sabato
05 Luglio 2025

Al teatro Alighieri una serata per i 70 anni di “Romagna mia”

Domenica 29 settembre a Ravenna con Moreno il Biondo e orchestra

Secondo Casadei Al Juke Box
Secondo Casadei

Il Teatro Alighieri di Ravenna ospita 70 Romagna mia: lontan da te non si può star, l’evento che festeggia la celeberrima canzone, approdata quest’anno anche sul palcoscenico dell’Ariston.

Domenica 29 settembre, alle 21, sarà Moreno il Biondo a guidare la cordata di artisti – Angela Benelli, Riccardo Mazzi, l’Orchestra Grande Evento, E-Wired Empathy, ballerini romagnoli e sciucaréin – con cui riscoprire il brano simbolo di un’indimenticabile stagione di musica e ballo, ma soprattutto i versi che ancora parlano al cuore di tutti i romagnoli.

Sarà presente anche Riccarda Casadei (qui una nostra intervista recente), che presenterà un inedito filmato del padre Secondo, autore di “Romagna mia”.

L’incasso della serata sarà devoluto in beneficenza a favore di A.I.A.S. – Associazione Italiana Assistenza agli Spastici, nel ricordo di Romano Brandolini, memoria storica del teatro e del volontariato, del quale ricorre il terzo anniversario della scomparsa.

Info e prevendite: Biglietteria Teatro Alighieri – tel. 0544 249244 – www.teatroalighieri.org

Biglietto unico numerato 15 euro (ridotto 10).

I detriti di legno nel fiume a Boncellino, prima dell’esondazione

Condifesa Ravenna

Sta facendo il giro del web la foto del fiume Lamone a Boncellino, attorno a mezzogiorno di giovedì 19 settembre, nel punto dove si erano registrate le precedenti due alluvioni con rottura dell’argine.

Questa volta si è trattato di una esondazione a causa dei detriti di legname «lasciati malauguratamente nel corso del fiume a monte», commenta Condifesa sui social, pubblicando un video dall’alto.

Il sindaco di Bagnacavallo: «A Traversara qualcosa di impressionante»

Due persone disperse, una cinquantina le sfollate. Un bilancio

Traversara

Sono pesanti le ripercussioni causate dalla piena del fiume Lamone sul territorio bagnacavallese, dovute alle prolungate tracimazioni in località Boncellino e, infine, alla rottura dell’argine nei pressi di via Torri a Traversara.

A Boncellino la situazione è attualmente (aggiornamento delle ore 20.15 del 19 settembre) sotto controllo, con i canali di scolo che stanno portando verso valle le acque fuoriuscite dal fiume in giornata e allagamenti che hanno interessato le vie Muraglione, Boncellino e San Gervasio. Lunedì è previsto l’avvio dei lavori in somma urgenza coordinati dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile per il ripristino dei danni causati dalle tracimazioni alla sommità arginale.

Continua invece la fuoriuscita di acqua dalla rotta dell’argine in località Traversara e di conseguenza proseguono le operazioni di soccorso coordinate dai Vigili del Fuoco. Sono circa una cinquantina le persone sfollate fino ad ora, che hanno trovato ospitalità presso familiari o presso i centri di accoglienza predisposti dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Per iniziare i lavori di sistemazione, dovranno abbassarsi i livelli idrometrici.

Le acque fuoriuscite dalla rotta di Traversara hanno raggiunto, attraverso la rete idrografica secondaria e in particolare i fossi Vetro e Vecchio, la località di Villanova allagando abitazioni e campi nelle vie Cocchi, Aguta e Superiore.

«Abbiamo tutti sotto gli occhi le drammatiche immagini della rotta della piena sull’argine del fiume Lamone a Traversara – commenta il sindaco di Bagnacavallo Matteo Giacomoni. – La priorità è ovviamente quella di mettere in sicurezza le persone.
Siamo in una situazione delicata di emergenza, ci sono segnali che ci fanno pensare che il meteo sarà più clemente nei prossimi giorni alleggerendo un minimo le situazioni drammatiche che stiamo vivendo. Ringrazio tutti i soccorritori, volontari e professionisti, i vigili del fuoco, la protezione civile locale ma anche la colonna mobile regionale che ci sta affiancando in queste ore veramente difficili. Ringrazio le forze dell’ordine, i colleghi di giunta e i dipendenti del Comune che non si stanno risparmiando per aiutare la nostra città».

