mercoledì
17 Settembre 2025

La vigilessa uccisa dall’ex comandante era da poco entrata in servizio a Cervia

Per la morte di Sofia Stefani, 33 anni, è stato arrestato l’ex comandante della polizia locale di Anzola Emilia

Sofia Stefani

La vigilessa di 33 anni uccisa lo scorso 16 maggio da un colpo partito dalla pistola dell’ex comandante della polizia locale di Anzola Emilia – con il quale aveva avuto in passato una relazione – aveva da poco preso servizio alla polizia locale di Cervia come rinforzo estivo.

Lo rivela il Corriere Romagna, in edicola oggi, 22 maggio.

Increduli e scioccati i neo-colleghi del comando e del Comune di Cervia per la morte di Sofia Stefani, per la quale i carabinieri di Bologna hanno fermato il 62enne Giampiero Gualandi, accusato di omicidio volontario. L’uomo – che non lavorava più alla polizia locale di Anzola dalla fine del 2023 – si è difeso parlando di un colpo partito per errore. Una versione ritenuta non credibile dalla procura.

Motociclette in Pediatria per realizzare un sogno dei piccoli pazienti

Iniziativa dell’associazione “Realizzo il tuo sogno” a favore dei bambini ricoverati: moto elettriche in corsia

DSC 0046 CopiaIn motocicletta per le corsie di un reparto dell’ospedale di Ravenna. Si può fare se le moto sono elettriche e se dietro c’è un’iniziativa di beneficenza per i piccoli pazienti ricoverati in Pediatria. È successo il 17 maggio grazie all’associazione “Realizzo il tuo sogno” che ha portato al “Santa Maria delle Croci” il team di motociclisti freestyle “Daboot” composto dai campioni plurititolati Vanni Oddera, Massimo Bianconcini e Francesco Buetto.

I bambini ricoverati erano tutti sulla soglia delle camere ad aspettare con impazienza l’arrivo delle moto per salire in sella. Uno a uno tutti i bambini e ragazzi del reparto sono saliti sulla moto e hanno così potuto sperimentare il vento in faccia anche dove il vento non c’è. Alcuni di loro, hanno raccontato i genitori, non erano mai usciti dalla loro camera per tutto il tempo del ricovero.

Eccezionalmente anche il personale sanitario in servizio ha voluto provare la stessa emozione a partire dal primario, il dottor Federico Marchetti che ha ceduto alle tante richieste di vederlo in moto.

Il giorno dopo, 18 maggio, nella cornice della darsena di città, lo stesso team ha eseguito tre show di salti freestyle e poi si è messo a disposizione per un’altra sessione di “mototerapia”: bambini, ragazzi, adulti e anziani con disabilità sono saliti in sella.

Alla manifestazione hanno aderito la prefettura, la polizia di Stato, la capitaneria di porto e la polizia locale. Per il Comune di Ravenna sono intervenuti l’assessore Gianandrea Baroncini e il vicesindaco Eugenio Fusignani. L’associazione “Realizzo il tuo sogno” ringrazia la direzione generale dell’Ausl Romagna per avere patrocinato l’evento, la direzione sanitaria del presidio ospedaliero per averlo potuto concretizzare, il team Daboot.

La ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli, ha fatto pervenire una lettera nella quale, oltre a portare il proprio saluto alle autorità intervenute, ha anche espresso il proprio grande apprezzamento per il tema toccato e per le energie profuse da questa associazione che ha permesso di realizzare questo grande sogno dei bambini, ragazzi, adulti e anziani con varie disabilità.

Spaccio in coppia: 6 kg di droga in casa, due arrestati dai carabinieri

Lui 40 anni e lei 36, cocaina e hashish erano nella lavanderia. L’uomo ha provato a liberarsi dei militari ammettendo di avere 100 grammi per uso personale

IMG 20240521 WA0006Una coppia di italiani, 40 anni lui e 36 lei, è stata arrestata dai carabinieri a Santerno, frazione di Ravenna, perché trovata con 6 kg di droga in casa (5 chili di hashish suddiviso in panetti e circa un chilo di cocaina già confezionata all’interno di vari contenitori per alimenti). Nell’abitazione c’era anche l’attrezzatura per l’attività di spaccio: buste e macchine per il sottovuoto e bilance digitali di precisione.

