lunedì
07 Luglio 2025

E nel parco spunta un cantiere per costruire un’antenna per la telefonia mobile

Parte una petizione dei residenti, che annunciano una battaglia legale

Un cantiere nel bel mezzo di un parco, con una colata di cemento che prepara l’installazione di un’antenna per telefonia mobile alta 30 metri (come informa una scritta su un lenzuolo affisso alla recinzione del cantiere), proprio di fronte a una scuola elementare.

Contro questo intervento – in programma nel giardino “Maria Montessori” di via Lanzoni, a Ravenna, nel quartiere di via Cilla, a ridosso del centro storico – è scattata una mobilitazione da parte dei residenti (ed è appena partita anche una petizione on line).

Residenti che lamentano la mancata informazione preventiva e la scelta di costruire l’antenna proprio in mezzo a un’area verde. I rappresentanti dei cittadini impegnati nella protesta annunciano di voler adire le vie legali.

L’autorizzazione per l’impianto, stando a quanto scritto sui cartelli del cantiere, risale al 2018.

La distruzione del creato è “Little Boy”, parola di Roberto Mercadini

Successo a Cervia, al Ravenna Festival, per l’affabulatore che ha raccontato (con accompagnamento musicale) tutti i retroscena della costruzione della bomba atomica

Roberto Mercadini On Stage
Roberto Mercadini (foto Luca Concas)

Se è vero che la storia si ripete, una paura si profila in questi giorni in cui le sorti della guerra Ucraina-Russia sono poco chiare, la tensione sale a causa di colpi di scena inaspettati ed è da mesi che inquieta una minaccia: la bomba atomica. Ma come si crea una bomba atomica? Da che cosa è formata? Roberto Mercadini risponde a questi interrogativi nel suo spettacolo Little Boy in una serata di inizio estate del Ravenna Festival, quando i pensieri sono altrove, i ragazzi – numerosi in platea – hanno appena finito la scuola e si pensa al mare respirando il profumo della salsedine nell’Arena dello Stadio dei Pini di Cervia.

L’attore cesenate, con una frizzantezza e un’ironia pedagogica tutta romagnola, rievoca l’amicizia tra i fisici Heisenberg e Bohr, le cui scoperte scientifiche hanno portato alla creazione della bomba atomica; le fasi della Seconda Guerra Mondiale, anno per anno, fino allo scoppio dagli ordigni , che pongono fine nell’agosto del 1945 alla guerra che ancora si combatteva tra Giappone e Stati Uniti. Uno spettacolo tra storia e scienza. Mercadini fa riflettere lo spettatore su quanti passaggi sono compiuti prima di un evento catastrofico, quanta storia, quante scoperte, quante relazioni e condivisioni di idee sono intrecciate.

Prima dello sgancio della bomba atomica c’è la sua creazione. Prima della morte di oltre 230mila persone c’è una scoperta scientifica. Prima di una scoperta scientifica in verità c’è l’etica di scienziati che non hanno l’obiettivo di radere al suolo due città intere e di diffondere delle scorie radioattive portatrici di morte, di tumori e di deformazioni corporee le cui conseguenze si ripercuotono ancora oggi dopo alcune generazioni. Prima di una scoperta scientifica c’è l’amore per la vita e per il creato. Tuttavia, parlare di amore per la vita negli anni ‘40 del Novecento, forse gli anni più cruenti della storia recente dell’umanità, è difficile. Hiroshima e Nagasaki sono due città disintegrate, vittime prima di ambizioni belliche e politiche ma anche della ricerca scientifica.

Mercadini Little BoyIn maniera sintetica ed efficace, Mercadini ripercorre le fasi cruciali della Seconda guerra mondiale, combattuta da due schieramenti storici: l’Asse Roma-Berlino-Tokyo e gli Alleati e da due schieramenti scientifici: uno tedesco e l’altro americano con l’obiettivo di costruire la prima bomba atomica della storia. Mercadini riesce a rendere temi pesanti e concettualmente difficili in modo semplice e concreto. Ad aiutarlo vi sono le musiche sperimentali di Dario Giovannini che lasciano allo spettatore lo spazio per assorbire i contenuti e intervallano il racconto dell’attore. Sul finale, le informazioni rilasciate dalla narrazione sono tante – forse troppe – e lo spettatore fatica ad assimilarle dopo quasi due ore di spettacolo. La musica accresce il suo ritmo e il suo boato come per riprodurre coi suoni e non solo le parole, la tensione di quegli anni e lo schianto della bomba atomica. Che rumore fa un’esplosione del genere. C’è da chiederselo ma anche di avere la certezza di non volerlo sapere e non volerlo mai udire.

