martedì
15 Luglio 2025

Quelli che abitano sotto l’argine ma dicono no all’ordine di evacuazione

Un’ordinanza del sindaco impone di abbandonare gli edifici a ridosso dei corsi dei fiumi a rischio esondazione ma alcune famiglie si sono rifiutate quando la protezione civile si è presentata alla porta

IMG 9680Un’ordinanza del sindaco di Ravenna, arrivata verso le 22 del 16 maggio, ha imposto l’evacuazione immediata delle case in prossimità degli argini dei tre fiumi a rischio esondazione nel territorio comunale (Montone, Ronco e Savio) ma c’è chi ha deciso di non rispettare la disposizione quando la protezione civile ha bussato alla porta, decidendo di trascorrere la notte nella propria abitazione.

Lo raccontano alcuni residenti in un piccolo borgo di case a ridosso dell’argine sinistro del Montone, all’altezza della chiusa di San Marco, poco distante dalla frazione di Borgo Montone. «Hanno suonato il campanello poco prima di mezzanotte – spiega una signora che stamani, 17 maggio, era sull’argine a controllare il livello di piena – e ci hanno detto che dovevamo uscire. Ma io non me la sono sentita di abbandonare casa mia. Abbiamo portato al piano superiore quello che potevamo e siamo rimasti qui».

Le abitazioni in questione si trovano in una posizione a cui si accede scendendo dalla strada che corre sull’argine e il secondo piano è più in basso rispetto alla cima dell’argine.

Qualche vicino di casa invece ha scelto di seguire le disposizioni delle autorità passando la notte alla palestra dell’Iti per tornare stamani a recuperare alcune cose e spostarsi nella seconda casa verso la costa, in una zona finora non raggiunta dal maltempo.

Nella mattinata di oggi, 17 maggio, il Comune di Ravenna ha ribadito che i fiumi Montone, Savio, Lamone, Ronco, Fiumi Uniti, Bevano e affluenti del Reno sono tutti ancora in stato di allerta rossa, sopra soglia 3 con pericolo di tracimazione e anche di crollo arginale. Tutte le misure di evacuazione adottate dall’inizio dell’emergenza di protezione civile sono ancora vigenti e «vanno rispettate pedissequamente a rischio serissimo della propria incolumità. È perciò severamente vietato tornare nelle zone evacuate».

Bitcoin e falsi miti sulle criptovalute: se ne parla con il giornalista Nicola Porro

Sulla pagina Instagram della società Btc Sentinel il 17 maggio una diretta con esperti del settore cryptocurrency per fare chiarezza su un tema che in Emilia-Romagna vede un interesse acceso

Pexels Crypto Crow 1447418Cosa sono le criptovalute? Qual è il loro potenziale? Solo truffe o anche altro? Sono le domande cui si cercherà di dare una risposta nel corso di una diretta su Instagram in cui il giornalista Nicola Porro, vicedirettore de Il Giornale e esperto di economia e finanza, intervisterà alcuni rappresentanti della società Btc Sentinel che conta tra i suoi soci anche il ravennate Gabriele Tazzari, già tra i fondatori e direttore ricerca e sviluppo del gruppo Yoox Net-a-porter.

La diretta, visibile a tutti sul canale Instagram di BTCSentinel, è in programma questa sera, 17 maggio, alle 20 con la partecipazione di:

  • Giuseppe Vitagliano, imprenditore del settore It e Ceo di BtcSentinel.com;
  • Francesco Valgimigli, esperto di cryptocurrency & blockchain, socio di BtcSentinel.com;
  • Nicola Porro, conduttore di “Quarta Repubblica” su Rete 4;
  • Simone Dallari, esperto cryptocurrency del team di BtcSentinel.com

Per partecipare alla live, basta visitare il canale Instagram di BTCSentinel, cliccando qui.

