sabato
06 Settembre 2025

«L’appoggio da Cgil al Pd è una porcata. Nel sindacato non ci sono solo elettori di De Pascale»

Alberghini (centrodestra) segnala il caso al segretario Camusso: «Lo statuto vieta di schierararsi». E Pini (Lega) critica il giudice Riverso, sostenitore del centrosinistra. La difesa di Sinistra per Ravenna

«Non posso accettare che a mettersi la casacca di una parte politica sia una organizzazione sindacale all’interno della quale vi sono elettori di ogni parte politica; è un fatto di una violenza psicologica inaudita che mina le basi della democrazia». La presa di posizione della Cgil non è piaciuta a Massimiliano Alberghini, candidato sindaco del centrodestra al ballottaggio a Ravenna contro Michele de Pascale del centrosinistra che raccoglie il consenso del sindacato più rappresentato sul territorio.

Le parole che hanno suscitato la reazione del commercialista 51enne sono contenute in una nota scritta inviata alle redazioni locali: «Ci risulta chiaro come debba essere scongiurato con fermezza il rischio che Ravenna possa essere amministrata da forze politiche che nulla hanno a che fare con la sua tradizione antifascista e i suoi valori di solidarietà e accoglienza».

Alberghini promette di segnalare la questione al segretario nazionale Susanna Camusso perché, dice, «lo statuto stesso della Cgil vieta di schierarsi in maniera così netta in una competizione elettorale. Per questo motivo ho scritto a Camusso per chiederle che, nel rispetto delle norme del sindacato, il responsabile di questa ennesima porcata elettorale sia immediatamente rimosso dall’incarico per tutelare innanzitutto gli iscritti della Cgil, che non sono certamente tutti elettori di De Pascale».

Ma c’è anche un altro endorsement che fa discutere ed è quello del giudice Roberto Riverso, per molti anni al tribunale del lavoro di Ravenna e ora consigliere della corte di Cassazione. Al primo turno ha scelto Ravenna in Comune ma ora ha dichiarato pubblicamente di non poter lasciare la città alla Lega. Il deputato della Lega Gianluca Pini ha presentato un’interrogazione al ministero della Giustizia per chiedere al Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) l’immediata apertura di un procedimento disciplinare: «È inconcepibile che chi è pagato dallo Stato per giudicare i cittadini parteggi apertamente e pubblicamente per una parte politica come fa il giudice Riverso».

A difesa di Cgil e Riverso si leva Sinistra per Ravenna, la lista fondata da fuoriusciti di Sel che ha appoggiato De Pascale al primo turno candidando come capolista l’ex assessore Valentina Morigi: «Un attacco gravissimo che ha la Lega Nord come mandante e Alberghini come esecutore. Siamo preoccupati per il clima di terrore che la Lega Nord e Alberghini stanno diffondendo in questa campagna elettorale, in una deriva che pare ormai senza limite né vergogna. Sinistra per Ravenna manifesta la propria solidarietà alla Cgil e al Giudice Riverso, ricordando alla Lega che la Costituzione nata dalla Resistenza sancisce la libertà di parola e di pensiero. I contrari all’esercizio di questi diritti, erano i fascisti».

Turista annega per aiutare un bambino

Mare mosso e bandiera rossa: la corrente stava trascinando il ragazzino. Sono intervenuti tre bagnini ma l’uomo ha perso i sensi

È annegato nel tentativo di aiutare il figlio di amici, trascinato dalla corrente del mare mosso: un turista veneto sulla 50ina è morto nel pomeriggio di oggi, 16 giugno, a Punta Marina. Secondo la ricostruzione finora compiuta l’uomo si trovava in acqua in compagni di due bambini, figli di amici. Poco prima delle 16 il mare era molto mosso e sulla torretta dei bagnini sventolava bandiera rossa. La corrente ha cominciato a trascinare uno dei due ragazzini dotato di giubbotto salvagente, per aiutarlo a tornare verso la riva l’uomo si è spinto più avanti e le onde l’hanno travolto.

