sabato
13 Settembre 2025

Come “rigenerare” il Borgo San Rocco, bilancio di un anno e nuovi orizzonti

Cittadini e associazioni hanno promosso diverse iniziative per rivitalizzare lo storico quartiere ravennate. Ne parla il coordinatore Franco Chiarini

Ripensando Ravenna
Alcuni degli animatori del progetto di rigenerazione del Borgo San Rocco davanti alla storica osteria “I mulnér”

Franco Chiarini, per il coordinamento del gruppo di associazioni “ripensando Ravenna”, traccia un bilancio e le prospettive future del progetto urbano di “riscoperta” e “rigenerazione” dell’antico borgo San Rocco, racchiuso fra le porte San Mama, Sisi e il Portonaccio. Una serie di iniziative di animazione avviate a fine 2022 e che si spera di portare avanti nel 2024, anche con il sostegno dell’amministrazione comunale.

Com’è nata l’idea di dedicarvi ad un progetto di rigenerazione del Borgo San Rocco?
«Un insieme di fattori che ci hanno ritenuto importante invertire una situazione di marginalizzazione di questo borgo antico che è città e periferia ad un tempo e l’unico cinto da tre porte. Un borgo soprattutto commerciale con botteghe sempre più in difficoltà e con ingorghi di traffico inestricabili. Alcuni di noi, di cui diversi abitanti o ex residenti del Borgo, da tempo ritenevano necessario intervenire almeno con animazioni temporanee per rendere vivo il borgo e farlo conoscere meglio ai ravennati. Un borgo che non ha eccellenze assolute in termini storico-artistici, ma che è un unicum urbanistico adatto ad essere vissuto e frequentato con servizi moderni e aree gradevoli.
E così abbiamo redatto un progetto, in verità un po’ ambizioso per le nostre forze, ma condiviso dal Comune tramite il progetto “Spasso in Ravenna”, gestito dalle Associazioni di categoria di commercianti e artigiani. Un progetto presentato insieme nel simpatico e storico circolo de “I Mulnér” e originariamente promosso dal Circolo PD Casadei Monti che aveva gestito un questionario nell’area del Borgo San Rocco da cui erano risultate richieste degli abitanti, richieste  che era sufficiente raccogliere ed elaborare tale era la loro evidenza».

Su quali energie contate anche per il futuro?
«Il tutto è potuto decollare pochè il gruppo proponente era il comitato “ripensandoRavenna” costituito da un ventagliio di competenze associative come quella gastronomica (Ravenna Food e Slow Food), quella storico-artistica (Dis-Ordine), quella del contrasto alla povertà (Ecologia di Comunità) e quella del turismo dolce (Trail Romagna). Le iniziative sviluppate nel 2023 hanno potuto contare in massima parte sul volontariato di queste realtà e su di un rapporto necessitante con gli abitanti e soprattutto dalle realtà commerciali che sono state coinvolte direttamente nelle singole iniziative anche tramite il Comitato “Il Borgo” composto appunto da esercizi commerciali. Purtroppo l’attenzione cittadina si è spostata comprensibilmente verso i danni dell’alluvione e quindi rispetto al progetto iniziale è divenuto rarefatto l’impegno anche finanziario del Comune e delle Associazioni di Categoria per cui temiamo che se non ci sarà un interessamento coordinato di queste realtà difficilmente potremmo proseguire con iniziative di rilievo».

Borgo San Rocco Porta San Mamante
Una foto storica del Borgo San Rocco con porta San Mamante

Le iniziative del primo anno di impegno si sono realizzate rispetto al progetto iniziale?
«Ovviamente una parte dei primi mesi è stata dedicata ad intessere rapporti con le diverse realtà locali e a integrare le varie ma necessarie dimensioni sia di qualità professionale che settoriali. Infatti l’originale composizione dei gruppo (volontariato, imprese e istituzioni) era il mix necessario per affrontare tematiche complesse che andavano dalla ristrutturazione  di alcuni “angoli” del borgo con adeguate infrastrutture alla animazione culturale e alla dimensione sociale anche considerando la presenza di due importanti realtà quali la arrocchia di San Rocco con la sua Mensa di Fraternità e la struttura di accoglienza di via Mangagnina verso le quali è stato indirizzato il progetto “Piatto Sospeso”, coinvolgendo gli esercizi del Borgo. Intanto era partita l’iniziativa promossa dal FAI e da noi indirizzata alla valorizazzione dell’Ex-Macello e al Molino Lovatelli risultate le prime strutture “da salvare” a Ravenna nella graduatoria dei risultati di attenzione.
Ma la gran parte delle iniziative si è svolta con tour tematici nel Borgo gestiti soprattutto da Trail Romagna: quattro tour “stagionali” con una media di un centinaio di partecipanti e tutti coinvolgendo le imprese locali.
Una serata conclusiva ha visto la collaborazione fra la bottega “Tirolo Gourmet”, l’Enoteca Bastione, la mostra di artisti ucraini al Molino Lovatelli e il circolo “I Mugnai” nato appunto dai lavoratori del Molino.
Importante anche come prototipo di “una festa di strada” è stata l’organizzaziuone della festa di Via de Tomai, la storica strada “fra le due porte” verso il centro e che è proseguita per le feste natalizie…».

