venerdì
12 Settembre 2025

Scuole superiori: un percorso di 4 anni che studia anche l’intelligenza artificiale

La nuova offerta formativa proposta dall’istituto tecnico industriale Marconi che consente l’accesso a università e corsi post diploma. Presentazione online con due eventi

Lab Macchine Utensili 3Novità in arrivo per le scuole superiori in provincia di Ravenna. Dal prossimo anno scolastico, al via a settembre 2024, all’istituto tecnico industriale Marconi di Lugo, che fa parte del polo tecnico-professionale, sarà attivo un nuovo percorso “Meccanica e Meccatronica e Intelligenza artificiale” sviluppato in quattro anni e non cinque.

La proposta formativa nasce a seguito dell’apertura delle sperimentazioni di dicembre 2023 da parte del ministero. Al termine dei quattro anni, l’esito del percorso porta all’esame di Stato identico a quello quinquennale, con possibilità di accesso a qualsiasi facoltà universitaria, corso post diploma oppure con l’effettiva opportunità di un lavoro qualificato nell’ambito di indirizzo. A Lugo, di recente, è partito anche il corso universitario in Meccatronica.

«Il percorso quadriennale del polo – si legge in un comunicato stampa diffuso dalla scuola – si pone come obiettivo quello di potenziare e valorizzare la didattica laboratoriale, attivare tecnologie e metodologie didattiche innovative, rinforzare le competenze linguistiche e rinforzare l’area delle scienze, della tecnologia, della matematica».

Il piano di studi prevede l’attivazione del Clil (didattica in inglese di materie non linguistiche) dal primo anno, il rinforzo delle ore di matematica con particolare attenzione al coding e alla programmazione, la presenza di scienze (in particolare chimica) fino all’ultimo anno, il rinforzo di storia in terza e quarta, la possibilità di scegliere tra psicologia e economia negli ultimi anni. L’area di progetto permette inoltre di approfondire temi nuovi e sfidanti come quello dell’intelligenza artificiale nell’ambito ingegneristico grazie all’apporto dei partner di progetto (Fondazione Its Maker, Fondazione Its Tec, Unitec, Facoltà di Meccatronica).

Il percorso verrà presentato alle famiglie con due eventi online sabato 13 gennaio alle 15 e martedì 16 gennaio alle 19. Maggiori informazioni sul piano didattico e sugli orari a questo link sul sito della scuola.

Omicidio di Ilenia Fabbri, confermati i due ergastoli dalla Cassazione

Respinti i ricorsi delle difese del sicario Pierluigi Barbieri e dell’ex marito della vittima, Claudio Nanni

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Pierluigi Barbieri

La Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi delle difese e sono così confermate le due condanne all’ergastolo per l’omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne di Faenza sgozzata nel suo appartamento il 6 febbraio 2021.

Imputati erano Pierluigi Barbieri, considerato il sicario e reo confesso del delitto, e Claudio Nanni, ex marito della vittima.

Fabbri era stata uccisa attorno alle 6 non appena la figlia Arianna, che viveva con lei a settimane alterne dopo la separazione, era uscita di casa con il padre per andare a ritirare un’auto comperata a Osnago (Lecco).

Secondo le indagini della polizia – squadra Mobile di Ravenna, Sco di Roma e Commissariato di Faenza – coordinate dai Pm Daniele Barberini e Angela Scorza, si trattava solo di un alibi costruito ad arte da Nanni per consentire a Barbieri, alias “Lo Zingaro” di avere campo libero. Ma in realtà quella notte l’allora fidanzata di Arianna – una coetanea di Imola – era rimasta nell’abitazione, potendo così subito lanciare l’allarme e facendo in parte saltare i piani.

Barbieri, nel corso di due dettagliate confessioni confermate anche in aula durante il processo, dopo l’arresto aveva precisato che i tentativi di uccidere la donna erano stati altri due.