Per i soccorsi sono intervenuti tre bagnini dalle postazioni adiacenti al tratto interessato, quello tra gli stabilimenti Merida e Chaplyn. I bagnini sono riusciti a riportare a riva tutti ma l’uomo aveva perso i sensi: sulla battigia è stato sottoposto a massaggio cardiaco e defibrillatore in attesa dell’arrivo del 118 ma non c’è stato nulla da fare. Sulla vicenda stanno svolgendo accertamenti i carabinieri e la capitaneria di porto.

Imprese con De Pascale, caso in procura Pd: «Incomprensioni in buona fede»

Esposto del centrodestra: «Torbido inciucio che inquina il voto»
Il segretario dem: «Calunnie. Adesioni raccolte senza pressioni»

L’elenco, diffuso pubblicamente dal comitato elettorale del centrosinistra, con i nomi di cento imprese che appoggiano la proposta del candidato sindaco Michele de Pascale al ballottaggio ora finisce in procura. Le quattro forze politiche (Lega Nord, Lista per Ravenna, Forza Italia e Fratelli d’Italia) che compongono la coalizione di centrodestra per la candidatura di Massimiliano Alberghini hanno infatti firmato un esposto «per fare luce sul torbido inciucio di un comitato di affari che agevola poche imprese amiche e lascia alla deriva tutte le altre, cercando così di inquinare il voto». La replica di De Pascale, segretario provinciale del Pd, non tarda ad arrivare: «L’esposto contiene talune ipotesi di reato talmente infondate da poter sembrare calunniose, per questo ho chiesto ai miei legali di valutare la vicenda».

Eccoli i possibili profili di reato ventilati nell’esposto: «Violenza privata (art. 610 cp), attentati contro i diritti politici del cittadino (art. 294 cp), notizie false, raggiri o artifizi per esercitare pressione in favore di determinati candidati (art. 979 legge 361/1957), voto di scambio (art. 86 legge 203/1951)». L’esposto indica anche che alcune tra le imprese indicate nell’elenco in realtà non sarebbero tali mentre altre non risultano nemmeno attive nel territorio comunale e si trovano nominativi di persone che potrebbero non corrispondere al legale rappresentante del soggetto indicato: «È stato richiesto di verificare se le aziende regolarmente citate ed esistenti fossero a conoscenza del loro inserimento nell’elenco in questione».

La vicenda è ormai nota. A quattro giorni dal voto decisivo è stato inoltrato alla stampa un elenco di imprese che in buona sostanza condividevano un decalogo di iniziative elaborate dalla coalizione De Pascale per il rilancio del turismo. Le polemiche sono scoppiate subito con critiche da destra e da sinistra ma a fare più rumore sono state soprattutto le precisazioni di alcuni imprenditori che hanno voluto prendere le distanze da quello che all’esterno sembrava un endorsement a tutti gli effetti e in un paio di casi hanno addirittura affermato di essersi ritrovati nella lista a loro insaputa.

De Pascale prova a fare chiarezza: «Abbiamo messo il turismo al centro del nostro progetto di sviluppo della città elaborando dieci punti concreti che abbiamo sottoposto al giudizio di molti operatori ravennati. In pochissimi giorni il mio comitato ha raccolto un centinaio di adesioni e apprezzamenti su questo progetto. Sono molto dispiaciuto che, sebbene mi risulti solamente in tre casi su cento, questa adesione possa essere stata fraintesa, da parte degli operatori o dei mie collaboratori, e conseguentemente meglio precisata o ritirata. Queste incomprensioni, di cui mi rammarico, sono avvenute nella più completa e reciproca buona fede. Tutte le adesioni sono state infatti raccolte, ovviamente, in maniera libera, trasparente e senza alcun condizionamento da parte di nessuno».

Non è così che la pensano dall’altra parte della contesa: «Non sappiamo se le aziende prone al Pd abbiano ricevuto o riceveranno in cambio qualcosa oppure se temono ritorsioni future da parte di chi gestisce da decenni il potere politico in maniera clientelare. Siamo molto preoccupati dal fatto che altri imprenditori finiti in quella lista, pur non essendo d’accordo, non intendano dissociarsi per paura di ritorsioni future. Una cosa però è certa: questa squallida operazione rappresenta un bruttissimo segnale per la nostra città e merita un approfondimento da parte della magistratura».