Alla fine dello spettacolo si è sgomenti: il turbamento deriva dalla contraddizione non solo scientifica – dal momento che secondo il principio di Bohr ogni elemento del mondo sub-microscopico è costituito da un’insopprimibile dualità – ma anche umana. L’intelligenza dell’uomo è tanto potente a creare quanto a distruggere.

Addio a Walter Della Monica, divulgatore della cultura letteraria a Ravenna

È morto a 96 anni, aveva ideato il Trebbo Poetico, il Centro Relazioni Culturali, il Premio Guidarello e le letture internazionali della Commedia di Dante

Walter della Monica (2020)
foto Massimo Argnani (2020)

È morto oggi, 26 giugno, all’età di 96 anni Walter Della Monica, figura storica della cultura e della divulgazione della poesia, della letteratura e del giornalismo a Ravenna. Nella seconda metà degli anni ’50, con Toni Comello, aveva ideato il Trebbo Poetico di Cervia (ma organizzato anche in giro per l’Italia e all’estero), con le letture pubbliche dei versi dei grandi protagonisti della poesia italiana del dopoguerra, e con gli appprezzamenti e la presenza, fra gli altri, di Giuseppe Ungaretti e Salvatore Quasimodo.
Dalla sua passione e conoscenza della letteratura, e grazie ai rapporti con autori ed editori, era nato poi il Centro Relazioni Culturali di Ravenna. Con i suoi incontri periodici del venerdì a Casa Melandri – avviati nel 1974, se ne contano a centinaia e continuano tuttora – dedicati a scrittori e libri freschi di stampa di caratura nazionale ma anche di interesse per la storia locale, Dalla Monica ha stimolato per decenni in città l’interesse per il dialoghi culturali, la lettura e i libri.

Dall’attività del Centro è nato il Premio giornalistico Guidareello, in origine finalizzato a premiare (e archiviare alla Biblioteca Classense) gli scritti di autori incentrati sulla storia, la cultura, i costumi, il dialetto e il paesaggio naturale e antropologico della Romagna. Iniziativa che poi si è evoluta con riconoscimenti di livello nazionale che Della Monica aveva continuato a seguire come membro della giuria del Premio, anche dopo il passaggio di gestione e organizzazione all’Associazione degli Industriali.
Infine, a metà degli anni ’90, aveva dato vita ad un visionario progetto sull’opera dantesca con, in primis, la lettura integrale di Vitorio Sermonti delle cantiche della Divina Commedia nella basilica di San Fancesco e, in seguito, alla presentazione di decine di versioni del capolavoro dell’Alighieri, tradotte in innumerevoli lingue del mondo.

Solo pochi anni fa Walter si era ritirato dal suo studio-ufficio del Centro Relazionio Culturali, nell’ammezzato di Casa Melandri letteralmente invaso da pile di libri, riviste, giornali, rassegne stampa, lasciando a Francesca Masi e Anna De Lutiis il compito di proseguire la tradizionale e innosidabile rassegna degli incontri letterari nella Sala D’Attore.
Molti lo ricorderanno per la sua sorridente accoglienza, l’arguzia e il fervore di quando parlava di Danete e dei poeti che amava, di aneddoti e curiosità su vecchi e nuovi scrittori che aveva frequentato e invitato a Ravenna.

 

Bonaccini: «Governo non rispetta gli impegni: neppure una telefonata dal ministro»

 

«Il ministro Musumeci aveva preso l’impegno a convocare ogni settimana me e i rappresentanti degli enti locali sulle misure post alluvione, al tavolo col Governo da lui coordinato. Fatto il primo incontro, non siamo mai più stati convocati. Non solo, io non ho nemmeno più ricevuto una telefonata. È una situazione paradossale».

Il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini risponde così all’Ansa, interpellato sullo stato di avanzamento del dialogo con il governo sul post-alluvione.

È morta la bambina di 7 anni travolta da un’onda a Lido di Classe

4 ANNEGATI DI CUI 1 MORTO A LIDO DI DANTE (RA)
Foto di repertorio

Non ce l’ha fatta Isabel Zanichelli, la bambina di 7 anni che ieri (domenica 25 giugno) era stata ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dopo un principio di annegamento verificatosi in mattinata davanti a una spiaggia libera di Lido di Classe.

