mercoledì
24 Settembre 2025

I violoncellisti della Cherubini in concerto per inaugurare il nuovo liceo musicale

L’evento, a ingresso libero e aperto a tutti, si terrà nell’ex chiesa del complesso scolastico Nervi – Severini

RAVENNA 13/03/2024. RAVENNA FESTIVAL. Formazioni Cherubini 2024

Il liceo artistico Nervi-Severino inaugura quest’anno il nuovo Liceo Musicale, un’offerta formativa votata ad implementare il profilo culturale della città. Per celebrare l’avvio del corso, il quartetto di violoncelli dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini si esibirà giovedì 12 settembre, alle 17.30, nell’ex chiesa di Santa Maria delle Croci, situata all’interno del complesso del Liceo Artistico in via Guaccimanni.

Protagonisti del concerto-dono offerto dalla Fondazione Ravenna Manifestazioni i violoncellisti Francesco Angelico, Matteo Bodini, Luca Dondi e Luigi Visco propongono un percorso fra Verdi e Puccini, dal preludio della Traviata a “E lucevan le stelle” da Tosca, dal preludio dei Masnadieri a “Ella giammai m’amo” del Don Carlo. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili.

«Il nuovo indirizzo di studi rappresenta un’importante opportunità per gli studenti che desiderano coniugare una solida preparazione accademica con un percorso formativo di alto livello in ambito musicale – sottolinea il Preside del Liceo Artistico Gianluca Dradi – L’indirizzo musicale, accanto alla consolidata offerta del Liceo Artistico, farà di questa istituzione scolastica un polo delle arti. Il concerto di inaugurazione è anche l’occasione per festeggiare con le istituzioni, come il Conservatorio Giuseppe Verdi, la Fondazione Ravenna Manifestazioni, l’associazione Amici di Ravenna Festival e le scuole medie ad indirizzo musicale, che hanno creduto in questo progetto, aiutandoci a raggiungere l’obiettivo».

Si apre il bando per la concessione per 13 anni del chiosco nel parco pubblico

Domande entro l’1 ottobre, il giorno successivo l’asta pubblica nella sede dei carabinieri. Il canone annuo parte da 3.249 euro

Schermata 2024 09 05 Alle 13.20.39Il 2 ottobre 2024 si terrà l’asta per la concessione del chiosco bar e del terreno demaniale annesso all’interno del parco pubblico di Marina di Ravenna, in viale Ciro Menotti. L’asta pubblica si svolgerà alle 10 nella sede del Reparto Carabinieri Biodiversità di Punta Marina, in viale Colombo 21. Sul sito internet dell’Arma dei carabinieri, a questo link, è stato pubblicato il bando di gara. Tutti coloro che sono interessati a partecipare all’asta devono far pervenire la loro offerta al Reparto Carabinieri Biodiversità di Punta Marina entro le 13 di martedì 1 ottobre, secondo le modalità contenute nel bando stesso.

Potranno essere presentate due distinte opzioni di offerta, entrambe con durata del periodo concessorio di 13 anni, diversificate per tipologia di intervento:

  • demolizione e ricostruzione del fabbricato esistente (con canone annuo di 3.249 euro);
  • ristrutturazione del fabbricato esistente (con canone annuo di 4.823 euro). Soltanto nel caso non si pervenga all’aggiudicazione con un’offerta riferita alla prima ipotesi, si procederà all’aggiudicazione nei termini della seconda ipotesi.

Ogni nuovo intervento dovrà essere preventivamente autorizzato dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità e che saranno a carico del concessionario tutti gli adempimenti relativi al rispetto delle normative edilizie e paesaggistiche.

