martedì
23 Settembre 2025

Lpr: «Al parco Teodorico serve manutenzione, ma il Comune ignora le segnalazioni»

Venanzio Patrini di Lista per Ravenna cita alcuni esempi di segnalazioni invitate tramite apposita procedura e rimaste inascoltate. Ora una interrogazione al sindaco

Ravenna Parco Teodorico Ph.condifesa RavennaIl parco pubblico Teodorico a Ravenna, in via delle Industrie attorno all’omonimo mausoleo dedicato al re degli Ostrogoti, presenta diverse situazioni di incuria che richiedono manutenzione, ma le segnalazioni al Comune fatte tramite la procedura prevista non sembrano dare riscontri. È la lamentela esposta da Venanzio Patrini, esponente di Lista per Ravenna, formazione di opposizione rappresentata in municipio da Alvaro Ancisi.

«Le nostre segnalazioni di interventi necessari, rivolte alla società Comuni-Chiamo, attraverso cui, dietro pagamento, “i Comuni aderenti offrono servizi utili e semplici alla cittadinanza, riducendo burocrazia e tempi di gestione”, come si legge su internet, sono assolutamente inutili».

Patrini cita alcuni episodi:

  • La segnalazione A33BD del 17 dicembre 2023 ha esposto come, nello stradello ciclopedonale dietro l’Agenzia del turismo, le piante della siepe occupino larga parte dello stradello, coprendo i pali dell’illuminazione. Di sera lo stradello non viene utilizzato perché molto buio. Sono anni che non viene fatta la potatura della siepe. Questa segnalazione è ancora sospesa, senza risposta né interventi.
  • La segnalazione AA510 del 4 aprile 2024 ha mostrato, con tre foto allegate, come nei primi giorni di marzo una ditta abbia eseguito dei carotaggi sulla strada ciclo-pedonale che fiancheggia il parco Teodorico in parallelo con via Pomposa, innestandosi in via Chiavica Romea, effettuando ripristini indecorosi o inesistenti (vedi avvallamento di circa 10 centimetri). Anche questa segnalazione è ancora sospesa, senza risposta né interventi.
  • Le segnalazioni A7D63 del 1° marzo,  AD972 del 14 maggio e AFAE3 del 6 giugno 2024 hanno mostrato con foto come la cartellonistica che disciplina il corretto accesso dei cani sia ovunque illeggibile, provocando stordimento e complicandone l’osservanza, specie da parte dei turisti. Segnalazioni chiuse tutte senza nessuna comunicazione.
  • Aggiungo che diversi ragazzi accedono al parco con monopattini elettrici ad andatura notevolmente superiore alla velocità massima consentita dal Decreto Infrastrutture in queste zone, che è di 6 km/h,, sollevando perciò dei polveroni, oltre a rischi per la circolazione dei pedoni.

Data l’impossibilità di confrontarsi con gli uffici presposti, Lista per Ravenna chiederà risposta a quanto sopra con un’interrogazione al sindaco.

Trovata una cavità sotto all’asfalto, forse una tana: chiuso un ponte a Cotignola

Vietato il transito sul ponte della Sp90 che scavalca l’autostrada tra Barbiano e la Chiusaccia. Lavori di ripristino dal 2 settembre

Ponte Sp90 CotignolaIl ponte della strada provinciale 90 San Giovanni che scavalca l’autostrada A14 Bis a Cotignola, tra Barbiano e la Chiusaccia, è chiuso al traffico dal pomeriggio di oggi, 31 agosto, in via precauzionale dopo il rinvenimento di una cavità trasversale (probabilmente una tana) sotto del manto stradale. Il Comuen di Cotignola fa sapere che da lunedì 2 settembre partiranno i lavori di studio e ripristino del danno rilevato. La Provincia ha disposto la chiusura segnalata con apposita cartellonistica, consentendo al contempo ai residenti e alle attività agricole di accedere alle proprie pertinenze.

