lunedì
21 Luglio 2025

Partirà a breve il cantiere per raddoppiare la piscina comunale di Ravenna

Investimento da 22 milioni di euro in project financing. Sarà pronta nel 2026, ma resterà sempre aperta

piscina comunale ravenna esternoCon il parere favorevole rilasciato il 20 febbraio scorso dalla conferenza dei servizi – in buona sostanza il tavolo di incontro tra istituzioni per la valutazione degli interventi proposti da privati – ci sono tutti i requisiti necessari per l’apertura del cantiere: si può costruire la nuova piscina comunale di Ravenna.

La partenza dei lavori è attesa entro poche settimane, forse giorni, e il completamento entro marzo 2026. A quel punto saranno passati otto anni dal primo parere favorevole espresso dalla giunta comunale al progetto presentato dal consorzio Arco Lavori di Ravenna. Sarà una sostituzione dell’impianto esistente da mezzo secolo in via Falconieri con un ampliamento massiccio degli spazi acqua (quasi il doppio) e l’inserimento di un’area palestra e un locale di ristorazione. Nei due anni di cantiere non verrà mai chiusa la fruibilità al pubblico.

In totale costerà 22 milioni di euro (Iva inclusa): poco meno di 7 verranno dallo Stato, il resto li metterà Arco facendo ricorso al modello del project financing. In sintesi: il privato sostiene i costi (o una loro parte) dell’opera di interesse pubblico mantenendola in concessione per un lasso di tempo (in questo caso 25 anni) in modo da rientrare dei costi. Alla fine della concessione l’opera sarà di proprietà del Comune (che versa già al gestore attuale, e continuerà a farlo, un contributo annuale di circa 600mila euro) e a quel punto il Comune potrà disporne la concessione a un altro gestore.

piscina comunale ravenna

Sui 7 milioni di finanziamento dalle casse pubbliche va fatta una precisazione. In un primo momento sarebbero venuti dal Comune. Poi Palazzo Merlato ha intercettato un bando del Pnrr. Nella versione finale non saranno nemmeno fondi Pnrr, quindi connessi ai paletti fissati dall’Unione europea, ma verranno dallo Stato italiano per sostituire quelli Ue. Di recente infatti il governo Meloni ha stralciato l’opera da quelle sotto il cappello europeo ma ha garantito di stanziare la cifra equivalente. «E così è stato – riconosce il sindaco Michele de Pascale –. Ci siamo fidati della promessa del ministro Fitto ed è stata mantenuta. I soldi sono già in un decreto che ora deve essere convertito in legge». Il Pnrr imponeva il raggiungimento del 30 percento del cantiere entro settembre. «Non sappiamo ancora se questo paletto resta valido ora che i soldi sono del Governo. Noi andremo avanti come se fosse così».

Emiliano Battistini, direttore generale di Arco Lavori, conferma che ci sono i margini per farcela: «Ce la metteremo tutta». La struttura conterrà una vasca da dieci corsie e 50 metri di lunghezza (oggi le corsie sono otto), requisito necessario per ospitare le gare di livello mondiale. Non a caso quel tipo di vasca è chiamato “olimpionica”. E sarà la seconda piscina in Italia, dopo quella di Milano, a essere alimentata solo da fonti di energia rinnovabile. Quest’ultima caratteristica non era prevista nella prima versione del progetto datata 2018. È stata introdotta in seguito per rispettare i requisiti richiesti per beneficiare dei contributi Pnrr. «L’idea progettuale iniziale risale a più di sei anni fa – dice Battistini –, era un’altra epoca ed era normale concepire un impianto che andasse anche a gas. Diciamo che questa è come un’auto elettrica: oggi vengono vendute a un prezzo superiore alle altre ma sono il futuro».

Se la piscina sarà green e i soldi verranno dallo Stato e non dal Comune, in un certo senso va ringraziato il ritardo iniziale dell’amministrazione locale. Il progetto accolto dalla giunta nel 2018 non è andato avanti così com’era: il Comune decise di assecondare le lamentele delle società sportive che puntarono i piedi di fronte alla chiusura di almeno sei mesi per lavori e per avere un ampliamento delle vasche. Il Comune acquistò così un lotto di terreno tra viale Alberti e l’edificio attuale in modo da ingrandire la struttura e di riuscire a fare tutta l’opera alternando le zone di intervento così da non interrompere mai la funzionalità. «Avremmo potuto ignorare le rimostranze del mondo agonistico – ammette il primo cittadino – e di solito i sindaci vengono accusati di agire con arroganza senza ascoltare i cittadini. In questo caso mi sento di dire che le loro segnalazioni ci convinsero: con un aumento limitato dei costi si poteva dare a Ravenna una struttura di portata internazionale con un orizzonte di almeno trent’anni. La richiesta ad Arco di rivedere il progetto ha allungato i tempi e ha fatto sì che nel frattempo arrivasse l’opportunità del Pnrr. A quel punto sarebbe stato poco saggio non cogliere l’occasione». Insomma, secondo il sindaco si è evitato quello che giudica un paradosso: «Se avessimo ignorato le società sportive e dato l’ok entro l’inizio del 2020, cioè prima del Covid che ha portato il Pnrr, il Comune avrebbe speso sei milioni di euro e ora avremmo sì già la piscina finita ma sarebbe stato un impianto solo per nuotatori comuni».

Al Rasi fino ad aprile gli spettacoli della non-scuola

Ecco il calendario e tutti i nomi dei protagonisti dei laboratori delle Albe

Anche quest’anno la non-scuola, esperienza di laboratorio teatrale che le Albe tengono viva da oltre trent’anni con gli adolescenti, è stata proposta in diversi istituti della provincia di Ravenna coinvolgendo centinaia di ragazzi e ragazze.