«La rotta del fiume Lamone è importante – continua il sindaco – e quello che è accaduto a Traversara è davvero impressionante in termini anche di violenza dell’acqua che si è riversata sull’abitato creando ingenti danni. Resta allagata la zona di Boncellino e Villanova, ma si tratta di situazioni ben diverse da quelle che hanno interessato Traversara, poiché in quei casi, a differenza di quanto avvenuto nel 2023, si è trattato di tracimazioni fluviali che non hanno rotto gli argini. Voglio esprimere la mia vicinanza ai cittadini e alle cittadine colpiti da questi eventi alluvionali, molti dei quali avevano già vissuto le pesanti alluvioni dello scorso anno. Stiamo lavorando senza sosta per mettere in sicurezza tutti i nostri cittadini, per monitorare la situazione e prendere provvedimenti puntuali. Questi sono i giorni dell’emergenza in cui l’unico obiettivo è quello di salvare persone, mettere in sicurezza strade, ponti e per scongiurare scenari ulteriormente peggiori. Vi aggiorneremo costantemente, anche quando dall’emergenza passeremo alla conta dei danni e alla valutazione delle conseguenze di queste piene».

Una nota della Prefettura informa che «due sono attualmente le persone disperse in località Traversara, per le quali continuano incessantemente le attività di ricerca da parte delle Forze di Polizia e di tutti gli operatori impiegati per il soccorso alla popolazione».

Muore travolto da un camion a Castiglione di Ravenna – FOTO

La vittima stava camminando sul ciglio della strada in un tratto al buio

Incidente mortale a Castiglione di Ravenna nella serata di giovedì 19 settembre. Un uomo, le cui generalità non sono ancora state rese note, è morto, travolto da un camion che trasportava maiali.

La vittima (di origini straniere, apparentemente di circa 30 anni) stava camminando a piedi sul ciglio della strada in un tratto completamente buio di via Ponte della Vecchia, tra la Cervese e via Bevano.

Il camionista, un 35enne della zona, ha subito chiamato i soccorsi (erano passate da poco le 19.30), ma per il pedone non c’è stato nulla da fare.

Omicidio Minguzzi, disposta una nuova perizia sulle telefonate estorsive del 1987

Accolta la richiesta di parti civili e accusa per la rinnovazione dell’analisi della voce dei rapitori del 21enne di Alfonsine ucciso nel 1987

2La corte d’assise d’appello di Bologna ha disposto una nuova perizia fonica, dopo quella già svolta nel processo di primo grado, per fare luce sull’omicidio di Pier Paolo Minguzzi, studente universitario 21enne di Alfonsine rapito la notte tra il 20 e il 21 aprile 1987, all’epoca in cui era carabiniere di leva a Bosco Mesola, e trovato morto nel Po di Volano l’1 maggio successivo. Verranno riesaminate le dieci telefonate estorsive ricevute dai familiari nel tentativo di dare un nome alla voce del telefonista.

A giugno del 2022 la corte d’assise di Ravenna ha assolto gli imputati, tre sessantenni: Orazio Tasca e Angelo Del Dotto, carabinieri di Alfonsine all’epoca dei fatti, e Alfredo Tarroni, idraulico del paese. Per i giudici di prima grado non hanno commesso il fatto: nelle motivazioni della sentenza, il presidente della corte Michele Leoni ha ricondotto la morte del giovane a «un omicidio di stampo mafioso» commesso da persone rimaste ignote «per ragioni che restano sconosciute».

Nell’udienza di oggi, 19 settembre, i giudici bolognesi hanno sciolto la riserva dopo una settimana fa e hanno accolto la richiesta arrivata dall’accusa (pm Marilù Gattelli) e dalle parti civili (la madre, il fratello e la sorella del ragazzo assistiti dagli avvocati Luca Canella, Paolo Cristofori e Elisa Fabbri del foro di Ferrara). La procura chiedeva anche una rinnovazione dell’istruttoria che invece non è stata disposta. La prima perizia eseguita dal professor Luciano Romito non associava la voce delle registrazioni a quella di Tasca, come invece sostiene l’accusa.

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La riesumazione della salma di Pier Paolo Minguzzi nel 2018

Nella prossima udienza del 17 ottobre verrà conferito l’incarico al professor Sebastiano Battiato di Catania e alla professoressa Chiara Meluzzi della Statale di Milano. Le parti nomineranno i propri consulenti tecnici. Una volta depositate le perizia verranno discusse per il verdetto di secondo grado.