Avete la sensazione che qualcosa sia migliorato e cambiato dal settembre 2022? E su quali idee intendete proseguire per la progettazione 2024?
«Piccoli segnali sono evidenti. Durante le passeggiate culturali gli artigiani e i commercianti del borgo hanno aperto le loro attività e hanno fatto conoscere i propri prodotti e collaborato con gli eventi; alcune facciate fatiscenti hanno recuperato un certo decoro, alcuni “luoghi del cuore”  (di proprietà privata) hanno aperto appositamente per le visite guidate e in un caso con l’aiuto dell’amministrazione comunale per esposizioni temporanee.
Crediamo nel potenziale di questo Borgo, però servono una maggiore condivisione e un approccio aperto da parte di tutti i soggetti, pubblici e privati. Abbiamo in animo progetti culturali ed enogastronomici, legati sempre al territorio e al mondo scolastico, perché crediamo nel futuro e dobbiamo investire sulle nuove generazioni. Abbiamo inoltre condiviso con tutti i soggetti i progetti di riqualificazione sostenibile del Borgo San Rocco… Siamo in attesa di risposte».

Resteranno in provincia di Ravenna solo 10 migranti su 334 a bordo della nave

Gli altri verranno smistati tra le altre province dell’Emilia-Romagna, Toscana e Lombardia

Le operazioni di allestimento del Pala De André per l'arrivo dei migranti della Geo Barents
Le operazioni di allestimento del Pala De André

Solo 10 migranti, sui 334 a bordo della Geo Barents (e non 336 come inizialmente comunicato), resteranno in provincia di Ravenna. Sei al Cas di Solarolo, 2 a quello di Cotignola, 1 a quello di Lugo e 1 minore non accompagnato al centro apposito di Santa Maria in Fabriago, nel Lughese. Gli altri verranno distribuiti nelle altre province dell’Emilia-Romagna e (oltre 200) tra Toscana e Lombardia.

La nave di Medici Senza Frontiere arriverà alla banchina del terminal crociere di Porto Corsini attorno alle 8 del 3 gennaio. Poi gli adempimenti sanitari e di polizia verranno effettuati al Pala De André, fino al giorno successivo, prima dello smistamento.

Tra i 334 migranti risultano 34 minori, di cui solo 19 non accompagnati (e non 27 come inizialmente comunicato). Gli altri fanno parte di nuclei famigliari presenti a bordo.

Confcommercio sta con il mercato coperto: «Ha valorizzato il centro storico»

Dopo lo stop al ballo, l’associazione di categoria denuncia «un’eccessiva attenzione» verso la struttura…

Mercato Coperto

Confcommercio denuncia «un’eccessiva attenzione» per il mercato coperto di Ravenna, che «rappresenta un valore aggiunto per tutto il centro storico». Il riferimento ovviamente è allo stop al ballo intimato dal Comune alla struttura, che in realtà non aveva mai avuto autorizzazioni per gli “intrattenimenti danzanti”.

L’associazione di categoria vuole sottolineare l’importanza del mercato coperto, al centro di un dibattito «per alcuni versi improprio, dimenticando la sua principale funzione di polo aggregante nel contesto cittadino, che ha portato ulteriore vitalità in una parte della città vocata all’enogastronomia e all’intrattenimento nel cosiddetto quadrilatero del gusto».

