venerdì
15 Agosto 2025

A 81 anni “scappa” dalla Rsa per tornare nell’hotel che frequentava 50 anni fa

Il racconto dell’anziana, da Faenza, a Barbara D’Urso su “Pomeriggio 5”: «Voglio tornare a vivere da sola»

Anziana Fuggita Rsa Faenza Barbara Durso

Ha raccontato la sua storia in diretta a Barbara D’Urso, l’81enne finita sulla stampa (anche) nazionale per essere fuggita nei giorni scorsi dalla Rsa di Faenza che la ospita dall’estate scorsa.

L’anziana – come ha confermato nella puntata di ieri, 13 aprile, di Pomeriggio 5 – ha lasciato la struttura dopo colazione e ha preso un treno per Igea Marina, cambiando convoglio alla stazione di Rimini. Destinazione, l’hotel Flora, dove trascorreva le vacanze in gioventù, almeno 50 anni fa.

L’hotel era però chiuso e l’81enne ha raccontato di essersi “rifugiata” in chiesa, dove il parroco le ha offerto la pizza ma ha poi chiamato un amico maresciallo in pensione dei carabinieri. L’avventura dell’anziana è quindi finita, con la conseguente chiamata alle forze dell’ordine e al personale medico.

L’obiettivo della donna – come ribadito in tv – era solo uno: quello di dimostrare agli assistenti sociali di essere indipendente e poter così lasciare la Rsa per tornare a vivere in un «appartamentino» – per usare le sue parole – tutto suo.

Se ci riuscirà, poi potrà anche valutare la generosa proposta (accolta al momento con un po’ di freddezza…) di trascorrere una settimana di vacanza al Flora, a spese dell’hotel, comunicata ai microfoni di Pomeriggio 5 dal direttore in persona.

Il parco eolico preoccupa i pescatori: Legacoop chiede garanzie e compensazioni

Inviato un documento di “osservazioni” al Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica dove è all’esame il progetto. «Finora è mancato il confronto»

Agnes
Rendering parco eolico

Dai rappresentanti del settore ittico sono state inviate “osservazioni” al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che sta esaminando il progetto della società Agnes, che prevede un parco eolico da realizzare al largo delle coste ravennati, fino a lambire quelle riminesi. A presentare un proprio documento anche Legacoop Romagna, a seguito di due riunioni di confronto approfondito, svolte il 6 e 7 aprile, che hanno coinvolto le cooperative della pesca, i lavoratori del mare e i sindaci della costa, oltre alla società promotrice.

Il documento, inviato anche alla Regione e ai Comuni dei territori interessati, parte dalla considerazione che – con oltre 2.300 imprese nella pesca e acquacoltura e con più di 3.000 occupati e addetti (a cui si aggiungono imprese ed occupati di un indotto molto importante) – il settore ittico rappresenta per l’Emilia Romagna e in particolare per la Romagna, una componente importante. Nel testo, prima di tutto si chiede una distanza tra gli aerogeneratori tale da consentire il passaggio delle imbarcazioni e lo svolgimento delle attività di pesca, di qualsiasi tipo, ma anche e soprattutto che venga consentita la navigazione e l’attività ittica tra i due impianti previsti. La società proponente dovrà farsi carico – dicono le cooperative – di dotazioni di sicurezza specifiche per le imbarcazioni. Considerando poi che è molto complicato pescare a strascico in un parco eolico, si chiede che cavi ed elettrodotti siano interrati a una profondità di almeno due metri. «L’impatto sulla fauna marina sarà comunque inevitabile – scrive Legacoop –, quindi occorre che vengano prese tutte le precauzioni possibili».

Per quanto riguarda le coperture assicurative, visti i rincari che i pescatori dovranno affrontare, viene chiesto un contributo ad hoc per chi dovrà operare all’interno dei parchi eolici.
«Legacoop Romagna — dice il presidente Paolo Lucchi — ha deciso di presentare un proprio documento, non per contrastare l’iniziativa di Agnes, poiché pensiamo che l’eolico sia una delle potenzialità di produzione energetica che va sostenuta, nel nostro Paese, ma con lo scopo di ridurre gli effetti negativi. Nella pianificazione di un impianto eolico offshore, quindi, è fondamentale un dialogo preventivo con le parti interessate, soprattutto con i pescatori, le cooperative di pesca e le associazioni di categoria, cosa che, a nostro avviso, da parte dei soggetti proponenti è mancata fino a questo momento».

