lunedì
28 Luglio 2025

L’appello ai medici Inps: «Di fronte avete persone con difficoltà, siate più umani»

Il 3 gennaio è morta una donna che sei mesi prima era stata visitata per la revisione dell’invalidità civile, il figlio ricorda il senso di umiliazione provato dalla madre: «Spero che i medici si facciano un esame interiore per avere maggiore serenità nei confronti di chi si rivolge a loro con sacrifici e sofferenze alle spalle»

DottoressaRiceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di un 42enne all’indirizzo dei tre medici, di cui sceglie di non fare il nome, che lo scorso 31 maggio all’Inps di Ravenna hanno visitato la madre poi deceduta il 3 gennaio 2024.

Gentili Dottoresse, gentile Dottore,

lo scorso 31 maggio 2023 eravate parte della commissione medica che ha visitato mia mamma all’Inps di Ravenna, Graziella Bandini, per la revisione della sua invalidità civile.

Sono infinitamente addolorato di comunicarVi che mia mamma è venuta a mancare il 3 gennaio 2024. Sono ancor di più combattuto nel ricordare le parole di mia mamma all’indomani della visita sostenuta da Voi. La sera stessa mi disse di essersi sentita umiliata e che qualcuno della commissione medica le avrebbe detto che “stava benissimo”, quasi a voler dire che fingesse nelle sue difficoltà. Io non ho idea di come sia andata, ma in 42 anni mia mamma non mi ha mai detto una bugia.

Mia mamma quel giorno per venire presso di Voi fece uno sforzo non indifferente. A causa della sua malattia respiratoria da diversi mesi non usciva più di casa a causa dello sforzo da sostenere per muoversi, e quando vi riferì delle sue difficoltà respiratorie l’avete trattata in quel modo. Mia mamma si fidava dei medici e da Voi, che avete scelto una delle professioni dalla missione più alta e nobile che esista, chiunque si attenderebbe un minimo di empatia e questo al di là dei parametri, delle tabelle, delle crocette, della burocrazia sulla quale io non discuto (si applicano delle regole).

Io capisco che forse possa essere frustrante sentirsi più un impiegato che un medico, ma vorrei che vi ricordaste che di fronte a Voi non ci sono dei codici a barre, ma degli esseri umani, con mille difficoltà alle spalle, con una vita carica di sacrifici, che a fatica arrivano alla fine del mese.

Nei giorni immediatamente successivi al suo ricovero (7 dicembre) a casa di mia mamma ho trovato solamente cibo scaduto a novembre. Forse Voi non sapete che cosa significa, ma ve lo spiego: mia mamma aveva smesso di mangiare, presa sia dalla depressione della malattia alimentata dall’essersi sentita denigrata alla visita (una delle conseguenze della BPCO è proprio la depressione), sia dall’ansia di dover restituire 1.900 euro e di vedersi revocata la pensione di invalidità che era il suo unico modo per sostenersi.

Io non ho nulla contro di Voi, ho anzi il massimo rispetto, ma sono infinitamente amareggiato dal Vostro atteggiamento come medici, e non potrò mai dimenticare come vidi mia mamma, con in mano le carte della Vostra visita. Non potrò mai dimenticare la sua disperazione, la sua paura, il suo sentirsi sola, dimenticata, ferita. E il fatto che mamma fosse troppo debole per riuscire a reagire in ospedale, e che ora non sia più con me, è dovuto anche alla durezza alla quale si è trovata davanti quel giorno e nelle settimane successive.

Io, Dottoressa, Dottore, l’unica cosa che spero di ottenere con queste parole, è auspicare che Voi possiate farvi un esame interiore e, in futuro, ritrovare una maggiore serenità e umanità nei confronti di chi si troverà di fronte a Voi, come peraltro – ripeto – credo sia giusto aspettarsi da un medico.

Vi saluto e Vi porgo i miei più cordiali saluti.

Daniele Pompignoli, 
figlio di Graziella Bandini

L’Iva sul gas balza al 22 percento, Federconsumatori: «E le promesse del Governo?»