BTCSentinel è una società del territorio che si occupa di informazione in materia di blockchain e criptovalute, ha tra i suoi obiettivi quello di “democratizzare” le competenze sulle criptovalute e da oltre un anno gestisce anche la sezione Crypto & NFT” del blog di Porro.

Bitcoin, intervista con Nicola Porro: falsi miti criptovalute
Bitcoin, intervista con Nicola Porro: falsi miti criptovalute

Nell’ultimo anno il settore delle criptovalute ha attraversato numerosi problemi e ha visto crollare alcuni grandi player, tra cui Ftx, uno dei più grandi exchange al mondo per numero di utenti. La diffusione di quello che è stato definito come “contagio crypto” ha creato sfiducia nel settore dopo un anno in cui il prezzo di Bitcoin era salito fino a oltre 60mila euro.

L’Emilia-Romagna è una delle regioni più all’avanguardia in Italia dal punto di vista dell’interesse e dell’adozione delle criptovalute e molte associazioni continuano ad organizzare incontri per sensibilizzare e formare le persone per un approccio consapevole al mondo cripto.

Maltempo, scuole chiuse anche giovedì 18 maggio

Vista la grave situazione causata dagli eventi meteorologici che stanno interessando il territorio da diversi giorni il Comune di Ravenna ha previsto anche per la giornata di domani giovedì 18 maggio (come per martedì 16 e mercoledì 17) la chiusura dei servizi educativi, delle scuole di ogni ordine e grado compresi i centri di istruzione e formazione professionale, dei centri di aggregazione giovanile, dei centri diurni per anziani e disabili e dei centri socio-occupazionali. Confermata anche la chiusura dei cimiteri e la sospensione dei mercati ambulanti.

Il Comune ricorda i necessari comportamenti di autoprotezione che è assolutamente indispensabile adottare:
– evitare il più possibile gli spostamenti non necessari
– prestare la massima attenzione ai livelli dei fiumi
– stare lontani dalle zone allagabili e dalle spiagge
– non accedere agli argini e ai capanni
– non accedere ai sottopassi se allagati
– in caso di allagamenti non accedere a locali interrati e recarsi ai piani più alti.

Alluvione in Emilia-Romagna, due le vittime accertate. Soccorsi da tutta Italia

Il punto della Regione. Meteo in miglioramento

WhatsApp Image 2023 05 16 At 18.50.32 (2)È drammatica la situazione maltempo in Emilia-Romagna. Purtroppo, al momento sono due le vittime accertate, un uomo a Forlì e uno di Cesena, di cui risulta dispersa la moglie. Altre tre i dispersi, tutti nella provincia di Forlì-Cesena.

L’emergenza è tuttora nel pieno e la priorità – si legge in una nota della Regione – è mettere in sicurezza tutta la popolazione coinvolta: è necessario seguire le indicazioni di autorità e sindaci, attivi già da ieri per evacuare le persone in pericolo. In crescita la stima degli evacuati, le operazioni sono in corso. Solo nelle prossime ore si potrà avere un quadro completo di danni e conseguenze. E del numero di persone evacuate.

Situazione meteo

Nella notte nuovi impulsi di pioggia sulla fascia collinare e pedecollinare in estensione dai bacini romagnoli al Reno hanno determinando nuovi colmi di piena nelle sezioni montane e ulteriori innalzamenti dei livelli idrometrici sulle sezioni vallive. Per la mattinata di oggi le precipitazioni tenderanno a insistere sulle zone centrali della regione con progressiva attenuazione nelle zone orientali. In alcuni punti, come ad esempio in corrispondenza dell’idrometro di Sant’Agata sul Santerno, non è stato possibile rilevare i livelli perché superiori a quelli misurabili dagli strumenti e ai massimi storici registrati.

Fiumi, esondazioni, frane

La situazione dei corsi d’acqua è gravissima; 14 i fiumi esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco.