IMG 20240521 WA0008L’uomo, un operaio con qualche piccolo precedente, secondo alcune informazioni recenti raccolte dai carabinieri di Mezzano, era sospettato di spacciare. I militari si sono presentati a casa della coppia e di fronte alle domande dei carabinieri ha ammesso di avere 100 grammi di hashish per uso personale. I carabinieri hanno proseguito la perquisizione e in una stanza adibita a deposito/lavanderia hanno trovato la droga.

Al campus di Ravenna uno sportello gratuito contro la discriminazione

Il servizio è gratuito e dedicato all’intera comunità universitaria, dagli studenti ai docenti

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Arriva al campus di Ravenna uno sportello dedicato al contrasto delle discriminazioni legate all’identità di genere e all’orientamento sessuale. Si tratta del terzo centro dell’Alma Mater Studiorum, dopo l’attivazione di quelli a Bologna e a Forlì.
Lo sportello inaugurerà il 28 maggio (Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo) in via Tombesi dall’Ova 55 e sarà aperto ogni martedì dalle 17 alle 19. Il servizio è gratuito e offre colloqui individuali in un ambiente protetto, ascolto telefonico, informazioni sui servizi, le figure e gli organismi istituzionali dell’Ateneo, la possibilità di interazione con la rete dei servizi del territorio e dell’associazionismo locale, supporto psicologico e informazioni di base sugli aspetti legali, in italiano, inglese e francese. L’iniziativa aperta all’intera comunità universitaria, dagli studenti al personale tecnico amministrativo, passando per docenti, ricercatori e collaboratori.
«Siamo felici che l’Ateneo abbia scelto di aprire nel Campus di Ravenna uno sportello universitario contro la discriminazione Lgbtq+ – commenta il prof. Mario Neve, Presidente del Campus di Ravenna. – Il nostro Campus è da sempre sensibile verso il tema dell’inclusione e della valorizzazione della diversità, oltre che del contrasto a ogni forma di discriminazione o violenza. Sono quindi certo che potremo offrire un effettivo contributo per rendere il nostro Campus sempre più accogliente e inclusivo”.

Il libro-catalogo di Ravenna Festival tra cambiamenti climatici, storia e fotografia

Con gli scatti di Silvia Camporesi e Andrea Bernabini. Tra gli autori anche Mercalli e lo scrittore Maggiani

Ancora una volta il libro-catalogo di Ravenna Festival si lega indissolubilmente ai temi che attraversano il cartellone, e non c’è dubbio che il nucleo pulsante di questa xxxv edizione affondi le radici nella drammatica attualità del cambiamento climatico e delle sue conseguenze. Un’ampia sezione del libro è dedicata all’alluvione in Romagna, un anno dopo.

A sancire iconicamente il legame tra la brochure con il programma del festival e il più voluminoso libro-catalogo sono le immagini, a partire dalle copertine di entrambe le pubblicazioni,  di quella che si sta in questi anni affermando tra le più importanti e apprezzate fotografe italiane: Silvia Camporesi.

Forlivese e profondamente compenetrata nel territorio romagnolo, la sua personalissima visione della catastrofe è quella che più di ogni altra si è impressa – veicolata dai media – nella memoria degli italiani. A lei si deve soprattutto la consacrazione dei cosiddetti “angeli del fango”, ovvero delle migliaia di ragazze e ragazzi che per giorni e giorni, instancabili, hanno spalato senza sosta per liberare abitazioni e capannoni dall’onnipresente ammasso di acqua e terra, donando spesso un sorriso o una parola di conforto alla popolazione disperata. Così la sua serie “Sommersi e salvati” rappresenta una preziosa (per quanto drammatica) ricognizione dal valore artistico e documentale di questo evento catastrofico che ha colpito buona parte della Romagna.