L’associazione: «Per non parlare degli aumenti dovuti al passaggio sul mercato libero. Cittadini lasciati alla deriva»

Conti Correnti 605194.largeIl 2024 si apre all’insegna di forti rincari. Federconsumatori dell’Emilia-Romagna denuncia in particolare l’aumento dell’Iva sulle bollette del gas, causato dalla decisione del Governo di non mantenere l’Iva al 5 percento. Dal 1° gennaio l’aliquota è passata al 10% per i primi 480 mc consumati e al 22% per i consumi eccedenti, a fronte di un consumo medio annuo pari a 1.400 mc.

«L’abbassamento del prezzo della materia prima del 6,7% è ben lontano dal compensare l’incremento dell’Iva» – si legge in una nota di Federconsumatori, secondo cui ogni famiglia, subirà un aggravio di circa 102,15 euro annui sulla bolletta del gas.

«Per non parlare degli incrementi dovuti al passaggio sul mercato libero che determineranno, secondo le nostre valutazioni – continua la nota -, aggravi delle bollette pari al +11% per le offerte sul mercato del gas a prezzo variabile e +49% per quelle a prezzo fisso. Situazione ancora peggiore per gli utenti con contratto a prezzo fisso che non beneficiano di nessuna riduzione del costo del gas e risentono interamente dell’aumento della tassazione. In condizione ancora peggiore si ritrovano quegli utenti con un reddito Isee compreso tra 9.531 e 15.000 euro che dal 1 gennaio hanno perso il bonus energia perché il Governo non ha rifinanziato neppure questa misura. Le promesse governative di non abbandonare i cittadini sono un lontano ricordo, la realtà è che sono lasciati alla deriva».

Quasi otto mesi dopo, ha riaperto a Lugo la scuola dell’infanzia Capucci

Grazie al sostegno della fondazione Specchio dei Tempi

Scuola Lugo Infanzia
Il sindaco a scuola nel giorno della riapertura

Ha riaperto ieri (8 gennaio) a Lugo la scuola dell’infanzia comunale Capucci, ripristinata dopo l’alluvione grazie al sostegno della Fondazione Specchio dei Tempi.

L’alluvione aveva reso inutilizzabile il pavimento della scuola al di sotto del quale era collocato l’impianto di riscaldamento. Per questo, dopo aver rimosso i legni che costituivano la precedente pavimentazione, è stato necessario sostituire il pannello radiante e posare infine il nuovo pavimento. Nei mesi di chiusura sono stati realizzati anche i lavori di consolidamento antisismico finanziati dal Pnrr, l’intervento sarà completato la prossima estate durante le vacanze.

I 130 bimbi della Capucci hanno frequentato la scuola in questi primi mesi in due sedi provvisorie: i più piccoli nella scuola dell’infanzia statale Fondo Stiliano e medi e grandi nei locali allestiti all’interno del centro sociale Il Tondo.

«Non finiremo mai di ringraziare Specchio dei Tempi per questo intervento che permette di riportare bimbi e personale nel loro edificio naturale – ha detto il sindaco Davide Ranalli – . Ai ringraziamenti aggiungo la scuola dell’infanzia statale Fondo Stiliano e la dirigente Federica Serenari per l’ospitalità di questi mesi e il direttivo del centro sociale Il Tondo che, ben consapevole dei bisogni, ha messo a disposizione gli spazi. In questo modo i bimbi hanno vissuto un inizio anno sereno. Grazie ai nostri uffici, il settore 0-6 e l’Ufficio tecnico, per il grande lavoro che ha portato a questo risultato».

Cordoglio nel mondo della cooperazione per la morte dello storico direttore di Deco

Gianni Celletti è ricordato come colui che salvò l’azienda da una fine quasi certa

GIANNI CELLETTILutto nel mondo della cooperazione per la morte di Gianni Celletti, direttore per oltre 25 anni di Deco Industrie, dove entrò nel 1977 per terminare la sua carriera nel 2009.

Alla Deco Industrie è ricordato con gratitudine come colui che ha saputo, in un momento molto difficile di molti anni fa, salvare l’azienda da una fine quasi certa e tracciarne il percorso che l’ha resa la cooperativa florida che è ora.

«Per dare la misura dell’uomo, austero nei modi e grande professionista – dichiara Antonio Campri, attuale presidente di Deco Industrie – mi basta ricordare il colloquio che mi fece per assumermi: parlammo delle campagne napoleoniche e delle relative nozioni di storia e geografia. Tutti temi non strettamente legati all’incarico che avrei successivamente eseguito per Deco ma che rilevavano a Celletti chi ero. Un modo, a pensarci ora, molto contemporaneo di svolgere un colloquio di assunzione, avanti decine di anni sulle pratiche di allora. Sua inoltre la scelta di diversificare nell’alimentare, una decisione “strana” ma rilevatasi da subito strategica e vincente».