Per la Procura di Ravenna il movente è stato economico: la donna, dopo avere ottenuto dal Tribunale l’assegnazione della casa coniugale del valore di 300mila euro, aveva citato l’ex marito in una causa di lavoro da 500mila euro per i salari non ricevuti per la sua attività nell’impresa di famiglia, l’officina di Nanni; e per la gelateria di famiglia venduta a sua insaputa. (fonte Ansa.it)

Confesercenti chiede trenino turisti tutto l’anno anche come navetta fra parcheggi

La proposta dell’associazione di categoria dopo aver visto come è stato utilizzato dai cittadini

PISTA DI PATINAGGIO SU GHIACCIO IN PIAZZA KENNEDY A RAVENNAIl trenino per turisti in centro a Ravenna non più solo nel periodo delle festività di fine anno ma attivo tutto l’anno, sia come attrazione turistica che come navetta tra i parcheggi. È la proposta di Confesercenti a conclusione del periodo di festività in cui l’iniziativa è tornata operativo dopo diversi anni.

«Non è più possibile percorrere le vie centralissime perché la circolazione dei pedoni è fortunatamente sempre più densa – spiega Riccardo Ricci Petitoni di Confesercenti Ravenna-Cesena, che supporta e patrocina il progetto della pista di ghiaccio in piazza Kennedy da sette anni –, per cui il percorso è un po’ più esterno, ma è stato apprezzato anche dai cittadini, che vi hanno colto, sebbene questa esperienza avesse altra natura, anche le potenzialità inespresse di una navetta che colleghi i parcheggi del centro storico e permetta di attraversare e muoversi con semplicità. Auspichiamo che l’Amministrazione valuti queste possibilità e permetta lo sviluppo di un progetto di trenino-navetta turistico al pari di altre realtà cittadine, su cui come associazione di categoria ci siamo spesi già da tempo».

La pista di pattinaggio su ghiaccio prosegue la sua attività fino a domenica 14 gennaio, con orario dalle 10 alle 24 venerdì e sabato e dalle 10 alle 20 nella giornata conclusiva di domenica. «Possiamo dirci davvero soddisfatti della stagione – dichiara Chiara Zannoni, titolare della ditta –, la frequentazione si è mantenuta non solo stabile ma è persino incrementata rispetto all’anno scorso, che tra l’altro è stato un anno particolare perché causa caro-bollette alcuni impianti nei centri più piccoli non furono installati. Per noi è la riconferma della bontà di un percorso che non si è mai interrotto, e per questo ringraziamo anche i nostri partner che ci hanno permesso di assicurare quella continuità che rende la pista tanto amata ed attesa anno dopo anno. Dopo sette anni ormai vengono persone anche da fuori provincia, inoltre si è consolidato il rapporto con gli istituti scolastici del territorio, che frequentano sempre con piacere l’impianto, specialmente al mattino».

Jfk on Ice, infine, al pari della scorsa annualità, darà un contributo alla mitigazione delle proprie emissioni con un intervento di piantumazione di alberi, che verrà decisa di concordia con il Comune di Ravenna.

Casadio, medico e giornalista: «L’ossessione salutista fa male alla salute»

Il 13 gennaio presentazione del libro dell’autore ravennate al mercato coperto

Andreacasadio“L’ossessione salutista fa male alla salute” è il sottotitolo del libro “Mangia bevi ama” (Compagnia editoriale Aliberti) scritto dal ravennate Andrea Casadio, medico e giornalista. La presentazione del libro, in un dialogo con Luca Pavarotti (presidente della cooperativa del quotidiano Corriere Romagna) si terrà sabato 13 gennaio alle 18 al mercato coperto di Ravenna (piazza Costa).

Il libro appartiene alla sigla Wingsbert House by Aliberti, il marchio del gusto e dell’enogastronomia, diretta dal professore e storico dell’alimentazione Alberto Grandi. Nel volume proposto, Casadio si oppone a tutte le “bufale” e le bugie spacciate per scienza «che vorrebbero ridurre la vita a un’unica, perpetua penitenza nel mangiare, nel bere e nell’amore». Una critica verso diete, proibizioni, regole ferree e auto-imposizioni che il neuroscienziato analizza per via scientifica con estrema precisione, mostrandone la fallacia e la nocività.