«Fermo restando che le leggi e le normative vanno rispettate e come Confcommercio, da sempre, riteniamo che vada tutelata la sicurezza delle persone e dei luoghi seguendo le regole – continua la nota -, siamo al fianco del Mercato Coperto e dell’amministratrice Beatrice Bassi per quanto è stato fatto in questi anni in termini di contributo fattivo per la valorizzazione del centro storico e per l’apporto che ha dato a livello anche turistico. Confcommercio invita però tutti ad una maggiore cautela per non creare danni di immagine al Mercato Coperto che rimane un plus, un valore aggiunto dell’offerta enogastronomica locale e regionale».

 

Apre un wine bar vicino al “Torrione”: è il nuovo locale di Mandorlini del Me Beach

Lavori in corso. Proporrà aperitivo, cena e dopo cena

Casa Ramon Mandorlini
A destra, il nuovo locale di Mandorlini

Sono in corso i lavori per l’apertura di un nuovo locale a Ravenna, in una zona di passaggio molto nota, a ridosso del santuario del Torrione e praticamente di fronte alla fontana Ardea Purpurea.

In passato il locale, proprio all’angolo tra via Fiume Abbandonato e circonvallazione al Molino, ha ospitato gelaterie e pizzerie, ma era chiuso da tempo. La nuova insegna è già ben visibile: si tratta di Casa Ramòn, wine bar che dovrebbe aprire entro il mese di gennaio con una proposta iniziale di aperitivo pomeridiano, cena e dopo cena (sia carne che pesce nel menù).

L’investimento è di Davide Mandorlini, nome noto in ambito calcistico – figlio di Andrea (uno scudetto con l’Inter e ora allenatore) e lui stesso ex calciatore – nonché agli amanti della spiaggia e della movida, grazie al bagno Me Beach di Marina di Ravenna (ex Taormina).

A Capodanno distrutte alcune palle di Natale giganti e danneggiata la statua di Gesù

Il Comune procede con la denuncia: «Individuare i responsabili»

palle natale lugo vandali

Stanno creando un certo scalpore a Lugo alcuni atti vandalici che hanno caratterizzato la notte di Capodanno. Ad andare distrutte sono state alcune delle grandi palle di Natale gonfiabili allestite quest’anno in centro, oltre alla statua di Gesù del presepe del Pavaglione.

A condannare quelli che vengono definiti come «gesti privi di senso e di intelligenza» sono in una nota congiunta il sindaco Davide Ranalli e l’assessora alla Polizia Locale Veronica Valmori.

«Un momento gioioso e partecipato – continua la nota degli amministratori – con diverse iniziative organizzate dall’Amministrazione Comunale, è stato macchiato da azioni vuote contro la collettività che altro non sono che atti vandalici.Chi ha fatto questo probabilmente non si è reso conto di aver offeso la comunità tutta e sarebbe bene comprendesse il disvalore di quello che ha compiuto. Da parte nostra procederemo con la denuncia e auspichiamo che i responsabili vengano individuati. Ringraziamo anche chi ha “aggiustato” la statua del bambin Gesù per collocarla di nuovo nel Presepe davanti all’albero».

Nave con 336 migranti, le operazioni al Pala De André dureranno due giorni

L’assessore regionale: «Governo incomprensibile. Preoccupano i numeri dei minori non accompagnati»

È atteso per domani, 3 gennaio, al terminal crociere di Porto Corsini, l’arrivo della nave Geo Barents di Medici senza frontiere, il cui attracco è stato rinviato di 24 ore a causa del cattive condizioni del mare Adriatico. A bordo si trovano 336 migranti (salvati dal naufragio in acque libiche) di cui 34 minorenni, 27 dei quali non accompagnati: è il numero più alto di migranti mai sbarcati in Emilia-Romagna nella storia. Provengono da Pakistan, Siria, Eritrea, Bangladesh, India, Senegal, Sudan del Nord e del Sud, Egitto, Nigeria, Palestina, Sri Lanka e Yemen.

Per assisterli è già in funzione la macchina organizzativa regionale, con oltre 200 persone impiegate tra personale della Prefettura, del Comune di Ravenna, forze dell’ordine, Croce Rossa e volontari della Protezione Civile.

Le operazioni di sbarco inizieranno alle 8 del mattino e si prevede possa servire anche buona parte della giornata successiva. Al Pala De André, dove si svolgeranno tutti gli adempimenti sanitari e di polizia, sono infatti stati allestiti anche spazi con brandine, oltre a un’area ristoro e a sei laboratori sanitari.

Sono 16 i nuclei familiari a bordo della nave, mentre l’età dei migranti a bordo (esclusi i minori) oscilla tra i 18 e i 59 anni.