«Ringrazio la prefettura, il demanio e i carabinieri forestali – dichiara l’assessore al Turismo e alle Aree naturali Giacomo Costantini – per il percorso di condivisione che ha portato alla predisposizione di un bando che sicuramente può essere efficace per attrarre un investimento economico che possa veramente rigenerare questa struttura. È importante perché il chiosco del parco di Marina si inserisce in percorsi sempre più utilizzati da podisti e ciclisti che si vanno bene a coniugare con il nostro progetto di Parco Marittimo, che non tiene in considerazione solamente gli stradelli e il retrospiaggia ma tutto il contesto naturale che abbiamo alle loro spalle».

Alluvione: dopo 15 mesi inviate 374 domande di rimborso danni, erogati 4 milioni

Il dato delle richieste è il totale di imprese e famiglie dei sei comuni della Romagna faentina dove oltre seimila famiglie avevano ricevuto il contributo di immediato sostegno da 5mila euro

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L’alluvione di Faenza

A distanza di 15 mesi dall’alluvione di maggio 2023, sono 374 le domande presentate da famiglie e imprese della Romagna faentina per i rimborsi dei danni strutturali. In totale i contributi concessi ammontano a quattro milioni di euro. I dati, aggiornati al 26 agosto, sono quelli di Sfinge, il portale online messo in piedi dalla Regione per raccogliere e gestire le richieste secondo le ordinanze del commissario straordinario per la Ricostruzione (11/2023 e 14/2023).

Le richieste pervenute dalle imprese sono state 110; di queste 24 sono state chiuse positivamente. Entrando nel dettaglio di quest’ultimo dato, 5 sono relative ad aziende di Brisighella; 1 di Casola Valsenio; 3 di Castel Bolognese; 11 di Faenza; 2 di Riolo Terme e 2 di Solarolo. Il contributo concesso, per i soli danni strutturali, è stato di 810mila euro. Sempre relativamente alle aziende dell’Unione, 6 domande sono state ritirate dai richiedenti stessi per diverse motivazioni: errata o carente compilazione e dunque dovranno essere ripresentate.

Per quanto riguarda le famiglie, 264 le domande presentate attraverso la piattaforma Sfinge, 129 delle quali sono state chiuse positivamente con importi già riconosciuti. Entrando nel dettaglio dei singoli comuni, 8 le domande presentate dalle famiglie di Brisighella che hanno ottenuto contributi; 2 di Casola Valsenio; 11 di Castel Bolognese; 92 di Faenza; 3 di Riolo Terme e 13 di Solarolo. In totale, alle famiglie che hanno ottenuto i contributi per i danni delle alluvioni di maggio, alla data del 26 agosto, per i soli danni strutturali, il contributo concesso ammonta a 3,35 milioni. Le domande ritirate direttamente dai richiedenti per diversi motivi sono state 25. Vale la pena, per avere una percezione più precisa, ricordare che nei sei comuni della Romagna faentina sono state oltre seimila le famiglie che hanno ricevuto il contributo di immediato sostegno di 5mila euro per chi aveva subito danni.

Per le domande presentate dalle imprese, il tempo medio di lavorazione di primo livello (cioè la pratica seguita dagli uffici dell’Unione in riferimento al controllo formale) è di 7,33 giorni; il tempo medio di risposta dell’utente all’eventuale richiesta di integrazione è di 11,18 giorni. Il tempo totale calcolato dalla data di presentazione della domanda alla chiusura positiva dell’istruttoria di secondo livello, che comprende la valutazione di merito e la proposta di decreto del commissario straordinario, è di 150 giorni.

Per le domande presentate dalle famiglie, il tempo medio di lavorazione dell’istruttoria di primo livello è di 11,24 giorni; il tempo medio di risposta dell’utente all’eventuale richiesta di integrazione è di 5,97 giorni; il tempo totale calcolato dalla data di presentazione della domanda fino alla chiusura positiva dell’istruttoria di secondo livello, quindi comprensivo della valutazione di merito e della proposta di decreto del commissario, è stato di 81 giorni.