Il centrodestra teme che ci siano state pressioni dagli avversari per ottenere l’adesione, De Pascale denuncia qualcosa di simile in senso opposto: «A seguito della pubblicazione dell’elenco, ho avuto notizia di telefonate da parte di miei avversari molto aggressive verso alcuni firmatari. Vista la magra figura fatta dal loro candidato nei tre confronti pubblici e televisivi di questi giorni, le quattro liste della destra ravennate non riescono a nascondere la loro natura e, invece di iniziare, anche a pochi giorni dal voto, a fare qualche proposta concreta, portano il confronto politico sul terreno che gli è proprio e cioè quello dell’offesa, dell’insulto e della diffusione di notizie completamente infondate». De Pascale incalza Alberghini: «La sua firma non sembra comparire nell’esposto. Si dissoci da questo gesto, dimostrandosi, per la prima volta in questa campagna elettorale, autonomo rispetto al modo incivile di concepire la politica di taluni suoi sostenitori».

Anche Sabbioni si dissocia: «Siamo tra i 100 di De Pascale senza motivo»

Il titolare delle Profumerie: «Mai ci siamo schierati in politica
e mai lo faremo». E dalla lista si è cancellata anche L’Acciuga

«Desidero chiarire la mia posizione e dare una risposta alle critiche apparse sui giornali che hanno coinvolto, mio malgrado, anche la mia azienda». A scriverci è Maurizio Sabbioni, titolare delle storiche profumerie Sabbioni, finite in questi giorni nella lista delle cento aziende che sostengono il progetto sul turismo del candidato sindaco del centrosinistra Michele de Pascale.

«Personalmente – scrive Sabbioni – non ho mai avuto alcuna tessera di partito, né intendo averne in futuro.
Da oltre 60 anni la Sabbioni profumi investe sul territorio e crea lavoro per una settantina di persone senza mai aver goduto di alcun privilegio o favore da parte della politica, ma semplicemente contando sulla laboriosità, sulla passione e sull’impegno di tutti i suoi collaboratori. Penso che la funzione di una azienda sia quella di investire sul territorio in cui opera, creare lavoro e contribuire al benessere della comunità senza entrare nel dibattito politico. Sono stato contattato telefonicamente da una associazione e mi è stato chiesto un parere sui punti del commercio e turismo del programma del candidato sindaco De Pascale senza nessun riferimento al fatto di sostenerne la candidatura. Per questo motivo tengo a precisare che la mia azienda non si è mai schierata a favore di alcuna parte politica e mai lo farà. Auguro quindi un buon lavoro al futuro sindaco, chiunque sarà, e auspico che saprà dare alla nostra città l’importanza che si merita».

Le dichiarazioni di Sabbioni arrivano il giorno dopo quelle di un altro imprenditore inserito inizialmente nella lista dei 100, Matteo Salbaroli del ristorante L’Acciuga, che ha invece preso le distanze, dicendo di aver ricevuto una telefonata mentre stava lavorando e di aver compiuto «una leggerezza». Ma che avrebbe fatto lo stesso per Alberghini, dichiarandosi indipendente e non schierato politicamente.

Nella serata di mercoledì, poi, pur senza rettificare, anche Mirabilandia (sempre nella lista dei 100) ha preso le distanze, negando un proprio sostegno diretto a Michele de Pascale.

Anche Sabbioni si dissocia: «Siamo tra i 100 di De Pascale senza motivo»

Il titolare delle Profumerie: «Mai ci siamo schierati in politica
e mai lo faremo». E dalla lista si è cancellata anche L’Acciuga

«Desidero chiarire la mia posizione e dare una risposta alle critiche apparse sui giornali che hanno coinvolto, mio malgrado, anche la mia azienda». A scriverci è Maurizio Sabbioni, titolare delle storiche profumerie Sabbioni, finite in questi giorni nella lista delle cento aziende che sostengono il progetto sul turismo del candidato sindaco del centrosinistra Michele de Pascale.