Diciannove i corsi d’acqua con superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento: Savena, Lamone, Sillaro, Senio, Savio, Marecchia, Pisciatello, Marzeno, Ausa, Uso, Montone, Voltre, Rubicone, Idice, Rabbi, Ronco, Sintria, Santerno e Quaderna.

Allagamenti diffusi in 23 comuni, Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Forlì, Cesena, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Riccione e, per quanto riguarda la provincia di Ravenna: Conselice, Lugo, Massa Lombarda, Sant’Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo. Resta altissima l’attenzione sul versante idrogeologico dell’Appennino forlivese-cesenate, bolognese e ravennate: complessivamente ci sono segnalazioni di oltre 250 dissesti in atto.

Mobilitazione nazionale

Già nella giornata di ieri (martedì 16 maggio) è stato chiesto al Dipartimento nazionale di Protezione civile un rafforzamento del soccorso tecnico urgente coinvolgendo ulteriormente l’Esercito e i Vigili del fuoco per intervenire in maniera ancor più tempestiva possibile. In arrivo gli uomini del Battaglione San Marco. Già operativi 510 Vigili del fuoco, e altri 100 in arrivo, oltre a tre elicotteri che stanno operando da questa notte nel cesenate. Il Comando operativo di vertice interforze (COVI) ha attivato 5 elicotteri, 9 gommoni e 6 lagunari oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto pronto per il monitoraggio, 7 battelli gonfiabili. In arrivo ulteriori squadre di volontari delle associazioni nazionali e delle colonne di Veneto e Lombardia. La Capitaneria di Porto nazionale sta mettendo a disposizione 3 elicotteri, un aereo, 2 battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei. I Carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre antisciacallaggio e metteranno a disposizione 2 elicotteri, così come la Guardia di Finanza. La Croce Rossa Italiana sta mettendo in azione 116 volontari, e il Soccorso alpino altri 136, 12 operatori alluvionali e 3 ambulanze fuoristrada.

Chiusi il ponte sui Fiumi Uniti, la Ravegnana a Coccolia, l’Adriatica a Fosso Ghiaia

Il punto del Comune di Ravenna sulla chiusura di alcune strade comunali e provinciali alle ore 8.15 di mercoledì 17 maggio

Ponte Nuovo Ravenna Alluvione
Ponte Nuovo, Ravenna, 17 maggio 2023

In considerazione dell’innalzamento dei livelli dell’acqua dello scolo Lama, sono ancora chiusi al transito veicolare i ponti su via Trieste (zona Pala De Andrè), via Romea (tra le rotonde Grecia e Gran Bretagna) e via Stradone (tra via Antica Milizia e la rotonda Germania).

Chiuso al transito anche il ponte sui Fiumi Uniti all’altezza della rotatoria Myrdal Alva (rotonda delle tartarughe). Chiusa via Ravegnana ss67 lato fiume Ronco nelle località di Coccolia e Durazzanino.

Chiusa la ss 16 in località Fosso Ghiaia all’altezza del ponte sullo scolo consorziale.

A Casemurate chiusi tre incroci: via Bagnolo Salara / via Cervese; via Bagnolo Salara / via Dismano; via Bagnolo Salara all’altezza della rotonda delle Cinque vie.

Per quanto riguarda le strade provinciali, sono chiuse la Sp 118 via Dismano all’altezza di via Ponte della Vecchia e via Violano; la Sp 5 via Ragone sul ponte sul fiume Montone.

Una notte disastrosa in provincia: l’acqua è tra le case, persone in fuga sui tetti

La situazione comune per comune, caos a Faenza. Nel capoluogo preoccupa Ponte Nuovo

Castel Bolognese Alluvione 17 Maggio
Castel Bolognese il 17 maggio

Una notte drammatica, quella tra lunedì e mercoledì, in tutta la Romagna. Sono ormai decine i fiumi che hanno tracimato o rotto gli argini, molte zone sono allagate, migliaia le persone evacuate.