Una pratica, quella della non-scuola, che ha girato il mondo e che quest’anno ha coinvolto anche Caldogno, Lecce, Milano, Napoli, Pompei, Roma, Santarcangelo di Romagna, Vicenza.

In provincia di Ravenna i laboratori si sono svolti in diversi istituti scolastici e nella sede della Circoscrizione di Castiglione di Ravenna. Gli incontri hanno coinvolto anche gli studenti e le studentesse dell’Università di Bologna – sede di Ravenna. Quest’anno, la non-scuola è inoltre tornata all’istituto Ginanni, dove non era più stata dai tempi della pandemia, e alla Guido Novello.

Iniziati il 15 marzo, i debutti sono previsti al Teatro Rasi fino a martedì 30 aprile. Tutti gli spettacoli inizieranno alle 21 ad eccezione della data del 27 aprile, che sarà alle 17:30.

Quest’anno il racconto fotografico della non-scuola è stato assegnato alla fotografa ravennate Alessandra Dragoni e alcune immagini verranno proiettate durante le serate di apertura.

Contestualmente ai debutti, il 19 marzo si terrà una giornata di seminario e incontro fra letteratura, insegnamento e teatro al Teatro Rasi di Ravenna. Mettendo al centro il volume di racconti Meglio che qua di Nicola Ruganti (Il barrito del mammut edizioni, 2023), ci saranno due momenti distinti, ma in dialogo reciproco: un laboratorio con domande aperte su cambiamento, arte ed educazione dalle 16.30 alle 18; una presentazione pubblica allargata e aperta a tutta la cittadinanza dalle 18 alle 19.30.  Oltre all’autore e a Laura Redaelli partecipano al dialogo Nicola Borghesi di Kepler-452 (negli stessi giorni al lavoro a Rimini con il progetto Comizi d’amore) e Lorenzo Donati (ricercatore e curatore del volume di Kepler-452 Il capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto. Testo, contesti e materiali di lavoro di un incontro con il Collettivo di Fabbrica Gkn, Luca Sossella Editore, 2023).

IL CALENDARIO E I PROTAGONISTI

venerdì 15 marzo
I.C.S. San Pietro in Vincoli
PIDOCCHI! PIDOCCHI! PIDOCCHI!
liberamente ispirato a L’Avaro di Jean-Baptiste Molière

con Gabriele Antolini, Camilla Beaulardi, Nicola Beaulardi, Sebastiano Boldrini, Giacomo Capponi, Ginevra Casadio, Nicola Conti, Jonas Elia, Asia Fantinelli, Aurora Fantini, Massimiliano Ferlini, Luca Foglia, Federico Mattia Gavrilita, Carlotta Graziani, Lorenzo Losi, Aurora Luciani, Tania Lunardini, Amerigo Maioli, Angela Marinetti, Luca Menghi, Pietro Mengozzi, Luca Montuschi, Nina Mordenti, Davide Orgiana, Edoardo Pranzini Morgani, Matteo Rizza, Tyler Scimè, Alice Tascini, Silvia Udezue, Phoebe Vespignani Casadei, Nina Zaccaria, Riccardo Zampiga

guide Camilla Berardi, Marco Montanari
insegnante assistente Alessio Giuliano

sabato 16 marzo
I.C.S. “San Biagio”, Scuola secondaria di primo grado “Don G. Minzoni”
Barbablù
liberamente ispirato alla fiaba di Charles Perrault

con Andrea Abbondanza, Lara Agresti, Giulio Amici, Enrico Amore, Emma Bacciardi, Ginevra Barlini, Alessandro Bendi, Emanuele Basso, Alessandro Cangini, Dario Casadio, Mariasole Casini, Arianna Celotti, Sharon Chiorean, Camilla Civenni, Martina Conficconi, Giulia Corradi, Dafne De Marco, Mattia Di Buono, Anna Diversi, Marta Ferrotti, Simone Ferrotti, Michele Galvani, Daniele Ghirardelli, Lorenzo Gori, Elia Gordini, Sophie Impagnatiello, Nicole Lama, Giada Mafrolla, Matteo Marchionno, Anna Montanari, Diego Pappacogli, Nicolò Randi, Emma Rubino, Valentina Signorelli, Matteo Verlicchi, Maya Zaffoni, Emma Zecchi

guide Alice Billò, Vittoria Nicita, Laura Redaelli
insegnante assistente Andrea Mengozzi

martedì 26 marzo
Liceo Scientifico “Alfredo Oriani”
Serata da tre soldi
Riadattamento di un’Opera quasi gratis
liberamente ispirato a L’opera da tre soldi di Bertold Brecht e Tingeltangel di Karl Valentin

con Hajar Abdelmoumene, Lucia Bazzi, Marta Baraghini, Elvis Battistini, Bianca Casadio, Giulia
Calorendi, Valerio Crosa, Caterina De Lorenzo, Ettore Di Tommaso, Ethan Eugennaro D’Alessio,
Sebastiano Fabbri, Maria Fiammenghi, Martina Fusconi, Gregorio Gardini, Martino Gardini, Giorgia Morandi, Asia Polani, Andrea Pulizzi, Margherita Ravaglioli, Caterina Ricci, Livia Rigotti, Rosa Laura Taila Colarossi, Chiara Sebastiani, Gioele Stella, Giacomo Tramontani, Chiara Terranova, Azzahra
Raisyh, Giulia Vaira, Akemi Villa, Zhenghao Ye

guide Caterina Baldini, Marco Montanari
insegnante assistente Eliana Tazzari

mercoledì 27 marzo
Liceo Classico “D. Alighieri”, Istituto Magistrale “M. di Savoia”
QUEER TROUBLES
Rome* e Giulett* son* tutt* mort*
liberamente ispirato a Romeo e Giulietta di William Shakespeare