Apre il volume un’autorità indiscussa – e anche ampiamente nota – in fatto di clima: Luca Mercalli, presidente della Società metereologica italiana, che, voce purtroppo spesso inascoltata, non si stanca di indicare soluzioni che passano attraverso un ripensamento globale dei comportamenti e della gestione del territorio (“Alluvione in Romagna, problemi vecchi e nuovi”). Con un approccio scientifico che si rispecchia nello scritto dello storico Tito Menzani, che affronta la storia del territorio ravennate attraverso quella delle bonifiche e quindi del “governo delle acque”, dall’arginatura dei corsi d’acqua al prosciugamento delle paludi, interventi che da secoli sono l’indispensabile premessa per ogni attività economica e sociale (“Acqua da tutte le parti. Le boifiche nel territorio ravennate da Augusto a Napoleone”).

Anche Osiride Guerrini si sofferma sullo stretto rapporto della città con le acque, dedicando “Ravenna città d’acque” al compianto Pietro Barberini, autore di tante ricerche sull’argomento. Mentre Sauro Turroni (“Tra adattamento e mitigazione. Il costo dell’emergenza climatica”) riporta lo sguardo dal passato al domani, sposta l’attenzione dalla dimensione storica del fenomeno alla progettazione di interventi che possano contenere e gestire gli inevitabili rischi, per porvi rimedio, per controllare, pianificare e organizzare scenari futuri, secondo una visione che non può limitarsi ai confini locali ma deve guardare all’Europa.

Certo, uno sguardo diverso, poetico e dolente, è quello dello scrittore Maurizio Maggiani: parole scritte nella sua casa sulle prime colline faentine, a Borgo Tuliero, un anno dopo: «E dunque stiamo così, che vorremmo aver capito e imparato, ma ancora non sappiamo se questo basterà, e sappiamo che non sarà un governo e nemmeno uno scienziato a dircelo, che non bastano tutti i governi e tutti gli scienziati di questo Paese a rispondere per noi».

È con gli stessi occhi, con quello sguardo che sa andare oltre la superficie della realtà, sa coglierne le risonanze più profonde e segrete, che i tanti fotografi attivi da queste parti (terra prolifica questa per questa “moderna” forma d’arte) hanno documentato i giorni più difficili, la devastazione dei luoghi, la fatica attonita delle persone, la generosità dei soccorritori. Tra i tanti si è scelto il punto di vista di Andrea Bernabini, alcune delle immagini dal suo “Il segno dell’acqua”. Perché, scrive Serena Simoni al proposito, «esiste una bellezza inspiegabile negli scatti di Bernabini, che catturano le orme visive dell’alluvione, sia che si tratti di terre trasformate in deserti di fango o di strisce chilometriche di rifiuti post-alluvione […] osservando gli scatti che scandiscono geometricamente quello che era un campo da gioco in una tonalità di Siena preponderante, i riflessi sull’acqua che trasformano tutto in una Venezia senza controllo, si rimane interdetti per la grazia diffusa fra forme e colori».

 

Cover Libro2024

Sempre a ricordare quei giorni, come trasformati nei meccanismi della memoria in epopea, ecco la “colonna sonora” che tutto il paese ci ha sentiti intonare: “Romagna mia”. Federico Savini ripercorre la storia e l’immaginario legato “alla canzone che Secondo Casadei ha regalato ai suoi conterranei e che sembra eterna, come i sentimenti, se fossero come li vorremmo”.

Mentre a completare la sezione legata al clima e all’alluvione, quindi alle nostre terre ma non solo, Fabio Fiori spazia nell’analisi del nostro rapporto con quell’indispensabile soffio vitale che è il vento, nella cultura occidentale e nella mitologia: “Vento arcano”.

Ma alla drammatica emergenza climatica rimanda anche la grande trilogia “Qatsi” di Godfrey Reggio e Philip Glass, e soprattutto alle enormi responsabilità dell’uomo, che ha segnato la nostra epoca poi definita “Antropocene”. Su questo capolavoro della postmodernità, così influente nel ridefinire e rivoluzionare il rapporto tra musica e immagine, riflettono lo stesso regista Reggio in una illuminante intervista di Massimiliano Geraci e lo studioso gallese Tristian Evans, già autore di una importante monografia sulla trilogia.