«Saranno fatti scendere dalla nave – ha dichiarato il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa – prima coloro che hanno priorità di trattamento per varie patologie tra cui una donna in gravidanza, poi i minori non accompagnati, i nuclei familiari e coloro che hanno casi di scabbia (65) già in trattamento farmacologico»

Confermata la ripartizione dei migranti tra Lombardia (112), Toscana (112) ed Emilia Romagna (112). I minori non accompagnati saranno destinati in quota parte tra Lombardia ed Emilia Romagna, esclusa Ravenna che già ha accolto i minori giunti nei precedenti sbarchi.

«Come sempre, siamo pronti a fare la nostra parte per fare sì che queste persone, costrette a fuggire da situazioni drammatiche, spesso dalla guerra, possano ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno, perché questa è l’Emilia-Romagna, una terra che ha la solidarietà e lo spirito di accoglienza nel proprio Dna – assicura l’assessore regionale Igor Taruffi -. A questo proposito, voglio ringraziare le donne e gli uomini della nostra macchina organizzativa regionale, guidata dalla Prefettura di Ravenna, che ancora una volta si sono attivati con prontezza, in maniera ineccepibile, per assistere al meglio tutte le persone in arrivo».

«Tuttavia – prosegue l’assessore – trovo incomprensibile la decisione del Governo di continuare a designare Ravenna quale porto di sbarco per i migranti in arrivo, lontano giorni di navigazione dai punti di salvataggio, invece di individuare attracchi più vicini, prolungando ulteriormente il tempo in mare per chi già soffre e ha bisogno di aiuto. Preoccupa inoltre il numero di minorenni non accompagnati che si trovano a bordo di queste navi: una situazione la cui gestione sta diventando un’emergenza, sulla quale chiediamo al governo di dare una mano e fare la propria parte. Questo nuovo anno – conclude Taruffi – inizia nello stesso modo in cui si è concluso quello precedente, con la dimostrazione che le reiterate affermazioni delle forze politiche che ora sono al governo, rispetto a presunti blocchi navali e interruzione degli sbarchi, erano solo parole al vento, slogan politici dettati dalla convenienza del momento. La realtà è molto più complessa».

Sanità, Emilia-Romagna prima per la capacità di soddisfare i bisogni dei residenti

Lo certifica l’agenzia nazionale Agenas con un nuovo indicatore

letti ospedale

L’Emilia-Romagna è al primo posto tra le Regioni italiane per la capacità delle sue strutture sanitarie di soddisfare i bisogni di salute dei cittadini.

A certificarlo è Agenas, l’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari che, nell’ambito della sua analisi annuale sulle principali dinamiche della mobilità sanitaria interregionale in Italia, relative al 2022, ha calcolato un nuovo indicatore – l’Indice Isdi di soddisfazione della domanda interna – utile a misurare il livello di risposta della sanità regionale rispetto ai bisogni di assistenza e cura espressi dalla popolazione.

L’Emilia-Romagna si classifica prima in Italia, con un indice pari a 1.11: quando l’Isdi è superiore a 1, infatti, significa che le strutture sanitarie offrono più prestazioni di quante siano richieste dagli abitanti, mentre nelle regioni con un valore inferiore a 1 la produzione non risponde ai bisogni, ed è necessaria la mobilità sanitaria per assistere tutte le persone che hanno bisogno di cure.

Dopo l’Emilia-Romagna, si posizionano Lombardia (1.06), Veneto e Toscana (entrambe con un indice di 1.02).

Fabio De Luigi al Cinedream di Faenza per presentare il suo film girato in Romagna

Appuntamento il 5 gennaio con “50 km all’ora”

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Il celebre attore Fabio De Luigi sarà il 5 gennaio al Cinedream di Faenza per presentare il suo ultimo film, di cui è anche regista. Si tratta di 50 km all’ora, che lo vede protagonista insieme a Stefano Accorsi.

«Molte scene sono state girate nei luoghi dell’alluvione (anche in provincia di Ravenna, qui avevamo dato la notizia del casting di Cervia, ndr) e proprio in quei giorni – commenta De Luigi -. È stata durissima emotivamente e logisticamente. Che  terra forte però, che riesce sempre a sdrammatizzare tutto, esattamente come fanno i due protagonisti del film».

L’appuntamento a Faenza con il celebre attore sarà dalle 18.30 del 5 gennaio, in una sala con più di 400 posti a disposizione.