«Personalmente – scrive Sabbioni – non ho mai avuto alcuna tessera di partito, né intendo averne in futuro.
Da oltre 60 anni la Sabbioni profumi investe sul territorio e crea lavoro per una settantina di persone senza mai aver goduto di alcun privilegio o favore da parte della politica, ma semplicemente contando sulla laboriosità, sulla passione e sull’impegno di tutti i suoi collaboratori. Penso che la funzione di una azienda sia quella di investire sul territorio in cui opera, creare lavoro e contribuire al benessere della comunità senza entrare nel dibattito politico. Sono stato contattato telefonicamente da una associazione e mi è stato chiesto un parere sui punti del commercio e turismo del programma del candidato sindaco De Pascale senza nessun riferimento al fatto di sostenerne la candidatura. Per questo motivo tengo a precisare che la mia azienda non si è mai schierata a favore di alcuna parte politica e mai lo farà. Auguro quindi un buon lavoro al futuro sindaco, chiunque sarà, e auspico che saprà dare alla nostra città l’importanza che si merita».

Le dichiarazioni di Sabbioni arrivano il giorno dopo quelle di un altro imprenditore inserito inizialmente nella lista dei 100, Matteo Salbaroli del ristorante L’Acciuga, che ha invece preso le distanze, dicendo di aver ricevuto una telefonata mentre stava lavorando e di aver compiuto «una leggerezza». Ma che avrebbe fatto lo stesso per Alberghini, dichiarandosi indipendente e non schierato politicamente.

Nella serata di mercoledì, poi, pur senza rettificare, anche Mirabilandia (sempre nella lista dei 100) ha preso le distanze, negando un proprio sostegno diretto a Michele de Pascale.

E il partito di Adinolfi invita ad annullare la scheda al ballottaggio di Ravenna

Nessuno dei due candidati si è dichiarato disposto a non celebrare
le unioni civili omosessuali, come richiesto dal Popolo della Famiglia

Il Popolo della Famiglia, il partito di Mario Adinolfi che altrove ha presentato i candidati sindaci (tra cui il ravennate Mirko de Carli a Bologna, che ha ottenuto l’1,2 percento delle preferenze) anche a Ravenna ha chiesto ai due contendenti chi fosse disposto a esercitare l’obiezione di coscienza e non celebrare le unioni civili gay.

Avendo ricevuto una risposta negativa da entrambi i candidati al ballottaggio domenica, il Pdf invita pubblicamente i suoi elettori ad annullare la scheda.

E il partito di Adinolfi invita ad annullare la scheda al ballottaggio di Ravenna

Nessuno dei due candidati si è dichiarato disposto a non celebrare le unioni civili omosessuali, come richiesto dal Popolo della Famiglia

Il Popolo della Famiglia, il partito di Mario Adinolfi che altrove ha presentato i candidati sindaci (tra cui il ravennate Mirko de Carli a Bologna, che ha ottenuto l’1,2 percento delle preferenze) anche a Ravenna ha chiesto ai due contendenti chi fosse disposto a esercitare l’obiezione di coscienza e non celebrare le unioni civili gay.

Avendo ricevuto una risposta negativa da entrambi i candidati al ballottaggio domenica, il Pdf invita pubblicamente i suoi elettori ad annullare la scheda.

Musica e spettacoli al Pala De André per la Carta dei diritti del lavoro della Cgil

Il sindacato organizza una festa a Ravenna dalle 18 di venerdì

La Cgil di Ravenna organizza venerdì 17 giugno l’appuntamento “Il futuro passa da qui”. Dalle 18 nell’area esterna del Pala De Andrè, a pochi passi dall’opera d’arte di Alberto Burri, si alterneranno musica, teatro, sport, gastronomia e divertimento (anche per i più piccoli) per celebrare (a ingresso gratuito) la grande raccolta firme che si sta tenendo in tutta Italia a favore della Carta dei diritti universali del lavoro e dei tre quesiti referendari utili a trasformare la carta in legge.