«L’aggiornamento sul numero dei rimborsi alle famiglie conferma che la rigidità delle due ordinanze legate al mondo dei privati non consente di intercettare le risorse alle quali hanno diritto – sottolinea il sindaco di Faenza e presidente dell’Unione, Massimo Isola -. È trascorso oltre un anno e auspicavamo che, col passare del tempo, si riuscisse a trovare una soluzione per poter accelerare le procedure per la presentazione delle perizie e con quelle le richieste dei contributi: questo non è avvenuto. Se poi uniamo questa profonda insofferenza con la delusione e la rabbia per la scelta ingiustificata di non superare la soglia di seimila euro per la perdita dei beni mobili, tutto ciò rischia di generare importanti tensioni».

Il sindaco coglie l’occasione per chiedere nuovamente alla struttura commissariale di fare di tutto per mettere mano alla situazione e di ripensare alle procedure, compresa la possibilità di riconsiderare di alzare la soglia dei seimila euro.

Le prime due giornate di Ammutinamenti tra techno e polka chinata

Una breve guida all’apertura del Festival, che vedrà la musica protagonista

Save The Last Dance For Me
Save the last dance for me” de Alessandro Sciarroni

Deviazioni ostinate dai ritmi imposti, ribellioni fatte di pause, di rigenerazione attraverso un non agire che diviene esso stesso atto prioritario: la 26esima edizione di Ammutinamenti si guarda dentro, ancor prima che intorno, nella significativa tensione verso un rinnovamento che passa anche dalla musica.
Non solo più parte integrante delle performance, ma co-protagonista a partire dai primi vagiti del nuovo festival – venerdì 6 settembre – che vede l’esordio curatoriale di Norma APS all’interno di Ammutinamenti con protagoniste le band ravennati AsiaNoiaCacao (indie, post punk, alternative rock e cantautorato).

Al centro di tutto, sempre le voci più interessanti del panorama coreutico e performativo italiano e internazionale, per l’attesa invasione di luoghi non-convenzionali della città. A partire dal raffinato sperimentatore Alessandro Sciarroni (Leone d’Oro alla Biennale di Venezia 2019) che a Palazzo Rasponi dalle Teste porta Save the last dance for me, uno spettacolo sulla polka chinata, ballo tradizionale bolognese che porta i danzatori a ruotare acrobaticamente quasi fino toccare terra con le ginocchia.

Silvia Calderoni e Ilenia Caleo, sulla banchina della Darsena con thefutureisNOW?, si ispirano a Nam June Paik con una partitura radicale e aperta al coinvolgimento dei pubblici che rievoca il movimento Fluxus, riflettendo sul divenire, il comportamento dei fluidi e la tossicità della materia come metafora esistenziale.

Alle Artificerie Almagià la performance Congegno Emotivo, esito del laboratorio Device, vede Monica Francia proseguire la lunga ricerca e l’impegno verso il mondo dei giovani. A seguire, un tributo alle arti visuali con l’inaugurazione della mostra di Flavia Bucci, autrice dell’opera presente nella grafica del festival.

Àngel Duran con Clinch infine esplora i temi della competizione e dello stereotipo di mascolinità che soffoca i sentimenti con l’espressione violenta.

Sabato 7 settembre il museo Mar vede Chiara Frigo e Marigia Maggipinto, storica interprete per Pina Bausch, in Miss Lala al Circo  Fernando / In a room, dove la Maggipinto improvvisa sulla base delle scelte di un pubblico che, seduto intorno a un tavolo-archivio della memoria bauschiana, seleziona immagini e scritti rievocativi. Terminata la performance, lo spettacolo viene riproposto in una versione dedicata ai bambini.

Al Centro Commerciale Esp Forrest del giovane italo-brasiliano Rafael Candela mira a raggiungere prossimità e informalità tra performer, spazio e pubblico, mentre Memento di Marco Pergallini e Maria Stella Pitarresi (vincitrice di Danza Urbana XL 2024) crea un paesaggio immaginario in cui indagare il significato del ricordo.