Secondo quanto finora ricostruito, la bimba, che viveva a Reggio Emilia e che si trovava in riviera per trascorrere una giornata di mare, è stata travolta da un’onda davanti a un paio di familiari, tra cui il padre, ed è andata in arresto cardiocircolatorio.

Oltre al bagnino di salvataggio, si sono precipitati per prestare i primi soccorsi una dottoressa e un operatore del 118, entrambi fuori servizio in quel momento. La bambina era priva di coscienza.

Sul posto sono arrivate un’ambulanza e una automedica del 118: gli operatori sanitari hanno proceduto con ventilazione per alcune decine di minuti. A quel punto la bimba ha ripreso il ritmo cardiaco e dopo un iniziale passaggio all’ospedale di Ravenna, è stata trasferita a Bologna dove nella giornata di oggi è deceduta. (fonte ANSA.it)

Dopo cinque giorni è spento l’incendio dei rifiuti dell’alluvione

I valori di diossina nell’aria sono scesi sotto la soglia che l’Oms considera preoccupante

Incendio rifiuti Mezzano 21 giugno 2023Dopo cinque giorni è stato spento l’incendio sviluppatosi il 21 giugno a Mezzano nell’area in via Reale 85 per lo stoccaggio temporaneo di rifiuti dall’alluvione. Lo rende noto oggi, 26 giugno, il Comune di Ravenna. A scopo precauzionale i vigili del fuoco continueranno a presidiare la situazione fino a domani per verificare che non si riattivino piccoli focolai.

Secondo i risultati delle ultime analisi dell’aria condotte da Arpae, l’agenzia regionale per l’ambiente, il valore rilevato di diossine e furani è 0,095 picogrammi/mc (come già riferito non ci sono valori normativi in materia, ma si tratta di un valore sensibilmente inferiore rispetto alle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, che suggerisce di tenere monitorata la sorgente qualora si rilevino concentrazioni superiori a 0,3 pg/mc). Invece il valore rilevato di Pcb-Dl è di 0,008 picogrammi/mc, superiore al valore per i siti rurali (0,005 pg/m3), ma in netto calo rispetto alla prima rilevazione (0,025 pg/mc). Inoltre Arpae ha provveduto ad effettuare un campionamento finale della qualità dell’aria i cui risultati saranno noti nei prossimi giorni.

Il problema principale rappresentato dalle diossine prodotte da un incendio è quello della ricaduta e della deposizione su prodotti vegetali che possono entrare nella catena alimentare. Il Comune di Ravenna, sulla scorta del parere dell’Ausl della Romagna, rinnova la raccomandazione ai cittadini che risiedono nell’area a due chilometri dall’incendio e in particolare nelle frazioni di Mezzano, Glorie, Ammonite e Borgo Masotti, di consumare frutta e verdura raccolta in questa zona solo dopo averla lavata accuratamente e sbucciata (se sbucciabile). E comunque si tratta di buone pratiche che andrebbero sempre seguite.

Ristorazione, bilanci falsi in Sirio spa: sequestrati beni per 7,6 milioni di euro

 

Guardia Di Finanza

La guardia di Finanza di Ravenna ha sequestrato beni per 7,6 milioni di euro agli ex amministratori di un’importante società del settore della ristorazione, Sirio spa, accusati di avere gonfiato i bilanci per nascondere lo stato di progressiva decozione dell’impresa.

Il provvedimento di sequestro preventivo è stato emesso in via d’urgenza dalla Procura di Ravenna (pm Angela Scorza) e notificato dai militari del nucleo di polizia economico-finanziaria: riguarda gli ex amministratori (presidente e vicepresidente del consiglio di amministrazione) e soci della società attiva a livello nazionale nel settore della ristorazione, peraltro concessionaria della gestione di numerosi punti di ristoro anche lungo arterie autostradali e all’interno di strutture sanitarie pubbliche.

Il sequestro, spiega la Finanza, si inserisce in un’ampia indagine avviata a seguito dell’ammissione della società al concordato preventivo in continuità e dei conseguenti esposti presentati dall’amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Bologna. Nel corso delle indagini, tra le altre cose i finanzieri hanno esaminato i bilanci e ascoltato numerosi testimoni tra cui ex dipendenti e primari fornitori della società.

