domenica
13 Luglio 2025

Il paese è allagato e il gommone dei vigili del fuoco salva le persone dal balcone

Dall’alto le immagini dell’intervento nella frazione di Sant’Antonio

Un video girato da Vincenzo Langella a Sant’Antonio, frazione di Ravenna, nella mattinata di oggi, 20 maggio, mostra come avviene il soccorso della popolazione alluvionata da parte dei vigili del fuoco quando l’acqua è così alta da rendere un gommone l’unico mezzo per accedere alle abitazioni.

Ecco come smaltire le cataste di cose distrutte dall’alluvione

Hera sta organizzando servizi speciali di raccolta dei cumuli di mobili e apparecchi elettronici

348251778 1316226919330430 1281838136994488734 NQuando l’acqua dell’alluvione si ritira restano cumuli di cose distrutte da smaltire per ripulire e ripartire. Come liberarsi dei rifiuti? Hera sta organizzando le operazioni di raccolta speciale nelle strade alluvionate. Tutte le informazioni pratiche sono disponibili a questo link sul sito di Hera.

E poi ci sono le zone dove invece l’alluvione non è arrivata e i residenti hanno bisogno del normale servizio di raccolta rifiuti urbani: dovrebbe ripartire da lunedì 22 maggio su tutti i territori, compatibilmente con la viabilità delle strade. Nelle strade fortemente caratterizzate dalla presenza di cumuli, i mezzi prima rccoglieranno mobili, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche e rifiuti solidi urbani. Nelle aree più colpite si dovranno poi ridistribuire i contenitori della differenziata.

Revocate le evacuazioni di Coccolia, San Pietro in Trento, Filetto e Pilastro

Il Comune aggiorna l’elenco di località per cui sono in vigore ordinanze di allontanamento per i rischi dovuti agli allagamenti o perché ancora sommerse

Si modifica la geografia delle zone evacuate nel comune di Ravenna alla fine della giornata di oggi, 20 maggio: per alcune aree restano validi i provvedimenti già in vigore, per altre vengono revocati e i cittadini possono rientrare e da altre invece devono uscire perché diventate zona rossa.

Ecco le zone dove è stato revocato l’obbligo di evacuazione

Nell’area fra i fiumi Ronco e Montone sono revocate le evacuazioni per Coccolia, San Pietro in Trento, Filetto e Pilastro.

Evacuazione ancora confermate

Confermate le ordinanze di evacuazione per Ragone, Longana, Roncalceci e Ghibullo. Per tutta l’area fra il Montone, la statale 16 e l’A14 dir: cioè Borgo Montone, Fornace Zarattini, San Michele, Villanova e San Marco. È confermata anche l’evacuazione per Piangipane e Santerno e per la zona di Conventello nell’area delimitata dalla via Basilica, dai canali Fosso Vetro e Fosso Vecchio, dalla ferrovia Ferrara-Ravenna e dal canale Destra Reno.

Ampliamenti evacuazioni a nuove aree

Viene ampliata verso nord l’evacuazione delle aree prospicienti ai canali Cupa/Magni e Canala fino al perimetro segnato dalla statale Romea, via Guiccioli, via Ferragù e via Sant’Egidio, compreso l’abitato di Sant’Antonio. Le persone evacuate da tale zona potranno andare al centro di accoglienza dell’Iti Baldini, con ingresso da via Cassino.

Riaperta la statale 309 Dir. È vietato l’accesso a tutte le aree verdi comunali, i parchi, le pinete e l’ex ippodromo per consentire la verifica sulla stabilità degli alberi.

Dal Mercato agroalimentare di Padova 20 quintali di frutta e verdura agli sfollati

Altre spedizioni seguiranno fino alla fine dell’emergenza. La sindaca Palli ringrazia il presidente Saia

Il Mercato agro alimentare di Padova (Maap) ha donato 20 quintali di frutta e verdura agli alluvionati. Un camion dal Veneto è arrivato alle prime luci dell’alba di oggi, 20 maggio, al centro tecnico operativo del Comune di Russi con il carico da distribuire agli sfollati: 400 kg di carote, 400 kg di pomodori e altrettanti di banane oltre a 800 kg di mele e di arance. Seguiranno altre spedizioni fino alla cessazione dell’emergenza.

La sindaca Valentina Palli ringrazia il Maap e in particolar modo il presidente Maurizio Saia il gesto di solidarietà: «È un’emergenza senza eguali per il nostro territorio: a causa delle numerose evacuazioni, moltissime persone sono state sfollate e gli aiuti che stanno giungendo ci fanno percepire tutta la vicinanza ed il supporto necessari a ripartire più forti di prima».