La Consar apre la campagna abbonamenti: 13 gare in casa, si parte da 135 euro

Dal 2 settembre solo online, dal 16 settembre anche al botteghino del Pala Costa

Riccardo Goi1Dal 2 settembre si apre la campagna abbonamenti della Consar per le 13 partite casalinghe di regular season del campionato di serie A2 di pallavolo. Per le prime due settimane la vendita sarà solo online sul sito della società e poi dal 16 settembre al 4 ottobre si affiancherà quella diretta, al botteghino del Pala Costa aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17  alle 19.30. Chi acquista un abbonamento online, dovrà  ritirare la tessera allo sportello accrediti della biglietteria alla prima partita di campionato, presentando la ricevuta dell’acquisto stampata. Previste convenzioni per tutti. Per gli abbonati della passata stagione il diritto di prelazione va esercitato entro il 20 settembre. “With us, ready to play” è il motto della campagna abbonamenti.

Sono sei le tipologie di abbonamento previste per questa stagione agonistica dalla società.

Vip, nel settore B della Tribuna Est: 250 euro, comprensivi di ingresso all’hospitality e di parcheggio interno.
Gradinata: 160 euro, con posto a scelta in Tribuna Est o Ovest.
Rvs e accompagnatori di Carta bianca: 135 euro. Riservato agli associati del club di tifosi organizzati e agli accompagnatori dei titolari del Carta bianca, con posto in Tribuna Ovest.
L’abbonamento Young costa 100 euro, dedicato ai ragazzi dai 13 ai 18 anni. L’abbonamento dà diritto a un posto in Tribuna Ovest.
L’abbonamento Studenti, anch’esso al costo di 100 euro, si rivolge agli universitari, per un posto in Gradinata o Tribuna Ovest, esibendo il badge universitario.
L’abbonamento Kids, del costo di 50 euro, è per i bambini dai 6 ai 12 anni, per un posto in Gradinata o nelle due Tribune.

Per ogni informazione ulteriore, anche relativamente alle convenzioni previste, si rimanda al sito www.portoroburcosta2030.it oppure alla segreteria del club telefonando allo 0544-469216.

Depositate in municipio duemila firme per salvare i pini di Lido di Savio

Iniziativa di un gruppo di cittadini per tutelare gli alberi destinati all’abbattimento per la riqualificazione di viale Romagna nel progetto del Parco Marittimo. La petizione verrà discussa in commissione consiliare

2024 08 25 VialeRomagnaLido Savio Ph Sonia PiatesiIl gruppo di cittadini che ha lanciato una petizione per la tutela dall’abbattimento dei pini in viale Romagna a Lido di Savio ha depositato in municipio stamani, 31 agosto, quasi duemila firme raccolte in un mese. I promotori fanno sapere che le firme di residenti nel comune di Ravenna sono 631 (350 quelle necessarie per la discussione in commissione consiliare) e quasi 1.300 quelle di proprietari di seconde case e di esercizi commerciali e di moltissimi turisti tra cui anche alcuni tedeschi e inglesi. Molti coloro che hanno voluto lasciare uno scritto autografo per esprimere il loro sdegno; altri hanno messo in conto di cambiare località per le prossime vacanze se gli abbattimenti avranno luogo.

Lido Savio Pini Da Abbattere E Nuovo Filare Singolo Ph MGuagliumiI sostenitori della protesta pro pini affermano che non esistono motivi per gli abbattimenti: «Non esiste alcuna perizia che attesti pericolosità o malattie degli alberi, né, se mai fosse questo un giustificativo, vi è particolare degrado nella strada e nei marciapiedi».

Gli abbattimenti rientrano nei lavori nell’ambito dell’ambizioso progetto denominato Parco Marittimo che sta cambiando l’arredo urbanistico e la fruibilità dei nove lidi ravennati (17 milioni di euro il costo totale tra fondi Pnrr e risorse del Comune). Una porzione del progetto a Lido di Savio è già stata realizzata in primavera con circa 15 pini abbattuti prima dello stop dovuto alla stagione balneare: «Quel tratto di viale Romagna ora somiglia ad un forno squallido e assolato. Si è poi appreso, dagli atti messi a disposizione dal consigliere comunale di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi, che il legname ricavato dai lavori finora eseguiti per il quarto stralcio del Parco Marittimo è divenuto materiale da ardere tramite una ditta coinvolta in un’indagine per presunta truffa emersa ad inizio agosto nell’ambito del settore delle energie da combustione di legname, o biomasse che dir si voglia».

È in corso anche un’altra petizione di natura simile: i pini da tutelare, in questo caso sono quelli di via Maggiore, viale principale di accesso a Ravenna.

