lunedì
25 Agosto 2025

Un mese dopo la nascita Mpd si organizza: prima assemblea provinciale

L’8 aprile sarà eletto il coordinamento provvisorio in vista della conferenza programmatica di maggio

Dopo banchetti e volantinaggi è arrivato il tempo della prima assemblea provinciale a Ravenna per il Movimento democratico progressista (Mdp), soggetto politico nato a livello nazionale dalla scissione del Pd e raccogliendo anche alcuni ex appartenenti a Sinistra Italiana: appuntamento l’8 aprile dalle 15 al Cube Hotel di Fornace Zarattini – alla presenza di Cecilia Guerra, capogruppo al Senato – per ufficializzare il comitato promotore provinciale ed eleggere il coordinamento provvisorio che avrà il compito di iniziare a costruire l’attività di discussione sui territori in vista della conferenza programmatica di maggio.

«Articolo 1 nasce con l’obiettivo di ricostruire un campo di centro sinistra largo, aperto e di governo – dichiara Federica Degli Esposti, che aprirà l’assemblea di sabato –. Il Paese soffre, la sfiducia aumenta. Esplodono le diseguaglianze, la povertà e la disoccupazione toccano livelli inimmaginabili fino a qualche tempo fa: noi vogliamo dar vita ad uno spazio di confronto, partecipazione e dialogo in cui le idee di tutti possano avere cittadinanza e ognuno possa sentirsi a casa. A livello locale, come nazionale, vogliamo contribuire a costruire un progetto nuovo che parta da queste sofferenze per rilanciare un’idea di futuro di cui innovazione ed equità siano le parole chiave. Vorremmo farlo insieme a tutti coloro che in questi anni si sono sentiti esclusi o che semplicemente hanno voglia di dare il proprio contributo di proposte e di impegno».

Enpa salva una pecora e una capra dal mattatoio: «Stop alla strage di Pasqua»

Il gesto simbolico dell’associazione animalista per sensibilizzare l’opinione pubblica: «Cuccioli strappati alle madri dopo una gravidanza di cinque mesi regolata in modo tale da poterli uccidere quando pesano circa una decina di chili»

Ester è una piccola pecora e Lina è una piccola capra, sono i due cuccioli salvati dal mattatoio dall’Enpa di Lugo (ente nazionale protezione animali) per opporsi all’aumento della macellazione di questi animali in previsione della Pasqua: la volontà è quella di lanciare un segnale e sensibilizzare l’opinione pubblica «contro il massacro di animali piccoli e indifesi solo perché hanno la carne più tenera».

«Cuccioli tra i trenta e i quaranta giorni di vita – si legge nel comunicato diffuso dall’associazione animalista – vengono strappati prematuramente alle loro madri dopo una gravidanza di cinque mesi regolata in modo tale da poterli uccidere quando pesano circa una decina di chili. Possiamo parlare di una vera e propria “Pasqua di Sangue” che ogni anno registra l’uccisione di migliaia di agnelli, agnelloni e capretti: 2,7 milioni nel 2016. Non si capisce in nome di quale tradizione religiosa che peraltro non trova fondamento nei vangeli si debba mangiare l’agnello. Siamo nel 2017 ed è ora di aprire gli occhi di fronte a una vera e propria strage».

I volontari dell’associazione attaccano: «La pratica della macellazione è cruenta e atroce. Questo massacro va fermato. La Pasqua è una festa dello spirito, non della carne. E senz’altro non della carne di migliaia di agnelli che ogni anno vengono sterminati per trasformarsi in un piatto di portata per soddisfare gli interessi dell’industria alimentare o perché lo impone la tradizione. È ora di modificare queste crudeli abitudini alimentari facendo un salto di civiltà».