Ex docente universitario ed ex ricercatore di neuroscienze alla Columbia University di New York, Casadio ha partecipato agli studi sulla memoria che hanno permesso a Eric Kandel, capo del laboratorio, di ottenere il premio Nobel per la Medicina nell’anno 2000. Ha collaborato come inviato e autore televisivo a varie trasmissioni (Turisti per caso, Sciuscià, Velisti per caso, Annozero, Servizio pubblico, Piazzapulita), ora è regista e autore della serie tv Fame d’amore.

«Ci viene detto che per raggiungere questo scopo da una parte dobbiamo rinunciare a molte cose che ci fanno piacere, dall’altra dobbiamo sottoporci a una serie di pratiche salutiste e di routine rigide e innaturali che ci dicono benefiche. Ma non sono queste pratiche salutiste che ci fanno vivere più a lungo».

Ferrovia Faentina, 4 sindaci scrivono a Figliuolo: «Serve soluzione definitiva»

La linea tra Faenza e Firenze è stata interrotta sette mesi dopo gli smottamenti di maggio, il traffico è ripreso il 27 dicembre ma un sistema di allerta per il rischio frane rende il servizio a singhiozzo con sostituzione di bus inefficiente

Sindaci BSL, Marradi, Faenza, BrisighellaI sindaci dei Comuni di Brisighella e Faenza in provincia di Ravenna e Borgo San Lorenzo e Marradi in provincia di Firenze rivolgono un appello al commissario straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, affinché il ripristino delle frane lungo la linea ferroviaria Faentina – che collega Faenza e Firenze toccando gli altri tre paesi – diventi un’assoluta priorità di tutti, riconoscendo la pubblica utilità dell’intervento. «Chiediamo, nel più breve tempo possibile, l’individuazione di risorse economiche ad hoc e la predisposizione dei progetti operativi degli interventi sulle frane che consentano, in tempi certi, il ritorno alla piena funzionalità della tratta ferroviaria». L’appello chiama in causa anche le Regioni e gli enti preposti.

Come noto, la tratta è rimasta a lungo interrotta dopo le frane della primavera e il traffico è ripartito solo il 27 dicembre ma con l’installazione di un sistema di rilevazione di rischi frane che impone l’interruzione del servizio in caso di pericolo. «Abbiamo espresso soddisfazione per il sistema di allertamento individuato da Rfi, capace di prevedere la probabilità di innesco di frane causate da precipitazioni e di interrompere immediatamente la circolazione in caso di pericolo. Tuttavia, i disagi emersi alla prima interruzione della linea tramite il nuovo sistema dimostrano che la soluzione adottata non è sufficiente a garantire la continuità del servizio con un minimo di funzionalità. Le risposte giunte da Rfi confermano che eventuali ulteriori correttivi non potranno in ogni caso evitare che il servizio di trasporto Faenza-Firenze rimanga a tempo indefinito in uno stato di emergenza perenne a danno dei cittadini-utenti, data l’imprevedibilità di ogni allerta, le difformità degli orari dei bus rispetto a quelli dei treni e l’incertezza sui tempi di percorrenza».

Per i quattro sindaci è giunto il momento che tutti si assumano le proprie responsabilità: «Siamo perfettamente consapevoli dell’enorme mole di lavoro in corso per la messa in sicurezza idrogeologica del territorio che coinvolge direttamente i nostri Comuni. Allo stesso tempo, ribadiamo con forza che il ripristino delle infrastrutture viarie e di trasporto deve avere lo stesso grado di priorità. In un contesto di alta mobilità della popolazione, sono in gioco le opportunità messe in campo negli anni per evitare l’indebolimento dei territori interni e la stessa sopravvivenza delle nostre comunità. Riteniamo che tali problematiche, pur partendo da terreni privati, abbiano un impatto diretto sulla linea ferroviaria, un’infrastruttura preposta a un servizio pubblico; pertanto, vanno considerate al pari di interventi pubblici».