Poi seguendo il ricco sommario, si ritorna di nuovo a Ravenna, questa volta declinata in una dimensione decisamente europea: un illustre anglista come Diego Saglia, docente all’Università di Parma, racconta del rapporto di Lord Byron con Ravenna, con il suo clima, con le paludi e la campagna che la circondava, e – soprattutto – con la natura selvaggia delle sue spiagge e pinete che il grande poeta e scrittore amava percorrere a cavallo. Uno scritto, quello di Saglia che vuol celebrare il secondo centenario della morte del poeta, ricordando come il suo legame con Ravenna sia suggellato dal Museo Byron che troverà posto nelle sale di Palazzo Guiccioli. Ovvero del palazzo in cui il poeta tanto tempo trascorse legato d’amore a Teresa Gamba Guiccioli: sono indirizzate a lei le lettere scelte e commentate da Claudia Giuliani, anche lei membro, come Saglia, del Comitato scientifico dello stesso Museo.

La dimensione internazionale non manca neppure ai protagonisti dello scritto con lo storico critico musicale della Kronen Zeitung  Karlheinz Roschitz: Riccardo Muti e l’orchestra con cui collabora da 53 anni, i Wiener Philharmoniker, “Un’amicizia per la vita”. Uno scritto che ripercorre appunto la storia di una amicizia cominciata nel 1971, quando per la prima volta il direttore d’orchestra salì sul podio di quella che forse è la più prestigiosa orchestra del mondo al Festival di Salisburgo, su invito niente meno che di Herbert von Karajan, e ancora oggi vivissima – del resto se così non fosse i rigorosissimi viennesi non avrebbero scelto proprio Muti, lo scorso 7 maggio, per festeggiare il bicentenario della Nona sinfonia di Beethoven.

Delle “mirabolanti avventure di Kalia e Dimna”, delle fantastiche storie raccolte nel Panchatantra che dall’oriente sono arrivate a nutrire la nostra letteratura e che trovano oggi nuova forma e linfa nel Grande Teatro nel Grande Teatro del Lido Adriano dice con grande competenza Tahar Lamri, che della messinscena è il drammaturgo.

Il critico musicale Pierfrancesco Pacoda poi fa luce sulla sorprendente fortuna delle musiche scritte da Piero Piccioni per il cinema in molte delle produzioni musicali più di tendenza degli ultimi decenni, attraverso una nutrita serie di ‘campionamenti’.

La pubblicazione del festival termina con due importanti testimonianze di opere pressoché sconosciute ai più. La prima di queste è la memoria di una “architettura mancata”: quella pensata – e sorprendentemente mai realizzata – da uno dei più importanti architetti italiani del secolo passato, Giovanni Michelucci, per Ravenna, per un auditorium che avrebbe dovuto erigersi in Largo Firenze. Ne parla, anche attraverso una documentazione inedita, uno storico dell’architettura come Alberto Giorgi Cassani, da sempre molto attento nei confronti del nostro territorio.

La seconda è quella di una grande opera solo parzialmente visibile, perché esposta in un edificio scolastico, di cui è autore il mosaicista Antonio Rocchi. In essa, come racconta Felice Nittolo, vengono accostate le immagini della Ravenna antica a quella moderna caratterizzata dalle architetture industriali (e che oggi sono già ‘archeologia’), tra cui svettano imponenti le torri Hamon, recentemente demolite.

Il libro è in vendita, al prezzo di 30 euro, alla Biglietteria del Teatro Alighieri, nei luoghi di spettacolo, alla Libreria Dante di Longo e nei bookshop presso: Basilica Sant’Apollinare in Classe, Mausoleo di Teodorico, Museo Nazionale, Casa Dante, Classis Museo del Territorio e della città, Domus Tappeti di Pietra.