Orasì, Martino non vuol fermarsi: «Bravi tutti, ma pensiamo già a Roseto»

Serie A2 Girone Est / Il coach applaude la prestazione dei suoi giocatori ma inizia a pensare già alla prossima partita di domenica, con in programma la difficile trasferta a Roseto: «Quando chiamati in causa, tutti si sono fatti trovare pronti. Dimentichiamo in fretta questa vittoria e concentriamoci sulla sfida contro un avversario di valore»

Coach Antimo Martino
Il tecnico giallorosso Antimo Martino

Il ritorno alla vittoria dell’Orasì, che ha abbattuto Imola in un derby equilibrato solo nella prima frazione, non può che portare soddisfazione all’ambiente giallorosso. Grazie a questi due punti i ravennati sono tornati al terzo posto, a due lunghezze di distanza dalla coppia formata da Virtus Bologna e Treviso e guardano con ottimismo al futuro. Sorride a fine match anche il tecnico Antimo Martino, anche se comunque non risparmia una piccola tirata d’orecchi ai suoi. «Sono molto soddisfatto della prova dei miei ragazzi – inizia – fatta eccezione del primo quarto, perché se dal punto di vista offensivo abbiamo realizzato molti canestri, da quello difensivo il nostro impatto è stato un po’ troppo soft rispetto a quello che ci eravamo prefissati. Concedere 24 punti all’avversario, per quanto ci riguarda, è davvero un’enormità».

Dal secondo periodo in poi, però, la musica è cambiata. «Sono contento di quello che ho visto da quel momento fino alla fine, per l’energia, l’intensità e l’attenzione prodotta dai miei giocatori. Chiunque è stato chiamato in causa, dai titolari a chi gioca meno fino ai più giovani, si è fatto trovare pronto, mantenendo alta la qualità del gioco. Questa è una cosa importante in vista del prossimo impegno, in quanto abbiamo pochi giorni per recuperare e prepararci: avere potuto gestire il minutaggio dei giocatori è stata una cosa positiva».

Martino, infatti, vuole lasciarsi al più presto alle spalle il brillante successo nel derby e concentrarsi sullo scontro diretto di domenica a Roseto, con i rivali abruzzesi che inseguono a sole quattro lunghezze. «Dobbiamo dimenticare subito questa importante vittoria, ricordandoci che in passato quando abbiamo disputato due gare ravvicinate non abbiamo fatto bene. Mi auguro a Roseto di comportarci in maniera diversa. Conoscendo il valore degli avversari, siamo consapevoli che non sarà facile – termina il coach dell’Orasì – e non possiamo permetterci di fare regali o concedere vantaggi a chi non ne ha bisogno».

Export: in tre anni le aziende ravennati hanno perso 100 milioni di euro

Continua la flessione delle esportazioni. La nostra provincia solo sesta in regione. La Germania resta il mercato più importante, anche se in calo

Mappa
Le esportazioni delle aziende ravennati nel mondo (in milioni di euro)

Nel 2016 le esportazioni della provincia di Ravenna – secondo i dati registrati dalla Camera di Commercio – registrano una flessione di 54,1 milioni di euro rispetto al 2015, pari al -1,5 percento in termini relativi. Già il 2015 aveva chiuso con il segno meno, confermando i primi segnali negativi emersi alla fine del 2014. Il dato negativo del 2016 (in valori assoluti si tratta di 3.589 milioni di euro, oltre cento in meno rispetto all’apice raggiunto nel 2013) è determinato dalla caduta registrata nel primo trimestre (-10,5 percento), confermata ma più contenuta nel secondo trimestre (-2,5). Positiva invece la variazione degli ultimi due trimestri, +4,2 percento rispetto al terzo trimestre e +3,8 rispetto al quarto.

A livello regionale e nazionale, dopo il rallentamento segnato a inizio anno, nella media dell’anno, crescono le esportazioni dell’Italia (+0,8%) e in misura maggiore quelle dell’Emilia-Romagna (+1,5%) rispetto al 2015.

Con lo 0,86% del totale nazionale, Ravenna occupa il 43° posto in Italia (recuperando due posizioni rispetto al secondo trimestre) e il 6° in Emilia-Romagna nella graduatoria delle province esportatrici.

Nel dettaglio: a Ravenna crescono le esportazioni dirette verso l’Unione Europea (+4,0%), l’Asia Orientale (+13,0%), l’America centro-meridionale (+13,0%), l’Asia Centrale (+7,7%) e l’Oceania (+2,2%).

