È stato inaugurato nei giorni scorsi il campo polifunzionale di “baskin” e pallacanestro nell’area all’aperto del palazzetto dello sport “Dino Bubani” di piazzale Pancrazi, a Faenza.
Si tratta di una novità che vuole rispondere alle esigenze di inclusione nello sport portata avanti dall’associazione sportiva dilettantistica Disabili assieme alla Nuova Co.G.I.Sport, che gestisce nella zona le piscine comunali, e in collaborazione col Faenza Basket Project, il palasport e il campo di pallacanestro all’aperto, oggetto di recente riqualificazione.

«La nostra è un’associazione di volontariato dove tutti si impegnano con spontaneità e passione – ha sottolineato Cinzia Amorino della Asd Disabili -. Michele Montevecchi fa parte della nostra famiglia ed ha messo a disposizione il suo tempo da libero professionista e ha progettato, sulla base delle idee che gli ho riportato, due canestri laterali all’altezza di metri 2,20: uno è fisso installato a terra con la sua fondazione e si può aprire e chiudere con una leggera pressione; l’altro in acciaio è collocato sul muro esterno del palasport ed è ugualmente innovativo, perché si aprirà e si chiuderà con un sistema alimentato con un pannello solare. È un anno che lavoriamo a questo progetto e finalmente siamo arrivati all’inaugurazione. Ha fatto un lavoro egregio, e a livello volontario, Cristiano Tarlazzi della C.S.T. che ha realizzato tutto nella sua officina sul progetto di Montevecchi, poi è arrivato con una gru per montare uno dei due canestri. Questo è il primo campo in Italia – ha precisato Amorino -: ha dei canestri fissi con questo adattamento, perché di canestri laterali da baskin ce ne sono in Friuli-Venezia Giulia e in Veneto, però non sono nati con questo sistema, ma sono nati con lo scopo di creare un campo da baskin all’interno di un campo all’aperto di una società sportiva. Qui invece il progetto parte in maniera diversa. Il concetto è: lo spazio è pubblico, lo sport è salute, lo sport è di tutti, il baskin è l’emblema di tutto questo».
Baskin significa “basket integrato”. È un nuovo sport pensato, studiato e realizzato affinché ragazzi normalmente abili e ragazzi diversamente abili possano giocare insieme nella stessa squadra (composta sia da maschi sia da femmine). Prende spunto dalla pallacanestro, della quale utilizza la struttura generale, ne mantiene gli obiettivi ma ne cambia le regole, adattandole ai vari tipi di disabilità presenti.