Sbarcati 170 migranti, tra loro una dottoressa: «Respinti tutti i visti richiesti»

Concluse le operazioni della nave di Emergency (14esimo sbarco a Ravenna in venti mesi). Tre naufraghi portati in ospedale per accertamenti

WhatsApp Image 2024 08 31 At 16.11.50 (1)Si sono concluse alle 14 di oggi, sabato 31 agosto, nel porto di Ravenna le operazioni di sbarco dei 170 naufraghi a bordo della nave Life Support della ong Emergency, soccorsi in cinque diversi interventi nelle acque internazionali libiche e maltesi, nel Mediterraneo Centrale. Il viaggio verso Ravenna, assegnata come porto sicuro dalle autorità italiane, ha richiesto quattro giorni di navigazione. È il 14esimo sbarco (il quarto per la Life Support) in venti mesi, in totale a Ravenna sono giunti finora 1.470 migranti.

I 170 naufraghi (di cui due donne, nove minori che viaggiano soli e due accompagnati) provengono da Bangladesh, Egitto, Eritrea, Nigeria, Siria, Palestina, Pakistan e Sud Sudan. Paesi segnati da conflitti interni, instabilità politica ed economica, insicurezza alimentare.

Non ci sono state criticità sanitarie urgenti riscontrate dai medici dell’Usmaf saliti a bordo prima di avviare le operazioni di sbarco, per cui i migranti sono stati trasferiti dalla banchina di Fabbrica Vecchia a Marina di Ravenna al Centro di medicina e prevenzione dell’Ausl (Cmp) in via Fiume Montone abbandonato. Le visite sanitarie e gli adempimenti di polizia e dei servizi sociali del Comune andranno avanti per tutto il pomeriggio. Un minore e due adulti sono stati trasportati in ospedale per maggiori accertamenti.

Al termine delle operazioni, i minori non accompagnati saranno portati dalla Croce Rossa a Bologna, gli altri in pullman nel Lazio, Abruzzo e Marche. «Sono grato a quanti si stanno adoperando per fornire un’accoglienza dignitosa a queste persone, secondo uno schema organizzativo ormai collaudato in grado di far fronte anche ad aspetti logistici nuovi», ha dichiarato il prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa.

In tutto sono state 260 le persone soccorse in meno di 24 ore in questa missione, ma durante la navigazione in accordo con le autorità sono stati eseguiti una evacuazione medica urgente per due pazienti in condizioni serie e il trasbordo di altre 88 persone al largo di Lampedusa. Al momento degli interventi di soccorso, i naufraghi si trovavano su piccole imbarcazioni, inadatte ad affrontare la traversata del Mediterraneo e senza dispositivi di sicurezza.

«Questa lunga navigazione verso il porto di sbarco ha messo duramente alla prova i naufraghi, sia dal punto di vista della salute fisica che mentale – spiega Miriam Bouteraa, mediatrice culturale a bordo della Life Support -. Una giovane pneumologa siriana ci ha raccontato di aver provato invano a raggiungere l’Europa tramite delle vie sicure e legali: ha chiesto un visto a diversi Stati europei, ma le è sempre stato negato. Per diversi anni ha lavorato come pneumologa in Siria e in Libano, ma con il deteriorarsi delle condizioni politiche ed economiche in entrambi i Paesi non è stato più possibile. Non avendo più alcuna prospettiva, ha deciso di attraversare il Mediterraneo passando dalla Libia. Dove non consiglierebbe a nessuno un soggiorno, perché la Libia non è un Paese sicuro ed è un luogo dove i diritti umani non vengono rispettati. Ora che è arrivata in Europa sogna di fare il suo lavoro in Germania».