La storica maratona Firenze-Faenza torna dopo la mancata edizione del 2023

Dopo il fermo imposto dall’alluvione del 2023 in territorio faentino la 49esima edizione della “100km del passatore” torna nel fine settimana del 25 e 26 maggio
Per la prima volta l’evento sarà trasmesso in streaming sui social con una diretta di 25 ore

100 Km Del Passatore 2022, Gara In Svolgimento

È tutto pronto per la 49esima edizione dell’ultramaratona Firenze-Faenza: torna nel weekend del 25 e 26 maggio  la 100km del Passatore, dopo un anno di stop forzato causato dagli eventi metereologici che nello scorso maggio hanno colpito il faentino. La partenza è prevista sabato alle ore 15 da Piazza del Duomo.
Sono attesi per l’evento podistico oltre 3300 atleti (3000 dei quali riconfermati dallo scorso anno). Tra questi si contano 392 concorrenti romagnoli (di cui 180 faentini), 430 toscani (dei quali 80 fiorentini), 683 donne, 670 esordienti e oltre 120 atleti provenienti da 32 nazioni straniere.

Tra i concorrenti più quotati dell’edizione 2024,  Massimo Giacopuzzi (2° classificato al ‘Passatore’ 2022, dietro solo al britannico Lee Grantham), i portabandiera faentini Gabriele Turroni, Christian Reali, Luigi Pecora e Massimo Ciani, i corridori di punta toscani Enrico Bartolini, Stefano Sestaioni e la giapponese Sohn Majidae, cittadina fiorentina da oltre 25 anni. Tra gli atleti stranieri maggiormente quotati troviamo i capoverdiani Oliveira Jailson Manuel Duarte, Joao Lopes Fonseca e Gil Nelson Dias Fortes, il marocchino El Fadil Soufyane, il finlandese Yli-Marttila Juhani e l’olandese Bob Hoogendoorn. In campo femminile tra le favorite troviamo Federica Moroni (Nel 2019 seconda tra le donne al ‘Passatore’ e prima italiana) e Silvia Luna.

Quest’anno, la corsa sarà trasmessa interamente con una diretta social sui canali dlla Cento dalla durata di 25 ore (dalle 11 di sabato 25 maggio alle 12 di domenica 26 maggio), oltre che su rete televisiva e sul sito sportivo nazionale Oatsport.it. Per la prima volta sarà trasmesso in diretta il passaggio dei runner al Passo della Colla.

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Il primo classificato riceverà, oltre al primo premio, anche la Targa del Tribunato con dedica al compianto Alteo Dolcini, tra i fondatori della “Cento” e cui ricorre il centenario dalla nascita. Al primo uomo e alla prima donna che transiteranno al traguardo sarà consegnato inoltre un piatto di ceramica in ricordo di Pietro “Pirì” Crementi, venuto a mancare nel dicembre ‘21. A raccoglierne il testimone sulla vettura del direttore di gara uno degli atleti simbolo della Firenze-Faenza: “Re” Giorgio Calcaterra che, dopo quindici edizioni consecutive, ha dato forfait alla gara non sentendosi pronto fisicamente. Vincitore di 12 edizioni di fila (con tanto di record del percorso fissato in 6 ore 25 minuti e 46 secondi), due terzi posti ed un settimo.

Saranno assegnati anche i premi di classifica del campionato italiano e sono previsti riconoscimenti per i recordman maschile e femminile e per i gruppi podistici. In occasione della ‘Cento’ viene assegnato anche il Gran Premio della Montagna: il primo uomo a transitare sul Passo della Colla di Casaglia (913 metri slm, al 48° km) riceve il premio intitolato a Francesco Calderoni mentre la prima donna quello dedicato ad Angela Bettoli. Sarà inoltre conferito il premio di miglior esordiente dedicato alla memoria del maratoneta Simone Grassi mentre il “Trofeo Elio Assirelli”, istituito alla memoria del presidente della Associazione scomparso nel 2009, sarà assegnato quest’anno alla seconda donna al traguardo.