Oltre 120 milioni di euro di danni alle strade regionali in provincia di Ravenna

La prima stima sommaria elaborata dall’Emilia-Romagna, manca la viabilità comunale. E poi ci sono le ferrovie

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La barriera di terra innalzata in via Faentina a Fornace Zarattini per arginare l’avanzata dell’alluvione

Secondo una stima sommaria della Regione Emilia-Romagna, i danni dell’alluvione alla viabilità stradale di competenza regionale in provincia di Ravenna ammontano a 120-150 milioni di euro. Si arriva a oltre 600 milioni per tutta la Romagna e Bologna considerando che le ferrovie, ma nel calcolo manca ancora gran parte della viabilità comunale.

Si è tenuto oggi pomeriggio, 20 maggio, un vertice in prefettura a Bologna tra il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, l’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture, Andrea Corsini, e i ministri Matteo Salvini (Infrastrutture e Trasporti) e Matteo Piantedosi (Interno).

Per quanto riguarda la Città metropolitana di Bologna, i danni alla viabilità ammonterebbero a 110 milioni di euro. Per la provincia di Forlì-Cesena, si parla di 95 milioni, a cui si aggiungono, per la sola viabilità comunale, 42,5 milioni a Cesena, 2-3 milioni a Bertinoro e 1,7 milioni a Galeata. Nel ravennate, una prima stima oscilla tra 120 e 150 milioni di euro. Nel riminese, al momento ci sarebbero 8 milioni di danni, a cui vanno aggiunti per la viabilità comunale 1 milione a Rimini, 700mila euro a Maiolo e 4 milioni a Sant’Agata Feltria.

Per quanto riguarda la parte di competenza di Anas (viabilità statale), ad oggi la stima è di 100 milioni di euro di danni.

Poi c’è tutta la parte delle ferrovie, con una stima totale dei danni che al momento arriva a 105 milioni, di cui 90 per infrastrutture in capo a Rfi e 15 di competenza di Fer.

«Si tratta di un totale molto parziale, perché manca ancora la maggior parte della viabilità comunale – ha spiegati il cervese Corsini –; ancora incompleta anche la stima per quella provinciale, su cui nei prossimi giorni partirà la verifica. Serviranno indubbiamente molte risorse dal Governo per ripristinare nel più breve tempo possibile la viabilità di accesso e collegamento alle località collinari e appenniniche, partendo da quelle frazioni e quei paesi completamente isolati. Abbiamo bisogno del Governo, non solo per le risorse ingenti che serviranno ma anche per strumenti e norme speciali per velocizzare gli iter di ricostruzione».

Un maxi tubo lungo 800 metri pieno di acqua per difendere i computer dall’alluvione

Un argine artificiale arrivato da Rubiera per proteggere il data center di Lepida che custodisce i dati delle pubbliche amministrazioni

WhatsApp Image 2023 05 20 At 17.17.00Acqua buona contro acqua cattiva. È la sintesi dell’operazione in corso nella zona artigianale Bassette a Ravenna dove sull’asfalto si sta disponendo un anello con un maxi tubo con un diametro di circa 80-100 cm che verrà riempito di acqua per formare un argine che impedisca l’allagamento dei computer del data center di Lepida, società controllata dalla Regione Emilia-Romagna, che contengono informazioni e dati delle pubbliche amministrazioni locali.

Il sistema di arginatura artificiale Nofloods progettato in Danimarca è stato prestato dal Comune di Rubiera (Reggio Emilia), che l’ha acquistato nel 2022 per 160mila euro (secondo quanto riportato dalla stampa locale emiliana) per proteggersi dalle piene del torrente Tresinaro, ed è stato steso attorno all’intero isolato partendo da via Santi per un perimetro di circa 800 metri. La spiegazione del funzionamento è nel video qui sotto a cura di Les Bompart Produzioni.

Qualche decina di metri a nord della sede di Lepida scorre il canale Magni che, come noto, è a rischio esondazione sin da ieri, 19 maggio, al punto che si è deciso di operare una rottura controllata dell’argine per sfogare parte della pressione in un campo di 200 ettari di proprietà della Cab Terra.