Le Artificerie Almagià ospitano Breathing room del coreografo e artista multimediale Salvo Lombardo, con la partecipazione di Sissj Bassani: un ambiente in fieri senza prove, né repliche, che comincia con un invito alla artista al fine di ridefinire i principi di autorità e di potere individuale nella creazione.

A seguire, lo spagnolo Richard Mascherin con Vacìo espiritual collega corpo e musica techno attraverso una performance rituale, prima di vedere la conclusione della serata con l’installazione video del progetto do-around-the-world del collettivo Parini Secondo.

«Che fine ha fatto il ripristino della pineta disboscata promesso dal Comune?»

L’interrogazione del consigliere comunale Ancisi (Lpr): un’area di 7.700 mq a ridosso del fiume Lamone rasa al suolo da ignoti nella primavera 2023, il sindaco aveva annunciato il ripristino per l’autunno 2023

23 04 20 Sopralluogo Pineta2È passato un anno e mezzo da quando è emerso il disboscamento compiuto da ignoti di una porzione di pineta a Marina Romea, un’area di circa 7.700 mq a sinistra del fiume Lamone a monte di via Spallazzi a ridosso dei 126 chalet di legno del cosiddetto Villaggio Capannisti, e il Comune di Ravenna che è proprietario dell’area non ha ancora eseguito l’intervento di ripristino subito promesso e finanziato con 120mila euro. La segnalazione è di Alvaro Ancisi, consigliere comunale di opposizione con Lista per Ravenna.

Sull’episodio sono in corso indagini per individuare la responsabilità del gesto. «I carabinieri forestali hanno sottoposto l’area a sequestro penale – afferma il decano dell’opposizione –, trattandosi, secondo la direttiva Habitat dell’Unione Europea, di una zona speciale di conservazione (Zsc), sito di importanza comunitaria (SIC), in cui erano e sono vigenti le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino degli habitat naturali e delle specie faunistiche. Il reato ipotizzabile, oltre ad eventuali altri minori, è dunque di “distruzione o deturpamento di bellezze naturali”». Ancisi presentò un esposto alla procura dopo aver saputo di una email dal contenuto significativo.

Nell’aprile del 2023 l’ufficio stampa del Comune di Ravenna aveva diffuso un comunicato alla stampa con un virgolettato attribuito al sindaco Michele de Pascale: «Il Comune in data 27 marzo 2023 ha già richiesto l’autorizzazione di accesso per poter effettuare un sopralluogo finalizzato alla progettazione della messa in ripristino al fine di ripiantumare l’area non appena le condizioni stagionali lo renderanno possibile, auspicabilmente già nel prossimo autunno. L’area dunque verrà completamente rinaturalizzata e riforestata, come segnale deciso rispetto ai responsabili dell’abbattimento abusivo di piante, perché deve essere chiaro che a Ravenna è inaccettabile e intollerabile qualunque comportamento volto ad alterare artatamente lo stato delle zone naturali per fini non corretti».

Ancisi sottolinea che l’intervento è stato progettato e finanziato, «per un importo presunto di 120mila euro», ma l’autunno 2023 è passato, come pure la primavera 2024, e nulla ancora si è mosso. «Chiedo dunque al sindaco di fare il punto su questa desolante vicenda, almeno prima che si apra formalmente la campagna elettorale che lo vedrà candidato alla presidenza della Regione».

Anche Della Vedova all’assemblea elettiva di +Europa Ravenna

Sabato 7 settembre alla sala Buzzi, con un intervento del candidato sindaco del Pd Barattoni

Della Vedova
Della Vedova

Sabato 7 settembre alle ore 9,30 avrà luogo alla sala Buzzi di via Berlinguer 11 a Ravenna, l’assemblea elettiva di +Europa Ravenna “gruppo per una società aperta”. Si tratta di un allineamento del circolo ravennate del partito allo statuto nazionale e prevede – al termine dell’incontro e nella parte riservata agli iscritti – anche l’elezione delle cariche previste dallo statuto.