In provincia la situazione più delicata è a Faenza, già provata dall’alluvione del 2 e 3 maggio, dove verso le 21 è esondato il Lamone che stavolta, però, ha rotto l’argine anche sul lato sinistro facendo riversare l’inondazione verso il centro della città, dove l’acqua ha superato in alcuni punti anche i primi piani delle case. Molte persone hanno cercato aiuto sui tetti e sono in corso anche stamattina i soccorsi. Disperato il messaggio sui social del sindaco Massimo Isola al termine «di una nottata che non potremo mai più dimenticare», che invita «chiunque sia a conoscenza di parenti o amici al momento irrintracciabili a segnalarmelo tramite messaggio privato».

In molte zone di Faenza non c’è la corrente elettrica e le linee telefoniche sono intasate.

A finire sott’acqua è stata anche la vicina Castel Bolognese, con il Senio che ha allagato anche il centro. «Con le prime luci dell’alba emerge con maggiore forza l’evento devastante che ci ha colpito e che è ancora in corso – scrive sui social il sindaco Luca Della Godenza -. Dobbiamo però non farci prendere dal panico e mantenere la lucidità perché sarà una giornata lunghissima. Massima attenzione e massima allerta quindi. Non scendere ai piani inferiori o in strada anche se l’acqua è bassa, il fiume è ancora fortissimo in centro e fa paura quindi rimanete tutti ai piani alti».

A Solarolo il paese si è allagato all’alba, con il Comune che sui social non può nascondere la disperazione. «Le forze in campo non garantiscono a tutti il necessario supporto. Stiamo facendo tutti il possibile. In altri paesi ci sono allagamenti oltre il primo piano. E i mezzi di soccorso stanno cercando di salvare la vita a un mare di persone. Stanno arrivando colonne da altre regioni per aiutarci. Stiamo faticando con i cellulari a gestire tutto il possibile».

Critica anche la situazione in collina, con diverse frane a isolare intere località. A Casola Valsenio è di fatto crollata anche un’abitazione, senza coinvolgere persone. Il Senio ha allagato Riolo Terme, a Brisighella esondazioni del Lamone in varie zone.

Allagamenti nella notte anche nella Bassa Romagna lughese, coinvolta dalle piene di Lamone, Senio e Santerno, che hanno tracimato in diversi punti. Sott’acqua Sant’Agata l’abitato di Sant’Agata sul Santerno, esondazioni a Conselice, Massa Lombarda, Cotignola e, nel Lughese, a Villa San Martino e Ca’ di Lugo. A Bagnara di Romagna stamattina l’acqua si sta avvicinando al centro storico.

Nel comune di Bagnacavallo nella notte si è verificata una nuova rottura dell’argine a Boncellino, con «la situazione degli allagamenti che sta rapidamente peggiorando in buona parte del territorio e molte strade non sono percorribili».

Evacuazioni nel comune di Russi e in quello di Cervia, dove il Savio ha rotto l’argine a Castiglione.

Per quanto riguarda il capoluogo Ravenna, ecco l’aggiornamento del sindaco Michele de Pascale, delle ore 6.17 della mattina del 17 maggio.