con Asia Agostini, Giulia Aresu, Zoe Baldini, Michelle Benazzi, Alessandra Bessi, Mariasole Botti, Awa Calandrini, Nicola Calderoni, Ginevra Cambria, Francesco Cassani, Andrea Chis, Marco Conti, Giulia Dimartino, Giorgia Ferretti, Livia Ferruzzi, Alessia Foschi, Maria Karol Giannetto, Emanuele Golnelli, Gioia Lika, Maria Sofia Marroccello, Sibilla Martoni, Arianna Marzi, Ernesto Moia, Bianca Morini, Nicole Munafò, Giulia Patrone, Giacomo Pugliese, Francesca Rizzo, Alisia Russo, Fatima Tanzi, Nicolò Traversini, Davide Turci, Adele Venturi, Diana Villa

guide Cinzia Baccinelli, Roberto Magnani
insegnante assistente Silvia Fariselli

giovedì 28 marzo
I.T.I.S. “N. Baldini”, I.T.G. “C. Morigia”, I.T.A.S. “L. Perdisa”
Puck è un bastardo!
liberamente ispirato a Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare

con Simone Catarinelli, Angelica Colapietro, Matteo De Giorgio, Nicola Francesconi, Rossella Gambi, Matteo Giliberti, Jonathan Guli, Mattia Linari, Gabriele Magli, Elisa Mastrogiacomo, Edoardo Melandri, Mattia Pampolini, Cristian Randi, Cecilia Russo, Francesca Specolizzi, Nicola Valenti, Samuele Zattoni, Leonardo Zoli

guide Camilla Berardi, Matteo Cavezzali
insegnanti assistenti Elena Pasi, Anna Valentini

lunedì 8 aprile
Liceo Artistico “P. L. Nervi – G. Severini”
Le intellettuali
liberamente ispirato a Molière

con Giulia Albonetti, Andrea Ancarani, Camilla Antonelli, Greta Berardi, Pietro Bessi, Angelica Budi, Amelia Cavallini, Ainoa Cevinini, Weronika Dąbrowska, Giada Diena, Alice Di Michele, Anita Fabbri, Carolina Facchini, Rebeca Gheorghe, Lisa Lagazio, Leonida Lambri, Teresa Lolli, Emma Lucaroni, Rebecca Magnani, Nicolò Martelloni, William Mengozzi, Sasha Minardi, Diego Minguzzi, Nora Mingozzi, Dafne Montanari, Primula Morselli, Chiara Pirazzini, Liliana Ruocco, Ottavia Salerno, Giorgia Salotti, Elia Stella, Vanessa Terrana, Laura Verdesca, Matilde Villanova

guide Flaminia Pasquini Ferretti, Laura Redaelli
insegnante assistente Maria Rita Servadei

martedì 9 aprile
Fondazione Flaminia per l’Università in Romagna
La mia vita è una merda
Uno spettacolo vero
liberamente ispirato a Il mercante di Venezia di W. Shakespeare

con Claudia Caizzone, Laura Cialdea, Andrea Ciancabilla, Sara Conti, Sara Cusimano, Francesco Ferrando, Pieraldo Ghirardelli, Emanuela-Alina Hustiuc, Deborah Macrì, Angela Maffia, Riccardo Marino, Gaia Meldolesi, Sabrina Mohamed Aly, Nicolò Montanari, Arcangelo Pinto, Rebecca Principi, Laura Raspanti, Matteo Remartini, Alessia Riccardi, Andrea Sequi, Alice Silvestrini, Alice Spada, Ester Stagni, Mariachiara Taibi, Michela Taibi, Andrea Timoncini, Emma Tonini, Roberto Ventre, Lorena Vispi

guide Antonio Maiani, Roberto Magnani

mercoledì 24 aprile
Ass.to al decentramento del Comune di Ravenna – Castiglione di Ravenna
La camicia dell’uomo contento
liberamente ispirato a La camicia dell’uomo contento in Fiabe italiane raccolte e trascritte da Italo Calvino

con Bianca Baraghini, Aron Sambo Barbieri, Alex Battistini, Beatrice Bighi, Matilde Bighi, Carlotta Blasi, Anna Casadei, Davide Chis, Frida Chis, River Cola, Alessio Dall’Ara, Alessandro Di Ticco, Giorgia Di Ticco, Carmelo Ferraro, Giada Ferraro, Sofia Foschi, Rebecca Fusignani, Arianna Giunchi, Aida Milandri, Camilla Montanari, Giacomo Montani, Mattia Nunziatini, Alessandra Pezzi, Gianluca Pezzi, Francesco Quintavalle, Federica Ravaglia, Bianca Rivalta, Lorenzo Romualdi, Filippo Rossi, Gabriele Stella, Kevin Andrea Villa, Elsa Zoli

guide Cristina Lolli, Flaminia Pasquini Ferretti
guida assistente Adriana Babini

sabato 27 aprile ore 17:30
I.P.S.I.A. “C. Callegari”, I.P.S.S.C.T. “A. Olivetti”
Nulla più di un sogno
Una dedica a Shakespeare
liberamente ispirato a Shakespeare

con Enrico Alessandri, Sara Barisani, Stefano Battaglia, Vanessa Cagneschi, Francesco
Di Stefano, Andrea Gianessi, Nicolò Giardini, Claudio Lupi, Martina Mercurio, Anna Pini

guide Ermelinda Nasuto, Marco Saccomandi
insegnante assistente Emanuela Chiarucci

domenica 28 aprile
I.T.C. “G. Ginanni”
Il mistero di Alcesti
liberamente ispirato allo scritto di Marguerite Yourcenar