La flessione registrata negli scambi del periodo è determinata dalle merci dirette verso gli altri paesi africani (-63,9%), l’Africa settentrionale (-18,5%), il Medio Oriente (-14,2%) e verso i paesi non Uu (-0,5%)..

Il calo relativo ai paesi africani, responsabile del crollo delle esportazioni registrato nei primi trimestri dell’anno, è sempre legato alla importante commessa nel settore off-shore acquisita da imprese ravennati in Costa d’Avorio che ha innalzato in modo anomalo l’export registrato nei primi mesi del 2015.

La Germania rimane il mercato più importante per le imprese ravennati, assorbendo il 13,7% delle vendite all’estero, nonostante gli scambi continuino a registrare una flessione (-4,8%).

Segue la Francia a cui è destinato il 9,7% dell’export provinciale e che segna un +11,3% rispetto al 2015. Il terzo paese per importanza è la Spagna che registra una crescita del 24,2% seguita dal Regno Unito che cresce del 10,8%. Rilevante anche l’incremento dei traffici diretti in Cina (+42,0%). Con il segno più anche le esportazioni verso l’Austria, i Paesi Bassi e la Romania.

Al contrario risultano in flessione gli scambi con gli Stati Uniti (-15,1%) e la Polonia (-2,3%).

A determinare il calo complessivo di 54,1 milioni di euro registrato nel 2016 rispetto all’anno precedente, hanno contribuito prevalentemente il settore dei prodotti in metallo (-88,3 milioni, pari a -43,8% in termini relativi), quello dei macchinari (-29,4 mln, -3,9%), dei computer (-10,1%), dei prodotti agricoli (-6,1%) e dei minerali non metalliferi (-0,6%).

All’opposto crescono le vendite all’estero di prodotti chimici (+2,4%), di prodotti metallurgici (+6,2%), alimentari (+4,9%), di apparecchiature elettriche (+3,4%) e di articoli in gomma e plastica (+1,5%).

Nella classifica dei principali settori di esportazione delle imprese di Ravenna, nel periodo considerato, si contendono il primo posto i macchinari e le apparecchiature che rappresentano il 19,9% e i prodotti chimici che rappresentano il 19,8% delle esportazioni provinciali.

I macchinari prodotti nel nostro territorio sono principalmente diretti in Germania, Stati Uniti e Cina mentre i prodotti chimici sono destinati principalmente al mercato spagnolo, francese e tedesco.

 

Il killer del bar a Budrio potrebbe essere lo stesso del metronotte a Fosso Ghiaia

Nel 2015 l’omicidio di Salvatore Chianese con un fucile a pallettoni: l’arma usata anche per intimidire il barista bolognese

Dalle indagini sull’omicidio di un barista a Riccardina di Budrio (Bologna) la sera dell’1 aprile scorso, tragico epilogo della reazione della vittima a un tentativo di rapina, starebbero emergendo elementi comuni con l’omicidio irrisolto di Salvatore Chianese, il metronotte ammazzato alla cava Manzona di Fosso Ghiaia il 30 dicembre 2015. La circostanza è riportata nelle edizioni odierne di Resto del Carlino e Corriere Romagna mentre l’agenzia Ansa parlà di poco più di una suggestione. Il principale punto in comune tra i due episodi è un’arma, un fucile da caccia caricato a pallettoni calibro 12. A Ravenna è stato usato per freddare la guardia giurata mentre in Emilia è stato usando sparando un colpo sul pavimento a scopo intimidatorio (il colpo fatale è invece partito da una pistola che aveva il rapinatore). Il delitto della cava è rimasto finira senza un colpevole così come quello accaduto a settembre del 2015 a Casalborsetti dove morì un venditore abusivo in spiaggia, raggiunto da cinque colpi di pistola. Per l’episodio di Budrio c’è un sospettato, ricercato dagli inquirenti, un 42enne ex militare russo diventato rapinatore.

Bagnacavallo diventa la città dei Lego. Con anche un castello di mattoncini da 80 kg

Castello Lego
Un castello fatto con i Lego

Sabato 8 e domenica 9 aprile Bagnacavallo si trasformerà nella “Città dei Mattoncini”, dove i “mattoncini” in questione sono, ovviamente, quelli più famosi del mondo: i Lego.