Un comunicato stampa di Emergency riporta alcune testimonianze dirette di naufraghi, raccolte dal personale della ong: «Vengo da Aleppo, nel nord della Siria, che è stata una regione particolarmente colpita dagli attacchi dell’Isis nel 2014, quello stesso anno con la mia famiglia ci siamo rifugiati in Libano – dice un naufrago a bordo –. Dopo 9 anni in Libano ho deciso di partire per l’Europa con mio fratello più piccolo. In Libia abbiamo passato un anno terribile: la prima volta che abbiamo provato ad attraversare il Mediterraneo le milizie libiche ci hanno fermato dopo poche ore di navigazione, ci hanno riportati indietro e rinchiusi in prigione dove ci hanno torturato per estorcerci soldi. Nostro padre ci ha messo alcuni mesi per raccogliere i 2 mila dollari a testa necessari per liberarci e siccome le guardie organizzavano anche le partenze per l’Europa, aggiungendo altri soldi è riuscito a garantirci un secondo tentativo di traversata. Ma a condizione che io e mio fratello fossimo su due barche diverse, per aumentare le possibilità che almeno uno dei due arrivasse in Europa. Grazie a voi ce l’ho fatta, ora spero di riuscire a raggiungere mio fratello maggiore in Olanda, ma soprattutto spero che anche mio fratello minore riesca ad approdare in Europa».

Un ragazzo egiziano tra i naufraghi a bordo racconta la sua testimonianza: «Vengo dal Cairo, in Egitto, ho lasciato il mio paese da oltre 6 mesi per provare a raggiungere mio nonno che lavora in Italia. Ho due figli di 5 e 3 anni, che vivono insieme a mia moglie e alla mia famiglia. Negli ultimi anni il valore della sterlina egiziana è calato moltissimo e adesso è difficile anche comprare da mangiare, dopo anni di difficoltà ho capito me ne dovevo andare. Dall’Egitto insieme a mio cugino siamo andati in Libia circa 6 mesi fa e abbiamo aspettato di ricevere dei soldi dalle nostre famiglie prima di poter tentare il viaggio per attraversare il Mediterraneo. Una settimana fa abbiamo raggiunto la cifra necessaria e siamo riusciti a partire. La Libia è un paese molto pericoloso, la violenza è usata come mezzo per risolvere qualsiasi disputa, è normale sentire delle sparatorie per strada e se non fai quello che ti dicono i libici, rischi di venire ucciso per delle piccolezze. Per fortuna adesso siamo al sicuro, spero di poter raggiungere mio nonno e di far arrivare in maniera sicura la mia famiglia una volta che avrò la residenza e un lavoro».

Con lo sbarco di oggi a Ravenna la Life Support, che è attiva con missioni Sar dal dicembre 2022, conclude la sua 24esima missione. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, il Mediterraneo centrale è una delle rotte più letali al mondo, dove solo dall’inizio dell’anno al 24 agosto si contano 434 morti e 611 dispersi. È proprio su questa rotta che la nave di Emergency ha sinora soccorso un totale di 2.222 persone.

Un’indagine per rapina porta a un sequestro di due kg di droga, valore 180mila euro

Arrestati due trentenni: hashish e cocaina nascosti tra un casolare abbandonato e l’abitazione di uno dei due, insieme a 38mila euro in contanti

IMG 4841 1Un’indagine dei carabinieri su una rapina è diventata un’operazione antidroga che il 27 agosto si è conclusa con il sequestro di quasi due chili di sostanze stupefacenti tra hashish e cocaina (per un valore di circa 180mila euro) e 38mila euro in contanti. In manette due trentenni tunisini che erano stati denunciati per rapina da un ventisettenne albanese e ora devono rispondere di traffico di droga.

IMG 4837 1La droga è stata ritrovata in due luoghi: un casolare abbandonato a Villanova di Ravenna e un’abitazione di Godo dove risiedeva uno degli arrestati. In tutto c’erano tredici panetti di hashish da un etto e oltre un chilo di cocaina, tutto già suddiviso in sacchetti e buste, pronto il mercato. Ritrovate inoltre macchine per il sottovuoto e bilance di precisione.

Come detto, l’attività dell’Arma è nata da una denuncia per rapina. Il 27enne albanese, già noto alle forze dell’ordine, si è rivolto di sua iniziativa ai carabinieri nei giorni precedenti e ha raccontato quanto accaduto qualche sera prima mentre si trovava nel parcheggio antistante un bar nel Ravennate. I due nordafricani lo avrebbero prelevato con la forza, trascinato fuori dall’abitacolo e picchiato violentemente.

Nei giorni successivi al fatto i carabinieri intercettavano i due nordafricani a bordo di autovettura nei pressi di un edificio in una zona campestre di Villanova. Dopo essersi fermati, i due sono scesi e sono stati bloccati dai militari. All’interno dell’auto e nel marsupio di uno dei due, alcune confezioni di cocaina, già pronta per la cessione e alcune migliaia di euro, in banconote di piccolo e medio taglio. Poi il resto del ritrovamento.