I tre odierni imputati furono arrestati nel luglio del 1987, due mesi dopo la morte di Pierpaolo, per un altro grave episodio di sangue avvenuto sempre nei pressi di Alfonsine: un tentativo di estorsione ai Contarini, altra ricca famiglia di imprenditori del settore dell’ortofrutta, alla quale, pur senza alcun sequestro di persona, fu richiesto il pagamento dello stesso riscatto preteso dai rapitori di Pierpaolo, per non subire la stessa sorte. In quel caso al telefono c’era Tasca. Il ricatto si concluse nel dramma. Alla consegna del denaro, Del Dotto, Tasca e Tarroni caddero nell’imboscata organizzata dai carabieniri; Tarroni sparò, uccidendo il carabiniere Sebastiano Vetrano, 23enne. Per quel fatto furono tutti condannati a pene comprese tra i 22 e i 25 anni, già scontate.

Evacuate 634 persone, si cercano due dispersi, ma non ci sono denunce di scomparsa

La segnalazione di due dispersi a Traversara è arrivata nella tarda mattinata del 19 settembre da alcune testimonianze sul posto

TraversaraLa prefettura di Ravenna informa che proseguono le ricerche di due persone che risulterebbero disperse, sulla base di testimonianze raccolte, a Traversara di Bagnacavallo in seguito alla rottura dell’argine sinistro del fiume Lamone nei pressi del centro abitato. Fino alle 19 del 19 settembre non risultano denunce di scomparsa.

Le ricerche infatti sarebbero partite nella tarda mattinata di oggi dopo la segnalazione di altri abitanti che avrebbero visto due persone sul tetto di un’abitazione vicina che poi è crollata sotto la spinta dell’acqua in piena. Al momento le autorità non hanno informazioni se siano componenti di un medesimo nucleo familiare.

L’ordinanza di evacuazione per Traversara è stata emessa ieri sera e nella stessa serata si è svolta l’attività di comunicazione sul posto da parte dei volontari di protezione civile, compreso il sindaco Matteo Giacomoni in persona.

Continuano le operazioni di evacuazione nei comuni più colpiti dagli allagamenti. Le persone evacuate in via preventiva o sfollate a seguito degli eventi estremi di oggi sono in totale 634 (180 a Ravenna, 180 a Lugo, 63 a Casola e 60 a Bagnacavallo).

Per quanto riguarda le linee ferroviarie, resterà chiusa fino a domani alle 5 la Ravenna-Ferrara mentre la linea Ravenna-Castel Bolognese è interrotta tra Russi e Lugo, aperte le linee Rimini-Bologna e Ravenna-Bologna.

Luna Rossa in finale di Louis Vuitton Cup. Con sei ravennati in squadra

Luna Rossa Prada Pirelli Team

Luna Rossa è in finale di Louis Vuitton Cup, dove sfiderà gli inglesi di Ineos Britannia al meglio delle 13 regate. Nelle acque di Barcellona l’AC75 del team Prada Pirelli ha conquistato il punto decisivo nell’ottava regata della semifinale contro American Magic, battuta 5-3.

Ora la sfida con il team britannico deciderà l’avversario di Team New Zealand per l’America’s Cup. In acqua per il primo appuntamento giovedì 26 settembre. Il 6 e 7 ottobre gli ultimi giorni per eventuali recuperi.

La finale di America’s Cup contro il defender, New Zealand, è in programma da sabato 12 ottobre fino al 22 o 27 ottobre. Anche in questo caso si compete al meglio delle 13 regate.

Il team Luna Rossa conta 142 persone tra uomini e donne e tra loro ci sono sei ravennati.

Jacopo Plazzi è coach e coordinatore del programma Youth& Women’s che quest’anno affianca la tradizionale competizione.

Umberto Molineris è trimmer, addetto cioè alla regolazione delle vele. Era in barca anche a Auckland tre anni fa.

Bruno Rosetti (bronzo nel canottaggio alle Olimpiadi di Tokyo) è un cyclor, uno dei ciclisti che attraverso le pedalate producono l’energia necessaria alle manovre dello scafo.

Andrea Bazzini, esperto di informatica, si occupa della performance.

Matteo Plazzi è consulente sulle regole: il presidente del Circolo Velico Ravennate ha partecipato a molte campagne di Coppa America e ha già vinto con gli americani di Oracle.

