Rigassificatore operativo nel 2025. Cantieri da 300 milioni per le aziende locali

È in corso la stesura del metanodotto da 32 km attorno alla città di Ravenna per il rigassificatore: 1.200 persone impiegati per i cantieri nel picco di attività. La nave Bw Singapore si trova Egitto e verrà modificata a Dubai. Il primo anno di esercizio non ci sarà la diga protettiva: in caso di maltempo verrà disormeggiata dalla piattaforma a 8,5 km da Punta Marina

 NGL5622Per la realizzazione del rigassificatore in mare al largo di Punta Marina sono stati assegnati contratti a imprese del territorio ravennate per un valore di 300 milioni di euro su un investimento totale di Snam di un miliardo (di cui 500 milioni per l’acquisto della nave Bw Singapore che sarà ormeggiata a una piattaforma a 8,5 km dalla costa). Vanno inoltre conteggiati interventi di compensazione del valore di 10 milioni di euro e interventi di mitigazione del valore di 15 milioni. 

I cantieri per la realizzazione delle opere a terra (principalmente un metanodotto del diametro di 90 cm per una lunghezza di 32 km che aggira la città a sud) sono cominciati lo scorso giugno e attualmente coinvolgono circa 850 persone, che diventeranno 1.200 al picco dei attività. La conclusione delle opere è prevista per dicembre 2024 e l’impianto entrerà in esercizio nel corso del primo trimestre 2025 con una capacità potenziale di 5 miliardi di metri cubi all’anno, equivalenti a circa un dodicesimo del consumo nazionale stimato per tutto il 2023.

Il riepilogo dei numeri del progetto, nato a febbraio 2022 su iniziativa del governo Draghi, emerge dall’incontro con la stampa che si è svolto oggi, 14 novembre, in municipio a Ravenna.

La nave rigassificatrice, nota anche con la sigla Fsru, attualmente è  operativa in Egitto nel porto di Ain Sokhna. È lunga 292 metri, il triplo di piazza del Popolo a Ravenna. L’equipaggio a bordo, una volta operativa a Punta Marina, sarà di sessanta persone. Sarà necessario aumentare anche il personale dei servizi tecnico-nautici come ormeggio e rimorchio.

Entro fine anno la Bw Singapore raggiungerà un cantiere navale a Dubai per i lavori di adeguamento, tra cui l’installazione delle caldaie per il riscaldamento dell’acqua di mare che verrà utilizzata per trasformare il gas allo stato liquido trasportato dalle navi in gas allo stato aeriforme immesso nella rete nazionale del metano.

La scelta di installare i moduli per il riscaldamento dell’acqua di mare è stata presa in un momento successivo al rilascio delle autorizzazioni con una variazione al progetto che ha avuto l’approvazione delle autorità.

L’ingegnere Massimo Derchi,  direttore operativo di Snam, ha spiegato così la decisione: «La nave era predisposta ma si tratta di un costo aggiuntivo che avremmo risparmiato volentieri se i dati storici delle temperature del mare ci avessero mostrato che non era necessario. Abbiamo esaminato i dati e verificato che è necessario il riscaldamento».

Derchi ha inoltre spiegato anche che la costruzione della diga foranea in cassoni prefabbricati a protezione della nave comincerà dopo l’entrata in esercizio dell’impianto. «Ci vorrà un anno per il completamento e questo significa che durante questo periodo in caso di condizioni meteo avverse verrà disormeggiata dalla piattaforma».

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