con Asia Abbondanza, Francesco Allegri, Mina Bondanese, Caterina Ceccoli, Robert Crivineanu, Simone Della Peruta, Antonio Norberto Giorgi, Noemi Giacone, Beatrice Grilli, Ludmilla Khatib, Samuele Montanaro, Lorenzo Morigi, Irene Poli, Silvia Portulano, Emma Pitrelli, Catalina Zmuncila

guide Alice Billò, Vittoria Nicita
insegnante assistente Luca Maggio

martedì 30 aprile
Scuola Secondaria di 1° grado “G. Novello”
La regina nel bosco
liberamente ispirato al racconto di Neil Gaiman

con Margherita Babini, Carolina Baccani, Ludovica Bertoni, Gaspare Bezzi, Nicola Bonoli, Edoardo Brindandi, Cloe Carbone, Francesco Docimo, Andrea Giovanardi, Enrico Fiori, Giada Focaccia, Elia Furbatto, Ilaria Gatti, Ilsa Khan, Matilde Resca Legnardo, Niccolò Maggio, Alessandro Malagolini, Guia Merlo, Irene Paroncini, Laura Piccione, Alice Pozzi, Giulia Reale, Achille Sanzani, Liam Scaglione, Nadia Smida, Mattia Torricelli, Greta Zavalloni

guide Alice Cottifogli, Laura Redaelli
insegnanti assistenti Elisabetta Agostini, Rossana Ballestrazzi, Deborah Gaetta, Nadia Ranucci

Mette in vendita un divano, ma si fa raggirare e versa 25mila euro a due truffatori

La vittima è una donna di 52 anni. Identificati e denunciati due uomini

Truffa Computer

Aveva messo on line un’inserzione per la vendita di un divano. Trovati due potenziali compratori, però, anziché incassare, si è fatta raggirare ed è finita vittima di una truffa.

Una 52enne di Ravenna si è così rivolta ai carabinieri, che nei giorni scorsi hanno conclusi gli accertamenti, identificando e successivamente denunciando un 38enne e un 43enne residenti in provincia di Parma, ritenuti i due truffatori.

Secondo quanto ricostruito, dopo aver concordato con la donna la somma da versare per il divano, i due sarebbero riusciti a farle credere di essere in Marocco, convincendola a effettuare dei pagamenti per quelle che si sono poi rivelate essere inesistenti tasse per l’esportazione.

Nel giro di un mese, tra settembre e ottobre scorso, la donna ha effettuato ben otto operazioni di ricarica su due carte Postepay intestate ai due uomini poi denunciati, per un totale di circa 25mila euro.

Tornano le Giornate Fai di Primavera: ecco le visite guidate nel Ravennate

Iniziative per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano, con 750 luoghi aperti in tutto il Paese grazie a migliaia di volontari e “Apprendisti Ciceroni”, giovani studenti formati per raccontare le meraviglie del loro territorio

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La delegazione Fai di Ravenna propone visite guidate all’Ex-Istituto d’Arte per il Mosaico “G. Severini” al Liceo Artistico “Nervi-Severini” (via Pietro Alighieri 8), il sabato dalle 15 alle 17.30 e la domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30.
Saranno visitati i laboratori e le aule con lavori degli anni ’60 (sotto la direzione del mosaicista Antonio Rocchi) e successivi. Nel cortile numerosi mosaici che riproducono i capolavori dell’arte musiva antica ravennate, e all’ultimo piano di una dependance, l’archivio dei cartoni preparatori dei mosaicisti. Fondamentale tappa l’apertura delle due ampie sale in cui lo straordinario magazzino degli smalti vetrosi offre una documentazione unica in Italia per la varietà di colori da impiegarsi della realizzazione del mosaico. Qui Michelangelo Antonioni girò alcune scene del film Deserto Rosso. Verranno inoltre aperti ai visitatori i laboratori di scultura e mosaico, con dimostrazioni dell’attività laboratoriale.

Nell’ambito della delegazione di Ravenna, il gruppo Fai “Ponte tra Culture” nasce dall’iniziativa del Fai di creare nella sua struttura territoriale nuovi gruppi formati da volontari di differenti nazionalità, che favoriscono l’organizzazione di eventi e appuntamenti aperti a tutti, volti ad aumentare la conoscenza delle molte culture presenti in Italia. Il gruppo organizza visite guidate a Casa Pascoli, a Sant’Alberto (via Olindo Guerrini, 24) la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 17. Visite in lingua ucraina alle 14.30 e alle 16.
L’eccezionale apertura di questa dimora privata consente di apprezzare l’atmosfera di esponenti della famiglia del poeta Giovanni Pascoli, che ebbe origini ravennati, una tipica casa padronale ravennate, abitata per tutto l’Ottocento e il Novecento e ancora oggi luogo di soggiorno estivo dei proprietari, che hanno conservato arredi e suppellettili originari, di cui la casa è ricchissima. Nella biblioteca si conserva il prezioso carteggio con Giovanni Pascoli. Sarà visitabile il parco con lo storico canneto.

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Cervia – Scavi archeologici di Cervia Vecchia (via Madonna della Neve 15). La domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 16.
Si visiteranno gli scavi archeologici dove sono stati rinvenuti elementi archeologici importanti quali sepolture, resti di edifici e reperti fra cui monete, targhette da pellegrino, oltre a reperti ceramici.

Faenza –  Commenda dei Cavalieri Gerosolimitani (Corso Europa 107). Il sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18; la domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.
Il complesso della Commenda è situato nel Borgo Durbecco, alla prima periferia di Faenza, e costituisce una testimonianza suggestiva del Medioevo e Rinascimento faentino, risultato di ampliamenti e sovrastrutture da un primo nucleo dell’Ospizio del S. Sepolcro (inizi XII secolo), eretto per la cura dei pellegrini diretti in Terra Santa. Esso fu chiesa, residenza e sede amministrativa dei Cavalieri Gerosolimitani, ora Cavalieri di Malta, eretto a Commenda nella seconda metà del XV secolo.