Regionali: Ugolini rinvia il confronto pubblico, Legacoop stupita per le modalità

Dibattito in programma il 19 settembre a Cesena, data e luogo concordati da tempo

Elena UgoliniLa candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, Elena Ugolini, ha deciso di rinviare il confronto pubblico con Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e candidato del centrosinistra, organizzato da Legacoop per giovedì 19 settembre a Cesena davanti al pubblico dei cooperatori.

Gli organizzatori affermano di aver appreso la volontà del rinvio dalla stampa: «La decisione è stata comunicata dallo staff di Ugolini non a noi, ma attraverso gli organi di informazione, con giustificazioni che è difficile non ritenere pretestuose, specie considerando l’impegno messo in campo in pieno periodo estivo. Rimaniamo in attesa di una nuova data utile, che lo staff di Ugolini dovrà concordare con quello di De Pascale nel più breve tempo possibile. Resta inalterato lo stupore per la modalità con cui siamo stati informati».

La macchina organizzativa è stata avviata ad agosto sulla base di accordi scritti (e, peraltro, la stessa data del confronto è stata individuata prima di tutto dallo staff di Ugolini). «È evidente che ci sono difficoltà di cui non siamo a conoscenza nella gestione dell’agenda della candidata. Ci auguriamo che la responsabilità di questa brutta pagina di relazioni politiche non venga scaricata sulla inesperienza di qualche comunicatore, come abbiamo visto fare più volte da autorevoli esponenti di governo».

Legacoop ha deciso di non cancellare l’iniziativa «solo per il senso di responsabilità che nutriamo nei confronti di questo territorio e per la rilevanza dei temi su cui le imprese cooperative romagnole aderenti a Legacoop, intendono interrogare i candidati».

Legacoop ha coinvolto nella fase preparatoria dell’evento i propri dirigenti, in rappresentanza dei 328.000 romagnoli, soci delle 380 cooperative, predisponendo un corposo documento che indica i temi sui quali i cooperatori continueranno a chiedere risposte sui temi principali per lo sviluppo regionale: i nuovi assetti istituzionali, a partire dalla Provincia unica; la ripartenza dopo l’alluvione e i ritardi del governo centrale; il futuro della sanità e la sua capacità di anticipare i nuovi bisogni visti i cambiamenti demografici in atto; il sistema dei trasporti, con le sue criticità e le sue opportunità, tra le quali quelle offerte dal porto di Ravenna e da una riorganizzazione del sistema aeroportuale regionale; il nuovo assetto idrogeologico del territorio; cambiamento climatico; costo del lavoro; Bolkestein e molto altro ancora.

Infortuni sul lavoro in crescita in provincia di Ravenna nel primo semestre 2024

I dati diffusi dal sindacato Cisl mostrano un aumento del 6,43 percento rispetto allo stesso periodo del 2023: la percentuale peggiore della Romagna. E la media regionale è in calo

Industria Metalmeccanica Carpenteria Saldatura 1Nel primo semestre del 2024 nelle tre province della Romagna si è registrato un incremento degli infortuni sul lavoro.

Ravenna risulta la provincia più preoccupante con un notevole aumento del 6,43 percento nel numero di infortuni, passati da 3.297 a 3.509, onostante il numero degli incidenti mortali sia rimasto stabile a 3.

Anche Rimini ha evidenziato un notevole incremento: gli infortuni sono cresciuti del 4,07 percento, passando da 2.407 a 2.505. Ancora più grave, il numero degli incidenti mortali è salito da 2 a 5.

Forlì-Cesena ha registrato 3.410 infortuni denunciati, con un incremento dell’1,40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli incidenti mortali sono aumentati da 3 a 4.

Nel periodo gennaio-giugno 2024, l’Emilia-Romagna ha registrato un totale di 38.466 infortuni sul lavoro con un lieve calo del 0,31 percento dello stesso periodo del 2023, mentre gli incidenti mortali hanno avuto un incremento del 38 percento, da 34 a 47.