«Da tutto il territorio – commenta Maura Masotti, segretaria di organizzazione della Cgil di Ravenna – sta giungendo una risposta straordinaria. Sono state abbondantemente superate le 10.000 firme che abbiamo raccolto, nel corso dei numerosi banchetti allestiti in tutta la provincia e nelle sedi delle Camere del lavoro, a sostegno di questa proposta di legge. La Carta intende porre le basi per restituire dignità e diritti a tutte le lavoratrici e ai lavoratori. Il nostro impegno non si ferma e abbiamo deciso di dedicare una serata di festa al generoso sforzo che tutta l’organizzazione sta compiendo, con il sostegno di tantissimi cittadini che hanno deciso di supportarci in questa grande sfida».

Il programma della giornata. La compagnia Galla & Teo regalerà alcuni momenti di teatro, mentre sul palco allestito per l’occasione si alterneranno i concerti e la musica di The Crocks, dei Quarto Stato e di Stefania Francesconi. Il programma proseguirà con un monologo di Caterina Marchetti accompagnata dalla musica di Gianluigi Tartaull. Dalle 21,30 è infine previsto il concerto della Dino Gnassi Corporation che farà ballare sulle note soul, rhythm and blues e dei grandi successi italiani. Nel tardo pomeriggio ci sarà anche un evento all’insegna dello sport con l’escursione in bicicletta con partenza e arrivo al Pala De Andrè. Si percorreranno circa 20 chilometri con passaggio dalla pialassa del Piombone, dal porto di Ravenna e due tratti della pineta in prossimità di Marina di Ravenna e Punta Marina (durata prevista circa un’ora e 15 minuti). Per questioni di sicurezza è obbligatorio munirsi di casco rigido. Il ritrovo è fissato alle 19.15; partenza alle 19.30.

Musica e spettacoli al Pala De André per la Carta dei diritti del lavoro della Cgil

Il sindacato organizza una festa a Ravenna dalle 18 di venerdì

La Cgil di Ravenna organizza venerdì 17 giugno l’appuntamento “Il futuro passa da qui”. Dalle 18 nell’area esterna del Pala De Andrè, a pochi passi dall’opera d’arte di Alberto Burri, si alterneranno musica, teatro, sport, gastronomia e divertimento (anche per i più piccoli) per celebrare (a ingresso gratuito) la grande raccolta firme che si sta tenendo in tutta Italia a favore della Carta dei diritti universali del lavoro e dei tre quesiti referendari utili a trasformare la carta in legge.

«Da tutto il territorio – commenta Maura Masotti, segretaria di organizzazione della Cgil di Ravenna – sta giungendo una risposta straordinaria. Sono state abbondantemente superate le 10.000 firme che abbiamo raccolto, nel corso dei numerosi banchetti allestiti in tutta la provincia e nelle sedi delle Camere del lavoro, a sostegno di questa proposta di legge. La Carta intende porre le basi per restituire dignità e diritti a tutte le lavoratrici e ai lavoratori. Il nostro impegno non si ferma e abbiamo deciso di dedicare una serata di festa al generoso sforzo che tutta l’organizzazione sta compiendo, con il sostegno di tantissimi cittadini che hanno deciso di supportarci in questa grande sfida».

Il programma della giornata. La compagnia Galla & Teo regalerà alcuni momenti di teatro, mentre sul palco allestito per l’occasione si alterneranno i concerti e la musica di The Crocks, dei Quarto Stato e di Stefania Francesconi. Il programma proseguirà con un monologo di Caterina Marchetti accompagnata dalla musica di Gianluigi Tartaull. Dalle 21,30 è infine previsto il concerto della Dino Gnassi Corporation che farà ballare sulle note soul, rhythm and blues e dei grandi successi italiani. Nel tardo pomeriggio ci sarà anche un evento all’insegna dello sport con l’escursione in bicicletta con partenza e arrivo al Pala De Andrè. Si percorreranno circa 20 chilometri con passaggio dalla pialassa del Piombone, dal porto di Ravenna e due tratti della pineta in prossimità di Marina di Ravenna e Punta Marina (durata prevista circa un’ora e 15 minuti). Per questioni di sicurezza è obbligatorio munirsi di casco rigido. Il ritrovo è fissato alle 19.15; partenza alle 19.30.