«Il Centro operativo comunale e i soccorsi sono stati operativi per tutta la notte, con un grandissimo apporto di volontari che ci sono venuti in aiuto. Siamo stati costretti ad evacuare moltissime persone durante la notte.
In questo momento sono attivi 3 hub di protezione civile: alla palestra dell’Itis Baldini – ingresso da via Cassino, Ravenna; alla scuola di San Pietro in Campiano, in via 2 giugno 1946 numero 2;  a Classe al museo Classis, via Classense 29.
La criticità è permanente anche per questa mattina su tutti i fiumi del comune di Ravenna che hanno subito purtroppo, in alcuni casi tracimamenti in corrispondenza del territorio comunale e in alcuni casi anche vere e proprie rotture nei comuni vicini.
Alcune frazioni del comune di Ravenna in queste ore si sono purtroppo allagate a causa dell’uscita dell’acqua dei fiumi, abbiamo inoltre tante altre piccole e puntuali situazioni di allagamento.
Vi ricordo che i tre hub di protezione civile ovviamente sono a disposizione di tutti i cittadini e le cittadine, non solo di quelli provenienti dalle zone evacuate. 
In particolare in questo momento, oltre alle allerte molto pesanti già date e le evacuazioni massicce fatte sul Savio, Montone e Ronco, abbiamo ancora un elemento di criticità sul fiume Lamone e soprattutto una grande preoccupazione che riguarda i Fiumi Uniti.
I livelli del Montone e del Ronco sono altissimi, in corrispondenza delle due chiuse il livello del fiume è rosso, in questo momento il mare sta prendendo molta acqua, ma è fondamentale, soprattutto lato Ponte Nuovo dove le case sono molto basse, ma anche nelle immediate vicinanze dei Fiumi uniti lato Ravenna, prestare la massima attenzione, recarsi ai piani alti se possibile, se questo non è possibile vi invito a trovare una soluzione diversa da parenti o amici oppure a recarvi presso uno degli hub di Protezione civile.
A breve faremo nuovi aggiornamenti, la situazione è ancora molto critica e viste anche le previsioni metereologiche lo sarà anche per tutta la mattinata di oggi».

 

Alluvione in provincia di Ravenna: il riepilogo dalle località

La provincia di Ravenna è stata colpita da una seconda alluvione nella giornata del 16 maggio 2023, ancora più pesante di quella arrivata il 2 maggio. Ecco il dettaglio dai comuni coinvolti, aggiornato alle 23 del 16 maggio

Faenza, Conselice e Castel Bolognese sono le località più danneggiate dalle alluvioni del 16 maggio 2023 in provincia di Ravenna. Ma in generale tutti gli abitati lungo i corsi dei fiumi sono minacciati da possibili sormonti.

Faenza allagata da Lamone e Marzeno

La città di Faenza è di nuovo il punto che riporta le conseguenze più gravi. Gli allagamenti sono cominciati nel tardo pomeriggio nella zona dove Lamone e Marzeno confluiscono. Entrambi i corsi d’acqua hanno esondato e questa volta l’acqua non solo ha riempito le strade del Borgo Durbecco ma anche quelle sull’argine sinistro del Lamone quindi verso il centro città. Alle 21 il sindaco Massimo Isola informava che l’acqua stava entrando in città in riva destra da via Cimatti a via De Gasperi, fino a Corso Europa e strade limitrofe; in riva sinistra da via Renaccio, via Lapi, via Carboni e strade limitrofe.

Nel pomeriggio del 16 maggio era stato il rio Samoggia nella zona di Santa Lucia a creare i primi allagamenti nella zona della trattoria Manueli.

Al Pala Bubani è stato allestito un punto di accoglienza per chi ha dovuto evacuare la propria abitazione e non ha trovato alloggio da conoscenti o parenti.

Castel Bolognese: il Senio sormonta l’argine a Tebano

Alle 20 il Comune ha annunciato che il fiume Senio ha esondato prima di Tebano prevedendo quindi l’arrivo dell’acqua verso l’abitato tramite il Canale dei Molini. Alle 22 l’acqua è arrivata alla Chiesa di Biancanigo dove sono presenti i militari dell’esercito e operai del Comune per monitorare area. È stata ripristina la corrente elettrica che era saltata in una parte del paese. Alle 20.30 il Senio ha raggiunto a Tebano il livello di 7,88 metri e 5,78 al ponte del Castello. In tarda serata Anas ha chiuso la via Emilia in quanto preoccupa il livello del Senio.

Solarolo minacciata dal Senio

L’esondazione del Senio a Tebano mette a rischio anche Solarolo. L’arrivo dell’acqua è atteso a partire dalle frazioni di Casanola e Gaiano e lungo tutto l’asse dei Canale dei mulini.