Nel dettaglio gli ex amministratori, nonché soci di maggioranza della società, sono stati indagati – prosegue l’accusa – per avere gonfiato tra il 2015 e il 2020 i bilanci di esercizio, indicando rimanenze di magazzino fino a 10 volte superiori a quelle realmente esistenti e modificando i contratti con importanti fornitori al fine di contabilizzare crediti commerciali in realtà fittizi.

Le indagini, tuttora in corso, hanno portato a individuare una sopravvalutazione dell’attivo patrimoniale di oltre 32 milioni di euro, tra rimanenze di magazzino, sopravvalutate di 26 milioni di euro, e crediti inesistenti per altri 6,5 milioni di euro.

Le Fiamme Gialle ravennati hanno proceduto anche a quantificare in oltre 7 milioni di euro il profitto personale ottenuto dagli indagati. Il sequestro ha riguardato 2 villini e 2 appartamenti, un deposito e quota parte di 107 terreni agricoli. (Ansa.it)

Il segretario generale Cgil a Faenza: Landini in visita alle zona alluvionate

La sede del sindacato in via Chiarini è ripartita grazie al lavoro di dipendenti e volontari. La segretaria provinciale Melandri: «Necessario nominare urgentemente il Commissario, dotato di poteri straordinari per realizzare gli interventi necessari a garantire sicurezza, ristori e legalità»

Maurizio LandiniIl segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, farà visita alla Camera del lavoro di Faenza, in via Chiarini, mercoledì 28 giugno alle 10. Landini arriverà in città, una delle realtà maggiormente colpite dalle alluvioni di maggio, per riscontrare i danni alla sede sindacale e per segnalare i ritardi del governo nella gestione della ricostruzione.

La Cgil di via Chiarini è da qualche giorno tornata a ricevere il pubblico e fornire tutti i servizi che erano quotidianamente garantiti prima dell’alluvione, seppure in locali più ristretti, grazie allo sforzo incessante di sindacalisti, delegati, iscritti e simpatizzanti, che per giorni hanno spalato fango e liberato i locali da quanto andato distrutto dalla furia dell’acqua.

«Riteniamo molto importante che il segretario generale della Cgil venga direttamente in Romagna per prendere visione delle difficoltà e delle urgenze del nostro territorio  – spiega Marinella Melandri della Cgil provinciale – Landini è stato sempre in contatto con noi in queste settimane, ricevendo aggiornamenti e criticità. La sua presenza in Romagna è l’occasione per ribadire le priorità su cui la Cgil si spende a tutti i livelli. Un evento climatico senza precedenti ha prodotto danni ingenti e sconvolto una comunità. Gli aiuti devono arrivare subito così come le risorse necessarie a persone e territorio, per questo è necessario nominare urgentemente il Commissario, dotato di poteri straordinari per realizzare gli interventi necessari a garantire sicurezza, ristori e legalità. Il Governo cinicamente ritarda le opere di ripristino e la ripresa del sistema economico ed occupazionale impedendo alle persone che hanno perso tutto di ripartire».

Contributi ai privati alluvionati: 462 domande dai cittadini del comune di Cervia

C’è tempo fino al 30 giugno per la richiesta di sostegni

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Il quartiere Malva di Cervia allagato

Nel comune di Cervia sono state presentate 462 domande per contributi e sostegni a cittadini privati per le alluvioni (dato aggiornato al 23 giugno). Nello specifico sono 209 le domande per Contributi per l’autonoma Sistemazione (Cas) e 253 le domande per sostegni immediati. La scadenza per presentare la domanda per i Cas è venerdì 30 giugno 2023.

Possono fare domanda i nuclei familiari sgomberati o evacuati con ordinanza sindacale dalle proprie abitazioni durante l’alluvione, che alla data degli eventi calamitosi risiedevano anagraficamente e dimoravano abitualmente nell’abitazione sgomberata e hanno provveduto autonomamente alla propria sistemazione temporanea presso amici o parenti o altro. Sono esclusi dal provvedimento coloro che hanno trovato sistemazione nelle strutture individuate dall’Amministrazione comunale e hanno soggiornato in tali strutture a spese dell’Amministrazione.

Le domande possono pervenire al Cervia Informa (fino a venerdì 30 giugno alle ore 13), oppure essere spedite con raccomandata a/r all’Ufficio Protocollo del Comune di Cervia, piazza Garibaldi 1, o essere spedite via PEC a comune.cervia@legalmail.it .