Voci note di Radio 2 e la musica di Rondelli e Di Marco: Casola è di nuovo «una favola»

Dal 24 luglio la nuova edizione della storica rassegna

Si intitola “Ottocento” in omaggio agli otto secoli di vita di Casola, il paese delle erbe e dei frutti dimenticati, l’edizione 2016 di “Casola è una favola”, manifestazione storica che dal 24 luglio al 14 agosto proporrà spettacoli, concerti, laboratori, proiezioni, ma anche un mercato della fantasia, un percorso fra i boschi e passeggiate notturne.

«Tanti gli ospiti d’eccezione – racconta Roberta Colombo del Teatro del Drago, organizzatore dell’evento -, fra cui Matteo Caccia, attore, conduttore della trasmissione radiofonica Pascal su Radio 2, lo scrittore casolano Cristiano Cavina, Ginevra Di Marco, una delle voci più interessanti del panorama musicale italiano, Bobo Rondelli, cantante, poeta, attore e performer e Massimo Cirri, conduttore di Caterpillar. Filo conduttore della rassegna, come sempre, è il territorio, valorizzato nella serata inaugurale del 24 luglio con ‘Recital alla luna’, dedicata alla Romagna». Per l’occasione infatti, nella Chiesina di Sopra, da dove si ammira un suggestivo panorama, si terrà il concerto di Pietro Bandini e Monia Visani, con il folk di Quinzan, mentre a seguire Eliseo Della Vecchia, Rudy Gatta e Vittorio Bonetti reciteranno alcune poesie che raccontano storie e tradizioni romagnole. La serata terminerà con la visita guidata alla luna e alle stelle proposta dal Planetario di Ravenna.

«Una delle novità di quest’anno – aggiunge Colombo -, sarà il Mercato della Fantasia per le vie del centro il 29 luglio. I bambini insieme ai genitori, avranno la possibilità di esprimere tutta la loro creatività, allestendo e inventando una bancarella a tema sulla propria favola preferita».

Dall’11 al 14 agosto si terrà poi la ‘Festa dei racconti dimenticati’ che prevende una passeggiata notturna al Giardino delle Erbe a cura del direttore Sauro Biffi il giovedì e il concerto ‘Le stazioni lunari’ della cantante Ginevra Di Marco, in piazza Sasdelli, il venerdì.

Il 13 agosto, dopo la passeggiata dall’Abbazia di Valsenio al Parco del Cardello e al giardino delle Erbe, prenderà il via la lunga ‘Notte delle favole’, in cui il paese si trasformerà in un unico grande palcoscenico a cielo aperto: cortili, terrazzi, piazze, vicoli, saranno invasi da racconti storici e popolari. Protagonisti saranno attori provenienti da tutta Italia – Luca Radaelli, Ombretta Zaglio, Ferruccio Filippazzi, Franco Costantini, Manuele Arrigazzi, Pina Ierace – insieme ai narratori del corso sull’arte di raccontare le favole. Alle 21.45 spazio allo story show di Matteo Caccia, che presenterà ‘Ve lo dicevo che sono romagnolo’. Si chiuderà il 14 agosto con l’incontro in mattinata con i narratori della Notte delle Favole al Parco del Cardello e con il laboratorio ‘Carta riciclata, colorata e… fiorita’ a cura di Martina Sturaro ed Elisa Sangiorgi al Giardino delle Erbe. In chiusura, alle 21, Bobo Rondelli, cantautore che unisce la poesia all’arte cantautorale, terrà il concerto ‘Ciampi ve lo faccio vedere io’ al Parco del Cardello.

Voci note di Radio 2 e la musica di Rondelli e Di Marco: Casola è di nuovo «una favola»

Dal 24 luglio la nuova edizione della storica rassegna

Si intitola “Ottocento” in omaggio agli otto secoli di vita di Casola, il paese delle erbe e dei frutti dimenticati, l’edizione 2016 di “Casola è una favola”, manifestazione storica che dal 24 luglio al 14 agosto proporrà spettacoli, concerti, laboratori, proiezioni, ma anche un mercato della fantasia, un percorso fra i boschi e passeggiate notturne.