A Conselice il Sillaro rompe l’argine dove era stato riparato

L’argine del torrente Sillaro ha ceduto a Spazzate Sassatelli, all’incirca nello stesso punto dove era stata appena completata la riparazione del crollo del pomeriggio del 2 maggio. Il Comune ha ordinato l’evacuazione delle abitazioni e degli immobili nella zona tra via Merlo, via Cardinala, canale di scolo Zaniolo e il Sillaro.

Al palazzetto dello sport cittadino il punto di accoglienza per la notte.

Ravenna ordina l’evacuazione di una dozzina di frazioni

Le situazioni allarmanti nel comune di Ravenna sono quelle dettate dalle piene dei fiumi Savio, Ronco e Montone. Alle 23 un’ordinanza del sindaco ha disposto l’evacuazione delle abitazioni lungo i tre corsi d’acqua: Borgo Sisa, Durazzano, Coccolia, Gambellara (case vicino al fiume), Ghibullo, Longana, Madonna dell’Albero (case vicino al fiume), Borgo Montone, San Bartolo (case vicino al fiume), San Marco, Ragone, Savio di Ravenna (case vicino al fiume), La Bottega della Guarniera, Castiglione di Ravenna, Mensa, Matellica.

Le persone che non trovano una sistemazione da amici o parenti possono recarsi o alla palestra della scuola secondaria di secondo grado Itis Nullo Baldini in via Marconi 2 (ingresso via Cassino), oppure alla scuola primaria e secondaria di primo grado Campagnoni in via 2 giugno 1946 numero 2 a San Pietro in Campiano.

Cervia osserva il Savio

Il sindaco Massimo Medri ha firmato un’ordinanza per sfollare le aree di Cannuzzo, Castiglione e Savio. L’ordinanza riguarda le persone che occupano i pianoterra dei fabbricati (case, negozi, attività) a ridosso dell’argine del Savio. Coloro che possono alloggiare ai piani alti sono comunque fortemente invitati, se hanno la possibilità di trovare ospitalità presso parenti e amici, a lasciare le loro case.

I residenti di Cannuzzo e Castiglione sono invitati, se hanno l’auto, ad andare al centro sociale di via Zavattina 6, a Pisignano (quelli a piedi, rispettivamente al parcheggio Peep di via Salara e all’ex scuola materna di via Cavina). I residenti di Savio che hanno l’auto devono recarsi all’Hotel Mare e Vita in viale Italia 126 a Cervia, chi è a piedi deve recarsi al parcheggio della scuola.

Russi in allerta massima per il Montone

Evacuazione di tutte le frazioni di San Pancrazio e Chiesuola e le case sparse lungo il corso del Montone. Chi non può andare da amici o parenti si rechi al palazzetto in via Calderana.

Ravenna, evacuare tutte le case lungo gli argini di Savio, Ronco e Montone

 

Dopo la serie di ordinanze emesse dal primo pomeriggio, il Comune di Ravenna annuncia di evacuare immediatamente tutte le frazioni e le case in prossimità degli argini lungo il corso del Savio, del Ronco e del Montone.

«Chi non può andare da amici o parenti si rechi a Ravenna alla palestra dell’Iti Baldini in via Marconi 2 (ingresso via Cassino), oppure alla scuola di San Pietro in Campiano, in via 2 giugno 1946 numero 2», scrive il Comune.

Elenco località che devono evacuare lungo il corso di Savio, Ronco e Montone:

Borgo SisaDurazzanoCoccoliaGambellara (case vicino al fiume)GhibulloLonganaMadonna dell’Albero (case vicino al fiume)Borgo Montone
San Bartolo (case vicine al fiume)
San MarcoRagoneSavio di Ravenna (case vicino al fiume)La Bottega della GuarnieraCastiglione di RavennaMensaMatellicaCase sparse

Treni sospesi per tutta la giornata di mercoledì 17 maggio

Sulle linee Bologna-Ravenna, Ravenna-Rimini e Faenza-Ravenna

Ferrovia Treni BinariL’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia Romagna ha diramato come noto una nuova allerta rossa per piene di fiumi e corsi d’acqua per tutta la giornata di mercoledì 17 maggio.