L’incontro sarà pubblico e verrà aperto da una relazione del portavoce Nevio Salimbeni sui temi che il partito di Emma Bonino metterà in primo piano nel dibattito sulle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna e su quelle comunali di Ravenna.

Parteciperanno e porteranno il loro contributo rappresentanti di Pri, Psi, Azione, Italia Viva, Mar, Malve Ucraine e altri. Verrà anche riservato uno spazio specifico al candidato sindaco del Pd, Alessandro Barattoni, che presenterà i punti fermi della sua candidatura.

L’incontro sarà presieduto da Maria Di Lorenzo, ravennate componente dell’assemblea nazionale di +Europa e prevede anche l’intervento di Federica Lolli, neo-assessora di Lugo iscritta al partito. Questa parte – che terminerà alle ore 12 – sarà chiusa dall’onorevole Benedetto Della Vedova, fondatore di +Europa e figura chiave del mondo liberal democratico italiano.

Perquisito tutto il carcere con 150 poliziotti in cerca di droga tra i detenuti

Operazione notturna dopo il ritrovamento di piccole quantità addosso a due delle 85 persone in cella

Carcere Casa Circondariale Ravenna
Il carcere di Ravenna

Nella notte tra il 2 e il 3 settembre il carcere di Ravenna è stato perquisito da circa 150 poliziotti nell’ambito di un’indagine su un presunto giro di spaccio di droga all’interno della struttura di via Port’Aurea che ospita circa 85 detenuti in una cinquantina di celle. La notizia è riportata dall’edizione locale del quotidiano Il Resto del Carlino in un articolo firmato da Lorenzo Priviato. L’esito della perlustrazione non ha rilevato significative quantità di sostanze stupefacenti. All’origine dell’indagine della procura ci sarebbe il recente ritrovamento di piccole quantità di droga in possesso di due detenuti.

Quasi 300mila euro per rimboscare il Parco naturale di Cervia dopo la tromba d’aria

In arrivo oltre 5mila tra piante e alberi. Verranno ripristinati anche stradelli e sentieri

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È stato approvato dall’Amministrazione comunale il progetto di rinaturalizzazione del Parco Naturale di Cervia, finanziato per complessivi 280.000 euro grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna, che prenderà il via il prossimo autunno e si concluderà prima della prossima stagione primaverile.

Il progetto, che verrà affidato alla ditta che si è aggiudicata l’Accordo Quadro Verde, consentirà di mettere a terra una serie di attività di ripristino della parte infrastrutturale a verde, gravemente danneggiata dal passaggio della tromba d’aria del 2023.

Dopo i primi interventi eseguiti in condizioni di somma urgenza e successivamente nel periodo primaverile con gli abbattimenti di altre alberature pericolanti al fine di prevenire lo sviluppo di incendi boschivi, è ora necessario realizzare un piano di interventi di ricostituzione boschiva.

In particolare i lavori previsti riguarderanno principalmente la piantumazione di oltre 4.600 piante forestali nelle zone interne del parco e di 600 alberi più grandi nelle zone di socializzazione e per ombreggiare meglio le aree di stabulazione degli animali, oltre alle prime cure colturali.

Le specie arboree di cui si prevede l’utilizzo sono quelle tipiche degli habitat della zona, in prevalenza pini domestici, frassini, carpini bianchi, lecci, vari tipi di querce e aceri campestri, «prevedendo anche limitate variazioni in base alla vocazione potenziale dei diversi siti, così da incrementare la resilienza della formazione e aumentare la biodiversità», si legge in una nota del Comune.

L’Amministrazione «prevede anche l’inserimento di macchie arbustive nelle zone più ampie finalizzata alla creazione di un mantello arbustivo, impiegando specie già presenti naturalmente nel sottobosco arbustivo, quali: ligustro, agazzino, prugnolo, ginestrella, ginepro, fillirea».

In tutta l’area di intervento si provvederà al termine degli interventi di rimboschimento al ripristino degli stradelli e della rete sentieristica, già danneggiata dalla caduta degli alberi e dalle procedure di esbosco del materiale atterrato.