“Gianni – afferma Giorgio Dal Prato, lo storico amministratore delegato – era un uomo di grande rigore morale e professionale e con esso sostenuti i soci della Deco, motivandoli a fare i sacrifici necessari per far crescere l’azienda, destinando sempre le risorse alla ricostruzione di quel patrimonio umano, tecnologico e finanziario che contraddistingue la coopertiva».

«I suoi valori – ha dichiarato Renzo Piva, direttore tecnico Deco per 25 anni – erano cultura, onestà, rigore e laicità, ed era in grado di farti capire che se perseguiti, l’azienda sarebbe cresciuta, cosa che in effetti è stata e ha permesso a Deco Industrie di ottenere grandi risultati».

Operata la 41enne che si è buttata dal nono piano, non è in pericolo di vita

La prognosi iniziale è di 40 giorni: potrebbe essere stata la recinzione di un cantiere ad attutire la caduta. Morti invece la figlia e il cagnolino che la donna ha portato con sé. Era seguita dal Centro di salute mentale e ultimamente soffriva molto per le vicende legate a burocrazia e crediti del Superbonus

6La donna di 41 anni che questa mattina, 8 gennaio, si è lanciata dal nono piano di una palazzina di Ravenna non è in pericolo di vita. È stata sottoposta a un intervento chirurgico ed è ricoverata in Rianimazione all’ospedale Bufalini di Cesena. La prognosi dei medici all’arrivo al pronto soccorso è stata di 40 giorni. Ad attutire il colpo potrebbe essere stata la recinzione del cantiere edile sulla quale è caduta insieme alla figlia di sei anni e al cagnolino che invece, come noto, sono morti sul colpo. Per questo la donna è in arresto, accusata di omicidio pluriaggravato e uccisione di animali.

8Il marito – che lavora sulle piattaforme di estrazione metano ed era rientrato da pochi giorni dopo tre settimane passate lontano per lavoro – era in casa e non si è accorto di nulla: ha appreso la vicenda solo quando la polizia ha bussato alla sua porta. Agli agenti ha raccontato di aver sentito che la compagna e la figlia si erano alzate e stavano facendo colazione e lui è rimasto a letto. I poliziotti hanno trovato la casa in ordine. La camera da letto è sul lato opposto dell’appartamento rispetto alla finestra usata dalla 41enne poco dopo le 7 per uscire all’esterno sulle impalcature che coprono l’intera facciata del condominio in via Dradi, zona Zalamella. Utilizzando un pouf si è aiutata per scavalcare il davanzale e poi ha scavalcato anche i tubi esterni dell’impalcatura.

Una vicina che abita al piano di sotto ha poi raccontato agli investigatori di aver sentito un rumore sui ponteggi e la voce di una bambina che diceva “No, mamma” ma non ha potuto immaginare cosa stava per accadere. Sono stati alcuni operai del cantiere a dare l’allarme per primi quando hanno sentito il tonfo dei corpi, un rumore udito anche da altre persone nella palazzina di fronte.

La 41enne è laureata in Ingegneria civile. In passato ha dato ripetizioni private e aveva avuto qualche incarico come supplente. In questo periodo non stava lavorando, ma si stava dedicando alla preparazione di un concorso in ambito scolastico.

L’appartamento apparteneva in precedenza al padre del marito che poi, più di dieci anni fa, lo aveva lasciato al figlio e alla nuora. Di recente però la coppia aveva acquistato una nuova casa indipendente che stavano ristrutturando grazie al Superbonus 110 sotto la supervisione del padre della donna che è ingegnere. Le difficoltà delle pratiche burocratiche e alcuni problemi legati alle cessioni del credito – con il timore di un pesante indebitamento – erano uno dei motivi che ultimamente stavano aumentando lo stato di angoscia della 41enne che era seguita dal Centro di salute mentale dell’Ausl da una decina di anni.

Il lungo post pubblicato dalla donna su Facebook circa un’ora prima di lanciarsi fa riferimento, in maniera confusa, a problematiche familiari in particolare nel rapporto con il padre. Alcuni anni fa la coppia era stata ascoltata in questura proprio su questo aspetto e le sarebbero state date le informazioni necessarie per eventuali azioni a sua tutela. Non risultano denunce presentate.