Il presidente della manifestazione podistica, Giordano Zinzani, fa il punto in occasione della presentazione di questa edizione: «La 100km del Passatore riparte in piena forma dopo lo stop improvviso causato dall’alluvione di un anno fa e cerca in ogni edizione di migliorarsi ed essere sempre più eco-sostenibile». La corsa sarà infatti all’insegna del concetto di libertà e della filosofia ambientalista, per godere della manifestazione contribuendo al bene del pianeta. «Grazie inoltre alla generosità dei concorrenti iscritti alla mancata edizione del 2023, ci è stato possibile fare delle donazioni a tre associazioni sportive che avevano subito dei danni dalle alluvioni e ad altre sei società sono state effettuate importanti donazioni in occasione di questa edizione della 100km» continua Zinzani.

Come da tradizione negli ultimi anni Consorzio Vini di Romagna ha voluto abbinare lo slogan “le vie del Sangiovese” alla manifestazione, in omaggio alle strade percorse dai partecipanti lungo il tracciato che lega la Toscana alla Romagna, terre dove viene coltivato il vitigno “Sangiovese” e dal quale vengono ricavati vini d’alta qualità come il Chianti e il Sangiovese.

Asd 100 Km Del Passatore Volontari Ai Punti Di Ristoro

Gli eventi collaterali della maratona iniziano stasera (martedì 21 maggio) con un appuntamento alla Galleria comunale d’Arte Voltone della Molinella per l’inaugurazione della mostra “100 km del Passatore 49esima edizione”. La serata prosegue con gli storici speaker della “Cento” Danny Frisoni e Daniele Menarini che dialogheranno con Lorenzo Lotti, Paolo Bravi e Federica Moroni. Il runner Gabriele Turroni chiuderà la serata raccontando le sue esperienze con la Firenze-Faenza, con la special edition del Campionato Italiano 100 km su strada disputata a Imola nel ’21 e delle sue esperienze nelle gare internazionali.

Si prosegue con diverse staffette, per le quali si contano oltre 500 partecipanti. Sabato 25 maggio dalle ore 9 è prevista la partenza della staffetta organizzata del liceo “Torricelli-Ballardini” di Faenza mentre dal Passo della Colla di Casaglia scatterà la Staffetta 50×1000 dello Csi Faenza e Atletica 85. Alle ore 19,15 a Faenza è atteso l’arrivo della Color Run, organizzato da Asd Gioca lo Sport senza frontiere. Mezz’ora dopo è previsto l’arrivo della staffetta Asd Disabili di Faenza. Alle ore 21 atteso l’arrivo della staffetta del liceo “Torricelli-Ballardini”, Its “Alfredo Oriani” e Istituto Comprensivo “Europa di Faenza”.
Alle 21,15 vi sarà l’arrivo della staffetta 50×1000 dello Csi Faenza e Atletica 85. Alle 21,15 i vincitori della ‘Cento’ saranno applauditi con il suono delle chiarine del Gruppo Municipale di Faenza del Palio del Niballo.

Nell’ambito della Cento anche il torneo di mini basket nello Sferisterio di Faenza “O. Macrelli” (ore 15). Alle ore 18 in Piazza del Popolo Daniele Menarini e Danny Frisoni racconteranno la Storia della 100 km del Passatore con immagini e filmati proiettati sul maxischermo. Inoltre vi sarà l’apertura dello stand gastronomico del Rione Rosso “G. Sarti & Artistation” Marching Band Dale.
Dalle ore 18 nello Sferisterio sarà presente lo stand gastronomico a cura dell’APS “O. Macrelli” e partiranno i Laboratori Pop Rock a cura della Scuola di Musica “G. Sarti”.
Dalle ore 19 in Viale Marconi Luca Piazza presenterà l’“Ultimo km” con musica e animazioni. Alle ore 20 si terrà l’esibizione “Art of Choir” a cura della Scuola di Musica “Artistation” e 40 minuti dopo è attesa l’esibizione del “Team dance il Borgo”. Alle 21 si terrà l’“Esibizione “Art of Choir” a cura della Scuola di Musica “Artistation”.