Sono dati diffusi dal sindacato Cisl: «Evidenziano un chiaro bisogno di migliorare le pratiche di sicurezza sul lavoro nelle province romagnole – commenta il segretario generale della Cisl Romagna, Francesco Marinelli -. L’aumento degli infortuni e dei casi mortali non può essere visto come un problema isolato, ma come una sfida sistemica che richiede un impegno collettivo».

Secondo il sindacalista uno degli aspetti su cui puntare è la formazione continua dei lavoratori e l’addestramento specifico: «Non possiamo permetterci di sottovalutare l’importanza di un’adeguata preparazione. La formazione non deve essere vista come un obbligo burocratico, ma come un vero e proprio investimento nella prevenzione. I lavoratori devono essere costantemente aggiornati sulle procedure di sicurezza e sulle tecniche di gestione dei rischi, in modo da poter affrontare ogni situazione con competenza e consapevolezza».

E poi le aziende: «Hanno un ruolo di primaria importanza nella prevenzione degli infortuni sul lavoro. Investire in formazione, fornire attrezzature di sicurezza adeguate e promuovere una cultura della prevenzione sono azioni indispensabili per garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre. La valutazione dei rischi, la manutenzione regolare delle attrezzature e l’organizzazione del lavoro in modo da minimizzare l’esposizione ai pericoli sono altrettanto cruciali».

Donati, «asfaltato» da De Pascale nel 2021: «Ha usato la città per la carriera»

Gli otto anni da sindaco valutati dall’albergatore che si candidò con la lista civica Viva Ravenna, sostenuto da Fdi e Lega, e fu sconfitto al primo turno. Sul turismo: «La tassa di soggiorno frutta 2 milioni all’anno, andrebbero spesi bene»

Donati

Dopo il risultato delle elezioni comunali del 2021, il candidato del centrodestra Filippo Donati riconobbe la vittoria di Michele de Pascale al primo turno con una battuta che al tempo stesso univa autoironia e una frecciata al vincitore: «Sono l’unica cosa che De Pascale ha asfaltato negli ultimi cinque anni».

Il 63enne albergatore di Ravenna è poi entrato in consiglio comunale tra i banchi dell’opposizione con la lista civica Viva Ravenna. Il bilancio personale è a metà: «È stato positivo essere dentro alla macchina organizzativa e conoscere tanti dipendenti pubblici che hanno a cuore il loro lavoro e la loro città. Ma è davvero avvilente vedere una maggioranza che deve bocciare qualunque proposta venga dall’opposizione perché ha i numeri per farlo e solo perché non vuole riconoscere nulla all’altra parte politica. È l’arroganza di sentirsi migliori degli altri. Così come non è stato bello vedere conoscenti dell’area politica di centrosinistra che hanno cambiato modo di trattarmi perché mi ero candidato».

La pagella di De Pascale è piena di insufficienze, secondo Donati: «Mi è sembrato un sindaco in attesa di qualcosa di nuovo sin dal principio, come se avesse messo in conto di mollare in caso si presentasse un’occasione per fare carriera. La prima buona è stata la Regione e non ha avuto incertezze, anche se l’avevamo sentito dichiarare che pensava solo a fare il sindaco. Io non avrei lasciato a metà del mandato: c’è chi si mette al servizio di una città e chi usa la città per il proprio servizio».

Donati osserva gli ultimi tre anni in cui è stato a Palazzo Merlato e li somma ai cinque precedenti e l’opinione è netta: «De Pascale ci ha abituato a inaugurare cantieri e non opere finite, lascia una città con tanti lavori incompiuti con ritardi clamorosi e per i pochi finiti mi chiedo se siano consapevoli di quanti costi di manutenzione richiederanno in futuro. Penso al Parco Marittimo e alla passerella sulla banchina in darsena. E già ora non vedo grande puntualità nella cura degli spazi pubblici».

Il turismo è il pane quotidiano per Donati da tutta la vita ed è quello il settore in cui vede le maggiori criticità dell’operato del sindaco uscente: «Qual è il piano strategico di questa amministrazione per la gestione turistica? Mi riferisco soprattutto ai lidi. Ci avevano annunciato che volevano dare a ognuno una sua identità per i diversi segmenti del mercato, ma non vedo nulla di questo. Dovevano mettere in rete le pro loco e non è successo. Questa amministrazione ha navigato a vista sul turismo, per questo non li considero responsabili quando i dati sono in calo, ma nemmeno è merito loro quando crescono: semplicemente le cose capitano e la giunta le prende come vengono senza una progettualità».