All’interno della suggestiva cornice dall’Antico Convento di San Francesco (via Cadorna, 10), per l’intero weekend giovani e meno giovani, famiglie intere, curiosi e tanti appassionati potranno ammirare un’esposizione pressoché unica di “mattoncini”. Su un’area espositiva di oltre 1.500 metri quadrati, ce ne saranno ben 300 dedicati alle costruzioni, che faranno dell’appuntamento romagnolo uno dei più importanti a livello nazionale. È stata infatti triplicata l’area dell’esposizione in questa che è la quinta edizione della “Città dei Lego” di Bagnacavallo. Fra i “pezzi forti” dell’esposizione merita sicuramente un cenno un castello di oltre 200.000 mattoncini, per un peso totale di circa 80 chili. Oltre alla parte espositiva, sabato è in programma anche un calendario di attività, fra le quali lo spettacolare Speed Build Champions, la gara di velocità (per bambini e adulti) nella quale tutti i partecipanti si cimentano nella costruzione di un medesimo soggetto.

Bagnacavallo
Lego

Numerosi anche gli ospiti che contribuiranno ad arricchire l’evento, come Empira Starwars Ravenna, il fan club dei super appassionati di “Guerre Stellari”. E ancora: Zombie Inside di Bologna che faranno divertire i bambini con spettacoli e trucca bimbi (domenica); l’associazione Maker Station Fablab Bassa Romagna che terrà laboratori per bambini per insegnare a utilizzare robotica e mattoncini (sabato e domenica).

Per agevolare l’accesso all’evento, ci sarà anche un bus navetta (1 euro andata e ritorno) che dall’uscita Bagnacavallo dell’autostrada farà la spola ogni 30 minuti per il Convento San Francesco.

Orario di apertura: sabato dalle 14 alle22, domenica dalle 10 alle 20. Ingresso: biglietto euro 5; bambini fino a 14anni gratuito.

Scatti senza filtri dal popolo siriano del giovane scappato dalla guerra

A Palazzo Rasponi 2 la mostra di Abdulazez Dukhan, secondo classificato del concorso indetto dal Comune con l’Università

Refugee
Uno degli scatti in mostra a Palazzo Rasponi 2

Venerdì 7 aprile alle 18 sarà inaugurata la mostra “Through refugee’s eyes” di Abdulazez Dukhan, secondo classificato al concorso fotografico PR2 Camera Work, indetto dal Comune di Ravenna in collaborazione con l’Università.

La mostra, allestita nella sala espositiva di palazzo Rasponi 2, in via Massimo D’Azeglio 2, in centro a Ravenna, sarà visitabile fino a domenica 30 aprile, dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Il giovane Abdulazez Dukhan è nato nella città di Homs, in Siria, dove ha vissuto con la sua famiglia fino agli inizi del 2016. Con l’aggravarsi della guerra è stato costretto a fuggire dalla città natale, rifugiandosi in Grecia, dieci giorni prima che il confine venisse chiuso definitivamente. Da quel momento è diventato ufficialmente un rifugiato, rinchiuso tra le invisibili mura di un campo profughi. «Colto da un forte senso di riconoscenza nei confronti della vita e contemporaneamente da un profondo sconforto – si legge nella cartella stampa –, si è fatto largo in lui il desiderio di raccontare al mondo quello che la sua e molte altre famiglie di siriani stavano vivendo. Ha iniziato quindi a studiare fotografia da autodidatta, prendendo in prestito libri, macchine fotografiche e computer».

“Through Refugees’s Eyes” rappresenta dunque, in maniera nitida e priva di filtri, il mondo visto attraverso gli occhi – e l’obiettivo fotografico – di chi la guerra e la condizione di rifugiato l’ha vissuta e la sta ancora vivendo in prima persona, in attesa di poter finalmente ricostruire la propria vita altrove, fuori da ogni tipo di barriera o confine.