Lugo – Compianto sul Cristo Morto e altre pregevoli testimonianze Chiesa di S. Francesco di Paola (via Garibaldi, 08/1). Il sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30; la domenica dalle14.30 alle 17.30 (con turni di visita ogni 30 minuti per gruppi di massimo 20 persone).
Si potrà ammirare un complesso scultoreo raffigurante il Compianto sul Cristo Morto, un gruppo in terracotta policroma a grandezza naturale, opera di un ignoto plasticatore quattrocentesco di ascendenza ferrarese, e una statua lignea di antica devozione, la cosiddetta Madonna della Cintura.

I tifosi del Ravenna caricano i giocatori alla vigilia del big match di Carpi

Saranno quasi 400 i sostenitori giallorossi in Emilia per l’attesa partita tra prima e seconda del campionato

Tifosi Carpi Ravenna
I tifosi del Ravenna sabato mattina durante la rifinitura

Se non è la partita dell’anno, ci va molto vicino, per i tifosi giallorossi: rispettivamente seconda contro prima, separate da un solo punto. È Carpi-Ravenna, in programma domenica 17 marzo dalle 14.30 in terra emiliana, con i giallorossi che dovranno difendere il primato nel girone D del campionato di calcio di serie D, quello che vale la promozione in C e (per il Ravenna) l’atteso ritorno tra i prof del pallone.

Alla viglia dello scontro diretto ecco quindi che i tifosi più caldi hanno voluto caricare i giocatori durante la rifinitura allo stadio Benelli: fumogeni e cori, in tribuna, nella speranza di dare quel qualcosa in più alla squadra in vista della trasferta di domani.

Sono 370 i biglietti venduti ai tifosi giallorossi al “Cabassi”, con le prevendite che sono state chiuse per il settore ospite alle 19 di sabato.

Striscione Ravenna

 

È partito il cantiere per la pista ciclabile tra Lugo e Villa San Martino

Intervento da 600mila euro finanziato dal Pnrr, da terminare entro novembre

Cantiere Vsm 1

È partito il cantiere dell’itinerario ciclopedonale Villa San Martino-Lugo (via delle Ripe, via provinciale Bagnara, via Villa, via Sammartina), una delle opere finanziate dal Pnrr per un valore di 600mila euro.

Il percorso ha inizio in prossimità della passerella pedonale ciclabile sul fiume Santerno, la “Pungéla”, e termina in corrispondenza del parco Andrea Golfera, adiacente al Canale dei Mulini. Del progetto complessivo fa parte anche il miglioramento in termini di sicurezza di due incroci stradali nelle prossimità: quello tra via Provinciale Bagnara e via Canale Superiore sinistra e quello tra via Villa, via Corciarbasso e via Plontino.

Attualmente i lavori sono partiti con la realizzazione del percorso sul lato Ovest di via Villa, con il tombinamento dei fossi e la sistemazione delle banchine stradali nel percorso promiscuo riservato a biciclette e pedoni. Successivamente ci si sposterà sulla parte interessante la strada provinciale Bagnara.

L’intervento ha una durata complessiva di 240 giorni salvo imprevisti e condizioni meteorologiche avverse.

Cantiere Vsm 3

Questo cantiere è il quarto degli interventi Pnrr del Comune di Lugo dedicato alla rigenerazione urbana, gli altri sono la riqualificazione energetica di Palazzo Rossi, la realizzazione del nuovo Auditorium, l’efficientamento energetico e riqualificazione del complesso del Carmine.

L’avvio del cantiere per la realizzazione della nuova passerella della Pungéla, da dove parte questo itinerario ciclo pedonale, è coordinato con l’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile che sta svolgendo gli interventi sul fiume Santerno; si prevede l’inizio effettivo dei lavori in tempi molto brevi.

Complessivamente il Comune di Lugo ha intercettato finanziamenti Pnrr per 13 milioni di euro in diciotto interventi, quasi un terzo quelli già conclusi.

Una ravennate e un faentino in semifinale al talent di Rai 1 “The Voice Senior”

Sonia Davis e John Calzolari sono stati scelti dal giudice Clementino

Sonia Gianluca Clementino
Sonia Zanzi e Gianluca Calzolari sono tra i semifinalisti di The Voice Senior nella squadra di Clementino

Un faentino e una ravennate alle “semifinali” di The Voice Senior, il talent show musicale di Rai 1 riservato a cantanti over 60.

Ieri, 15 marzo, al termine delle ultime “audizioni al buio” i giudici hanno dovuto decidere quali concorrenti eliminare e quali ammettere alla sesta puntata, la semifinale appunto, che andrà in onda in prima serata su Rai 1 venerdì prossimo, 22 marzo.

E tra i concorrenti scelti per il proprio team da uno dei quattro giudici del programma, il rapper napoletano Clementino, ci sono la 61enne ravennate Sonia Zanzi – dipendente di un fast food ma già nota in zona e non solo come cantante con il nome d’arte Sonia Davis – e il 62enne faentino Gianluca “John” Calzolari, agente della polizia locale di Imola.

Al Mic di Faenza una mostra dedicata all’architetto, artista e designer Gio Ponti

Fino al 13 ottobre oltre duecento opere tra ceramiche, vetri, arredi e disegni

Allestimento Gio Ponti Mic Faenza

Al grande architetto, artista e designer Gio Ponti (1891-1979), promotore e divulgatore del “fare” italiano, è dedicata la mostra del Mic di Faenza che apre al pubblico domani, 17 marzo, per rimanere allestita fino al 13 ottobre. Oggi (16 marzo) l’inaugurazione, alle 11 su invito e poi dalle 14 alle 18 in via eccezionale a ingresso gratuito.