A proposito di lidi, Donati ne cita tre: «Casal Borsetti è stata completamente dimenticata, Marina di Ravenna ha palese bisogno di un rilancio e Porto Corsini per i prossimi anni avrà il boom delle crociere ma non è stato pensato e progettato un piano per la logistica di merci e persone in una località che già ora soffre quei flussi. Con il paradosso che molti crocieristi sbarcano a terra e non trovano offerte per la mobilità».

Eppure si potrebbero imbastire piani con entrate garantite: «Dalla tassa di soggiorno arrivano circa due milioni di entrate per il Comune ogni anno. Significa un totale di quasi 16 milioni nell’era De Pascale. Mi sembrano un’entrata importante che poteva sostenere il finanziamento di un piano di investimento. E invece come sono stati spesi questi soldi concretamente?».

Come sarebbe stata la Ravenna con Donati sindaco? «Avrei messo più attenzione nella tutela delle reti commerciali, in centro e in periferia. I piccoli negozietti sono presidi di civiltà che vanno aiutati».

Torna la “Settimana dello Studente”: sconti del 10 percento su zaini e quaderni

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Per il decimo anno consecutivo, il sindacato Cartolibrai Confcommercio della provincia di Ravenna organizza e promuove la “Settimana dello Studente”. Dieci giorni di sconti per acquistare zaini, astucci, diari, penne, colori, quaderni e tutto l’occorrente per la scuola (esclusi i libri di testo): in 11 cartolibrerie della provincia di Ravenna è possibile usufruire di uno sconto del 10% sul prezzo di vendita.

Gli sconti saranno attivi da lunedì 2 a mercoledì 11 settembre.

Di seguito le cartolibrerie della provincia che hanno aderito all’iniziativa:

Faenza: La Nuova Gaudenzi (Corso Garibaldi 71/B-73/A – Tel. 0546.22506) – Sorelle Resta (Corso Mazzini 12 – Tel. 0546.21167);

Brisighella: La Pergamena (Via Maglioni 21 – Tel. 0546 81313) – Wonderland (Via Roma 25 – Tel. 393.5557762);

Lugo: Acal (via Acquacalda 58 – Tel. 0545 24325); Prisma srl – Affiliato Buffetti (via Foro Boario 33/35/37 – Tel. 0545 216510);

Ravenna: Cartoscuola Smile (Via Bonifica 28/a – Porto Fuori Tel. 366.4292218) – De.Ca.Ra. (via Bassano del Grappa 41/a – Tel. 0544 405009); La Politecnica (via Corrado Ricci 13 – Tel. 0544 32364); Mancini e Co. (via Faentina 28 – Tel. 0544 500616); Punto Ufficio (via Gradenigo 2 – Tel. 0544 423345).

Faceva acconciature in spiaggia ai bagnanti: multa da mille euro

IMG Allegato A Nota Stampa Del 30 Agosto

Una donna è stata sorpresa dagli agenti della polizia locale a effettuare acconciature ai bagnanti, questa mattina (30 agosto) a Lido di Savio. Per questo la 52enne, senegalese, è stata multata per abusivismo commerciale, per un importo pari a mille euro. Il materiale in suo possesso è stato sequestrato dai vigili.

Esce di strada in auto e poi si scaglia contro i carabinieri: arrestato un 21enne

Il giovane deve rispondere di resistenza e lesioni

Carabinieri Notturna

Ancora un arresto notturno a Milano Marittima. A finire in manette è stato un altro giovane, classe 2003, che deve rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

Il fatto risale alla notte tra martedì e mercoledì, quando, attorno alle 2, il 21enne ha perso il controllo della propria auto andando a schiantarsi contro una recinzione. In quel momento una pattuglia dei carabinieri stava transitando nelle vicinanze e i militari si sono fermati per chiedere le generalità al ragazzo e sottoporlo al test dell’etilometro. Il 21enne ha invece reagito scagliando contro i carabinieri, anche una volta portato in caserma (un militare ha riportato lievi lesioni).

Oggi (venerdì 31 agosto) la convalida dell’arresto in tribunale: il giovane è stato poi liberato e sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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