L’orchestra Cherubini a Cervia incontra la fisarmonica di Zanchini

Serata a suon di tango alla Darsena del Sale il 14 aprile. Sul podio il giovane direttore Giovanni Conti

Simone Zanchini Fisarmonica
Simone Zanchini (foto Roberto Masotti)

Dopo il primo appuntamento del mese scorso con Giovanni Sollima, prosegue a Cervia la rassegna “La musica che sale” con l’Orchestra residente del Ravenna Festival, la Giovanile Luigi Cherubini, impegnata in tre “concerti di primavera” con solisti eccellenti alla Darsena del Sale di Cervia.

Venerdì 14 aprile, alle 20, la seconda data è impreziosita dalla fisarmonica di Simone Zanchini per le atmosfere tango dei brani di Richard Galliano (Opale Concerto) , Roberto Di Marino (Bandoneon Concerto) e Astor Piazzolla (Oblivion ed Escualo).
Alla direzione c’è Giovanni Conti, giovane direttore che ha già guidato la Cherubini in occasione della “Trilogia d’Autunno” dello scorso novembre e, nel 2021, nell’ambito dell’Italian Opera Academy di Riccardo Muti.

«È raro vedere la fisarmonica come strumento solista in un’orchestra sinfonica – commenta Simone Zanchini, che, pur diplomato in fisarmonica al Conservatorio di Pesaro, ha per lingua madre il jazz e l’improvvisazione – Ma il fatto che non sia così consueto non significa che sia meno bello, anzi! Per ragioni anagrafiche, la fisarmonica ha tanti aspetti sonori ancora inesplorati: basti pensare che, essendo uno strumento di legno, si sposa in maniera sublime con gli archi. Il problema è che non siamo abituati a immaginarla in questo repertorio. Quel che rende particolarmente significativa questa collaborazione con la Cherubini, con cui avevo già lavorato nel 2013 per il progetto di Ravenna Festival sulla musica da ballo, è la trasversalità: questo è un concerto che “nobilita” lo strumento a mantice senza rinunciare al jazz e all’improvvisazione».

Tre incontri sul futuro delle persone con disabilità, con l’avvocata Vitulo

La seconda serie di appuntamenti, tutti gratuiti, si terrà venerdì 14, 21 e 28 aprile al centro RicreAzioni a Ravenna

Incontro Sul Tema Del Dopo E Durante Di Noi
Una foto degli incontri passati

Continuano le attività dello sportello legale avviato a Ravenna dal Consorzio Solco e dalla cooperativa La Pieve per offrire alle famiglie che vivono la disabilità una prima consulenza gratuita sul tema del Dopo e Durante di Noi. In programma anche tre incontri per approfondire alcuni aspetti utili a programmare il futuro delle persone con disabilità.

Questa seconda serie di appuntamenti, sempre gratuita, si terrà venerdì 14, 21 e 28 aprile dalle 10 alle 12 a Ravenna, nella sala del centro RicreAzioni in via Carlo Sala, 7.

Durante il primo appuntamento, il 14 aprile, si parlerà di La capacità giuridica di agire. Chi può agire nell’interesse della persona non autonoma?, mentre nel secondo e nell’ultimo, il 21 e 28 aprile, si affronterà il tema Quali strumenti per garantire la destinazione del patrimonio per la realizzazione del progetto personalizzato per il durante e dopo di noi?

Tutti gli incontri saranno condotti dall’avvocata Francesca Vitulo, specializzata negli strumenti giuridici del dopo di noi e nella tutela delle persone con disabilità e a disposizione anche allo Sportello Legale.