Costruita a Ravenna una piattaforma per estrarre gas dal mare nella Terra del Fuoco

Realizzata dalla Rosetti Marino: pesa 1.500 tonnellate e costata 81 milioni di euro, da Ravenna all’Argentina con un mese di navigazione

IMG 68053AF7F22A 1Una piattaforma per l’estrazione di gas dai fondali marini, con un peso di 1.500 tonnellate e un costo di costruzione di circa 81 milioni di euro, è partita dai cantieri navali della Rosetti Marino a Ravenna dove è stata realizzata per raggiungere la Terra del Fuoco, nell’estremo sud dell’Argentina. Il trasporto, a bordo della nave Interocean II battente bandiera coreana, è partito oggi, 8 gennaio, e impiegherà circa un mese. Per la costruzione della piattaforma sono state impiegate circa un milione di ore di lavoro, senza incidenti, con picchi giornalieri di oltre 300 persone occupate.

Il campo della piattaforma Fénix, a circa 60 km al largo della costa argentina, è il giacimento di gas naturale più a sud del mondo ed è gestito da Total Austral, la succursale argentina del colosso dell’energia francese Total Energies, che opera in partnership con la tedesca Wintershall e l’argentina Pan American Energy.

Secondo le informazioni divulgate da Rosetti Marino, la piattaforma entro il 2024 erogherà 10 milioni di metri cubi al giorno di gas naturale, un pilastro fondamentale per la produzione nazionale argentina, riducendo le importazioni per oltre 15 anni. L’avvio dell’estrazione di gas arriva a meno di due anni e mezzo dalla decisione finale di investimento, una dimostrazione della capacità di Total Energies di sfruttare il proprio portafoglio energetico.

«L’impegno e la professionalità di Rosetti Marino – affermano dalla società ravennate – sono stati fondamentali per consentire a Total Energies di rispettare la data di consegna in un momento in cui il mercato è caratterizzato da importanti ritardi in tutte le forniture. A causa delle pessime condizioni meteorologiche nella Terra del Fuoco, infatti, un eventuale slittamento anche minimo nella consegna della piattaforma avrebbe comportato un ritardo di quasi un anno nella messa in produzione del giacimento».

Rosetti Marino è capofila dell’omonimo gruppo operante a livello internazionale nella progettazione, realizzazione e fornitura di impianti – offshore e onshore – per eolico, oil&gas e carbon neutrality, nonché nelle costruzioni navali.

Tragedia di via Dradi, arrestata la 41enne in ospedale. Il marito era in casa

La donna era seguita da una decina di anni dal centro di salute mentale

Madre si getta dal nono piano via dradi ravenna

È stata arrestata Giulia Lavatura, la donna di 41 anni che questa mattina si è gettata da un’impalcatura di un palazzo a Ravenna, in via Dradi, insieme alla figlia di 6 anni, morta nell’impatto. Si trova al Bufalini di Cesena, in attesa di essere operata.

Il pm Stefano Stargiotti – citiamo un’agenzia dell’Ansa – ha aperto un fascicolo per omicidio pluriaggravato e uccisione di animali, dal momento che è morto anche il cane, trascinato nel volo. Si attende il referto dell’ospedale sulla donna, con analisi del sangue.

Lavatura era seguita da una decina di anni dal centro di salute mentale. Non risultano denunce da lei presentate, né particolari tensioni domestiche.

Il marito, in casa al momento del fatto (a differenza di quanto inizialmente da noi scritto), è stato sentito questa mattina: non si è accorto di nulla e pare non avesse sentore di nulla.

Nel frattempo, sono centinaia i commenti al post su Facebook con cui la donna aveva annunciato il gesto.

L’appello del responsabile regionale: «Istituire il garante dei detenuti a Ravenna»

Cavalieri: «Disponibile a incontrare il sindaco. Figura di garanzia fondamentale»

Carcere Casa Circondariale Ravenna
Il carcere di Ravenna

«Nei comuni di Forlì, Ravenna e Castelfranco Emilia non è ancora stata istituita la figura del garante locale dei detenuti mentre a Ferrara è vacante da quasi un anno. Pertanto, chiedo ai rispettivi sindaci, Gian Luca Zattini, Michele De Pascale, Giovanni Gargano e Alan Fabbri, di garantire ai detenuti delle loro città il supporto di questa figura di garanzia». Così interviene Roberto Cavalieri, garante regionale dei detenuti e responsabile del coordinamento dei garanti locali dell’Emilia-Romagna.