Alluvione: 3.600 persone nei centri accoglienza. Allerta meteo prorogata di 24 ore

Fino alla mezzanotte tra 21 e 22 maggio sono previste precipitazioni piovose sul territorio ravennate, l’entità dovrebbe essere lieve ma il territorio è duramente provato da giorni di alluvioni e dissesti. Intanto è stato riparato l’argine del Lamone a Boncellino. Lavezzola evacuata e sacchi di sabbia sull’argine del canale destra Reno

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Una pompa idrovora al lavoro sull’argine del canale Magni a Ravenna

L’allerta meteo prevista per la provincia di Ravenna fino alla mezzanotte di oggi, 20 maggio, viene prorogata dalla protezione civile per altre 24 e quindi fino alla mezzanotte tra il 21 e il 22 maggio.

L’allerta è rossa per criticità idraulica su bassa collina, pianura e costa romagnola; pianura bolognese. Rossa per criticità idrogeologica sull’alta collina romagnola e collina bolognese. Arancione per criticità idraulica su alta collina romagnola, collina bolognese, pianura modenese. Allerta arancione per criticità idrogeologica sulla montagna romagnola, bassa collina, pianura e costa romagnola, montagna bolognese.

Il punto sulla situazione dell’alluvione è stato fatto oggi da Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile.

Si calcola che in totale più di 36.600 persone hanno ricevuto ordine di evacuazione dalle proprie abitazioni: la maggior parte, 27.775, nel Ravennate, poi 4.830 in provincia di Forlì-Cesena e 4.012 nel bolognese. Alcuni sono rimasti nelle abitazioni, alcuni hanno trovato ospitalità da amici e parenti e 4.963 (di cui 3.652 nel ravennate, 798 nel bolognese, 509 nel forlivese-cesenate e 4 nel riminese) sono accolti in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni come scuole, palazzetti e palestre.

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Esercito al lavoro per l’emergenza alluvione a Ravenna

Mentre a Boncellino (Bagnacavallo) è stata è chiusa la falla nell’argine del fiume Lamone (già riparata dopo la prima ondata di maltempo di inizio maggio), il nuovo fronte più in pericolo in Bassa Romagna è nel territorio di Conselice: a Lavezzola sono in corso operazioni di rialzo arginale del canale Destra Reno, con sacchettature e telonature, mentre viene evacuato tutta la frazione. A Conselice è operativo un centro di assistenza e accoglienza per 200 persone, le altre si sono dirette nei centri di Argenta (Ferrara).

Si contano più di trecento frane principali sul territorio: 127 in provincia di Forlì-Cesena, 90 in provincia di Ravenna (Casola Valsenio e Brisighella), 49 in provincia di Bologna, 12 in provincia di Modena, 14 in provincia di Reggio Emilia, 13 in provincia di Rimini. Le squadre di rilevatori sono in campo per ulteriori aggiornamenti, anche con i droni laddove le strade non risultino più percorribili.

Al numero verde 800-024662 attivato dalla Regione per rispondere, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20, ai quesiti legati all’emergenza alluvione, sono arrivate sinora circa duemila chiamate (dato alle ore 13 di oggi). Tra le maggiori richieste, a chi rivolgersi per avere beni di prima necessità e informazioni sulla mobilità, oltre a domande di intervento che sono state girate ai soggetti competenti.

Mille Bmw imbarcate al Tcr e spedite in Corea del Sud: nuova rotta dell’automotive

La banchina del Terminal container punta a diventare un nuovo hub per le spedizioni di veicoli verso l’Asia

Tcr Sapir auto BmwLa motonave Liberty Passion è salpata il 21 aprile dal porto di Ravenna con un carico di oltre mille auto Bmw, arrivate nei giorni precedenti con otto convogli ferroviari dalla Germania e imbarcate in dodici ore, diretto in Corea del Sud. È stato il primo viaggio preparato dalla neonata società che unisce Sapir, operatore  terminalistico a controllo pubblico, e il gruppo tedesco Ars Altmann, leader logistico nell’automotive.

La nuova realtà si chiama Asia (acronimo di Altmann Sapir Intermodal Autoterminal) e avrà come obiettivo la fornitura di servizi logistici e terminalistici ai grandi brand del settore auto. Riccardo Sabadini (presidente di Sapir che controlla anche Tcr) de‑ nisce le ambizioni: «Realizzare e gestire  a Ravenna il grande  polo automotive, al servizio dei produttori auto nazionali ed internazionali. È una nuova s‑ da per il porto di Ravenna, che ha l’occasione di presentarsi come alternativa ai porti del Nord Europa per le rotte verso oriente: Mediterraneo, Penisola Arabica, India e Far East».