Cadavere nel fiume, è un 70enne che passeggiava: ipotesi malore o caduta

Il corpo era tra i rami sul rivale del Lamone in via Renaccio, la moglie lo attendeva a casa per pranzo e non l’ha visto rientrare

WhatsApp Image 2024 01 10 At 12.17.48Scivolato mentre faceva una camminata o caduto perché colto da un malore, sembra si possa escludere il gesto volontario. Al momento è questo lo scenario che si va delineando per spiegare la morte dell’uomo il cui cadavere è stato ritrovato tra i rami sull’argine del fiume Lamone in via Renaccio a Faenza ieri mattina, 10 gennaio, non distante dall’area predisposta per la collocazione del ponte provvisorio

Secondo il quotidiano il Resto del Carlino si tratta di un 72enne (G. B. le iniziali). L’uomo indossava scarpe sportive, una tuta da jogging e intorno a mezzogiorno la polizia ha ricevuto la segnalazione relativa a una persona che, attesa a casa per l’ora di pranzo, non era ritornata. Tuttavia non sono stati rinvenuti documenti nelle tasche dell’anziano.

Il ritrovamento intorno alle 9.30 è stato fatto da una ragazza che con il proprio cane stava passeggiando lungo il rivale opposto.

«Farmaci sospesi su consiglio di uno psicanalista». Interrogati i medici della donna

Udienza di convalida dell’arresto per la 41enne Lavatura Truninger che ha tentato il suicidio l’8 gennaio ma gettandosi dal nono piano ha ucciso la figlia di sei anni e il cane. L’accusa chiede la custodia in una struttura di sicurezza. Per la difesa non è imputabile per il suo stato di salute

1A metà dicembre ha smesso di prendere i farmaci prescritti dal centro di salute mentale (Csm) che la seguiva da anni, il 22 dicembre ha elaborato l’idea di uccidersi, in qualche giorno ha scritto il testo da pubblicare su Facebook come messaggio di addio e l’8 gennaio si è buttata dal nono piano con la figlia e la cagnolina che sono morte, mentre lei è sopravvissuta e ora, se sarà ritenuta capace di intendere e volere, rischia fino all’ergastolo. È la sintesi dell’ultimo mese di Giulia Lavatura Truninger, la 41enne che pochi giorni fa ha tentato il suicidio buttandosi da 20-25 metri. La donna ha ricostruito i fatti davanti al giudice per le indagini preliminari nell’udienza di convalida dell’arresto che si è tenuta ieri, 10 gennaio, in ospedale a Cesena dove è ricoverata (prognosi di 40 giorni). Sono i due quotidiani locali, Resto del Carlino e Corriere Romagna, a riportare i dettagli del procedimento giudiziario fino a questo punto.

Il pubblico ministero ha chiesto la convalida dell’arresto eseguito dalla polizia in flagranza e la custodia cautelare in una clinica specializzata una volta dimessa dall’ospedale. L’avvocato difensore si è opposto alla convalida dell’arresto dato che eseguito «su persona non imputabile per quei fatti» e ha chiesto l’affidamento a una struttura specializzata per essere controllata ogni giorno come misura di sicurezza e non cautelare perché andrebbe esclusa la pericolosità per altre persone e il rischio di fuga. Il giudice si è riservato la decisione che dovrebbe arrivare entro domani, 12 gennaio.

La procura ha acquisito le cartelle cliniche della 41enne al Csm e ha deciso di ascoltare gli specialisti che l’avevano visitata. Secondo quanto riferito dall’indagata stessa, i medici le avevano aumentato il dosaggio dei farmaci per fronteggiare il suo disturbo, ma questo le provocava un forte tremore alle mani, tanto da averla spinta a chiedere un farmaco ansiolitico per ridurre l’effetto collaterale.

La donna dice di aver sospeso l’assunzione dei farmaci a dicembre dopo esseri rivolta a uno psicanalista di un centro privato – che l’aveva assistita già in passato prima della gravidanza – perché di questi si fidava maggiormente rispetto al Csm dove, secondo la sua visione, il padre poteva vantare delle aderenze per somministrarle quei farmaci che lei non voleva prendere. Stando a quanto da lei riferito, sarebbe stato proprio il terapeuta a suggerirle di buttare i farmaci. Lo specialista ha negato di avere affrontato con lei questioni legate al dosaggio della terapia farmacologica indicata dal Csm. A fine novembre l’ultimo controllo al Csm. A metà dicembre l’incontro nel centro privato.