Zona a traffico limitato anche in via Rampina: libererà parcheggi per i residenti

A Ravenna in arrivo anche lavori in zona Porta Adriana e nuova segnaletica

Via Rampina
Via Rampina

La giunta del Comune di Ravenna ha approvato il primo lotto di lavori con l’obiettivo di migliorare il livello di sicurezza stradale attraverso la regolamentazione della circolazione e della sosta lungo la viabilità comunale relativamente a via Rampina e alla zona di Porta Adriana-via Maggiore.

«Si tratta di interventi attesi – affermano l’assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte e l’assessore alla Mobilità Gianandrea Baroncini – che insieme ai lavori di riasfaltatura contribuiranno alla migliore fruizione e vivibilità dell’area da parte di pedoni e turisti. Inoltre con questo tipo di interventi promuoviamo sempre l’abbattimento di barriere architettoniche per facilitare gli spostamenti di persone con disabilità motorie come previsto anche nel progetto della zona di Porta Adriana».

Gli interventi consistono nell’istituzione della Zona a Traffico Limitato (Ztl) in via Rampina e strade limitrofe e nella realizzazione della nuova segnaletica; nell’abbattimento delle barriere architettoniche a Porta Adriana-via Maggiore; nell’installazione di segnaletica orizzontale e verticale in varie zone del territorio con la realizzazione di isole spartitraffico.

L’obiettivo dell’intervento in via Rampina è quello di consentire alle persone residenti di avere una maggiore disponibilità di parcheggi, allo stato attuale carenti a causa della vicinanza al centro storico. Ai residenti sarà infatti consentito sostare, per mezzo di apposito contrassegno, negli stalli che sarà possibile ricavare.

L’intervento a Porta Adriana-via Maggiore ha l’intento di ovviare alle problematiche di accessibilità poste dal marciapiede sul lato sinistro, il quale collega l’attraversamento pedonale su via Maggiore e presenta una rampa con pendenza inadeguata per persone con difficoltà motorie a cui non è consentito il suo superamento con l’ausilio di sedie a ruote e carrozzine; il progetto prevede pertanto la demolizione dell’attuale rampa di salita al marciapiede, creando una parte sullo stesso piano viario di via Maggiore (in modo da avere un facile accesso all’impianto semaforico di chiamata) oltre a due rampe di pendenza minore dell’8% per raggiungere la quota del marciapiede esistente.

In alcune strade del territorio comunale «si provvederà infine ad installare la segnaletica orizzontale e verticale mancante – si legge in una nota del Comune – prevedendo altresì lo spostamento di attraversamenti pedonali, aree di sosta riservate ai veicoli al servizio di persone invalide munite dell’apposito contrassegno, dissuasori, percorsi pedonali, posa staccionate, sistemazione della segnaletica esistente, creazione di nasi e di isole spartitraffico».

Il valore complessivo dei lavori è di 125mila euro.

«Mai autorizzato il ballo al mercato coperto: il Comune come poteva non sapere?»

Intrattenimenti danzanti vietati nel locale in centro a Ravenna. Ancisi (Lista per Ravenna) vuole vederci chiaro

Mercato Coperto

Il sopralluogo della commissione tecnica comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, lo scorso 21 dicembre, non ha potuto fare altro che constatare come l’intrattenimento danzante non fosse mai stato autorizzato al mercato coperto. Il verbale è stato inviato alla stampa in questi giorni dal consigliere comunale di opposizione Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna, che già aveva reso pubblico in dicembre il provvedimento di “immediata sospensione per motivi di sicurezza dell’intrattenimento danzante e dell’installazione degli scenari”, emesso dallo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune nei confronti del locale di proprietà dello stesso Comune ma affidato in gestione e Coop Alleanza e Molino Spadoni.

L’autorizzazione permanente rilasciata dal Suap nel novembre 2020 (un anno dopo l‘apertura del locale ristrutturato) era infatti riferita solo allo «svolgimento di manifestazioni temporanee di pubblico spettacolo presso l’area soppalco», destinata – si legge nei verbali – «ad intrattenimento (musica dal vivo) e/o riunioni/convegni, con assenza dell’attività danzante e con assenza di scenari».