Burocrazia infinita, la draga se ne va. Il vicesindaco: «Sollecitiamo le autorità»

Un mese di attesa per l’autorizzazione ma la bonifica dei fondali dagli ordigni bellici impedisce i lavori di dragaggio per rimuovere il dosso all’imboccatura. Cambierà: «Stiamo scadendo nel ridicolo»

Il Comune di Ravenna, in sinergia con l’Autorità di sistema portuale, sta sollecitando le sedi competenti per ottenere prima possibile l’autorizzazione all’avvio dei lavori di dragaggio che dovranno rimuovere il dosso accumulatosi sul fondale all’imboccatura del Candiano e che riduce il pescaggio delle navi per cui è consentito l’ingresso. Lo fa sapere il vicesindaco con delega al Porto, Eugenio Fusignani,  dopo che la draga Cucco ha lasciato lo scalo ravennate per tornare alla base a Chioggia in quanto da un mese attendeva l’autorizzazione non ancora arrivata.

L’intoppo burocratico è dovuto alla bonifica dei fondali da eventuali ordigni bellici, con la competenza in materia che è cambiata: «Siamo consapevoli della necessità di effettuare le bonifiche degli ordigni bellici, affinché si possa lavorare in sicurezza, cosa che per noi rappresenta un’altra priorità assoluta, ma allo stesso tempo chiediamo con forza che vengano individuate procedure che consentano iter più celeri. Autorità di sistema e Capitaneria di porto hanno agito correttamente e celermente, per poter garantire il normale accesso alle aree portuali, e ora è inaccettabile che per un intervenuto passaggio di competenze in relazione alla bonifica degli ordigni bellici si crei questa ulteriore attesa».

Il movimento civico Cambierà critica la mancanza di pianificazione degli enti coinvolti: «Il porto di Ravenna è soggetto a continui accumuli di sabbia. Questa situazione quindi non può essere etichettata come emergenza perché è solo questione di organizzazione. Gli insabbiamenti infatti sono normali per imbocchi come il nostro, e sarebbe normale avere a disposizione in breve tempo, il mezzo atto alla sua manutenzione». Il consigliere comunale Marco Maiolini attacca: «Giustificare questa carenza verso gli operatori stranieri, che si vedono costretti ad operazioni alternative nonché costose, è già di per sé complicato, figuriamoci dover spiegare che la pulizia dell’imbocco viene rimandata perché la valutazione della bonifica degli ordigni bellici, prima valutata dalla Capitaneria di Porto locale, ora è compito di un ufficio della Marina Militare con sede a Napoli che deve verificare e valutare gli escavi di tutti i porti italiani. Si sta scadendo nel ridicolo. Non possiamo farci seppellire dalla burocrazia, oltre che dalla sabbia».

Cavalli, animali della fattoria, falchi e rapaci per un weekend in centro a Cervia

Prosegue la rassegna “Primavera marittima” dedicata in particolare alle famiglie

Silvia Elena Resta
Silvia Elena Resta sarà protagonista con i cavalli nel centro di Cervia

Mastri falconieri, addestratori cinofili e fattorie itineranti a Cervia nell’ambito della rassegna Primavera Marittima, per la gioia in particolare delle famiglie con bambini, in centro storico per tutto il weekend.

Si parte sabato 8 aprile alle 10 del mattino con la Fattoria Didattica rivolta ai più piccoli, che  potranno conoscere dal vivo gli animali della campagna come mucche, capre e pecore. Dalle 14 al via gli spettacoli pomeridiani, con Silvia Elena Resta e la compagnia di teatro equestre “Le Zebre”. Il gruppo di perfomer (umani e non) ha al suo attivo numerose manifestazioni di importanza nazionale e internazionale tra cui il Gran Ballo della Cavalchina al teatro la Fenice di Venezia e il gala per la coppa Gucci al Salone del Cavallo di Parigi. Ad accompagnare Silvia il suo falco El Cid. A seguire si presenterà sulle vie del centro e in piazza la Fattoria Ambulante di Romano Baldassarri, col suo carro e il fedele seguito di oche, anatre, gatti, galline, capre e cani.

Lo show continua domenica 9 aprile dalle 10 di nuovo con la Fattoria Didattica e con gli uccelli rapaci della Falconeria Freddy di Predappio. Le aquile di Freddy tornano poi il pomeriggio dalle 15.30, con uno spettacolo. A seguire, dalle 16.30, esibizione a cura del Centro di Addestramento Cinofilo Max Vismara.