Angelina Mango al centro commerciale Esp

La vincitrice dell’ultimo Sanremo incontrerà i fan e firmerà le copie del suo ultimo album

Angelina Mango

La vincitrice dell’ultimo Festival di Sanremo, Angelina Mango, sarà al centro commerciale Esp il prossimo 2 giugno. Si tratta di una tappa del suo tour di “firmacopie” del nuovo album Pokè Melodrama.

L’evento inizierà alle 17 e non occorre iscriversi. Per salire sul palco servirà essere in possesso di una copia del nuovo album, disponibile anche negli store Librerie Coop e Unieuro del centro commerciale. Ogni fan dovrà avere la sua copia dell’album, ad eccezione dei nuclei familiari per cui sarà necessario anche solo una copia ogni due persone.

Si potrà anche fare una foto con l’artista, previa liberatoria firmata, disponibile cliccando qui.

Insulti razzisti ai danni del ravennate Diallo: dieci giornate di squalifica

E il giudice sportivo multa anche il Ravenna, per i cori dei tifosi contro la federazione…

Diallo
Diallo domenica al Benelli (foto Venturi)

Il difensore centrale del Corticella, Said Chmangui, è stato squalificato per dieci giornate per un insulto razzista proferito nei confronti dell’attaccante del Ravenna Cherif Diallo.

L’episodio si è verificato domenica scorsa al Benelli nel corso dei tempi supplementari della finale play-off del girone D del campionato di calcio di serie D, vinta poi dal Ravenna.

L’insulto era passato inosservato alle orecchie dell’arbitro, ma è stato sentito invece in modo chiaro dall’ispettore della Figc presente a bordo campo, che ha invitato di fatto il direttore di gioco a espellere – come è poi effettivamente accaduto – il calciatore del Corticella.

Oggi (21 maggio) la decisione del giudice sportivo: 10 giornate di squalifica per Chmangui «per aver rivolto espressioni dal chiaro contenuto discriminatorio per motivi di razza».

Ma l’ispettore della Figc, oltre all’insulto, ha evidentemente sentito bene anche i cori contro la federazione dei tifosi del Ravenna, infuriati per come è stato deciso il campionato (di fatto a tavolino per il caso Pistoiese, nonostante sul campo i giallorossi abbiano fatto gli stessi punti della capolista Carpi, promossa in C). Ecco quindi la multa da 600 euro nei confronti del club giallorosso, «per avere propri tifosi rivolto espressioni offensive per due minuti nei confronti degli Organi Federali», si legge nel comunicato.

Gli ex studenti raccontano il “Classico” in un libro

Al Mercato Coperto la presentazione del volume, pubblicato da Danilo Montanari

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Sulla copertina campeggia una foto autunnale, con il campanile di San Giovanni Evangelista in lontananza dietro piazza Anita Garibaldi.

La vista di chi ogni giorno arriva o arrivava a scuola da via di Roma, in quell’edificio così inconfondibile per chiunque ci passi davanti e così, inevitabilmente, carico di significati per chi ci ha passato anni sui banchi. Il Classico, ossia il liceo ginnasio Dante Alighieri di Ravenna, è ora raccontato un libro pubblicato da Danilo Montanari Editore e curato da Angela Arcozzi e Sandro Camerani che mette insieme innanzitutto ricordi personali di ex studenti di varie generazioni, a partire dagli anni Sessanta fino ai primi anni 2000, un mezzo secolo tra aneddoti e riflessioni di più ampio respiro e qualche sprazzo di nostalgia. Tra gli autori ci sono anche ex insegnanti come nomi del mondo della politica, avvocati, giornalisti, artisti, tutti accomunati da quella scuola e da quel luogo.

Sono scritti brevi e più o meno personali che si alternano a un vero e proprio album di foto soprattutto di classe in cui per molti sarà facile ritrovarsi e ritrovare i volti dei compagni. Oltre a questa sorta di “album dei ricordi” collettivo, il libro contiene anche una storia in pillole della scuola e un approfondimento di Alberto Giorgio Cassani sulla costruzione dell’edificio; la prefazione è affidata a Gianluca Dradi, oggi dirigente scolastico.