Per i Sostegni immediati di 5.000 euro possono fare domanda i nuclei familiari interessati dall’alluvione (3.000 di acconto e 2.000 a saldo) che hanno affrontato spese per danni nell’abitazione principale abituale e continuativa. La scadenza per la richiesta di acconto è il 30 agosto. Per la richiesta di saldo il 31 ottobre.

Le casistiche sono particolari e differenziate e per approfondimenti si rimanda alle FAQ nel sito della regione Emilia-Romagna o all’ufficio Cervia Informa, viale Roma 33, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13, il martedì e giovedì anche dalle ore 15 alle ore 17.

Il Comune è in attesa di conoscere ulteriori provvedimenti da parte dello Stato e della Regione Emilia-Romagna per richiedere il risarcimento complessivo dei danni subiti. Si ricorda che è importante conservare foto e video dei danni subiti, oltre a scontrini, fatture, ricevute fiscali delle spese sostenute per ripristinare i danni.

Un gruppo di studenti della laurea Offshore engineering su una piattaforma Eni

I tecnici della Garibaldi C al largo di Marina hanno illustrato il processo di estrazione del gas naturale dal sottosuolo marino

Visita Studenti In Offshore Engineering Alla Piattaforma EniUn gruppo di studenti universitari della laurea magistrale internazionale in Offshore engineering a Ravenna, attiva da cinque anni per l’Università di Bologna, è salito a bordo di una piattaforma Eni per l’estrazione di gas al largo di Marina di Ravenna il 23 giugno. I tecnici della piattaforma denominata Garibaldi C, struttura madre del campo Amelia Garibaldi operativa da diversi decenni, hanno accolto il gruppo accompagnato dai professori Renata Archetti e Nicholas Fantuzzi e hanno mostrato agli studenti il processo di estrazione del gas naturale dal sottosuolo del mare Adriatico.

L’esperienza è parte del percorso formativo del master che prevede visite e scambi con i principali attori nel settore dell’ingegneria del mare oltre che un consistente monte ore in stage. Gli studenti sono al termine del loro percorso formativo, pronti a proporsi al mondo del lavoro come i loro colleghi degli anni precedenti, tutti attualmente impiegati in società che operano nei settori dell’oil&gas e dell’economia blu in Europa.

Emergency a Faenza: gestiti 10mila volontari e distribuiti aiuti a 2mila famiglie

La coordinatrice della logistica della Ong racconta come è stata organizzata l’attività nei giorni dell’emergenza: «Non siamo più nel picco, ma i cittadini hanno ancora bisogno di aiuto materiale e emotivo»

Emergency Media

Quello che è accaduto in Romagna nelle scorse settimane ha attirato l’attenzione del mondo intero, non solo per l’eccezionalità dell’evento climatico che ha devastato centri abitati e campagne mettendone temporaneamente in ginocchio la popolazione, ma anche per l’eccezionale spirito di solidarietà che si è diffuso consentendo di allestire una macchina operativa di aiuti umanitari particolarmente efficiente.

Una delle manifestazioni concrete dell’intervento in favore degli alluvionati è stata l’attività di Emergency a Faenza. «Siamo arrivati il 20 maggio per un colloquio con il sindaco – spiega Arianna Cappelli, coordinatrice della Logistica di Emergency –. Il 21 maggio alle 10 abbiamo iniziato ad allestire e la sera già avevamo ricevuto e distribuito tonnellate di donazioni per trecento nuclei familiari».

Tre sono state le principali attività gestite dalla Ong sul territorio faentino: la distribuzione di generi alimentari, beni per l’igiene della persona e della casa e di materiale per lo sgombero negli spazi della Fiera, la distribuzione porta a porta degli stessi materiali e il coordinamento dei volontari che si sono recati in città per prestare aiuto. «I volontari sono stati all’incirca diecimila e provenivano non solo dalla Romagna ma da tutta Italia – racconta Cappelli –. Abbiamo avuto volontari dal Veneto, dalla Sicilia, dalla Sardegna, dalla Lombardia. Ad esempio una signora e un ragazzo sono arrivati assieme in auto da Milano».

L’attività di coordinamento gestita da Emergency attraverso i vari info point allestiti in città è stata fondamentale: «Abbiamo indirizzato l’aiuto verso le reali necessità, soprattutto informando i volontari dei rischi e delle zone in cui non potevano assolutamente andare. Questo ha fatto sì che il volontariato a Faenza abbia potuto essere efficace, coordinato e sicuro». Nessuna polemica, quindi, nei confronti dei cosiddetti “angeli del fango”, che anzi «hanno dato tutti prova di estrema umanità, collaborazione ed empatia, seguendo immediatamente tutte le indicazioni fornite dal nostro staff».

