Nuovo terminal e un parco verde di 12 ettari: 60 milioni di euro per le crociere

Pubblico e privati insieme per riqualificare l’area all’imboccatura del porto di Ravenna. Potrebbe essere tutto pronto nel 2024: obiettivo 300mila passeggeri all’anno (nel 2019 sono stati 17mila)

Croc5

Un rendering con la veduta aerea dell’avamporto di Porto Corsini: parco verde e stazione marittima per le crociere

A dieci anni dall’inaugurazione della stazione marittima per le crociere in una struttura prefabbricata a Porto Corsini, l’Autorità portuale di Ravenna presenta un progetto del valore di circa sessanta milioni di euro (coperti in parte dal pubblico e in parte da privati) per la completa riqualificazione del terminal passeggeri e dell’area che lo separa dal paese dove realizzare un parco verde. In totale 18 ettari. Potrebbe essere tutto pronto nel 2024: dopo alcuni anni per arrivare a regime, l’obiettivo dichiarato è di 300mila passeggeri annui. Cioè il doppio del record storico registrato nel 2011. L’ultimo anno senza Covid, il 2019, vide lo sbarco di 17mila persone.

A fine 2021 scade la concessione del terminal ai turchi della Global Ports. Il prossimo 16 luglio si chiude il bando di Ap per la successiva assegnazione della gestione (imbarco, sbarco e servizi a terra) per 35 anni a partire dal 2022. Al privato che si aggiudicherà la nuova concessione, valutata circa 220 milioni di euro, spetterà la realizzazione della nuova stazione. Si tratta infatti di un project financing: il privato esegue le opere a sue spese su area demaniale e poi ne ottiene la gestione per un periodo sufficiente a rientrare dell’investimento. A conclusione della concessione la disponibilità degli immobili torna al pubblico (in questo caso Ap) che deciderà liberamente come proseguire la gestione. La realizzazione della sola stazione costerà circa 26 milioni di euro (6 da Ap e il resto dal privato che vincerà il bando).

Avranno invece percorsi autonomi e paralleli le altre due parti del grande progetto. Il parco verde su dodici ettari costerà sei milioni e lo realizzerà Ap. Gli altri circa trenta milioni serviranno per un impianto di elettrificazione delle banchine che alimenti le navi attraccate consentendo lo spegnimento dei motori e quindi la riduzione di emissioni inquinanti a ridosso di Porto Corsini. Ancora da definire i contorni: sarà fatto in project financing solo se non rientrerà nelle opere coperte dal Recovery Fund.

Ap e il Comune da tempo ambiscono a riqualificare quella parte della costa, considerando il turismo delle crociere come qualcosa che può avere ricadute sul territorio. Al bando si arriva perché Royal Caribbean (Rlc) ha presentato una proposta di project financing. Dopo le valutazioni dell’ente pubblico, è stata formalizzata la gara. Royal Caribbean potrà partecipare come chiunque altro e avrà il diritto di prelazione qualora vincesse una alternativa ritenuta migliore.

Punto forte dell’offerta Rlc è la scelta del colosso delle crociere di fare di Ravenna il suo home port. Fuori dal gergo tecnico, significa che Porto Corsini non sarà più solo una tappa di transito ma sarà lo scalo da cui le navi partiranno e arriveranno. In soldoni significa che aumenteranno le possibilità che i passeggeri soggiornino sul territorio prima o dopo la crociera. E se Rlc avrà a Ravenna il suo home port, diventa facile pensare che non trascurerà questo scalo nelle sue rotte. Una curiosità: dieci anni fa furono due navi proprio della Royal a inaugurare il terminal.

 

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