A causa degli effetti sul territorio e sulle infrastrutture del forte maltempo che sta interessando l’Emilia-Romagna e tutta l’area della costa Adriatica, la circolazione ferroviaria resterà sospesa, mercoledì 17 maggio, sulle linee Bologna-Rimini, Bologna-Ravenna, Ravenna-Rimini, Ravenna-Ferrara e Faenza-Ravenna. Sospesa al momento la circolazione anche fra Faenza e Marradi, sulla linea Faenza-Borgo San Lorenzo-Firenze, dove è in corso l’intervento dei tecnici di RFI.

Servizi sostitutivi con autobus saranno effettuati sulla base delle condizioni della viabilità stradale e della disponibilità di mezzi.

Alcuni treni a lunga percorrenza da e per la Puglia seguiranno il percorso via Bologna-Firenze-Roma-Caserta-Foggia con un aumento dei tempi di percorrenza fino a 90 minuti.

Sarà assicurata parte dell’offerta dei treni intercity notte che seguiranno il percorso via Bologna-Firenze-Terontola-Falconara -Ancona-Lecce.

I passeggeri in possesso di prenotazione riceveranno informazioni via sms o e-mail sul proprio treno e, in caso di cancellazione, su eventuali soluzioni di viaggio alternative. È possibile rinunciare o riprogrammare il viaggio.

L’argine del Sillaro rompe di nuovo: la piena allaga Conselice, evacuazioni in corso

Il torrente ha ceduto nella zona di via Merlo, nello stesso tratto appena riparato dopo la rottura del 2 maggio

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Il punto della rottura del 2 maggio dell’argine del torrente Sillaro a Conselice

L’argine del torrente Sillaro ha ceduto a Spazzate Sassatelli, località nel territorio di Conselice, all’incirca nello stesso punto dove era stata appena completata la riparazione del crollo del pomeriggio del 2 maggio. Il Comune ha ordinato l’evacuazione delle abitazioni e degli immobili nella zona tra via Merlo, via Cardinala, canale di scolo Zaniolo e il Sillaro. Gli agenti della polizia locale della Bassa Romagna stanno avvisando i cittadini interessati dall’evacuazione.

Questo il dettaglio delle strade nel comune di Conselice interessate dall’evacuazione: via Merlo, via Gagliazzona, via Cardinala, via Guglielma, via Corecchio, via Rampina, via Coronella, via Mensa, via Montalbotto, via Sagrati.

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La sindaca di Conselice, Paola Pula

Sarà allestito per l’emergenza un punto di accoglienza per la notte al palazzetto dello sport di Conselice in via di Vittorio 7.

La situazione è monitorata dal Centro di coordinamento soccorsi (Ccs) coordinato dalla prefettura che coinvolge anche la protezione civile e la polizia locale della Bassa Romagna. La centrale operativa resterà attiva tutta la notte (0545-986952), per emergenze è sempre attivo il numero verde 800-072525.

Faenza si è allagata di nuovo. Il sindaco: «Salite anche sui tetti, se necessario»

Faenza Allagamenti Alluvione

Faenza si è allagata di nuovo. A distanza di neanche due settimane dall’alluvione del 2 e 3 maggio, la città manfreda è finita ancora sott’acqua. E in modo molto più grave.

I fiumi Marzeno e Lamone hanno superato gli argini e l’acqua è entrata nel centro abitato. Da via Cimatti a via De Gasperi, fino a Corso Europa e strade limitrofe in riva destra. Da via Renaccio, via Lapi, via Carboni e strade limitrofe in riva sinistra.