Girando per il centro grandi e piccini avranno poi l’opportunità di meravigliarsi di fronte all’uovo gigante collocato per tutto il mese al centro della piazza e  di incontrare Alice del Paese delle Meraviglie e i suoi amici, mascotte dell’evento.

Primavera Marittima a Cervia proseguirà poi dal 14 al 17 aprile con Uova d’arte, l’appuntamento a tema pasquale dove tanti artigiani daranno sfoggio della propria abilità creando uova di ogni materiale e dimensione. Dal 22 al 25 aprile Antichi Mestieri, un tuffo nel passato alla scoperta delle professioni dimenticate, con tanto intrattenimento a tema. Ultimo appuntamento sarà quello del 30 aprile e 1 maggio, prima con il tradizionale appuntamento dell’ultima domenica del mese con A Spass par Zirvia, mercatino dell’artigianato e dei sapori sul viale Roma e in centro, e infine con Sapore Country, evento dedicato al vecchio west, con balli musica e banchi a tema.

L’OraSì mette il turbo nel secondo quarto e spazza via Imola nel derby

Serie A2 Girone Est / La squadra di Martino esalta ancora il Pala De André con un’ottima prestazione che vale un successo che la riporta in terza posizione. Ben sei i giocatori in doppia cifra

Ravenna-Imola 90-75

(23-24, 50-32, 74-49)

ORASI’ RAVENNA: Marks 16 (8/9, 0/1), Chiumenti 15 (7/9), Masciadri 12 (3/7, 2/4), Tambone 11 (1/2, 2/4), Raschi 11 (3/3, 1/1), Smith 10 (5/7), Sgorbati 5 (1/2, 1/2), Sabatini 5 (2/5, 0/1), Crusca 3 (0/3, 1/1), Seck 2 (1/3), Scaccabarozzi 0 (0/1 da tre). All.: Martino.

ANDREA COSTA IMOLA: Cohn 15 (3/6, 2/5), Maggioli 15 (7/12, 0/1), Rogic 12 (2/4, 1/5), Hassan 11 (1/4, 3/5), Ranuzzi 11 (2/7, 2/4), Tassinari 6 (3/4, 0/3), Dri 3, Paolo Paci 2 (1/5), Cai 0. Ne: Wiltshire, Preti. All.: Ticchi.

ARBITRI: Brindisi di Torino, Wassermann di Trieste e Centonza di Grottammare.

NOTE – Tiri da due: Ra 31/50 (62%), Im 19/42 (45%); tiri da tre: Ra 7/15 (47%), Im 8/23 (35); tiri liberi: Ra 7/11 (64%), Im 13/17 (76%); Rimbalzi: Ra 34 (7+27, Smith 8), Im 28 (10+18, Ranuzzi 10); Assist: Ra 19 (Sabatini 5), Im 12 (Rogic 5).

8 Derrick Marks
16 punti per il top scorer del match Marks

È un’ottima prestazione collettiva quella con cui nel posticipo della 27esima giornata una convincente OraSì conquista il derby contro Imola per 90-75. Dopo un primo quarto di bassa intensità difensiva, i giallorossi prendono il controllo del match con un secondo parziale da 27-8, si ripetono anche nella terza frazione e poi chiudono la sfida senza problemi esaltando il pubblico del Pala De Andrè. Ravenna tira il 58,5% dal campo e manda sei giocatori in doppia cifra: Smith (10), Chiumenti (15), Masciadri (12), Raschi e Tambone (11), con Marks top scorer a quota 16. Per Imola 15 punti per Maggioli e Cohn, 11 per Hassan e Ranuzzi e 12 per Rogic, che segna però solo nel quarto periodo, quando tra le fila giallorosse trovano largo spazio anche i più giovani. Grazie a questi due punti i giallorossi raggiungono al terzo posto Trieste e si portano a due lunghezze di distanza dalla vetta occupata da Virtus Bologna e Treviso.