Il cervese Giuseppe Acquafredda si occupa dell’albero e del rigging.

Si allaga anche Lugo. La sindaca: «Prendete sul serio l’allerta»

L’acqua è entrata nelle zone est e sud della città

Lugo Allagata Via Degli Sforza
Lugo allagata in via degli Sforza (foto del 19 settembre 2024)

L’acqua arriva anche a Lugo, che si sta allagando a partire da Est e Sud, come anticipato dalla sindaca Elena Zannoni.

«Ho sempre pensato che l’evento a cui avevamo assistito nel 2023 fosse talmente enorme da non poter accadere ancora dopo poco tempo e invece eccoci qui – commenta sui social Zannoni -: la rottura a Cotignola ci porterà di nuovo acqua (al momento le macchine sono in azione per la riparazione), a partire da Lugo est e Lugo sud, ma anche nelle altre zone. Da ieri (18 settembre, ndr) abbiamo tentato di informare tutti a salire ai piani alti o trovare una diversa collocazione. Vi chiedo di prendere sul serio l’allerta: spostate la macchina, portate in alto le cose importanti e gli animali, non mettetevi in strada».

Scontro politico Governo vs Regione sui fondi per (evitare) l’alluvione

Priolo: «I fondi stanziati dal commissario sono stati tutti impegnati e quelli ancora da liquidare sono relativi ai cantieri in corso»

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Un sopralluogo di Irene Priolo nel Ravennate

La nuova alluvione che ha colpito la Romagna e in particolare la provincia di Ravenna è diventata anche terreno per un nuovo scontro politico.

Il viceministro dei Trasporti, Galeazzi Bignami, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi ha ricordato come «con una prima ordinanza» siano stati assegnati «94 milioni e la Regione Emilia-Romagna ne ha spesi 49. Con una seconda ne sono stati assegnati 33,5 e ne sono stati spesi zero. Di altri 103 milioni stanziati ne sono stati spesi ancora zero. Benché abbiamo chiesto per quattro volte i dati sullo stato del reticolo idrografico – ha continuato Bignami -, la Regione non ha mai trasmesso questi dati necessari per conoscere lo stato di manutenzione che serve per pianificare i piani speciali. Questi sono dati oggettivi non per alimentare la polemica per una questione di verità».

A dargli manforte, il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci: «In questo decennio l’Emilia-Romagna ha ricevuto dal governo di Roma 594.567.679 euro per la lotta contro il dissesto idrogeologico. Se la regione potesse fare lo sforzo di farci sapere quanta di questa risorsa è stata spesa (spero tutta o quasi) e quali sono i territori più vulnerabili, sui quali bisogna intervenire, noi da Roma potremmo programmare ulteriori interventi in regime ordinario». Il ministro ha spiegato di non voler essere «polemico» nei confronti dell’amministrazione regionale perché «non sappiamo quanta di questa risorsa sia stata già utilizzata e tradotta in opere. Quando avremo il dato preciso – ha concluso – saremo nelle condizioni di esprimere una valutazione obiettiva».

A replicare, la vice presidente della Regione Irene Priolo, che ha parlato di fake news. «I fondi stanziati dal commissario sono stati tutti impegnati e quelli ancora da liquidare sono relativi a cantieri in corso o completati, per i quali si stanno realizzando i collaudi. Complessivamente, subito dopo l’emergenza i lavori di ripristino del territorio hanno visto 402 interventi immediati: 130 già completati, 158 quelli in corso e 114 in progettazione. Il tutto per un investimento totale di circa 343 milioni di euro, tra somme urgenze, urgenze e programmazione di fondi regionali. Gli interventi urgenti sui fiumi, in particolare, sono tutti realizzati o in corso: sono 152 per oltre 137 milioni. Inoltre, si contano altri 298 interventi (di cui 148 già conclusi) di difesa idraulica per 267,5 milioni e per quanto riguarda i collegamenti viari, gli interventi sono in tutto 3.369, per oltre 790 milioni».