Gli eventi climatici degli ultimi 5 anni, prima la tromba d’aria del 2019 e poi quella dello scorso anno, hanno provocato il crollo di centinaia di alberi, molti dei quali caduti sulle strutture ricettive del Parco Naturale, modificando di fatto l’immagine dell’area, che tutti conoscevano, come luogo ombroso, umido e ricco di biodiversità.

«Questo intervento – dichiara l’assessora al Verde Federica Bosi – è di completamento a quelli già eseguiti per ripristinare le strutture danneggiate, oltre ai lavori per il rinnovo dell’edificio bar e la creazione dei nuovi uffici e dell’aula didattica, in corso di esecuzione. La volontà dell’Amministrazione è di continuare ad investire per conservare e valorizzare il Parco Naturale come polo di biodiversità e memoria storica naturalistica della nostra città e di renderlo sempre più bello a accogliente».

Le concessioni balneari sono state prorogate fino al settembre del 2027

Varato il decreto dal Governo. Previsti indennizzi pari al valore dei beni ammortizzabili e all’equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni

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Ombrelloni chiusi per lo “sciopero” dei balneari

Le concessioni balneari andranno a gara entro giugno 2027, quelle attualmente in corso invece saranno valide fino al settembre dello stesso anno. I concessionari che eventualmente subentreranno dopo le gare dovranno versare un indennizzo economico ai precedenti titolari.

Il Consiglio dei ministri ha varato il Dl Infrazioni, che contiene anche le tanto attese norme sulle concessioni demaniali che riguardano coste marittime, laghi e fiumi per finalità turistico-ricreative e sportive. Del testo di discute da mesi.

Le concessioni precedentemente erano state prorogate dall’esecutivo fino al 31 dicembre 2024, ma il Consiglio di Stato aveva valutato la proroga illegittima chiedendo di procedere subito con le gare.

La collaborazione tra Roma e Bruxelles, fa sapere Palazzo Chigi, ha consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l’opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari. L’Ue commenta tramite la portavoce per il Mercato interno, Johanna Bernsel: «La Commissione europea accoglie con favore la decisione dell’Italia sul caso delle concessioni balneari. Ciò fa seguito a scambi costruttivi attraverso i quali la Commissione e le autorità italiane hanno raggiunto un’intesa comune sul quadro legislativo della riforma alla luce del diritto dell’Ue, con una soluzione completa, aperta e non discriminatoria che copra tutte le concessioni da attuare entro i prossimi tre anni».

Le nuove concessioni avranno una durata da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, al fine di garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati. Il testo prevede anche l’assunzione di lavoratori impiegati nella precedente concessione, che ricevevano da tale attività la prevalente fonte di reddito per sè e per il proprio nucleo familiare.

Tra i punti centrali del provvedimento c’è l’indennizzo per il concessionario uscente a carico del subentrante e pari al valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati e all’equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni.

Tra i criteri di valutazione delle offerte, sarà considerato anche l’essere stato titolare, nei cinque anni precedenti, di una concessione balneare quale prevalente fonte di reddito per se’ e per il proprio nucleo familiare. (fonte Agi.it)

Del tema se ne parlerà questa sera (5 settembre) alle 20.45 alla festa dell’Unità di Ravenna in un dibattito con l’assessore al Turismo della Regione Andrea Corsini e i rappresentanti dei bagnini.

“La grande monnezza” tra arte e sostenibilità al Mulino Scodellino

Una mostra fotografica e uno spettacolo per riflettere sul rapporto tra uomo e ambiente

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Un’occasione per riflettere sulla relazione tra uomo e ambiente, unendo arte e sostenibilità: con queste premesse, il Mulino Scodellino di Castel Bolognese ospiterà “La Grande Monnezza – Creare Arte con i Rifiuti”, l’evento di domenica 8 settembre nato nell’ambito del progetto itinerante di Fiammetta Tour. L’iniziativa nasce per promuovere la scoperta e l’unione tra artisti del nord e del sud Italia, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sul tema del recupero dimostrando come anche i rifiuti possano celare una bellezza nascosta.