La mostra dal titolo “Gio Ponti. Ceramiche 1922-1967”, a cura di Stefania Cretella, espone in quindici sezioni oltre duecento opere – tra ceramiche, vetri, arredi e disegni – attraverso le quali viene analizzato, dal 1922 al 1978, il lavoro di Gio Ponti in relazione alla sua visione dell’abitare e di un nuovo vivere moderno.

“Impari le cose fatte con le mani. Nulla che non sia prima nelle mani”, questa sua emblematica citazione racchiude il suo pensiero, che fin dagli esordi recupera la tradizione classica (etrusca e romana) e il fare dell’alto artigianato artistico, adattandoli al gusto moderno.

Ponti è stato una figura chiave nella definizione dello stile italiano non solo attraverso la propria attività progettuale, anche grazie alla fitta rete di relazioni con artisti, industriali e artigiani, ma soprattutto grazie alla direzione di due riviste divenute storiche del settore come “Domus” e “Stile” e alla costante partecipazione a mostre ed esposizioni.

Il suo rapporto con la ceramica inizia appena laureato. Tra il 1921 e il 1922 Ponti giunge alla Richard-Ginori e comincia il rinnovamento del repertorio storico della manifattura proiettandola verso il nascente gusto déco. La mostra mette a fuoco il fondamentale contributo apportato dal nuovo direttore artistico nel corso di circa un decennio, proponendo anche confronti con designer e artisti attivi negli stessi anni presso altre manifatture italiane, evidenziando le ricadute che il modello pontiano ha avuto sul contesto contemporaneo.

Dai primi anni Trenta Ponti si avvale della collaborazione del giovane apprendista Giovanni Gariboldi che diventa suo assistente di fiducia e poi suo successore in casa Richard-Ginori. Terminati i rapporti con la manifattura nel 1933, Ponti torna saltuariamente a collaborare con l’azienda proponendo idee di grande estro creativo e inizia a stringere nel tempo rapporti con il mondo delle arti decorative e del design. In oltre cinquant’anni di attività collabora con Pietro Melandri e il contesto faentino (famose le cartepeste realizzate con i Dalmonte), con le Ceramiche Pozzi, Gabbianelli, Venini, Fontana Arte e Sabattini, per citare le principali aziende con cui promuove percorsi e progetti unici e straordinariamente attuali.

La cifra stilistica di Ponti è un segno senza tempo, contemporaneo, che ha stimolato dialoghi con artisti e designer della sua epoca, ma ha anche ispirato ceramisti del XXI secolo. La mostra si conclude infatti con una sezione dedicata all’eredità di Ponti e alle influenze che questa ebbe su autori quali Alessandro Mendini ed Ettore Sottsass, per giungere ai contemporanei POL Polloniato, Diego Cibelli, Bertozzi&Casoni, Andrea Salvatori.

Il ricco catalogo – edito da Dario Cimorelli editore – si avvale del supporto dell’Archivio Ponti e dei contributi critici del curatore e di Claudia Casali, Elena Dellapiana, Matteo Fochessati, Fulvio Irace, Salvatore Licitra, Fiorella Mattio, Oliva Rucellai, Valerio Terraroli.

Documenta il ricco e vario percorso il film “Amare Gio Ponti”, per la regia di Francesca Molteni, prodotto da Muse Factory of Projects in collaborazione con Gio Ponti Archives, promosso da Molteni&C.

Dal 23 marzo al 26 maggio visite guidate incluse nel prezzo del biglietto ogni sabato alle ore 16 e domenica alle ore 11.

Apertura: fino al 31 marzo dal martedì al venerdì ore 10-14, sabato e domenica e festivi ore 10-18. Dal 1 aprile dal martedì alla domenica e festivi, ore 10-19. Chiuso i lunedì non festivi, 1 maggio, 15 agosto.

Ingresso: intero 14 euro, ridotto 11. Info: 0546697311, info@micfaenza.org, www.micfaenza.org

Foto di adolescenti nude, adescate via chat per gioco: a processo un 44enne

L’uomo è accusato anche di aver venduto droga a una 16enne

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Un 44enne di Ravenna si trova a processo per pornografia minorile, accusato di essersi fatto inviare da ragazze minorenni – adescate in vari modo – fotografie di loro stesse nude e in pose sessualmente esplicite.

I dettagli sono pubblicati dai due quotidiani locali in edicola oggi, 16 marzo.

Le vittime sarebbero due, che all’epoca dei fatti, risalenti a quasi tre anni fa, avevano 16 e 17 anni.

L’indagine è coordinata dalla procura distrettuale di Bologna. L’imputato – che respinge tutti gli addebiti – è accusato anche di aver venduto droga a una delle due ragazze, con cui – secondo l’accusa – si sarebbe scambiato foto erotiche giocando via chat a “obbligo o verità” e “Black Jack”. L’uomo avrebbe anche pagato una delle due minorenni, per ottenere le immagini.

Il processo prenderà il via in tribunale a Ravenna in ottobre.

Cuccioli spacciati per cani di razza, venduti sfruttando vip inconsapevoli: arresti

Il business è andato avanti per anni. Dalla procura di Ravenna emesso un ordine di cattura per sei persone

Cuccioli Carlotta
Wanda Nara e, a destra, Arianna e Viktorija Mihajlovic, tra i vip inconsapevoli nella galleria del sito

Cuccioli spacciati come di razza, promossi tramite vip inconsapevoli, come Federica Pellegrini e Francesco Totti, e venduti in Italia a prezzi da pedigree, superando anche i tremila euro ciascuno.