Il libro sarà presentato in occasione di una cena al Mercato Coperto di Ravenna il 22 maggio alle 20 con alcuni ex alunni e alunne e insegnanti (solo su prenotazione al numero 0544 244611; info@mcravenna.it).

La nave Sea Eye con 52 naufraghi in viaggio verso Ravenna, la metà sono siriani

L’undicesimo sbarco di migranti a Ravenna in un anno e mezzo è previsto per il 25 maggio 2024, verrà utilizzata la banchina di Fabbrica Vecchia a Marina di Ravenna

441419305 848134037344761 3315898770927081624 NLa nave Sea Eye dell’omonima Ong tedesca ha recuperato 52 migranti, tutti uomini di cui 6 minori (16 e 17 anni), che tentavano la traversata del Mediterraneo dall’Africa all’Europa e ora sta navigando verso Ravenna, il porto sicuro che le è stato assegnato dalle autorità italiane. La prefettura di Ravenna rende noto che la nave attualmente, nella mattinata del 21 maggio, si trova tra Lampedusa e Malta e l’arrivo è previsto per le 18 del 25 maggio.

Non si potrà utilizzare il terminal passeggeri di Porto Corsini, come solitamente accaduto finora, per la presenza di una nave da crociera.

Lo sbarco avverrà alla banchina di Fabbrica Vecchia di Marina di Ravenna. Con pullman della Croce Rossa Italiana le 52 persone saranno poi trasferite al Pala De Andrè dove si svolgeranno le visite sanitarie e tutti gli adempimenti di polizia (identificazione e fotosegnalamento) e dei servizi sociali del Comune di Ravenna.

I migranti – provenienti da Siria (26), Bangladesh (19), Palestina (4), Pakistan (1), Marocco (1) e Egitto (1) – saranno poi ripartiti tra le varie province della regione secondo il seguente piano: Bologna 12 (fra cui i 4 minori non accompagnati), Ferrara 3, Forlì Cesena 7, Modena 8, Parma 4, Piacenza 3, Reggio Emilia 6, Rimini 4, mentre 5 rimarranno a Ravenna nei Cas della Provincia.

Le 52 persone raggiungeranno i luoghi di destinazione con mezzi dei gestori dei vari centri di accoglienza che verranno a prelevarli direttamente al Pala De André, mentre saranno accompagnati dalla Croce Rossa a Bologna quelli destinati al capoluogo emiliano, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia (in totale 33).

Sarà l’undicesimo sbarco a Ravenna in un anno e mezzo, la prima volta per la Sea Eye (1.141 persone arrivate finora).

A Lugo un confronto pubblico con i quattro candidati a sindaco

Appuntamento alla sala Polivalente, in vista delle Amministrative

Piazza Baracca Crepuscolo

Questa sera (martedì 21 maggio) alla sala Polivalente di Lugo, in via Lumagni 30, è in programma un confronto pubblico tra i quattro candidati a sindaco.

Organizza il circolo J.H. Newman. Appuntamento dalle 20.45.

A confrontarsi saranno tutti e quattro i candidati in campo: Elena Zannoni (coalizione di centrosinistra); Francesco Barone (centrodestra); Enrico Randi (lista civica Noi con Enrico Randi) e Secondo Valgimigli (coalizione “I comunisti”).

Apre a Ravenna il primo supermercato Esselunga della Romagna

Tutto pronto in via Antica Milizia. Ci lavoreranno quasi 130 persone

Esselunga
Foto di repertorio

Inaugura a Ravenna il primo supermercato Esselunga della Romagna. L’apertura è in programma dalla mattinata di domani, 22 maggio, in via Antica Milizia.

In tutta Italia sono quasi 200 i punti vendita Esselunga, di cui 13 già attivi in Emilia.

Il negozio di Ravenna – che sarà aperto tutti i giorni fino alle 21 e la domenica fino alle 20 – darà lavoro a quasi 130 persone di cui una novantina di nuovi assunti.

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