Si parte alle 15.30, con l’inaugurazione della mostra fotografica “L’Arte dall’Immondizia”, una raccolta degli scatti dell’artista lucano Rocco Scattino che immortalano i rifiuti con uno sguardo artistico e suggestivo. Alle 18.30 andrà invece in scena lo spettacolo “L’Isola di Plastica”: uno show che unisce canzoni, aneddoti, riflessioni e comicità sul tema dell’ambiente, curato da Giancarlo Gregori e Cabaret Social Coro. La performance sarà arricchita dalla partecipazione della Scuola di Danza Aritmondi e della fisarmonicista Loretta Davalle. Allo spettacolo seguirà una degustazioni di cibi tipici lucani.

 

Il miglior Burson del 2024 è della Tenuta Uccellina di Russi

La stessa azienda agricola ha vinto il premio promosso dalla pro loco per undici volte su venti

Uccellina Vincitori BursonIn occasione di “La piazza in tavola”, evento enogastronomico guidato dalla pro loco di Bagnacavallo con il supporto e il patrocinio del Comune andato in scena venerdì 30 e sabato 31 agosto in piazza della Libertà, è stato premiato il vincitore del concorso per il miglior Bursôn in commercio nell’anno 2024: Tenuta Uccellina di Russi. La cantina non è nuova a questi riconoscimenti visto che ha ormai collezionato undici dei venti cavalli d’argento con diamante nero, realizzati dall’orafo Paolo Ponzi come premio per le venti edizioni del concorso fin qui realizzate.

La Pro loco di Bagnacavallo, con il supporto e il patrocinio del Comune e il sostegno di Bcc Ravennate, Forlivese e Imolese, si è detta soddisfatta della riuscita della manifestazione, che ha visto coinvolti, oltre al Consorzio “Il Bagnacavallo”, la Parrocchia di San Michele e San Pietro, il Lions club Bagnacavallo, Amici di Neresheim, L’Incontro, Auser, Avis e “Bagnacavallo fa centro”.

Il sindaco Matteo Giacomoni ha apprezzato questa sinergia tra associazioni di volontariato, che ha definito «un “prodotto tipico” del territorio al pari del Bursôn, con lo scopo comune di valorizzare le nostre tipicità e i nostri beni culturali».

Perquisizioni tra giovanissimi nel Faentino: arrestato un minorenne per spaccio

In casa aveva diversi etti di hashish, un bilancino di precisione e un libro contabile per l’attività. Il ragazzo era già noto alle forze dell’ordine per reati analoghi

CC FAENZA

Continua la lotta allo spaccio da parte dei carabinieri di Faenza: nell’ultimo periodo, nel mirino delle forze dell’ordine anche gruppi di giovanissimi. Proprio oggi, mercoledì 4 settembre, le perquisizioni a casa di alcuni minorenni residenti tra Faenza e Modigliana hanno portato all’arresto di un giovane italiano, già noto per reati analoghi.

I militari della stazione Borgo Urbecco, affiancati dal Nucleo operativo e dalle unità cinofile di Bologna, hanno sorpreso il ragazzo in flagranza di reato mentre cercava di vendere una dose di hashish. Con sé aveva quasi sedici grammi della stessa sostanza.

A seguito dell’accaduto è stata perquisita anche l’abitazione del giovane, dove sono stati rinvenuti e sequestrati altri trecentoquindici grammi di hashish, un bilancino di precisione, un coltello da cucina con cui la sostanza veniva pesata e tagliata, oltre che un libro mastro con la contabilità dei profitti derivanti dall’attività di spaccio.

Lo spacciatore è stato arrestato e si trova ora al carcere minorile di Bologna in attesa del processo che valuterà l’accaduto sulla base dei numerosi precedenti specifici accumulati.

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