La dirigente scolastica dell’istituto comprensivo ravennate dove la figlia di sei anni frequentava la prima elementare ha deciso di avviare un percorso di supporto per i compagni e le famiglie nella difficile necessità di elaborare il lutto.

Alluvione, Figliuolo: «I soldi per i risarcimenti ai privati ci sono»

Il commissario: «A disposizione circa 630 milioni a cui se ne aggiungeranno 700. Finora ricevute 830 domande»

Figliuolo2«Ho relazionato i sindaci sulle linee per la prosecuzione delle attività di messa in sicurezza del territorio e la ricostruzione pubblica. Al momento la struttura commissariale, tramite i fondi messi a disposizione dal Governo, ha a disposizione 1,6 miliardi di euro». Lo ha detto il commissario straordinario alla ricostruzione post alluvione, generale Francesco Paolo Figliuolo, al termine dell’incontro a Castrocaro Terme Terra del Sole con i sindaci della zona.

«Adesso è il momento di spingere e dare massima priorità alla ricostruzione per i privati – ha aggiunto il commissario – I soldi ci sono: al momento per questo tipo di risarcimenti ho a disposizione circa 630 milioni di euro, a cui si aggiungeranno a brevissimo altri 700 milioni derivanti dalla legge di bilancio per il credito d’imposta. Noi, dunque, rimborseremo tutto quello che c’è da rimborsare».

Secondo i numeri raccolti, ha proseguito, «potenzialmente abbiamo dalle 50 alle 70mila famiglie che potrebbero essere oggetto di risarcimento e circa 16mila imprese, suddivise circa a metà tra agricole e non. La piattaforma è sostanzialmente allineata: attualmente abbiamo ricevuto poco più di 830 domande di risarcimento, di cui 189 per le imprese e 642 per le famiglie. Si tratta di un campione statisticamente non rilevante per determinare la media degli importi dei risarcimenti. Domande – ha concluso – che sono prese in carico dai Comuni che debbono fare le attività di verifica. Successivamente arriveranno al commissario che provvederà al decreto di erogazione dei risarcimenti». (fonte Ansa.it)

Al via le prevendite per il concerto inaugurale del Ravenna Festival

Con il maestro Muti alla guida dei Wiener Philharmoniker

Muti

Una comunione di intenti e di civiltà che fanno la gioia del pubblico e contribuiscono alla diffusione del patrimonio musicale europeo: è questo il cuore del sodalizio che da oltre cinquant’anni lega Riccardo Muti alla Filarmonica di Vienna, un’amicizia in musica che torna a brillare nel cielo di Ravenna Festival.

Sabato 11 maggio al Pala De André, Muti e i Wiener Philharmoniker sono infatti protagonisti del concerto d’apertura della XXXV edizione della manifestazione; in programma la Sinfonia n. 35 di Mozart, detta “Haffner”, e la Sinfonia n. 9 di Schubert, detta “La grande”.

La prima partecipazione dei Wiener a Ravenna Festival risale al 1992 e, negli anni, hanno arricchito il cartellone di eventi indimenticabili, come la trilogia Mozart-Da Ponte. Quello di maggio sarà il loro dodicesimo appuntamento nella città bizantina (l’undicesimo è stato nel 2021, anno in cui hanno celebrato il cinquantenario del loro sodalizio con Muti) e la prima delle sole tre tappe italiane della tournée.

In attesa di svelare il programma completo di Ravenna Festival 2024 (l’appuntamento di presentazione è sabato 24 febbraio), oggi (giovedì 11 gennaio) si aprono le prevendite per il concerto inaugurale alla Biglietteria del Teatro Alighieri, anche telefonicamente 0544 249244, online su ravennafestival.org e Vivaticket, negli Iat di Ravenna e Cervia e tutte le filiali della Cassa di Ravenna Spa. Biglietti da 30 a 130 euro (ridotti da 27 a 120); per chi ha sottoscritto carnet Ravenna Festival 2023, biglietti da 23 a 100 euro (solo in Biglietteria o telefonicamente), mentre i possessori della Carta Giovani Nazionale (18-35 anni) possono acquistare biglietti di III settore a 20 euro e di IV settore a 15 euro.