Priolo ricorda infine «che tutti gli interventi programmati sin qui dal Commissario e realizzati da Regione, Enti locali e consorzi avevano l’obiettivo di ripristinare le infrastrutture esistenti. Ma per reggere eventi di questa portata, come ci hanno indicato tutti gli esperti incaricati, occorrono interventi strutturali di più ampio respiro. Sono quelli individuati dal piano della ricostruzione che abbiamo concordato col Commissario e che attendiamo con impazienza che sia approvato. Per realizzarlo serviranno molti miliardi di euro e ci aspettiamo che stavolta il Governo non rispedisca al mittente queste richieste sacrosante, avendole peraltro quantificate anche alla Commissione europea. In questi giorni si sta approntando la legge di bilancio e ci aspetto che il Governo sia conseguente e gli stessi che oggi attaccano siano poi coerenti nel loro voto in Parlamento».

A intervenire in queste ore è stato anche il sindaco di centrodestra di Brisighella, che di fatto dà ragione al centrosinistra, sottolineando come concretamente non sia arrivato un solo centesimo dal commissario per opere di prevenzione.

La scuola di musica appena riaperta dopo l’alluvione è finita ancora sott’acqua

Tra pochi giorni era in programma l’inaugurazione di Artistation, dove si stavano ultimando i lavori dopo i danni del maggio del 2023

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La scuola Artistation il 19 settembre 2024

Avrebbe dovuto festeggiare la riapertura il 28 settembre, in via Silvio Pellico. E invece la scuola di musica Artistation, divenuta un simbolo dell’alluvione del maggio del 2023, è stata nuovamente ricoperta di acqua e fango.

«Purtroppo la terza alluvione in 16 mesi – commentano sui social -. Non sappiamo più cosa dire e pensare, veramente sono finite le parole. Avevamo riaperto da 10 giorni, stavamo ultimando i lavori, la scuola era bellissima. Non vedevamo l’ora di mostrarla a tutti nell’inaugurazione del prossimo weekend. Così non sarà».

 

«Prevenzione? Bisognava intervenire, ma dal commissario neanche un centesimo»

Il sindaco di centrodestra di Brisighella: «Troppa burocrazia. Non abbiamo avuto i soldi dallo Stato per fare il consolidamento dopo le frane del 2023»

Pederzoli

«Non abbiamo fatto nessun intervento di prevenzione dopo l’alluvione del maggio 2023 perché dalla struttura commissariale non ci è arrivato un centesimo». Lo dice il sindaco di Brisighella Massimiliano Pederzoli al programma tv Storie italiane andato in onda nella mattinata di oggi, 19 settembre, su Rai 1. Il tema naturalmente è quello della nuova alluvione che ha colpito pesantemente la provincia di Ravenna e in particolare anche il comune montano di Brisighella, dove sono già 130 gli sfollati (sistemati al convento di Fognano) e diverse decine le frane registrate.

Una lamentela, quella di Pederzoli, che fa particolarmente rumore essendo l’unico sindaco di centrodestra della provincia di Ravenna, in un momento in cui proprio il centrodestra sta facendo polemica accusando gli amministratori locali (quasi tutti di centrosinistra) di non aver fatto l’adeguata prevenzione in questi 16 mesi di tempo.

«Noi abbiamo manutentato al meglio le nostre strade – ha ribadito Pederzoli in diretta tv -, ma dopo le frane dell’anno scorso andavano fatti i consolidamenti per evitarne di nuove: le cosiddette “gabbione”, le palizzate, i muretti. Ma a parte i soldi per le “somme urgenze”, per questi interventi invece non ci è arrivato nemmeno un centesimo dalla struttura commissariale. Perché hanno paura che noi sindaci li “freghiamo”…».

Ma secondo Pederzoli «è stata sbagliata tutta l’impostazione per l’erogazione dei fondi, con lungaggini burocratiche sia per i privati cittadini che per gli enti locali. C’è troppa burocrazia – ripete il sindaco di Brisighella – io l’ho detto anche al commissario Figliuolo quando è venuto a trovarci: a una situazione straordinaria non si risponde con leggi ordinarie, che vengono bloccate dalla burocrazia. Per fare gli interventi necessari e ricevere i fondi che invece non sono mai arrivati, stavamo ancora aspettando un’ordinanza che avevano promesso di far uscire in aprile…».

