L’Iva sul gas balza al 22 percento, Federconsumatori: «E le promesse del Governo?»

L’associazione: «Per non parlare degli aumenti dovuti al passaggio sul mercato libero. Cittadini lasciati alla deriva»

Conti Correnti 605194.largeIl 2024 si apre all’insegna di forti rincari. Federconsumatori dell’Emilia-Romagna denuncia in particolare l’aumento dell’Iva sulle bollette del gas, causato dalla decisione del Governo di non mantenere l’Iva al 5 percento. Dal 1° gennaio l’aliquota è passata al 10% per i primi 480 mc consumati e al 22% per i consumi eccedenti, a fronte di un consumo medio annuo pari a 1.400 mc.

«L’abbassamento del prezzo della materia prima del 6,7% è ben lontano dal compensare l’incremento dell’Iva» – si legge in una nota di Federconsumatori, secondo cui ogni famiglia, subirà un aggravio di circa 102,15 euro annui sulla bolletta del gas.

«Per non parlare degli incrementi dovuti al passaggio sul mercato libero che determineranno, secondo le nostre valutazioni – continua la nota -, aggravi delle bollette pari al +11% per le offerte sul mercato del gas a prezzo variabile e +49% per quelle a prezzo fisso. Situazione ancora peggiore per gli utenti con contratto a prezzo fisso che non beneficiano di nessuna riduzione del costo del gas e risentono interamente dell’aumento della tassazione. In condizione ancora peggiore si ritrovano quegli utenti con un reddito Isee compreso tra 9.531 e 15.000 euro che dal 1 gennaio hanno perso il bonus energia perché il Governo non ha rifinanziato neppure questa misura. Le promesse governative di non abbandonare i cittadini sono un lontano ricordo, la realtà è che sono lasciati alla deriva».

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