«Tanti gli ospiti d’eccezione – racconta Roberta Colombo del Teatro del Drago, organizzatore dell’evento -, fra cui Matteo Caccia, attore, conduttore della trasmissione radiofonica Pascal su Radio 2, lo scrittore casolano Cristiano Cavina, Ginevra Di Marco, una delle voci più interessanti del panorama musicale italiano, Bobo Rondelli, cantante, poeta, attore e performer e Massimo Cirri, conduttore di Caterpillar. Filo conduttore della rassegna, come sempre, è il territorio, valorizzato nella serata inaugurale del 24 luglio con ‘Recital alla luna’, dedicata alla Romagna». Per l’occasione infatti, nella Chiesina di Sopra, da dove si ammira un suggestivo panorama, si terrà il concerto di Pietro Bandini e Monia Visani, con il folk di Quinzan, mentre a seguire Eliseo Della Vecchia, Rudy Gatta e Vittorio Bonetti reciteranno alcune poesie che raccontano storie e tradizioni romagnole. La serata terminerà con la visita guidata alla luna e alle stelle proposta dal Planetario di Ravenna.

«Una delle novità di quest’anno – aggiunge Colombo -, sarà il Mercato della Fantasia per le vie del centro il 29 luglio. I bambini insieme ai genitori, avranno la possibilità di esprimere tutta la loro creatività, allestendo e inventando una bancarella a tema sulla propria favola preferita».

Dall’11 al 14 agosto si terrà poi la ‘Festa dei racconti dimenticati’ che prevende una passeggiata notturna al Giardino delle Erbe a cura del direttore Sauro Biffi il giovedì e il concerto ‘Le stazioni lunari’ della cantante Ginevra Di Marco, in piazza Sasdelli, il venerdì.

Il 13 agosto, dopo la passeggiata dall’Abbazia di Valsenio al Parco del Cardello e al giardino delle Erbe, prenderà il via la lunga ‘Notte delle favole’, in cui il paese si trasformerà in un unico grande palcoscenico a cielo aperto: cortili, terrazzi, piazze, vicoli, saranno invasi da racconti storici e popolari. Protagonisti saranno attori provenienti da tutta Italia – Luca Radaelli, Ombretta Zaglio, Ferruccio Filippazzi, Franco Costantini, Manuele Arrigazzi, Pina Ierace – insieme ai narratori del corso sull’arte di raccontare le favole. Alle 21.45 spazio allo story show di Matteo Caccia, che presenterà ‘Ve lo dicevo che sono romagnolo’. Si chiuderà il 14 agosto con l’incontro in mattinata con i narratori della Notte delle Favole al Parco del Cardello e con il laboratorio ‘Carta riciclata, colorata e… fiorita’ a cura di Martina Sturaro ed Elisa Sangiorgi al Giardino delle Erbe. In chiusura, alle 21, Bobo Rondelli, cantautore che unisce la poesia all’arte cantautorale, terrà il concerto ‘Ciampi ve lo faccio vedere io’ al Parco del Cardello.

Topo d’appartamento fermato a Sant’Alberto e accompagnato alla frontiera dai carabinieri  

I carabinieri lo hanno notato mentre si aggirava con fare sospetto tra le abitazioni di Sant’Alberto. Insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo – un rumeno di 27 anni –, che tentava di nascondersi alla vista dei militari, i carabinieri lo hanno fermato per un controllo.

Il giovane, sprovvisto di documenti, è stato identificato, risultando essere senza fissa dimora e con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, in particolare furti in abitazione e rapine. A suo carico pendeva anche un decreto di allontanamento dal territorio italiano per motivi di sicurezza pubblica emesso nell’ottobre del 2015 dal Prefetto di Trieste.

Il cittadino comunitario inottemperante al provvedimento del prefetto, a seguito della convalida del Giudice di Pace di Ravenna, è stato coattivamente accompagnato dai carabinieri alla frontiera con il divieto di ritorno nello stato italiano.

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