Con il tornado ha perso casa e lavoro, raccolta fondi e piadine per aiutarlo

Il 14 gennaio appuntamento ad Alfonsine a sostegno dell’imprenditore Andrea Ricci Maccarini

Le Spighe Piadine

Domenica 14 gennaio dalle 11.30 in via Raspona 61, ad Alfonsine, si terrà l’evento benefico “Una piadina col cappotto” per aiutare Andrea Ricci Maccarini, piccolo imprenditore letteralmente travolto dal tornado di luglio che gli ha fatto perdere in un unico colpo sia la propria casa che il lavoro.

Ricci Maccarini è infatti il titolare di un piccolo ristorante a conduzione famigliare (Le Spighe – Non solo Piadine). Oggi in pratica non ha più nulla, se non un piccolo chiosco dove poter vendere le piadine nel cortile della propria abitazione, in mezzo alle macerie dell’edificio semi crollato. Ulteriore beffa, il furto subìto durante le feste al Capanno del villaggio di Natale che aveva in gestione.

Su Gofundme è partita una raccolta fondi con l’obiettivo di aiutarlo a costruire almeno un dehor al chiuso per poter ospitare i clienti anche nella stagione invernale. Allo stesso scopo è stata organizzata la giornata di domenica, un’iniziativa di solidarietà che prevede una piadina farcita e una bevanda al costo di 15 euro per tutti i partecipanti.

Ad Antonio Patuelli il Fiorino d’Oro, massima onorificenza della città di Firenze

Il presidente dell’Abi e della Cassa di Ravenna atteso sabato 13 gennaio a Palazzo Vecchio. I complimenti del sindaco

Antonio PatuelliSabato 13 gennaio, alle 11.30, nella Sala degli Elementi a Palazzo Vecchio a Firenze, il sindaco Dario Nardella consegnerà il Fiorino d’Oro al ravennate Antonio Patuelli, presidente dell’Abi (Associazione Bancaria Italiana)  e del Gruppo Bancario La Cassa di Ravenna, che include oltre alla capogruppo anche Banca di Imola, Banco di Lucca e del Tirreno e le società Sorit, Italcredi e Sifin.

Il Fiorino d’Oro è la massima onorificenza della Città di Firenze, assegnato su proposta del sindaco, a cittadini che per la «notoria opera nell’ambito della cultura, delle arti, del lavoro in ogni sua espressione, della politica, dell’assistenza, della filantropia, dello sport e delle attività internazionali abbiano dato lustro particolare alla Città ed alle istituzioni e reso servizio alla comunità nazionale ed internazionale e siano degni pertanto di essere additati al pubblico encomio».

Il Fiorino d’Oro – antica moneta istituita nel momento di grande espansione di Firenze, nel 1252, quando sempre più mercanti, banchieri e uomini d’affari stavano eleggendo la città toscana come la Wall Street del Medioevo – ha un valore simbolico straordinario per la comunità di Firenze, rappresenta con il suo Giglio Fiorentino e l’immagine di San Giovanni Patrono della Città un riconoscimento speciale per l’attività svolta, oltre che un simbolo ambito di identità e vicinanza alla città. Una vicinanza che Antonio Patuelli ha dimostrato fin dal periodo degli studi, laureandosi nel 1975 nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Firenze e che poi ha proseguito negli anni sia nella sua intensa attività culturale, sia in quella economica e bancaria.

A complimentarsi in prima battuta con Patuelli – in una nota inviata alla stampa – sono il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri, il segretario generale Giancarlo Bagnariol assieme a tutti i consiglieri, esprimento «la propria viva soddisfazione». Alfieri, assieme a una importante delegazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, sarà sabato mattina a Palazzo Vecchio a Firenze, «orgogliosi di celebrare questo importante momento».