«Visto il successo del primo ciclo di incontri che avevamo organizzato tra dicembre e gennaio e i tanti appuntamenti presi allo Sportello Legale, abbiamo pensato di replicare l’iniziativa, perché ci rendiamo conto che il bisogno di ricevere informazioni e rassicurazioni su questo tema è davvero tanto – commenta Cristina Ricci della cooperativa La Pieve -. Pensavamo che agli incontri sarebbero venuti solo i familiari dei ragazzi e delle ragazze che seguiamo nei nostri centri, invece abbiamo conosciuto e incontrato nuove famiglie e questo ci ha molto motivato e ci ha convinto a continuare a proporre incontri sul tema».

«I genitori o tutte le persone che si occupano di persone con disabilità  – sottolinea Francesca Vitulo – hanno più o meno le stesse preoccupazioni: “Chi si occuperà di mio figlio in futuro?”, “Dove abiterà?”, “Come faccio ad avere la sicurezza che le risorse economiche risparmiate siano utilizzate per mio figlio?”, “Come faccio a fare in modo che si continui con un progetto personalizzato per lui o lei?”. Le risposte a queste domande possono essere diverse come anche gli strumenti giuridici a disposizione».

La cooperativa La Pieve mette anche a disposizione per chi lo richiede un servizio di navetta gratuito con partenza alle 9.30 da piazza Duomo (prenotazioni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 al numero 340 7027294).

Inaugurato il bagno dell’Area Sismica. Questa estate ci suonerà anche Marc Ribot

Il primo concerto allo stabilimento Lupo 340 il 30 aprile con i Sao Paulo Underground. La “benedizione” dell’assessore alla Cultura di Cervia

Lupo340

Nato da un’idea di Mirco Turroni (storico ristoratore dell’Osteria Loco Squad di Milano Marittima) e Ariele Monti (direttore artistico di Area Sismica di Forlì), Lupo 340 «intende creare un luogo altro rispetto a quanto propone mediamente la riviera romagnola», dicono i promotori.

Tutto si è mosso velocemente e nel giro di pochi mesi si è passati da quella che era stata una prima chiacchierata informale all’inaugurazione, avvenuta l’8 aprile: la scelta è caduta su di uno stabilimento balneare al confine tra Milano Marittima e Lido di Savio rinominato appunto Lupo 340, con il numero che è semplicemente un’indicazione della concessione demaniale.

L’offerta culturale del bagno – che gode del patrocinio del Comune di Cervia-Assessorato alla Cultura – si propone di allargare il panorama che caratterizza la riviera romagnola, e vi conviveranno diverse anime, da quella canonica della vita in spiaggia – con meno ombrelloni ben distanziati – a quella della ristorazione, una vera osteria di mare curata dallo chef Nicola Cicillo, con un occhio particolare ai vini, tramite il coinvolgimento della giovane Drogheria Gitana di Forlì.

E poi un corposo cartellone di eventi, gran parte dei quali curati direttamente da Area Sismica, realtà con una storia ultra-trentennale fatta di eventi di caratura internazionale che guardano alla musica del presente al di là degli steccati di genere. Eventi cui si affiancheranno anche libri, incontri, cinema, mostre, degustazioni, picnic in spiaggia curati anche dai tanti amici ristoratori.

«Come Amministrazione comunale – dice l’assessore alla Cultura del Comune di Cervia, Cesare Zavattasosteniamo le attività imprenditoriali che utilizzano anche la cultura, in tutte le sue forme, per arricchire la loro offerta turistica e quella della nostra città. Un’offerta articolata e qualitativamente valida è ormai un requisito fondamentale per incrementare l’attrattività di una meta turistica e riteniamo che il programma presentato oggi vada in questa direzione».