«Per garantire la piena operatività del coordinamento – aggiunge Cavalieri – serve che anche questi quattro territori, in cui sono presenti istituti penitenziari, siano coperti». Attualmente – precisa – l’istituto è composto dai garanti dei comuni di Piacenza, Parma, Modena, Bologna, Rimini e Reggio Emilia”.

Quella del garante dei detenuti è figura autonoma e indipendente che concorre ad affermare il rispetto dei diritti e della dignità delle persone private della libertà personale, favorendone il recupero e il reinserimento nella società. Vigila, prima di tutto, sulle condizioni di vita dei detenuti, rendendoli  consapevoli dei loro diritti, può visitare senza necessità di preventiva autorizzazione gli istituti penitenziari, promuove, attraverso iniziative pubbliche, attività di sensibilizzazione sul tema dei diritti umani e sulla finalità rieducativa della pena, avvicinando le comunità locali al carcere.

«La figura del garante locale – conclude Cavalieri – rappresenta un’efficace leva per la promozione dei diritti delle persone limitate della libertà personale e di inclusione nella società delle persone che hanno commesso reati. Pertanto, garantisco la mia piena disponibilità a incontrare i sindaci di Forlì, Ravenna, Castelfranco Emilia e Ferrara al fine di supportare l’avvio dell’iter di riconoscimento e rinnovo di queste figure di garanzia».

Al via le domande per chiedere fino a 500 euro per l’acquisto di una bici elettrica

Nuovo bando della Regione, dopo le 6mila domande accolte nel 2023

Bici Pedalata AssistitaApre il bando della Regione per sostenere l’acquisto di una bicicletta o una cargo bike (bici da trasporto) a pedalata assistita. Dopo il successo dello scorso anno, anche per il 2024 viale Aldo Moro mette a disposizione 2 milioni e 387mila euro di contributi per i cittadini maggiorenni dell’Emilia-Romagna che risiedono in pianura e nell’agglomerato di Bologna – Comuni firmatari del Piano aria regionale -, circa 4 milioni di persone (il 91% della popolazione regionale).

Chi non ha fatto domanda lo scorso anno e ha intenzione di comprare una bicicletta o una cargo bike a pedalata assistita, può quindi andare sulla  piattaforma regionale  a partire dalle ore 14 di domani,  9 gennaio, e fino alle ore 12 del 31 dicembre 2024 e richiedere il contributo per acquisti fatti dal 1^ gennaio al 31 dicembre di quest’anno.

Confermati gli importi del contributo regionale, che non potrà superare il 50% del costo del mezzo: fino a 500 euro per l’acquisto di una bici, tandem, triciclo non adibito al trasporto di merce, a pedalata assistita e fino a 1.000 euro per l’acquisto di una cargo bike a pedalata assistita.

Delle 6.590 domande pervenute nel 2023, 6.042 sono quelle accettate e 2.847 quelle liquidate ad oggi.  L’istruttoria è ancora in corso e si concluderà nelle prossime settimane. Il bando verrà comunque rinnovato anche nel 2025. In tutto sono 9 i milioni di euro per il triennio 2023-2025 destinati a questa misura. I fondi trasmessi dal Mase (ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica alla Regione) sono suddivisi in tre tranche: 3 milioni 808mila sul 2023, 2 milioni 387mila nel 2024 e 2 milioni 655mila nel 2025.

Tutta la documentazione è disponibile a questo link.

Si butta dall’ultimo piano con la figlia. Su Facebook: «Ecco perché ho dovuto farlo»

La donna ha scritto un post sui social prima di compiere il gesto. La bambina di 6 anni è morta

Suicidio mamma figlia via Dradi Ravenna

Ha scritto su Facebook un lungo post, una sorta di lettera d’addio, e poi si è buttata nel vuoto con la figlia di 6 anni e il cane. La bambina è morta sul colpo, così come il barboncino, mentre la donna, una 41enne di Ravenna, è ricoverata in gravissime condizioni al Bufalini di Cesena.