Si trattava però di esemplari importati in maniera illecita, dalle sembianze simili a quelle del bulldog francese ma in realtà privi di alcun valore commerciale.

Il business è andato avanti per anni, fino al sequestro del sito “I cuccioli di Carlotta”, e un’indagine, inizialmente, sui due principali rappresentanti dell’attività, un 39enne romano e la convivente coetanea slovacca. Ora, su richiesta del sostituto procuratore di Ravenna Marilù Gattelli, il giudice per le indagini preliminari Andrea Galanti ha emesso un ordine di cattura nei confronti sei persone, accusate di associazione per delinquere a carattere transnazionale finalizzata al traffico illecito dei piccoli quadrupedi, oltre alla frode in commercio.

Oltre ai due iniziali indagati, la Procura ravennate ha infatti individuato come parte dell’organizzazione criminale altre tre persone di origine partenopea e un ulteriore italiano residente all’estero.

L’inchiesta condotta dal raggruppamento Carabinieri Cites – Soarda, nucleo carabinieri forestali e squadra mobile della Polizia di Ravenna, prese il via verso la fine del 2018, quando a Cervia andò a segno la prima di una lunga serie di vendite contestate nelle circa 400 pagine di ordinanza. L’associazione promuoveva la cosiddetta “variante esotica”, razza inesistente e caratterizzata da manto grigio, blu, lillà, colorazioni che non sono contemplate dagli standard di razza fissati dalla Federazione Cinologica Internazionale. Li avrebbero importati illegalmente da un allevamento in Slovacchia, e sempre nel Paese dell’Est Europa, in località Nitra, avevano registrato la sede legale della società “I cuccioli di Carlotta s.r.o.”. Qui però gli uffici erano deserti, in un edificio risultato dismesso. La promozione, invece, procedeva a gonfie vele. Sito internet, social network, e personalità del mondo dello sport e dello spettacolo che, ignari delle modalità di importazione e vendita illegali prestavano il proprio volto. (fonte Ansa.it)

«A Gaza in atto un genocidio che non può lasciare indifferenti»

Pubblichiamo una testimonianza dell’avvocato ravennate Andrea Maestri che ha partecipato – insieme a operatori umanitari, 15 parlamentari (tra cui la ravennate Ouidad Bakkali del Pd), 13 giornalisti e 2 professori universitari – alla carovana solidale “Rafah – Gaza oltre il confine” organizzata da Aoi (Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale) in collaborazione con Amnesty International Italia, Arci e Assopace Palestina.

Andrea Maestri Gaza

Giunti al Cairo il 3 marzo, abbiamo ascoltato le testimonianze dirette di numerose organizzazioni e ong attive sul campo per avere un quadro della situazione del popolo palestinese di Gaza, dopo 4 mesi dall’inizio dell’attacco di terra e aereo da parte di Israele. Nei giorni successivi, dopo avere attraversato il tunnel sotto al canale di Suez e superato numerosi check point egiziani nel deserto del Sinai, abbiamo raggiunto la località di Al Arish per seguire il tragitto dei container di aiuti umanitari riempiti grazie alla raccolta fondi EmergenzaGaza e, da lì, il valico di Rafah, al confine tra Egitto e la Striscia di Gaza.

Con i nostri corpi abbiamo voluto testimoniare la nostra vicinanza e la nostra concreta solidarietà al popolo palestinese e chiedere l’immediato cessate il fuoco per consentire l’accesso degli aiuti umanitari bloccati. Gaza era un luogo pieno di persone e di luce, dove negli orari di preghiera risuonava l’adhan dai minareti delle innumerevoli moschee, i bambini giocavano in strada, il mare occhieggiava con la sua spuma luccicante sugli scorci dei palazzi fitti, nei piccoli mercati risuonavano le voci, in strada i saluti fragorosi dei ragazzi, nelle scuole si studiavano la democrazia e i diritti umani e 600.000 bambini prendevano parte al “parlamento della scuola” istituito dall’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente, che a Gaza ha 23.000 operatori tuttora attivi, anche nella fase dell’emergenza.

Tanti, tantissimi giovani e tanti, tantissimi abitanti in pochi chilometri quadrati, stretti nella Striscia, oggi senza acqua potabile, senza cibo a sufficienza (durante la nostra presenza nella regione, Unicef diramava la notizia della morte di decine di bambini nel nord della Striscia per fame e stenti), senza un tetto per ripararsi, chi sopravvissuto alla distruzione della propria casa e alla perdita di tutti i membri della propria famiglia, chi mutilato, amputato, ferito, chi vittima dell’epidemia di diarrea ed epatite che si sta diffondendo per la carenza delle minime condizioni igieniche. C’è un solo bagno ogni 600 persone, quando gli standard internazionali ne prevedono uno per ogni 20. A Rafah, ultima città a sud della Striscia, al confine con l’Egitto, vivevano 280.000 palestinesi; ora ne raccoglie un milione e 600 mila, costretti a lasciare il nord e il centro dove città e quartieri insieme a scuole ed ospedali sono stati rasi al suolo.

