessi inquirenti – potrebbe essere coinvolto anche nell’omicidio irrisolto di Salvatore Chianese, il metronotte ammazzato alla cava Manzona di Fosso Ghiaia il 30 dicembre 2015.

[AGGIORNAMENTO] Le ricerche si allontanano dalla provincia di Ravenna e si pensa che la zona palustre a cavallo tra le province di Bologna e Ferrara sia la ‘base’ di Igor Vaclavic, ricercato per gli omicidi di Budrio e di Portomaggiore, oltre che per la rapina al Securpol. Lo rivela in un’agenzia Ansa.it. Il latitante – continua l’agenzia – potrebbe cioè avere una sorta di covo nella palude, all’interno delle oasi naturalistiche di Marmorta e Campotto, dove potrebbe essere rimasto nascosto in questi giorni e dove forse stava facendo ritorno ieri sera, quando è stato intercettato da una pattuglia dei Carabinieri.

Nella notte tra sabato e domenica si è alzato in volo anche uno speciale elicottero con i visori notturni, che dall’alto ha ispezionato la zona tra le province di Bologna, Ferrara e Ravenna dove Vaclavic potrebbe nascondersi.

Dai 5 ai 6 euro all’ora: una vita da precaria tra locali e stagione al mare

Una testimonianza: «Con i voucher o il contratto a chiamata è solo più facile sembrare in regola, ma il nero rimane…»

Lavoro Stagionale1Non è mai stata assunta a tempo indeterminato ma per il resto non si è fatta mancare nulla. A raccontare la storia di una vita da precaria è una trentenne, laureata, che preferisce rimanere anonima ma che accetta di ripercorrere la sua carriera lavorativa in alcuni locali del territorio. Una storia comune a quella di tanti giovani – definizione che comincia ad essere un po’ troppio ampia – della sua generazione.

«Ho cominciato una decina di anni fa – ricorda – in un locale della città e devo dire che quella è stata l’esperienza peggiore, dal mio punto di vista. Avevo un contratto a chiamata, mi pagavano due ore in regola e il resto in nero. È andata avanti così per anni: potevano farmi un contratto ma dicevano che c’era la crisi…». La paga era di sei euro all’ora, solo l’ultimo anno è aumentata di un euro.

Sul litorale all’inizio non è andata meglio: «Uno dei miei datori di lavoro sapeva che avevo bisogno di lavorare e se ne approfittava. In una stagione ho guadagnato 5.500 euro, facendo i conti significava cinque euro l’ora». Inizio estate da irregolare nei weekend, poi contratto part time ma orario in realtà pienissimo, fino a 12 ore al giorno. A settembre i giorni ufficiali di lavoro erano troppo pochi e la disoccupazione ridotta non arrivava: «Non avevo le ore sufficienti».

Dopo qualche anno arriva un nuovo datore di lavoro, sempre stagionale, e questa volta qualcosa cambia: «Le ore di lavoro continuavano a essere tante ma almeno mi avevano fatto un contratto a tempo determinato con una base ufficiale dignitosa e un fuori busta di qualche centinaia di euro. Alla fine riuscivo a guadagnare circa 1.700 euro al mese anche se gli straordinari non erano pagati. Così sono riuscita ad avere i requisiti per accedere alla disoccupazione. Una miseria, certo, ma meglio di niente».

Mai firmato un contratto a tempo indeterminato? «No». Favorevole o contraria ai voucher? «Non mi sono interrogata troppo: hanno dei pro o dei contro ma io li ho sempre visti, da lavoratrice, come una cosa negativa. Il nero lo fanno in tanti ma con i voucher e i contratti a chiamata è più semplice sembrare in regola».

Scritte contro Salvini, Lega e Forza Nuova: il writer è un 21enne del centro sociale

Individuato dalla polizia grazie anche alle immagini delle telecamere

Writer1Aveva imbrattato il centro di Faenza con scritte diffamatorie contro la Lega Nord, il segretario del Carroccio Matteo Salvini e Mirco Santarelli, esponente locale di Forza Nuova, firmandosi più volte con la A simbolo dell’anarchia.

È stato lo stesso Santarelli a denunciare le scritte alla polizia, presentandosi per ben tre volte in commissariato, a Faenza, nel giro di due settimane. Gli agenti hanno quindi avviato le indagini che hanno avuto culmini nella serata del 28 marzo, quando un writer è stato segnalato in pieno centro.

WriterAcquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza, gli agenti hanno indirizzato le indagini verso alcuni frequentatori del centro sociale Capolinea di Faenza, dove è stata notata in particolare una bicicletta da donna simile a quella utilizzata dal writer nelle immagini registrate. Nei giorni successivi i poliziotti hanno quindi deciso di fermare il ragazzo che era solito utilizzare quella bicicletta, un faentino di 21 anni con precedenti per reati di invasione di terreni, lesioni, cessione e uso di sostanze stupefacenti. Gli agenti hanno quindi proceduto alla perquisizione nell’abitazione del giovane, dove sono state ritrovate bomboloette spray di vari colori.
Il faentino – riconosciuto anche grazie ai video dalla polizia – è stato denunciato per diffamazione, minacce ed imbrattamento di edifici pubblici e beni immobili di interesse storico.  Una delle scritte infatti è stata vergata sotto la  targa dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, tra via Tolosano e Corso Mazzini.

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