Nel primo quarto l’OraSì entra in campo con l’atteggiamento giusto e grazie a 5 punti di Masciadri si porta subito sul 7-4. I giallorossi allentano però la tensione e regalano qualche punto di troppo in contropiede, permettendo agli ospiti di trovare il sorpasso sul 9-11 dopo 5’. La partita prosegue su ritmi alti, con Imola trascinata da Maggioli (9 nel primo quarto) e Ravenna che trova il pareggio a quota 18 con la tripla di Tambone. Cohn risponde subito per il 18-21, prima che l’apporto di Chiumenti permetta ai padroni di casa di chiudere a -1 il primo periodo sul 23-24.

I ragazzi di Coach Antimo Martino rientrano in campo con più energia nel secondo periodo e, guidati da una solida difesa e dai canestri di Marks, firmano un gran parziale di 12-1, trovando sorpasso e allungo sul +10 (35-25). Imola prova a reagire affidandosi ancora a Maggioli per il 38-31, ma l’OraSì costruisce canestri facili grazie alla difesa e al contropiede. La bomba in transizione di Masciadri vale il +14 sul 45-31 e il nuovo parziale di 12-0 porta i padroni di casa al +19 (50-31). Un tiro libero di Cohn arrotonda il punteggio (50-32) sul quale le squadre rientrano negli spogliatoi.

Ravenna non abbassa la tensione in apertura di secondo tempo e con 8 punti di Smith trova subito il +24 sul 58-34. Imola prova un’ultima reazione con le triple di Cohn e Ranuzzi (58-40), ma i canestri di Chiumenti e due liberi di Raschi chiudono un altro parziale di 12-2 che fissa il massimo vantaggio a +26 (68-42). Ranuzzi segna ancora da tre, ma la partita è ormai in mano ai ragazzi del coach Antimo Martino che dà spazio anche a Fadilou Seck. Il terzo quarto si chiude sulla bomba di Tambone che vale il 74-49 e l’ultimo periodo è utile solo per dare spazio a chi di solito ne ha meno. Il pubblico del Pala De Andrè si esalta per il canestro e la stoppata di Seck, mentre in campo vola qualche scintilla e Imola riduce il passivo al -15 finale, con il tabellone che segna 90-75.

Classifica dopo 27 giornate: Virtus Bologna 38 punti; Treviso 38; Ravenna 36; Trieste 36; Fortitudo Bologna 32; Roseto 32; Verona 30; Mantova 28; Udine 26; Jesi 24; Piacenza 24; Ferrara 22; Imola 18; Chieti 18; Forlì 16; Recanati 14.

Torna a casa della ex che aveva tentato di strangolare, arrestato 28enne

Pochi giorni fa l’episodio di violenza. Ha violato il divieto di avvicinamento. Ora è ai domiciliari

Violenza donne
Aveva aggredito la ex: 28enne ai domiciliari

Pochi giorni fa fa aveva tentato di strangolare la ex compagna ed era stato arrestato. Per questo nei suoi confronti era stato deciso il divieto di avvicinamento alla donna, residente in una località litoranea del Ravennate. Nella serata di ieri, martedì 4 aprile, è però tornato dalla ex violando l’interdizione. Per questo un 28enne originario del Lazio, ma da tempo residente a Ravenna, è stato arrestato.

Ad avvisare i carabinieri è stato un vicino di casa che ha sentito un’accesa discussione nella casa di fronte. Quando sono arrivati gli uomini dell’aliquota Radiomobile il 28enne ha tentato la fuga ma è stato bloccato e arrestato. Il giudice in mattinata ha disposto per l’uomo gli arresti domiciliari.