«Il Fiorino d’Oro rappresenta un riconoscimento civico di grande lustro e importanza – commenta il sindaco di Ravenna Michele de Pascale -. Dopo quello ricevuto dalla città di Ravenna nel 2021, anno delle celebrazioni del VII centenario della morte di Dante Alighieri, questa prestigiosa onorificenza torna nella nostra comunità, attraverso il conferimento ad un nostro illustre cittadino, Antonio Patuelli. Desidero complimentarmi con lui e ringraziare il sindaco di Firenze Dario Nardella per questo nuovo riconoscimento, che rinsalda ulteriormente, nel segno della più alta stima, l’amicizia che lega le città di Ravenna e Firenze e le rispettive comunità».

Chiamata alla partecipazione attiva per l’Europa: si cercano 30 volontari

I cittadini, per la prima volta senza limiti di età, promuoveranno le elezioni europee del prossimo giugno e alcuni temi chiave dell’Unione. Il termine delle iscrizioni è il 21 gennaio

Progetto Senza Titolo Ministri

Il Centro Europe Direct della Romagna seleziona persone interessate a svolgere esperienze di volontariato per la promozione delle elezioni europee del prossimo giugno, della cittadinanza europea e di temi chiave dell’Unione Europea, quali European green deal e parità di genere e contrasto alla violenza sulle donne.

Possono candidarsi cittadini di qualsiasi nazionalità che non abbiano in corso con il Comune rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita a qualunque titolo, e purché siano residenti o domiciliati – anche temporaneamente – nel territorio di Ravenna e provincia. Saranno selezionati indicativamente 20 giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni e circa 10 cittadini senza limiti di età. La selezione avverrà a seguito di una verifica della documentazione inviata ed eventuale colloquio e comporterà l’impegno di un minimo di 50 ore del proprio tempo da dedicare ad una formazione iniziale e ad una ampia gamma di possibili attività. Il termine delle iscrizioni è il 21 gennaio ed è possibile iscriversi esclusivamente tramite una mail al esclusivamente via mail all’indirizzo europedirectromagna@comune.ra.it.

Questo tipo di percorso viene riproposto da ormai 6 anni, coinvolgendo fino ad oggi un totale di oltre 100 giovani. Quest’anno, per la prima volta, la partecipazione al bando è stata estesa ai cittadini di tutte le età, senza limitazione ai 28 anni come previsto nelle edizioni precedenti. Lo scopo è quello di formare, assieme ad operatori esperti, una community di promozione della cittadinanza europea e delle belle iniziative che si svolgeranno nel 2024 finalizzate alla divulgazione di temi che riguardano l’Europa e incentrate soprattutto sulle prossime elezioni europee.

Le attività saranno coordinate dal Centro Europe Direct della Romagna che impegna a fornire formazione e accompagnamento qualificato, oltre al supporto per lo svolgimento delle attività.  Tramite il Centro sarà possibile anche certificare l’ottenimento di crediti formativi (ad esempio la partecipazione al progetto viene già riconosciuta come credito dal dipartimento Beni Culturali dell’Università di Bologna per gli studenti del corso di laurea Società e Culture del Mediterraneo).

Le attività si svolgeranno da febbraio a dicembre 2024. Inizialmente, il gruppo selezionato sarà coinvolto in una formazione iniziale sull’Unione europea, le sue priorità politiche e le prossime elezioni. Seguiranno momenti collegiali di coordinamento e co-progettazione, per organizzare la conduzione e la gestione del programma di attività. Dal mese di marzo si organizzeranno laboratori nelle scuole medie e un gioco di ruolo sul Parlamento europeo per le scuole superiori. Inoltre, verrà ideato e registrato un podcast.

Dopo l’estate le attività si concentreranno su percorsi di approfondimento sui temi del Green deal europeo e sulla parità di genere attraverso attività interattive e laboratoriali. Infine, la seconda importante novità di quest’anno, la possibilità data ai volontari di collaborare all’organizzazione e partecipare allo European Youth Event in Italia, che porterà a Forlì circa 4000 giovani dall’Italia e dall’Europa.

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