La programmazione sarà inaugurata il 30 aprile col concerto dei São Paulo Underground in esclusiva per l’Italia, una formazione capitanata dal musicista di Chicago Rob Mazurek, che nei giorni immediatamente precedenti sarà ad Area Sismica per una residenza artistica volta a gettare le basi del nuovo album di questo trio di culto. Tra gli eventi sicuramente da evidenziare – oltre una quarantina complessivamente –, il James Brandon Lewis Trio il 15 maggio, i Ghosted dell’australiano Oren Ambarchi il 9 giugno e, poco dopo, il 13 giugno, gli scandinavi The End di Mats Gustafsson. Poi Fabrizio Puglisi, che musicherà Charlie Chaplin il 15 giugno, e il canadese leggenda del folk contemporaneo Eric Chenaux il 20 giugno. Il 29 giugno verrà proposto il festival Aut Aut, incentrato sui vini naturali, con Sandro Sangiorgi della rivista Porthos, il filosofo Rocco Ronchi, l’esperta di sake Chicca Vancini e il quartetto Red Planet. Altra leggenda musicale, Marc Ribot, che suonerà coi suoi Ceramic Dog l’11 luglio.

Incendio in una casa a Russi, nessun ferito – FOTO

I vigili del fuoco sono intervenuti nel pomeriggio di oggi, 13 aprile, per un incendio in un’abitazione di Russi, sulla provinciale Molinaccio.

Non si registrano feriti. La casa risulta apparentemente disabitata.

I vigili del fuoco stanno cercando di risalire alle cause dell’incendio.

Sul posto anche i carabinieri, che hanno chiuso momentaneamente la strada per favorire l’intervento dei pompieri.

 

Alle Bassette un campo fotovoltaico da 5.500 pannelli con deposito Gnl e parcheggi

Via libera al progetto di Ravenna Holding, con tanto di nuova rotatoria su via Romea Nord

Pexels Los Muertos Crew 8853511Dopo quello per un parco fotovoltaico a Savio, Ravenna Holding presenta un nuovo progetto dedicato alle energie alternative. Si tratta di un campo fotovoltaico che l’azienda a controllo pubblico costruirà in zona Bassette, composto da 5.500 pannelli da 2,83 metri quadrati l’uno (con una potenza di circa 2 Megawatt) e che potrà essere utilizzato anche per alimentare gli autobus di nuova generazione.

La giunta del Comune di Ravenna nei giorni scorsi ha approvato il Piano Urbanistico Attuativo. L’area in cui sorgerà l’impianto si trova tra via Romea nord e via Albe Steiner. Per la realizzazione del progetto si utilizzerà solo una parte della capacità edificatoria offerta dal Piano operativo comunale, così suddivisa: 63.049 metri quadrati per la realizzazione del campo fotovoltaico e degli altri lotti a esso collegati; 22.393 metri quadrati destinati a parcheggi e verde; infine 5.865 metri quadrati destinati a viabilità pubblica.

In estrema sintesi il Pua prevede un lotto per la produzione di energia rinnovabile collegato a un campo fotovoltaico, un deposito per i mezzi del trasporto pubblico, un impianto per la distribuzione del Gnl per mezzi pesanti e parcheggi pubblici dotati di colonnine per la ricarica elettrica di veicoli. Inoltre, vaste porzioni saranno adibite ad aree verdi con differenti caratterizzazioni. Tra le opere di urbanizzazione è prevista la realizzazione di una rotatoria per l’accesso diretto da via Romea nord, all’intersezione con via Bacci, che consentirà l’accesso dei mezzi pesanti al lotto destinato all’impianto di distribuzione di gas naturale liquefatto e permetterà di raggiungere due delle aree destinate a parcheggio pubblico, una a nord e l’altra a sud, oltre che gli impianti esistenti di Hera e Snam.

A Lugo un nuovo spazio espositivo: inaugura il 6 maggio con una mostra su Baracca

Le sale sono della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte che ha raggiunto una convenzione biennale con il Comune

A Lugo c’è un nuovo spazio espositivo a disposizione del Comune. La collocazione è nei locali della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo, al primo piano del palazzo in cui avevano avuto sede gli uffici direzionali della Cassa di Risparmio di Lugo. Le sale si affacciano su piazza Baracca e quindi sul monumento realizzato dallo scultore faentino Domenico Rambelli, dedicato al pioniere dell’aviazione italiana.

La Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo ha partecipato alla procedura di evidenza pubblica del Comune alla ricerca di uno spazio. La convenzione biennale che regola i rapporti tra Amministrazione Comunale e Fondazione prevede la gratuità dell’utilizzo degli spazi con un rimborso forfettario per le spese delle utenze fino a un massimo di 5.000 euro l’anno.

Il 6 maggio è prevista l’inaugurazione del progetto espositivo “Come un’onda, come in volo [1923-2023] 100 cavalli per Francesco Baracca”, uno degli appuntamenti che il Comune sta organizzando nell’anno del centenario dell’Aeronautica Militare e nel centesimo anniversario della vittoria di un giovane Enzo Ferrari al circuito del Savio, a Ravenna. Tutto questo prendendo spunto dall’illustre concittadino Baracca e dallo stemma del suo aereo.

Il progetto espositivo è curato dal direttore del Museo Baracca, Massimiliano Fabbri, con la collaborazione di Giulia Garuffi e Giorgio Martini e ha l’obiettivo di triangolare gli storici anniversari attraverso la figura chiave dell’eroe e dell’uomo Francesco Baracca , ripercorrendo la storia prima di tutto visiva, del celebre cavallino rampante.

Il progetto espositivo si snoda in un luogo che si trova sulla direttrice tra il museo e il monumento per dare forza al concetto di museo diffuso che, in città, comprende anche la cappella sepolcrale di Francesco Baracca nella parte monumentale del cimitero di Lugo e la sede storica del Museo Baracca all’interno della Rocca Estense.

«Siamo molto soddisfatti perché avevamo detto che avremo dato alla città un nuovo spazio espositivo e abbiamo mantenuto l’impegno – spiega il sindaco Davide Ranalli -. In queste sale, molto belle e così cariche di suggestione vista la loro collocazione, avremo modo di programmare ulteriori attività sia dal punto di vista delle mostre, e quella che inaugura a maggio è un esempio veramente importante di cui tutti potranno rendersi conto, sia delle attività laboratoriali. Un ulteriore elemento di arricchimento e attrattività per Lugo, una città che sta cambiando e migliorando: dalla riqualificazione del Teatro Rossini ai lavori per il nuovo Auditorium che si avvicinano, a questo nuovo spazio espositivo».

Già nella primavera del 2017 i locali ospitarono una mostra promossa dal Comune di Lugo ed i protagonisti furono lo scultore romagnolo Domenico Rambelli e la sua opera certamente più prestigiosa, il Monumento a Francesco Baracca, inaugurato a metà degli anni ’30. «Il rapporto che ci porta a inaugurare questo nuovo spazio espositivo in convenzione con l’amministrazione comunale ci vede soddisfatti di essere ancora al servizio della nostra comunità – afferma il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di Lugo, Mattia Berti –. Nel caso della mostra che tra poche settimane animerà queste sale siamo molto orgogliosi perché attorno a essa ruotano celebrazioni e ricordi che rimarranno al centro dell’attenzione non solo dei lughesi ma desteranno un notevole interesse sullo scenario nazionale».

Carenza di personale, Start Romagna cerca nuovi autisti di bus (già con la patente)

L’azienda offre un contratto a tempo determinato a 1.300 euro netti al mese

Bus StazioneMentre continuano a saltare corse degli autobus per mancanza di personale, Start Romagna lancia una nuova campagna per cercare nuovi autisti.

Accanto al progetto Scuderia Start – destinato ai giovani sprovvisti di patente con un programma di formazione e la partecipazione aziendale ai costi da sostenere per acquisire i requisiti necessari – ora l’azienda offre anche un posto di lavoro ad autisti già dotati di patente professionale.

Attività già svolta sistematicamente in passato per formulare graduatorie e che ora si intensifica per affrontare la necessità di completare l’organico degli autisti.