Bonini (Repubblica): «Contro le bufale serve il lavoro del vero giornalismo»

Alla presentazione pubblica del nuovo Ravennaedintorni.it la ricetta dell’inviato del quotidiano e di Giulia Bosetti (Presa Diretta) per arginare il dilagare delle fake news

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Carlo Bonini e Giulia Bosetti intervistati da Andrea Alberizia e Federica Angelini di R&D

Un completo restyling grafico e strutturale, più amichevole per i lettori e più efficace per gli inserzionisti, dove trovano spazio la cronaca dell’ultimora e gli approfondimenti tematici ma anche blog e opinioni. Dal 4 aprile è online il nuovo Ravennaedintorni.it. L’ultima tappa nell’evoluzione della specie nata nel 2005 – per dare spazio in formato digitale ai contenuti del settimanale di informazione Ravenna&Dintorni, pubblicato dal 2002 dalla società editrice e di comunicazione Reclam – è un portale articolato in più testate: con il progetto elaborato dall’agenzia Cambiamenti che ha curato il rinnovamento si aggiungono R&DCult (cultura e spettacoli in Romagna), Casa Premium (architettura, urbanistica, design e storia del territorio) e R&DGusto (enogastronomia e benessere a tavola in Romagna).

7I3A0740 (Copia)La presentazione del nuovo corso – partito pubblicando un’intervista allo scrittore Roberto Saviano, che sarà a Ravenna l’11 aprile per presentare il suo libro – è avvenuta a Casa Melandri con un incontro aperto al pubblico dedicato al giornalismo e all’informazione, tra fake news e inchiesta: ospiti della serata, che ha visto una platea gremita, erano gli inviati Giulia Bosetti di Presa Diretta e Carlo Bonini di Repubblica, intervistati dalla nostra redazione.

Bonini ha cominciato mettendo sul tavolo la questione della disintermediazione, definendola senza mezzi termini «il presupposto catastrofico del punto in cui siamo oggi in cui arriviamo a chiederci cos’è una fake news». La convinzione diffusa che chiunque potesse essere un giornalista per il semplice fatto di poter mettere in rete contenuti ha «instillato un retropensiero per cui nulla è più attendibile fino in fondo anche quando lo è». Questa la previsione del giornalista romano sugli sviluppi futuri: «Quando sarà passata la sbornia del citizen journalism sono convinto che torneremo a una fase di grande mediazione». In tema di giornalismo online, Bonini ha poi puntato l’attenzione sulla frenesia dell’aggiornamento, quella che ha definito «l’ossessione del refresh continuo»: le nuove piattaforme offrono spazi importanti per seguire la cronaca degli eventi in tempo reale «ma non deve essere bulimia con la convinzione che si fa sempre in tempo a togliere perché tanto è sul web». E l’esempio portato è quello del New York Times: «Quattro-cinque anni fa ha deciso che il loro sito non avrebbe avuto più di 7-8 aggiornamenti della nell’arco delle 24 ore sostenendo che l’avrebbero fatto solo quando qualcosa meritava davvero di disturbare i lettori. Si può pensare che siano degli snob ma è comunque un punto di vista».

Con l’inviata della trasmissione Presa Diretta di Riccardo Iacona invece si è affrontato il tema, storico, del complicato rapporto fra politica e Rai: «La politica si sente da sempre. Ho lavorato ad Anno Zero e lì capitava che cercassero di bloccare quasi ogni puntata. Oggi il meccanismo è un po’ diverso, la politica si sente ancora ma per quanto mi riguarda posso dire che ho sempre potuto lavorare come volevo, non hanno mai bloccato una mia inchiesta per questioni politiche».
Con due giornalisti d’inchiesta inevitabile ragionare su quale sia il ruolo del giornalismo nella società, se abbia ancora un peso nel cambiare gli eventi. Bonini risponde citando il capo del team Spotlight che vinse il Pulitzer per l’inchiesta sugli abusi sessuali della Chiesa di Boston: «L’unica soddisfazione per un giornalista investigativo dovrebbe essere che le sua storia serva a porre le condizioni per cui ciò che ha denunciato non accada mai più».

7I3A0767 (Copia)In una serata che ragionava attorno alle bufale non poteva mancare chi della bufala satirica ha fatto una missione: Federico Righi, autore di Lercio.it, ha svelato alcuni aneddoti legati alle fictional news pubblicate sul loro sito, a come la politica e la stampa più seria siano caduti nei loro tranelli. E lo stesso Righi è poi salito sul palco del Mariani Lifestyle tutto esaurito a cena: in compagnia del collega Silvio Perfetti ha messo in scena lo spettacolo live che ha concluso la serata strappando risate con i titoli più irriverenti del Tg Lercio.

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