Dal 2007 il blocco di Israele su Gaza, che controlla lo spazio aereo, marittimo, l’entrata e l’uscita delle persone e delle merci dai pochi valichi esistenti, è divenuto totale. Per il diritto internazionale, il Paese occupante ha l’obbligo giuridico di assicurare alla popolazione civile la sicurezza, l’incolumità e standard di vita minimi che concernono l’accesso ai beni essenziali (quali acqua pulita e cibo sufficiente) e il godimento dei diritti umani fondamentali. Dal 7 ottobre 2024, dopo l’attacco terroristico di Hamas, tutto è cambiato: il governo di Netanyahu ha posto sotto assedio la Striscia e avviato una massiccia operazione militare di bombardamenti, con il dichiarato scopo di annientare Hamas ma con l’evidente conseguenza di un immane massacro di civili. I numeri sono drammatici: 70.000 persone ferite, 30.000 persone morte, 8.000 dispersi, 17.000 bambini orfani. Delle oltre 30.000 vittime civili accertate, oltre il 65% sono donne e bambini: normalmente, nei conflitti, quella percentuale riguarda i maschi adulti e anche questo dato rende l’idea della straordinaria drammaticità di quanto sta avvenendo. La Corte Internazionale di Giustizia ha emesso un’ordinanza cautelare nei confronti di Israele (che finora l’ha ostentatamente disattesa) affermando il “rischio plausibile di genocidio”. Genocidio, una parola forte e terribile che molti non vorrebbero nemmeno sentire ma che ormai si è plasticamente inverata in un quadro di catastrofe umanitaria senza precedenti.

Ma a Gaza non si muore solo sotto le bombe: a Gaza si muore anche per carenza di aiuti perché Israele nega l’accesso attraverso il valico di Rafah a tonnellate di materiali donati da paesi, organizzazioni e ong. Nello sterminato piazzale di sabbia e polvere a poche centinaia di metri dal valico circa 1.500 camion carichi di aiuti sono in attesa e con loro i camionisti, costretti per settimane e mesi all’attesa in condizioni difficilissime e lontano dalle loro famiglie. Camminando mestamente tra i corridoi del magazzino di Al Arish, dove vengono portati gli aiuti rifiutati al valico, in alcuni scatoloni leggo “rejected” e si tratta di sedie a rotelle per gli invalidi, bombole d’ossigeno, desalinizzatori e filtri per l’acqua, generatori di corrente, incubatrici per neonati… Fuori dalla warehouse di Al Arish sono parcheggiate decine di ambulanze equipaggiate per essere subito utilizzate ma Israele le fa entrare dal valico col contagocce. Tre tir carichi di aiuti raccolti dalle nostre ong nell’ambito di EmergenzaGaza riescono a superare i controlli e a entrare nella Striscia ma sono una goccia nell’oceano.

L’ordinanza cautelare n. 192 pronunciata nei confronti di Israele dalla Corte Internazionale di Giustizia il 26 gennaio scorso che impone intanto ad Israele di garantire ai palestinesi l’assistenza umanitaria e i servizi di base, parla in realtà anche ai paesi terzi come l’Italia, i quali sono tenuti, in base alla Convenzione, ad attivarsi per prevenire e reprimere il genocidio, il che riguarda per esempio la sospensione della vendita di armi e l’immediato rifinanziamento dell’Unrwa. Come noto, l’accusa israeliana – non suffragata da nessuna prova – che una decina (sui quasi 30.000) dipendenti dell’Unrwa sia stata implicata nell’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre è sembrata sufficiente a molti stati, tra cui l’Italia, per bloccare i finanziamenti, privando il popolo palestinese di Gaza di aiuti fondamentali sul campo che solo questa agenzia delle Nazioni Unite può garantire, così aggravando le condizioni della popolazione civile.

La mia partecipazione alla missione è avvenuta nella veste di socio e volontario della ong riminese EducAid che opera in Palestina da oltre vent’anni con progetti di cooperazione internazionale nei campi dell’educazione inclusiva, del supporto psico-sociale e della promozione dei diritti delle persone con disabilità con sedi e team di personale espatriato e palestinese in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, portando a compimento interventi di grande importanza per le fasce più vulnerabili della popolazione. Tra questi la fondazione del Centro per la Vita Indipendente per le persone con disabilità di Gaza City, punto di riferimento per l’accesso a servizi essenziali e per l’inserimento nel mondo del lavoro. Una struttura dalle caratteristiche innovative, unica in tutto il Medioriente. Dopo il 7 ottobre è riuscita a mantenere l’operatività anche nella Striscia sebbene il Centro non esista più e lo staff palestinese sia stato costretto ad evacuare verso Sud. Proprio grazie all’eroico impegno dei 30 collaboratori sul campo e alla raccolta fondi “Emergenza Gaza” sta fornendo assistenza e generi di prima necessità a persone con disabilità e relative famiglie.

Andrea Maestri, avvocato e attivista per i diritti umani

Urinava in strada davanti al corteo della Via Crucis: un anno di Daspo urbano

Provvedimento della questura per un 50enne che era stato sorpreso diverse volte a espletare i propri bisogni anche sulle pareti della basilica di San Giovanni Evangelista

Urinava per strada in via Carducci a Ravenna mentre passava il corteo a piedi per la Via Crucis del venerdì Santo. È uno degli episodi a carico di un 50enne che hanno portato la questura a disporre il divieto di accesso al quartiere della stazione ferroviaria per un anno. Lo stesso uomo era stato sorpreso diverse volte a urinare in pubblico nella stessa zona: nelle vicinanze dei bar di via Farini, nei pressi delle scuole, sulle pareti della basilica di San Giovanni Evangelista, vicino ad altri monumenti.

Anche per un 24enne è arrivato il divieto di accesso al quartiere per un anno per analoghe vicende: la polizia locale lo aveva trovato ubriaco mentre espletava i bisogni fisiologici per strada.

Infine per un 23enne è stato disposto il divieto di accesso e stazionamento nei pubblici esercizi e locali di intrattenimento di tutta la provincia di Ravenna per due anni. Nella serata del 9 marzo il giovane aveva danneggiato la vetrata di un negozio nel corso di una rissa. Una volta in manette, il 23enne ha continuato a dimenarsi tentando di danneggiare la pattuglia della squadra volanti.

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