Inizialmente l’azione è stata rivolta al comune di Faenza, poi si è estesa alle campagne circostanti come Reda e anche ai comuni limitrofi come Conselice e Solarolo. La squadra di Emergency, inizialmente composta da sette persone, si è ben preso arricchita del contribuito di altri volontari (milleduecento in totale) che hanno supportato l’attività di distribuzione diretta in Fiera gestendo la mole di lavoro molto elevata: «Quattro giorni dopo il nostro arrivo, il comune di Faenza ha istituito un filtro di accesso agli aiuti basato sulla residenza. Gli abitanti delle zone alluvionate potevano ricevere i beni distribuiti. Grazie a questo filtro siamo stati in grado di conteggiare precisamente i nuclei familiari che hanno raggiunto il nostro centro, che sono stati duemila».

Il picco dell’emergenza è ormai passato, l’attività è in parte diminuita ed quindi stata affidata ad altri enti locali. A Faenza le donazioni dirette sono ora gestite da Caritas, Banco alimentare e Piccola Betlemme, con cui la Ong ha continuato a collaborare durante tutto il periodo di massima allerta: «Tra i beni ancora richiesti vi sono i prodotti per la pulizia. Le persone hanno vuotato le loro case e stanno sistemando, ma un evento di questo genere provoca dei danni alle abitazioni che solo con un lungo lavoro di pulizia possono venire eliminati».

Emergency è però ancora attiva a Faenza per quanto riguarda il coordinamento dei volontari, gestito dal gazebo info point in piazza della Libertà fino al 25 giugno, e la distribuzione porta a porta mediante tre furgoni, attiva fino al 30 giugno. «I cittadini hanno ancora bisogno di essere aiutati sia a livello materiale sia a livello emotivo – afferma Cappelli – soprattutto ora che molte delle realtà a supporto dell’inondazione sono andate via, come i corpi della Protezione Civile o altre associazioni».

Ferrovia riparata, tornano i treni regionali tra Ravenna e Bologna passando da Lugo

Il collegamento era interrotto dal 3 maggio a causa delle alluvioni. Proseguono i lavori sulla tratta Faenza-Lavezzola e riaprirà da settembre. Lavori in corso anche lungo la linea Faentina, nel tratto compreso fra Faenza e Marradi

Lavori Fra Faenza E Forlì 210523 (4)Tornano da oggi, 26 giugno, i treni regionali tra Bologna e Ravenna passando da Lugo. La tratta era interrotta da quasi due mesi per i danni causati dagli allagamenti ai binari e i collegamenti fra i due capoluoghi di provincia erano garantiti tramite Faenza. È così disponibile da oggi l’intera offerta commerciale prevista per l’estate. Tutti gli orari sono consultabili sui canali di vendita delle imprese di trasporto.

Il ripristino dell’infrastruttura ferroviaria, avvenuto per step successivi, ha impegnato le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana (capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs) e delle imprese appaltatrici per oltre un mese e mezzo. Come previsto dalle norme in caso di realizzazione di nuove infrastrutture, fino al 4 luglio i treni osserveranno una riduzione di velocità fra Bagnacavallo e Russi.

Proseguono i lavori di Rfi sulla tratta Faenza-Lavezzola. Il ritorno dei treni è previsto a inizio settembre, in tempo per la riapertura delle scuole. Nel frattempo il servizio continuerà ad essere garantito con autobus.

Lavori in corso anche lungo la linea Faentina, nel tratto compreso fra Faenza e Marradi, dove non è cessato il rischio di movimenti franosi che non ne rendono ancora possibile la riapertura. Nel frattempo sono stati avviati interventi di manutenzione straordinaria del ponte sul Rio di Tho tra Brisighella e Fognano, dove ulteriori e approfonditi controlli da parte di Rfi hanno evidenziato alcuni danni significativi. Per consentire il passaggio dei treni non appena le condizioni dei versanti lo permetteranno, Rfi poserà una travata provvisoria che renderà possibile ai convogli il transito sul ponte fino al termine dei lavori di consolidamento. Le attività di progettazione, realizzazione e posa della travata impegneranno le squadre tecniche per non meno di tre settimane. Prosegue nel frattempo il servizio sostitutivo con bus nella tratta interrotta.

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