La proposta in questo caso è – si legge in una nota dell’azienda – «di un contratto a tempo determinato di 12 mesi con prospettiva di stabilizzazione, un livello retributivo pari a circa 1.300 euro netti oltre tredicesima e quattordicesima e un premio di risultato collegato all’andamento economico dell’azienda. Si affianca una serie di benefit: la mensa diffusa presso locali convenzionati per ogni giorno di servizio, la libera circolazione sulla rete di trasporto pubblico aziendale per spostamenti legati al servizio, il rimborso delle spese per il rinnovo della patente, l’indennità giornaliera a coloro che sono in possesso di patente E, l’indennità prevista per la guida di mezzi superiori ai 14 metri».

Il personale di Start Romagna può inoltre accedere al sistema di welfare aziendale «che consente di usufruire di convenzioni e convertire il premio di risultato in rimborsi di spese sanitarie, buoni di acquisto, buoni benzina, con un ottimo risparmio fiscale. Infine, prevista l’iscrizione al Fondo Tpl Salute quando il contratto si trasforma a tempo indeterminato».

Per i candidati in possesso della sola patente D, è previsto il rimborso spese per il conseguimento della patente E secondo modalità definite da uno specifico accordo di secondo livello, entro 12 mesi dall’assunzione.

Coloro che sono interessati possono trovare tutte le info utili a questo link.

 

Il Comune invita i cittadini un sabato a pulire e decorare il parco Mani fiorite

Il 15 aprile dalle 14.30 con Cittattiva

AlberoIl Comune di Ravenna, tramite il centro di partecipazione Cittattiva, invita i propri cittadini a prendersi cura per un pomeriggio del parco pubblico Mani fiorite che si trova tra le vie Aquileia ed Eraclea (di fianco all’ex ostello) e il quartiere Darsena. L’appuntamento è per sabato 15 aprile alle 14.30, Cittattiva invita adulti, ragazzi, nonni e tutti i cittadini che hanno a cuore la valorizzazione dello spazio verde: si tratta di un impegno civico che segue quello già realizzato il 1 aprile scorso e che consisterà, oltre che in attività di pulizia, anche nella decorazione di una panchina. Per informazioni telefonare al numero 349.6481710 (Eleonora).

«Il progetto di cura e di piccola riqualificazione dei nostri parchi, con il coinvolgimento dei residenti, – afferma l’assessore al Verde pubblico Igor Gallonetto – è la cartina tornasole di quanto il verde pubblico possa essere il volano ideale per costruire un percorso di cittadinanza attiva per la cura dei beni comuni. Ringrazio i cittadini del quartiere Darsena, gli operatori di CittAttiva e il Consiglio territoriale 3, per essersi resi da subito promotori di questa iniziativa, che auspico sarà ripetibile su altri parchi della nostra città».

Il progetto di cura del Parco Mani fiorite è partito alcuni mesi fa e ha visto, tra l’altro, la completa sostituzione di tutti i componenti in legno delle panchine del parco da parte del Comune.

A Ravenna il meeting dei planetari italiani: tre giorni di laboratori e incontri

Verrà anche premiato il miglior video di divulgazione scientifica

IMG 0250Dal 14 al 16 aprile si terrà al Planetario di Ravenna il 38esimo Meeting dei Planetari italiani.

Il convegno è l’occasione più importante di incontro e di confronto non solo per gli operatori degli oltre 120 planetari italiani (che ospitano ogni anno, complessivamente, oltre 400.000 visitatori) ma anche per chi si occupa di didattica e divulgazione scientifica, per gli astrofili, gli insegnanti o per i semplici appassionati delle scienze del cielo. È anche l’opportunità per vedere le ultime innovazioni tecnologiche in questo campo, presentate dalle più importanti ditte mondiali del settore.

L’incontro si articolerà in tre giornate. Nel pre meeting del pomeriggio di venerdì 14 si svolgerà un workshop dedicato all’arricchimento delle competenze divulgative e alla gestione del pubblico in cupola, che vedrà due relatori d’eccezione. Il primo è Luca Perri, astrofisico e divulgatore scientifico, con il suo intervento “Lo smarting up ci salverà dal dumbing down: si può essere chiari parlando di cose incomprensibili?”; il secondo è Graziano Garavini, attore e formatore con un laboratorio su “Spontaneità, narrazione, creativa, gioco e rapporto con il pubblico”. In alternativa, è previsto un tour tra alcuni dei luoghi di interesse storico, culturale e astronomico della città.