La tragedia è avvenuta poco prima l’alba di oggi, 8 gennaio, in un condominio di via Dradi, dove la donna vive, all’ultimo piano. Qui, dopo aver presumibilmente scavalcato una finestra, si è buttata, dall’impalcatura che avvolge il palazzo, trascinando con sé la bambina e il cane.

Nel lungo post pubblicato sui social – che abbiamo avuto modo di leggere – la donna (partendo da un inquietante “Perché ho dovuto farlo?”) denuncia una situazione famigliare pesante, vissuta fin da bambina. Chiari anche i riferimenti a suoi ricoveri e trattamenti con psicofarmaci.

Laureata in ingegneria, con un master in matematica, la 41enne in passato ha dato ripetizioni di matematica e fisica.

Ecco i biglietti vincenti della lotteria dello Ior per la ricerca scientifica

In provincia venduti 17.444 euro. Complessivamente raccolti in Romagna 165mila euro

Lugo2
L’estrazione a Lugo

Nella giornata di sabato 6 gennaio, sulle tre province romagnole, si è tenuta l’estrazione dei 66 biglietti vincenti della Lotteria Ior dal titolo “A Natale vinci per aiutare”: un grande gioco che supporta la ricerca scientifica, per sostenere il lavoro dei ricercatori dell’Irst di Meldola e portare al più presto le più innovative opportunità di cura al letto del paziente oncologico. Anche quest’anno la causa specifica era l’avanzamento degli studi portati avanti presso l’Istituto intitolato alla memoria di Dino Amadori riguardanti l’immunoterapia: una nuova e sempre più promettente arma a disposizione dei medici che utilizza e incrementa le potenzialità del nostro sistema immunitario per riconoscere e combattere la malattia.

Per il territorio di Ravenna l’evento si è tenuto, ancora una volta, presso il Conad Superstore di Lugo: a partire dalle ore 10 chiunque poteva assistere all’estrazione, resa pubblica per obblighi di trasparenza e per colorare di solidarietà il pomeriggio dell’Epifania.

L’adesione all’iniziativa è stata davvero molto generosa. Sono stati infatti distribuiti 51.352 biglietti su 60.000 disponibili, di cui 17.444 solo nella provincia di Ravenna: questo ha portato ad un incasso di più di 128.000 euro, cui si aggiungono quasi 37.000 euro di sponsorizzazioni dei partner. «Una cifra davvero clamorosa, che fa ben capire quanto in Romagna sia chiaro il concetto che, nonostante tutto, chi riceve una diagnosi di tumore non può essere lasciato indietro per nessun motivo – spiega il direttore generale Ior, Fabrizio Miserocchi – voglio dunque congratularmi non solo con i più fortunati ma con chiunque abbia partecipato: anche chi non ha conquistato uno dei 66 premi in palio, infatti, ha contribuito concretamente a sostenere l’obiettivo di un futuro senza tumori, che rappresenterebbe ovviamente la vittoria più grande di tutte. In più, ricordo che grazie alla generosa collaborazione del nostro partner principale tutti i biglietti non vincenti si tramuteranno in buoni-sconto di pari valore per fare la spesa nei Conad della Romagna dall’8 gennaio al 25 febbraio».

Venendo all’estrazione dei premi, tra cui il più prestigioso l’auto Dacia Sandero Streetway, messa a disposizione in collaborazione con la concessionaria Moreno, di seguito l’elenco dei biglietti vincenti relativi alla Lotteria della provincia di Ravenna, esigibili presso la sede Ior di riferimento entro e non oltre i prossimi 90 giorni.