Alluvione, il punto in Bassa Romagna: due argini rotti e tante zone evacuate

Il Senio a Cotignola e il Lamone a Traversara hanno rotto l’argine e riversano acqua nelle campagne e nei centri abitati

Cotingola Svincolo A14 DirSono due le rotture degli argini dei fiumi che stanno mandando sott’acqua la Bassa Romagna oggi, 19 settembre: il Senio a Cotignola in prossimità di via Ponte Pietra, nelle prime ore del mattino, e in tarda mattinata il Lamone a Traversara. Sono state numerose le tracimazioni, principalmente in prossimità di ponti e in particolare negli stessi punti che a Boncellino causarono le due alluvioni del 2023 (gli argini ricostruiti hanno comunque retto l’impatto dell’acqua). Sotto controllo al momento la situazione del Sillaro a monte di Conselice, dove si è verificata una piccola rottura con poca acqua fuoriuscita e che non ha causati danni (è già in corso di riparazione).

Alle 13.30 di oggi erano diverse le zone del territorio per cui sono state disposte le evacuazioni di tutte le abitazioni con solo piano terra: Cotignola ovest e sud, Alfonsine, tutto il centro abitato di Lugo, nonché le abitazioni a ridosso del Canale emiliano romagnolo; evacuazioni anche nella zona artigianale di Bagnacavallo, nelle frazioni di Traversara, Borghetto di Traversara, Villanova, Glorie, in parte del centro, e della zona nord del comune di Bagnacavallo, a rischio di esondazione del fiume Lamone e del reticolo secondario. Altre evacuazioni più localizzate si sono rese necessarie in punti critici a ridosso dei fiumi.

La situazione è comunque in continua evoluzione e tutti coloro che hanno un’abitazione con più piani sono invitati a recarsi ai piani alti, portando con sé cibo, acqua, medicinali, cellulare con caricabatterie e beni di prima necessità.

La prefettura di Ravenna ha attivato h24 il Ccs, il centro di coordinamento soccorsi di tutte le forze dell’ordine, delle autorità locali e di protezione civile e di tutti i soggetti che hanno a vario titolo un ruolo nella gestione delle situazioni di allerta, rendendo più efficace il lavoro dei Centri operativi comunali (Coc) attivi nei Comuni.

Un’altra situazione di grande criticità, attentamente monitorata, è quella relativa ai ponti stradali e ferroviari, con particolare riguardo al ponte ferroviario di Boncellino e al ponte stradale di Alfonsine, i quali hanno visto l’accumulo di materiale e legname trasportato dalle acque in piena dei fiumi che ha ostruito la luce degli stessi ponti, mettendo a rischio la tenuta dei corrispondenti argini. Sono in corso attività di rimozione del materiale.

Sono stati allestiti diversi punti di accoglienza: a Lugo nelle scuole medie Baracca; ad Alfonsine al polo scolastico; al circolo Brainstorm di Fusignano; altri centri sono in fase di allestimento in locali ritenuti sicuri.

Si ricorda che sono disposte le chiusure anche per la giornata di venerdì 20 settembre di tutte le scuole di ogni ordine e grado della provincia, i servizi educativi, pre e post scuola, centri diurni e occupazionali, biblioteche, cimiteri, impianti sportivi, centri di aggregazione giovanile e mercati. È opportuno accordarsi con il proprio datore di lavoro per verificare la situazione nella propria azienda e favorire quanto più possibile il lavoro a distanza, per limitare gli spostamenti allo stretto necessario – indicazione valida per qualsiasi tipo di spostamento.

In continua evoluzione anche la situazione della viabilità e sono in vigore ordinanze che vietano di recarsi sugli argini dei fiumi, nonché di sostare in prossimità dei ponti. Diversi divieti di transito anche localizzati sono stati istituiti in modo volante (ovvero modificati in base al deflusso delle acque) per garantire la massima sicurezza.

Le piene dei fiumi sono passate nel corso delle prime ore del 19 settembre: le piogge dovrebbero essere in esaurimento nel corso della giornata, mentre per venerdì 20 settembre è prevista un’allerta rossa legata alle difficoltà in corso.

I Comuni invitano a prestare la massima attenzione ai canali ufficiali di informazione per avere un aggiornamento costante sull’evolversi della situazione: siti web e canali social del proprio Comune e dell’Unione della Bassa.

La situazione meteo può essere consultata sul portale Allerta meteo Emilia-Romagna. Per la Bassa Romagna è disponibile anche il canale Telegram delle emergenze al quale è possibile iscriversi al link e il sistema di allertamento Alert system. Alert system viene utilizzato esclusivamente in caso di comunicazioni urgenti. In caso di emergenze è sempre attivo il numero verde 800 072 525 della centrale operativa della Polizia locale della Bassa Romagna, oppure il 115.

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