Veri e propri fiumi in piena tra le strade, anche in direzione centro, come si evince da questo video pubblicato da Emilia Romagna Meteo.

Il sindaco Massimo Isola chiede a tutti i cittadini di andare ai piani più alti possibile. «Se necessario, anche sui tetti».
I Vigili del Fuoco stanno effettuando i soccorsi.
Questo l’aggiornamento delle strade chiuse (ore 20):

• Ponte delle Grazie
• Ponte Rosso
• Ponte della Memoria (tra viale delle Ceramiche e via Fratelli Rosselli)
• via Cimatti (da via Torretta a svincolo circonvallazione)
• via Ragazzini
• via D’Azeglio
• via Silvio Pellico
• via San Martino (dal Ponte Verde a dopo la borgata La Fornace)
• via Fabbrerie (dal Ponte Castellina a via Pianetta, tratto arginale)
• via Fossolo (a senso unico a scendere verso la borgata)
. via Del Fiume (ultimo tratto fino all’argine)
• via Saldino (da via Palazzone a via Saldino 9, tratto su argine fiume)
• via del Palazzo
• via Carbonara, nel tratto tra via Emilia e via Strocca di S. Biagio
• via Bianzarda di S. Biagio
• via Strocca di S. Biagio, nel tratto tra via Carbonara e via Cavaliera
• via Canovetta (tratto S. Lucia – via Uccellina)
• via Uccellina
• via Monte Brullo
• via Bianzarda di Corleto, tratto da via Corleto alla prima intersezione con via Basiago
• via Cascinetto, in prossimità del civico 16
• via Pergola
• via Lapi
• Circonvallazione chiusa in entrambi i sensi fra la rotatoria donatori di sangue (Cappuccini/via Canalgrande) e via Argnani.
• via Celle, nel tratto tra la via Emilia e via Sant’Orsola
• via Monte Brullo (da via S. Lucia a Ristorante Monte Brullo)
• via Argine Montone
• Ponte SP 73 (Trattoria Manueli, da km 10 a km 4)
• via Mella
• via Tebano (tratto provinciale)
• via Renaccio (da Ponte Rosso a via Calamelli)
• via Salita di Oriolo (presso civico 2)
• Chiusa via Celletta, da via Pana a via Sant’Andrea
• via Milzetta (tra via Saldino e via Reda)
• 2 ponti di via Tramoggia
• Ponte Verde
• via Castel Raniero (tratto via Rio Biscia – via Rinaldini)
• via Parlanta (tratto da via Leona a via Prati)
• via Sarna
• via Calbetta
• SP Modiglianese

Il Lamone in piena: evacuazioni anche a Bagnacavallo

Centro di accoglienza allestito al palazzetto dello sport

Evacuazioni Bagnacavallo

Le piogge continuano e la situazione dei fiumi si fa preoccupante anche nel territorio bagnacavallese.

Il Comune di Bagnacavallo ha emanato un’ordinanza urgente per l’evacuazione della popolazione residente sotto l’argine del fiume Lamone a Boncellino (nella via Sottofiume Boncellino dall’incrocio con via Gabina a destra fino all’incrocio con Traversa S. Gervasio e in via Muraglione); a Traversara (nella via Torri dall’incrocio con via Ca’ del Vento e traverse lato fiume, nella via Entirate fino al cartello di fine località e nella via Palazza).

Una nuova ordinanza di poco più tardi prevede, oltre alle evacuazioni già disposte dalla precedente, l’evacuazione della popolazione residente presso gli argini dei fiumi Lamone e Senio in tutte le frazioni qualora non si possa accedere ai piani alti delle abitazioni. In tutti gli altri casi per chi abita presso gli argini l’ordinanza prevede l’obbligo di salire ai piani alti.

Per emergenze è attivo il numero verde 800 072525.

Riviste Reclam

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