1. Automobile Dacia Sandero Streetway* * IVA, IPT e messa su strada a carico del vincitore – biglietto n. 75463
2. Ombrellone e 2 lettini per stagione 2024 al Bagno Bologna di Punta Marina + €200 Buoni Spesa COFRA – biglietto n. 61233
3. Weekend in un capoluogo italiano in Hotel 4 Stelle per due persone compresa colazione ed un’esperienza by Agenzia Viaggi La Trottola + Bicicletta by Deka Sport – biglietto n. 63805
4. Barbecue Campingaz by Vivai Landi – biglietto n. 70897
5. Ombrellone e 2 lettini per stagione 2024 al Bagno Bologna di Punta Marina – biglietto n. 62899
6. Due lettini per la stagione 2024 al Bagno Malaika di Marina Romea + €100 Buoni Spesa COFRA – biglietto n. 69858
7. Buono Spesa da 300 euro sul sito di Romagna Computer – biglietto n. 63200
8. Buoni Spesa COFRA – biglietto n. 60201
9. Tre ingressi visita ai Mosaici di Ravenna e Mosaico Cavallino Francesco Baracca by Anna Fietta – biglietto n. 66152
10. Multicooker Twist Ariete 2945 by Faro Elettrodomestici + Confezione Tris di vini by Cantine Melandri + Confezione alimentare Coldiretti – biglietto n. 74362
11. Cinque ingressi Platinum presso Palestra Life Planet – biglietto n. 69526
12. Cena all’Osteria Passatelli per due persone + due ingressi visita ai Mosaici di Ravenna + Buono Spesa presso Libreria Longo – biglietto n. 69351
13. Tre trattamenti relax by La Via Del Benessere + tre ingressi piscina presso l’Agriturismo La Casa sull’Albero – biglietto n. 64051
14. Televisore Telefunken 24’’ by Il Faro Elettrodomestici – biglietto n. 71753
15. Buono Total Look presso “Dacci un taglio” a Ravenna – biglietto n. 66467
16. Cena degustazione di carne presso La Locanda a Bagnara di Romagna per due persone – biglietto n. 61321
17. Tre ingressi Platinum presso Palestra Life Planet – biglietto n. 71395
18. Tre ingressi al Centro Termale di Riolo Terme – biglietto n. 68272
19. Cena al Ristorante Alexander a Ravenna per due persone – biglietto n. 65189
20. Buono Parrucchiera presso Il Sole di PK a Faenza – biglietto n. 62805
21. Buono ingresso in piscina e cena per due persone presso l’Agriturismo La Casa sull’Albero – biglietto n. 77993
22. Due buoni taglio presso Salone Cristyle + buono pedicure presso Estetica Naturalmente a Ravenna – biglietto n. 60491

Fino all’8 marzo si può chiedere un contributo per l’attività sportiva dei figli

Domande da inviare al Comune di Ravenna. Solo per chi ha un Isee inferiore a 15mila euro

Ravenna Giovanili

Da oggi, lunedì 8 gennaio, è possibile presentare domanda al Comune di Ravenna per richiedere un contributo relativo all’attività sportiva dei propri figli. Le domande potranno essere presentate entro le 12 di venerdì 8 marzo.

«Con questo provvedimento desideriamo sostenere le famiglie che affrontano con difficoltà le spese sportive dei propri figli – dichiara l’assessore alle Politiche sociali Gianandrea Baroncini –, nella consapevolezza che praticare sport è importante per lo sviluppo psico-fisico, per la socializzazione e per l’acquisizione di stili di vita sani e corretti fin da giovani. Inoltre, cosa molto importante, il bando negli anni si è rivelato uno strumento molto utile alle famiglie e alle società sportive per quanto riguarda l’inclusione e il contrasto alla dispersione sportiva di base».

Per accedere al contributo occorre essere in possesso dei seguenti requisiti: famiglie con figli minori, di età compresa fra i 6 ed i 18 anni (il contributo verrà riconosciuto fino al compimento del 18° anno di età) con Isee fino a 15mila euro; residenza nel Comune di Ravenna da almeno 12 mesi all’atto di presentazione dell’istanza; iscrizione e pratica di una disciplina sportiva nell’anno sportivo 2023/2024 per la durata di almeno 4 mesi.

Il contributo, per ciascun minore interessato, sarà di 150 euro se il giustificativo o la somma dei giustificativi di spesa presentati sarà pari o superiore a tale cifra. Se la somma delle spese giustificate risulterà inferiore a 150 euro, l’ammontare del contributo sarà pari a tale somma. Per ciascun nucleo familiare non potrà essere erogata una somma di contributo superiore a 400 euro. Il Comune procederà alla formulazione della graduatoria fino ad esaurimento delle risorse disponibili, quantificate in 40mila euro.

Le domande potranno essere inviate all’indirizzo email bandosport@comune.ra.it o personalmente in via Massimo D’Azeglio 2, a Ravenna.

Per la eventuale richiesta di informazioni scrivere a bandosport@comune.ra.it o consultare il bando al link: https://bit.ly/47lBnDC

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