Come sottolinea Ancisi, i gestori potranno ora presentare naturalmente ex novo, «per la prima volta», la richiesta di aggiungere alle attività di pubblico spettacolo ammesse l’intrattenimento danzante, con installazione dei relativi scenari. «Benché disponibile a ricredermi se lo dicono i Vigili del Fuoco, ritengo però difficile che ciò avvenga aumentando la capienza del primo piano», sottolinea il consigliere comunale che annuncia ora di voler approfondire il tema delle responsabilità del Comune (che partecipò pure alla presentazione pubblica della serata “danzante” del venerdì…), e in particolare come sia possibile che «in quanto proprietario del mercato coperto non si sia lungamente accorto di quanto è improvvisamente diventato oggetto di sue sanzioni e denunce nei confronti del gestore». Denunce, si scopre leggendo un articolo nei giorni scorsi pubblicato dal Corriere Romagna, fatte partire in particolare da altri esercenti del centro storico…

Gli scoppia un petardo in mano, 46enne perde le dita

L’incidente durante una festa privata tra amici in una casa del Ravennate

PetardiA causa di un petardo, un 46enne ha perso alcune dita della mano. L’incidente domestico si è verificato durante una festa privata nella prima serata del 31 dicembre, in una casa del Ravennate.

A riportare la notizia è il Resto del Carlino in edicola oggi, 2 gennaio.

Il 46enne, italiano, è stato sottoposto nella notte di Capodanno a un intervento chirurgico che gli ha consentito di salvare la mano, che ora si ritrova però senza alcune dita a causa dell’esplosione del petardo. L’uomo si trova ora ricoverato nel reparto di Ortopedia dell’ospedale di Ravenna.

Quasi un milione di euro per i centri sportivi di Sant’Alberto e San Zaccaria

Nuovi spogliatoi, tribuna da riqualificare e un campo coperto (anche) per il calcetto

23 12 29 Impianti Sportivi San Zaccaria

Due nuovi progetti che prevedono interventi per gli impianti sportivi di Sant’Alberto e San Zaccaria sono stati approvati a fine 2023 dalla giunta del Comune di Ravenna.

L’investimento complessivo è di 900mila euro, per l’80 per cento finanziato grazie ai fondi europei assegnati dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della realizzazione della Atuss di Ravenna, Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile.

Il primo dei due interventi, dal valore di 400mila euro (finanziato con risorse comunali per 80 mila euro e con risorse Atuss per 320 mila euro) riguarda l’impianto sportivo Nostini che si trova a Sant’Alberto. All’interno dell’impianto si trovano il campo da calcio principale e un campo da calcio più piccolo per gli allenamenti. Inoltre sono presenti anche una tribuna coperta con circa 90 posti a sedere, il corpo spogliatoi con servizi igienici e docce, uno spogliatoio per gli arbitri con bagno e doccia, un magazzino, una centrale termica, ripostigli e i bagni per gli spettatori. Con questo intervento verrà ristrutturato l’edificio spogliatoi, così da migliorare l’intero fabbricato sia dal punto di vista del risparmio energetico sia dal punto di vista funzionale. Si prevede anche la realizzazione di un nuovo corpo spogliatoi che oltre ad ampliare gli spazi per gli atleti possa consentire lo svolgimento di più attività contemporaneamente. Verrà inoltre riqualificata la tribuna.

Il secondo progetto riguarda invece l’impianto da calcio di San Zaccaria, il cui intervento ha un valore complessivo di 500mila euro (finanziato con risorse comunali per 100 mila euro e con risorse Atuss per 400mila euro). Ad oggi l’impianto sportivo comprende un campo da calcio regolamentare recintato, con illuminazione; un campo da calcio secondario recintato, con illuminazione; un campo da calcio per allenamento; un campo da beach; un campo da calcio-tennis e una piastra in erba sintetica per il calcetto. Inoltre è presente una struttura che comprende quattro spogliatoi per atleti, due spogliatoi per arbitri, con i relativi servizi igienici e docce, una sala medica, la centrale termica e i servizi igienici per il pubblico; una tribuna per il pubblico e una biglietteria.

Verrà realizzato uno spazio coperto per il calcetto (o altre attività sportive) nella piastra polivalente già esistente con una copertura tessile del tipo “tensostruttura” costituita da una serie di arcate strutturali fisse in legno lamellare e una copertura in membrana di colore bianco traslucido nella parte centrale e multicolore sulle testate e sulle fasce longitudinali; queste fasce saranno apribili per consentire nella bella stagione la comunicazione più ampia tra spazio interno ed esterno.

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