Al sabato invece si alterneranno gli interventi dei soci, tra spunti di attualità e divulgazione. Tra questi, “Utilizzare l’intelligenza artificiale per produrre contenuti per planetari” di Dario Tiveron, presidente di PLANit, “Trenta giorni per produrre uno spettacolo fulldome” di Michelangelo Rocchetti (Planetario del Balì), “Parlare di astrofisica alla radio (oggi)” di Luca Nobili, del Planetario di Padova, e “Sinergia uomo/robot in planetario” di Paolo Calcidese, della Fondazione C. Fillietroz di Lignan (Ao). Ma ci sarà attenzione anche alla “contaminazione” tra scienza e altre discipline, grazie ai talk di Nino Ragusi su “Astronomia e arte”, dell’artista Elisabeth Veermer su “Indossare l’universo” e della presentazione del libro “Favole tra le Stelle” di Laura Saba, della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze.

A chiudere la giornata, la premiazione del vincitore del Premio PLANit, giunto all’undicesima edizione, per il miglior video di divulgazione scientifica, che si potrà poi utilizzare nei planetari italiani.

Gli interventi proseguiranno poi la domenica mattina con un occhio particolare sulle diverse modalità di collaborazione tra planetari e non solo. Giorgio Bianciardi, dell’Unione Astrofili Italiani, parlerà quindi di “Unione Astrofili Italiani, divulgazione astronomica e ricerca”, mentre Laura Bertollo presenterà i corsi della scuola estiva di astronomia che, in collaborazione proprio con l’Uai, si tengono al Centro don Paolo Chiavacci di Pieve del Grappa. Simonetta Ercoli, di Perugia, sottolineerà invece i rapporti di cooperazione non solo con l’Uai ma anche con l’Ips, cioè l’International Planetarium Society, il massimo organismo di coordinamento dei planetari di tutto il mondo. I lavori si concluderanno nella tarda mattinata di domenica con l’assemblea dei soci.

L’evento è organizzato dall’Associazione dei Planetari Italiani, dal Planetario di Ravenna e dall’Associazione Ravennate Astrofili Rheyta.

Al museo del Sale laboratori per bambini sulla stampa a ruggine delle tele

Due artigiani spiegheranno la tecnica della stampa a ruggine su tela a mano che pare risalga al VI secolo e i partecipanti potranno anche fare prove

Tra i simboli della tradizione in Romagna ci sono le tele stampate a ruggine a mano. Il Museo del sale (Musa) di Cervia propone laboratori per bambini in cui si spiegano la tecnica della stampa si può provare a cimentarsi in questa antica arte. I laboratori si svolgeranno nelle sale del museo il 16 e 23 aprile dalle 15 alle 17 e saranno curati da due appartenente all’associazione nata nel 1997 su iniziativa delle botteghe artigiane romagnole per salvaguardare e valorizzare l’arte della stampa su tela: l’associazione stampatori tele romagnole ha coniato un marchio che garantisce la realizzazione del prodotto con le antiche tecniche originali. A questo link informazioni e prenotazioni.

Ancora non esiste certezza sull’origine di questa tecnica, ma la diffusione della stampa su tela sembra si possa far risalire in Europa già al VI secolo con un perfezionamento nel XVII secolo grazie all’importazione di nuovi metodi dall’Oriente e in particolare dall’India. Stampi in legno del XVII sec. molto simili a quelli romagnoli, tuttora conservati a Roma, fanno supporre la presenza di stamperie nella capitale dello Stato Pontificio. Da qui la tecnica potrebbe essersi diffusa nella periferia e in particolare in Romagna, dove ancora oggi sopravvive e viene tramandata di generazione in generazione. Il poeta dialettale Aldo Spallici ricorda nei suoi scritti i drappi in tela stampata a ruggine, che coprivano i buoi nelle campagne dall’autunno alla primavera. Spesso impressa sulle coperte si trovava l’immagine di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali.

 

 

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