Maximilian Altmann, amministratore delegato dell’omonimo gruppo, è soddisfatto per la riuscita della prova generale: «La nostra strategia è di offrire ai clienti automotive una soluzione logistica a gestione unica ed integrata terra-ferro-mare, quindi a partire dall’handling delle vetture in fabbrica passando per il trasporto con treni e camion di proprietà, ‑ no alla gestione terminalistica. Il primo terminal portuale del gruppo parte grazie alla stretta partnership con Sapir».

La rivista di settore Shipping Italy ricorda che nel recente passato Ars Altmann aveva già provato ad avviare servizi per la logistica di veicoli ‑ niti nei porti italiani costituendo con Moby, nel 2019, la joint venture Manta Logistics che si era in particolare fatta poi avanti per un’area da 170mila metri quadrati a Piombino. Il progetto sembrava destinato a concretizzarsi con l’aggiudicazione degli spazi entro la ‑ ne del 2021 ma è stato messo in standby dall’Autorità portuale locale.

Annullata la trentesima edizione di Omc in programma dal 23 maggio

Vista l’emergenza alluvione, per la prefettura a Ravenna non ci sono le condizioni per lo svolgimento della fiera dedicata all’energia nel Mediterraneo

Omc RavennaÈ stato annullata la trentesima edizione di Omc, la fiera dedicata all’energia nel Mediterraneo in programma a Ravenna al Pala De Andrè dal 23 al 25 maggio, per l’emergenza alluvione che sta colpendo la città e il resto della provincia e della Romagna con numerose esondazioni e continue evacuazioni di centinaia di famiglie.

La prefettura di Ravenna ha comunicato nel pomeriggio di ieri, 19 maggio, che le persistenti condizioni di criticità meteoclimatica e idrogeologica su tutto il territorio provinciale non consentono lo svolgimento di Omc. «Le ragioni della decisione di annullamento – dicono gli organizzatori – vertono sulla necessità, in primis, di garantire la sicurezza delle persone, in un momento tanto critico per Ravenna e per l’intera regione. Così come siamo sicuri di interpretare i sentimenti di ognuno dei nostri ospiti, degli operatori e degli espositori, ribadendo con forza solidarietà e vicinanza a coloro che sono stati colpiti dagli eventi di questi giorni e a quanti si stanno adoperando per ripristinare condizioni di normalità nella vita economica e civile. Resta il nostro impegno a riprogrammare appena possibile Omc».

La duna di terra, le strade sommerse, i canali in piena: Fornace Zarattini allagata

Le immagini dall’alto della frazione nel tardo pomeriggio del 19 maggio

Dal tardo pomeriggio di giovedì 18 maggio l’acqua ha cominciato a invadere Fornace Zarattini, frazione alle porte di Ravenna, e al mattino seguente l’abitato si è ritrovato sommerso. Parcheggi e strade irriconoscibili, abitazioni allagate e una duna di terra a tagliare via Faentina nel tentativo di arginare lo scorrere delle acque. In un video aereo a cura di Les Bompart Produzioni la vista dello scenario.

Il canale Drittolo esce dagli argini, nuova evacuazione per Borgo Montone

La frazione alle porte di Ravenna era stata evacuata tra il 16 e il 18 maggio per la minaccia del fiume

IMG 9680Il Consorzio di bonifica segnala l’esondazione del canale Drittolo nella zona denominata Chiusa di San Marco, a sud ovest della città di Ravenna, e il Comune dispone in via precauzionale «l’evacuazione totale e immediata di Borgo Montone». La disposizione è delle 12 del 20 maggio.

Per chi non dispone di luoghi dove ripararsi, è stato istituito come punto di accoglienza, presidiato da apposito personale e attrezzato per offrire vitto e alloggio: il Palacosta, in piazza Caduti sul Lavoro 13.

La piccola frazione a ridosso della città, nell’area in cui sorge anche il centro commerciale Esp, è stata già in regime di evacuazione tra il 16 e il 18 maggio quando la minaccia era la possibile esondazione del fiume Montone.

Cade un elicottero impegnato nei soccorsi per l’alluvione, quattro feriti

Il mezzo è di una ditta privata ed era impegnato in un intervento per ripristinare la linea elettrica

Un elicottero impegnato nei soccorsi sulle zone alluvionate è caduto a Lugo nella tarda mattinata di oggi, 20 maggio. Secondo le informazioni già rese note dalle agenzie di stampa sarebbero rimasti feriti i quattro a bordo ma non ci sarebbero vittime. L’incidente è avvenuto nella frazione di Belricetto e il mezzo coinvolto è di un’azienda specializzata in elisoccorso impegnata in un intervento per i guasti alla linea elettrica provocati dal maltempo.

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